Darkness, .quest di fazione

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view post Posted on 6/4/2023, 10:41
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Adepto di Lord Voldemort

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Lingue scoppiettanti e asettiche. Non v’era calore in quella casa, un fuoco acceso e ombre assenti. Il freddo penetrava le mura impregnate di muffa e silenzio ed ogni passo tornava indietro come un'eco di legni marci in una stanza vuota.
Syria guardò il giovane accomodarsi, accarezzò la spalliera della seduta, quasi sfiorando i capelli del giovane, prima di mettersi comoda dinanzi a lui. Un ghigno silenzioso, gli occhi accesi di fame. Quando si accomodò Lucas avrebbe potuto notare un cambiamento estetico: la bellezza sfiorita era svanita e dava spazio a un’aurea diversa, più accogliente ed eterea. Una donna piacevole, come fosse rinata nel momento esatto in cui il giovane aveva messo piede nella dimora.
«Se a te non dispiace, preferisco del Whisky ed una chiacchierata in confidenza.»
«Ma certo che no! Ho un ottimo Whisky invecchiato di quarant’anni. Sono certa che non hai mai assaggiato qualcosa di così alta qualità» rispose con un sorriso compiaciuto, passando al “tu” così come aveva fatto l’ estraneo.
«Ah, perdona la maleducazione io sono Syria e tu?» chiese con un sorriso sornione e voce melliflua.
Poco dopo, il tintinnio dei bicchieri sopra ad un vassoio avrebbe catturato la scena. Un bambino avrebbe fatto capolino dal corridoio portando tra le mani tutto il necessario per accogliere l’ospite: la bottiglia tanto richiesta di Caol Ila di Islay, due lowball e un pacchetto di sigarette. Il piccoletto dall’aria stanca, non avrebbe guardato in alcun modo l’ospite e proseguendo a testa bassa poggiò il vassoio sul tavolino a rocchetto dinanzi alle sedute.
Syria fece cenno al ragazzino di versare da bere con una sola occhiata severa e lui eseguì senza fiatare per poi sparire risucchiato dall’oscurità.
«Ne hanno vendute solamente 200 pezzi, è molto raro trovarlo» fece cenno con la mano al giovane si servirsi, per poi allungarsi ad afferrare il bicchiere e unirsi ad un futuro brindisi.
«Cosa ci fa qui?» disse infine, portando sulle labbra screpolate il bicchiere. Un sorso e lo posò sul vassoio, poi prese una sigaretta e l’accese.
Lucas voleva confidenza e Syria gliel’avrebbe data a suo modo.




 
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view post Posted on 8/4/2023, 16:00
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nocturnalleyfoto4
Non c'è luce senza oscurità - Quest di fazione
Confidava nella buona riuscita della missione con tutto il suo cuore, e più ogni auspicato risultato si faceva attendere, più percepiva il peso delle aspettative divenire maggiori. Le dinamiche erano tanto imprevedibili quanto versatili, quella era una lezione che aveva appreso fin da bambino, e più pazientava, più Lucas tacitamente ripeteva tra sé lo stesso insegnamento ricevuto tempo addietro.
Non doveva abbattersi, non poteva indietreggiare.
Sarebbe stato semplice chiudere la conversazione con la donna, fingere che non fosse quello né il modo né l'occasione per attingere alla gratificazione più Oscura, ma di fatto c'erano poche altre varianti e la strategia impartita possedeva fondamenta solide. Iniziava a credere che il vero problema giungesse dall'interno, esattamente dalla stessa aria gelida che si respirava in quella casa: forse lo stesso luogo che nascondeva terribili minacce, la netta possibilità di trovarsi in una situazione atavica lo destabilizzava fortemente.
Ricordava come l'altra, poco prima, fosse apparsa ben più interessata all'aspetto fisico del ragazzo che a quella visita del tutto improvvisata. Seduto al suo posto, Lucas ne era più che convinto, avrebbe dovuto procedere con estrema cautela: la maschera che vestiva invisibilmente, come oggetto vero e proprio, portava alla memoria altre situazioni simili, appartenute ad un passato neanche troppo recente. Quel salotto, così suggestivo alla vista, accoglieva e svelava di continuo dubbi frenetici, e la nuova bellezza della donna quasi assurgeva in modo incomprensibile verso una migliore presenza. Aveva cambiato completamente di prospettiva, ben più graziosa e accogliente rispetto a prima. Cominciava a sentirsi sorpreso, tuttavia, c'era qualcosa che non riusciva a cogliere fin nel profondo, qualcosa che avrebbe potuto rappresentare la risposta d'insieme.
La concreta consapevolezza di essere parte di un mistero più grande altro non era che una sensazione a fior di pelle, e quando il rituale di presentazione poté condurre ad un risvolto iniziale, quello che lo incuriosì di più non riguardò soltanto questo cambio d'aspetto innaturale, quanto soprattutto la tranquillità con la quale aveva condotto all'epilogo stesso.

«Syria, gran bel nome. Io sono Jim, Jim Halpert!» mentì sorridendo in direzione della Strega, e cominciò a chiedersi quale potesse essere la zona falsa di confine dentro la quale potersi muovere. Al rituale concluso, comunque, sentì un altro rumore coinvolgente prendere posto in quello spazio ridotto. Era un bambino che faceva capolino dal corridoio, e quando fece il suo ingresso nella sala, lo stupore nel vederlo riuscì ad infondergli un primo sospiro di curiosità.
Forse Edmund gli aveva mentito, forse il moccioso che vedeva - vivo e in perfetta salute - altro non era che il figlio sciagurato di quella stramba coppia di genitori: giusta o sbagliata che fosse come considerazione, avrebbe tentato di fare chiarezza. Seguì l'intera scena, con estrema attenzione, mettendo a fuoco più dettagli possibili. Bastava una rapida occhiata per concludere un evidente disagio da parte del piccolo, e la domanda principale non poté che sorgere spontanea: poteva la Strega in questione esserne la madre?
Sentì l'impulso di volgere lo sguardo verso l'alto, al soffitto, improvvisamente. La verità, da quel che aveva sempre vissuto, concretizzava le sfumature da una e più crocevia fino ad un'unica, solitaria direzione. Si limitò ad osservare il piccoletto dall'aria stanca poggiare il vassoio con tutto l'occorrente davanti alle sedute, versare da bere su preciso ordine della Donna per poi sparire di nuovo nel buio, senza mai alzare lo sguardo. La mano destra di Lucas, quasi di riflesso, guidò la presa del bicchiere ad un simbolico brindisi: nella delizia del liquido, delle erbe aromatiche e dello stesso gusto più pastoso, vi trovò un senso di spensieratezza, di pace e di partecipazione che avrebbe voluto prolungare.
L'effetto meraviglioso del whisky guidò ulteriormente l'animo verso uno stato di sicurezza, nella difficoltà di una serata che svelava tuttora sorprese.

«Mai assaggiato nulla di simile, è davvero speciale.»«quelle parole, falsamente entusiaste, miravano a colorare la situazione di finta, vana allegria.
Eppure, la domanda più attesa da parte della Donna, non tardò ad arrivare.
Gli aveva offerto la possibilità di fare luce riguardo a quella sua visita del tutto immotivata, e lui, da bravo giocatore qual era, avrebbe cercato di coglierne l'occasione ghiotta.
«Quella testa di cazzo di tuo marito è scomparso con un oggetto dal valore affettivo molto importante per me. Ecco, mi chiedevo, se davanti alla giusta ricompensa potresti aiutarmi in questa ricerca.» parlò rapidamente, in un sussurro concitato, mentre Syria accendeva una sigaretta, per poi ricamare in rapida successione l'ultimo pezzo del puzzle ad una semplice domanda.
«Il ragazzino di prima, quello che sfrutti come Elfo Domestico, è per caso tuo figlio?» avanzò con l'ipotesi, fingendo disinteresse, così da portarsi più vicino per una riuscita maggiore, più prossimo alla verità.
Un ultimo sorso e poggiò il bicchiere vuoto sopra al vassoio.



▼ Attivo & Conoscenze
Bacchetta - Legno d'Ebano nero, corda di cuore di Ironbelly Ucraino, 13 pollici rigida
Veste assassino notturno
1 Orecchino di drago
2 Polvere Buiopesto Peruviana
Cappuccio dell'apprendista

Animagus esperto, lupo

I, II, III, IV, V Classe completa.
VI classe (Homenum Revelio, Illudo Camaleontide, Incarceramus, Specialis Revelio, Repello)
Incantesimi oscuri (Crucio, Sectumsempra, Segreto Ombrae, Fyindfire, Lamento Frango, Sicamen)




PS 270 - PC 213 - PM 251 - P.EXP 49.5

 
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view post Posted on 12/7/2023, 11:24
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Uno sbuffo di fumo. Syria chiuse gli occhi per qualche istante inebriandosi del gusto del tabacco. Posò gli occhi su Lucas l’attimo seguente, il tempo necessario per vederlo pregustare l’ottimo whisky offerto.
«Mai assaggiato nulla di simile, è davvero speciale.»
«Mi fa piacere» cinguettò con un sorrisino compiaciuto, poi un altro tiro di sigaretta.
Seguì con attenzione le parole del giovane mago e impassibile si limitò a non lasciar trapelare alcun disappunto. La donna, però, aveva subito inspirato ed espirato con un lieve nervosismo lasciando la cenere cadere sulla sua veste come nulla fosse.
«Il ragazzino di prima, quello che sfrutti come Elfo Domestico, è per caso tuo figlio?»
Le labbra si incresparono e quella domanda rabbuiò il suo sguardo. Si allungò verso il rocchetto e spense la cicca nel vassoio; poi, bevve un sorso di Whisky e accese subito un’altra sigaretta.
«Non credo siano affari tuoi, Jim. Mh?!»
La voce tuonò secca e la casa sembrò tremare sotto quel chiaro ammonimento. Poi, l’espressione infastidita svanì e il viso parve di nuovo addolcirsi. Lucas poggiò il suo bicchiere e Syria tornò nuovamente con le spalle sulla seduta.
«Edmund non è una cattiva persona, dopotutto. Ha sempre sfamato me e nostro figlio e ha sempre lavorato con fatica e notevole impegno. Cosa potrebbe mai averti sottratto Jim?» sogghignò. Un piccolo suono soffocato, simile ad una risata, le si bloccò in gola. Syria tossì e si leccò le labbra. Gli occhi vacui persero colore: il ghiaccio si sciolse e le iridi riflessero una pazzia che Lucas poté notare immediatamente. C’era qualcosa che non andava in quella donna ma cosa? Presto o tardi avrebbe avuto le sue risposte.
«In che modo posso aiutarti? Devo chiamarlo? Ma so già che potrebbe arrivare a breve.»
Un attimo di pausa e lo sguardo saettò dall’alto verso il basso, soffiò via l’apparente frustrazione di un pensiero che le passò nella mente e tornò a guardare il giovane dinanzi a sé.
«Lui torna sempre quando è tutto finito» canticchiò facendosi leva sulle gambe e tornando in piedi.
«Vuoi conoscere mio figlio, Jim?» Si avvicinò al mobile superando la poltrona, Lucas avrebbe potuto seguirla con gli occhi e vederla afferrare una foto racchiusa in una scialba cornice di legno. Era mangiucchiata lungo i bordi, tracce di denti scavavano il materiale tarlato. La foto era quasi sbiadita, la testa tagliata sino a sotto gli occhi. Il corpicino del ragazzino era posizionato su una sedia in posa con un sorriso teso.
«Era molto piccolo» si voltò a guardarlo, poi tornò ad osservare il bambino ritratto tra le sue dita.
«Era così piccolo e io non ho resistito» il tono colmo di tristezza non durò più di una frazione di secondo. «Non resisto mai» ammise con estrema sincerità ma senza alcun segno di rimpianto. Era pazza, senza dubbio.
D’un tratto un fruscio anonimo animò corde che dalla stoffa della poltrona si attorcigliarono attorno al corpo di Lucas. Il giovane mago non avrebbe avuto modo di divincolarsi da quella presa, non nell’immediato almeno. Le corde avvolsero lo sterno e bloccarono i polsi tenendolo ben saldo in quella posizione. Ora era alla mercé della donna e con un bel problema da risolvere.
«Hai mai ucciso qualcuno?» chiese Syria capovolgendo la foto sul mobile.
«Sai cosa si prova a sentire il sangue scorrere sulle dita?»
Tra le labbra.
Chiuse gli occhi e l’espressione mutò in folle desiderio.
«Puoi confessarmi tutti i tuoi peccati, Jim» avanzò qualche passo, per spingersi successivamente verso il ragazzo. Annusò il suo odore mostrando un inquietante sorriso. «ha tutto un sapore diverso poi...» rise gracchiando. Un’altra nuvola di fumo grigio si disperse nell’ambiente.
Intanto, poco distante, il bambino che li aveva serviti poco prima osservava la situazione in silenzio da dietro l’uscio della porta, dominato dal terrore. Il cuore martellava nel piccolo corpicino e la speranza tornava a nutrire la sua mente: forse un giorno sarebbe tutto finito.


Entriamo nel vivo della Quest è ora di venire a capo della situazione. Cosa sta succedendo? Lucas si trova legato contro ogni previsione, al momento non può sottrarvisi; una chiara trappola ma perché? Sta a te scoprirlo! Hai ancora del tempo, fai le mosse giuste. Tic, tac. Che il fato non corra in tuo soccorso? Staremo a vedere.

Per qualsiasi dubbio già sai dove trovarmi.

 
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