Quando meno te lo aspetti..., Privata

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view post Posted on 24/7/2018, 12:00
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Vath
Remar «

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La gola del ministeriale, riarsa a furia di parlare, non riusciva a lubrificarsi abbastanza con la sola salivazione. Vath colse un movimento al di sopra della testa del giovane Prefetto, un vassoio, con le bottiglie e i drink ordinati fluttuava a pochi metri da terra e con lentezza si stava avvicinando verso di loro. Non appena il vassoio fu abbastanza vicino da poter essere afferrato Vath ne svuotò il contenuto la bottiglia di Whiskey Incendiario venne riposta al sicuro all'interno della scarsella medievale che aveva acquistato tempo prima mentre la bottiglia di Mike e i due drink restarono sul tavolo. «Come Prefetto e poi come Caposcuola, Mike, ho imparato ad essere piuttosto energico, ero solito dar lustro ad Hogwarts con i miei interventi tra studenti e insegnanti. Non sono solito adagiarmi sulla bambagia e cerco sempre di apportare i giusti cambiamenti per far funzionare al meglio tutto. Lo stesso vale nel campo del Ministero, so di essere entrato da poco meno di un anno, eppure già vedo come possa essere migliorato l'intera burocrazia e tutto l'apparato della suddivisione a livelli.» Vath si accomodò meglio su quella sedia che, seppur scomoda, svolgeva impeccabilmente il proprio dovere. Prese un respiro e si umettò le labbra, per poi continuare. «Per quanto mi riguarda, durante i miei anni da Prefetto e Caposcuola, ero solito rappresentare un istituzione: Hogwarts. E solitamente cercavo di far in modo che quella scuola apparisse impeccabile nelle varie occasioni che mi vedevano partecipe. Ergo, sono dell'idea di far lo stesso durante il mio lavoro, durante le ore lavorative non sono Vath Remar ma un esponente del Ministero, di conseguenza ogni danno d'immagine che posso provocare durante il mio lavoro non è solo alla mia persona ma all'intero ministero che io in quel momento rappresento. Di contro ogni danno che si ripercuote sul ministero è un danno sull'autorevolezza di ogni suo dipendente. Ed è ciò che lo scorso ottobre è successo. Finché Shinretsu si limitava ad insegnare agli studenti come volare era passabile, se non ricordo male e di solito non lo faccio, è uscito un articolo sul profeta a suo riguardo con la biografia fino ai giorni nostri e devo ammettere che sì, le fonti citate sono ottime.» Vath afferrò lo stelo del proprio Calice di vino elfico con indice, medio e pollice, sollevando verso l'alto. «Capirai bene da solo che anche se io e pochi altri provassimo a riportare la serenità tra la comunità magica siamo troppo pochi per far la differenza all'interno del Ministero. Il vero potere decisionale è l'intera comunità Magica ed è a questo che io brindo, alla consapevolezza delle persone sul loro vero potere decisionale.»

Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ La conoscenza è potere. ”
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Edited by Vath Remar - 25/8/2018, 23:20
 
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view post Posted on 25/8/2018, 20:23
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Il giovane Serpeverde non ebbe nemmeno il tempo di indugiare verso il bancone che, dopo qualche attimo, un vecchio e consumato vassoio in legno sembrò vibrare e ondeggiare intensamente, prima di staccarsi pian piano dal lungo tavolo. Whisky e Vino Elfico; si trattava forse della loro ordinazione?
Lo sguardo del giovane scintillò per un istante; in quell’ormai lungo approccio con il Sig. Remar, Mike iniziava a sentire l’esigenza di rifrescare la gola e, perché no, per ricercare quella sorta di euforia che solo un bel bicchiere di Whisky avrebbe potuto dare. Quale sintesi migliore per quel socievole momento?
Un breve sorriso si allungò sul suo volto mentre Vath era già pronto a cogliere quanto portato dal fluttuante vassoio. Le due bevande furono così equamente divise secondo le ordinazioni precedentemente fatte, e tutto sembrava incanalarsi verso un imminente brindisi. Mike aveva già posato la mano destra lungo il calice di Whisky con l’intento di saggiarne ben presto l’aroma ma, al contrario, il distinto ministeriale sembrava aver preso a cuore la questione, rimarcando nella sua visione alcuni punti fondamentali.
Da quelle parole ne scaturì certamente una visione forte e identitaria, forse eccessivamente pomposa, ma in grado di unire più punti in un appassionante filo logico. Sebbene solo negli ideali, anche il giovane Prefetto si sarebbe trovato d’accordo con quanto appena esplicitato ma, alla prova dei fatti, Hogwarts stava mutando pelle così radicalmente che ben presto sarebbe stato difficile riconoscerne gli esponenti principali.
Tolto l’ormai esperto Preside, quanti altri docenti avrebbero potuto rappresentare dei punti saldi all’interno di quelle mura? E con quale carisma? Conflitti vecchi e nuovi sarebbero verosimilmente nati tra caratteri contrapposti, orgogliosi e fieri da non scendere ad un compromesso. Hogwarts poteva davvero permettersi questo? Quanto ne avrebbe giovato? Il pensiero andò subito al Professor Midnight, il fresco docente dal carattere altezzoso che subito si era attirato le antipatie del Prefetto e con il quale avrebbe dovuto, almeno sulla carta, giocoforza convivere.
Il tutto poteva così riassumersi in un semplice concetto; grandi ideali destinati a scontrarsi con la cruda realtà, salvo una improvvisa inversione di rotta. L’autorità andava sempre rispettata, ma senza dover rinunciare alla propria opinione, per quanto critica e dura.

Idea condivisibile; con il mio comportamento cerco di essere da esempio per la gloriosa casata di Salazar e di fornire il giusto supporto al nostro nuovo Preside. Non sempre tutto va come ci si aspetta, ma credo che questa sarà comunque una grande esperienza per quando i miei anni scolastici saranno terminati. Un breve attimo di silenzio, prima di continuare.
Sai una cosa? Nel ventaglio delle ipotesi lavorative che a breve sarò chiamato a valutare, non disdegnerei la carriera ministeriale proprio per poter dare il giusto contributo alla crescita della nostra comunità magica. Menti brillanti e capaci di creare una salda unione, ecco cosa sarebbe servito per portare una vera ventata d’aria nuova in più di qualche scrivania. Tra i numerosi uffici e le diverse opportunità di carriera, il Serpeverde avrebbe certamente trovato la collocazione perfetta, in grado di far brillare tutto il proprio potenziale. Terminata anche l’ultima riflessione, per Mike sarebbe finalmente giunto il momento del brindisi tanto atteso.
Alle persone consapevoli e in grado di fare la differenza! Nel profferire quelle poche parole, avrebbe alzato in alto il suo bicchiere, in attesa che anche Vath facesse altrettanto.
Il tempo per sorseggiare la gustosa bevanda, prima di un cordiale saluto, ci sarebbe sicuramente stato.

 
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view post Posted on 26/8/2018, 06:43
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Vath
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Per Vath osservare come Mike ascoltasse con composto e rispettoso silenzio l'intero suo discorso fu fonte di gioia. Le nuove e vecchie conoscenze del ministeriale furono una vera e propria riprova della sua convinzione che la migliore casata di Hogwarts fosse quella di Salazar Serpeverde, capace di sfornare maghi e streghe, oltre che donne e uomini, di tutto rispetto. Mike si ricollegò al discorso di Vath riportando la sua esperienza da Prefetto, ciò che disse fece sorridere il ventisettenne, forse inconsciamente il giovane Serpeverde aveva detto una grande verità: chi ricopriva le cariche di Prefetto e Caposcuola verde argento le vedeva come un grande onore, un privilegio a cui si veniva chiamati assumendosi una responsabilità non da poco. «Come è giusto che sia: siamo il faro delle nuove generazioni e dobbiamo guidarle sulla giusta via. Devi fidarti di me quando ti assicuro che questa che stai vivendo è un esperienza altamente formativa, ti fa confrontare con una responsabilità che probabilmente prima non avresti mai neppure considerato.» Mike poi espresse anche l'intenzione di considerare nella serie di carriere lavorative quella da ministeriale, supportata dalla voglia di dare proprio quel contributo di cui Vath aveva in precedenza espresso. «Per quel poco che ci siamo parlati, Mike, apprendere che tu voglia considerare come lavoro l'entrare al Ministero non può che rallegrarmi. In tutta sincerità in questo breve incontro ti ho trovato un ragazzo serio con la testa sulle spalle, di certo il Ministero ha bisogno di persone simili in questo momento.» Mentre parlava la mano sinistra, quella libera, andò al taschino interno della propria giacca estraendo un biglietto da visita che andò ad appoggiare sul tavolo di fronte a Mike. Aveva già in precedenza sollevato il proprio calice e, una volta che lo ebbe fatto anche il Prefetto Serpeverde, fece tintinnare tra loro boccale e calice. Una volta che ebbe sorseggiato il vino, quando finì, poso il calice sul tavolo e si alzò, afferrando il bastone da passeggio per il proprio commiato. «È stato un vero piacere, Mike, se vuoi possiamo sentirci tramite gufo. Arrivederci.» Tese la mano destra verso il ragazzo, in attesa di poterla stringere per il saluto finale.

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Edited by Vath Remar - 26/8/2018, 21:00
 
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view post Posted on 16/9/2018, 17:58
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Un semplice gesto dall’enorme significato. Il calice si incrociò con il boccale, generando il consueto tintinnio, come a sancire il solenne momento.
Il giovane Serpeverde poteva ritenersi oltremodo soddisfatto di quanto stava per andare a concludersi in quel tempo; oltre ad aver rimediato una perfetta riparazione per lo spillone allentato, simbolo della sua casata, Mike aveva avuto modo di confrontarsi a lungo con una persona più grande e più esperta, ma dalla visione non dissimile dalla sua.
Che fosse tutto da ricondurre al medesimo percorso scolastico che, seppur in epoche diverse, li aveva visti indossare la spilla di Prefetto della nobile casata di Salazar? Ambizione e intraprendenza avevano certamente trovato un luogo favorevole per crescere e prosperare, come se il destino fosse stato in qualche modo già scritto nella vita dei due Serpeverde. Certo, in entrambi i casi il lavoro non sarebbe mancato; Mike aveva ancora tanti anni di studio davanti a sé e Vath non avrebbe potuto incidere in così poco tempo nei segreti uffici ministeriali.
Terminato quel momento, il Prefetto si bagnò ulteriormente le labbra con la fresca bevanda contenuta nel suo bicchiere, apprezzandone il gusto e il tasso alcolico. C’era qualcosa di meglio per concludere la lunga giornata lavorativa? Ancora una volta, lo standard qualitativo della Testa di Porco era stato rispettato, anche se molto si sarebbe potuto fare per rendere l’ambiente più accogliente.

L’attesa è stata davvero ben ripagata. Commentò il giovane, saggiando ancora una volta la bevanda prescelta. La calma e la piacevolezza del momento ebbero un scossa quando, mentre Mike era ancora intento a posare il bicchiere, i movimenti di Vath furono in grado di catturare tutta la sua attenzione.
Che cosa stava facendo? Ne vide la mano sinistra andare alla ricerca di un qualcosa all’interno di un taschino, ma cosa? Si trattava di un’arma? Di un manufatto? Di un Galeone da lasciare di mancia per il servizio?
Nonostante la fiducia appena conquistata, un briciolo di sospetto si incuneò nella mente del Prefetto prima del responso; un biglietto da visita dall’aria ufficiale scaturì dal l’abito, pronto ad essere lasciato come ricordo di quell’incontro.

Vath Remar, ufficio Cooperazione Magica... sì, è stato un vero piacere. Affermò con cortesia, afferrando il cartoncino.
Sai una cosa? Tra qualche mese dovrò recarmi al Ministero, ufficio Trasporti. Qualora dovessi avere del tempo libero, non mi dispiacerebbe passare dal tuo ufficio per un semplice saluto.
Nella circostanza, Mike avrebbe volutamente tralasciato i dettagli della visita, non essendosi ancora informato circa il corso sulla smaterializzazione che avrebbe dovuto sostenere proprio in quell’ufficio. Nello stringere la mano destra del mago, si congedò definitivamente con un semplice sguardo d’intesa. Si sarebbero sicuramente rivisti, fato permettendo...

 
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