JESSICA TREASKIra, odio, vendetta. Non esisteva una sola parola in grado di esprimere ciò che Jessica provava in quell'esatto frangente del duello, e forse sarebbe stato più semplice coniare un nuovo termine utilizzando il suo nome, inserirlo nel dizionario e definire una nuova tipologia di crollo emotivo. Stava cercando di darsi da fare per vincere senza crollare sulle ginocchia e quel bamboccio possedeva persino la tostaggine di alzare il capo da uno stato di semi-veglia per insultarla. Tutta la soddisfazione provata nel colpirlo si era dissipata con una sola frase:
"adesso lo fai di nuovo, ma questa volta t’impegni". Avrebbe voluto rispondergli a suon di insulti, ma se c'erano delle cose che le avevano insegnato più di ogni altra a Beauxbatons erano la professionalità e il distacco.
A dire il vero non era mai stata una cima nel perseguire questo modello di atteggiamento. Tendeva a distrarsi, a fare scelte azzardate, a lasciarsi prendere dall'impulsività - proprio come in quel momento - ma se era riuscita ad arrivare fino alla Congrega dei Saggi Duellanti di Londra voleva pur significare che era una strega in gamba. Un ragazzetto come quello poteva sicuramente essere più freddo e veloce di lei nel sferrare gli attacchi e nel scegliere gli incantesimi più adeguati, eppure non aveva alcun diritto di sminuirla.
Fu semplice per Jessica convogliare tutte le sue forze nel nucleo del catalizzatore. L'impulso di zittire Camillo le aveva reso chiaro in un istante l'incantesimo da scagliargli. Le emozioni fluirono dal petto al braccio fino alla mano, per poi concentrarsi nel legno della bacchetta, che puntava inesorabilmente il ventre del ragazzo disteso di fronte a lei. Il polso roteò una prima volta in senso orario, una seconda e una terza in senso antiorario, poi un'ultima in quello opposto. Successivamente la formula
«Reducto!» avrebbe sancito l'esplosione della sua rabbia. Forse un po' troppo
poco professionale fare questo a qualcuno totalmente privo di forze e inerme ma... non era stata lei a fare le regole del gioco. Avrebbe colpito, e l'onda d'urto sprigionata dal
Reducto era quanto di più calzante al suo stato d'animo.
***
Seashore teneva le mani ancorate ai braccioli della poltrona, li stringeva come se ne andasse della sua vita. Se ci tenete a saperlo, il nostro arbitro ha sempre avuto un certo timore reverenziale nei confronti delle donne arrabbiate. Il gentil sesso era da lui apprezzato e stimato, e non aveva mai nemmeno pensato in un singolo attimo della sua vita che una strega valesse meno di un mago. Tuttavia c'era da dire che una donna adirata non poteva che essere ancor più feroce del virus del Vaiolo di Drago ad uno stadio avanzato. Quando sua moglie si arrabbiava con lui - e i casi non erano rari - un istinto forgiato da anni di esperienza lo spingeva ad abbassare la testa e a coprirsela con entrambe le mani per evitare i cocci dei piatti del servizio di porcellana che la donna faceva schizzare qua e là con la magia senza nemmeno muovere un dito. Non a caso l'incantesimo più inflazionato a casa Seashore era il
Reparo.
Stando al duello, invece, Benny sentì il sangue raggelarglisi nelle vene non appena Manilo aprì bocca per dire la sua alla Treask. Sentiva odore di ossa rotte, botte in testa e occhi pesti, e non ci voleva un veggente per compiere una previsione simile. Bastava guardare la faccia della francese e contare le svariate gradazioni di colore che assunse prima di dar fuoco alle polveri. Comunque il ragazzo non seguì la stupida scelta di tirare la pietra e di rimanere sul posto incassandole: il tentativo di spostarsi verso il bordo della pedana era un ottimo spunto sia per schivare che per rompere quella scomoda camicia di forza, anche se il percorso da fare era un po' più lungo del previsto e il suo corpo meno rotondo e meno propenso a rotolare per inerzia ridotto in quello stato. Come una tartarughina capovolta sul proprio guscio, Breendbergh prese una spinta e si ritrovò disteso sulla pancia. Sentì la parte anteriore della camicia frantumarsi in mille pezzi, schegge sottili che si dispersero fra la pedana e l'interno della giacca. Qualcuna di esse gli graffiò il ventre, rendendo un pizzico più fastidiosa quella posizione
(-2PS), ma senz'ombra di dubbio non fu questo il dolore più grande. Il
Reducto di Jessica non prese l'obiettivo sperato, ma Camillo non era del tutto fuori portata dal suo raggio d'azione. L'onda d'urto colpì in parte la pedana provocando un buco fra le assi di legno, in parte il braccio destro del ragazzo già di suo indisposto per una sottile questione di dimensioni
(-7PS). Anche lì, la manica della camicia, già parzialmente crepata a causa della rotazione, si frantumò ancora e graffiò ulteriormente il braccio del ragazzo
(-2PS).Tuttavia i suoi movimenti sarebbero stati più veloci e meno goffi da quell'istante in poi.
Conveniva muoversi.
***
Che faccia da schiaffi, che scherzo della natura. Se ne avesse avute le capacità, Jessica avrebbe fatto crollare il tetto della Congrega sulla testa di Camillo. Chissà se sarcasmo e ironia l'avrebbero riportato a galla dalle macerie per dirle di metterci più forza di volontà! Lo aveva colpito, ma lui era riuscito a schivare una parte del
Reducto. Ogni minuto di quel duello vedeva una presa in giro nei confronti del suo orgoglio. Non ne poteva più. Fatto quel buco sulla pedana, Jessica rialzò la bacchetta, ben salda al polso, portandola all'altezza della spalla sinistra.
«IMM-» Con grande slancio la mosse sferzando l'aria e pronunciando la seconda parte della formula
«-pedimen-» per poi far ricadere la punta del catalizzatore sul ragazzo disteso.
«-tAA!» L'immagine della camicia di forza accompagnò l'esecuzione dell'incantesimo, quasi come se volesse riproporre il
Duro già castato. Se fosse andato in porto, Camillo avrebbe fatto ben più fatica a liberarsi di quel problema.
BENNY SEASHORECamillo
PS: 193/231
PC: 148/161
PM: 208/208
Camillo riesce a capovolgersi, schivando in parte l'attacco di Jessica. Le schegge della camicia - si sono rotte la parte anteriore e la manica destra - si sono conficcate sulla superficie della pelle graffiandola. E' disteso di pancia e, sebbene riesca a muoversi più liberamente, risente del Reducto sul braccio dominante già incantato dal Manus Transmutus.
Jessica
PS: 45/100
PC: 144
PM: 100 (in caso di Trasfigurazioni 180)
Prossima scadenza: 22/10/2020 h 19.00