Rachmaninov - Piano Concerto n.2
Chiunque ami il pianoforte non può non apprezzare questo concerto, uno dei più famosi e difficili di sempre del repertorio pianistico. Sergej Vasil'evič Rachmaninov ha scritto questo brano immenso fra il 1900 e il 1901, dunque in un periodo in cui la Russia non aveva ancora visto lo scoppio degli scontri più duri. Ma qualcosa c'era, ribolliva in pentola. La Russia artistica pre-rivoluzionaria, prima della fine del XIX secolo, subiva gli scontri fra gli accademici, il cui sguardo era rivolto alla tradizione della più antica e raffinata Europa, e coloro che volevo far sentire la voce della tradizione popolare. Questo concerto è intriso di quest'ultima e a parer mio potrebbe essere uno dei motivi della sua infinita passionalità e tristezza. Per lo stesso movimento delle mani del pianista è come se cercasse di contenere una palla che esplode, come un mago, o di rimescolare un calderone in ebollizione. Per me questa è la vera magia.
Scusate i sentimentalismi ma quando ascolto musica mi commuovo malamente
