| Le strade di Londra ora sembravano un deserto privo di qualsiasi indicazione. La città in cui era cresciuta, di cui conosceva ogni singolo angolo, perdeva la sua forma trasformandosi in un quadro astratto illeggibile. Non v’era alcun posto sicuro dove andare, affidarsi all’istinto era l’unica soluzione. Megan camminava solcando quei granelli di sabbia fina, lasciandosi sprofondare ad ogni passo. Come lunghe dita l’afferravano con forza tirandola a sé e lei, inerme, si lasciava trattenere senza porre alcuna resistenza. Lasciandosi andare a ciò che da lì in poi sarebbe stato di lei. Le parole dell’uomo poi, questa volta, la investirono con più forza e il cuore accelerato si fermò per qualche istante lasciandola senza fiato per esigui e intensi secondi. Il filo conduttore che l’aveva spinta in quel viaggio, lungo e colmo di difficoltà, le mostrava finalmente quale fosse la realtà dei fatti e in parte le donava delle future risposte alle quali potersi appigliare. L’oscurità era lì dinanzi a lei, la chiamava a sé come una sirena invitandola ad immergersi nelle acque putride e melmose delle quali era composta. Una soluzione le veniva offerta, sottolineando scelte che in passato avevano intaccato parte della sua famiglia. Il sangue ribolliva nelle sue vene e il calore sulla pelle esplodeva reagendo con lunghi ed intensi brividi che percorsero il corpo esile e stanco. Il nome di suo nonno Julius la portò indietro nel tempo, portando a galla il disprezzo delle parole di sua nonna Elizabeth nei confronti di suo marito: era davvero un Negromante, dunque, ed ora apprendeva essere devoto all’Oscuro. Allo stesso modo, le tornarono in mente quelle poche righe scritte da Eloise nell’ultima lettera spedita a sua madre, trovata lo stesso giorno della triste notizia. Non aveva avuto più il coraggio di leggere di nuovo quel pezzo di carta da allora, non ne aveva avuto il bisogno perché aveva memorizzato ogni singola sillaba scritta pur cercando di dimenticarsene. In particolare il ricordo si fossilizzò su una frase: Papà aveva ragione: ogni nostra scelta ha un prezzo, lasciami pagare il mio. Così recitava. Adesso Megan credeva di comprendere parte di quelle parole e di ritrovarsi anch’ella dinanzi a una scelta. Il prezzo: una strada senza uscita. L’uomo le aveva sbarrato il percorso piazzandosi davanti a lei, non era sfuggita al suo sguardo bensì si era ritrovata a fissarlo mentre i pensieri giocavano una partita nella sua testa. Non si sarebbe arresa, non l’avrebbe fatto ora che le era stata data una possibilità, ora che le era stato offerto un aiuto. Lo stesso che da tempo aspettava e che aveva cercato con tutta se stessa, combattendo contro un muro che non era riuscita ad abbattere. Le veniva in tal modo offerta l’occasione di aprire un varco e se il prezzo da pagare fosse stato la sua totale devozione in cambio di risposte, la possibilità di poter fare qualcosa per rivendicare la morte dei propri genitori, l’avrebbe fatto. Tuttavia l’ansia la divorava dentro, per quanto volesse in qualche modo sostenere quella situazione, mostrandosi sicura dinanzi agli occhi della figura sconosciuta, non riusciva a non pensare al fatto di essere così vicina al Signore Oscuro, di cui indubbiamente aveva sentito parlare. Cosa sarebbe successo se l'avesse incontrato? Cosa avrebbe realmente provato rivolgendosi a lui sentendosi osservata? La paura l’aveva abbracciata così tante volte che ormai poteva dirsi abituata ad affrontarla, ma quella che ora iniziava a sentire era di tutt’altra entità. Ingoiò il nodo che le si era stretto alla gola, cercando di reprimere lo stato in cui veniva trascinata da ogni particella del suo corpo. Una passo alla volta, si disse buttando via ogni immaginazione. Il bivio che ora si dipanava dinanzi a sé la poneva davanti a una scelta che in cuor suo aveva già deciso di prendere. Il pericolo divenne secondario, le conseguenze un futuro a cui dare importanza nel giusto tempo che l’avrebbero investita. Era sola da tanto tempo dopotutto e sperava in tal modo di sentirsi compresa da qualcuno, protetta da qualcuno. Finalmente un aiuto, la speranza di avere risposte in grado di mettere un punto ad un passato che continuava a tormentarla. Un passo alla volta… Si affrettò a seguire il giovane dopo avergli annuito con risoluzione. Il petto si dilatò in un lungo e profondo respiro, non disse niente ma la mano si tese andando incontro ad un destino che era stato già scritto per lei da tempo. L’uomo, l’appiglio per risollevarsi dall’essere risucchiata da quelle sabbie che l’avrebbero inghiottita.
L’oscurità sarebbe stata presto la sua unica e vera dimora.
PS 209 ∆ PC 160 ∆ PM 168 ∆ EXP 21 | ▼ Attivo & Conoscenze ▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida▸ Tracolla in pelle nera▸ Amuleto OscuroEffetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]▸ Anello Difensivo(Medio sx)▸ Anello + Zaffiro “Trillon” (Anulare dx)▸ 1 NanosticcaEffetto: permette di assumere dimensioni di 30 cm.▸ Filtro Sonno Leggero–– ▸ Occlumante ApprendistaEssendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.
▸ I, II, III Classe completa. Eccetto: Orcolevitas e Fattoriam.
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