| Era innegabile; nonostante la spontaneità delle loro parole e il divertimento derivante da quella paradossale situazione, Mike e Alice stavano continuando a incuriosirsi a vicenda, lasciandosi andare e scoprendosi vicendevolmente sotto gli effetti del Whisky. Come sarebbe potuta evolvere la serata? Tra mille incognite e variabili, una cosa era certa: la temperatura si stava innalzando da ambo le parti, un dato di fatto ormai evidente anche agli occhi meno attenti. Del resto, il liquore continuava a fluire nei loro corpi, sorso dopo sorso, lasciando i primi segni d’euforia. Minuto dopo minuto la vista del ragazzo si stava facendo via via più imprecisa, ma, ignaro di questa leggera distorsione laterale, Mike avrebbe continuato a prestare tutto il suo interesse alla collega, dianzi a sé; dopotutto, non gli sarebbe importato poi molto di ciò che stava accadendo nel resto del locale agli altri eventuali avventori. Fino a quel momento, infatti, Alice si era rivelata un’autentica sorpresa e la sua attenzione, o quel che ne poteva rimanere dopo i primi due calici di Incendiario, era tutta per lei. Accolse le sue parole con un autentico entusiasmo, soffocando qua e là una piccola risata. In fondo, non potevano esistere scelte e serate migliori, in quel momento. Mi fa piacere sapere che tra un altro paio di bicchieri non sarò l’unico a non essere più consapevole e responsabile di ciò che potrò dire! Pare che condivideremo lo stesso destino… Sogghignò, riprendendo poi in mano il secondo calice con l’intento di gustarsi quanto era rimasto al suo interno. Come aveva appena finito di affermare anche la sua collega, testa e fegato avrebbero probabilmente avvertito tutto il peso di quella serata l’indomani, ma ora, nel presente, c’erano ancora diversi dettagli da scoprire o da svelare, nuove confessioni da carpire e molti bei momenti da vivere in compagnia della Lastrange. Fu con questo spirto che l’inglese, dopo aver colto l’implicito obiettivo della Corvonero, che puntava a portarlo oltre il suo limite alcolico, si azzardò subito a puntualizzare: I lati più nascosti e privati possono essere pericolosi… ma sono quasi certo che al prossimo bicchiere potrei già cedere. Una piccola pausa, giusto il tempo di scrutare il suo viso dopo quella piccola confessione, prima di precisare: Ma dimmi, sei proprio sicura di uscire da questo locale con i tuoi ricordi ancora intatti? Per quel che mi riguarda, un altro di questi e credo che l’effetto potrebbe essere molto simile ad un Oblivion ben piazzato! Sorrise nuovamente, lasciando da parte il secondo bicchiere ormai vuoto. Il senso d’euforia stava via via aumentando, così come la lucentezza del suo sguardo. Era forse giunto il punto di non ritorno? Le promesse, tuttavia, dovevano essere rispettate, ed ora toccava a lui essere messo metaforicamente sotto torchio. La domanda arrivò, così, dritta al punto, prendendolo in contro-tempo al punto di non riuscire a compiere un vero e proprio ragionamento logico. Cosa pensava di Alice? La guardò per qualche istante, prima di lasciarsi andare. Cosa penso di te? Beh, chi l’avrebbe mai detto che quella collega così sognatrice e a suo agio con un bel libro tra le mani, potesse essere anche così divertente e carina? É davvero un peccato non aver scoperto prima questo tuo lato... Lasciò andare quella prima confessione per un solo istante, prima di riprendere il ritmo della serata con l'idea di cambiare, almeno in parte, argomento. Il tempo sta letteralmente volando, i nostri calici si stanno svuotando, anche se ne rimangono ancora tanti, troppi, e noi siamo qui, alle prese con il prossimo brindisi! Nonostante il leggero rossore proveniente dalla gote e dalla fronte per quanto proferito poco prima, Mike si sarebbe dato uno slancio per completare la sua opera, andando a prendere un nuovo calice con la destra, per poi portarlo verso la collega con tutta la coordinazione che gli era rimasta. Alle nuove conoscenze, quelle belle, piacevoli e… interessanti! Si soffermò su quest’ultima parola, ponendola in rilievo rispetto al resto del discorso. Sarebbe tornato il suo turno, prima o poi, ma ora toccava ancora una volta ad Alice, farsi arbitro di quell’incontro. Credo che con questa spiegazione, per gli standard di Peverell, potrei aver raggiunto una vecchia e cara “esse”, non mi resta che sperare nella clemenza della commissione. Ammiccò verso di lei e, dopo l’eventuale tintinnio dei loro calici, il Prefetto avrebbe portato, ancora una volta, il liquido ambrato verso le sue labbra. Questa volta ne aveva decisamente bisogno.
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