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view post Posted on 18/4/2021, 09:16
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PS: 215 | PC: 162 | PM: 164.5 | PE: 41.5



Mary Grenger oh girl, i'm fucking fearless. Come aveva pensato – forse un po’ anche sperato per evitare ulteriori sorprese – le frecce nella porta principale presentavano la stessa fattura e lo stesso alone rosso di quelle precedentemente visionate. Era per lei ovvio, a quel punto, che un terzo attore le aveva compromesse in qualche modo. C’era da definire la natura di questi soggetti, se ministeriali o meno, se buoni o cattivi. L’idea che i centauri potessero essere stati sotto l’influenza di qualcun altro, alla mercè di un ricatto, si era fatta strada nella sua testa, come un palloncino si era gonfiato arrivando a schiacciare tutte le altre ipotesi. I centauri lo sapevano di non dover varcare la soglia della foresta, ma allora perché lo avevano fatto? Perché costretti da qualcuno o qualcosa, era la scontata risposta che si era data.
Quando aveva raggiunto la porta, Mary aveva un’ultima volta lanciato uno sguardo in direzione della sua compagna di avventura per essere sicura di vederla ancora, di conoscere la sua posizione. La loro collaborazione, lo sapeva bene, era vitale per far si che la missione avesse successo. Poi, in realtà, con il passare del tempo, stava iniziando a nutrire sentimenti di fiducia nei confronti della tassorosso e ne valorizzava molto le opinioni, le idee. Assicuratasi che la caposcuola fosse nella sua linea d’aria, si apprestò ad aprire la porta. La sua mano però, aperta e pronta a spingere la massiccia entrata in legno, si fermò d’improvviso. Lo aveva sentito vividamente, non poteva essere uno scherzo del suo cervello. Passi. Erano state attente a guardarsi le spalle, ad assicurarsi che nessuno le stesse seguendo, ma l’idea che qualcuno potesse essere all’interno della capanna, con tutto ciò che avevano da ispezionare, era passato in secondo piano. Ma era così, evidentemente. Che Carter fosse all’interno della sua casa? Perché quella poteva – sperava – essere la cosa più scontata. Sarebbe stato divertente entrare con forza per poi trovarsi davanti il guardiacaccia intento a scaldarsi il tè. In un altro momento, avrebbe persino riso per quel suo pensiero. Doveva agire, comunque. Il suo primo pensiero fu allora di avvertire Thalia. Lentamente, silenziosamente si apprestò a compiere un singolo passo all’indietro, poi i suoi occhi si sarebbero spinti alla ricerca della compagna. Le due ragazze non erano tanto distanti e fu allora facile – forse fortuna – riuscire a cogliere lo sguardo della ragazza. Con la mano sinistra cercò di attirare maggiormente la sua attenzione e, una volta ricevuta, avrebbe usato l’indice sinistro per indicare la capanna, poi le sue labbra si sarebbero mosse con lentezza e precisione a formare la parola “UOMO”. Se Thalia aveva così presto raggiunto il suo sguardo era perché, evidentemente, anche lei aveva scoperto qualcosa nell’orto.
C’era qualcuno dentro, qualcuno che appena avesse aperto la porta si sarebbe trovata una grifondoro di fronte. Razionalmente sapeva che le sue conoscenze per un eventuale combattimento frontale non erano così ampie. Anni di duelli al quarto piano non erano paragonabili all’affrontare chiunque si trovasse all’interno della capanna – a meno che non fosse Carter, la grifondoro ci sperava ancora. Ancora con lo sguardo puntato verso la sua compagna, e sempre con l’ausilio della sua mano libera, fece un ampio cenno semicircolare con il tentativo, plateale, di indicare a Thalia la seconda entrata della capanna. Il suo piano, allora, era evidente: voleva accerchiare la persona all’interno della capanna per poi entrare. Avevano ispezionato l’orto, l’ingresso, la staccionata non le sembrava potesse fornire qualche indicazione in più. Dovevano dirigersi verso la foresta, ma allo stesso tempo chiunque si trovasse nella capanna poteva avere per loro informazioni utili. A quel punto, avrebbe stretto la bacchetta nella mano destra e avrebbe stavolta compiuto un minuscolo passo in direzione dell’ingresso. Qualora Thalia avesse compreso di doversi dirigere all’ingresso secondario, avrebbe atteso un momento prima di pensare di agire in qualsiasi modo. Con la mano sinistra appoggiata sulla porta, avrebbe quindi spinto la testa leggermente in avanti per provare ad udire nuovamente chi vi fosse all'interno. Ma lo sapeva che, alla fine, avrebbe dovuto aprire la porta.





incantesimi - inventario

INCANTESIMI APPRESI:
I, II, III, IV CLASSE.
+ IRACUNDIA
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BACCHETTA: LEGNO DI CILIEGIO, PELO DI CRUP, 10 POLLICI E TRE QUARTI, FLESSIBILE
PASTA CURATIVA: UNA PASTA DA APPLICARE SU FERITE DI UMANI, CREATURE VIVENTI E PIANTE. IN QUEST O DUELLI CURA 5 PUNTI SALUTE. 0/3
anello vegvisir: AIUTA CHI SI È PERSO A RITROVARE LA STRADA, INFONDENDO CORAGGIO E FIDUCIA IN SE STESSI.
 
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view post Posted on 18/4/2021, 09:23
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Per un istante che pare durare un'eternità, Thalia esamina i resti animali e si isola completamente dallo scenario che la vede coinvolta. Quanto si è immaginata, mano a mano che avanza verso il punto in cui le carcasse sono ammonticchiate, prende forma davanti ai suoi occhi molto velocemente: zampe, occhi e interiora sono accumulate in un unico punto; nell'osservare la scena accucciata in precario equilibrio sulle punte dei piedi, si chiede se non siano state posizionate a quella maniera da mano umana - dopo la scoperta dell’attacco - o se il tutto sia stato malamente assemblato prima o durante il misfatto. I Centauri, antropomorfi soltanto per metà, faticherebbero a raccogliere delle carcasse dal terreno senza chinarsi del tutto con le zampe anteriori. Abili cacciatori, pensa, non sono adatti a raccogliere qualcosa dal terreno. La neve, inoltre, non l’aiuta a scorgere le tracce di zoccoli, indicative del loro passaggio sulla scena del crimine. Sospira rabbiosamente e si concentra invece sul liquido viscoso e verdastro che cola da alcune parti animali accatastate alla bell’e meglio.
Il veleno di Acromantula è secondo soltanto a quello di Manticora, per quanto ne sa, e ricorda ben poco dei suoi usi - analizzati brevemente al primo anno; eppure, è certa che un veleno tanto potente, capace di paralizzare una preda, sia deleterio per le colture stagionali portate avanti dal Guardiacaccia. A meno che non si tratti di miscele apposite a scacciare i parassiti, il veleno di Acromantula è stato usato appositamente per lasciar perire il futuro improbabile, ormai, raccolto. Perché? Quella domanda non fa altro che frullarle nella testa e non capisce il senso di quanto i suoi occhi osservano. I Centauri vivono in pace tra loro nella Foresta, mantenendo un rapporto di distanza sicura dal Castello, così come gli Studenti si approcciano di rado alla boscaglia. Il Guardiacaccia, da buon mediatore, monitora il confine e si assicura che nulla entra od esca dalla Foresta. Perché attaccare proprio la Capanna, l’ultimo - e al contempo il primo - avamposto di civiltà tra la Scuola e i Centauri? Qual è il motivo di tanto accanimento? Le sembra quasi di rivedere davanti agli occhi le righe dei manuali di Storia della Magia e il commento di Peverell, secondo il quale oltre a numerose leggi a regolare i rapporti tra Creature di siffatta intelligenza - quasi umana - e i Maghi, vige anche un regolamento non scritto secondo cui gli uni non debbano intralciare l’esistenza degli altri in modo significativo. La Foresta è il loro regno, perché minare la sicurezza di quanto è al suo esterno? «Pericolo.» sussurra, quasi in risposta al proprio ragionamento. E se tutto quanto fosse stato dettato dall’esigenza dei Centauri di gridare aiuto, non per la loro salvaguardia, ma per la loro? Tornerebbe tutto: non sarebbero più i Centauri ad uccidere gli esemplari di Acromantula e non sarebbero loro a rischiare di entrare in contatto col potente veleno. A meno che… non abbiano fatto altro che trascinare nel recinto delle zucche quanto è stato trovato nella Foresta. E come farle trovare se non attaccando, senza colpo ferire, l’ultimo baluardo? Il ragionamento filerebbe anche meglio se supportato da prove concrete, ma per il momento quell’ipotesi è tutto ciò che lei e Mary hanno a disposizione. Non può sapere se la sua intuizione sia giusta e, nonostante un moto di speranza si sia acceso - facendole spuntare una smorfia compiaciuta sul volto infreddolito - manca ancora un passaggio. Le frecce. Il cerchio che non solo circonda la proprietà, ma anche le carcasse. Il primo è un comunissimo scavo nel terreno. Il secondo pulsa del medesimo alone color rubino che avvolge le frecce incriminate. E’ a quel punto che la smorfia scompare e lo sguardo si sposta velocemente tra il cerchio intorno alla proprietà e quello luminescente sulle carcasse: se quanto hanno supposto in precedenza è corretto - ovvero che si tratti di un incanto atto ad isolare le prove dell’assalto dall’intervento esterno - allora lei e Mary potrebbero non essere sole. Trattiene il respiro e istintivamente s’irrigidisce: potrebbero essere le uniche visitatrici estemporanee della Capanna, poiché chiunque abbia fatto saltare l’anello di sicurezza potrebbe essere arrivato prima di loro ed aver abbandonato il campo; oppure - ed è lo scenario peggiore - sono arrivate contemporaneamente o subito dopo l’intruso. Se così fosse, l’unica difesa dall’essere scoperte potrebbe essere il nero mantello che entrambe portano sulle spalle e la cosa non le piace per niente.
Facendo perno sulle punte dei piedi, evitando accuratamente di volgersi interamente alla Capanna, Thalia cerca Mary, della quale scorge appena il profilo da quella posizione: vorrebbe dirle quanto ha scoperto, ma la Grifondoro è ancora concentrata sui suoi obiettivi, le frecce sulla porta e lo stato della Capanna, finché finalmente non si sporge e l’espressione sul suo viso non la mette in allarme. Gesticolando e sillabando parole appena comprensibili, le sta forse dicendo di spostarsi? Incerta sul significato del labiale, ma forte del fatto che l’espressione facciale racconti tutto ciò di cui hanno davvero bisogno per intendersi, Thalia annuisce e gesticola con la mano libera per farle cenno di aver capito le sue intenzioni, mentre per un attimo la sua paura diviene realtà. Qualcosa si muove, forse, nella Capanna? Non le resta che provare a spostarsi, mantenendo la posizione abbassata, fino ai gradini che danno accesso alla porta secondaria sul retro. Quante volte è passata di lì chiedendosi a che cosa potesse servire, vista la breve distanza tra l’orto e l’abitazione? Adesso, forse, tutto ha più senso. Smilzo si muove nel taschino dell’uniforme, infastidito dagli scossoni che i suoi movimenti causano disturbando il suo sonno, ma per quanto sia dispiaciuta Thalia non può evitare di essere quanto più agile possibile. Cerca di appostarsi rasente al muro e alle scalette, dal lato in cui la porta - una volta aperta - possa mostrarle chiaramente chi o che cosa si trovi all’interno della Capanna. Qualsiasi cosa avvenga, Thalia è in posizione. Stringe l’elsa della bacchetta di salice con decisione, sperando di non doverla utilizzare.
Poi, non le resta che attendere.
Thalia J. Moran
PS 289 | PC 226 | PM 254 • EXP 47.5
Inventario&Conoscenze

Oggetti:

Bacchetta - Legno di Salice, Crine di Mooncalf, 10 Pollici, Elastica
Ciondolo Capello di Veela - incanta l'avversario in quest per un turno
1 Fiala di Decotto al Dittamo

Incantesimi:

I Classe - Completa
II Classe - Completa + Orcolevitas
III Classe - Completa + Iracundia
IV Classe - Completa + Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Neptuno
V Classe - Flagrate, Expecto Patronum, Plutonis, Cave Inimicum, Exhalo, Candends/Candens Missìle, Aliquid Condensare, Heolo benedici, Deprimo
VII Classe - Legilimens
I Classe Chiara - Atlantis Cage, Rituale Perfetto

Incantesimi Alchemici:
Langue Verte

Vocazioni:

Legilimens Apprendista (I Livello)
Occlumante (II Livello)
Elementalista Inesperta (I Livello) (Acqua)

Thalia porta con sé anche Smilzo, un Asticello che possiede da qualche mese.

Riassunto & Danni

Thalia esamina con cura i resti animali, soffermandosi sugli aspetti tecnici che possono aver portato i Centauri a compiere un gesto simile: valuta l’ambiente e le proprietà del veleno, richiamando alla memoria nozioni apprese nel corso degli anni scolastici precedenti. A quel punto si accorge degli aloni rossi intorno alle carcasse e il ragionamento la riporta a monte, ovvero alla possibilità che si tratti di un incanto atto ad isolare le prove e che, se non esistente attorno alla proprietà, questo significa implicitamente che l’incanto è stato sciolto e l’unica traccia della sua esistenza è costituita dal solco nel terreno. L’idea che si fa, dunque, è che non siano sole, o che perlomeno qualcuno sia arrivato lì prima di loro. Non agisce in alcun modo, in definitiva, lasciando a Mary il compito di direzionare le loro azioni.
Da qui in avanti è tutto estremamente ipotetico: la comunicazione col labiale di Mary verso Thalia, Thalia che si sposta a carponi e poi si posiziona sulla porta secondaria della Capanna per cogliere in flagrante il probabile intruso.
 
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view post Posted on 15/5/2021, 15:35
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Il tempo sembrava essersi allungato.
Infinitamente durevole, aveva permesso loro di comunicare ed a Thalia di avvicinarsi con il corpo all’insieme di ciottoli che costituivano la capanna, evitando di essere scoperta.
Entrambe, vuoi Mary perché era con il capo attaccato alla porta, vuoi Thalia perché era sotto alla finestra, continuavano a sentire dei rumori costanti e dei borbottii incomprensibili provenire dall’interno.
Chi si trovava in quel luogo? Era il guardiacaccia o qualche estraneo? Cosa stava facendo? Perché si trovava lì?
Le domande sorgevano spontanee, così come sorgeva spontaneo quel coraggio che portava le due ad agire ed eventualmente attaccare.
Ma era veramente quello il modo giusto di comportarsi? La corretta azione da seguire? E se dentro vi fosse stato qualcuno ben più esperto di loro nel combattimento?

L’idea era quella di accerchiare chi si trovava all’interno bloccando entrambe le entrate alla capanna, ma il tutto venne interrotto da dei sibili che poté percepire solo una di loro due.
Nel giro di pochi istanti, Thalia vide due frecce impattare di lato una delle zucche presenti nell’orto che pochi minuti prima aveva finito di osservare.
Di chi si trattava?
Se si fosse affacciata nella direzione opposta a quella in cui avevano impattato le frecce, avrebbe potuto scorgere nella foresta proibita qualcosa.
Quello che sembrava essere un uomo villoso a torso nudo la incitava a muoversi verso di lei e non verso la porta.
Cosa era giusto fare? Come era meglio muoversi? Era il caso di avvisare Mary con la quale ora aveva perso il contatto visivo?
In quel momento, la Tassorosso si trovava al centro del capanno in balia dei pensieri.
La sua compagna era lì, in attesa di un suo cenno, di una sua mossa per capire cosa fosse giusto fare.


 
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view post Posted on 24/6/2021, 20:11
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I secondi passano e piano piano la tensione va assestandosi su un livello parzialmente accettabile, a metà strada tra il fastidio della muscolatura e del bruciore dei nervi tesi e il battito cardiaco che non vuole essere ammansito. Sa che essersi dirette alla Capanna è stato un passo fondamentale, ma non può fare a meno di chiedersi se, dopotutto, non vi fosse un’alternativa altrettanto valida. L’orecchio teso capta i rumori provenienti dall’interno della struttura, ma non capisce se si tratti di qualcuno che, come loro, ha raggiunto il posto per osservare lo spettacolo macabro dell’esterno, oppure se si tratti dell’esecutore materiale. Se così fosse, lei e Mary sarebbero nei guai.
E se invece si trattasse di...
Non ha tempo di focalizzarsi sul pensiero, ben più confortante, che i passi possano appartenere al Guardiacaccia stesso, poiché un sibilo che il suo udito riconosce seduta stante la costringe a voltarsi repentinamente in direzione dell’orto delle zucche. Lì, sulla superficie liscia di uno degli ortaggi di stagione, vibrano ancora del colpo due frecce scoccate con estrema precisione. Non è un’esperta di tiro con l’arco, ma ricostruire la traiettoria non è la cosa più difficile da fare in quel momento. Incurante per un istante soltanto delle mosse di Mary e dello sconosciuto all’interno della Capanna, Thalia segue l’immaginaria parabola compiuta dalle frecce e, finalmente, lo vede.
Tra le fronde basse dei primi alberi, degli arbusti e del rado sottobosco, una figura agita la mano: se anche non si presentasse col torso parzialmente nudo, Thalia sa con chi stia dialogando silenziosamente. I Centauri sono gli arcieri migliori e, se avesse voluto colpirla, l’avrebbe fatto senza pensarci troppo. Creature come quelle sbagliano solamente di proposito.
Rilascia il fiato che non si accorge di aver trattenuto fino a quel momento e annuisce decisa. Forse la strategia di Mary, attaccare prima di essere attaccati, non è la migliore; se la sua teoria fosse vera - ovvero che i Centauri sono vittime e non carnefici - allora avrebbero per le mani il probabile aggressore, ad una parete di pietra e legno di distanza. E se, invece, fosse solo il Guardiacaccia tornato a sistemare i propri effetti personali? Con quale titolo potrebbero presentarsi a lui e pensare di uscirne indenni?
Si volta e si muove lesta, facendo attenzione a non scivolare, per raggiungere Mary: l’ultima cosa che vuole è avere il destino della ragazza sulla coscienza. Quando è sicura che lei possa vederla, seppur appiattita contro la parete poco sotto la finestra che si affaccia sull’orto, agita le dita della mano per richiamarne l’attenzione. Se ha fortuna, Mary - vedendola - fermerà qualunque strategia la sua mente abbia partorito; e, sempre col benvolere della Dea Bendata, Thalia si augura che Mary capisca quanto sta cercando di dirle.
«Pe-ri-co-lo.» sillaba senza emettere un suono. Non è certa che il messaggio la raggiunga chiaramente, così indica la capanna e poi la Foresta alle loro spalle. E lì che devono andare.
Non ha ricordi felici dei Centauri, sono parte di un disegno più grande per certi versi, ma questo non le impedisce di riporre fiducia nel proprio istinto. All’ignoto della Capanna, preferisce l’oscurità della Foresta.
Prima di muoversi nuovamente e dopo essersi accertata che Mary abbia recepito il messaggio, per precauzione porta la bacchetta al capo e mentalmente esegue l’incanto che ha permesso loro di arrivare fin lì.
L’idea di sparire, di non essere viste diventa ora più che mai necessaria e fondamentale.
Il fatto che l’Esercito sappia cosa stanno facendo la conforta solo in parte: prima che possano arrivare eventuali rinforzi, lei e Mary dovranno cavarsela da sole. Tanto vale cominciare con un pizzico di presunto vantaggio. *Sèocculto*
Thalia J. Moran
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Dopo un breve riferimento allo stato emotivo, Thalia ode il fruscio e il sibilo delle frecce scoccate e conficcate a pochi passi da lei; non si concentra sulla fattura delle frecce, quanto più sulla precisione del tiro e questo la porta a individuare nella boscaglia la figura descritta a torso nudo. Istintivamente Thalia lo riconosce come un Centauro e la sua teoria iniziale acquisisce valore: non sono i Centauri ad essere responsabili di qualsiasi evento nefasto sia accaduto nella Foresta e alla Capanna. Così, annuisce al presunto Centauro e fa di tutto affinché Mary sappia di doversi fermare. Poi, qualora il passaggio di informazioni sia avvenuto correttamente, Thalia esegue nuovamente il Seocculto, rinnovandone gli effetti.
 
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view post Posted on 14/7/2021, 16:26
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Mary Grenger oh girl, i'm fucking fearless. Che avrebbero dovuto affrontare la situazione di petto era stata cosa chiara ad entrambe le studentesse. Gli indizi avevano portato a molteplici conclusioni, molto delle quali Thalia e Mary avevano in comune, non sapendolo. Avevano seguito gli indizi e con meticolosa attenzione avevano fatto loro tutto ciò che le era stato offerto e, allo stesso tempo, un senso di vuoto e di ignoranza avevano pervaso la grifondoro. Continuava a dubitare che i centauri fossero i nemici in quella storia, lo aveva ribadito a sé stessa e a Thalia più di una volta. Quelle creature non avevano in loro la capacità di fare del male, pensava la bionda.
E la presenza di una persona all’interno della capanna sembrò confermarle ciò. La presenza di un’altra persona – forse anche più di una – confermava che qualcun altro stava indagando oltre loro. Fossero stati mangiamorte, ci sarebbe stato da chiedersi anche come avessero fatto a superare i confini del castello. Ma in realtà vi era poco tempo di riflettere su altro che non era ciò che, da lì a poco, avrebbero affrontato. Assicuratasi che vi era effettivamente qualcuno all’interno, discostò nuovamente la testa e la mano sinistra dalla porta, allontanandosi lentamente da questa. Prima di entrare voleva assicurarsi che lo spazio intorno a sé non presentasse insicurezza, e che nessun altro oltre lei e Thalia fosse presente al momento dell’ingresso nell’abitazione. Per lei era di immensa importanza proteggere gli studenti ed il personale del castello. Girò prima la testa da un lato analizzando con cura l’ambiente e, una volta accertatasi non ci fosse niente, girò il collo verso il lato opposto. Notare Thalia fu abbastanza facile: pensava di essere stata chiara, c’era qualcuno nella capanna. Perché la caposcuola era ancora lì? Era pronta a ripetere il segnale con la mano, le labbra, il corpo per assicurarsi che si nascondesse, quando fu Thalia la prima a mimarle qualcosa. Vedere la tassorosso appiattita alla parete le fece intuire che il suo messaggio era arrivato chiaro e che questa avesse compreso la presenza di qualcuno nella capanna. Bene. Allora era un altro il motivo per cui era tornata indietro. Quale? *Percolo? Peritolo? pERICOLO!* evitò di alzare il braccio in aria in segno di vittoria solo perché sapeva che se ne sarebbe eventualmente pentita. Pericolo. Dopo aver sorriso un secondo per aver compreso la risposta, si ricordò di doverne anche capire il significato. Deglutì. Seguì lo sguardo che Thalia tracciò verso la foresta e comprese che questa aveva un altro piano in testa. Lo sguardo di Mary si spostò nuovamente sulla porta e nella sua testa il dibattito prese forma. La loro missione era entrare in contatto con in centauri e capire cosa li avesse spinti – chi, forse – a superare i confini della foresta; dall’altro lato, qualcuno era nella capanna, qualcuno che forse era il caso di interrogare. Loro erano in due, studentesse abili certamente, ma pur sempre ragazzine che avevano appena superato la soglia dell’età adulta e con ancora molto da imparare; all’interno della capanna una persona adulta, forse più. Il ragionamento la portò a ricongiungere lo sguardo con la sua compagna di avventura e ad accennare un’impercettibile sì con la testa.
La bacchetta, stretta nella mano destra, raggiunse la sua figura e, solo alla fine del movimento, con la bacchetta a sé puntata e rigidamente mantenuta, arrivò la formula. *Sèocculto*
Se l’incantesimo avesse avuto successo, avrebbe con lentezza e attenzione provato a raggiungere Thalia e, insieme, si sarebbero spinte verso la foresta. Finalmente.





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view post Posted on 25/7/2021, 20:14
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La decisione venne presa nel giro di pochi istanti.
Non appena la zucca venne colpita, Thalia, riconobbe la figura di un Centauro al limitare della Foresta proibita e dopo aver avvisato Mary si avviò con questa verso di lui.
Rinnovate le magie sui loro corpi, le ragazze si spostarono rapidamente per il Giardino dai colori accesi.
Un passo e poi un altro e Mary notò per la prima volta la creatura restandone sbalordita.
Il petto era ampio e villoso, la sua muscolatura di acciaio, mentre la schiena si allungava in una porzione infinitamente grande per divenire cavallo.
Aveva un volto serafico colui che aveva chiamato Thalia. Occhi color ghiaccio si schiantavano sulle ragazze, mentre la mascella prominente veniva occultata da una lunga barba fatta passare in degli anelli dorati.

-Voi non dovreste essere qui.-

Sentenziò la creatura, mentre con una mano faceva spazio in una siepe per far nascondere le ragazze.
Cercando di acquattarsi quanto più possibile, spostò la lunga e curata treccia scura dietro di lui per continuare a fissare il capanno del Guardiacaccia.

-Ci è mancato poco. Stavate rischiando di rovinare tutto.-

La porta del capanno si aprì e da lì uscì Ethan Carter.



 
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view post Posted on 15/8/2021, 09:49
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E' con un sospiro di sollievo che Thalia scosta le fronde basse di un cespuglio, incuneandosi tra gli arbusti più bassi del sottobosco, apprestandosi per la seconda volta in vita sua all'incontro con un Centauro. La figura antropomorfa, soltanto per metà, le incute soggezione come la prima occasione in cui i suoi occhi hanno incrociato l'espressione saggia e minacciosa di una creatura simile; la parte equina pare scolpita nel marmo, tanto immobile le sembra, i fasci di muscoli e tendini visibili appena sotto il manto dal pelo corto. Dalla vita in su, il petto villoso sfugge presto al suo sguardo, tanta è l'urgenza di capire quale sia il reale coinvolgimento dei Centauri in tutta quella storia. Gli occhi che sondano le loro figure, però, non sono totalmente benevoli; ha l'impressione, quasi che il Centauro non condivida la piacevole sensazione di trovarsi in loro compagnia. Dal canto suo, Thalia non può dirsi lieta di quell'incontro - non totalmente, almeno -, ma se non altro lo considera provvidenziale.
Segue senza obiettare le indicazioni mute del Centauro, che sembra volerle preservare dalla vista della Foresta che si gode dalla casupola del Guardiacaccia. China tra le fronde, fissa con intensità la costruzione in pietra e quando Carter ne esce, mentre la Creatura termina il suo ammonimento, un sospiro di sollievo - il secondo in pochi minuti - la scuote da capo a piedi.
Scocca uno sguardo a Mary che vuole significare una certa soddisfazione nell'aver scampato un bel pericolo; dall'altro, sa benissimo che senza il Centauro nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile. Per questo, carica delle migliori intenzioni e decisa a trovare una risposta per ciascuna domanda, Thalia si volge alla creatura della foresta. Smilzo si agita nella tasca dell'uniforme, finché la sua testolina verde, simile ad un bel germoglio primaverile, non spunta dall'apertura del suo nascondiglio. Nell'accoglierla nel palmo della mano, salvo poi adagiarla al terreno, la creatura sobbalza di paura alla vista della terza presenza - non interamente umana. Si limita perciò a girare attorno alle gambe della Caposcuola, forse alla ricerca di cibo; la distrazione non dura che pochi attimi e lo sguardo determinato della Tassorosso si fissa senza timore in quello del Centauro. Sono trascorsi pochi anni dal primo incontro con un esemplare di quella specie e la paura ha lasciato il posto al reverenziale rispetto che si deve in occasioni come quelle.
«Ti ringraziamo per averci risparmiato l'incontro col Guardiacaccia.» avrebbe detto a quel punto, lasciando che le parole dell'altro fossero seguite da un breve silenzio. Vorrebbe porre domande dirette fin da subito, ma sa che ad alcuni cerimoniali non si può rinunciare. La mano portata al petto e subito dopo tesa verso Mary precede la loro presentazione. «Io sono Thalia, lei è Mary. Siamo studentesse della Scuola e stiamo cercando di capire che cosa sta succedendo.»
E tu chi saresti?
La chiarezza, pensa, è fondamentale. Inoltre, delle due, è Thalia ad avere maggior esperienza con creature simili. Mary non ne ha fatto parola, ma è evidentemente colpita dalla figura che, ora, si trova in loro compagnia, come se non l'avesse mai vista - ad eccezione delle figure sui libri scolastici.
«Non vogliamo creare guai, non ci teniamo particolarmente. Vorremmo soltanto sapere che cosa è successo laggiù e perché.» trattiene il respiro soltanto per un secondo, valutando il modo migliore per gestire quella conversazione già di per sé complicata.
«Non ci vogliamo immischiare più del necessario, ma... ci interessa lo stato di sicurezza della Scuola e quello dei suoi confini.»
Smilzo le trotterella attorno ai piedi, timoroso e tremante come una foglia. Forse la presenza del Centauro si è rivelata provvidenziale per loro, ma chissà che cosa potrà mai pensare un Asticello di tutta quell'assurda situazione.
Thalia J. Moran
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III Classe - Completa + Iracundia
IV Classe - Completa + Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Neptuno
V Classe - Flagrate, Expecto Patronum, Plutonis, Cave Inimicum, Exhalo, Candends/Candens Missìle, Aliquid Condensare, Heolo benedici, Deprimo
VII Classe - Legilimens
I Classe Chiara - Atlantis Cage, Rituale Perfetto

Incantesimi Alchemici:
Langue Verte

Vocazioni:

Legilimens Apprendista (I Livello)
Occlumante (II Livello)
Elementalista Inesperta (I Livello) (Acqua)

Thalia porta con sé anche Smilzo, un Asticello che possiede da qualche mese.

Riassunto & Danni

Thalia si pone per prima al dialogo col Centauro, approfittando della sorpresa (reale o presunta) di Mary alla vista della Creatura. Ringrazia e adduce qualche spiegazione, provando ad instaurare un rapporto basato sul rispetto con la Creatura.
L'apparizione di Smilzo (l'Asticello) non è casuale: Thalia approfitta della creaturina per dare ad intendere al Centauro il totale rispetto della Foresta Proibita, delle sue Creature e in generale della natura che la circonda. Smilzo, in sostanza e implicitamente, è garante delle loro buone intenzioni.
 
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view post Posted on 12/9/2021, 09:08
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PS: 215 | PC: 162 | PM: 164.5 | PE: 41.5



Mary Grenger oh girl, i'm fucking fearless. Raggiungere Thalia fu piuttosto complicato, ma il seocculto le permise di muoversi con una certa libertà. Aveva sussurrato il nome della tassorosso, cosicché questa potesse notare la sua presenza. Stava per chiederle perché avesse cambiato il loro piano, cosa avesse visto o sentito che poteva cambiare le sorti della missione.
Ne seguì lo sguardo fino ad arrivare ai limiti della foresta proibita, dove vi era una grossa e maestosa figura. Un centauro. Ne aveva già visto uno in precedenza: era successo l’anno precedente, o forse qualcosa in più, quando ebbe la sua prima visione.
Tenne per sé i suoi commenti e le sue preoccupazioni; avevano escluso che i centauri fossero i cattivi in quella storia, ma comunque avvicinarsi ad uno con così tanta leggerezza non era proprio un'idea geniale.
Avvicinatasi, Mary poté cogliere ancora meglio le caratteristiche dell’essere: di un colore quasi lucente, di costruzione marmorea, fino ad arrivare alla schiena che si allungava per scomparire nelle sembianze di un cavallo. Quando alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi color ghiaccio, Mary scomparì. Una fitta alla testa le fece produrre una smorfia che ebbe modo di nascondere dietro la mano che portò alla tempia. Chiuse gli occhi così forte che nell’oscurità le sembrò di vedere un’immagine. Una visione, pensò subito. Aveva imparato che la divinazione esisteva da quando aveva iniziato a seguire le lezioni; le visioni avevano forme diverse, significati diversi, odori diversi. Ma l’idea che lei potesse essere una divinatrice le metteva angoscia e non reagiva bene alle visioni. Queste si presentavano come immagini non gradite dalla grifondoro che, ciò nonostante, non poteva ignorare.
La visione le presentò l’immagine della stanza delle necessità. Fu un secondo o poco più, il tempo per Mary di riconoscere l’ingresso al terzo piano, poi tutto fu risucchiato via.
«…sapere che cosa è successo laggiù e perché.» La voce di Thalia fu la prima cosa che sentì quando tornò ad essere presente.
«Sì.» Accennò distratta. Poteva ignorarlo, pensò. Alla fine, quell’immagine non le aveva fornito nulla di cui preoccuparsi: poteva significare tutto e niente. Eppure, mentre la voce di Thalia continuava a fare da sottofondo, Mary non riusciva a smettere di pensare che il giorno prima avevano lasciato Oliver nella stanza delle necessità. E se la sua testa la stava avvertendo di qualcosa? E se mentre loro erano lì a parlare con il centauro, qualcuno si era infiltrato all’interno del castello? E se Oliver era in pericolo? Lei lo aveva visto, non poteva ignorare. Il suo cuore iniziò a battere più rapidamente mentre la sua testa formulava ipotesi tragiche, alcune anche altamente improbabili, che avrebbero messo in pericolo la sua concentrazione e di conseguenza la missione. «Thalia.» Le si avvicinò nel momento in cui smise di parlare per non interrompere il suo discorso. Scambiò uno sguardo con lei prima di sussurrarle. «Ho pensato una cosa. Devo andare, ti spiego dopo, promesso.»
Delle sue abilità divinatorie nessuno sapeva nulla, eccetto Katie; non poteva fare affidamento su nessuno, non sapeva come avrebbero potuto reagire. Thalia poi, non la conosceva davvero. Di certo non poteva dirle su due piedi che aveva avuto una visione; allo stesso tempo, non poteva lasciarla così. Aveva dato un occhio di riguardo al centauro che sembrava più un amico che un nemico. Certo, meglio non farlo arrabbiare.
Fece due passi indietro, poi diede le spalle ai due e si allontanò verso il castello. Avrebbe spiegato tutto a Thalia nel momento opportuno, nel caso ce ne fosse stato bisogno.





incantesimi - inventario

INCANTESIMI APPRESI:
I, II, III, IV CLASSE.
+ IRACUNDIA
INCANTESIMI CHIARI:
STUPEFICIUM | OMERO

Divinatrice base

BACCHETTA: LEGNO DI CILIEGIO, PELO DI CRUP, 10 POLLICI E TRE QUARTI, FLESSIBILE
PASTA CURATIVA: UNA PASTA DA APPLICARE SU FERITE DI UMANI, CREATURE VIVENTI E PIANTE. IN QUEST O DUELLI CURA 5 PUNTI SALUTE. 0/3
anello vegvisir: AIUTA CHI SI È PERSO A RITROVARE LA STRADA, INFONDENDO CORAGGIO E FIDUCIA IN SE STESSI.


Post concordato con il master.
 
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view post Posted on 2/10/2021, 09:52
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Derek Hide ▲ Corvonero ▲ 6° Anno ▲


 

Sala Comune Corvonero 6:30 am

Si era appena svegliato, aveva spostato le tende del letto, e si era messo seduto da un lato dello stesso a contemplare il tempo dalla finestra del dormitorio, poi spostò lo sguardo sui suoi compagni di stanza che ancora dormivano. I suoi occhi caddero sulla pila dei numeri della Gazzetta del Profeta che ormai di comune accordo tenevano a disposizione di tutti i compagni di stanza per qualche ricerca per poter ampliare i loro compiti e non fermarsi sulle nozioni principali, insomma per poter spaziare. Un numero spiccava nella pila perché leggermente fuori dalla geometrica composizione che formava una torre terribilmente traballante. L’articolo in prima pagina parlava dell’attacco accaduto vicino alla capanna del Guardiacaccia, luogo che non era uscito indenne dall’offensiva. Tornando a se stesso, senza pensare troppo all’articolo, sebbene la sua mente aveva già iniziato a pensare si alzò per prepararsi.
Il cielo non era ancora del tutto illuminato ma i primi raggi di sole facevano capolino ed si specchiavano nei campi attorno alla scuola. Da quella finestra la vista era su lago nero, mentre fantasticava sugli abissi, come quasi ogni mattina, si vestì di tutto punto. Dopo aver preso bacchetta e tracolla uscì dal dormitorio ed arrivato in sala comune salutò alcuni dei concasati ed uscì nella torre di divinazione. Imboccò le scale che scendevano fino alla sala grande, il suo piano era quello di andare a consumare una buona colazione e poi uscire nei giardini della scuola per studiare all’aperto in vista degli esami G.U.F.O., non fu molto difficile arrivare in sala grande, a quell’ora di mattina la strada era generalmente sgombra, il che non gli dispiaceva per nulla.

Sala Grande 7:00 am

Pochi minuti dopo entrò nella sala grande e si mise a sedere al tavolo dei corvonero, i pochi e sparuti studenti già presenti in sala sembrano essere tutti candidati del quinto e del settimo anno, gli anni degli esami più complicati di Hogwarts, il che li portava in sala grande già a quell’ora. Derek era abituato a leggere durante la sua colazione, pose il libro di Astronomia contro la brocca del latte, ed iniziò a leggere. Con movimenti ormai imparati a memoria, nel mentre, prendeva cibo dai vassoi e cominciava a mangiare. Uova, bacon e pudding, il tutto era “bagnato” da lunghe sorsate di succo di zucca. Amava fare colazione, mangiava sempre di più che negli altri pasti, anzi era solito saltare il pranzo in favore dello studio. Più il tempo passava, più la sala grande si riempiva di studenti vocianti, finché la situazione era diventata insostenibile. Chiuse il libro e lo depose nella tracolla, con uno scatto si alzo, ed iniziò a tentare l’uscita.

Giardino 8:00 am

Uscire dalla sala grande era impresa non semplice in quanto le lezioni stavano per iniziare, per sua fortuna quel giorno aveva due ore buche e poteva studiare in pace, sempre che avesse raggiunto un luogo appartato nel giardino del castello, nella sala d’ingresso la situazione non era migliore, iniziò a camminare con passo deciso verso l’uscita, il vociare degli studenti e delle studentesse era ormai troppo forte. Tirò un sospiro di sollievo nell’uscire fuori. Le sensazioni immediate furono due, la luce lo accecò per un momento, dopo qualche secondo si abituò alla nuova esposizione luminosa, la seconda era una sensazione di libertà assoluta. A grandi passi raggiunse un punto molto lontano del giardino, quasi al limitare della foresta proibita. Nella sua nuova condizione gli piaceva stare seduto lì poiché riusciva a sentire i rumori degli animali e della natura. Si sedette con la schiena contro un alto tronco, uscì il necessario per farsi una sigaretta, e dopo averne fato uso mentre guardava il lago in lontananza incorniciato da due alberi prese nuovamente il libro di Astronomia ed iniziò a ripassare le costellazioni circumpolari.
Sembrava essere passato molto tempo da quando aveva iniziato a leggere, guardò il suo orologio ed era passata più di un'ora, così decise di fare una pausa, i suoi occhi iniziarono a guardarsi intorno. Per un breve momento ebbe la sensazione di vedere tutto come le righe del libro, ma l’effetto della lettura svanì poco dopo. Nel suo girovagare con gli occhi vide la capanna del Gurdiacaccia, anch’essa al limitare della foresta. Vide la porta della capanna aprirsi, ed i suoi occhi saettarono verso qualcosa di strano vicino gli alberi, come se qualcuno si fosse mosse molto velocemente.
Forse per curiosità, forse per altra ragione depose il libro e si alzò, non era chiaro il perché stesse agendo. Cercando di avvicinarsi verso il punto in cui sembrava avesse visto qualcosa, iniziò a camminare con passo felpato e lento per capire cosa stava accadendo, forse un altro attacco? A breve avrebbe dovuto tornare a scuola per le lezioni, ma poteva indugiare ancora un po'. Sentì una stretta allo stomaco nell'avvicinarsi, gli odori ed i rumori della foresta si facevano sempre più vicini, senza considerare che stava andando verso l'ignoto per chissà quale motivo, forse perché l'attacco alla capanna aveva destato in lui più di quanto avesse creduto. La scuola era stata attaccata, i suoi confini violati. Non aveva deciso qualche anno prima che avrebbe difeso quel luogo, quella scuola, insieme ad altri studenti organizzati in un'associazione segreta? Forse era quello il motivo che lo spingeva a mettere un passo avanti all'altro.


 


Salute: 279 ▲ Corpo: 236 ▲ Mana:249 ▲ EXP:29.5


Razza magica: Lycan.

Incantesimi:
Prima, Seconda Classe, Terza Classe (Escluso Fattoriam) e Quarta Classe
Quarta Classe rossi: Colossum, Circumflamma e Ignimenti.
Incantesimi Imparati a Lezione di diverse classi.
Incantesimi Chiari: Atlantis Cage.

Inventario:
- Bacchetta:Legno di acero, dente di drago, 11 pollici, flessibile
- Ciondolo della scaglia di drago
- Mantello della Disillusione (nella tracolla)
- Anello dell'eroe (Mano Destra)
- Anello con adularia
- Ciondolo giada delle fate
- Occorrente sigarette + accendino antivento

Riassunto: Derek vive una giornata di studio come tante altre, la motivazione addotta a trovarsi al limitare della foresta è determinata dall'incrocio di un paio d'ore buche dalle lezioni e la sua condizione di licantropo che fa in modo che venga attratto nella natura e vicino agli animali ed alle creature della foresta proibita. Si inserisce nella storia, sempre che il fato lo voglia, nel momento in cui il guardiacaccia apre la porta ed il centauro "incontra" Thalia. Per amor di coerenza Derek non porta con sé un arsenale troppo vasto di oggetti, l'unico poco coerente sarebbe il mantello della disillusione che si potrebbe spiegare con il fatto che lo porti sempre con sé dai G.U.F.O. di Patrick e quindi dall'attacco dei mangiamorte.



 
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view post Posted on 12/10/2021, 08:41
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Il concitato momento colse un po’ tutti alla sprovvista.
Per quanto venne aperta una sola porta, le emozioni che provarono i presenti sul posto furono diverse creando un turbine di pensieri difficilmente controllabile.
Thalia, la quale aveva seguito i consigli del centauro, fu forse la più razionale di tutti e difatti cercò con arguzia di cavare informazioni alla creatura, la quale con decisione iniziò a parlare.

- È successo quello che non doveva succedere. La nostra guida è stata catturata e un nostro compagno è stato traviato dalla magia… E tutto per colpa sua.-

Proprio quando sembrava stesse per proseguire il suo discorso, il centauro volse lo sguardo in direzione di Mary che si stava allontanando.
Un rapido movimento in direzione dell’arco venne eseguito dalla corpulenta creatura per poi fermarsi a metà altezza, quando capì che la strega stava tornando a castello.
Gli occhi azzurri indugiarono sulla figura dai capelli oro per alcuni secondi, preoccupati che la donna si rivolgesse ad Ethan Carter, ma il tutto venne sostituito con una nota di rammarico, dovuta al fatto che forse si era allontanata per colpa sua.
Risistemando l’arco, cercando di nascondersi nuovamente tra le siepi, il centauro vide avvicinarsi a loro uno studente, Derek, quindi disse:

-Lo conosci?-

Era evidente che fosse spazientito, ma sapeva anche che era meglio che quei convenevoli venissero fatti in quel momento, piuttosto in un altro dove erano più vicini al guardiacaccia e quindi al pericolo.

Nel frattempo, Ethan Carter, sembrava si stesse sistemando addosso una robusta giacca. Non sembrava avere fretta e questo poteva giocare a loro vantaggio.




Allora ragazzi, rieccoci qui. In questo turno il fato è stato clemente con voi e pertanto è necessario che sfruttiate bene questo turno per far integrare Derek nella storia e prendere atto dell’uscita di Mary.
Sia Derek sia Thalia sanno che entrambi fanno parte dell’Es. Unica cosa che non sa Derek è ciò che sta accadendo e la missione che stavate svolgendo.
Ovviamente possono esserci dubbi anche per Thalia su Derek e come questo sia arrivato lì (opzionale).
Vi consiglio di scegliere bene le parole da usare, sotto un punto di vista del tempo a vostra disposizione e dei png che sono presenti.
Per qualsiasi cosa scrivetemi un Mp.
 
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view post Posted on 17/10/2021, 20:06
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Non è sicura di pronunciare le parole giuste, fornendo una vera giustificazione per il solo fatto che lei e Mary si trovino nella Foresta. Sconfinare di fronte ad un Centauro non è cosa saggia e lei lo sa bene. Non si rende conto dell'assenza mentale di Mary, mentre la sua conversazione con la Creatura prosegue; eppure, è con la massima attenzione che si volge a lei nel momento in cui la compagna le si avvicina. C'è qualcosa di strano nel suo modo di comportarsi, ogni traccia di pianificazione svanita nel nulla; è approssimativa, come se un'improvvisa urgenza le impedisse di spiegarsi chiaramente e di condividere quanto in suo possesso. Annuisce con poca convinzione, ma acconsente affinché lei possa allontanarsi dalla Foresta. Forse sta pensando di chiedere un rinforzo, parlando ad Oliver di quanto hanno scoperto quel mattino. Il suo sguardo segue Mary: è certa che sia ancora sotto l'effetto del Seocculto, ma quando la porta della Capanna del Guardiacaccia si apre e ne esce Carter, un brivido le corre lungo la schiena e il primo istinto e quello di farsi scudo con le fronde dei cespugli più alti.
Ha ragione di credere che Carter non resterà a guardare la bellezza del mattino scozzese ancora a lungo: i suoi doveri lo porteranno nelle Serre, magari a caccia di lumache giganti, o forse ai recinti delle Creature Magiche usate per le lezioni. Peggio ancora, potrebbe scegliere di avventurarsi nella Foresta e di ficcare il naso là dove non dovrebbe.
Tutto questo la induce a rivolgersi ancora al Centauro che, più benignamente di quanto previsto, ha voluto condividere con lei e Mary una verità sconcertante.
«Che cosa intendi? Chi lo ha catturato? Chi... o cosa l'ha costretto a fare...»
Capisce di non essere abbastanza chiara e che quei minuti sprecati a borbottare domande senza senso non portino a nulla.
«Voglio aiutarti a trovare il tuo compagno. La Scuola vuole che siate tutti al sicuro.» trattiene il fiato e aggiunge in fretta
«Condividiamo ciò che sappiamo e lo troveremo. Troveremo una soluzione.»
Per un momento ci crede. Vuole convincersi che, pur essendo sola, riuscirà a dimostrare che Maghi e Centauri possono ancora collaborare. Non colma la distanza tra loro, ma si china a raccogliere il suo Asticello, assicurandone la salvezza all'interno della tasca dell'uniforme. Alla frase successiva del Centauro, però, solleva lo sguardo e segue la traiettoria di quello della Creatura.
Derek Hyde. In Giardino. E sta arrivando dritto verso di loro.
Non si parlano un granché, ad eccezione di lezioni in comune e qualche riunione dell'ES a cui hanno partecipato. Pare che il Fato si sia mosso e abbia mandato qualcuno che possa sostituire Mary, almeno temporaneamente.
«Sì. Si chiama Derek e... Ci può aiutare.» risponde infine. Non scopre il capo, pena mostrare la chioma rossiccia e dannatamente visibile tra il fogliame. Ciò che desidera, tuttavia, è che Derek la veda, lasciando così cadere il velo del Seocculto che ancora la avvolge. Spera soltanto che Carter continui a sistemarsi il giaccone sulle spalle e che non guardi mai il limitare del bosco. Se lo facesse sarebbe tutto estremamente complicato; quasi quanto spiegare ad Hyde quella sua scampagnata mattutina in compagnia di un Centauro, del suo arco e di una faretra piena di frecce.
Thalia J. Moran
PS 289 | PC 226 | PM 254 • EXP 47.5
Inventario&Conoscenze

Oggetti:

Bacchetta - Legno di Salice, Crine di Mooncalf, 10 Pollici, Elastica
Ciondolo Capello di Veela - incanta l'avversario in quest per un turno
1 Fiala di Decotto al Dittamo

Incantesimi:

I Classe - Completa
II Classe - Completa + Orcolevitas
III Classe - Completa + Iracundia
IV Classe - Completa + Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Neptuno
V Classe - Flagrate, Expecto Patronum, Plutonis, Cave Inimicum, Exhalo, Candends/Candens Missìle, Aliquid Condensare, Heolo benedici, Deprimo
VII Classe - Legilimens
I Classe Chiara - Atlantis Cage, Rituale Perfetto

Incantesimi Alchemici:
Langue Verte

Vocazioni:

Legilimens Apprendista (I Livello)
Occlumante (II Livello)
Elementalista Inesperta (I Livello) (Acqua)

Thalia porta con sé anche Smilzo, un Asticello che possiede da qualche mese.

Riassunto & Danni

Post sintetico, ma necessario.
Thalia reagisce sommariamente (e poco convinta) alle affermazioni di Mary; le parole del Centauro la mettono in allarme, ma confida nella sua capacità oratoria per convincere la Creatura a fidarsi delle sue buone intenzioni.
In quel frangente, si rendono entrambi conto di Derek e Thalia lo riconosce, pur sapendo di non aver intessuto con lui alcun rapporto. Non si fa troppe domande sulla sua presenza, imputando il suo intervento ad una chiamata alle armi da parte dell'ES. Rassicura il centauro e aspetta ansiosa che Derek si avvicini, sperando che Carter non noti nessuno dei tre, specialmente Thalia ora che il Seocculto è decaduto per sua volontà (idealmente solo nei riguardi di Derek, al Fato la decisione finale).


Non avendo chiaro se Derek alla fine del masteraggio li abbia raggiunti, ho preferito restare vaga e confidare nel prossimo turno per espletare le spiegazioni necessarie. In questo turno, quantomeno, Thalia fornisce un nome al Centauro per identificare la new entry.
 
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view post Posted on 31/10/2021, 10:12
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Derek Hide ▲ Corvonero ▲ 6° Anno ▲


 

Non appena si era alzato si era chiesto se prima o poi la sua curiosità lo avrebbe portato a qualcosa di male. Comunque continuò a camminare verso il punto in cui aveva visto qualcosa di strano, ciò che era saltato all’occhio era solvano un movimento improvviso di foglie. Sentiva dentro di se che non avrebbe dovuto stare lì, e che le lezioni sarebbero iniziate da un momento all’altro. Ma poteva sempre dare una rapida occhiata ed andarsene. Non sapeva, nemmeno, cosa lo spingesse a parte la curiosità ad esporsi in un luogo che di recente era stato teatro di un attacco. Comunque continuò a camminare con un nodo che piano piano si formava nel suo stomaco. Proprio per quel motivo non aveva la minima intenzione di essere scoperto dal guardiacaccia a curiosare così vicino alla sua capanna Tentava di sentire più che vedere cosa stesse accadendo proprio davanti a lui. Continò a camminare fin quando giusto molto vicino al posto in cui si aveva notato qualcosa di strano intravide qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, sapeva che vivevano nella foresta ma non aveva mai visto un centauro in vita sua. Umano fino alla cintola e cavallo per il resto del corpo. Si arrestò di botto. Perché era lì? C’entrava qualcosa con l’attacco alla capanna? Era lì per osservare quanto altri avevano fatto? Il nodo alla stomaco era ormai nel pieno della sua vita. Guardava il centauro senza fare una mossa, ma la sua mente lavorava in fretta, era saggio estrarre la bacchetta? L’unica cosa che lo fermava era il fatto che il quadrupede aveva fatto una domanda a qualcuno, non era solo. Non era poi così sicuro di potersela cavare con un centauro, figurarsi due.
Eppure chiedeva se qualcuno lo conoscesse, ma chi c’era? Derek non riusciva a scorgere alcuno. Così si avvicinò ancor di più e raccogliendo quanto più coraggio potesse e concentrandosi con tutto se stesso sul non far tremare la voce disse rivolto al centauro con voce non troppo alta per evitare che il guardiacaccia non lo sentisse, aveva come l'impressione che lui non doveva essere visto o sentito dall'uomo, non sarebbe stato facile spiegare perché si trovava li dopo quanto era accaduto.
Buongiorno. Non un’altra parola uscì dalla sua bocca. Non conosceva bene i centauri o le loro usanze, ma un saluto non poteva esser considerato negativamente da nessuno. Infine azzardò uno sguardo in direzione della capanna, per poi tornare a guardare il centauro.

 


Salute: 279 ▲ Corpo: 236 ▲ Mana:249 ▲ EXP:29.5


Razza magica: Lycan.

Incantesimi:
Prima, Seconda Classe, Terza Classe (Escluso Fattoriam) e Quarta Classe
Quarta Classe rossi: Colossum, Circumflamma e Ignimenti.
Incantesimi Imparati a Lezione di diverse classi.
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Inventario:
- Bacchetta:Legno di acero, dente di drago, 11 pollici, flessibile
- Ciondolo della scaglia di drago
- Mantello della Disillusione (nella tracolla)
- Anello dell'eroe (Mano Destra)
- Anello con adularia
- Ciondolo giada delle fate
- Occorrente sigarette + accendino antivento

Riassunto: Si avvicina al punto in cui aveva scorto qualcosa, si accorge che lì c'è un centauro con tutti gli annessi e connessi. Non potendo vedere Thalia, lo saluta, rimane perché vorrebbe sapere con chi stava parlando.



 
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view post Posted on 8/11/2021, 19:24
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Mentre Ethan Carter si sistemava il suo grosso, logoro e scomodo giaccone di pelle marrone sulle spalle, gli occhi di Derek incrociarono quelli chiari del centauro.
Un lungo momento di silenzio sancì quel primo incontro, lasciando imbarazzo in entrambi, i quali sembrarono non voler scendere a patti con la loro incapacità di socializzare.

- Buongiorno, potresti venire qui? -

Disse con tono saggio e serafico la creatura.
Se non fosse stato per via di quel momento catartico, non si sarebbe comportato in quel modo con il ragazzo, ossia afferrandolo non appena ne avrebbe avuto la possibilità e mettendolo a sedere dietro la siepe, ma la crisi richiedeva azioni decise, specialmente ora che il suo obiettivo era uscito dalla capanna.
Certo c’era da dire che quel giorno aveva avuto una serie di sfortune non indifferenti. Prima le ragazze avevano provato ad entrare nella casa del Guardiacaccia, rischiando di rovinare il suo inseguimento e ora, il ragazzo, si era fermato nel bel mezzo del giardino, proprio in direzione di colui che avrebbe dovuto seguire.

-Direi che è giunto il momento che tu gli dica qualcosa.-

Sentenziò il centauro osservando solo per un secondo Thalia, per poi ritornare a puntare gli occhi verso la sua vittima, la quale aveva iniziato a muoversi.
Con passo lento il centauro iniziò a procedere verso la radura più fitta, con gli zoccoli che facevano un evidente rumore al terreno che potevano renderlo udibile, ma non visibile.
Per quanto il momento non fosse dei migliori i due dovevano capire cosa fare.
Era saggio seguire il centauro nella foresta? Sarebbe stato meglio fidarsi delle sue parole o del personale scolastico e quindi di Ethan Carter?
Se per Derek i dubbi erano più del tipo “cosa devo fare?” quelli di Thalia erano di tipo morale e riguardavano il fidarsi degli sconosciuti.
Cosa stava per succedere? A questo solo loro potevano dar risposta.




Allora purtroppo il seocculto ha impedito a Derek di vedere Thalia e il Centauro, restando sulle sue, non si è troppo preoccupato dei vostri problemi .
Ora sta a voi gestire la situazione, specialmente se tenete conto che il centauro ha iniziato il suo (lento) inseguimento.
Come sempre, per qualsiasi dubbio scrivetemi un Mp.
 
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view post Posted on 18/11/2021, 21:09
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"Assurdo" è l'aggettivo che le rimbomba nella testa, insieme al ritmo cadenzato del battito cardiaco, mentre osserva la scena a cui giocoforza assiste; Derek Hyde è entrato, forse senza volerlo, a far parte di un'equazione che non conosce, il cui risultato è oscuro per entrambi e le cui implicazioni future potrebbero cambiare ogni cosa.
Acquattata nell'ombra delle felci e degli arbusti più bassi, osserva silenziosa il compagno, mentre quello cerca di raccapezzarsi su quanto stia effettivamente accadendo. Si chiederà se stia sognando, forse, oppure se non abbia nulla di meglio da fare che girovagare per la Foresta Proibita con un Centauro. Le verrebbe da ridere se non fosse pienamente consapevole della serietà della loro missione.
Sì, pensa già al plurale, perché non può credere che Derek sia giunto sin lì per caso. Deve essere stato qualcosa - o qualcuno - a mandarlo lì.
E se così non fosse, tanto meglio per lei.
Affrontare le ricerche con la sola criptica compagnia di una Creatura della Foresta non le sarebbe difficile, ma potersi confrontare con un coetaneo, coprirgli le spalle ed essere protetta a propria volta... no, ora che ci riflette meglio può dire di essere proprio sollevata di non trovarsi in quel luogo da sola.
Cerca di sbirciare oltre il sottobosco, per vedere dove si trovi Carter e lo vede mentre infila il cappotto che deve senz'altro aver visto giorni migliori. Quando riporta lo sguardo su Derek lo fa richiamata dalle parole del Centauro e dall'espressione stranita del compagno.
«Derek.» mentre richiama la sua attenzione le sembra di sentire il velo del Seocculto scendere e disperdersi nell'aria come una cortina di fumo. Per essere certa che non si spaventi allunga il braccio e le dita sfiorano la spalla di lui. Prima di proseguire vuole essere certa che lui sappia di potersi finalmente rilassare, ma non impiega molto del prezioso tempo concesso loro per dargli effettivo respiro.
«E' l'Esercito.» comincia, il tono privo di qualunque affettazione. Il nome di Hyde compare sulla pergamena appesa nella Stanza delle Necessità e sebbene non abbiano svolto mai nessuna missione per conto dell'ES, Thalia sa di potersi fidare di lui.
«La Capanna e l'attacco. Non è stata una rivolta dei Centauri. Non... deliberata.»
Si accorge che il Centauro si sta spostando senza di loro e fa cenno a Derek col capo di muoversi nella medesima direzione intrapresa dalla Creatura; è necessario non perderlo di vista: non ha idea di che cosa voglia fare, ma qualsiasi cosa sia non è paragonabile ad una pausa con tè e biscotti.
«E' stato un Centauro a fare tutto quel disastro laggiù. Acromantule smembrate e altre cose. Pensavo fosse un modo per farci sapere che sta accadendo qualcosa nella Foresta, ma... lui la pensa in modo diverso. Dice che il suo compagno è stato plagiato e rapito. Non so ancora da chi e come, ma intendo scoprirlo.»
Non riesce a prendere fiato, non quando ci sono così tante informazioni da fornire e pochissimo tempo per farlo. Lei e Mary hanno indagato, ma le conclusioni a cui sono arrivate sono - per quanto la riguarda - fragili come bolle di sapone.
«Io e la Grenger eravamo insieme fino a poco fa. Abbiamo dato un'occhiata per conto dell'Esercito alla Capanna e ai resti. Il Profeta ha detto la verità su quanto si trova lì, ma non sul responsabile. Sono illazioni, a quanto pare.»
E adesso Mary se ne è andata chissà dove.
«Lui» così dicendo indica con un gesto distratto della mano la Creatura che li precede «Ci ha impedito di essere viste da Carter mentre ficcavo il naso tra le Acromantule.»
La coglie un brivido lungo la spina dorsale al ricordo del tanfo dei corpi pronti a marcire nonostante il freddo. Tra un borbottìo e l'altro, comunque, Thalia aggiorna Derek su quanto scoperto: le frecce incantate, la possibilità che su di esse sia stato eseguito un incanto protettivo, e il cerchio attorno alla capanna - sintomo evidente di un altro incanto ormai venuto meno.
Venuto meno, sì... ma per volere di chi?
Chiederselo le sembra legittimo eppure si maledice per non aver trovato una risposta al quesito fondamentale che ancora aleggia nell'aria e non ha trovato voce.
I suoi occhi scrutano il Centauro, il manto lucido del corpo e la sua statura: creature simili non si manipolano facilmente.
Certa che Derek possa vederla, così come lei dovrebbe ora riuscire a veder lui, gli fa cenno di muoversi affinché possano affiancare il Centauro.
«Com'è stato incastrato il tuo compagno? E che ruolo ha Carter in tutto questo? Vogliamo aiutarvi a trovarlo, a liberarlo se possibile, ma dobbiamo sapere tutto. Per favore.»
Thalia J. Moran
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Inventario&Conoscenze

Oggetti:

Bacchetta - Legno di Salice, Crine di Mooncalf, 10 Pollici, Elastica
Ciondolo Capello di Veela - incanta l'avversario in quest per un turno
1 Fiala di Decotto al Dittamo

Incantesimi:

I Classe - Completa
II Classe - Completa + Orcolevitas
III Classe - Completa + Iracundia
IV Classe - Completa + Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Neptuno
V Classe - Flagrate, Expecto Patronum, Plutonis, Cave Inimicum, Exhalo, Candends/Candens Missìle, Aliquid Condensare, Heolo benedici, Deprimo
VII Classe - Legilimens
I Classe Chiara - Atlantis Cage, Rituale Perfetto

Incantesimi Alchemici:
Langue Verte

Vocazioni:

Legilimens Apprendista (I Livello)
Occlumante (II Livello)
Elementalista Inesperta (I Livello) (Acqua)

Thalia porta con sé anche Smilzo, un Asticello che possiede da qualche mese.

Riassunto & Danni

Thalia cerca di stare al passo con quanto sta accadendo attorno a lei: si rende visibile per Derek e lo aggiorna senza troppi giri di parole su quanto ha scoperto. Menziona Mary solo lo stretto necessario, perché sarebbe inutile ai fini pratici, ma per quanto le è dato di sapere quanto afferma è più che sufficiente a Derek per comprendere il peso della situazione. Mentre parlano, Thalia suggerisce tacitamente di seguire il Centauro, prestando attenzione, ovunque egli vada. Risponde velocemente alle domande di Hyde e pone una domanda essenziale al Centauro (solo nel caso in cui riescano a raggiungerlo effettivamente).


L'intera sequenza è da considerarsi ipotetica, in special modo la conclusione e l'interazione col Centauro. Le interazioni con Derek sono concordate.
 
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view post Posted on 19/11/2021, 08:32
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Derek Hide ▲ Corvonero ▲ 6° Anno ▲


 

Derek e il centauro rimasero a guardarsi per qualche secondo prima che lo stesso lo sollevasse di peso e lo posasse a terra dietro una siepe. Certo che quella mattinata non potesse essere più strana di come stava andando guardò il centauro, da terra sembrava molto più alto. Il suo sguardo esprimeva in tutto e per tutto le sensazioni che provava in quel momento. Dubbio e sconcerto. Ma semmai avesse pensato che quella giornata era partita storta, era nulla in confronto al fatto che il centauro stesse parlando con qualcuno. Qualcuno di invisibile.
Non dovette aspettare poi molto per sentire chiamare il suo nome, mentre delle dita toccano la sua spalla. Trasalendo al tocco guarda in alto per ancora più sgomento di prima e vide Thalia Moran, una ragazza del suo anno, non avevano mai parlato eppure adesso si ritrovavano in quella situazione assurda. Un sopracciglio, uno solo, aveva ormai raggiunto l’attaccatura dei capelli. Forse non serviva altro segno del suo stato d’animo. Prima che potesse parlare e sfogare ogni dubbio in domande la ragazza lo precedette. Di tutte le parole che Derek poteva aspettarsi di sentire quelle erano le meno probabili forse impossibili. Eppure furono dette dalla ragazza quasi come fossero una sentenza. Se avesse sperato che le sue parole placassero ogni nervo e dubbio del ragazzo ci era riuscita. Era strano come il solo nominare l’Esercito avesse suscitato nuove sensazioni in Derek. Il ragazzo si alzò, quasi come chiamato alle armi, adesso nella nuova posizione sembrava quasi tutto più normale. Forse perché, grazie alla sua altezza, aveva una visione migliore. Comunque rimase nascosto. Adesso aveva come la sensazione che fosse di enorme importanza. Non fece molta fatica a credere nel fatto che Thalia fosse lì per l'Esercito, aveva letto il suo nome nella pergamena, l'unico dubbio che rimaneva era perché fosse lì da sola, non volendo contare il centauro.
E poi la rivelazione, i centauri non avevano attaccato la capanna. Eppure ogni indizio che si leggeva tra le righe degli articoli portava in quella direzione. Dopo il cenno della ragazza iniziò a camminare insieme a lei nella stessa direzione intrapresa dal centauro. Nello sgomento del momento non si era accorto che si stesse allontanando. Non voleva perdersi altro, per cui concentrò tutti i suoi sensi sul momento, per quanto sgombrare la mente non era semplice. Udito, vista ed olfatto, sviluppati da ciò che era, per la prima volta potevano essere realmente utili.
Ascoltò con estrema attenzione tutte le parole pronunciate dalla ragazza. Il suo sguardo divenne corrucciato dalla concentrazione si assorbire le informazioni e renderle parlanti nella sua testa. Come a leggervi qualcosa di nascosto. Un centauro plagiato ed obbligato ad attaccare. Le parole risuonarono nella testa di Derek come rimbombanti in una caverna vuota.
Il centauro lo incontrato per caso? Chiese Derek a mezza voce. Non che avesse particolare importanza in quel momento. Erano altre le domande più urgenti. Eri li da tempo? Hai avuto modo di vedere più da vicino la capanna? Dopo di ciò lanciò uno sguardo in direzione del centauro che stava seguendo, o così pareva, il guardiacaccia. Derek girò leggermente il capo verso la Tassorosso e riprese. Perché pedina il guardiacaccia? Poi aggiunse. Scusa se ti tempesto di domande. Non capita tutti i giorni di…insomma… Disse accennando al fatto che un centauro lo avesse preso di peso e posato a terra. Non era certo qualcosa che capitava tutti i giorni. Dopo di ciò sfilò la bacchetta di acero dalla tasca posteriore dei pantaloni. La puntò contro se stesso ed infine con la chiara volontà di occultare se stesso disse.Sèocculto. Le parole pronunciate come fossero una sola. Infine non sapendo se la ragazza potesse comunque vederlo. Disse sempre a mezza voce Thalia. Poi si voltò verso la ragazza mentre porgeva la domanda al centauro e la sua testa come in una lenta partita a tennis si spostò verso l'interlocutore curioso di sentire la risposta.

 


Salute: 279 ▲ Corpo: 236 ▲ Mana:249 ▲ EXP:29.5


Razza magica: Lycan.

Incantesimi:
Prima, Seconda Classe, Terza Classe (Escluso Fattoriam) e Quarta Classe
Quarta Classe rossi: Colossum, Circumflamma e Ignimenti.
Incantesimi Imparati a Lezione di diverse classi.
Incantesimi Chiari: Atlantis Cage.

Inventario:
- Bacchetta:Legno di acero, dente di drago, 11 pollici, flessibile
- Ciondolo della scaglia di drago
- Mantello della Disillusione (nella tracolla)
- Anello dell'eroe (Mano Destra)
- Anello con adularia
- Ciondolo giada delle fate
- Occorrente sigarette + accendino antivento



 
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56 replies since 22/11/2020, 20:31   1662 views
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