Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan La ascoltò con rinnovato interesse, Maurizio cercava di capire come potesse sentirsi una persona a lasciare Hogwarts, a smettere di considerarla casa, l'Italiano fu scosso dai brividi al solo pensiero. Lui che Hogwarts l'aveva sognata per anni non poteva che essere triste all'idea che qualcuno concludesse gli studi per poi smettere di essere uno studente.
Eppure il mondo andava avanti e a tutti toccava lavorare certo, i ldestino era beffardo e non sempre ti accontentava, eppure in Trhesy nutriva una grossa speranza, da quando l'aveva vista gli aveva subito dato l'impressione di essere estremamente intelligente e capace, non aveva il minimo dubbio, sarebbe riuscita a coronare il suo sogno.
"In fondo basta crederci."Parlò ad alta voce, ma era come se stesse parlando a se stesso. Mentre parlavano andavano sempre più su, sembrava non finire mai, alcuni nomi sembravano addirittura sfuggirgli, eppure quando gli lasciò intuire che il posto successivo sarebbe stato particolarmente interessante si illuminò di nuovo.
"Io? Polizia Antimago, proprio come te puntavo agli Auror. Ho avviato un sistema molto simile agli Auror in Italia, sai?"Per la seconda volta in vita sua riusciva a dire la verità sul suo passato in Italia, era talmente distratto dalla situazione che non si rese nemmeno conto di quello che stava scoperchiando. In alcuni momenti sembrava averlo dimenticato, eppure Maurizio era sempre quell'uomo con la maschera da scheletro che era ricercato in tutta Italia.
Mentre parlavano si interruppe per ascoltare l'ennesimo posto che gli veniva presentato.
"La Torre di Astronomia". Come se avesse già intuito Maurizio iniziò ad essere eccitato come un bambino alle giostre, avevano salito tutte quelle scalle, erano in un posto speciale, ci sarebbe stato un panorama da urlo.
"Wow..."Non riuscì a dire molto altro,sicuramente di giorno quello sarebbe stato un panorama incredibile, eppure i fuochi della festa, gli alberi che si intravedevano soltanto ad ogni scoppio dei giochi pirotecnici, era tutto uno spettacolo indescrivibile, tanto che Maurizio non trovò più le parole per descirvere il tutto.
Mentre si avvicinava alla ringhiera sfiorò la mano della studentessa.
"È bellissimo!"A cosa si stesse riferendo, però, non ci è dato saperlo. (
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