Era soddisfatta, decisamente.
Se la loro amicizia aveva davvero un senso, quello era da ricercarsi nella continua e reciproca influenza che l’una esercitava sull’altra; nemmeno Fiona ed Iris, le sue sorelle di sangue, erano mai state tanto avvezze ad imparare qualche piccolo trucchetto da lei. Nieve, d’altra parte, memore del pomeriggio trascorso nell’Ufficio Vuoto, aveva saputo replicare con esattezza le accortezze della Tassorosso. E se quello non era motivo di vanto, che cos’avrebbe potuto esserlo?
«
Me ne compiaccio, cara!» esultò, l’espressione furba mutata in una più seria, ma non meno canzonatoria. In fondo, quel teatrino era nulla se comparato al pomeriggio trascorso ad addestrarla.
Le parole di Nieve trovarono ben presto terreno fertile e, mentre Wolfgang e Megan iniziavano a porre le prima spinose domande, l’Irlandese annuiva convinta. Anche i Tassorosso non stavano avendo vita facile: persino Amber, una delle menti più brillanti con cui avesse il piacere di intrattenersi, non riusciva a strappare al Midnight una valutazione “oltre ogni previsione”. *
Dovrei chiedere ad Horus* - pensò in quel momento, arricciando le labbra in una smorfia dubbiosa.
«
Oh, è molto semplice Wolf.» intervenne a quel punto, desiderosa di sfruttare il tempo rimanente prima che la bibliotecaria cogliesse il sottile inganno del ronzio nelle orecchie «
Ascoltare, raccogliere informazioni - testimonianze di prima mano sarebbero il meglio del meglio - e riferire. Non parlate con nessuno di questo compito extra scolastico, scegliete bene di chi fidarvi e di come vi esprimete.»
A quel punto scoccò uno sguardo in tralice a Nieve, un’occhiata perentoria che avrebbe dovuto ricordare a Nieve il sacrificio fatto nel scrivere un saggio del tutto inutile per colpa della sua impulsività. Se ci ripensava, si rivedeva scuotere il capo - seduta ad un tavolo di distanza da quello in cui si erano accomodate - con la piuma nell’incavo tra pollice ed indice. *
E meno male che gliel’ho scritto io.*
«
Dorian Hades Midnight sarà la causa della sua stessa rovina, di solito gli ambiziosi non sanno quando fermarsi e per lui non sarà diverso. Noi dobbiamo soltanto dargli una... spintarella.» - proseguì seria, volgendo lo sguardo a Megan.
«
Sei uno dei nuovi Prefetti di Corvonero. I Concasati si confideranno e si lamenteranno ben presto. D’altra parte siete abituati a ricevere elogi per il vostro acume… cosa che Midnight vi nega sin dal primo giorno.»
Non le piaceva l’idea di affidarsi alla Milford-Haven per quel compito, ma doveva ammettere che fosse l’unica a poter condurre Corvonero all’interno di quella complessa equazione. Quattro variabili erano pur sempre meglio di tre.
La storia si faceva più complessa se considerava il caso di Wolfgang. Non aveva idea di quale fosse la sua media, se fosse amato all’interno della propria Casa e se la sua ambizione fosse tale da condurlo alla Spilla da Prefetto da lì a qualche anno. L’unica certezza era che Mike sarebbe stato dei loro, dopo che gli fosse passato lo stravolgimento emotivo a seguito delle rivelazioni nel Bagno dei Prefetti, e solo allora avrebbe saputo con certezza se Wolfgang meritasse la loro fiducia.
«
Mike è un Prefetto della tua Casa e sa esattamente cosa stiamo facendo.» sorrise nel nominarlo, una smorfia del tutto diversa da quella usata in precedenza verso Nieve «
Effettivamente, se il mio ragazzo non fosse d’accordo con me su questo punto…» *
Probabilmente sarei sola soletta* «
Parlane con lui.» riprese poi «
Ma presta attenzione a chi si trova nei paraggi. Un Muffliato può fare molto, ma non ci aiuterà a tenere segreto il progetto fino al momento in cui la bolla esploderà.»
Di nuovo, come accaduto in precedenza, rivolse lo sguardo in direzione di Nieve alla ricerca di una tacita - o espressa - approvazione. L’Esercito, in fondo, erano loro e il progetto dell’una non poteva esistere senza il consenso dell’altra.
Thalia J. Moran | 17 anni | Prefetto Tassorosso