Giornate velenose, Privata

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view post Posted on 15/11/2020, 17:25
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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Camille Donovan
Non era sicura di aver convinto fino in fondo Narcissa ad andare, però aveva fatto del suo meglio doveva ammetterlo.
-Beh, se alle scale piace cambiare cercherò di essere più veloce di loro- disse la tassina sorridendo e facendo spallucce.
Per Camille niente era impossibile, figurarsi raggiungere in tempo record una lezione.
E poi a correre era abituata, a casa non faceva altro quando stava all'aperto, si sentiva allenata ormai.
Quindi fece un respiro profondo e inizio a correre a perdifiato verso le scale a chiocciola, le uniche utilizzate per uscire dai sotterranei.
-DAI, SBRIGATI CHE CE LA FACCIAMO!!!- urlò a Narcissa mentre si avviava correndo.
Se necessario avrebbe trovato la strada da sola, ma sperava ch3 la Serpeverde la seguisse a lezione; anche se non erano affari suoi, *Beh, forse un po' colpa mia lo è se si è intrattenuta* si disse tra se e se, sperava non finisse nei guai per aver marinato la lezione.



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Narcissa Miller
view post Posted on 15/11/2020, 17:49




Narcissa Elodie
Miller
«O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori, quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!»

► Mood: Happy► Età: 11 anni ► Ruolo: Studentessa► Outfit: Divisa di Serpeverde

P
er quanto c'avesse provato, Camille non sembrava particolarmente intenzionata a perdersi la lezione di incantesimi. Suo malgrado, Narcissa si ritrovò a pensare che se al posto di Camille ci fosse stata Maxine invece avrebbero sicuramente disertato la lezione e avrebbero preso strade diverse, che le avrebbero condotte ovunque tranne che nell'aula di incantesimi.
Senza nemmeno pensarci, la Serpeverde roteò gli occhi e sbuffò impercettibilmente, assaporando il "sapore della sconfitta", se così lo si poteva chiamare- Narcissa riprese a giocherellare distrattamente con la ciocca di capelli che formava il suo ciuffo, prima che Camille la incalzasse. La Tassorosso, infatti, era partita in quarta, correndo in direzione delle scale a chiocciola, determinata più che mai a raggiungere la professoressa McLinder a lezione.

"Ehi, ehi!" le fece eco Narcissa.
Senza pensarci, prese a tenerle dietro, anche se con difficoltà, poiché Camille aveva guadagnato già diversi metri di terreno e la Serpeverde non era particolarmente allenata per potersi destreggiare tra corse e scalate di gradoni.

"Fermati!"le intimò, questa volta con tono fermo e deciso.
Se dovevano affondare, l'avrebbero fatto assieme. Narcissa arrivò ai piedi della scala a chiocciola e si piegò in avanti, cercando di recuperare un briciolo di fiato per proseguire con il suo sermone.

"Fermati, immediatamente! Anche perché se dobbiamo andare in aula voglio entrare prima io!" specificò, riferendosi tacitamente al fatto che era "colpa" di Camille se s'erano attardate fuori dall'aula di pozioni. E poi sperava che se fosse entrata per ultima una Tassorosso, la McLinder avrebbe chiuso un occhio. Con Serpeverde, invece, l'avrebbe fatto?


 
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view post Posted on 15/11/2020, 18:11
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Ormai stava prendendo velocità, assaporando la sfida con "le scale a cui piaceva cambiare", ma era giusto a metà delle scale a chiocciola quando Narcissa la chiamò per fermarla.
*Speriamo abbia deciso di venire, se così fosse meglio che si metta seriamente a correre prima di rischiare veramente una punizione* pensò la tassina.
Così interruppe bruscamente la sua corsa, rischiando di cadere per le scale.
*Quindi ha deciso di venire, splendida notizia. Almeno non rischiavano un richiamo, o peggio, per aver marinato la lezione*, pensò entusiasta Camille alle parole di Narcissa.
-Felice che tu abbia deciso di venire- disse compiaciuta la tassina.
-Tranquilla, ti lascio campo libero, fai pure strada- disse Camille raggiante e con un sorriso stampato in faccia.
Era sinceramente felice e fiera di sé per aver convinto Narcissa a seguirla; in fondo era la cosa giusta da fare.



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Narcissa Miller
view post Posted on 15/11/2020, 18:37




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Q
uando Camille le parlò, Narcissa fissò i suoi occhi color ghiaccio sulla ragazzina. Un turbinio di emozioni la sopraffecero improvvisamente: la Tassorosso era convinta di averla persuasa a frequentare la lezione? Cioè, davvero credeva di aver "corrotto" la piccola Serpeverde a far la cosa giusta?
Narcissa restò inerme qualche attimo, indecisa se rispondere o meno. Nello stesso istante, un fantasma, che riconobbe come Nick Quasi Senza Testa, il fantasma di Grifondoro, transitò dividendola da Camille e interrompendo il contatto visivo. Nel momento in cui Sir Nicholas transitò, Camille parve a Narcissa di un mortale colore azzurrognolo misto al grigio, cosa che per un breve istante le fece fare involontariamente un passo all'indietro. Quando il fantasma scomparve dalla vista, Narcissa sembrò riacquistare lucidità.

"E se le scale ci condurranno altrove, vorrai ancora frequentare la lezione?" chiese Narcissa con tono di sfida.
Lasciò a Camille giusto qualche attimo per riflettere sulla risposta, prima di prendere a correre lungo le scale a chiocciola, fino a lasciarsi alle spalle il seminterrato e la Tassorosso. Con l'orecchio teso, però, si sincerava che la ragazzina le stesse tenendo testa, dato che adesso era diventata una tacita sfida tra di loro.



 
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view post Posted on 15/11/2020, 19:06
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Il tempo scorrva inserabile e non le sembrava il caso di arrivare seriamente a lezione.
Non Aveva fatto in tempo a rispondere a Narcissa e a perdersi nei suoi pensieri, che in quel momento gridavano *RITARDO*, che tra le due ragazze comparve Sir Nicholas, detto "Nik Quasi Senza Testa.
I suoi le avevano parlato dei famosi "Fantasmi di Hogwarts", ma da quando era arrivata non ne aveva ancora incontrati.
Molti potrebbero spaventarsi alla vista, ma la tassina era affascinata, persino incantata, dal modo in cui la luce lo attraversava e metteva in mostra quello che c'era dietro di lui, non riusciva a distogliere lo sguardo.
Sarà dovuto al fatto che era abituata a leggere storie di paura babbane, insieme a libri sulle creature leggendarie più svariate; stranamente i suoi non avevano avuto niente da ridire su questa sua passione.
Nik se n'era andato e la tassina stava ancora rimuginando sull'acvaduto quando Narcissa le rivolse nuovamente la parola.
-Dai, non essere pessimista, vedrai che non sbaglieremo strada- disse fiduciosa.
-E poi se succede avremo una buona scusa bella e pronta per il ritardo- disse la tassina facendo l'occhiolino.
Giusto il tempo di rispondere che vide Narcissa partire a corsa.
*Bene, a chi arriva prima dunque*, pensò Camille assaporando la sfida.



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Narcissa Miller
view post Posted on 15/11/2020, 19:29




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"P
essimista, io?" domandò Narcissa con un pelo di malizia nel tono di voce. Ormai ne era certa, sarebbe arrivata davanti all'aula di incantesimi, ma poco prima di varcare la soglia avrebbe lasciato indietro Camille, adducendo all'insegnante un terribile mal di testa. Per questo aveva già la scusa pronta da propinare: avrebbe proseguito fino all'infermeria, lì avrebbe finto un piccolo malore di quelli che generalmente passano con una pacca sulla spalla e "una bella dormita", dopodiché avrebbe fatto gli occhi dolci alla McLinder, spiegandole di come un ingrediente a pozioni le avesse provocato una reazione allergica inattesa.
*Ottimo piano direi, non fa una grinza* pensò compiaciuta, mentre correva lungo le scale.
Un fascio di luce travolse Narcissa e la sua compagna non appena arrivarono all'ingresso. Lì, un intricato labirinto di scale si dipanava sotto i loro occhi. A quel punto, come preventivato, le scale presero a muoversi sotto i loro occhi. Nonostante ormai v'avesse fatto l'abitudine, Narcissa non finiva mai di stupirsi e di restare strabiliata da quelle scalinate così turbolente.

stairs-hogwarts
"Sei pronta?" domandò, voltandosi in direzione di Camille e cercando di intuire se la ragazza si sarebbe davvero applicata per arrivare per prima alla lezione di incantesimi.
Con aria furba, aggiunse:
"Si muovono già... scale birichine".
Di riflesso, Narcissa proruppe in una risata cristallina, che echeggiò nella tromba delle scale e nell'atrio, accompagnando il rumore del marmo in movimento.
Alcuni quadri sembravano interessati a quel siparietto e le voci delle due bambine ne avevano risvegliato l'attenzione. Narcissa poté udire distintamente uno di loro parlare di "bambine in cerca di guai". Senza pensarci due volte, la Serpeverde si voltò verso il residente della cornice e gli rivolse una linguaccia irriverente, della serie 'ma tu, che cosa vuoi da noi?'.


 
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view post Posted on 15/11/2020, 19:54
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Camille Donovan
Aveva iniziato a correre, oltre alla "sfida", non vedeva davvero l'ora di arrivare puntuale, o quasi, alla lezione di incantesimi.
Una volta arrivate nell'atrio e imboccate le scale queste, come se lo facessero a posta per mettere i bastoni tra le ruote, iniziarono a muoversi.
Il movimento era lento e snervante, oltre al fatto che producevano un rumore alquanto inquietante.
Lungo le pareti i personaggi dei quadri le stavano osservando a mo di rimprovero, come se gli avessero disturbati.
*Ci manca farsi nemici pure i quadri* pensò la tassina.
Per tutta risposta vide Narcissa fare la linguaccia ad uno di loro.
-Scusateci- mormorò Camille a fior di labbra ai personaggi che abitavano quelle cornici mentre gli passava davanti.
Ad un certo punto, mentre era intenta a stare al passo con la Serpeverde, la senti chiedere se era pronta.
*Se sono pronta? Sono nata pronta* pensò aumentando l'andatura del passo e avvicinandosi a Narcissa; ormai erano sempre più vicine all'aula di incantesimi e la tassina stava pregando di non essere in eccessivo ritardo. Dopotutto non stava per rimetterci un polmone inutilmente, anche se per fortuna era abbastanza allenata a questo genere di attività.



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Narcissa Miller
view post Posted on 15/11/2020, 20:16




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Q
uando le scale iniziarono a muoversi, Narcissa poté avvertire il momentaneo senso di smarrimento di Camille. Si voltò verso di lei, con aria di sfida. Ormai la sfida era nell'aria, era inutile negarlo: nessuna delle due si sarebbe arresa con facilità. E tutto sommato la tenacia della Tassorosso avevano un ascendente positivo sull'opinione che Narcissa s'era fatta di lei: aveva avuto modo di ricredersi, ancora una volta, sulla fama di piagnuccoloni che i Tassorosso s'erano fatti ai suoi occhi. Tempo addietro, infatti, aveva incontrato Mark Darring, un Tassorosso occhialuto e ingenuo all'inverosimile, che s'era ritrovato quasi assuefatto da lei e dalla sua malizia. Non aveva idea di che fine avesse fatto, soltanto sapeva che l'aveva sguinzagliato per la scuola nella speranza che mettesse a tacere le voci che circolavano sulla sua presunta cattiveria. Poi aveva anche avuto a che fare con Michael Barnes, Anche lui, nonostante tutto, era stato un tipo piuttosto sveglio e tosto, oltre che riflessivo, come s'addiceva a uno della sua casa. Poi c'era Camille, così spontanea, così temeraria, così...
*Con questa punta d'ardimento da Grifondoro, com'è mai possibile?* si chiese mentalmente Narcissa.
Sembrava che ultimamente al Cappello Parlante stessero sfuggendo alcune caratteristiche fondamentali che avrebbero potuto ribaltare le sorti e i destini di diversi studenti. Anche lei, se non avesse quell'indole così Cooper - come amava definirla sua nonna - e avesse seguito gli insegnamenti più pacati e riflessivi di suo padre e dei nonni Miller molto probabilmente invece che a Serpeverde si sarebbe ritrovata tra i Tassorosso.

"Davvero ti scusi con quei quadri?" domandò di getto Narcissa, cercando di scacciare quel pensiero. Ma all'improvviso il rumore di una spada a contatto con del ferro richiamò la sua attenzione.

Narcissa sbarrò gli occhi qualche istante, prima di arrestarsi di colpo e di sporgersi dalla scalinata, per osservare se ci fosse qualcuno in particolare che stesse giocando loro un brutto scherzo. Eppure nell'atrio, a parte loro due, non v'era anima viva. La Serpeverde si voltò verso la Tassorosso, senza curarsi di nascondere il velo di perplessità che attanagliava la sua mimica facciale. Da dov'era provenuto quel suono? Stava per aprire bocca e dire qualcosa, quando una voce si schiarì le corde vocali, quasi stesse per prepararsi a narrare a memoria l'Odissea.
"Altolà, voi due, dove credete di andare?!"
Una voce fece sobbalzare Narcissa, la quale si premurò immediatamente di vedere se anche Camille era rimasta sorpresa da quell'improvviso intermezzo imprevisto. Dall'alto della cornice sopra le loro teste, un cavaliere dall'aria austera le guardava e guarniva la spada a mezz'aria, facendosi grande e ostentando tutte le sue presunte imprese eroiche. Narcissa osservò distrattamente anche il pony sul quale era seduto, anche se l'attenzione tornò nuovamente sulla faccia paffuta e divertente del cavaliere che si sentiva più potente di Artù.
"Da qui non passerete, se l'indovinello non risolverete"
A quel punto Narcissa era davvero perplessa. Cosa voleva quel quadro adesso da loro? Ed esattamente in che modo avrebbe potuto un semplice quadro frapporsi tra loro e la prosecuzione di quella corsa verso l'aula di incantesimi. Che Cadogan stesse facendo perdere loro del tempo era un dato di fatto, ma...

"Ehi, Camille!" esclamò d'un tratto Narcissa, richiamando l'attenzione della piccola Tassorosso. Sperava che la ragazzina non si lasciasse abbindolare dalla voglia di Sir Cadogan di scherzare e di metterle in difficoltà. Non che Narcissa bramasse dalla voglia di andare a lezione, intendiamoci, ma non aveva nemmeno tutta sto gran interesse a restare bloccata sulla scalinata nell'attesa che qualche insegnante la pescasse a zonzo per il castello invece che in classe a prendere diligentemente appunti.
A quel punto, Narcissa stava per ignorare Sir Cadogan quando questi esordì: "Parla senza bocca, ti batte e non ti tocca, corre senza piedi, passa e non lo vedi. Cos’è?".
Narcissa sgranò gli occhi indispettita. Davvero ci stava provando ad ostacolarle? La bimba si sforzò di ignorare Sir Cadogan e la sua provocazione. Ma Camille avrebbe fatto altrettanto?




 
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view post Posted on 15/11/2020, 21:11
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Camille Donovan
La tassina era pochi passi dietro Narcissa e stava cercando di aumentare l'andatura il più possibile.
Dentro la sua testa risuonava una vocina che le diceva "è tardi, è tardi, è tardi, è tardi", neanche ci fosse il bianconiglio in persona, personaggio di una fiaba babbana che lei adorava.
Questa corsa all'ultimo secondo per la puntualità a incantesimi la stava stimolando, non pensava di fare questo proprio i suoi primi giorni e ringrazio mentalmente la Serpeverde per questo.
Ad un tratto Narcissa si fermò, lì per lì la tassina non capì il motivo, ma mano a mano che si avvicinava sentì un rumore di ferro contro ferro, come di, di un'armatura o di una spada.
*Ma cosa caspita succede, ti prego fa che non sia un altro intoppo, credo ne abbiamo avuti abbastanza per odesso* pensò la tassina con un misto di nervosismo e apprensione.
Ad un certo punto Narcissa la chiamò, ma non con tono di sfida, ma di ammonimento.
*È mai possibile, allora abbiamo davvero incontrato un nuovo ostacolo*, pensò mentre alzava gli occhi al cielo e si avvicinava per vedere meglio chi o cosa era.
Avvicinandosi notò che si trattava di Sir Cadogan, uno dei personaggi che, come le avevano spiegato i suoi, era famoso per fermare gli studenti ponendo loro insoliti indovinelli.
Ed era proprio quello che era appena successo alle due malcapitate, già in potenziale rischio punizione se non raggiungevano in tempo record l'aula di incantesimi.
-Ci scusi Sir Cadogan, ma adesso proprio non possiamo attardarci, siamo in ritardo per la lezione e dobbiamo letteralmente correre alla velocità della luce. Se proprio ci tiene, al ritorno risponderemo al suo indovinello- disse Camille, cercando di essere il più gentile e diplomatica possibile con l'inquilino del quadro, sperando che, almeno per il momento, le lasciasse in pace.
Così la piccola tassina tentò di allontanarsi il più velocemente possibile insieme a Narcissa.



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Narcissa Miller
view post Posted on 15/11/2020, 21:33




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A
quanto pareva no, gli ostacoli non erano ancora finiti. Se a dividerle dal primo piano restava "solo" una rampa di scala, era altresì vero che Sir Cadogan ce la stava mettendo tutta pur di distrarle e non farle proseguire. L'indovinello era diventata, adesso, una questione di vita o di morte per lui, che si dimenava fendendo colpi a casaccio e sferzando l'aria con la sua spada di metallo.
Narcissa lo guardò non senza tradire un certo disappunto. Era mai possibile che lei e Camille si stessero lasciando distrarre da uno stupidissimo quadro? Per quanto si sforzasse di pensarci, Narcissa in quel momento non trovava la soluzione. Con la logica non era mai andata particolarmente a braccetto e soprattutto in quel frangente, così su due piedi, le risultava impossibile riuscire a fornire la soluzione di quell'enigma. La bimba si sistemò la tracolla la cui spallina di cuoio, nel frattempo, le era ceduta sulle spalle, quasi a voler cadere sul pavimento. Anche la borsa, adesso, ci si metteva a rallentare la loro corsa?!

*Eh no, eh!* pensò indispettita Narcissa, curandosi di sistemare la meglio la spessa fibbia di cuoio marrone. L'idea di poter perdere la borsa e tutto il suo contenuto la spaventava, dato che quella borsetta era stata allargata internamente da un incantesimo estensore che una sua compagna di Serpeverde aveva praticato su di essa pochi giorni dopo il suo arrivo a Hogwarts. Lì dentro conservava praticamente tutti i suoi libri di testo, oltre che le pozioni che aveva ricevuto in premio a lezione dal professor White e anche alcuni abiti di scorta nel caso in cui si fosse sporcata.
Una volta sistemata al meglio la tracolla, Narcissa fece per proseguire, ma la voce di Camille la fece arrestare con un piede praticamente a mezz'aria. La Serpeverde si voltò sconcertata verso la Tassorosso, quasi ad implorarla di lasciar perdere quel ciarlatano di un Sir Cadogan.

"Camille!!!" la rimproverò seccata.
Accompagnò il rimbecco spalancando gli occhi e mostrando in tutto il loro chiarore le iridi color del ghiaccio.
In quel mentre, Sir Cadogan, invece, esternò tutto il suo disappunto per essere stato così repentinamente liquidato.
"Eh, no, proprio no, dovrete passare sul mio cadavere prima di poter passare di qui! Altolà!!!"
Narcissa lo guardò con una certa perplessità. Era davvero convinto di poterle fermare? Nel mentre sparò a casaccio qualche soluzione all'indovinello, senza sapere se stava andando nella direzione giusta o se era completamente in alto mare.

"Un albero? Una nuvola? Uno Schiopodo Sparacoda? Poco importa..." esordì a voce alta, in modo tale che la sua voce non risultasse coperta dal frastuono che la spada di Sir Cadogan e il suo vociare stavano producendo su quella scalinata.
"... Camille, corri! Adesso!"
Narcissa urlò, mentre Sir Cadogan, preso dalla foga, aveva lanciato una sferzata di spada con tanta grinta da ritrovarsi con i piedi all'aria e la schiena riversa al suolo. Il pony, indispettito, s'era imbizzarrito ed era fuggito. Poco distante lo si poteva vedere al pascolo in un quadro dove un pastorello al lavoro stava portando in gregge delle pecore bianche come la neve. La scena era palesemente comica, ma Narcissa non volle prendersi il tempo per bearsi di quant'appena accaduto: Sir Cadogan era troppo permaloso e molto probabilmente appena rinsavito da quell'incidente di percorso avrebbe fatto di tutto per calamitare l'attenzione del custode o di qualche fantasma pur di metterle nei guai.
La Serpeverde si allontanò a passo svelto, controllando con la coda dell'occhio di aver Camille ancora alle calcagna.

 
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view post Posted on 15/11/2020, 22:09
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Camille Donovan
Niente, la diplomazia non aveva funzionato.
*Certo Sir Cadogan è veramente ostinato, con tutto il tempo che ha a disposizione proprio adesso ci doveva fermare.* pensò la tassina sul punto di irritarsi e perdere la calma.
Oltretutto, nonostante fosse stata il più gentile possibile, si era pure indispettito, come se non capisse cosa volesse dire la parola "fretta".
Narcissa, indispettita quanto Cadogan, provò inutilmente a rispondere, irritando ancora di più Sir Cadogan, che per fortuna o per sfortuna? In un eccesso d'ira, dando un colpo di spada, si ritrovò gambe all'aria con il suo pony in fuga.
Nel cadere per poco non dette una sferzata a entrambe con la sua spada, che Camille si ritrovò a un palmo di naso.
L'incidente capitò a proposito, le due ragazze scapparono a gambe levate.
Camille scapicollandosi dietro a Narcissa rimuginò...
*Adesso cosa ci capiterà, una nuova deviazione, un nuovo abitante dei quadri impazzito o peggio....incontrare uno dei fantasmi che popolavano il castello?*
Per quanto amasse i fantasmi di Hogwarts in quel momento non avrebbe voluto di certo essere interrotta nella sua corsa pure da loro.
Proprio in quel momento vide passare il fantasma del "frate grasso", ma non sembrava porre troppa attenzione alle due giovani in fuga.
*Per favore, fa che ci ignori, fa che ci ignori* sperò Camille con tutte le sue forze.


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Narcissa Miller
view post Posted on 16/11/2020, 13:25




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P
er un fortuito caso del destino, Sir Cadogan era rimasto invischiato nella sua fitta rete di lotte intestine contro il nulla più assoluto, motivo per cui Narcissa e Camille erano riuscite a defilarsi molto velocemente da quell'assurdo quadretto. Il pony di Sir Cadogan continuava imperterrito a brucare l'erba in una cornice poco distante, cosa che mandò in bestia il cavaliere cuor di leone, che non mancò di prodigarsi in un ridicolo quanto eroico "salvataggio", come lo definì all'atto della partenza.
Narcissa avvertì la tensione allentarsi, grazie al cielo il pony sembrava più importante in quel momento della risposta all'indovinello, così fu consentito loro di proseguire quella corsa contro il tempo per raggiungere la lezione di incantesimi. Peccato che d'improvviso il Frate Grasso, fantasma di Tassorosso paffuto e affabile, attraversò loro la strada. Narcissa avvertì il disagio di Camille, alla quale si leggeva a chiare lettere sul viso il desiderio che il fantasma non si intrattenesse con loro, facendo perdere ulteriore tempo prezioso.
Quando s'accorsero di aver via libera, Narcissa si voltò di scatto verso Camille e poi più veloce che poté s'avviò verso la scalinata del primo piano, che minacciava di volersi spostare da un momento all'altro. Per un curioso quanto fortuito caso del destino, Narcissa riuscì a risalirla, arrivando al primo piano. La porta della classe di incantesimi era ancora aperta, segno che la docente doveva ancora fare il suo ingresso. Forse erano state fortunate, o forse semplicemente aveva tenuto la porta dell'aula aperta e una volta varcata quella soglia le avrebbe attese una sonora lavata di capo. Poco importava, erano in aula, adesso quello contava più di qualsiasi altra cosa. Narcissa fece segno con la mano a Camille di sbrigarsi, dopodiché fece il suo ingresso in aula e prese posto nel primo banco rimasto libero.



 
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view post Posted on 16/11/2020, 13:59
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Camille Donovan
Per loro fortuna "il Frate Grasso" ignorò le due fuggiasche.
Ormai erano vicinissime alla meta, mancava solo una rampa di scale, una sola rampa che le separava da una punizione o da un ingresso trionfale privo di conseguenze.
Imboccata la rampa la sentì iniziare muovere sotto i suoi piedi.
*No, no, no, non adesso, non adesso* pensò la tassina scapicollandosi per raggiungere la cima il prima possibile.
Per fortuna era stata più veloce delle scale e con un ultimo scatto corse a perdifiato verso la porta dell'aula, che era aperta.
*Buon segno* pensò Camille.
Erano arrivate giusto in tempo, la professoressa McLinder non era ancora arrivata.
*Punizione e decurtamento punti evitati* pensò soddisfatta Camille, di certo non voleva fare brutte figure proprio con la sua Capocasa.
Dalla soglia Narcissa le fece segno di via libera, così con passo deciso la tassina ritardataria varcò la soglia e si diresse verso un posto in terza fila rimasto fortunatamente libero.
Adesso non restava che riprendere fiato e seguire la lezione.
*Dovrei chiedere più spesso aiuto se il risultato sono delle corse contro il tempo* pensò la tassina amante delle avventure sorridendo tra se e se.


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Grazie per la role avventurosa 😎❤
 
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