Maurizio Pisciottu vs. Mìreen Fiachran, Adulto vs. Adulto

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view post Posted on 28/3/2019, 19:42
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Il Fato

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DCV9AwTQualcosa parve modificarsi improvvisamente nell’aria — un rivolo di tensione fattosi di colpo più spesso, quasi tangibile. Era il segno che la fase della burla fosse in procinto di finire e che gli sfidanti, svestiti i panni del gioco, stessero preparando il terreno per il vero duello.

Maurizio e Mìreen agirono sostanzialmente in concomitanza. I pochi passi compiuti dal primo sulla pedana valsero alla seconda il tempo necessario a ridurre la differenza che aveva aperto un divario tra di loro, fino a quel momento tutto a svantaggio della Fiachran. Così, mentre l’italiano si preparava a rincarare un po’ di più la dose, l’irlandese trovò il modo di agire e di ottenere qualche risultato.
Complice la riduzione progressiva degli effetti del Rictusempra e la scelta di un incantesimo semplice e ad ampio raggio, Mìreen ottenne di inondare la sala con una luce abbagliante che incise più che negativamente sull’avversario e vi riuscì una frazione di secondo prima che la mossa di Maurizio andasse a sua volta a segno. Dunque, mentre Pisciottu faceva i conti con la propria natura di licantropo e accusava il colpo non senza fastidio (-5 PS), le braccia della donna furono improvvisamente scosse dalle contrazioni involontarie dell’Acclamatio. La stessa Mìreen, del resto, probabilmente stordita dalla moltitudine di incantesimi eseguiti a suo esclusivo danno dallo sfidante, mancò di chiudere gli occhi in tempo utile per sottrarsi alle conseguenze del Lumos Maxima: se la vista di Maurizio venne del tutto compromessa dalla scelta della Fiachran, quest’ultima dovette accogliere l’intervento di macchie e sfocature; era come se per lei una patina di nebbia fosse scesa a rendere impalpabile tutto ciò che stava all’interno della sala. E ancora, pericolosamente, procedeva in preda alle risate verso il margine della pedana — tra lei e l’orlo, pochi passi di danza ormai e una crescente difficoltà a mantenere salda la presa sulla bacchetta.

Drake, che aveva avuto la prontezza di calare il berretto sugli occhi e chiudere le palpebre prima che Mìreen terminasse l’enunciazione della formula, sbirciò oltre la lana per constatare in quali condizioni si trovassero i duellanti.





Mìreen: gli effetti del Rictusempra stanno pian piano scemando (- 1 turno), ma questo non lo rende meno insidioso. Stai ancora ridendo in modo piuttosto debilitante e accusi dolori muscolari alle braccia, alla mascella e all’addome proprio a causa delle risate. Il Tarantallegra è ancora in corso e sei davvero vicina all’orlo della pedana. A tutto questo, si aggiungono gli effetti dell’Acclamatio e del tuo stesso Lumos Maxima: il primo ti costringe ad applausi convulsi, rendendo estremamente difficile controllare i movimenti delle braccia e mettendo a rischio la presa che hai sulla bacchetta; il secondo, poiché non hai specificato di aver chiuso gli occhi, ti debilita la vista sicché vedi a chiazze e tutto molto sfocato.

Maurizio: la tua natura di Lycan ti penalizza, quindi gli effetti del Lumos Maxima incidono pesantemente sulla tua condizione nelle forme di una cecità indotta dalla magia. Salti il prossimo turno.

Turno a Mìreen. Per te, la scadenza cade il 31 Marzo.

Maurizio
PS: 197/205
PC: 147/147
PM: 178/178
PE: 33
Mìreen
PS: 183/192
PC: 126/126
PM: 135/135
PE: 29



 
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view post Posted on 31/3/2019, 21:19
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« Mìreen Fiachran »
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Un sorriso comparve sul volto della ragazza quando la bacchetta si illuminò, segno che l’incantesimo era andato a segno, la frustrazione provata fino a quel momento per colpa di Maurizio e della sua strategia, si era trasformata in gioia e soddisfazione personale nel vederlo rimanere accecato.
Purtroppo aveva atteso di verificare se l’incantesimo aveva avuto successo, non riuscendo così a chiudere in tempo gli occhi al momento del bagliore, macchioline le danzavano annebbiandole la vista come che avesse guardato direttamente il sole in una giornata completamente serena.
Si sentì una cretina per quella dimenticanza, ma per quello che aveva in mente di fare, poco le importava di non vedere, piuttosto era parecchio irritata che l’incantesimo di Maurizio fosse riuscito a colpirla benchè stesse ballando cambiando continuamente posizione.
L’Acclamatio le stava dando non pochi problemi, cercava di tenere la bacchetta con le dita più salta possibile, in modo da non farla cadere.
Per non perdere tempo e rischiare di finire giù dalla pedana, benchè i dolori muscolari alle braccia, provò lo stesso ad alzare l'avambraccio superiore cercando di mantenerlo ad un angolo poco più grande di 90° col proprio corpo, e al contempo, provò a piegare quello inferiore, aprendo i gomiti verso l'esterno, in modo da creare un ulteriore angolo quasi retto con quello superiore.
Infine tentò di piegare le mani verso sè stessa, sempre facendo il possibile per mantenere una presa sicura sulla bacchetta con le poche dita che ancora la tenevano.
In questo modo, sperò di riuscire a puntare con la bacchetta il proprio corpo, per tutto il movimento compiuto dal battere le mani e, se le fosse venuto un attacco di risata, in teoria sarebbe forse rimasta sempre puntata verso di lei.
Avendo bisogno di lanciare subito il controincantesimo per fermare quella pazza danza prima di cadere, non poteva che tentare un incantesimo semplice non-verbale.
Se fosse riuscita a posizionare veloce e bene mani e braccia, benchè il possibile dolore ai polsi per il continuo applaudire e ridere in quella contorta posizione degli arti superiori (per non parlare dell'imbarazzante figura che stava facendo davanti al bell'albitro), avrebbe provato rapida a pensare, nella propria testa, alle due parole necessarie, per poi cercare di “dire” mentalmente
[ Finite Incantatem ] con l'intenzione di annullare il Tarantallegra.

Il Rictusempra la stava parecchio stancando, non ne poteva più di ridere, ma sentiva che gli effetti forse stavano finalmente diminuendo, cosa che invece non succedeva col Tarantallegra...
Se non fosse stata allenata fisicamente, forse non sarebbe stata ancora in piedi… e sicuramente, se non faceva qualcosa al più presto, non lo sarebbe stata letteralmente poiché ormai era arrivata all’orlo della pedana.
Anche se non si trattava di una caduta esagerata poiché era ad un’altezza di poco più di 1 metro da terra, ugualmente sarebbe finita in svantaggio e probabilmente era proprio quella l’intenzione del suo avversario quando le aveva lanciato quel subdolo incantesimo.

Se purtroppo non fosse riuscita a fermare l'incantesimo in tempo, avrebbe provato almeno a cadere in modo da non farsi troppo male... infondo, con tutte le cadute dagli alberi che si era fatta da piccola, qualche tecnica per non rovinare malamente a terra l'aveva imparata.


Nome: Mìreen Fiachran

Razza: Umana (sangue Banshee - non sbloccato)

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PS: 183/192
PC: 126
PM: 135
EXP: 29


Oggetti: Nessun oggetto a parte la borsa coi panni con cui si è cambiata, il beauty case, un asciugamano, e in una tasca a parte: distintivo Antimago, fazzoletti, blocknote con penna, portafoglio.

Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.

◆ PS: 183/192 ◆ PC: 126 ◆ PM: 135 ◇ EXP: 29
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view post Posted on 10/4/2019, 08:34
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DCV9AwTLa sorte guarda a chi sa persistere con occhio benevolo e, di tanto in tanto, gli elargisce qualche dono. La costanza e la capacità di reinventarsi, del resto, sono due armi impagabili, ma è vero anche che non tutti siano in grado di padroneggiarle.

Mìreen era partita da una situazione di sostanziale svantaggio e aveva accusato, uno dopo l’altro, i colpi del proprio avversario senza quasi battere ciglio. Molti al suo posto avrebbero perso la calma, altri addirittura la speranza: rideva, danzava, applaudiva e, più di tutto, rischiava. Aveva il corpo provato da quella meschina sequenza di attacchi, eppure la mente rimaneva sorprendentemente lucida.
Fu così che, con un plot twist degno dei migliori scenari, trovò la forza di elaborare una soluzione e riuscì perfino a spuntarla. Nonostante le difficoltà insite nella manovra — stava ancora ridacchiando, ballando e applaudendo; le dolevano i muscoli e la bacchetta era retta dalla morsa delle primissime falangi — ottenne il risultato sperato. Il Finite la raggiunse proprio un istante prima che azzardasse un passo di sirtaki fuori dalla pedana. Contestualmente, gli applausi cessarono e, con essi, anche le risate.
Dopo minuti d’insopportabile prigionia, era piacevole risentirsi padrona del proprio corpo e delle intenzioni che lo muovevano. Un’ondata di sollievo lenì lo sforzo dei suoi muscoli, seguita dalla consapevolezza della fatica cui erano stati costretti e di cui avrebbe dovuto tenere debitamente conto. Poche macchie continuavano a intaccarle brevemente la vista, residuo di una disattenzione tipica per chi si fosse trovato alle prime armi in fatto di duelli.

Nel frattempo Maurizio, che aveva subìto gli effetti del Lumos Maxima ben più della norma, veniva liberato dalla cecità. Come per Mireen, rimaneva il disturbo di qualche macchia e il fastidio di un accecamento contrario alla sua nuova, selvaggia natura.





Mìreen: cessano gli effetti del Rictusempra, del Tarantallegra e dell’Acclamatio. La vista rimane marginalmente compromessa: distingui nitidamente ciò che ti è intorno, salvo qualche piccola macchiolina qui e lì. Dolori muscolari alle braccia, alla pancia, alle cosce, alle gambe, ai glutei e alla mascella.
Ti suggerisco, inoltre, di prestare attenzione alle descrizioni: vanno semplificate, rese più lineari e meno confusionarie. Non sempre più dettagli/parole equivalgono a una maggiore chiarezza.

Maurizio: non sei più accecato. Come Mìreen, vedi ancora qualche macchia, ma non sei più impossibilitato a distinguere sagome e obiettivi. A differenza di Mìreen, ovviamente, hai accusato il colpo in modo più intenso, che ti ha lasciato un lieve e temporaneo mal di testa.

Invito entrambi a tenere sempre presenti le conseguenze fisiche che gli incantesimi lasciano su di voi. Che si tratti di dolori muscolari, di emicranie, di lievi fastidi, è importante averli a mente quando si muove il personaggio all'interno di ogni contesto.

Turno a Maurizio. Per te, la scadenza cade il 13 Aprile.

Maurizio
PS: 197/205
PC: 147/147
PM: 178/178
PE: 33
Mìreen
PS: 183/192
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view post Posted on 13/4/2019, 12:06
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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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Ci sarebbe stato un momento in cui l'Italiano avrebbe reagito con un sorriso e una stretta di mano, offrendo all'Irlandese pizza e birra per l'incantesimo scagliato e per la contro-tattica utilizzata. Un momento che l'avrebbe portato ad agire razionalmente proseguendo la "tattica di alterazione" che stava portando avanti dall'inizio del conflitto.
Eppure qualcosa del vecchio Maurizio andava via ogni giorno, come se lentamente lo stessero privando delle proprie cose, in modo che nemmeno lui sarebbe riuscito a percepire il cambiamento se non troppo tardi. Gli eventi subiti e vissuti lo avevano portato a diventare meno razionale e più istintivo e, preda proprio di quest'ultimo, l'Italiano stava diventando una furia. E come quando vedi un allenatore che subisce un gol pesantissimo e inizia a gettare per aria tutti i fogli sugli schemi che aveva preparato e, per tentare la zampata vincente, toglie tre difensori per mettere tre attaccanti, un modo di agire completamente diverso dal solito.
L'Italiano per un po' non riuscì a vedere più nulla, la luce di recente era diventata la sua più acerrima nemica, accusò il colpo con non poca fatica, la vista e l'udito andarono improvvisamente a farsi benedire, un fischio gli penetrò nelle orecchie manco fosse affetto da acufene.
Dopo quelli che gli erano sembrati secoli alcune forme tornarono visibili, riusciva a vedere la forma della pedana e del tappeto che la ricopriva, ma non erano quelli i contorni che stava cercando, cercava una figura umana dove sfogare tutta la propria ira. Guardò il pavimento alla destra della pedana e vide che era vuoto, Mireen non era caduta. Allora posò nuovamente il suo sguardo sulla pedana e lì la vide, ancora sfocata, con i colori che si confondevano gli uni con gli altri.
Mantenne la mano destra sul proprio cranio come per impedirgli di esplodere, ma la mano armata non era più sul proprio capo. Maurizio avrebbe puntato il braccio sinistro, teso come una corda di violino, contro l'Irlandese, ma l'Italiano non stava puntando direttamente lei, la bacchetta puntava verso il lembo di pedana situato tra le gambe della ragazza.
"Bombàrda!"
Avrebbe potuto usare un incantesimo non verbale per non permettere alla sua avversaria di capire cosa le sarebbe capitato di lì a poco, ma l'urlo gli avrebbe permesso di incanalare tutta la rabbia che aveva posto in quell'incanto e di farle percepire solo un minimo di quello che aveva appena subito. Sarebbe bastato a placare la bestia che lei aveva appena risvegliato?
PS: 197/205 ◆ PC: 147 ◆ PM: 178


 
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view post Posted on 16/4/2019, 22:33
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Aveva fatto il possibile perché il Finite Incantatem riuscisse.
Nel momento in cui le sue gambe avevano smesso di ballare, vicinissima all’orlo della pedana, era riuscita a tirare un vero respiro di sollievo, non solo si era salvata da una possibile caduta epica, ma aveva finito quel tormento di incantesimi debilitanti.
Appena finirono gli effetti del Rictusempra, del Tarantallegra e dell’Acclamatio, il suo corpo potè rilassarsi per un breve secondo...
Aveva male a tutti i muscoli del corpo, i precedenti incantesimi del suo avversario l’avevano sottoposta a sforzi non da poco, sia per le risate convulse sia per il ballo ininterrotto, ma doveva resistere, il duello si poteva considerare appena iniziato e probabilmente Maurizio non sarebbe stato felice di esser stato accecato dal suo lumos, chissà come si sarebbe vendicato.
Se fosse sopravvissuta, avrebbe avuto decisamente bisogno di un bel massaggio e un check up completo al San Mungo.

La sua vista stava tornando, così non perse tempo e appena le sembrò di riuscire a distinguere il suo avversario in mezzo alle macchie colorate, cercò di puntargli veloce la bacchetta contro e, benchè i dolori alle braccia, provò a mantenere il braccio ben disteso e perpendicolare al proprio corpo, finalmente immobile e non più ballerino, infine tentò di dire
<< Immòbilus >> ponendo l’accento sulla ò.
Sperò di esser riuscita ad usare una voce decisa, la bacchetta ben stretta nella mano e, nella sua mente, per tutto il lancio dell’incantesimo, cercò di immaginare il corpo di Maurizio che diventava completamente duro, come la pietra, come gli scogli del suo amato lago in Irlanda.

Se avesse funzionato, aveva già pronta la battuta perfetta da fare al bel collega.


Nome: Mìreen Fiachran

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Questo è il momento più bello da quando è iniziato il duello... :cry2:


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view post Posted on 3/5/2019, 11:33
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DCV9AwTDue scintille di magia scaturirono dalle bacchette degli sfidanti. S’incontrarono a metà della pedana — un incontro brevissimo, irrilevante — prima di raggiungere i rispettivi obiettivi e fare ciò per cui erano stati evocati.

Il Bombarda di Maurizio, caricato dell’ira che aveva generato in lui l’attacco di Mìreen, si abbatté sulla pedana, seguendo le direttive animalesche del mago: nessuna pietà, nessun tentennamento. Le assi sulle quali si trovava l’irlandese esplosero in un boato assordante, generando un tripudio di schegge e pulviscolo legnoso. La Fiachran accusò il colpo (-35 PS) e fu sbalzata all’indietro, diagonalmente, ben prima che avesse il tempo di approntare qualsiasi rimedio o immaginare la fine che avrebbe fatto a seguito di quell’ennesimo attacco. Il suo corpo, sotto le direttive dell’onda d’urto creata dal Bombarda, descrisse una traiettoria che la condusse a scontrarsi contro la libreria alla destra della pedana (-4 PC), mentre le porzioni di pelle esposte subivano le conseguenze del contatto con le schegge impazzite (-2 PC). Intontita e scossa, Mìreen giaceva ai piedi della scaffalatura in preda a un’ennesima, nuova, decisamente più intensa marea di dolori.
Lo sfidante, per converso, se l’era cavata meglio. L’Immobilus lo aveva raggiunto un istante dopo aver scagliato il Bombarda, bloccandolo sul posto. Benché impossibilitato a muoversi, c’era però qualcosa nel suo corpo che stentava ad acquietarsi. La natura di Licantropo, indomita e bestiale, si agitava dentro un corpo troppo piccolo per contenerla, ora che mancavano appena due giorni al Plenilunio. Le prime avvisaglie di un’imminente trasformazione, stimolata dall’attacco dell’avversaria, ne interessarono mani e volto. Maurizio avvertì un formicolio doloroso alle gengive e ai polpastrelli farsi pian piano anticipazione di ciò che sarebbe stato. C’erano due sole alternative a quel punto della vicenda: ricacciare indietro la furia che aveva determinato l’innesco dell’arcano potere legato alla sua razza o lasciare che procedesse a briglia sciolta, modificando le condizioni dell’intero duello.

Tra Mìreen e Maurizio, una fitta nebbia di trucioli volanti, rimasti sospesi nello spazio che li separava e mescolatisi alla polvere, attribuiva una certa desolazione alla sala, incidendo sui sensi degli sfidanti. In quelle condizioni, gli occhi avrebbero faticato a distinguere le sagome senza essere intaccati dal fastidio del contatto con gli agenti esterni; e respirare sarebbe stato meno piacevole che non durante una passeggiata nell'aria pulita di montagna.





Perdonate l'attesa e, anche se in ritardo, buone feste.

Mìreen: cessano gli ultimi effetti del Lumos Maxima e recuperi la vista, ma non te la passi tanto bene. L’onda d’urto generata dal Bombarda ti ha scagliata lontano e fatto cozzare contro una delle librerie ai lati della pedana. Accusi un forte dolore generale, dovuto proprio alla potenza dell’incantesimo di Maurizio, che si aggiunge alle e aggrava le tue condizioni pregresse (dolori muscolari alle braccia, alla pancia, alle cosce, alle gambe, ai glutei e alla mascella).

Maurizio: anche per te, via con gli effetti del Lumos Maxima, ma sei perfettamente immobilizzato per il prossimo turno. E c’è di più! Quando il duello è iniziato, eravamo a due giorni di distanza dal Plenilunio, che rende i Licantropi molto sensibili alle emozioni. Nel caso del Bombarda, hai attinto alla ferocia che si accompagna alla tua nuova natura e questo ne ha stimolato l’attivazione. Percepisci, nonostante l’immobilità, i primi segni della trasformazione. A seconda di come deciderai di giocartela, la trasformazione potrà progredire o regredire, con tutte le conseguenze del caso. È proprio su questo aspetto che ti spingo a concentrare i tuoi sforzi nel prossimo turno, considerato il fatto che non puoi muoverti a causa dell’Immobilus.

Rinnovo l’invito per entrambi a tenere sempre presenti le conseguenze fisiche che gli incantesimi lasciano su di voi, le conseguenze che gli incantesimi hanno sull’ambiente, nonché il tempo trascorso dall’inizio del duello e di come questo ha interessato il vostro corpo.

Turno a Mìreen. Per te, la scadenza cade il 6 Maggio.

Maurizio
PS: 197/205
PC: 147/147
PM: 178/178
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Mìreen
PS: 148/192
PC: 120/126
PM: 135/135
PE: 29



 
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view post Posted on 8/5/2019, 16:13
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Mai, nei suoi 25 anni, le era capitato di dover rispondere ad un simile colpo incantato in un semplice duello.
Suo padre l'aveva allenata duramente sapendo che la figlia voleva seguire le sue orme, ma forse per la giovane età, non si era mai spinto tanto oltre...
Se fosse stato ancora vivo, l'avrebbe fatto quando la figlia si fosse diplomata finendo gli studi, così da prepararla per gli Auror, ma era morto prima e ne con la madre, ne tanto meno col fratello, di 11 anni più piccolo, si era scontrata con un incantesimo tanto devastante.
Aveva visto la scintilla rapida lasciare la propria bacchetta e qualche secondo dopo quella di Maurizio aveva toccato le assi ai suoi piedi.
Non aveva avuto il tempo ne per schivare ne per prepararsi fisicamente, l'unico comando che il suo cervello cercò di mandare rapido al corpo, fu di stringere la bacchetta nella mano destra per non perderla.
La Bombàrda distrusse la parte di pedana su cui appoggiava, sollevando schegge ovunque che la ferirono in modo considerevole vista anche la vicinanza con l'epicentro dell'esplosione, ma non solo, venne sbalzata in aria dall'onda d'urto e letteralmente volò contro una libreria, rompendola e causando ulteriori schegge che si aggiunsero a quelle già subite.
L'impatto le smorzò il respiro, per un breve momento nel suo petto l'aria sparì dai polmoni lasciandola senza fiato, per poi accasciarsi al suolo.
Anche se le tornò il respiro, mille dolori diversi le attraversarono il corpo, a quelli già presenti per i precedenti incantesimi lanciati dal suo avversario, ora si aggiunsero le ferite da schegge in più punti, e l'impatto contro la libreria, che sicuro non era passato come una carezza.
L'unico aspetto positivo che potè constatare alzando lo sguardo verso l'avversario, fu che il suo incanto per immobilizzarlo aveva funzionato.
Benchè ancora intontita e scossa, non doveva assolutamente perdere quell'occasione di vantaggio e come aveva fatto in precedenza, piuttosto che attaccare, preferì curarsi.
Stava risentendo parecchio degli incantesimi che le erano stati lanciati in precedenza, quell'ultimo poi era stato il più devastante, se non si fosse rimessa un minimo in forze, il suo corpo non avrebbe retto per molto.


Tra gli incantesimi curativi che conosceva, scelse quello che più le sembrò "urgente"
Con la bacchetta magica provò a dare un colpetto prima sulle spalle, poi sul petto e infine sulle ginocchia, cercando di dire in contemporanea ai movimenti
<< Fatigàtio Reìcio >>

Nello specifico: quando provò a dire "Fatigàtio" (ponendo l'accendo sulla seconda "a") cercò nello stesso momento di toccarsi le spalle con la bacchetta, poi provò a continuare l'incanto con "Reì-" (stando attenta all'accento sulla "i"), dando allo stesso tempo un colpetto sul proprio petto, e infine tentò di concludere con "-cio" la parola iniziata, insieme ad un ultimo colpetto sta volta sulle ginocchia.

Aveva pensato anche al "Medeor Vulneratio" per curare le ferite causate dall'esplosione, ma quelli che più di tutti avevano bisogno di esser rinvigoriti erano i muscoli di spalle e gambe, oltre a restituire un respiro e un battito regolare al cuore.
La zona del petto era stata sicuramente la più penalizzata, rimanendo sotto sforzo per troppo tempo con tutte quelle continue risate e movimenti "obbligati", guarire quell'affaticamento che si stava portando dietro era diventata la cosa più importante, se no il suo corpo non avrebbe resistito neanche allo stare semplicemente in piedi, figuriamoci al reagire ad attacchi di una tale potenza.

Se il suo incantesimo avesse funzionato, permettendole così di allontanare la stanchezza causata dal ridere, ballare e applaudire di prima, si sarebbe poi lentamente alzata, aiutandosi con ciò che rimaneva degli scaffali contro cui era finita, un sorriso sul volto (leggermente distorto dal dolore della botta), e cercando di ritrovare la forza di scherzare ancora, avrebbe detto, a voce abbastanza alta perchè l'uomo immobilizzato la sentisse:


<< Ma che bella statuina.
Mi ricorda tanto una famosa opera di uno scultore italiano come te... credo fosse il "David di Michelangelo" o qualcosa di simile.
Non ti vedevo così "duro" dal nostro primo incontro, quando ti ho trascinato nei bagni del pub per mostrarti i miei tatuaggi.
An-asshole sexy.>>


An-asshole = Grandissimo stronzo










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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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Non aveva mai scatenato la propria rabbia prima d'ora, sfogare i propri sentimenti era sempre stata una cosa anomala per l'Italiano. Eppure era bastato un morso o per essere più precisi l'incontro col branco di Brandon, per renderlo una versione nuova di se. Era ancora impossibile definire se questa fosse migliore o peggiore, ma sicuramente l'aveva stravolto sotto molti aspetti della sua vita. Per fare un piccolo esempio di fronte ad un attacco così subdolo, anche se da parte di un conoscente, il vecchio Maurizio avrebbe reagito in maniera molto più pacata.
Subito dopo aver lanciato l'incanto l'Italiano sentì che quella rabbia si stava in qualche modo trasformando in altro, un calore che continuava a scendere dal cervello verso il cuore che iniziava a pompare il sangue nelle vene con più forza e velocità, riusciva persino a sentire il sangue scorrere nelle vene più piccole, come quando vai a donare il sangue, la temperatura corporea si stava alzando vertiginosamente. Erano tutti sintomi di una cosa, di lì a poco il suo corpo sarebbe cambiato nella forma è nel colore, era la trasformazione!
Qualche mese fa si sarebbe chiesto: *Cos'è, cos'è questa sensazione?*. Ma era una cosa che aveva già vissuto a Brandon, ricordava le ossa spezzarsi e cambiare, il petto esplodere per diventare più ampio, i peli e le setole crescergli oltre la pelle.
Fortunatamente l'Irlandese gli aveva lanciato un incantesimo immobilizzante, in modo da metabolizzare in tempo quanto gli stava accadendo, riuscì a recuperare la lucidità mentale per affrontare il problema. Iniziò tentando di rallentare e regolarizzare il respiro in modo da fare altrettanto col proprio cuore e i propri battiti cardiaci, cercò con lo sguardo una delle ampie finestre che facevano entrare tanta di quella bella luce per osservare il cielo e tentare di evadere con la mente e dissociarsi per un po' dal duello in corso. E infine provò a smettere di pensare a tutto il resto e svuotare la mente, non sapeva se ci sarebbe riuscito e men che meno sapeva se sarebbe servito, ma era evidentemente il tentativo migliore che era in grado di fare.

PS: 197/205 ◆ PC: 147 ◆ PM: 178





Scusatemi per il trash :ihih:

ho immaginato che il tentativo di svuotare completamente la mente sia soggetto al Master considerando che tutte le implicazioni che ha riguardo la trasformazione, per questo ho preferito usare il condizionale. :flower:
 
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DCV9AwTÈ noto che, ad ogni detonazione, segua la stasi dello shock come antefatto necessario a un prosieguo di caos. Solo allora dolore e panico appaiono in scena nella loro veste più umana.
La quiete che seguì l’esplosione aveva un non so che di inquietantemente reale. Oltre la protezione della barriera che aveva fatto in tempo a evocare prima che la pedana esplodesse, Drake si limitò a osservare i due contendenti in preda alla curiosità, mentre lo scudo si assottigliava e svaniva poco alla volta.

Il brivido animale, che strisciava dentro Maurizio come annuncio della trasformazione, dovette fare i conti con le intenzioni dell’uomo. L’immobilità cui l’aveva costretto la Fiachran, per paradosso, riuscì ad aiutarlo più che svantaggiarlo. La paralisi si convertì in un momento di forzata concentrazione sui propri istinti. Così, il Pisciottu — che aveva decisamente perso le briglie a controllo del suo io — riuscì a recuperare la presa. Pian piano, nelle forme di una ritirata strategica, lo stimolo della licantropia retrocesse e si ritirò là dov’era giusto che rimanesse confinato. Il dolore scemò di pari passo alle costrizioni dell’Immobilus, sicché pochi minuti più tardi Maurizio poté dirsi libero: libero dalle imposizioni di una natura che non aveva ancora imparato a controllare del tutto; libero dalla costrizione dell’incantesimo della sua sfidante.
Lo sguardo di Drake corse da un duellante all’altro. La sua esperienza come arbitro gli aveva inculcato delle nozioni base che aveva imparato a ritenere ricorrenti in ogni incontro: un Immobilus chiama sempre un attacco. Con gli occhi fissi su Mìreen, stupito, la osservò dedicarsi alla cura di sé e prese nota della novità.
Il Fatigatio Reicio trasmise all’irlandese un’immediata sensazione di sollievo (+ 4 PS, +1 PC), che non rimediava tanto alle conseguenze del Bombarda quanto alle pregresse sollecitazioni messe in atto dalla bacchetta di Maurizio. La stanchezza che aveva accusato fino a poco prima si dissolse, mentre il pulviscolo legnoso velava l’aria tra i due e la sala tutta rimaneva in attesa dei successivi sviluppi.



Mìreen: cessano gli effetti della stanchezza dovuta ai precedenti incantesimi. Rimane, invece, il forte dolore diffuso causato dal Bombarda e dall’urto che ne è conseguito; dolore che si fa più acuto nella parte del corpo che è stata interessata dall'impatto con la libreria. Permangono le escoriazioni dovute alle schegge.

Maurizio: eviti la trasformazione e non sei più costretto dall’Immobilus, quindi puoi muoverti. Avverti giust'appena un lievissimo formicolio (non doloroso) a gengive e polpastrelli come strascico delle vicende che ti hanno interessato.

Rinnovo l’invito per entrambi a tenere sempre presenti le conseguenze fisiche che gli incantesimi lasciano su di voi, le conseguenze che gli incantesimi hanno sull’ambiente, nonché il tempo trascorso dall’inizio del duello e di come questo ha interessato il vostro corpo.

Turno a Maurizio. Per te, la scadenza cade il 21 Maggio.

Maurizio
PS: 197/205
PC: 147/147
PM: 178/178
PE: 33
Mìreen
PS: 152/192
PC: 121/126
PM: 135/135
PE: 29



 
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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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Quel breve momento di totale silenzio lasciò a Maurizio il tempo di domare i propri istinti. I peli ritornarono al loro naturale posto, meno carichi di tensione ed elettricità, l'arcata dentale e le gengive avevano smesso di fare male e ora avevano lasciato un blando formicolio al suo posto. In poco tempo riuscì a recuperare persino la capacità di muovere il proprio corpo, era di nuovo in ballo.
L'Irlandese d'altro canto aveva compiuto una mossa piuttosto sciocca, nel momento migliore in cui l'Italiano era più debole fisicamente e mentalmente lei aveva preferito prendere il momento per lenire le sue ferite e invece involontariamente aveva forse aiutato più l'Italiano che se stessa rompendo nel modo sbagliato quello strano silenzio.

"Sparagli Piero, sparagli ora
E dopo un colpo sparagli ancora
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere in terra a coprire il suo sangue"



L'Irlandese però non conosceva gli usi e costumi dell'Italiano, che era cresciuto a pane e De Andrè, ricordò la storia di Piero: un uomo che aveva optato per la compassione per il nemico durante la guerra di fronte ad un nemico che, imbracciata l'artiglieria, non gli ricambiò la cortesia.
Maurizio stringeva nel pugno sinistro la bacchetta, accertatosi di potersi muovere completamente, la puntò contro il nemico. Ricordando proprio la suddetta canzone si immaginò come carnefice del povero Piero/Mireen, il primo era passato a miglior vita con un colpo secco, la donna invece ne avrebbe ricevuti molto di più e di forma decisamente diversa dalle pallottole.
A quel punto, lesto come un gatto, Maurizio avrebbe puntato la bacchetta contro il petto dell'avversaria e disegnarle una x fendendo l'aria con la bacchetta.
"Fùlcius Vìtreus"
Maurizio sarebbe stato gelido nel pronunciare la formula quanto più chiaramente possibile quelle parole con gli accenti al punto giusto.

"Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il tempo non ti sarebbe bastato
A chiedere perdono per ogni peccato
Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno"



PS: 197/205 ◆ PC: 147 ◆ PM: 178


 
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view post Posted on 24/5/2019, 22:46
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Quando sentì recuperare un poco le forze e soprattutto la stanchezza dei precedenti incantesimi subiti, poté fare finalmente un profondo respiro libero.
Benché le ferite causate dalla "bomba" di Maurizio e dallo schianto contro la libreria che le dolevano, almeno aveva risolto un problema che a lungo andare l'avrebbe sicuramente penalizzata.

Mìreen si aspettava che il collega le facesse una battuta, una risposta di rimando, qualcosa di divertente con cui controbattere la sua frecciatina... Invece niente.
Non aveva fatto il minimo cenno, anzi per la prima volta, lo aveva visto con uno sguardo che mai si sarebbe aspettata le potesse rivolgere: era freddo, glaciale, quasi omicida.

Un terribile sospetto, le passò per la testa...
E se le avesse mandato volutamente contro quella Bombarda per danneggiarla e non solo per spaventarla o fare lo stronzo?
Voleva veramente farle tutto quel male?
Ma era un duello tra colleghi, certo avversari, ma non tra veri nemici!
Aveva pure iniziato il loro scontro con incantesimi stupidi per quanto subdoli...

Aveva avuto la faccia tosta di lanciarle un incantesimo di una tale cattiveria e violenza fregandosene che potesse farsi gravemente male.
Un moto di rabbia iniziò a crescerle nel petto, sentendosi stupida nell'aver creduto non l'avesse fatto apposta a farla volare dalla parte opposta della stanza con scheggie conficcate e graffi ovunque.
Voleva giocarsela così brutale?
Perfetto, avrebbe fatto lo stesso.

Sperò che il pulviscolo sollevato da quel putiferio di cui era stata vittima non le impedisse di vedere il suo "simpatico-collega", o comunque di sapere almeno dove ne fosse la posizione.
Se la visuale non era stata troppo compromessa, rapida e senza il minimo tentennamento, provò a puntare la bacchetta nella direzione dell'avversario, cercando di muovere il polso in modo continuo dall’alto verso il basso per poi tentare con un successivo movimento orizzontale da sinistra verso destra.
Intanto che cercava di formare coi propri movimenti una “L”, provò a dire, con voce decisa e sicura, attenta alla corretta pronuncia:

<< Decàdo >>


La speranza di vederlo cadere a terra, prosciugato dalle forze come aveva cercato di fare lui con lei, poteva esser quasi percepibile semplicemente guardandola nel volto, determinato a rendergli "pan per focaccia" e sentendo il tono della sua voce che non lasciava il minimo dubbio sulle sue intenzioni.

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Edited by LadyShamy90 - 27/5/2019, 18:12
 
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view post Posted on 12/6/2019, 17:01
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Il Fato

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DCV9AwTOgnuno combatte le battaglie a modo proprio.
Maurizio e Mìreen, schierati su fronti opposti, incarnavano due modi d’intendere lo scontro assai differenti. Il primo sfoderava la letalità; la seconda l’arguzia. Dire quale tecnica fosse migliore, al netto di ciò che era accaduto, sarebbe stato impossibile. L’arte del duello si fondava su una stratificazione di elementi molto variegati: neppure un Auror, per navigato che fosse, avrebbe potuto dirsi certo di riuscire contro qualsiasi sfidante.
Era tutta una questione di equilibri e calcolate disarmonie.

Al momento di darsi nuovamente all'azione, la bacchetta di Maurizio eseguì il comando, ma la mente mancò di dargli il giusto supporto. Evocata una dozzina di scaglie di vetro, in carenza di concentrazione, molte disattesero la traiettoria che conduceva a Mìreen e si abbatterono in punti disparati della sala, costringendo l’arbitro a ricorrere nuovamente a una barriera protettiva. Tre proiettili, tuttavia, raggiunsero l’irlandese (- 12 PS): il primo sfregiò appena il dorso della mano che reggeva la bacchetta (- 3 PC); il secondo le sfiorò la curva dell’orecchio sinistro (- 1 PC) recidendole una ciocca di capelli; il terzo le attaccò la caviglia sinistra (- 3 PC) per tracciare un solco modestamente profondo.
Era un bene che il Decado avesse lasciato la bacchetta di Mìreen prima che l’attacco di Maurizio potesse indebolire del tutto le sue ragioni. Il proiettile di vetro le aveva appena lesionato la pelle della mano, imbrattando di sangue la pelle chiara e tracciando una scia di gocce rubizze che giunse fin sul pavimento della sala, quando la Fiachran terminò di pronunciare la formula. Tanto bastò a minare la concentrazione necessaria a imprimere all’incantesimo la giusta volontà: il Decado, raggiunto il corpo dell’italiano, ebbe a trasmettergli una generica sensazione di fiacchezza, che lo prese da capo a piè, ma gli risparmiò il totale prosciugamento di energie. Maurizio cadde steso a terra con un tonfo sordo.

Il tempo, intanto, scorreva lento attorno a loro.
E il pulviscolo si diradava.



Ho un paio di appunti da fare circa il modo in cui si è svolto questo turno. Le azioni, tutto sommato, sono andate a buon fine, ma vorrei focalizzare la vostra attenzioni su alcuni accorgimenti necessari per lo svolgimento di un duello.
-Maurizio, l’esecuzione del Fulcius Vitreus — che è un incantesimo offensivo di difficoltà media — richiede un livello di concentrazione e intensità che non possono essere sorvolati, né lasciati alle deduzioni del Master. Ti consiglio di tenere ben presente la descrizione dell’apposito topic quando ti approcci all’esecuzione di un incanto, specie se decidi di ricorrere a un incanto trasfigurativo che, per sua natura, impone uno sforzo di concentrazione di più per evocare l’oggetto; nel caso del Filcius Vitreus, in particolare, rileva anche l’elemento della traiettoria che non può né deve essere lasciato a indicazioni generiche. Ti invito, inoltre, a non dare per scontate le condizioni dell’ambiente in cui ti muovi, specie in conseguenza delle azioni che mettete in atto voi stessi e che ne modificano lo stato.
-Mìreen, presta attenzione a ciò che il tuo PG può sapere e a ciò che, invece, gli è precluso conoscere. Il presunto sguardo omicida di Maurizio, cui fai riferimento nel tuo post per giustificare l’intenzione di fare sul serio, rientra nella seconda categoria: le vostre azioni in uno stesso turno, infatti, si svolgono contestualmente e sono sempre soggette a conferma da parte del Master.

Per il resto, quanto alla vostra condizione attuale:

Mìreen: permane il dolore diffuso dovuto al Bombarda, che si fa più acuto nella parte del corpo che è stata interessata dall'impatto con la libreria. Permangono le escoriazioni dovute alle schegge. Si aggiungono un taglio superficiale sul dorso della mano dominante, un taglietto sulla curva dell’orecchio sinistro e un taglio più profondo alla caviglia sinistra.

Maurizio: diffusa sensazione di fiacchezza, che avverti in tutto il corpo. Sei disteso a terra in posizione prona.

Rinnovo l’invito per entrambi a tenere sempre presenti le conseguenze fisiche che gli incantesimi lasciano su di voi, le conseguenze che gli incantesimi hanno sull’ambiente, nonché il tempo trascorso dall’inizio del duello e di come questo ha interessato il vostro corpo.

Turno a Mìreen. Per te, la scadenza cade il 15 Giugno.

Maurizio
PS: 197/205
PC: 147/147
PM: 178/178
PE: 33
Mìreen
PS: 140/192
PC: 114/126
PM: 135/135
PE: 29



 
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view post Posted on 19/6/2019, 00:57
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« Mìreen Fiachran »
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Il dolore che provò con l’attacco di Maurizio, che le graffiò la mano e l’orecchio, fu niente in confronto a quello che sentì quando un “proiettile” le perforò il piede.
Un urlo le scappò dalle labbra.


[Fucking olc, seo beidh mé a gheobhaidh tú bastaird! ]

= Cazzo che male, questa me la paghi bastardo!


La tentazione di chinarsi a controllare era grande, ma era riuscita a far cadere Maurizio, non poteva distrarsi o rischiava di perdere un’occasione, così strinse i denti e si fece forza più che potè, gli occhi lucidi dopo che il suo corpo già martoriato, incassava pure quel colpo.

Rapida si guardò intorno e appena individuò ciò che cercava, provò a puntarci contro la bacchetta, per poi tentare un movimento continuo del polso, dal basso verso l’alto, e disse

<< Mobilipicturae>>.



Se l’incanto avesse avuto successo, un quadro abbastanza grande sarebbe volato addosso a Maurizio, al momento disteso a terra.
Avrebbe voluto lanciargli una delle armature o delle statue dei gargoyle agli angoli della sala, ma sarebbero state probabilmente troppo pesanti, così aveva provato con uno dei tanti quadri, scegliendo quello che all'apparenza non sembrasse pesantissimo, ma abbastanza grande da creargli problemi.
Doveva guadagnare tempo e trovare un modo per curarsi, almeno rimettere in sesto il piede dal taglio profondo, ma con un avversario pronto a balzare in piedi e a contrattaccarla, non appena l'effetto del Decado fosse svanito, era pressoché impossibile se prima non lo “teneva occupato con altro”.

Per sua fortuna, sua nonna l’aveva costretta a imparare un minimo di latino, non tanto per i duelli, ma più per comprendere i testi antichi (che aveva raccolto chissà dove) che raccontavano e descrivevano altre culture, credenze e riti magici, come quelli dei popoli Romani e delle loro terre conquistate.
Come che non bastasse tutto quello che già aveva da studiare sui celti e la loro stramaledetta scrittura runica.


◆ PS: 140/192 ◆ PC: 114/126 ◆ PM: 135 ◇ EXP: 29
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view post Posted on 19/6/2019, 13:36
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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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L'Italiano era sempre stato sincero con se stesso e lo era stato anche questa volta, aveva deluso se stesso come fattucchiere e come membro degli Antimago.
Si era distratto e, per quanto facesse parte della sua vita, raramente lo era in uno scontro, per un volta fu l'orgoglio dell'Italiano ad essere ferito.
Come se non bastasse si afflosciò come un'anziano colpito dal sole estivo e si ritrovo sdraiato sul tappeto lungo la pedana.
Anche se leggermente provato dall'incantesimo appena subito che lo aveva lasciato leggermente spossato, l'Italiano trascinò il braccio destro vicino al proprio petto e impresse la forza tale da riuscire a sollevare il busto ed avere una visione più chiara dell'avversaria. Prima di puntarle contro la bacchetta focalizzò un secondo la propria mente su ciò che aveva intenzione di fare, in un primo momento pensò genericamente all'insetto che aveva in mente ed al suo fastidioso e caratteristico ronzio ma successivamente gli tornò alla mente un dettaglio, in Italia aveva visitato un allevamento di Api Europee in provincia di Varese, così si focalizzò su quella specie in particolare dotata di pungiglioni ad arpione. Una volta focalizzate quelle puntò alla distanza tra se e Mireen, era aumentata rispetto all'inizio del duello, in particolare per gli effetti del bombarda, ancora visibili nello scenario.
Solo a quel punto Maurizio strinse salda la mano sinistra e la puntò contro la sua avversaria urlando:
"Apis!"
Non era un incantesimo imponente o scenografico quello che Maurizio voleva scagliare, ma semplicemente un profondo fastidio, così da ottenere il giusto tempo per tornare in posizione eretta.

PS: 197/205 ◆ PC: 147 ◆ PM: 178


 
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view post Posted on 21/6/2019, 14:01
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Il Fato

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DCV9AwTLo strascico delle ultime azioni gravava ancora sui duellanti, quando entrambi — sempre in ossequio al divario tattico che li aveva avuti per protagonisti dall’inizio — agitarono le bacchette per un ennesimo giro d’attacco.

Così, seguendo le indicazioni di Mìreen, pochi e sottilissimi fili invisibili agguantarono i contorni di un quadro sulla destra. L’intenzione, evidentemente, era di rimuoverlo dalla sua sede naturale e separarlo dal chiodo che lo teneva ancorato alla parete. La grossa cornice fu scossa da un leggero tremito, segno inequivocabile che il tentativo dell’irlandese fosse andato a segno e, tuttavia, non senza quale problema. Sarebbe comunque riuscita a sollevarlo, se Maurizio non le avesse messo nuovamente i bastoni tra le ruote.
Pur svantaggiato dalla propria condizione, infatti, l’Italiano mostrò la prontezza di riflessi che si confaceva alla sua posizione di Antimago e agì nel solo modo che potesse rivelarsi utile per un pareggio dei conti: prendere tempo, sottraendone all’avversario. L’Apis del Pisciottu saturò l’aria del ronzio degli insetti che aveva evocato. Rapido, lo sciame sprigionò dalla bacchetta dell’uomo e raggiunse Mìreen con la brama di chi esegue l’ordine del padrone. Le api la avvolsero nel loro abbraccio di veleno e spilli (- 12 PS, - 2 PC) senza risparmiarne la pelle giovane. I primi rigonfiamenti furono accompagnati da una sensazione di dolore che, oltre a decretare l’improvvisa liberazione del quadro dalla rete invisibile del Mobili, si determinò come predominante, facendo apparire quasi sopportabile tutto ciò che era venuto prima.

Non c’era altro che dolore per lei.
Per Maurizio, invece, sopravvenne il sollievo del recupero delle forze.



Un paio di appunti anche in questo caso:
-Maurizio, ti ricordo che ogni azione, all’interno di un duello/quest, è soggetta all’approvazione del Master. Quindi, il suo esito non può essere dato per scontato. Mi riferisco, in questo caso, al tentativo di reggerti sul braccio destro.
-Mìreen, è mia premura farti notare che: a) il Mobili è un incantesimo che consente il sollevamento di oggetti, persone e animali, i quali, una volta sollevati, vanno direzionati dall’esecutore, perciò non si ha automaticamente l’effetto di scagliarli contro un eventuale nemico (si presta meglio l’Oppugno in questo senso); b) ti invito a prestare maggiore attenzione all’uso del latino nell’enunciazione delle formule (di solito, per praticità, va bene un sostantivo messo al nominativo), specie se sei portata ad affermare — come hai fatto nel post, motivo per cui mi sono preso la briga di questa specifica — che il tuo PG ha avuto, pur sommariamente, un imbevimento in materia. Nel caso di specie, senza scendere troppo nel dettaglio grammaticale, essendo pictura-ae un sostantivo della prima declinazione, la formula corretta avrebbe dovuto essere “MobiliPictura”, a meno che non fosse stata tua intenzione spostare più di un quadro.
Ad ogni modo, l’indebolimento dell’incantesimo non è dipeso da questo fattore, quanto piuttosto dalle parziali inesattezze nell’esecuzione del Mobili.

Per il resto, quanto alla vostra condizione attuale:

Mìreen: permane il dolore diffuso dovuto al Bombarda, che si fa più acuto nella parte del corpo che è stata interessata dall'impatto con la libreria. Permangono le escoriazioni dovute alle schegge. Si aggiungono un taglio superficiale sul dorso della mano dominante, un taglietto sulla curva dell’orecchio sinistro e un taglio più profondo alla caviglia sinistra. Hai ricevuto svariate punture di insetto, che si accompagnano a gonfiore e a un forte dolore. È veramente complesso mantenere la concentrazione su qualsiasi cosa vada al di là delle api e della sensazione fisica che stai sperimentando.
Perdi 2 Punti Corpo per ogni turno che decidi di non curarti.

Maurizio: cessano gli effetti del Decado, pertanto non avverti più la fiacchezza del turno precedente. Rimangono, comunque, gli effetti dati dal trascorrere del tempo e dalle energie spese per affrontare il duello

Rinnovo l’invito per entrambi a tenere sempre presenti le conseguenze fisiche che gli incantesimi lasciano su di voi, le conseguenze che gli incantesimi hanno sull’ambiente, nonché il tempo trascorso dall’inizio del duello e di come questo ha interessato il vostro corpo.

Turno a Maurizio. Per te, la scadenza cade il 24 Giugno.

Maurizio
PS: 197/205
PC: 147/147
PM: 178/178
PE: 33
Mìreen
PS: 128/192
PC: 112/126
PM: 135/135
PE: 29



 
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