Studiare fa venire sete

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view post Posted on 4/5/2021, 10:39
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Alice Lastrange
« L’acqua è la prosa dei liquidi, l’alcol ne è poesia »
III Anno - Corvonero - Scheda - Outfit
Poteva letteralmente sentire il legno della pala con cui si stava lentamente scavando la fossa, curando ogni dettaglio per finirci prontamente all’interno da lì a qualche bicchiere. La sua mente ormai gridava cose di ogni genere ma Alice ignorava bellamente tutti gli avvertimenti che, quella sera, non erano invitati alla festa. La vista cominciava a farsi leggermente appannata mentre un calore improvviso abbracciava ogni millimetro del corpo della Corvonero, da una parte causato dall’alcool dall’altro dal prefetto che si faceva sempre più vicino e che con nonchalance aveva approfittato per sbottonare leggermente la camicia. Le linee del collo si facevano più distinte, Alice ci si perse per qualche secondo seguendole e immaginandone la continua. *Stay focus, Gurl!*
Si, stava decisamente iniziando a fare troppo caldo lì! Facendo scivolare le maniche l’ex prefetta sfilò via la giacca, staccando il suo sguardo dal ragazzo per quei brevi secondi che le diedero modo di poggiare con cura l’indumento sullo sgabello poco distante… e acquisire nuovi momenti di lucidità.
« E sentiamo uno di queste persone maligne potrebbe essere il ragazzo che ho qui di fronte a me? No, se avessi voluto andare di convenienza avrei fatto scelte migliori riguardanti le mie conoscenze… ecco perché sono qui!» cristallina una risata si insinuò nel suo discorso « Scherzo, scherzo, non metto in dubbio che la tua amicizia potrebbe portarmi dei… come dire… vantaggi, ma giuro sulla certezza che dai prossimi due bicchieri di questo liquido infernale io non sarò più responsabile delle mie azioni che la mia voglia di essere qui con te questa sera è più che genuina. »
In effetti tutta quella serata era nata così, senza pretese, senza progetti nè fini già prestabiliti ed era dannatamente meraviglioso. In quel momento avrebbe voluto che quegli istanti fossero durati in eterno, quella spensieratezza potesse sostituire tutti i futili problemi di cui si era circondata e anche quella leggera sbronza potesse impedirle di prendere tutto sempre così seriamente.
«Questa è semplice! Accettare il tuo invito di questa sera, il mio fegato probabilmente domani sarà fuori servizio, così come la mia testa che sarà “amabilmente” abbracciata da un fantastico mal di testa - e davvero non puoi immaginare quanto possano essere caotiche un gruppo di ragazze di prima mattina - ma... » una piccola pausa diede modo alla ragazza di stringere la presa sul calice e portarlo ancora una volta in direzione del ragazzo « Sono del tutto convinta che non avrei mai potuto fare miglior scelta stupida, insomma probabilmente tra qualche goccio avrò l’occasione di vedere il lato più nascosto del mio adorato collega! Cosa chiedere di meglio? »
La sua mano si mosse imitando un brindisi in direzione del collega e portando ancora una volta il liquido ambrato alle labbra, il sapore ormai non le dava nemmeno poi tanto fastidio ma il bruciore si faceva sempre più forte ad ogni sorso mandato giù.

« Bene, adesso credo sia decisamente il mio turno. Fammi pensare, potrei andarci leggera ma ho altre occasioni per farlo, vediamo invece se riesco a metterti un pochettino in difficoltà in questo modo: Cosa pensavi di me prima di questa sera e qualcosa di questa serata ti ha già fatto cambiare, parte o del tutto, idea sulla ragazza qui presente? Wow, sembrava una traccia di un compito tipo di Peverell manca solo il limite massimo di parole ma quello te lo risparmio » il suo sguardò scintillo per un secondo, totalmente focalizzato sul prefetto Serpeverde, non avrebbe perso nemmeno una sfumatura di ciò che sarebbe accaduto da li a quel momento, ma - se poco poco aveva iniziato a capire qualcosa di lui - Alice era sicura sarebbe riuscito a trovare un modo per uscire da quella situazione e metterla ancora una volta con le spalle, ormai nude, al muro.

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view post Posted on 17/5/2021, 23:14
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Era innegabile; nonostante la spontaneità delle loro parole e il divertimento derivante da quella paradossale situazione, Mike e Alice stavano continuando a incuriosirsi a vicenda, lasciandosi andare e scoprendosi vicendevolmente sotto gli effetti del Whisky.
Come sarebbe potuta evolvere la serata?
Tra mille incognite e variabili, una cosa era certa: la temperatura si stava innalzando da ambo le parti, un dato di fatto ormai evidente anche agli occhi meno attenti. Del resto, il liquore continuava a fluire nei loro corpi, sorso dopo sorso, lasciando i primi segni d’euforia.
Minuto dopo minuto la vista del ragazzo si stava facendo via via più imprecisa, ma, ignaro di questa leggera distorsione laterale, Mike avrebbe continuato a prestare tutto il suo interesse alla collega, dianzi a sé; dopotutto, non gli sarebbe importato poi molto di ciò che stava accadendo nel resto del locale agli altri eventuali avventori.
Fino a quel momento, infatti, Alice si era rivelata un’autentica sorpresa e la sua attenzione, o quel che ne poteva rimanere dopo i primi due calici di Incendiario, era tutta per lei.
Accolse le sue parole con un autentico entusiasmo, soffocando qua e là una piccola risata. In fondo, non potevano esistere scelte e serate migliori, in quel momento.

Mi fa piacere sapere che tra un altro paio di bicchieri non sarò l’unico a non essere più consapevole e responsabile di ciò che potrò dire! Pare che condivideremo lo stesso destino…
Sogghignò, riprendendo poi in mano il secondo calice con l’intento di gustarsi quanto era rimasto al suo interno.
Come aveva appena finito di affermare anche la sua collega, testa e fegato avrebbero probabilmente avvertito tutto il peso di quella serata l’indomani, ma ora, nel presente, c’erano ancora diversi dettagli da scoprire o da svelare, nuove confessioni da carpire e molti bei momenti da vivere in compagnia della Lastrange.
Fu con questo spirto che l’inglese, dopo aver colto l’implicito obiettivo della Corvonero, che puntava a portarlo oltre il suo limite alcolico, si azzardò subito a puntualizzare:
I lati più nascosti e privati possono essere pericolosi… ma sono quasi certo che al prossimo bicchiere potrei già cedere. Una piccola pausa, giusto il tempo di scrutare il suo viso dopo quella piccola confessione, prima di precisare: Ma dimmi, sei proprio sicura di uscire da questo locale con i tuoi ricordi ancora intatti? Per quel che mi riguarda, un altro di questi e credo che l’effetto potrebbe essere molto simile ad un Oblivion ben piazzato!
Sorrise nuovamente, lasciando da parte il secondo bicchiere ormai vuoto.
Il senso d’euforia stava via via aumentando, così come la lucentezza del suo sguardo. Era forse giunto il punto di non ritorno?
Le promesse, tuttavia, dovevano essere rispettate, ed ora toccava a lui essere messo metaforicamente sotto torchio. La domanda arrivò, così, dritta al punto, prendendolo in contro-tempo al punto di non riuscire a compiere un vero e proprio ragionamento logico.
Cosa pensava di Alice?
La guardò per qualche istante, prima di lasciarsi andare.
Cosa penso di te? Beh, chi l’avrebbe mai detto che quella collega così sognatrice e a suo agio con un bel libro tra le mani, potesse essere anche così divertente e carina? É davvero un peccato non aver scoperto prima questo tuo lato... Lasciò andare quella prima confessione per un solo istante, prima di riprendere il ritmo della serata con l'idea di cambiare, almeno in parte, argomento.
Il tempo sta letteralmente volando, i nostri calici si stanno svuotando, anche se ne rimangono ancora tanti, troppi, e noi siamo qui, alle prese con il prossimo brindisi!
Nonostante il leggero rossore proveniente dalla gote e dalla fronte per quanto proferito poco prima, Mike si sarebbe dato uno slancio per completare la sua opera, andando a prendere un nuovo calice con la destra, per poi portarlo verso la collega con tutta la coordinazione che gli era rimasta.
Alle nuove conoscenze, quelle belle, piacevoli e… interessanti!
Si soffermò su quest’ultima parola, ponendola in rilievo rispetto al resto del discorso. Sarebbe tornato il suo turno, prima o poi, ma ora toccava ancora una volta ad Alice, farsi arbitro di quell’incontro.
Credo che con questa spiegazione, per gli standard di Peverell, potrei aver raggiunto una vecchia e cara “esse”, non mi resta che sperare nella clemenza della commissione.
Ammiccò verso di lei e, dopo l’eventuale tintinnio dei loro calici, il Prefetto avrebbe portato, ancora una volta, il liquido ambrato verso le sue labbra. Questa volta ne aveva decisamente bisogno.

 
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view post Posted on 25/5/2021, 23:16
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« L’acqua è la prosa dei liquidi, l’alcol ne è poesia »
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Non poteva farci nulla, oramai la sua mente viaggiava su un binario tutto suo, impedendo alla Corvonero di celare in alcun modo le sue emozioni e reazioni. Delicate risate adornavano le sue parole, sobrie più di quanto lo erano tutti e due i ragazzi in quel momento. Doveva ammetterlo in quei brevi momenti di totale lucidità la paura che da un momento all’altro avrebbe potuto davvero mostrare il peggio di sè subentrava minacciosa, eppure scacciava quei timori come fossero una minuscola mosca fastidiosa. Nonostante probabilmente da lì a poco avrebbe potuto mettersi in imbarazzo da sola, la presenza del ragazzo le dava sicurezza e una libertà sorprendente.
Certo il fatto che a breve entrambi non sarebbero stati più in grado di intendere chissà quanto aiutava, e anche parecchio, ma realmente Alice stava prendendo la situazione come un surfista che cavalca disperatamente l’onda del secolo: indifferente delle conseguenze.
« Al prossimo bicchiere? Dobbiamo brindare immediatamente allora » quel gesto ormai famigliare venne ripetuto dall’adepta di Rowena e dal prefetto, facendo tintinnare i calici dalla dubbia pulizia. Il liquido ambrato sembrò tremare, o era lei stessa troppo fomentata da non controllare più i suoi movimenti? Non le importava, quella serata era così, il ritorno alla sala comune sapeva sarebbe stato dimenticato comunque. Dannatamente tiepido quell'intruglio infernale stava diventando peggio delle volte precedenti ma quel giramento di testa e quella mancanza di lucidità le stavano provocando un euforia non da poco.
« Ho già messo in conto che non ricorderò il ritorno in Sala Comune, potrei probabilmente dimenticare molto di quanto detto, quindi davvero sentiti libero di esprimere tutto te stesso »
La provocazione: l’arma preferita di Alice, un meraviglioso coltello affilato a doppio taglio che aveva fatto loro compagnia sin dall’inizio della serata.
«Assolutamente collega, anzi, direi che ti sei meritato una meravigliosa ….“A”...» lenti e scoordinati movimenti delle mani andarono ad indicare la stessa Corvonero *che cosa stai facendo?!?* per poi, fintamente, dissimulare una plateale imitazione di scrittura su un foglio inesistente appeso a mezz’aria « … un “Accettabile” che non va mai sottovalutato»
Con tutta la forza ancora a lei disponibile trattenne una risata, non sapeva quanto delle sue parole fosse comprensibile o se il ragazzo dinanzi a sè fosse brillo abbastanza da intendere la velata - ma neanche tanto - proposta? Si poteva definire una proposta? Quanta confusione, l’unica cosa che sapeva per certo era che, se fosse stata lucida, probabilmente si sarebbe vergognata di sè stessa. O forse no? «Comunque su questo devo darti ragione, è davvero un peccato non aver organizzato qualcosa del genere tempo fa, però è anche vero che si può sempre recuperare e magari potresti scoprire lati di me ancor più sorprendenti così come io di te, come hai ben detto, le nuove conoscenze, quelle belle, piacevoli e … decisamente interessanti … sono sempre le migliori!»

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view post Posted on 9/6/2021, 23:00
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Dopo quell’ultimo brindisi, quando anche l’ultima goccia del prezioso nettare scese lungo la sua gola, Mike avrebbe preso coscienza del fatto che il suo destino era ormai segnato e irrimediabilmente compromesso.
Giunto a quel punto, nemmeno un Bezoar o un Muffin Tornasobrio l’avrebbero potuto salvare. Tuttavia, incurante dei gravosi e futuri effetti collaterali, il giovane avrebbe continuato a persistere nella sua scellerata condotta.
Euforico e sorridente come non mai, Mike si sentiva ormai libero di comportarsi e di agire in maniera più istintiva, senza quei filtri, quei limiti e quelle barriere che in genere cercava di lasciare tra sé e chi non faceva parte della sua cerchia più ristretta. Non era più un Prefetto o la consueta persona sobria e moderata, ma un ragazzo desideroso di divertirsi e di agire con la massima spensieratezza.
I pensieri ormai iniziavano ad essere più disordinati e, incrociandosi e accavallandosi tra loro, rendevano difficile il consueto ragionamento logico. Per uscire da quell’impasse, l’inglese avrebbe provato ad allungarsi verso uno di quei semplici stuzzichini lasciati in precedenza da Lyvie.
Benedetta ragazza!
Quel semplice spostamento con un conseguente allungamento verso la parte laterale del tavolo, tuttavia, fu in grado di metterlo in crisi e di fargli provare per la prima volta nel corso di quella serata un lieve perdita dell’equilibrio. Sorpreso, con la sinistra riuscì a salvarsi aggrappandosi al bordo del rozzo tavolo, mentre la destra andava libera verso quelle prelibatezze. Dissimulando il tutto, si preparò ad assaggiare lo spuntino e fu proprio in quel momento che la sua mente, colta da un improvviso guizzo, si ritrovò a pensare a quella che poteva essere la più grande insidia di quella serata; come sarebbe stato il loro rientro? Sarebbero riusciti a incamminarsi lungo il borgo magico? E poi, come si sarebbero comportati all’ingresso del Castello o lungo le scale?

Ah, le scale e il ritorno… forse non ci avevamo pensato ma, ti rendi conto di questo nostro triste destino?? L’immagine delle imponenti scalinate principali l’avrebbe fatto sorridere ancor di più. Se per i sotterranei la strada poteva risultare comunque in discesa, non si poteva dire lo stesso per Alice, costretta a raggiungere, in qualche modo, i piani più alti del Castello.
Tra una provocazione e un semplice scherno, la conservazione stava assumendo sempre di più i contorni di un tortuoso flusso di coscienza.
Poi, d’un tratto, il responso: forse quella sera stava andando meglio del previsto visto che, inaspettata, giunse la conferma di un singolare giudizio.

Oh… una A? Tutta per me? Non avrei potuto ambire e chiedere di meglio; si tratta davvero di un traguardo oltre ogni previsione!
La risposta sarebbe stata accompagnata da uno sguardo ormai completamente lucido, quasi perso nel vuoto, e da un eccesso di risate che, in condizioni normali, sarebbero suonate come un campanello di allarme sulle sue reali condizioni e capacità logiche.
Aveva capito qualcosa di quel seppur semplice rimando della sua collega? Ovviamente no!
Molto più semplice da afferrare sarebbe stata la chiusa a quell’ennesimo round, in attesa della successiva bevuta. In effetti, perché non si erano dati appuntamento prima?

Miss Lastrange, ma lo sa che se avessimo organizzato qualcosa di simile anche solo un anno fa, a quest’ora sarei già steso a terra, probabilmente in procinto di raggiungere il San Mungo?
Ammiccando nei suoi confronti, avrebbe spostato leggermente all’indietro il volto, poggiando l’intero busto alla schienale della sedia. Ligio alle regole, in passato non ho mai avuto troppe occasioni per concedermi alcuni di questi… la mano sarebbe andata al drink successivo, quello che verosimilmente avrebbe decretato la fine del suo fegato.
Ed è per questo che mi sto dando da fare, per recuperare. Credo di aver già superato il mio record precedente ma ti prego, fermami per tempo se mai dovessi mettermi a intonare qualche strano motivetto delle Sorelle Stravagarie. Il risultato potrebbe essere molto più simile alla parlata di un Maride e, molto probabilmente, ci caccerebbero via dal locale a colpi di Flipendo nel didietro.
Ironico e pronto a non prendersi troppo sul serio, avrebbe poi scimmiottato per qualche breve istante l’intenzione di tenere in qualche modo il tempo con le mani, ondeggiando pericolosamente ed in maniera del tutto scoordinata di qua e di là con il corpo, come a seguire una melodia immaginaria. La stava sentendo solamente lui? Molto probabilmente, sì!

 
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view post Posted on 29/11/2021, 13:54
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Alice Lastrange
« L’acqua è la prosa dei liquidi, l’alcol ne è poesia »
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Aveva caldo, tutto il suo corpo ribolliva ed Alice iniziava a dubitare fortemente fosse causa del riscaldamento interno del locale. No, uno dopo l’altro i bicchieri venivano svuotati facendo dei loro corpi il contenitore di quella diabolica bevanda che li aveva accompagnati durante tutta quella serata, peccato che almeno per Alice l’ultimo sorso era quello che aveva colmato il suo limite.
La testa le girava e sapeva che se avesse continuato avrebbe dipinto il vestito del Serpeverde di una trama davvero poco piacevole, doveva assolutamente fermarsi e bearsi di quella fase. Ascoltando le sue parole l’adepta di Priscilla face per muoversi ma tutto ad un tratto l’equilibrio venne meno, portando le sue mani a poggiarsi sulla prima cosa a disposizione. Strinse forte la stretta, quello che per lei era un solido appiglio però si rivelò essere il braccio di Mike, imbarazzata sentì il suo viso già roseo farsi ancora più paonazzo.
« Perdonami, io… forse dovrei fermarmi » lentamente fece scivolare via la mano creando stabilità dall’altro lato.
« Parli facile tu, pensa io che devo salire fin sù alla torre di Divinazione. Naaa, io mi fermo in Sala Grande così domani sono già pronta per la Colazione »
Quanto avrebbe voluto poterlo fare e invece no, avrebbe dovuto salire tutte quelle maledette scale.
«Vestita così domattina farei un figurone, sicuramente! O, idea folle… un gentile Serpeverde potrebbe proporsi di venire con me, sarebbe certamente meno noioso farle in compagnia, no?»
Certo sarebbe stato interessante, però non avrebbe insistito, lei che ormai era abituata a farle ogni giorno non dava loro più tanto peso - salvo in questi casi - per lui però sarebbe potuta sembrare una follia, soprattutto in quelle condizioni. No, non avrebbe mai obbligato Mike a venir su con lei, anche se effettivamente una capatina in gufer.... *No! Stai buona, non ti far venire strane idea maledetta ubriacona* comunque sia non era il caso di preoccuparsene in quel momento.
« Fermarti? E privarmi di questo stupefacente evento? Assolutamente no, anzi, quasi quasi ti costringo a bere qualche altro bicchiere.»
I suo occhi si poggiavano dolci su quelli del Serpeverde mentre le risate riempivano la distanza che li divideva, iniziava a temeva che il volume della sua voce stesse diventando troppo forte, non capiva se le sue risate fossero davvero così sonore o semplicemente rimbombasse nella sua testa offuscata dall’alcool ma, nonostante ciò, mai come in quel momento si sentiva tanto potente quanto vulnerabile. Quelle sensazioni di squilibrio le davano l’idea di poter fare qualsiasi cosa, nascondere le sue azioni dietro la meravigliosa scusa dell’essere totalmente sbronza. Quel potere che tanto dava di arma a doppio taglio riuscì però a darle il coraggio di muoversi ancora. La sua mano si diresse verso Mike, questa volta intenzionalmente, poggiandosi sul suo braccio mentre lei stessa si faceva più vicina a lui per poter sussurrargli all’orecchio poche semplici parole: « Grazie per questa serata »
Flebili parole ma pregne di significato che Alice avrebbe accompagnato da un delicato bacio sulla sua guancia, rubandolo a lui in quel fugace momento di “poca lucidità”.

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Sono una brutta persona, lo so! Ma tiè un bacino per farmi perdonare :*-*:
 
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view post Posted on 5/12/2021, 23:41
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Aveva caldo, tutto il suo corpo ribolliva e Mike iniziava a dubitare fortemente fosse causa del riscaldamento interno del locale(cit). Tutto aveva avuto inizio quando Alice si era sfilata l’elegante giacca, e la cosa era andata poi ad intensificarsi dopo ogni bicchiere di Incendiario che aveva buttato giù.
Giunto ormai al capolinea, tra enormi risate e sorrisoni decisamente sproporzionati, non avrebbe mai potuto ricordarsi di tutti i più intensi dettagli di quella serata. Ciò era un peccato perché, verosimilmente, oltre a non ripensare più all’intrecciata trama dell’abito sfoggiato dalla collega, si sarebbe dimenticato anche di quanto l’aveva trovata affascinante e tremendamente divertente.
Dopo aver svuotato l’ennesimo calice dietro uno sguardo ormai alterato, Mike stava seguendo con sguardo interessato i piccoli gesti della ragazza fin quando le mani di lei non incontrarono nel suo braccio un solido appoggio. Quel semplice contatto fu in grado di elettrizzare e amplificare ciò che stava provando e, libero ormai da qualsiasi altra remora, avrebbe cercato di prolungarlo il più possibile. Ma quanto tempo gli sarebbe rimasto, prima dell’inizio del coprifuoco?
Le difficoltà circa un ipotetico ritorno al castello erano sempre più reali, così come sarebbe stato arduo raggiungere la torre di Divinazione; in circostanze normali l’inglese avrebbe potuto anche considerare l’idea di prendere una stanza al Testa di Porco, ma quando Alice iniziò a stuzzicare il suo orgoglio la risposta non poteva che essere una.

Ed io che per un istante ho pensato ti fossi vestita così, solamente per me! Non preoccuparti, non me la prenderò... ma da diligente Prefetto non potrei mai lasciar sola una giovane fanciulla per tutta quella strada. E se incontrassi un pericolo? O, addirittura, Pix? Se la sarebbero passati male, molto male, entrambi, questo era scontato e ovvio.
Avendo ormai perso qualsiasi completamente la capacità logica e di coordinazione, non sarebbe stato facile rimettersi in piedi sotto le note di un molesto “Fly with me, baby!” canzone accennata nel solo ritornello da uno stonato Serpeverde che, dopo le parole della collega, l’aveva presa quasi come una sfida personale.
Poi, in maniera quasi inaspettata, invece che unirsi a quelle note Alice iniziò ad avvicinarsi alla sua sedia. Se nel corso della serata non era riuscito a cogliere tutti gli eventuali segnali che si erano lanciati, ora ritracciò in quel tenero ringraziamento e in ciò che ne seguì un segno inequivocabile della seduzione. Così, pronto ad accorciare ulteriormente le distanze, con un gesto di spavalderia avrebbe cercato di cingerle il corpo in un intenso abbraccio; nel muoversi, tuttavia, proteso in avanti e ormai scombussolato da ciò che gli suggeriva l’istinto, sarebbe finito per sbilanciarsi verso di lei, irrimediabilmente.
Fu un attimo.
Scivolato dalla sedia, Mike sarebbe finito rovinosamente a terra, trascinando giocoforza la Lastrange con sé. Certo, le aveva fatto da cuscino in maniera del tutto fortuita, ma ora che i loro corpi erano così vicini, all’inglese sembrava mancare decisamente il respiro; insomma, Alice era davvero una strega con le controbacchette!

Perdonami tu. Vorrei continuare ancora questa serata, ma credo sia meglio iniziare ad intraprendere la via del ritorno prima di finire diretti al S. Mungo; non so esattamente quanti bonus "caduta attutita" ci restano… E poi, dovremo pur arrivare alla Torre prima dell’alba, no?
Con un filo di voce, cercando di produrre un solo sussurro, avrebbe cercato in quell’esagerazione un motivo per indurla a sorridere, potendola così apprezzare da una posizione del tutto privilegiata. Prima ancora di alzarsi e di iniziare a ripulirsi da quell’appiccicoso strato di unto presente sul pavimento, Mike avrebbe cercato per un solo istante il contatto delle sue labbra, per strapparle un semplice bacio a stampo come ultimo epilogo di quella serata al pub.

 
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20 replies since 18/5/2020, 16:51   704 views
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