Il Ballo delle Fate

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view post Posted on 21/12/2020, 17:40     +22   +1   -1
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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Al Ballo delle Fate, il rosa pastello è il colore predominante su Lyvie. Le fate le ricordano creature di estrema bellezza, eteree: immagina il mondo fatato come un mondo in cui il rosa prevale, assieme all'elemento naturale.

Ha scelto un abito asimmetrico, che dia la sensazione di leggerezza, come se stesse svolazzando in aria. È un vestito più ampio di quello che sembra, con una gonna a trapezio ed un piccolo strascico sul retro di esso. Il corpetto con scollo a cuore presenta dei piccoli fiori applicati con un fiocco al centro del petto, più un piccolo spazio triangolare su cui sono state aggiunte delle piccole farfalle bianche. Le spalle sono scoperte, tuttavia le maniche del vestito sono lì, rigorosamente a sbuffo - non troppo accentuato -, leggere come il vestito stesso.

Sul capo porta una coroncina di fiori rosa, alternati a delle ali di fata. I capelli vengono lasciati sciolti, ondulati fin sopra le spalle. Solo le ciocche ai lati del viso vengono alzate in un alto codino ordinato per far sì che le orecchie rimangano scoperte.

Al posto degli orecchini, Lyvie indossa delle applicazioni in rame a punta, che ricordano le orecchie di una fata, lungo tutta la lunghezza delle orecchie.

Lungo i polpacci, le caviglie e la parte più esterna dei piedi indossa delle applicazioni di fiori e foglie in pizzo senza suola - dunque è scalza -, rigorosamente rosa chiaro.

Il trucco di Lyvie è molto leggero, si concentra solo nell'area degli occhi: il colore predominante è sempre il rosa, adornato da brillantini meticolosamente applicati lungo tutto il bordo delle palpebre. Si aggiunge soltanto un filo di mascara.
 
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view post Posted on 21/12/2020, 18:58     +13   +1   -1
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WebStudent/Design all'infinito. E Jolly di una scuola di Lingue della mia zona.
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da qualche parte del mondo babbano, o da qualche parte del pianeta Terra (Anche se a volte mi considero più alieno che terrestre XD)

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L'outfit di Ronald è stile Yule ball cioè quello con mantello nero e giacca nera e camicia bianca e con un papillon(farfallino/cravattino )blu e nella giacca c'è lo stemma cioè si presenterà cosi :
G5eTtfxm

Mentre quando avrà le ali saranno così:

mJZyZMsm
 
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view post Posted on 21/12/2020, 19:20     +13   +1   -1
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Di sole e di gatti

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Amelia Gin Moonword
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Gin non era certo tipo da abiti principeschi e colori pastello. Il suo carattere deciso si sarebbe mostrato anche nella scelta dell'abito per il Ballo delle Fate. Aveva fatto parecchie ricerche, recandosi in biblioteca, e si era rifugiata nei libri dove aveva appreso dell'origine delle fate e della loro iniziale connessione al Fato e alle Moire. Questa sarebbe dovuta essere la sua ispirazione ma poi, una lettura in particolare catturò la sua attenzione.

La fata Estérelle era una delle fate più interessanti della Provenza. Viveva in un lago in cima ad un'alta montagna ed era consultata dalle donne della regione per ottenere potenti filtri di fertilità. Estérelle non amava la compagnia ed era particolarmente sfuggente. La si poteva trovare solo se animati da intenzioni pure. Per questo le donne della regione la temevano molto, ma la rispettavano anche, poiché coloro che ottenevano i suoi favori avevano assicurata la progenie. Estérelle era vestita di scuro, con abiti che lasciavano scoperti braccia a gambe. Le parti nude del suo corpo si animavano di disegni floreali che cambiavano ad ogni stagione e che sembravano magici. Alle giovani donne che si recavano da lei offriva ceste di frutti di stagione che, si diceva, avevano il potere di donare loro la fertilità. La leggenda di Estérelle narra, tuttavia, che diventasse molto cattiva quando si avvicinavano persone che non erano animate da sentimenti puri. Diverse donne testimoniarono infatti, sul letto di morte, di essere state avvelenate dalla frutta che Estérelle aveva loro offerto. Dopo l'ennesimo decesso di una giovane, alcuni uomini decisero di cacciare la fata dal lago e andarono alla sua ricerca. La fata, minacciata, maledì gli uomini (che non ebbero figli) e il territorio e, si racconta che, copertasi da un mantello cremisi, fuggì nelle profondità della montagna che ancora oggi porta il suo nome. Da allora non è mai più stata vista e nessuno sa se sia ancora viva.

Questa storia aveva affascinato molto Gin che decise di ispirarsi alla sua figura. Essendo particolarmente abile e appassionata di cucito, ed avendo ricevuto in dono dalla nonna alcune stoffe, si cucì da sola l'intero outfit, che in effetti si componeva di pezzi abbastanza semplici da realizzare.

ABITO

Un semplice vestito di velluto nero, legato dietro al collo e lungo fino al ginocchio. Ha un taglio scivolato che cade morbido sulla figura esile di Gin.

TATUAGGI

Gin ha 12 anni, quindi non ha tatuaggi veri, ma la sua abilità manuale le ha permesso di disegnarsi con un henné molto scuro delle copie dei tatuaggi di Estérelle che ha trovato raffigurati nei libri. Coprono la spalla sinistra e una buona parte del braccio sinistro e delle due gambe. Raffigurano fiori si Sambuco intrecciati a rami.

COPRICAPO

Gin ha intrecciato un grande copricapo con penne, rametti, fronde di alberi (tutti gentilmente portati da Ka, il gufo) e frutta fresca, presa in prestito a cena. Il copricapo è di dimensioni notevoli, é parecchio vistoso, visto che si tratta anche della principale fonte di colore dell'outfit.

MANTELLO

Un mantello cremisi realizzato da un unico pezzo di tessuto semplicemente orlato e su cui ha applicato un nastro anch'esso rosso. Nonostante il suo aspetto consistente e pesante è, invece, incredibilmente leggero.

GIOIELLI

Gin porta pochi gioielli: un bracciale che raffigura un gufo e un anello regalatole dalla nonna.

CAPELLI

Sciolti e lasciati ricci. Gin ha dei lunghissimi capelli ricci, con morbide onde naturali.

SCARPE

Gin porta dei semplici scarponcini neri, stile anfibio.

ALI
Le ali sono ricavate da un tessuto rigido ma trasparente (tipo tulle ma rigido), che da loro una consistenza eterea.









Molto liberamente ispirato alla leggenda di Estérelle
 
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view post Posted on 22/12/2020, 01:40     +21   +1   -1
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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Ilmataraesthetic

Ilmatar è un fae del folklore finlandese e figura cardine della sua cosmologia.
Letteralmente "figlia dell'aria" prende forma dall'incontro fra le correnti e l'acqua, assumendo aspetto antropomorfe spesso avvolto da un velo di spuma marina o una coltre di piume bianche.
Eterea e flessuosa, Ilmatar discende i cieli per dare sfogo alla sua curiosità e soffocare il senso di solitudine che la vita fra le nubi le trasmette.

La cosmologia la vede come madre giovane calorosa e gentile, compagna di una rondine in cerca di un luogo sicuro in cui riposare: le nuvole della figlia dell'aria furono il nido per il suo ospite e dal loro affetto nacquero il sole, la luna e le stelle.

Viene solitamente rappresentata come una figura femminile tempestata dalle costellazioni (che Ariel riprende nel trucco brillante sugli occhi e negli accessori minimal a tema), avvolta da piume e nuvole chiare e accompagnata da creature volanti o del mondo acquatico – a tal proposito, Ariel ha avuto la malsana idea di portare con sé Lord Bleppington, il suo pitone, come assistente alla fotografia per il Ballo.

 
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view post Posted on 22/12/2020, 20:36     +12   +1   -1
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Ballo-delle-Fate



Inizialmente volevo creare un look che riprendesse la leggenda di Aibhill , la prima Banshee che, figlia del re del popolo fatato, era appunto una fata.
Non trovando niente su come venisse raccontata o descritta, a parte per i capelli rossi (leggenda strettamente irlandese), ho iniziato a cercare su internet vari elementi che potessero rappresentarla, ma ogni tentativo era vano proprio perchè io stessa non ne avevo idea e niente mi convinceva ciò che trovavo...
Alla fine avevo anche composto qualcosa di carino e abbastanza soddisfacente, ma poi mi sono detta:
Perchè ogni volta voglio trovare collegamenti e stili alternativi alle feste ed eventi?
Perchè penalizzare l'idea di fata che ho io in mente e con cui vorrei vestire Mìreen, solo per dare sempre un significato profondo e mistico al suo vestire in queste occasioni?
E così ho messo da parte la prima bozza di outfit (se volete ve la posso anche mostrare) e mi sono decisa/divertita a vestire la mia PG come la Fata che vorrei che fosse a questo meraviglioso ballo!

Edited by LadyShamy - 24/12/2020, 04:40
 
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view post Posted on 23/12/2020, 19:24     +17   +1   -1
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Kevin sceglie di interpretare il tema del Ballo facendo riferimento alla figura di Oberon (o Auberon), riservandosi tuttavia una certa libertà di immaginazione.

Oberon, il Re delle Fate, è una figura mitologica della quale si narra nella letteratura medievale e rinascimentale. Viene menzionato per la prima volta in una chanson de geste della prima metà del XIII secolo ed è un personaggio principale della commedia shakespeariana “A Midsummer Night's Dream”.

L’outfit proposto da Kevin intende rappresentare la misteriosa raffinatezza di questa figura leggendaria, con alcuni particolari necessari a mantenere la stretta correlazione che essa ha con la natura.
Il ragazzo indossa un’elegante camicia da cerimonia in tinta unita, bianca con un raffinato volant davanti che cala dal colletto per tutta la lunghezza del tessuto, abbinata ad un paio di pantaloni verde scuro, con motivo in rilievo. Sopra alla camicia, veste una lunga giacca che scende fino alle ginocchia, anch’essa color verde scuro e con dei ricami dorati ricercati, presenti in particolare sulle maniche e sugli avambracci.
In armonia con il vestito, Kevin sceglie di decorare il suo volto all’altezza degli occhi e delle sopracciglia con un trucco color verde scuro, dalle lievi sfumature dorate.
Anche i colori preminenti delle ali da Fata sono il verde e l’oro, ma in questo caso l’accessorio si rivela iridescente grazie alla sua condizione di semi-trasparenza, capace di assumere un ventaglio di tonalità diverse a seconda dell’angolo di osservazione o di eventuali fonti di luce.
Alle orecchie, Kevin indossa due gioielli ornamentali in oro che presentano piccole pietre di giada e si modellano alla forma tipica delle orecchie da Fata.
All’anulare della mano sinistra, invece, porta un anello di pregiata fattura. È d’oro e costellato di pietre preziose color verde scuro, con un fine smeraldo incastonato nel centro.
La corona, infine, assomiglia più ad un diadema e poggia sui capelli biondi lasciati al naturale, ricadendo appena sulla fronte con l’amuleto centrale del copricapo, racchiudente una perla. Il colore è quello dell’intero outfit, con ornamenti che rimandano ad elementi naturali quali foglie e rami.

In conclusione, dunque, come si evince dall’ultimo accessorio, Kevin non ha la presunzione di raffigurarsi come Re. Il suo outfit, rimanendo regale, assume quindi un carattere più principesco, tanto da spingere lo stesso ragazzo a considerarsi più una sorta di “Oberon, Principe delle Fate”.

 
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view post Posted on 24/12/2020, 14:46     +14   +1   -1
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Jean non ama molto le fate. Non gliene è mai importato molto in realtà, né di quelle delle favole per bambini né delle fate legate alla mitologia, sia babbana che magica. Quando è venuta a conoscenza del tema del ballo, non ne è rimasta molto entusiasta, ma alla fine, complice il periodo un po' buio che sta attraversando e l'insistenza delle sue amiche, ha deciso di buttarsi e provare a divertirsi un po', cercando di fare suo il tema, per quanto possibile.
Jean ha deciso di trasferire nell'outfit varie parti di sé, adattandoli al mondo fatato. Il rosso, come sempre, è il colore dominante, dalla chioma al vestito alle ali.
Nei capelli porta una decorazione floreale bianca, ispirata alla sua infanzia ormai sbiadita, che sta lasciando il posto all'adolescenza. Lo stesso tema è riportato nelle mani, ma al contrario: a partire dall'avambraccio, ha una pittura nera che rappresenta il buio e l'oscurità che la nuova arrivata adolescenza si sta portando appresso. Nell'orecchio sinistro indossa un orecchino argentato che richiama la forma delle ali delle fate, una semplice decorazione senza grandi significati. Allo stesso modo, le scarpe sono state scelte per richiamare il nero delle braccia e delle venature delle ali.
A proposito delle ali, queste sono immancabilmente rosse, con linee nere che si diramano come quelle di una farfalla, più che di una fata. Questo miscuglio vuole rappresentare l'indole sanguigna che si sta pian piano insinuando nelle sue vene. Così come il vestito, che partendo da una trama floreale nella parte alta prosegue con una fascia stretta sulla vita e una gonna abbondante, lunga fino a metà polpaccio.
Nonostante possa non sembrare, l'outfit non è molto elaborato o pomposo: l'acconciatura è una semplice piega mossa con alcuni fiori, la pittura nelle mani sostituisce dei guanti, le ali sono di dimensioni contenute, le scarpe sono comode e non molto alte e il vestito, seppur apparentemente esagerato, è ciò che di più elaborato Jean possa concepire al momento. Tutto ciò è accompagnato da un trucco leggero, composto solo da una linea di matita sulle palpebre, un accenno di mascara e un rossetto color malva opaco.

 
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view post Posted on 26/12/2020, 19:53     +22   +1   -1
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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E' il primo ballo di Emma e non avrebbe potuto non partecipare. Le sono piaciuti molti vestiti, ma quello che ha scelto alla fine è quello che ha conquistato completamente il suo cuore. Le orecchie a punta sono opera della sua compagna del quinto anno che le ha fatto un incantesimo di Trasfigurazione; per quanto riguarda i capelli... ha usato una tinta babbana per renderli biondi per l'occasione. Il trucco è molto semplice, le dà un'aria innocente, quasi angelica. L'anello che porta al dito è un regalo (anticipato di un mese perché non stava più nella pelle di darglielo) di Mitchell per il suo tredicesimo compleanno: Emma ha pensato che fosse perfetto per l'occasione.

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Grazie per il collage, Sugunina <3



Edited by Miss Effe - 28/12/2020, 11:55
 
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view post Posted on 28/12/2020, 15:29     +22   +1   -1
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Oliver Brior — Découvrez les ombres, Fée Carabosse

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Carabosse è una parola che ha un'etimologia ambivalente – è il composto di kara, "nero" in turco, e di bosse, con l'accezione di "vagabondare" in francese. Richiama il nome della Fata Oscura in più racconti, da Charles Perrault ai fratelli Grimm, e in tante altre testimonianze letterarie. Per Oliver, più semplicemente, è il racconto della buonanotte che sua madre gli leggeva da bambino e che sua nonna aveva letto a sua madre ancora prima. Carabosse è una creatura malvagia, è una fata talvolta descritta come vecchia e altre come eternamente giovane; veste perfidia come uno scettro regale, i suoi sortilegi sono inafferrabili e spesso funesti. Chiamata anche Fata Malvagia, Fata delle Ombre, Fata del Vento Malefico, in alcune fonti viene delineata come essere androgino, vestito di tenebre. Sebbene le caratteristiche principali sfumino tra loro nel corso degli anni, resta per tutte una voce unanime: Carabosse è la Fata rinnegata, la Fata disprezzata; colei / colui che non ha nome, il cui sussurro nutre gli incubi dei bambini, estingue tutti i loro sogni. Nell'opera francese, è l'unica Fata a non essere invitata alla Corte Reale, da cui viene tratta la vicenda de La Bella addormentata nel bosco. Carabosse è la tredicesima fata – quello che l'ha resa cattiva, però, è il dolore del suo passato, nelle espressioni di una solitudine che nel tempo l'ha allontanata da tutto e da tutti. Carabosse è stata scottata dall'amore per un essere mortale, e dallo stesso è stata oltraggiata fino a perdere le ali, il suo bene più prezioso. Così per secoli è stata relegata ai confini di ogni reame, nascosta al punto da divenire a sua volta ombra. Con l'incedere del tempo, si è riappropriata delle sue ali – il modo cambia in più storie – e le ha intessute dell'oscurità del suo cuore.
– Una simile interpretazione, per Oliver, è strettamente soggettiva: questo è il primo ballo scolastico cui ritorna dopo l'evento funesto del Ballo delle Rose e delle Spine, e se non fosse stato per il tema, non avrebbe partecipato. Carabosse custodisce l'evoluzione del suo animo, ad ora più tetro, più malinconico, ben più ferito. Perde la delicatezza delle tinte pastello, a lui molto, molto care, e le sostituisce con un abito di lucente e scura seta. Lascia che l'oro di ricami floreali ne impreziosisca il tessuto, in un completo elegantissimo a tinta unita; nella semplicità del suo outfit, senza anelli né collane, ha soltanto una corona screziata d'oro sul capo, le ali – recuperate direttamente alla festa – sono sottili, appena percettibili nelle sfumature iridescenti. Le pupille, infine, sono pozze d'inchiostro lucente, ad offuscare le iridi smeraldo. Il tutto, comunque, è molto ricercato, molto raffinato – perde ogni percezione di terrore, a favore di un'oscurità che si plasma in incanto.

Il mio cuore lo desidera, ma per coerenza di trame ongdr, Oliver non partecipa al sondaggio di Re e Reginetta.

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view post Posted on 30/12/2020, 14:19     +10   +1   -1
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"L'origine delle fate è stata da sempre differente a seconda delle culture e per questo motivo ci vengono fornite diverse teorie che spiegano la nascita di tali creature. Una tradizione popolare della cultura celtica afferma che questi esseri fatati siano "angeli caduti", condotti fuori dal paradiso da Lucifero ma non abbastanza crudeli da essere rinchiusi nell'inferno e quindi destinati ad abitare sulla terra"

Alice sceglie di vestire questa interpretazione delle fate, discostandosi dalle comuni rappresentazioni, Babbane e del Mondo Magico, che da sempre vengono associate a questa creatura magica.
Tutto l'outfit vede un contrasto tra i due colori legati alla luce e all'oscurità, un angelo buono caduto in disgrazia che non si arrende al lato oscuro del suo animo.
Grandi ali piumate nasceranno alle sue spalle, arrivando a toccare il suolo, fungeranno da riparo per il freddo in caso di necessità.
Il contrasto tra i due colori viene ripreso nell'abito ma anche il make up, gli accessori e appunto le ali si coloreranno di tali tinte come in una scacchiera.
Non vi sarà quindi un lato totalmente bianco ed uno totalmente nero ma si alterneranno in un armonioso conflitto.

 
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view post Posted on 30/12/2020, 16:08     +9   +1   -1
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