| A quanto pare la conversazione nella sua somma, era diventata più curiosa e avvincente, chissà magari sarebbe uscita una qualche informazione divertente da conoscere. Per Siri non era cambiata poi tanto, era diventata più inoltrata quello sì, ma il rapporto non era comunque cambiato. Stavano diventando più informali, ma comunque si manteneva un certo distacco che in una normale compagnia di amici non ci sarebbe stato. L'argomento principe, in quel momento, erano gli esercizi di Difesa, il tutto aperto da Jaehaerys per discutere magari e confrontarsi con gli altri, ma sempre di questa materia era da ricollegarsi anche alle parole del giovane Serpeverde che aveva espresso un suo parere con un tono curioso, misto sì alla curiosità, ma per Siri non erano semplici parole battute al vento, c'era qualcosa in esse che sembravano nidificare in qualcosa di pericoloso, ma non aveva alcuna prova, così come non aveva alcun riferimento, per collegare Kyros a qualcosa di pericoloso. Siri continuava a scrivere e a leggere il libro di incantesimi mentre Jaehaerys spiegava il suo pensiero sulle arti oscure, sul come fossero pericolose e curiose e ringraziava nel conoscerle, così da non rimanere nell'ignoranza di non sapere. A quella discussione collegò i suoi studi di magia, sempre in merito a quell'incantesimo che stava studiando, spiegando alla tassorosso che l'incantesimo si basava unicamente sul disarmare, senza però allontanare l'utilizzatore, ma solo l'oggetto. Siri annuì a quella delucidazione, riprendendo a scrivere sulla sua pergamena il testo di incantesimi che l'indomani avrebbe dovuto consegnare.*Quindi l'Expelliarmus è incanto di disarmo che non agisce sulla persona, che non disarmi solo dalla bacchetta era ovvio. Sarà interessante studiarlo.* pensò la giovane ragazza mentre si intratteneva nello scrivere a mano le varie descrizioni che aveva trovato sul libro di incantesimi. Era interessante per lei sapere e comprendere quante bacchette ci fossero al mondo, così come la differenza di ognuna di essa e il proprio significato che si abbinava poi al suo utilizzatore, così come gli incantesimi appresi, per quanto basilari, aveva anche lei ora una base, di certo quello più interessante era il "finite incantatem", un contro-incantesimo in grado di mettere fine a vari incantesimi, con più probabilità quelli che si prolungavano nel tempo. L'aria di trionfo in Jaehaerys era abbastanza visibile, ma non era sicura Siri se quella era la sua classica espressione da saccente o semplicemente stava mettendo in mostra la conoscenza che aveva acquisito in quel campo, in entrambi i casi, gli sorrise a malapena, concentrando le sue orecchie sul discorso di Kyros. I discorsi del Serpeverde erano interessanti, secondo le sue parole, sua nonna aveva parlato di altre scuole di magie sparse nel mondo e ricollegandosi alla materia di Difesa, lui citò Durmstrang, dove appunto tale materia era insegnata molto più liberamente, ovvero.. le arti oscure. Aveva espresso quelli che erano dei pensieri e per Siri non potevano passare in sordina.«Durmstrang, eh? Beh come ha detto Jaehaerys, le arti oscure sono come una branca della magia, quindi è giusto citarle in giudizio. Probabilmente in quella scuola invece di venir denigrate come succede qui, dove se ne parla, ma mostrando più i pericoli che le capacità, lì si moderano su entrambi i versanti. Se poi dobbiamo pensare alle arti oscure, come malvagie e basta, questa scuola che mi hai citato sarebbe stata chiusa da un pezzo, dopotutto l'unico modo per accertarti che la notizia sia falsa, è visitare la scuola e se non in veste di studente, di certo come un "corpo magico", quindi non averne paura a parlarne.» le sue doti da nata babbana si facevano sentire, per il essere portata a donare il libero arbitrio come caramelline. Di certo era per fare intendere al Kyros di non crucciarsi in merito, non ne aveva alcun motivo per farlo. Gli sorrise con tranquillità, tornando ai suoi studi, sentendo la frecciatina su Olivander, ma non le diede poi tanto peso, anzi, sorrise a Lyvie, ricordandosi di dover levare la bacchetta di torno e riporla nuovamente nella borsa.*Olivander ha capito di trovarsi davanti ad una pescivendola* dopo la discussione degli incanti e delle bacchette, il giovane dei Corvonero parlò della sua bacchetta, spiegando il significato della stessa. Era basata sul mito nordico che riportò nuovamente Siri a vivere i ricordi della sua terra natia, dove passò i suoi primi anni. La bacchetta inoltre, secondo le sue descrizioni, era una capricciosa che non sempre rispettava il proprio padrone, ma quando lo faceva, era in grado di scatenare dei potenti incantesimi!«Molto interessante...» sentenziò la ragazza, senza guardare negli occhi Jaehaerys, restando ancorata alla sua pergamena e solo per alcuni secondi guardò il libro di incanti dove una sagoma di una persona, lanciava un incantesimo. «Finite Incantatem, Finitus e Finite...mh...» parlò tra sé e sé, leggendo il nome di una formula magica. Lyvie si complimentò con Jaehaerys, sorpreso dal nome della bacchetta del corvetto, probabilmente come Siri, anche Kyros aveva prestato poca attenzione alla spiegazione del nome della bacchetta. A quel punto il corvetto parlò ai ragazzi in merito al come si trovavano lì ad Hogwarts, com'era la scuola, la sua struttura era di piacevole vista al gruppo? Se l'aspettavano così? Siri voleva aspettare che rispondessero un po' tutti, anche lei aveva un suo parere sulla scuola, ma non aveva una famiglia di maghi, non in vita almeno, o così credeva. La domanda di Jaehaerys, quella per Kyros e Lyvie, fece alzare lo sguardo di Siri, puntandolo prima sulla ragazza al suo fianco e poi al ragazzo. Si somigliavano effettivamente ed erano due purosangue. Vivevano con la madre e la nonna, una famiglia normale, almeno sul come la descrivevano. Avevano anche un padre, auror, viaggiava sempre, o comunque era poco presente nella vita dei fratelli Synferir e non lo sentivano da tanto tempo, sempre secondo le parole del giovane Kyros. Appena concluse, anche Lyvie espresse il suo disappunto per la mancanza del padre e li capiva in parte, anche lei aveva vissuto per del tempo da sola, con il padre.«Vi comprendo un po', ho trascorso due anni della mia vita senza mia madre, senza mai vederla o sentirla.» disse Siri, cercando di mostrare un sorriso empatico nei confronti di Kyros e sì..anche verso Lyvie. «Ad ogni modo, mi sto trovando bene. L'impiegato magico che mi ha portato la lettera, mi ha parlato di Hogwarts e di come fosse .. ehm.. grande e molto bella! Oltre all'aver dato i natali a personaggi importanti e potenti.» concluse con quelle parole, tornando poi a scrivere per continuare lo studio che non smetteva di imperversare tra i suoi pensieri. Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”
“ Supera te stesso e supererai il mondo” | |
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