Due passi, Per LadyShamy

Mentre lo conduceva verso il barettino poco distante, lo guardava di nascosto e doveva ammettere che carino lo era, sperando che non l'avesse ingannata sulla sua vera età, che fosse veramente il proprietario del WizardStore? Già così giovane? Non faceva che ripetersi quale fortuna avesse avuto, magari sarebbe riuscita a convincerlo a condividere con lei qualche informazione su dove trovasse quegli oggetti meravigliosi.
Gli lanciò uno sguardo di sfida quando le disse che si sarebbe occupato lui di una possibile scusa coi babbani...

<< Ma che gentile, addirittura mentire per me? E se ti dicessi che potrei spacciarmi per una scrittrice di libri fantasy e i miei disegni sono mie creazioni presenti nel mio prossimo libro?>>

Si fece più vicina, passeggiandogli affianco e sorridendogli divertita da quel loro scontro "pacifico", le mani unite dietro la schiena con fare innocente mentre gli diceva una possibile cavolata per giustificarsi ai babbani.

<< Comunque, a detta di mio fratello ad Hogwarts va tutto bene. Hanno avuto giusto da cambiare qualche professore, forse quest'altr'anno se ne andrà quello di Erbologia, ma non c'è ancora niente di sicuro.
Sembra esser rimasta la stessa da secoli, giusto il professore di Storia della magia è diventato Preside da Vice, ma sinceramente non mi sono stupita quando mio fratello me l'ha riferito e l'ho potuto vedere coi miei occhi alla festa di Natale di qualche anno fa'.>>

Arrivati al bar, entrò diretta al bancone, il ragazzo dietro esso la riconobbe subito, mostrandosi stupito di vederla all'ora visto che di solito passava per il suo caffettone la mattina.
<< Signorina Fiachran! Cosa ci fa qui di pomeriggio, era già passata questa mattina, non mi aspettavo di rivederla.>>
Le aveva poi rivolto un gran sorriso, probabilmente sotto sotto aveva un qualche interesse verso la ragazza, ma lei non si era mai mostrata ricambiare a parte sorrisi e battute innocenti senza doppi fini.

<< Sono qui con un amico incontrato al parco qui davanti per far due chiacchiere.
Ci mettiamo nel tavolino laggiù, mi porto dietro qualche menù così non sei costretto a portarceli te.>>

Prese due menù plastificati dai delicati decori argentati, senza neanche notare la faccia leggermente delusa del giovane, forse sperava che la ragazza fosse passata per lui e non già in compagnia.
Fece strada a Xander fino ad un tavolino ad angolo nella zona più appartata del locale, già di suo abbastanza piccolo e intimo, chiaramente attrezzato più per gente che passava a bere il caffè e se ne andava subito, infatti era pressochè vuoto a quell'ora, a parte per una coppia vicino all'ingresso e due signori al bancone col giornale aperto che commentavano le notizie della prima pagina e l'ultima partita di calcio vista alla TV.
Si sedette da un lato e attese che il biondo si sedesse nell'altro vicino per appoggiare la tracolla sullo spazio del proprio sedile rimasto libero e spostò le gambe ne tentativo di non scontrarsi con quelle di lui.
Erano decisamente più vicini di quanto s'immaginasse, forse era meglio che sceglieva un tavolo per 4 persone invece di uno da 2 (+1 se si prendeva una sedia per mettersi nel lato rimasto libero che dava sul bar rischiando di dar fastidio a chi passava).

<< Allooora... Hai detto di aver viaggiato dopo la scuola, dove sei stato? E cosa pensi di fare ora che sei tornato? Ti occuperai del tuo negozio qui a Londra o hai altri progetti?>>

Diede un'occhiata al menù, interessata a prendere qualcosa di diverso dal solito caffè avendolo già preso quella stessa mattina, forse si sarebbe buttata sulle tisane oltre ai loro deliziosi biscotti.