Elijah Matthew Sullivan |
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| Elijah Sullivan Prefetto Serpeverde - 17 anni La giornata stava volgendo al termine, ma Elijah non aveva alcuna fretta di riguadagnare i Sotterranei. Quel fresco lo deliziava e la conversazione era pacata e viaggiava su dei binari di reciproco scambio, cosa che la rendeva decisamente piacevole. Se solo il Corvonero avesse messo in scena un interrogatorio ben congeniato, Elijah avrebbe tolto le tende senza pensarci due volte. Era troppo annoiato dalle chiacchiere senza costrutto, soprattutto nell’ultimo periodo. Derek invece era un’anima particolare. Era un adepto di Priscilla, certo, ma sapeva vestire con stile gli abiti che si addicevano ad un Serpeverde. Avevano molte cose in comune, opposti e complementari. Elijah, si contro, pur essendo un adepto di Salazar in tutto e per tutto, non disdegnava fare sfoggio del suo sangue in parte Corvonero. - La cosa mi consola molto – commento tranquillo e senza voltarsi. La sua attenzione era stata catturata dal finale della frase. Le infinite applicazioni lo intrigavano non poco, soprattutto una di queste. Non era certo di essere in grado di farlo, visti i suoi trascorsi con la materia, ma la sua volontà gli imponeva di provarci fino a raggiungere il risultato che desiderava. Se il suo vero spirito guida era lì, lui avrebbe trovato il modo di risvegliarlo. Storse invece il naso sull’importanza delle basi che si creano nei primi anni di scuola. Perfetto! Poteva dire di essere sulla strada giusta! Doveva rimettersi a studiare tutto, altrimenti non ne sarebbe uscito vivo nemmeno nei suoi sogni. Se però era quello che serviva, lo avrebbe fatto e senza lamentarsi più di tanto. - Ogni cosa della vita assume uno spessore maggiore man mano che si va avanti. Lo disse senza nemmeno rendersene conto, ma la cosa non riguardava solo lo studio. Gli anni gli avevano fatto acquistare una forza diversa, forza che aveva unito alla consapevolezza di ciò che era e che voleva diventare. Era un bivio. Da una parte c’era ciò che voleva essere, o che gli sarebbe piaciuto essere, dall’altra parte invece c’era ogni cosa che rifiutava con tutte le forze. Elijah sapeva perfettamente che non avrebbe mai camminato in quella direzione, la sua era quindi una scelta obbligata. Ora gli restava solo un quesito a cui non aveva risposta. La strada verso la quale si sarebbe mosso aveva anche altre vie d’uscita con nuove scelte? Il punto era tutto lì, le scelte che avrebbe trovato lungo la via e che lo avrebbero intrigato. Strinse gli occhi contro l’orizzonte, la luce stava cambiando come se il vento la stesse portando chissà dove. Era più cupa, non gli dava più fastidio agli occhi. - Credo che si stia facendo tardi. Non riusciva a quantificare il tempo, ma era consapevole che fosse trascorso veloce, anche se in modo piacevole.
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