Closing Gate, Quest Vocazione.

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view post Posted on 26/1/2020, 17:10
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Ocean eyes.

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Inventario

∆ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida (legata in vita)
∆ Borsa a tracolla
∆ Anello Gemello (anulare sx)

∆ Anello Difensivo (indice dx)

∆ Mantello della Disillusione (nella borsa)


Megan Milford-Haven


Fu sbattuta fuori. La realtà tornò ad essere tangibile e insieme la speranza di non aver fallito ancora. Incrociando gli occhi di Axel, un lungo sospiro accompagnò le spalle che si strinsero e le gambe che si piegarono ulteriormente. La tensione aveva preso una forma diversa, era intensa e la destabilizzava al punto tale da farle desiderare di continuare ad andare avanti. Abbassò le palpebre convinta di non poter reggere ancora per molto fissando l’oscurità di quelle iridi profonde. Imbarazzo o totale smarrimento, questo non sapeva ancora valutarlo con attenzione ma il suo cuore palpitava ad ogni cambio di espressione che osservava in lui.
Guardò le mani e le strinse afferrando il tessuto fra le dita; ricordò di respirare lentamente per riacquisire padronanza delle proprie capacità connettive. Tuttavia, ogni tentativo fu inutile quando si senti chiamare. Un brivido le attraversò la schiena, in volto un’espressione sorpresa. Non disse nulla. Tornò a guardarlo e strinse appena le palpebre confusa, inarcando le sopracciglia. Sentiva il piacere farsi avanti senza alcuna esitazione, insinuarsi sotto la pelle colorandola di un rosa acceso. C’era qualcosa in quegli istanti, una consapevolezza nuova che ancora non si rivelava ma che ben presto, con il tempo, avrebbe fatto fatica a scacciare via.
Ammorbidita dal suono di quelle semplici parole Megan sorrise di rimando. Nelle iridi color pece poté vedere brillare per qualche attimo un’emozione chiara, che con riverbero si manifestava fra le fiamme del camino appena acceso. Poteva essere certa di aver scatenato in lui qualcosa ma l’entità sarebbe rimasta celata ai propri occhi ancora per un po’.
Le parole scorrevano soavi, il tono profondo e marcato non copriva la loro armonia. Megan restava in silenzio ad ascoltare.
Poi, Axel piegò la testa distogliendo lo sguardo che si perse in direzione del vecchio intonaco del soffitto. Un attimo di silenzio bastò per allarmare Megan che venne colpita da un pugno allo stomaco non appena la voce cambiò colore. Lo sentì torcersi quando lui tornò a fissarla con intensità. Il socchiudersi delle labbra lasciò uscire un respiro sorpreso ma non smise nemmeno un secondo di fissarlo mentre le parole scorrevano con maggiore austerità.
Dimenticare di avere un cuore, dei sentimenti. Un consiglio che colse con un ulteriore cazzotto nello stomaco. Sì bagnò le labbra e con una mano smosse i lunghi capelli lungo le spalle. In quei brevi secondi Megan aveva guardato oltre la figura che aveva davanti, elaborando le ultime sillabe pronunciate.
Gli occhi poi si spostarono dalla parte opposta del camino, tornarono a fissare la foto che ritraeva i genitori di Axel. Fu allora che frugò nella borsa afferrando quella che ritraeva la propria famiglia e si alzò. Qualche passo in direzione del muro e prima di fissarla – incastrandola sotto la cornice del ritratto già presente – Megan ne accarezzò la superficie. Potevano vederla meglio da lì adesso, sorridevano e stringevano le spalle della loro bambina — per qualche attimo li sentì nel presente allo stesso modo, tanto che di riflesso portò la mano sinistra a toccare la spalla destra pensando di sentire le dita di sua madre. Nel silenzio di quelle piccole azioni tornò al proprio posto e fu in quel momento che si lasciò sfuggire una domanda molto chiara.
«Come ci sei riuscito?», come sei riuscito ad andare avanti?
Sapeva perfettamente che anche lui aveva subito la stessa perdita e che poteva capirla. Solo ora si rendeva conto veramente di quanto Axel fosse simile a lei.

Qualche attimo ancora e tornò ad affrontare i propri demoni, con l’unico scopo di sopraffarli.

***


Eccola di nuovo in quel ricordo. Una perfetta e curata immagine di una vita ormai passata. In quegli attimi sapeva di dover dimenticare e di lasciare andare ogni cosa, così tentò nuovamente.
Quel momento così vivo fra i suoi ricordi venne ancora una volta privato dei suoni. La musica divenne silenzio secondo le proprie volontà, le dita sul pianoforte premevano tasti vuoti. Così Megan provò ad arretrare, un passo alla volta. Era cosciente del non dover più guardare per uscire da lì, e così provò a voltare le spalle. Prendere quella decisione fu immediata, si rassegnava perciò all’idea che fosse la strada più giusta da prendere. Si convinceva finalmente che avrebbe protetto se stessa e le sue memorie a qualsiasi costo. Sembrava essere, finalmente, un inizio ancora più coinciso.
In tal modo provava ad andare via da lì, a direzionare altrove la propria attenzione. Le occorrevano elementi futili, che avrebbero reso impossibile comprendere. Le scale sarebbero state la sua direzione; ricordava i gradini in marmo bianco e la ringhiera nera che le accompagnava.
Tu vedi ciò che vedo io, ancora.

PS: 156 | PM: 102 | PC: 95 | EXP: 12,5


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view post Posted on 27/1/2020, 18:12
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Il Fato

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Seguendola con lo sguardo, Axel si domandò che cosa stesse per fare. Un moto di gelosia verso l’immagine della sua famiglia, toccata dalle dita gentili di quella ragazzina dal cuore infranto, si sciolse come neve al sole nel momento in cui i suoi occhi misero a fuoco nella penombra un’immagine speculare a quella incorniciata. E di nuovo, in una simbiosi di dolore, Axel sospirò.
«Piangi.» mormorò «Ti disperi. Oppure ti chiudi in un silenzio profondo come un abisso.»
Si schiarì la voce, saggiando la reazione di Megan a quelle parole. «Non posso darti una risposta che valga anche per te, ma posso dirti che non la supererai mai del tutto. Una parte di te resterà legata a loro per sempre, il ricordo sbiadirà un po’ e il dolore insieme a lui… ma non passerà mai. E non dovrebbe passare, per la come la vedo io.»
Non si alzò, non la sfiorò nemmeno in un cenno di conforto. Avevano appena parlato di eliminare le emozioni, eppure Megan si aggrappava al proprio passato con la tenacia di un naufrago ad un pezzo di legno in mezzo al mare. Axel la capiva, ma sapeva anche di non poterle permettere di crogiolarsi oltre nel dolore e nella nostalgia. La invitò gentilmente a riprendere posto ed entrambi tornarono alla casa dei Milford, col pianoforte in sottofondo e l’amore percepibile da ogni sguardo.
Poi, come un meccanismo collaudato seppur fallace, Megan ritentò di isolarlo.
Il suono dei tasti d’avorio si affievolì, fino a sparire, risucchiato in un silenzio surreale. Eloise li pigiava, uno dopo l’altro, ma le corde tese non vibravano e nessun suono poteva essere udito. Nemmeno il respiro eccitato di una Megan bambina o il sospiro lieto di Carl.
Axel poteva vedere i loro volti, tradurre le loro espressioni in emozioni.
E poi qualcosa cambiò.

La scena sparì e al suo posto comparvero gradini di freddo marmo, un corrimano in ferro battuto, opaco a vedersi. Non era il ricordo vissuto tante volte in pochi istanti. Eppure, la scalinata aveva distolto l’attenzione di Axel dalla scena principale, seppur le note limpide del pianoforte erano tornate in un lieve sottofondo. Nel suo tentativo di introdursi nella mente di Megan, Axel non aveva prestato attenzione all’aria - all’armonia - e aveva finito per dimenticare la successione tra una nota e l’altra. Poteva essere certo che la musica in sottofondo non fosse la medesima? Fu a quel punto che, in preda all'incertezza, Axel uscì. Per un attimo, un solo fuggevolissimo momento, Megan lo aveva respinto, distogliendolo dalla sua missione. Era suggestione? Stanchezza? Quale tra le due menti aveva infine ceduto? Probabilmente, avvezzo com'era a giocare con la mente altrui, aveva scelto una strategia pulita e più soft di quanto non avrebbe dovuto e la Corvonero, con sagacia, aveva saputo approfittarne. Non le avrebbe dato la soddisfazione di sapere di essere riuscita nel proprio intento al cento per cento, poiché pensava - forse erroneamente - che lei si sarebbe adagiata su quell'esigua vittoria. Megan doveva lottare e guadagnare la supremazia su quella capacità così rara.

Quando la ragazza fosse tornata a posare gli occhi blu sul suo viso, Axel le avrebbe sorriso ancora una volta. «Devi lavorarci ancora, Meg, ma sei davvero sulla buona strada.» una breve pausa, quel tanto che fosse bastato all’uomo per assaporare l’espressione di giubilo sul visino della ragazzina «Dovrai esercitarti ogni giorno a chiuderti in te stessa. Non sarà facile, ma piano piano imparerai ad isolare suoni e visioni nello stesso momento. Sei molto giovane, il tuo talento sta emergendo piano piano. Sono convinto che l’idea delle scale sia buona, ma dovrai trovare qualcosa di meglio per buttarmi fuori con più convinzione. Direi che per oggi tu abbia fatto abbastanza. Non posso forzare la mano più di così.»
A quel punto aprì la giacca e ripose la bacchetta in una tasca lunga e stretta della fodera interna. Per quel che lo riguardava - almeno per il momento - la lezione era finita.
«Penso che la loro perdita ti permetterà di trovare la forza di salvarti.» indicò la fotografia incastrata nella cornice con l’indice teso, senza tuttavia distogliere lo sguardo da Megan «Loro non possono proteggerti, ma tu… tu puoi. Devi solo volerlo.»

Si alzò dalla seggiola, indicandole ancora una volta il bicchiere d’acqua e, solo dopo, la porta d’ingresso. «Ti accompagno al Paiolo, potrai usare la Metropolvere per tornare a scuola.»

Molto bene, Megan. E' stata una lunga avventura, ma ce l'hai fatta!

Hai sbloccato la vocazione di Occlumante Apprendista. Congratulazioni!

CITAZIONE
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

Puoi inserire in scheda questa vocazione e puoi registrarti al Ministero a questo link (click).

Aggiungo che Axel Prowse resterà a tua disposizione per qualsiasi tipo di confronto - inerente alla vocazione o meno - e potrai richiedere la sua presenza qualora desiderassi sbloccare il secondo stadio della Vocazione.

A questo proposito, quando vorrai procedere, ti invito a rivolgerti alla casella MP del Master.

Se lo desideri, effettua il post di chiusura.
Ancora complimenti!

 
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31 replies since 28/10/2018, 23:41   944 views
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