Tasso, Corvo e due serpi, ci mancano i due liocorni., Privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/4/2020, 15:44
Avatar

𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
361

Status:





11 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


La Tassorosso subentrò ben presto nel discorso "Expelliarmus", e la sua risposta stupì la mora. Assottigliò lo sguardo, scrutandola come se avesse potuto penetrare nella sua mente con la sola forza di esso. Continuava a non avere una bella impressione di lei, ma decise di non portarla a galla. Forse, ignorarla era l'opzione migliore. Almeno per il momento.
Fu alle parole del Corvonero, riguardo la conoscenza, che non poté che essere d'accordo con lui. Per l'ambizione stessa che la giovane Serpeverde possedeva, la conoscenza era necessaria. Anche Siri tirò fuori la sua bacchetta e le iridi verdi di Lyvie non poterono che osservandola, trovandola davvero... "carina", adatta a lei. Come se non bastasse, le aveva trovato anche un nome. E così sorrise, annuendo infine come se approvasse quella descrizione.


« Ci ha preso Olivander, no? » ironizzò ancora Lyvie, riferendosi all'altezzosità di quella ragazzina che la rendeva - sfortunatamente per lei - poco amichevole.
Ascoltò subito dopo le parole di Jaehaerys riguardo la sua bacchetta, non potendo che assumere un'espressione assorta. Era interessante tutta quella storia e, sì, ora aveva voglia anche lei di trovare un nome alla propria bacchetta.

« Non male, è davvero originale. » commentò a quel punto, lasciando momentaneamente perdere il proprio libro di Trasfigurazione. Ora che la situazione si faceva interessante, la voglia di studiare era stata momentaneamente accantonata.
E, alle parole di Kyros, portò gli occhi al suo viso. L'espressione da tranquilla diventò seriosa, come se avesse colto i suoi pensieri. Le Arti Oscure erano sicuramente soggetto di vivo interesse per Lyvie, ma rimaneva un interesse ben celato ad occhi estranei. Durmstrang non le sarebbe affatto dispiaciuta, come scuola di Magia.


« Non è sicuro, è vero... Ma è probabile. Insomma, non mi stupirebbe. » commentò semplicemente riguardo le Arti Oscure praticabili a Durmstrang, scrollando le spalle a quel pensiero.
D'altro canto, ben presto capì al volo le intenzioni del biondo Corvonero, che sembrava non volesse riprendere a studiare come lei. Egli cambiò argomento e, stavolta, fu suo fratello a parlare. Sorrise fiera all'accenno sul loro legame di sangue, ma quel sorriso sfumò leggermente nel momento in cui sentì parlare del padre.


« Scommetto che non sa nemmeno che siamo qui. » sentenziò Lyvie, roteando le iridi verdi al cielo in un'espressione esasperata quanto frustrata. Non le piaceva parlare di suo padre.
« Piuttosto... » aggiunse, cambiando immediatamente argomento. « Concordo sull'entusiasmo! Non siamo mai stati così lontani da casa, ma direi che ce la stiamo cavando bene. No? » domandò più a suo fratello che a sé, cui sorrise con maggiore tranquillità nel tentativo di farlo riprendere un po'.
Infine, rivolse lo sguardo alla Tassorosso, in attesa di una sua risposta.


PS: 100 • PM: 50 • PC: 50 • EXP: 1




Edited by Hoiuth - 29/4/2020, 21:04
 
Top
view post Posted on 29/4/2020, 20:20
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
3,980

Status:



Siri Jensen «

  » Studentessa ~ Scheda | Outfit

A quanto pare la conversazione nella sua somma, era diventata più curiosa e avvincente, chissà magari sarebbe uscita una qualche informazione divertente da conoscere. Per Siri non era cambiata poi tanto, era diventata più inoltrata quello sì, ma il rapporto non era comunque cambiato. Stavano diventando più informali, ma comunque si manteneva un certo distacco che in una normale compagnia di amici non ci sarebbe stato. L'argomento principe, in quel momento, erano gli esercizi di Difesa, il tutto aperto da Jaehaerys per discutere magari e confrontarsi con gli altri, ma sempre di questa materia era da ricollegarsi anche alle parole del giovane Serpeverde che aveva espresso un suo parere con un tono curioso, misto sì alla curiosità, ma per Siri non erano semplici parole battute al vento, c'era qualcosa in esse che sembravano nidificare in qualcosa di pericoloso, ma non aveva alcuna prova, così come non aveva alcun riferimento, per collegare Kyros a qualcosa di pericoloso. Siri continuava a scrivere e a leggere il libro di incantesimi mentre Jaehaerys spiegava il suo pensiero sulle arti oscure, sul come fossero pericolose e curiose e ringraziava nel conoscerle, così da non rimanere nell'ignoranza di non sapere. A quella discussione collegò i suoi studi di magia, sempre in merito a quell'incantesimo che stava studiando, spiegando alla tassorosso che l'incantesimo si basava unicamente sul disarmare, senza però allontanare l'utilizzatore, ma solo l'oggetto. Siri annuì a quella delucidazione, riprendendo a scrivere sulla sua pergamena il testo di incantesimi che l'indomani avrebbe dovuto consegnare.
*Quindi l'Expelliarmus è incanto di disarmo che non agisce sulla persona, che non disarmi solo dalla bacchetta era ovvio. Sarà interessante studiarlo.* pensò la giovane ragazza mentre si intratteneva nello scrivere a mano le varie descrizioni che aveva trovato sul libro di incantesimi. Era interessante per lei sapere e comprendere quante bacchette ci fossero al mondo, così come la differenza di ognuna di essa e il proprio significato che si abbinava poi al suo utilizzatore, così come gli incantesimi appresi, per quanto basilari, aveva anche lei ora una base, di certo quello più interessante era il "finite incantatem", un contro-incantesimo in grado di mettere fine a vari incantesimi, con più probabilità quelli che si prolungavano nel tempo. L'aria di trionfo in Jaehaerys era abbastanza visibile, ma non era sicura Siri se quella era la sua classica espressione da saccente o semplicemente stava mettendo in mostra la conoscenza che aveva acquisito in quel campo, in entrambi i casi, gli sorrise a malapena, concentrando le sue orecchie sul discorso di Kyros. I discorsi del Serpeverde erano interessanti, secondo le sue parole, sua nonna aveva parlato di altre scuole di magie sparse nel mondo e ricollegandosi alla materia di Difesa, lui citò Durmstrang, dove appunto tale materia era insegnata molto più liberamente, ovvero.. le arti oscure. Aveva espresso quelli che erano dei pensieri e per Siri non potevano passare in sordina.
«Durmstrang, eh? Beh come ha detto Jaehaerys, le arti oscure sono come una branca della magia, quindi è giusto citarle in giudizio. Probabilmente in quella scuola invece di venir denigrate come succede qui, dove se ne parla, ma mostrando più i pericoli che le capacità, lì si moderano su entrambi i versanti. Se poi dobbiamo pensare alle arti oscure, come malvagie e basta, questa scuola che mi hai citato sarebbe stata chiusa da un pezzo, dopotutto l'unico modo per accertarti che la notizia sia falsa, è visitare la scuola e se non in veste di studente, di certo come un "corpo magico", quindi non averne paura a parlarne.» le sue doti da nata babbana si facevano sentire, per il essere portata a donare il libero arbitrio come caramelline. Di certo era per fare intendere al Kyros di non crucciarsi in merito, non ne aveva alcun motivo per farlo. Gli sorrise con tranquillità, tornando ai suoi studi, sentendo la frecciatina su Olivander, ma non le diede poi tanto peso, anzi, sorrise a Lyvie, ricordandosi di dover levare la bacchetta di torno e riporla nuovamente nella borsa.
*Olivander ha capito di trovarsi davanti ad una pescivendola* dopo la discussione degli incanti e delle bacchette, il giovane dei Corvonero parlò della sua bacchetta, spiegando il significato della stessa. Era basata sul mito nordico che riportò nuovamente Siri a vivere i ricordi della sua terra natia, dove passò i suoi primi anni. La bacchetta inoltre, secondo le sue descrizioni, era una capricciosa che non sempre rispettava il proprio padrone, ma quando lo faceva, era in grado di scatenare dei potenti incantesimi!
«Molto interessante...» sentenziò la ragazza, senza guardare negli occhi Jaehaerys, restando ancorata alla sua pergamena e solo per alcuni secondi guardò il libro di incanti dove una sagoma di una persona, lanciava un incantesimo. «Finite Incantatem, Finitus e Finite...mh...» parlò tra sé e sé, leggendo il nome di una formula magica. Lyvie si complimentò con Jaehaerys, sorpreso dal nome della bacchetta del corvetto, probabilmente come Siri, anche Kyros aveva prestato poca attenzione alla spiegazione del nome della bacchetta. A quel punto il corvetto parlò ai ragazzi in merito al come si trovavano lì ad Hogwarts, com'era la scuola, la sua struttura era di piacevole vista al gruppo? Se l'aspettavano così? Siri voleva aspettare che rispondessero un po' tutti, anche lei aveva un suo parere sulla scuola, ma non aveva una famiglia di maghi, non in vita almeno, o così credeva. La domanda di Jaehaerys, quella per Kyros e Lyvie, fece alzare lo sguardo di Siri, puntandolo prima sulla ragazza al suo fianco e poi al ragazzo. Si somigliavano effettivamente ed erano due purosangue. Vivevano con la madre e la nonna, una famiglia normale, almeno sul come la descrivevano. Avevano anche un padre, auror, viaggiava sempre, o comunque era poco presente nella vita dei fratelli Synferir e non lo sentivano da tanto tempo, sempre secondo le parole del giovane Kyros. Appena concluse, anche Lyvie espresse il suo disappunto per la mancanza del padre e li capiva in parte, anche lei aveva vissuto per del tempo da sola, con il padre.
«Vi comprendo un po', ho trascorso due anni della mia vita senza mia madre, senza mai vederla o sentirla.» disse Siri, cercando di mostrare un sorriso empatico nei confronti di Kyros e sì..anche verso Lyvie. «Ad ogni modo, mi sto trovando bene. L'impiegato magico che mi ha portato la lettera, mi ha parlato di Hogwarts e di come fosse .. ehm.. grande e molto bella! Oltre all'aver dato i natali a personaggi importanti e potenti.» concluse con quelle parole, tornando poi a scrivere per continuare lo studio che non smetteva di imperversare tra i suoi pensieri.


Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Supera te stesso e supererai il mondo”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 4/5/2020, 02:50
Avatar

Primo del suo nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

Group:
Corvonero
Posts:
10,659

Status:



Jaehaerys Erik Blackfyre «

  » Studente ~ Scheda | Outfit



Il proibito destava sempre un certo interesse nella mente e nell'animo delle persone; sia che si volesse semplicemente conoscerlo, sia che si volesse diventarne parte attiva. E, a quanto pare, Jaehaerys era appena entrato in contatto con entrambe le tipologie di persone. Era fin troppo palese quanto Kyros fosse attratto dalle Arti Oscure; il modo in cui ne parlava, la luce nei suoi occhi gli ricordava la sua stessa espressione quando si perdeva a leggere qualche storia molto interessante.
Non era spaventato da quello che vedeva, ma provava una leggere inquietudine. Gli altri due, che sedevano al tavolo, si dimostrarono abbastanza propensi a trattare dell'argomento, pur mantenendo un contegno maggiore rispetto all'altro ragazzo. Si sentiva sollevato dal fatto di trovarsi a parlare con persone prive dei classici pregiudizi e che rifiutavano la conoscenza, per la semplice paura di quello che avrebbero potuto scoprire. Sorrise in risposta al suo stesso pensiero; un sorriso appena abbozzato e meno tetro rispetto a chi gli stava di fianco. Provò una certa soddisfazione nello scoprire che la sua intuizione era giusta; non che ci volesse molto a notare la somiglianza tra i due fratelli di Serpeverde. Come lui, provenivano da una famiglia purosangue; un fregio relativamente importante, ma anche un elemento che li accomunava. Probabilmente avevano ricevuto un'educazione della stessa impronta, ma non sembravano snob come altre sue conoscenze. Si sentì rasserenato da questa evidenza, ma lo scorcio sulla vita vissuta dei dai due fratelli, gli gettò addosso una certa malinconia. Non poteva che paragonare la propria vita alla loro, o meglio, empatizzare nei confronti della mancanza di una figura importante come quella del genitore. Abbassò lo sguardo, si sentiva in colpa per aver fatto quella domanda, che aveva potuto rievocare ricordi non particolarmente felici nei tre. Si, nei tre, perché anche Siri rivelò questo triste aspetto della sua vita: l'aver vissuto per due anni senza la madre. Si sentiva ancora più piccolo, pensando al suo desiderio di avere un fratellino o una sorellina, quando c'era chi aveva patito ben altri dolori.


*Basta davvero "guardarsi intorno" per capire quanto siano piccoli i propri problemi. Mi sono sentito solo qualche volta, ma dopo ho sempre avuto i miei genitori su cui contare. Non posso immaginare cosa voglia dire sentirsi non abbastanza importante. Così poco "speciale" da non valere neanche lo sforzo di essere scelto o preferito a qualcun altro o qualcos'altro.*

Attese la fine del discorso degli altri ragazzi per poter dire la sua. Quantomeno era felice di sentire che i tre si stessero trovando bene ad Hogwarts, che condividessero con lui la meraviglia e lo stupore di vivere in un luogo simile. Non poté evitare di notare un dettaglio particolare, tra le parole di Siri. La giovane aveva detto che era stato un impiegato ministeriale a consegnarle la lettera di ammissione e da quel che ne sapeva, questa era una prassi tipica nei confronti dei cosiddetti "nati babbani". Avrebbe dovuto sentirsi "ripugnato" visto il suo sangue "nobile" ? Tutt'altro, ne era affascinato! Aveva sempre desiderato poterne sapere di più riguardo quel mondo... ed adesso ne aveva la possibilità!
Non voleva sembrare fin da subito invadente, anche se, probabilmente, il suo sguardo carico di meraviglia avrebbe destato qualche sospetto. Avrebbe optato per un approccio più leggero, introducendo con calma l'argomento; non voleva spaventarla o farle credere di stare per attaccarla, vista la scoperta. Sapeva quanto potevano contare questi particolari per alcune persone.


In effetti, Hogwarts può essere visto anche un luogo dove poter "ricominciare". Qui conta solo quello che facciamo, chi siamo... Abbiamo la possibilità di lasciare a casa, quello che a casa ci tormentava, tanto vale godersi ogni attimo qui.

Disse con tono tranquillo, in modo da trasmettere la sua serenità agli altri. Non gli piaceva essere impulsivo, non lo faceva sentire in controllo della situazione, di sé stesso. Poteva passare per maniaco del controllo, ma non si sentiva in tal modo, lo faceva solo per sentirsi più sicuro.

Kyros e Lyvie... indubbiamente la vostra somiglianza non passa inosservata. Inoltre, siete anche capitati entrambi a Serpverde; dovete essere davvero legati per aver convinto il cappello parlante a fare questa scelta.

Aveva notato la concentrazione di Siri sul suo studio, ed un po' gli dispiaceva che fosse così "distaccata" vista la curiosità che lo attanagliava riguardo il mondo dei babbani.

Anche io vengo da una famiglia Purosangue e con le difficoltà che avevano avuto i miei ad avermi, alcuni miei parenti temevano potessi non avere alcun potere magico. Sapete, si sono manifestati un po' più tardi... a parte alcuni eventi sospetti.

Si scostò i capelli dalla fronte per far vedere la cicatrice sul sopracciglio destro; a ripensare all'accaduto sorrideva ancora, tanto era stato esilarante.

Il più sospetto riguarda proprio questa cicatrice: stavo giocando in giardino, avevo quasi 6 anni, non so come finisco a terra e mi faccio questo taglio, per fortuna nulla di grave. I miei se la presero con me, ma sono sicuro ci fosse lo zampino della "magia".
A tal proposito... Siri, non ho potuto fare a meno di notare che hai parlato di impiegati magici, che sono venuti a portarti la lettera; non sapevi nulla del mondo magico? Solitamente sono i gufi a consegnare le lettere.


Inevitabilmente i suoi occhi finirono per brillare, curiosi ed impazienti; le sue orecchie e la sua mente non vedevano l'ora di ascoltare le "magiche" storie di Siri riguardo il "suo" mondo.

Narrato ~ «Parlato» ~ *Pensato*

“ Improvvise. Adapt. Overcome. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 5/5/2020, 10:22
Avatar

Kyros the Stormbringer

Group:
Serpeverde
Posts:
75
Location:
Piano Materiale

Status:



Kyros Synferir «

  » Studente ~ Scheda | Outfit

La testa quasi gli pulsava dai tanti pensieri che vorticavano all'interno di essa. Tra il discorso sulle Arti Oscure e l'accenno del padre che non vedeva o sentiva da molto tempo, Kyros fu quasi sopraffatto dalla preoccupazione. Per qualche minuto in più rimase li a pensare...
Effettivamente era molto strano che il suo amato padre non si facesse vedere più da tutto quel tempo. In genere, quando affrontava missioni abbastanza lunghe i gufi non tardavano ad arrivare a casa sua, per tenerli aggiornati. Ma stavolta niente. Non scrisse nulla neanche quando lui e sua sorella ricevettero la lettera di ammissione. Lentamente... quella preoccupazione e tristezza si stava trasformando in rancore e disgusto. Si sentiva il sangue scorrere nelle vene quasi come lava incandescente. Strinse i pugni appoggiati sulle ginocchia, ma poi... si calmò di botto.


*Che stupido... posso scrivere una lettera alla mamma e chiederle se sa qualcosa. Già. Proprio cosi. Non ne vale la pena di arrabbiarsi.*

Scosse il capo velocemente come se volesse ripristinare tutto ciò che era nel suo cervello, e si mise ad ascoltare gli altri ragazzi. La giovane Siri fece un ragionamento decisamente sensato sull'argomento Durmstrang. Kyros rimase decisamente colpito dalla sua risposta, non tanto per il ragionamento in sè. bensì per il comportamento che tutti i ragazzi stavano assumendo riguardo alle Arti Oscure. Nessuno di loro credeva fosse strambo o cose così. Ne fu rincuorato.

-Beh, si hai decisamente ragione. Sicuramente insegnano tenendo conto dei rischi e con le dovute precauzioni.- disse, annuendo per dare ragione alla Tassorosso.
Siri rivelò anche un altro dettaglio, qualcosa che li accomunava in un certo senso. Come i due gemelli, anche lei aveva patito la mancanza di una figura, sua madre, per due anni della sua infanzia. Fece per aprir bocca, ma si bloccò all'ultimo momento. Si limitò a guardarla con uno sguardo che diceva "possiamo capire". Non aveva davvero voglia di rimettersi a pensare a suo padre.

Jaehaerys, avuta la risposta alla domanda sulla famiglia dei gemelli, sembrava essersi pentito di averla fatta. Il suo sguardo emanava quasi pentimento per averla fatta. Notando ciò, Kyros rise leggermente, per poi chinare il capo verso il viso del Corvonero.

-Tranquillo, non è niente di che alla fin fine. Sono sicuro che ci scriverà, prima o poi.-
E ciò che disse dopo rafforzò l'idea di Kyros di semplicemente scrivere alla madre. Hogwarts era la sua casa adesso, e poteva vivere una vita più tranquilla e serena. Mentre il giovane Corvonero mostrava la sua cicatrice, Kyros prese un piccolo pezzo di pergamena e vi scrisse sopra un messaggio
"Dopo vado alla guferia e scrivo un messaggio alla mamma. Voglio sapere dov'è papà."
Lo piegò con calma e lo passò senza farsi notare a Lyvie.

Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Cosi debole. Cosi... vulnerabile... ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 5/5/2020, 19:51
Avatar

𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
361

Status:





11 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Si sentiva sicuramente sollevata dal fatto che sia Siri che Jaehaerys non fossero contrari al pensiero comune dei gemelli sulle Arti Oscure. Già pensava di doversi giustificare in una qualche maniera, ma fortunatamente non dovette sforzarsi più di tanto. Poté tirare un sospiro di sollievo interno alle parole di Siri. Per la prima volta, poteva dire di aver apprezzato il suono della sua voce affianco a sé. Ma, per essere più chiari, solo in quel frangente. Tornò silenziosa - difatti - la Tassorosso, e Lyvie le lanciò uno sguardo sprezzante. La conversazione cominciava ad essere piacevole, cosa le costava mostrare un po' di interesse? Tutta quella altezzosità continuava a starle sui nervi.
Ma l'astio nei suoi confronti si placò nel momento in cui accennò alla mancanza della figura materna nella sua vita. E allora poté capirla. L'empatia che provò nei suoi confronti - in quegli attimi - fu inevitabile, non quantificabile. Fu per la prima volta che, voltandosi col viso verso di lei, la osservò con occhi sinceramente dispiaciuti, di chi capiva come potesse sentirsi.
"Mi dispiace più di quanto mi aspettassi."
Tenne quel pensiero per sé, preferendo ascoltare a quel punto le parole del giovane Corvonero, spostando le iridi verdi al suo viso. Non poté che essere d'accordo con lui ed era proprio quello che, in fondo, Lyvie stava tentando di fare: lasciare a casa tutti i problemi, per quanto intricati potessero essere. Non era facile, poiché il pensiero di suo padre era riuscito a tenerle ben occupata la mente dal giorno in cui le arrivò la lettera per Hogwarts. Non gliel'aveva detto esplicitamente, ma sapeva che la cosa aveva toccato anche suo fratello.
Non poté che lasciarsi sfuggire un piccolo sorriso per l'accenno di Jaehaerys alla somiglianza tra i due gemelli, cosa di cui andava fiera. Il rapporto con Kyros era la cosa più preziosa che possedeva e che, sì, trattava gelosamente.

« Ti dirò... Sono rimasta molto stupita anch'io dalla scelta del Cappello Parlante. Ma sono più che contenta, almeno abbiamo modo di stare nella stessa casata. Anche per tenerlo d'occhio, non si sa mai. » ironizzò stavolta la mora, rivolgendo uno sguardo eloquente al fratello. Non si mostrava mai particolarmente gelosa nei suoi confronti ma, beh, ogni tanto voleva fargli sapere che lo teneva sempre sott'occhio.
Ascoltò subito dopo la storia del Corvonero, incuriosendosi immediatamente quando parlò della cicatrice che mostrò a tutti. La storia che spiegò aveva un ché di molto misterioso, soprattutto perché non si sapeva cosa fosse esattamente successo. Ma, forse, era solo una cicatrice causata da un incanto involontario andato male. Per un attimo si concentrò sul foglietto che Kyros le aveva passato poco prima, così in risposta gli rivolse uno sguardo eloquente. Era sicura che l'avrebbe capita.
"Pensavo di farlo anch'io... Ne parleremo dopo."

« Davvero? Non ricordi come? » domandò al biondino, assottigliando leggermente lo sguardo, date le intenzioni che aveva di capirci qualcosa di più.
Fu ben presto, alle domande del giovane Corvonero, che riportò lo sguardo sulla bionda Tassorosso. Fino a quel momento, non aveva pensato che fosse davvero insolito il fatto fosse stato un impiegato magico a portarle la lettera d'ammissione.

« Impossibile che il gufo si sia perso, effettivamente. » aggiunse lei a quel punto, non riuscendo davvero ad immaginare il perché.


PS: 100 • PM: 50 • PC: 50 • EXP: 1


 
Top
view post Posted on 5/5/2020, 21:48
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
3,980

Status:



Siri Jensen «

  » Studentessa ~ Scheda | Outfit

La discussione continuò senza problemi, nonostante tra il quartetto si fosse creato un ottimo legame, nessuno dei 4 aveva legato intimamente o anche semplicemente quel poco per abbassare la guardia. Non c'era nulla di male in tutto quello, ovviamente, ma per la maggior parte di loro, fare amicizia era difficile. Per dire la cosa più scontata, era il mettere sullo stesso peso il pensiero di varie persone tutte riunite allo stesso posto, senza però soverchiare l'altra, ed era difficile, soprattutto tra persone così giovani, fanciulli oserei dire. Siri non era da meno, così come tanti altri, erano giovane, inesperti, magari gran parte dei loro pensieri sarebbe risalato come estremista o tendenzialmente spiegato male, anche per via dell'ignoranza che faceva parte delle persone più giovani. Un esempio banale era avere un mago giovane, con una grande conoscenza della magia, ma una scarsezza di conoscenza del mondo babbano, mentre per Siri era l'inverso. La sua conoscenza del mondo babbano era ovviamente potenziata, ma perdeva in merito alle conoscenze magiche che apprendeva di giorno in giorno con le lezioni che frequentava e i libri che leggeva. Seguendo le parole di Jaehaerys, si poteva ben evincere la sua empatia nei confronti dei fratelli Synferir, per il loro essere fratelli e per l'esser riusciti a poter stare insieme, ovvero, nella stessa casata. L'argomento in merito alle lezioni di difesa e delle arti oscura stava andando scemando, ma ognuno di loro aveva espresso il proprio parere in merito, chi più concorde, chi più curioso, ma nessuna risposta negativa o altro che potesse portare a creare un ambiente freddo e rancoroso. Della scelta del cappello parlante, era rimasta felice anche Lyvie, sul fatto che entrambi fossero finiti all'interno della stessa casata e che quindi lei avrebbe potuto occuparsi maggiormente del fratello, magari per proteggerlo da futuri problemi o anche da altre persone diciamo..meno simpatiche. Come loro due, anche Jaehaerys era di sangue puro, dove i suoi genitori erano entrambi maghi e anche lui, come loro, aveva dimostrato la sua potente magia. Ascoltò le parole del corvetto, in merito alla cicatrice e sul come era accaduto, nonostante fosse poco dettagliato e immerso nel mistero, ma oltre quell'affermazione, parlò anche di Siri, in merito all'impiegato, sentendosi questa volta più richiamata al parlarne, visto che mentire non faceva parte del piano, purtroppo.
*Non potrò tenermelo per fatti miei, il corvetto nota ogni piccolo dettaglio, non me l'aspettavo.* pensò la ragazza in merito alle sue origini che da come venivano descritte quelle altrui, di certo la sua doveva essere segreta. *O la va o la spacca.*
«Nessun errore da parte del gufo Lyvie...» disse Siri con un tono triste, smettendo di scrivere e poggiando la penna d'oca nel calamaio. «Sono stata visitata da un impiegato del Ministero che mi ha portato una lettera e ha parlato con i miei genitori di quello che ero. A quanto ne so, dopo due generazioni di maghi, la terza e la quarta è babbana e poi il ciclo riprende. I miei genitori sono babbani, così come i miei nonni, mentre la mia bisnonna materna e sua madre erano streghe. N-Non mi andava poi tanto di parlarne...» disse il tutto senza guardare in volto nessuno del gruppo, ritornando poi a riprendere la piuma d'oca per scrivere, cercando di calmarsi come meglio poteva in merito a quello che era appena accaduto. Sospirando con tranquillità e concentrandosi sui suoi scritti.



Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Supera te stesso e supererai il mondo”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 10/5/2020, 21:24
Avatar

Primo del suo nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

Group:
Corvonero
Posts:
10,659

Status:



Jaehaerys Erik Blackfyre «

  » Studente ~ Scheda | Outfit



La sua storia pareva aver suscitato la curiosità di Lyvie, che fino a quel momento si era dimostrata la più amichevole dei tre; un vero smacco nei confronti dello stereotipo del Serpeverde bullo e scontroso. Non che fosse mai stato vittima di tali pregiudizi, ma gli faceva piacere che anche altri potessero avere riprova di questa sua convinzione. La storia della sua cicatrice era sempre una delle cose più particolari da raccontare, soprattutto perché doveva dosare bene le parole per non fare la figura del citrullo. A ricordarlo provava sia divertimento che timore; il pensiero che qualcosa di simile potesse manifestarsi nuovamente lo spaventava. Da quel momento erano accaduti episodi simili, mai di grande portata, ma cosa sarebbe successo ora che stava imparando a padroneggiare la magia? Zia Claudette gliel'aveva detto, non poteva essere stato tutto frutto dalla sua fantasia o di una serie di sfortunate coincidenze.
Aveva già passato un bel po' di tempo a pensarci, cercando di trovare una risposta adeguata, non era il caso di passare del tempo di fronte ai suoi nuovi "amici", fermo ad osservare il vuoto. Inoltre, tante informazioni interessanti stavano venendo rivelate: la sua intuizione era stata corretta, Siri era una cosiddetta "nata babbana"! Rispetto a loro tre, prima di ricevere la lettera di ammissione ad Hogwarts, la "Tassina" non aveva avuto alcun contatto con il mondo della magia. Per un attimo si sentì quasi dispiaciuto per lei, ma non durò molto, perché sopraggiunse la realizzazione del fatto che lei stava vivendo tutte quelle esperienze come un'unica e grande sorpresa! Pertanto, il dispiacere divenne quasi invidia. Tutto quello che stava vivendo ad Hogwarts era stato "ovattato" da conoscenze pregresse e ciò aveva smorzato la sorpresa che tanto cercava. D'altra parte, aveva conosciuto una persona che poteva offrirgli uno scorcio sul mondo babbano, su tutti quegli elementi sconosciuti che lo affascinavano; come i videogiochi, di cui aveva sentito parlare tempo prima.


*Quindi è veramente figlia di due babbani! Anche se ha detto che ha delle generazioni di streghe nella sua famiglia... è davvero strano il modo in cui si "eredita" la magia. Chissà quali sono i meccanismi che la regolano. Probabilmente è qualcosa legato al sangue, forse più è puro il sangue, più probabilità ci sono di ereditare la magia? Potrebbe anche essere tutto legato al caso, o meglio, è la magia a scegliere a chi legarsi, indipendentemente dal sangue o dal potere pregresso.*

Ogni ragionamento sembrava vano di fronte ad un mistero tanto grande, impossibile da decifrare con le sue conoscenze attuali; allo stesso tempo era affascinante immaginare la magia come una sorta di luce, intenda ad irradiare i "prescelti" con i suoi raggi. Non notò l'azione di Kyros, il quale aveva scritto e consegnato un bigliettino per Lyvie, probabilmente il discorso riguardante loro padre aveva smosso più di qualche emozione. I suoi occhi si spostarono da Siri a Lyvie, per la prima volta entrambe erano parse interessate davvero alla discussione, sebbene la prima fosse ritornata subito sui suoi studi; era parsa un po' titubante nel rivelare le sue origini, forse temeva una qualche reazione da parte dei presenti. Probabilmente quello era il momento giusto per provare a farla inserire di più nel gruppo, facendole capire che non doveva temere giudizi da parte sua. Furono rivolte a lei le sue successive parole, dette con un tono gentile, privo di disprezzo o di intenzioni satiriche; non era finto interessamento, poiché il Corvonero desiderava realmente saperne di più, riguardo " l'altro mondo ".

Quindi quello è stato il tuo primo contatto con la Magia? Come ti sei sentita?! Deve essere stata come la risposta a tante cose strane capite sino a quel momento. Tutto queste per te deve risultare ancora più meraviglioso.

Dopodiché rivolse nuovamente il suo sguardo a Lyvie, anche la sua domanda meritava una risposta, così come la "storia della cicatrice" meritava una narrazione ben più epica di un semplice accenno. Si sgranchì la voce e poggiò entrambe le mani sulla sua bacchetta; il preludio della narrazione.

Non posso dire che all'epoca fossi un estraneo alla magia, erano già capitati degli eventi "strani", ma di lieve portata, delle semplici manifestazioni di potere, nulla di eclatante. Quel giorno ero in giardino a giocare, era sempre stato il mio campo di battaglia, quindi avevo un bel po' di giocattoli ed oggetti di scena sparsi in giro, ma tutti in ordine. Stavo cercando un giocattolo sotto un mucchio di foglie, quando ebbi l'impressione che stessero andando a fuoco. Per lo spavento indietreggio e mi sento come spinto all'indietro da un forte vento, scivolo su dell'acqua e cado a terra. Cadendo vado a sbattere su una roccia che mi procura questo bel taglietto. Più che di vera è propria magia misteriosa, si tratta di una bella serie di sfortunati eventi. Quell'estate avevamo avuto un infestazione di lucciole in giardino quindi questo spiegherebbe le "foglie che vanno a fuoco", probabilmente ne avevo afferrate qualcuna per sbaglio, allo stesso modo la notte umida e ventosa spiegherebbe le folate di vento e l'erba bagnata e la sfortuna di cadere su un giocattolo simile ad una roccia spiegherebbe la ferita. Una grande e strana coincidenza, ma come dice mia Zia Claudette: "Tante coincidenze formano una prova".
Non sarà stato tutto frutto della magia, ma secondo me qualcosa deve essere accaduto... ora non ricordo bene cosa di preciso, ma sento che qualcosa c'è stato.
Voi avete mai vissuto eventi simili?


Terminò poggiando nuovamente la schiena contro lo schienale della sedia, rilassando le spalle, iniziando a giocherellare con la bacchetta. Era sinceramente curioso di conoscere ulteriori dettagli sulla vita dei tre, sentiva di potersi aprire senza troppe difficoltà con loro; fino a quel momento si erano dimostrati menti aperte e pensanti, più propensi a condurre che a far parte del gregge.

Narrato ~ «Parlato» ~ *Pensato*

“ Improvvise. Adapt. Overcome. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 13/5/2020, 22:53
Avatar

Kyros the Stormbringer

Group:
Serpeverde
Posts:
75
Location:
Piano Materiale

Status:



Kyros Synferir «

  » Studente ~ Scheda | Outfit

Il turbinio di pensieri che aveva accompagnato il ragazzo andò via via scomparendo, lasciandogli la mente vuota. Finalmente sembrava riconnettersi con quello che lo circondava in modo completo, senza immagini del padre o pensieri maligni. Lyvie afferrò il suo messaggio, confidandogli che aveva avuto lo stesso pensiero, e questa cosa lo sollevò. Ritirò il pezzetto di pergamena sul quale aveva scarabocchiato il tutto e lo ripose in borsa.

A quanto pare la domanda posta da Lyvie e Jae aveva finalmente fatto breccia nella timidezza di Siri, che si decise a dare una risposta a quel quesito misterioso. A quanto pare, sia lei che i genitori erano del tutto ignari dell'esistenza della magia. Questa pareva sparire dopo le prime due generazioni di maghi, per poi tornare successivamente in qualche anima prescelta. E la giovane Tassorosso l'era diventata. Ma la storia affascinante era stata raccontata con un accenno di imbarazzo, che si tradusse anche nell'atteggiamento della giovane.


-Ah, non devi essere imbarazzata o altro. Sei stata molto fortunata ad essere stata scelta dalla magia! Io la penso così, la magia fiorisce solo nelle anime che essa crede siano perfette, quindi devi esserne felice!-

Rivolse poi lo sguardo alla ragazza, che aveva il capo chinato sui suoi libri, ma sembrava ormai calma e tranquilla al pensiero del racconto. La situazione fu sbloccata dal Corvonero, che sembrava ammaliato dalla provenienza di Siri, e ne seguì una domanda sulla sua reazione dopo l'aver scoperto di essere una strega. Prese poi a raccontare la storia dietro la sua misteriosa cicatrice, che dalla storia, si faceva ancora più misteriosa. A quanto pare sembrava tutto una catena di coincidenze, che non sembravano affatto legarsi tra loro per formare qualcosa di sensato. Inarcò le sopracciglia, decisamente sorpreso dal tutto.

-Caspita, è decisamente bizzarro... così tanti eventi concatenati. Beh sicuramente la magia ci ha messo il suo zampino. Tutto quello che ti è successo non è decisamente normale.-
Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Cosi debole. Cosi... vulnerabile... ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 15/5/2020, 13:47
Avatar

𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
361

Status:





11 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Non aveva fatto caso a quel particolare, soprattutto perché - per lei - l'importante era ricevere la lettera d'ammissione per Hogwarts. In fondo, non importava il modo in cui si riceveva. Dunque non si accorse affatto di quella piccolezza, a differenza del giovane Corvonero che aveva posto il quesito a Siri. Fu a quel punto che Lyvie rivolse uno sguardo più incuriosito a quest'ultima, mettendo momentaneamente da parte l'astio provato, anche a causa del suo discorso sulla madre che l'aveva sinceramente provata. Incredibile, ma vero.
Il tono con cui parlò fu totalmente diverso da quello che si sarebbe mai aspettata. Qualcosa non andava, e stavolta poteva percepirlo chiaramente. Ascoltò dunque e in silenzio il suo racconto, apprendendo presto che i suoi genitori fossero Babbani, assieme ai suoi nonni. L'eredità lasciata dai suoi avi era rimasta in lei, e la cosa la portò a sollevare le sopracciglia dalla sorpresa.
"Ora si spiega tutto", pensò inevitabilmente, senza comunque smettere di scrutarla con occhi seriosi. Non aveva mai sentito parlare di un caso del genere, ma sicuramente rendeva la ragazzina - in un certo senso - più interessante, come non lo era mai stata fino a quel momento. Lei sembrava imbarazzata, ma Lyvie non ne vedeva motivo: era, sì, una maga Purosangue, ma di certo rimaneva una fan delle "diversità", se così potevano chiamarsi. Si poteva ben dire che fosse una ragazza dalla mentalità molto aperta, anche grazie alla sua famiglia che le ha sempre insegnato ad andare oltre i semplici pregiudizi.
Rimase in silenzio la Serpeverde, lasciando che Jaehaerys parlasse. Tutte quelle domande gliele avrebbe volute fare lei, di conseguenza ringraziò mentalmente il giovane Corvonero. E fu anche Kyros a parlare per sé, cui rivolse un sorriso sincero prima di posare nuovamente le iridi verdi sulla biondina.


« Non so se è chiaro, non ti mangiamo. Si può dire che sei stata fortunata ad incontrarci. » scherzò per la prima volta con lei e in maniera - soprattutto - geniuna, poiché non voleva davvero si sentisse in imbarazzo. Sperò che le proprie parole, assieme a quella degli altri due presenti, potessero farla sentire un po' meglio. In fondo, non capitava tutti i giorni di trovare delle persone così aperte nei confronti di argomenti così delicati.
E ben presto giunse il turno del racconto di Jaehaerys che lei stessa aveva chiesto, per cui lo osservò con occhi incuriositi ed udito ben aguzzato. Quel che ascoltò la sorprese sinceramente, ritrovandosi così a pensare a come la magia si manifestasse in maniere spesso insolite e inaspettate. Per quella domanda scosse il capo, limitandosi a scrollare le spalle in segno di diniego. No, non aveva mai vissuto niente del genere, o almeno da quanto poteva ricordare.
Quel che non sapeva era ciò che i suoi genitori le avevano nascosto fin da piccola.


« No, mai! Però mi sarebbe piaciuto avere una storia da raccontare. » quasi sbuffò Lyvie, roteando gli occhi al soffitto in un'espressione comunque fintamente seccata. « In compenso, mi sono accorta che facevo cose strane quando ero arrabbiata, triste o scombussolata. Una volta ho rotto una teiera di ceramica senza nemmeno toccarla, perché mia madre non mi voleva far giocare in giardino... Non ricordo nemmeno il motivo. E avevo sette anni. Sarebbero le prime manifestazioni della magia, tutte collegate alla sfera emotiva. Sono sicura che le avete vissute tutti. »


PS: 100 • PM: 50 • PC: 50 • EXP: 1


 
Top
view post Posted on 16/5/2020, 15:58
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
3,980

Status:



Siri Jensen «

  » Studentessa ~ Scheda | Outfit

Non potevano che essere ancora più vicini dopo quell'evento, ora che anche Siri era sotto i riflettori, quelli di cui non voleva essere vittima. Non era tanto a conoscenza del grande divario che c'era tra purosangue e mezzosangue, così come per i nati babbani, cosa che Siri era. Quel suo ammettere di essere una nata babbana, portò su di lei una luce che non riusciva a comprendere, in quel momento, se fosse positiva o negativa. Non li conosceva poi tanto e sapeva che tenere all'oscuro la sua vita privata, era un piano pressoché impossibile, bensì perché lei era la prima a soffrire. Il passato di Siri era probabilmente il più normale, quello appartenente ad una famiglia di origini non magiche e con essa, anche i problemi che ne scaturivano, non appartenevano per niente al mondo della magia. Come lei, anche i due ragazzi della famiglia Synferir, stavano passando un momento alquanto cattivo della loro vita, con la mancanza di una figura paterna, potevano ben sentire il peso di varie decisioni, così come il peso di dover vivere costantemente con un'ombra che non sapevano se fosse viva, sparita o morta. Il solo ripensare ai momenti in cui era da sola, nei momenti in cui persino il padre mancava, forse era davvero meritevole di quel malessere, a volte ripensava ancora al momento della vasca, forse avrebbe dovuto evitare di lottare per tornare a galla. Erano pensieri, da lei considerati come stupidi, perché mai doveva pensare di doversi meritare quel malessere? Lei che non aveva mai fatto alcun male a nessuna persona e che se anche veniva presa in giro, ingoiava il rospo, pur pensando male, arrivava a detestare l'idea stessa di dover provare dell'astio verso altre persone. Non sapeva bene come fare, nella sua infantilità in cui ormai viveva, non poteva fare altro, né decidere di voler agire in un altro modo che non fosse di trattenere il respiro alcuni secondi. Era il suo metodo anti-panico, cercava di sforzarsi a pensare di quanto la sua famiglia l'amasse, di come il padre scherzosamente, la chiamava Siri Dagren ovvero "Siri, figlia di Dagr" che era la personificazione del giorno, a cui poi si collegava con la frase "finché ci sarai tu, per me sarà sempre giorno", ripensava allo stesso modo anche alla madre che per lei era Siri Baldren "Siri , figlia di Baldr", divinità della benevolenza e collegato al sole, apparendo per lei come "il più ampio splendore del nord". Erano quei momenti che l'aiutavano ad andare avanti, la sorreggevano e la trasportavano fuori da quel panico, esalando un respiro profondo e sorridendo tranquillamente ai suoi stessi pensieri. Fuori dai suoi pensieri, il Corvonero Jaehaerys stava parlando di lei, di come il dipendente fosse stato il primo contatto con la magia, come si fosse sentita e insomma, com'era avvenuto dunque il primo incontro e come stesse vivendo quell'esperienza ad Hogwarts.
«Sì...» tentennò alcuni secondi, tastandosi i capelli, come un diversivo anti-stress, voleva evitare di sgualcire i suoi abiti. «È arrivato questo dipendente e mi ha parlato di cosa fossi, oltre che dirmi della mia bisnonna e di sua madre prima di lei. Mi ha consegnato una lettera, dove vi era una sorta di invito, oltre che accettazione, alla scuola di Hogwarts e poi c'è stata una conversazione diciamo tra adulti, con i miei abbastanza scossi, i quali venivano rincuorati dal dipendente ministeriale. Ricordo che arrivò da me il giorno del mio undicesimo compleanno, ma questo penso sia accaduto anche a voi, senza dipendente, ma con le lettere...intendo. Sì, comunque, sto vivendo questo luogo e tutto ciò che mi offre, come qualcosa di nuovo, qualcosa di cui non mi aspettavo neanche l'esistenza.» se solo la giovane Siri avesse saputo che in realtà il suo primo approccio con la magia lo ebbe durante un normale bagno in vasca, intorno agli 8 anni, dove stava perdendo la vita, avrebbe sicuramente interagito a quella domande del corvetto, con un tono decisamente diverso. Per quanto casuale come evento, di certo a volte ci pensava, ricollegando quel tempo della sua vita ad un momento di perdita di coscienza, forse troppo presa a rilassarsi o altro. Non lo attribuiva ad un fattore magico, ma ad uno spiacevole accaduto. Ascoltò anche le parole di Kyros, ricche di speranza per lei o meglio, di lustro. Era una strega, ciò stava a significare che era importante, che era un portento o comunque che lo sarebbe stata in futuro. Lyvie sembrava stesse quasi sforzandosi. «Sì. Davvero fortunata.» disse rivolgendosi direttamente a Lyvie, sorridendole tranquillamente, abbassando poi lo sguardo e lasciando un viso pressoché scostato da quella affermazione. Sembrava dovesse esserle riconoscente o meglio, darle una medaglia per esser stata risparmiata da chissà quale peso. La discussione continuò ancora, con Jaehaerys che parlava della sua cicatrice, sul come se l'avesse fatta e sul come quell'evento fosse in calcoli di probabilità, abbastanza impossibili, ma questo era un calcolo babbano, nella magia non esistevano probabilità, ma solo eventi determinanti per ogni persona. Persino Kyros intravedeva l'avvenimento del corvonero, come qualcosa di casuale, non impossibile, ma improbabile sicuramente, tanto da sorprenderlo. La sorella dichiarava il suo primo "contatto" con la magia, quando ruppe, in preda alla rabbia, una teiera di famiglia, poiché la madre le aveva impedito di giocare in giardino. Sicuramente erano eventi tutti singolari, probabilmente ognuno ad Hogwarts aveva vissuto un evento terribilmente senza senso logico, privo di ogni comprensione, che però si palesava come un segnale che la magia dentro quella persona era presente e ben disponibile ad aiutare il proprietario. Wow... spero non fosse la teiera preferita di tua madre.» era ironica, voleva esserlo, ci voleva provare. Era difficile persino per lei vivere quel momento meraviglioso, con i pensieri che aveva in merito ai suoi genitori.




Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Supera te stesso e supererai il mondo”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 21/5/2020, 03:06
Avatar

Primo del suo nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

Group:
Corvonero
Posts:
10,659

Status:



Jaehaerys Erik Blackfyre «

  » Studente ~ Scheda | Outfit



Jaehaerys ascoltò con attenzione le parole di Siri, tentando di immaginarsi all'interno del suo mondo, di vivere le cose come lei le aveva vissute; facendo così si rese conto che quella scoperta non era stata tutte rose e fiori, bensì un pericoloso mix di emozioni. Era paragonabile ad una "bomba" esplosa nella propria vita, capace di sconvolgere tutto e tutti... un vero è proprio cambiamento di prospettiva, dopotutto si passava irreparabilmente dal mondo babbano a quello magico. Irreparabilmente perché, a detta del giovane, nessuno mai avrebbe deciso di allontanarsi dalla magia. Eppure era altrettanto consapevole del fatto che poteva essere un primo impatto davvero forte. Le cose, però, sembravano essere andate decisamente bene per la giovane tassorosso, almeno così gli sembrava; non aveva intenzione di indagare ulteriormente, almeno non in quel momento, dopotutto si erano appena conosciuti, insistere l'avrebbe reso solo inutilmente invadente.
Fu piacevolmente sorpreso dal fatto che sia Siri che Lyvie avevano finito col scambiarsi due battutine divertenti, segno che l'iniziale antipatia stava sparendo? Ancora presto per poterlo dire, ma era un bel segno, davvero. Il giovane ritornò a poggiare la schiena contro lo schienale della sedia, rigirandosi la bacchetta tra le mani e ciò gli riportò alla mente il motivo principale per il quale aveva scelto di dirigersi in biblioteca quel giorno. Studiare era diventato in breve tempo la cosa meno importante, ma non poteva essere diversamente se paragonato alla possibilità di fare nuove conoscenze, soprattutto considerando la piacevolezza di queste conoscenze. Riportò lo sguardo sul libro, iniziando a giochicchiare con le pagine, quasi a manifestare la sua poca voglia di studiare in quel momento. Abbassando il capo ciocche di capelli e treccia finirono col coprirli nuovamente il volto.


Infatti, povera teiera, spero non fosse importante... e alla fine riuscisti ad andare a giocare in giardino? ahaha.
Quindi, Siri, è stato davvero tutto una sorpresa... senza aver neanche un indizio riguardo i tuoi poteri, il tutto deve averti davvero scossa. Ma mi fa piacere che ora riesci a vivere tutto questo nel migliore dei modi, vedrai, il mondo magico ha davvero molto da offrire. Magari qualche volta potresti raccontarmi qualcosa del mondo babbano!
Ora, però, è il caso di studiare, che si sa facendo un po' tardi...


*Sembrerà strano, ma non ho proprio voglia di studiare. Stare a parlare con questi ragazzi è così interessante, ma non posso fare come mio solito e monopolizzare il loro tempo. Non so neanche se loro hanno voglia di continuare a parlare. Beh, a pensarci, non dobbiamo per forza studiare in silenzio, alla fine anche confrontandoci si può studiare bene.*

Si girò verso la sua borsa e qui prese il libro di incantesimi, che posizionò sopra quello di difesa contro le arti oscure. L'introduzione fu la sua scelta, dopotutto non aveva ancora avuto modo di studiare per bene la materia; aveva, sì, sfogliato qualche pagina, ma nulla di realmente serio.

Prima dicevate di aver già studiato qualcosa di Incantesimi, giusto? A questo punto credo proprio che mi toccherà iniziare a studiarla, per non rimanere troppo indietro. Chissà che tipo di incantesimi ci saranno; dovessi azzardare un paragone direi che si trattano di incantesimi più improntati al quotidiano e all'utilità generale. Il professore di Difesa è stato chiaro nello specificare che durante il corso avremmo imparato a difenderci, quindi non credo affronteremo queste cose più "leggere".

Cercò di stemperare prima di dare inizio al suo studio; sicuramente non sarebbe stato l'ultimo commento tra i quattro, ma Hogwarts necessitava anche di attenzioni meno votate al semplice diletto. Jaehaerys sperava nella nascita di una grande amicizia, ma il cammino sul quale i 4 sarebbero stati condotti dalle loro azioni, era ancora incerto.


Narrato ~ «Parlato» ~ *Pensato*

“ Improvvise. Adapt. Overcome. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 1/6/2020, 21:04
Avatar

Kyros the Stormbringer

Group:
Serpeverde
Posts:
75
Location:
Piano Materiale

Status:



Kyros Synferir «

  » Studente ~ Scheda | Outfit

Quel piccolo gruppetto aveva fatto passi da gigante negli ultimi momenti passati insieme. Pian piano, ognuno dei ragazzini seduti a quel tavolo si stava aprendo sempre di più, raccontando esperienze passate, o semplicemente la loro prima interazione con la magia ed il concetto legato ad essa. Ormai gli oscuri pensieri che abbracciavano la mente di Kyros erano quasi scomparsi, come se fosse lieve pioggia primaverile nella sua mente. In parole povere, ormai non lo turbavano così tanto da impedirgli di ascoltare ciò che gli altri stavano dicendo.

Difatti si era aperto, nei minuti precedenti, un nuovo paragrafo sul passato di Siri, che si era decisa finalmente a rivelare ciò che accadde quando il dipendente ministeriale rivelò a lei e famiglia ciò che in realtà era. Nel mentre narrava il tutto i suoi occhi ed espressione dicevano tutt'altro: sicuramente quei ricordi dovevano ancora scuoterla nel profondo. Per l'appunto descrisse lo stupore e, al contempo, quasi una confusione sul nuovo mondo che s'era aperto sia per lei che per i suoi genitori. La magia, come lei stessa aveva detto, sembrava tramandarsi in generazioni, e questo fu confermato dal dipendente, ricordandole che la sua bisnonna era una strega.

Sentendo queste parole, il giovane non riuscì quasi ad immedesimarsi nei suoi panni, tanto meno nelle sue emozioni. L'impatto che la magia aveva avuto sulla sua vita era quasi come "scontato", o come se s'aspettasse prima o poi che accadesse. Non sembrava tutto così nero o confuso, avendoci vissuto dentro per praticamente tutta la vita. Provò una compassione molto forte per lei. Kyros le rivolse un altro sorriso.


Come ha detto anche Jaehaerys, il modo in cui hai affrontato tutto questo nuovo mondo ti rende davvero coraggiosa, e devi esserne fiera. Sono sicuro che hai del gran talento, e diventerai una strega bravissima.

Rivolse lo sguardo a sua sorella che diceva "si, lo penso sul serio", facendo poi una pernacchia silenziosa. Anche lei aveva accennato al suo primo approccio , alla famosa teiera spaccata.

Aahh, la teiera. Me lo ricordo quel giorno. Pensavo che la mamma ci sgridasse per aver rotto l'ennesimo oggetto di casa, ma quando le dicesti come andò lei fu decisamente contenta. Fu una strana giornata. Ricordi la mia, Lyvie? Fu lo stesso giorno dove i miei capelli cambiarono colore.
guardò all'insù, sorridendo al ricordo di quando ebbe il primo piccolo assaggio di potere magico.
Già, a quanto pare ho tendenze da Metamorfomagus, anche se non ho una manifestazione da un bel po di tempo. Comunque, ricordo che stavamo pranzando, e i piatti decisero di svolazzare e schiantarsi sui muri. La mamma ne fu contenta ma... lo spettacolo non era dei migliori dopo.



Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Cosi debole. Cosi... vulnerabile... ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 6/6/2020, 22:55
Avatar

𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
361

Status:





11 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Ascoltò con vivo interesse, forse per la prima volta, le parole di Siri. Tutto quel suo racconto sembrava renderla tesa, non poteva davvero immaginare cosa le passasse per la testa. In fondo Lyvie era stata sempre abituata alla magia, per lei era normalità. Non osava immaginare che impatto potesse avere il ritrovarsi in una situazione in cui non ci si sarebbe mai aspettati di trovarsi, come stava succedendo a lei. Ma, in ogni caso, era sicuramente una situazione positiva: cosa c'era più di bello dell'esistenza di un mondo magico? Spesso si ritrovava a pensare al fatto che, sì, il mondo Babbano dovesse essere abbastanza noioso. Non disse nulla sulle sue parole, limitandosi ad ascoltare le risposte di Jaehaerys e Kyros. Lo sguardo di sufficienza che le rivolse Siri non le piacque affatto, poiché anche quel passo che aveva fatto in sua direzione non sembrava aver avuto gli effetti desiderati. Voltò lo sguardo in un'espressione seccata la mora, storcendo appena le labbra piene.
Voleva comportarsi così? L'avrebbe lasciata fare.
Non poté che condividere le parole di Jaehaerys, poiché lei stessa era in fondo interessata al mondo Babbano, per quanto noioso potesse apparire ai suoi occhi. Contrariamente, poté essere solo in parte d'accordo con le parole di suo fratello. Sollevò le iridi verdi al soffitto esasperata per quella sua occhiata, finendo poi però per accennare un piccolo sorriso. Sapeva che stesse scherzando con lei, per cui non poteva proprio tenergli il broncio.
L'accenno del giovane Corvonero ai libri per poco non la fece borbottare, poiché di certo non aveva voglia di studiare. Se era per parlare con lui e suo fratello ne avrebbe fatto sicuramente a meno, a differenza della ragazzina che aveva di fianco che le dava sui nervi. Ma sapeva che aveva anche che avevano perso troppo tempo in chiacchiere varie, da un argomento si è passato ad un altro con una velocità sorprendente. Era giunto il momento di darsi da fare.
Ben presto alle parole finali di Kyros sorrise, annuendo per quella sua domanda. Certo che ricordava i suoi capelli di tutt'altro colore.


« Come dimenticare. » accennò lei, ascoltando quell'aneddoto per l'ennesima volta. Oltre al fatto che lui ne parlasse, anche a sua madre piaceva particolarmente farlo. Quasi le dispiaceva non avere vocazioni particolari, ma non poteva farci nulla. « Non vi lascio immaginare cosa è successo subito dopo... Tutti quei poveri piatti. E povero Kyros. » ironizzò Lyvie infine, ridacchiando ora più giocosamente a quel ricordo.

« Comunque, concordo con Jaehaerys. Anche perché questo bellissimo libro di Trasfigurazione non si aprirà mai tutto da solo. » sbuffò leggermente seccata, soprattutto al pensiero di dover davvero cominciare a studiare. Aprì quindi il libro, abbassando lo sguardo ad esso per tentare di concentrarsi.
Era certa che non sarebbe stata l'ultima volta in cui avrebbero avuto modo di chiacchierare come avevano fatto fino a poco prima, ancora una volta: ma non era ancora giunto, quel momento.


PS: 101 • PM: 50 • PC: 50 • EXP: 1


 
Top
view post Posted on 7/6/2020, 16:08
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
3,980

Status:



Siri Jensen «

  » Studentessa ~ Scheda | Outfit

La discussione tra i quattro non era arrivata alla fine, ma di certo tutti e quattro si erano resi conto che non potevano passare gran parte della giornata semplicemente a parlare. Tutti loro avevano dimostrato e parlato del loro passato, chi esponendolo in una chiave scherzosa e curiosa, come Siri e Jaehaerys e invece in un modo più triste, come Lyvie e Kyros, almeno per quanto riguardava la situazione familiare s'intende. Andando avanti i due fratelli avevano parlato del loro passato sul come avessero scoperto la magia o di essere dei veri e proprio maghi. Lyvie aveva infranto una teiera, in un istinto di rabbia acuta, rivolto alla madre che le impediva di andare a giocare. L'incidente di Kyros, con il suo cambio colore dei capelli e del suo infrangere piatti a destra e a manca, come in un litigio di coppia. Jaehaerys con la sua interminabile serie di eventi strani a contatto con gli elementi, concludendo con Siri e il suo incontro con il dipendente ministeriale. Un'accozzaglia di eventi e momenti strani capitati nelle loro vite che li avevano portati ad avvicinarsi con decisione al mondo della magia.
«Diciamo che tutti noi abbiamo avuto il nostro momento migliore per mostrare agli altri la nostra "natura" magica, se così possiamo descriverla. Tutte molto interessanti anche.» disse Siri, iniziando a ticchettare la copertina del libro di incantesimi con le sue dita, creando quel noto rumore, simile ad una corsa di una cavallo o ad una persona che non riesce a stare ferma, senza far rumore. Erano probabilmente agli sgoccioli, difatti il ritorno allo studio chiamava e il tempo di parlare serenamente era finito, non che ci fossero state altre parole dopo, ma di certo non più come ora e l'emozione sarebbe stata smorzata per aiutare la concentrazione ad entrare in scena. Con Jae, anche Lyvie aveva mostrato un vivo interesse per tornare a studiare come ci si era aspettati di fare all'inizio e probabilmente era meglio così. Siri era ancora all'inizio, ma comunque voleva mettersi sotto e dimostrare ancora una volta di poter essere in grado di tenere testa agli studi che quella scuola per maghi e streghe, stava dando loro. «Allora possiamo anche continuare a studiare, ho ancora da concludere alcune parti della lezione e dei compiti.» Riaprì dunque il libro e iniziò a leggere anche le domande che il professore aveva lasciato sulla lavagna a fine lezione, per farsi un'idea ben precisa di cosa cercare e di come scrivere.
Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ Supera te stesso e supererai il mondo”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
28 replies since 14/4/2020, 19:16   637 views
  Share