| Alice Lastrange « L’acqua è la prosa dei liquidi, l’alcol ne è poesia » Lo scorrere inesorabile del tempo non era mai pesato alla Corvonero quanto durante quell’interminabile esame di Storia della Magia, doveva ammetterlo non era la sua materia preferita ed era quella che la preoccupava di più, imparare cose a memoria non era esattamente il suo talento più grande e quella materia necessitava di un grande sforzo mnemonico. Quando la clessidra segnò lo scadere del tempo Alice era già in piedi, aveva riletto quella pergamena ben due volte, e perderci ulteriormente la testa non aveva senso. Questo non le impedì di continuare a porsi dubbi sulle risposte appena date, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata controllare, ma solo dopo il suo turno da Bibliomagic. Immersa com’era nei pensieri per poco non finì addosso al suo collega, il Serpeverde sembrava stremato come lo era la stessa Alice, quei due avevano più cose in comune di quello che si potesse pensare. Erano ormai mesi che si alternavano gestendo egregiamente la maestosa libreria di Hogsmeade, dopo aver lavorato per molto tempo da sola, fu immensamente grata dell’aiuto e dell’impegno del Serpeverde.«Guarda, sto cercando di non pensarci» ammise imbarazzata l’adepta di Priscilla «Tendo a rimuginare un sacco dopo aver consegnato, ma per fortuna tra un po' vado a lavoro e non ci penso più, o almeno spero»Era sempre straordinariamente piacevole parlare con lui, dava un senso di libertà che Alice difficilmente riscontrava con altre persone, erano coetanei, lavoravano insieme, eppure la ragazza doveva ammettere che realmente non avevano mai avuto modo di parlare al di fuori dell’ambito lavorativo. «Beato te! Io domani pomeriggio ho quello di Pozioni, e mercoledì sera quello di Astronomia. E poi finalmente, libertà!»I suoi occhi incontrarono quelli scuri del ragazzo, lasciandosi cogliere da un attimo di stupore nel sentirlo chiederle di andare a bere insieme. Le stava davvero chiedendo di uscire? Per andare a bere da qualche parte? Se prima lo adorava adesso poteva dirsi davvero colpita.«Sono più che d'accordo, una Corvonero come me deve assolutamente provare con certezza, se si parla di Whisky ancora meglio! Andata allora, ci vediamo più tardi! »Ormai l’esame di Storia era solo un lontano ricordo, non smetteva di rimuginare sulla serata imminente, sia il turno a lavoro che le ore successive era trascorse alla velocità della luce, ed Alice non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero che quella serata sarebbe potuta finire veramente male, nel senso buono del termine. Alice più Whisky, quella si che è una combo incendiaria, ma ne aveva veramente bisogno, erano secoli che non si lasciava del tempo per qualcosa che non era lo studio. *Me lo merito!* pensò la Corvonero infilando velocemente la giacca, forse aveva un po' esagerato, ma non poteva perdere quell'occasione per sfoggiare qualcosa che finalmente differiva dalla solita uniforme scolastica. Una gonna lasciava intravedere metà coscia, che si abbinava perfettamente alla sottile giaccia che copriva, seppur in parte, un top nero a tinta unita. Ai piedi dei pesanti anfibi risuonarono rumorosi ad ogni scalino superato, doveva sbrigarsi, se qualche professore l’avesse vista girare per il castello in quelle condizioni probabilmente l’avrebbero fatta tornare di corsa in Sala Comune, ma per fortuna riuscì a superare senza intoppi il grande ingresso del castello. L’Estate era quasi alle porte, finalmente i pomeriggi erano tornati ad essere assolati e miti, e le serate erano serene e piacevoli, come sperava fosse anche quella, dato il suo vestiario, ma se non altro ci avrebbe pensato l’alcool a riscaldarla. Ripercorse quella strada che ormai conosceva a memoria, fino a fermarsi davanti all'ingresso del villaggio. Mike doveva aver chiuso il negozio da qualche minuto, salvo qualche cliente che come al solito si riduce all'ultimo, ma non appena i suoi piedi toccarono la ciottolosa via principale del Villaggio di Hogsmeade la figura del ragazzo si presentò ai suoi occhi. Restò piacevolmente sorpresa nel notare che anche il Serpeverde aveva optato per un abbigliamento diverso dal solito, la camicia nera aderiva perfettamente al suo corpo e il mantello allargava le sue spalle, facendolo sembrare molto più alto. Si avvicinò a lui, ricambiando quella stretta leggera. Quella serata doveva passare alla storia! «Più di quella che tu possa immaginare, vedremo se saprai starmi dietro collega» la provocazione partì prima che Alice potesse rendersene conto, ma tanto dubitava comunque che sarebbe ritornata camminando dignitosamente in sala comune, tanto valeva rendere il tutto più divertente. Seguì i suoi passi fino alla porta del locale, rispondendo divertita alla provocazione del ragazzo.«No, decisamente no!» nessuno pensa ad un luogo simile per incontrarsi, che siano amici o altro, eppure alla Corvonero davvero non importava, anzi, trovava perfetto quel luogo così appartato per due studenti che hanno intenzione di devastarsi. «Ma è la compagnia che conta, giusto?» con quella domanda irriverente, fece il suo ingresso nel locale, effettivamente si presentava così come Alice lo immaginava: tetro e leggermente buio, dall'arredamento trascurato, ma era l’alcool che doveva essere buono, no? Seguì il Serpeverde fino ad un tavolo poco distante dal bancone, il locale era praticamente vuoto, e il silenzio era interrotto solo dal tintinnio dei bicchieri che urtavano tra di loro mentre quello che doveva essere il proprietario li rimetteva al proprio posto. «Bene, bene, bene... quindi abbiamo un ottimo Prefetto, un fantastico collega... che sa anche divertirsi, mi spieghi come è possibile?» code © Nhimoe
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