Non un (drink) di meno.

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view post Posted on 20/3/2021, 01:38
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You are not saving this world, you are preparing it for me.

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MAURIZIO PISCIOTTUsquadra antimago ✧ 28 anni ✧ Chug Chug Chug
"Tiziano Ferro..."
Rimugino giusto un po' sul nome e tutto ciò mi da un'idea malsana in mente. Ma la metto in un cassetto perché so non essere il momento giusto.
"EGOBLINGRAPPASIA!"
Non riesco nemmeno ad abbassare più la voce, ho una propensione piuttosto alta ad urlare quando sono ubriaco. Iniziamo ad avviarci verso l'entrata ma arrivano Jolene e uno sconosciuto con un copricapo piuttosto cotto.
"Alòra, sono abbastanza sicuro di averlo rubato, ma questa cosa rimarrà tra noi quattro vero...cinque, forse sei."
Mi volto prima verso l'agnello e poi indico il pollo.
Oh, già...sette...ci vediamo dentro!
Ammicco verso la versione graffito di Ariel.
Piano piano riusciamo a tornare dentro la Testa di Porco non senza nuove aggiunte al gruppo, mi presento...o forse no, chi se lo ricorda. Li di mezzo ci finisce persino Aiden a cui presento l'agnello stranamente silenzioso. Sto per meditando una pagliacciata, devo pensarci per bene.
Riusciamo persino a trovare un tavolo abbastanza grande dove trovare posto per tutti.
Al "possente uomo" mi scatta qualcosa, rimetto tutti i pensieri nel cassetto e inizio a tendere i muscoli con un piede sul tavolo e alzando il mazzo come una coppa dei campioni...urlando ovviamente.
"IL POSSENTE UOMO VUOLE BERE!
Subito dopo arriva Mireen ma ciò che faccio è metterle un dito sulle labbra, forze con più forza di quanto normalmente si debba fare, le faccio un occhiolino e le chiedo di aspettare. Mi siedo nuovamente sulla sedia, questa volta pronto a scattare in piedi, il cassetto si sta aprendo.
"Buonasera, cosa vi posso portare?"
Scatta la mia carta trappola. Scatto anche io, in piedi però, e improvviso un balletto che ricordo fin troppo bene, forse uno dei ricordi più divertenti che ho di Cassandre.
"Il fatto è che tu sai cosa cerco
Gin, Grappa Assen-zio
Sono un ubriaco cronico
Stringimi forte
Il fegato mi sorride perverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me, uno a te
Uno a tutti e...tanti!"

Il cassetto è volato via, mi risiedo con fare terribilmente cool (almeno nella mia testa) ho appena cantato ad una barista terribilmente più piccola di me "Perverso" di Tiziano Ferro in Italiano. Mi volto verso Ariel seduta accanto a me.
"Traduci. EH. EH. EH."
Torno ad imitare Tiziano Ferro.

@ CODE BY SERENITY



Per Ariel, Maurizio prova ad ordinare gin grappa e assenzio. Per gli altri, buona fortuna.

Nel caso servano i passi del balletto AHAHAHAH
 
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view post Posted on 28/3/2021, 02:05
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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Ariel Vinstav
outfit
Sobriety is not in my vodkabulary

«
H
ai rubato un agnello?»
Se la notizia fosse stata detta per rimanere una confidenza, Maurizio aveva deciso di condividerla con la persona sbagliata. Ariel quando l’alcool si faceva avanti diventava eccessivamente entusiasta, più di quanto fosse già normalmente da sobria. Quindi urlava facilmente, sì impressionava e rideva con la stessa capacità con cui un cucciolo di cane tende ad animarsi ed entusiasmarsi al minimo input. Non a caso comincio ad applaudire – sì, applaudire – all’antimago, genuinamente sorpresa e ammirata dall’azione assurda che l’amico che era riuscito a portare a termine.
«Ok. ANDIAMO A PRENDERE COSE PER TIZIANO, SQUADRA A RAPPORTO»
Era complice di un furto di agnello e forse ne andava pure fiera.
Sarebbe entrata al fianco di Maurizio, imitando una finta marcia che dovette interrompere quasi subito visto il netto stacco d’altezza fra i due e la distanza che il gigante sbronzo aveva interposto in un battito di ciglia. Andava sottolineato come nel parlare della “squadra” fosse ignara dell’effettiva mandria di invitati e futuri imbucati a cui sarebbe andata in contro, rivolgendosi più ai fantomatici “sette e cinque altri” che Maurizio da sbronzo aveva detto di vedere, inclusa ovviamente la ragazza del graffito vicino alla testa di porco.
Lucien e Jolene l’avrebbero vista entrare con le mani scosse all’impazzata in un applauso stonato e disarmonico, saltellando sul posto ogni tre per due e rischiando fin troppe volte di scontrarsi contro l’angolo di un tavolo o il corpo di un cliente che come loro aveva alzato fin troppo il gomito. «COLLOPORTUS. Ahahah che cretino che sei» Anche da profondamente brilla avrebbe riconosciuto subito la voce del Guardiacaccia che se non fosse stato per le vertigini, avrebbe potuto avere una chance a sollevarla per davvero. Sarebbe riuscito giusto a stringerla e farla barcollare sul posto, giacché al contempo nel girarsi Ariel si sarebbe mossa contro Jolene. Le braccia esposte erano percorse dai brividi dell’escursione termica e il crop top mostrava durante i movimenti più ampi delle braccia l’addome piatto, proprio come in quel momento in cui per rimanere dritta dovette poggiare le mani su quelle dell’amica. «Libilibilibi»
Biascicò il soprannome in una serie di sussurri concitati, mentre d’istinto avrebbe mosso un passo in avanti per avvicinare il volto a quello altrui. L’avrebbe salutata strofinando il naso contro quello altrui in un gesto affettuoso quanto infantile. «Tu sei sempre super bellissimissima. E ora ci aiuti a trovare il latte per Tiziano» e nel dirlo si sarebbe scostata, interrompendo il contatto fisico, per indicare l’agnello assieme a Maurizio. «TAVOLOO TIMEEE»
Cafona e chiassosa come il suo compare, avrebbe fatto ampi gesti delle braccia per condurre tutti al tavolo da loro prima occupato, dove ancora si trovavano le loro giacche.
Il fato d’altra parte doveva starsi divertendo non poco nel vedere persone tanto diverse riversarsi nello stesso luogo, perché nello stesso momento in cui Ariel prese posto e le prime facce sconosciute si avvicinarono alle tavolate ancora sgombre, di tutti i suoni nel locale, la giornalista venne attratta proprio dalla voce di Romeo che invitava ad un gioco alcolico.
«Noi giochiamo»
Dove “noi” stava un po’ per tutti, visto che si giro a indicare figure a caso, cercando nella confusione di indicare i vicini Maurizio, Jolene e Lucien. «Tiratevi delle sedie che così ci entriamo tutti!» che qualcuno che non conoscesse volesse unirsi al gioco era l’ultimo dei suoi problemi, anzi, era probabilmente una di quelle cose che ai posteri l'avrebbero messa di buon umore per giorni.
La povera Amelia di servizio si sarebbe sentita riversare gli ordini di tutti i vicini come un fiume in piena al quale si sarebbe aggiunta anche lei con un
«Un Distillato Salutista all'arancia per il mio amico qua e un bicchiere di latte per Tiziano!»
Si ordinavano a vicenda i drink: Maurizio attentava al suo fegato e lei ricambiava spavalda, cercando di dare sonore pacche sulla spalla all’antimago, quasi come a volergli dire “ora ti faccio vedere io”.
Ma poi avvenne il peggio.
Maurizio ordinò tramite una canzone in rima di .. Tiziano Ferro.
Ariel scattò in piedi per slancio empatico, ritrovandosi ben presto attonita e confusa.
Presa sotto scacco, le ci volle qualche secondo per capire cosa stesse succedendo, sia perché Maurizio parlava in italiano, sia perché aveva già bevuto troppo per avere capito in tempo di doverlo supportare con una traduzione.
Motivo per il quale alla Testa di Porco, fra sconosciuti e amici ritrovati, Ariel avrebbe cercato di tenere il tempo a Maurizio incalzando una cantata e mal tradotta "Perverso" di Tiziano Ferro.
«Le fait est que tu sais ce que je cherche», ma sbagliando e partendo con il francese invece che con l'inglese.
Storse il naso, confusa da se stessa: "Aspetta che lingua ha chiesto?"
«OK. Quei tre che ha detto sono "Gin, Grappa e Assenzio"!» Faceva riflettere come di tutto ciò che per ora aveva detto l'amico nella sua lingua madre, avesse riconosciuto a colpo d'occhio soltanto i corrispondenti degli alcolici in inglese.
«EHM qualcosa di cronico! Il qualcosa perverso, non ricordo che diceee Lamentò, nello stesso momento in cui Maurizio crollò sulla sua sedia, lasciandola in mezzo ad una folla presumibilmente perplessa quanto lei
«Insomma... FESTAAA» Risolse così, confusa, sollevando le braccia di scatto per incitare la folla raccoltasi a darsi nuovamente alla pazza gioia e ignorare il teatrino multilingua di Maurizio.
Allungò di scatto il dito verso Elizabeth che nel raggiungere il gruppo col tentativo di imbucarsi si era ritrovata a spiccare al suo orecchio fra le poche voci già pronte ad ordinare.
«La sua vodka gliela pago io! E pure a te!» Avrebbe teso l'indice della mano destra proprio verso Romeo, colpevole di aver urlato al gioco e al ring of fire. «TI OFFRO QUALCOSA PERCHE' CI FAI GIOCARE. FESTAAAA.»
A quanto pare se beveva urlava parecchio.
Troppo.
role code by »ANNAH.BELLE« don't copy

Riassunto: superati i dovuti saluti a Jolene e Lucien, il quartetto entra alla Testa di Porco e prende posto, dopo l'unione di alcuni tavoli. Ariel si esalta al nominare il Ring of Whiskeyfire proposto da Romeo e dopo un'esibizione canora da schianto di Maurizio, Ariel ordina da bere a lui, l'agnello e pure a Romeo e Elizabeth appena imbucatasi spinta dalla voglia di far baldoria

Ariel ordina un bicchiere di latte (se è possibile ottenerlo), un distillato speciale Salutista all'arancia per Maurizio e paga la prossima ordinazione di Romeo e la Vodka di Elizabeth!
 
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view post Posted on 28/3/2021, 14:52
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Poetry on your body, You got it in every way. And can’t you see it’s you, I am watchin’, I am hot for you in every way. And turn around, let me see you, Wanna free you with my rhythm. I know you can’t get enough, I’ma turn up with my rhythm! Your body’s poetry, speak to me, Won’t you let me be the rhythm tonight. Move your body, move your body.
25 y.o.
guardiacaccia
L'ironia di Ariel gli era nota ma, in quelle condizioni, si innalzava a vette nuove e assai gradite. Sentirsi dare del cretino da lei - e sfido chiunque a darle torto - smosse nel francese una brutale risata che culminò in un semplice «Enchantè!» allacciato ad un battito di ciglia che voleva essere ironico ma sortì come unico effetto di farlo sbandare ulteriormente, riducendo la sua già ridotta capacità visiva.
«Non badate a Luce, lui è sempre molesto da ubriaco.» Alzò le braccia, come se qualcuno gli avesse puntato contro la bacchetta, mostrando un ghigno da prendere a sprangate. Perché negare l'ovvietà?
Ridacchiò nell'osservare Jolene (che era uno spettacolo anche da sbronza) cercare di ingraziarsi l'agnello sfruttando il povero pollo, salvo poi avvicinarsi ai due ed agguantare il copricapo spingendolo irruento contro il muso della povera bestia. «Lascia fare ad un esperto. Su beella, allunga la lingua e fai amiciiiizia!» In tutta risposta, l'agnello pensò bene di sgranocchiargli le unghie già martoriate, facendolo urlacchiare come una donzella. 1-0 per Manuel.
Fu mentre il Guardiacaccia scuoteva la mancina come se fosse in fiamme che una voce sconosciuta tuonò un "Salve" nella loro direzione. Lucien ruotò gli occhi pesti ed annebbiati inchiodandoli sul nuovo arrivato (Daddy), trattenendo a stento una risata sguaiata alla vista di quel movimento di bacino che, se avrebbe provato ad emulare, lo avrebbe portato a contare le Puffole con la schiena riversa sul ciottolato.
«Ciaaaaaoooo!»
La dentatura combaciò in una perfetta mezzaluna, connettendosi al mondo terreno ed al quesito posto dal nuovo arrivato.
«Un tempo credo di shi, ma sai com'è, c'è chi si appasssssiona di imbalsamazione e chi...» puntò le iridi ridotte a spilli liquidi sul copricapo che avrebbe potuto essere ciò che restava di un Diricawl modellato con la magia. Mosse qualche passo malfermo verso lo sconosciuto finché non gli fu affianco, facendo calare il braccio attorno alle sue possenti ed invidiabili spalle nerborute «Bucka-mhm-buckbuckbuck-mhmm. Sai che ti dico, amico? ma amico dove che lo vedeva per la prima volta in vita sua?! «Ti presto il regalo della signoranonna. Vediamo se riesci a fargli accapponare la pelle!» biascicò piazzandogli il pollo in testa con una smorfia bestiale a deformargli il viso.
L'arrivo dell'Auror Aiden Weiss, che Lucien aveva avuto occasione di conoscere durante il Ballo delle Fate a Hogwarts, pose fine all'imbarazzante siparietto di cui Lucien si era fatto promotore. Lo salutò come meglio poté e fece altrettanto con Mìreen, quando la vide arrivare assieme ad altre persone che non conosceva ma che provvide a salutare, presentandosi - con tutto il disagio derivante da una presentazione in quello stato. «Prof, stasera saremo al siccccuro!» buttò lì rimembrando il loro incontro notturno nella Foresta Proibita, per primo poco convinto della correttezza di tale affermazione. Era accompagnata da dei tizi in kilt che indussero il Guardiacaccia a temere per i loro boccini visto il freddo che tirava quella sera. Quando fu il momento, segui il resto della combriccola all'interno della Testa di Porco. La sua faccia era lucida di sudore e i suoi movimenti suggerivano che avesse superato il limite già da un po', ugualmente gli riuscì di seguire la ciurma quando le borse scure che gli ombreggiavano gli occhi si fossilizzarono su uno sconosciuto appollaiato su uno sgabello a ridosso del bancone. «PRRRR!» chiocciò in quello che poteva tradursi con un "TUUUUU!" (eh sì, Lucien pareva proprio avercela con gli sconosciuti quella sera) puntando alle pantofole pollose del mago. Strattonò il povero ancheggiatore seriale (Daddy) con lui - doveva sincerarsi dell'incolumità del Pollo - verso il suo nuovo obiettivo e quando gli fu vicino biascicò «Sciao! Le tue pantofole devono conoscere il cappello della signoranonna! Vieniii!» con la forza di chi trascinava carcasse nella foresta senza bacchetta, puntò sul fatto che lo sconosciuto (Lucas) fosse preso alla sprovvista per trascinarlo di peso al tavolo con gli altri, facendolo sedere di fianco a lui e spalmando le chiappe d'oro su una sedia cigolante.
Rifilò uno sguardo insano alla garzona, pronto ad ordinare. «Una bottiglia di Assenzio Gallese Verde e tre bicchieri di Goblingrappa per me e i miei amicih!» Olè perché ora gli amici erano diventati magicamente due, da sconosciuti quali erano pochi secondi prima.
Nel gremito gregge di volti noti e sconosciuti, appena effettuata l'ordinazione, il Guardiacaccia incrociò lo sguardo della strega a cui si era presentato prima, che non aveva l'aria di star messa molto meglio di lui (Jane). Un sorriso a trentadue denti per poco non gli spaccò in due la faccia. «Sai, per sturare le tubature. Sono mesi che non bevo.» Sè, come no.
Per poco non sbatté la faccia sul ripiano incrostato, piegato in due dalle risate in risposta alla performance canora di Ariel e Maurizio. Ciliegina sulla torta sfatta: il bel maschione in kilt intonò una canzoncina a tema sistemando dei tarocchi al centro del tavolo creando un cerchio. "Il gioco è Ring of Whiskeyfire" serviva forse dire altro?
Lucien strabuzzò gli occhi traboccanti di schifo ridacchiando e picchiando con forza i palmi delle mani sul tavolo, consapevole di aver già perso la dignità per strada ma di avere ancora un po' di fegato da disintegrare in compagnia.
la testa di porco
reunion

Azioni concordate con i players 🌚
Lucien ordina una bottiglia di Assenzio Gallese Verde e tre bicchieri di Goblingrappa, pagandone uno per Daddy e uno per Lucas.
 
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view post Posted on 1/4/2021, 18:29
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Tiziano era un agnello rubato e amava il latte: erano queste le informazioni che Jolene riuscì a carpire dal primo scambio fuori dal Testa di Porco. «Mi sembra conosciuto» dichiarò mentre, ancora accovacciata, fissava sull'animale uno sguardo appannato che si sforzava inutilmente di completare il riconoscimento. Ciò che mancò di specificare, e che avrebbe reso quell'affermazione un po' più comprensibile e meno preoccupante, era che a risultarle conosciuto fosse il nome, non l'agnello. Non avrebbe saputo distinguere due agnelli diversi nemmeno da sobria.
La sua concentrazione venne brutalmente spazzata da Lucien. «Ehi, Luuuce! Dove sono le tue maniere» strillò, indignata di essersi vista strappare il pollo così di prepotenza. Quando Lucien prese a urlacchiare, anche se Jolene non comprese bene che cosa fosse successo, prese a ridacchiare incontrollatamente. Aveva la bocca ancora dischiusa in un ghigno divertito quando si tirò in piedi e seguì gli altri dentro al locale.
Normalmente, l'atmosfera cupa del Testa di Porco le avrebbe fatto storcere il naso, ma in quel momento a malapena distingueva le figure in movimento intorno a lei, figuriamoci le macchie preistoriche sulla superficie dei tavoli. Era solo contenta di potersi divertire insieme al piccolo gruppetto dei suoi amici, e di certo non si aspettava che la serata le riservasse una sorpresa dietro l'altra, sotto la forma di volti a lei più o meno conosciuti.
Si era dimenticata di aver contattato Aiden solo qualche ora addietro, ma le sovvenne quando se lo ritrovò di fronte in versione metallaro con... un ananas? «Aiden! Vedo che ti sei portato un amico» ghignò, prima di fargli una linguaccia.
«BHUUUWAAAAH!»
«AAAAAAH!» Un allegro coretto di urla degne della Stamberga Strillante accompagnò l'arrivo di Rowena, che spaventò Jolene al punto da farle spiccare un balzo in aria. Quando si accorse di chi si trattava, prese ad agitare le braccia in aria: «MERLINO INCORONATO NON FARLO MAI PIÙPIÙPIÙ!» E poi, cercando di raccapezzare un po' della dignità perduta: «Hai spaventato Tiziano! Guarda, ora non sa più nemmeno se è una capra o un agnello». Allungò significativamente tutto il braccio in direzione dell'animale, nei cui occhi avrebbero dovuto leggere uno spaesamento esistenziale quando, di fatto, tutto ciò che essi esprimevano era un leggero disappunto per tutti quegli ubriaconi che lo attorniavano.
Quando qualcuno fece per coprirle gli occhi da dietro alle sue spalle, Jolene gridò convintissima: «Rowena!», salvo poi accorgersi che non solo la voce non corrispondeva minimamente – e, probabilmente, se mai la giornalista l'avesse chiamata mia bella infermiera avrebbe dovuto preoccuparsi non poco –, ma che la stessa si trovava nel suo campo visivo e, per forza di cose, non poteva essere anche dietro di lei. «Oh, Mireen!» La seconda è quella buona, e, nel girarsi, Jolene non esitò a gettare le braccia intorno al collo dell'amica. «Che bello vederti qui! Allora la maledizione della cattedra sta finendo. Potresti essere la prima in anni a sconfiggerla.» Rise – aveva letto anche lei l'articolo, e vedendo come la cattedra avesse praticamente assorbito Mireen, aveva cominciato a convincersi di una sua personale versione della maledizione. «Vai, vai» disse quando l'amica espresse il desiderio di prendere qualcosa da bere. «Non puoi restare sobria, poi ricorderai troppo.»
Probabilmente l'intero locale la pensava come lei, e Jolene ne ebbe un assaggio quando uno sconosciuto (Daddy) si avvicinò a loro ancheggiando con una maestria invidiabile che poteva derivargli solo da una buona dose di alcool. Non fu l'unico ad aggiungersi all'allegra combriccola, che sembrava allargarsi in continuazione. Jolene era felice di essere circondata da così tanto disagio allegro chiasso, le ricordava le lunghe serate che in Italia passava a ballare insieme ai suoi amici in questo o quel locale.
La musica c'era anche lì, a modo suo. Il richiamo di Romeo non mancò di attirare l'attenzione della rossa, che, mentre l'uomo decantava le sorti di quella serata, Jolene fece eco ad Ariel: «Sissignore, noi giochiamo!». Agguantò una sedia – non badò allo schienale appiccicoso sotto alle dita – e con uno stridio infernale la trascinò fino a piazzarla davanti ad uno dei tavoli a cui si sarebbe giocato. Si lasciò cadere sgraziatamente, così come sgraziatamente rise per quasi tutta l'esibizione di Maurizio. «Aspetta, ma io questa la conosco...» borbottò tra sé e sé, e probabilmente le persone più vicine l'avrebbero udita, se avessero deciso di badarle. Poi, improvvisamente, Jolene si illuminò e sollevò la testa con uno scatto: «Tiziano!». No, non stava chiamando l'agnello, ma aveva finalmente capito perché il suo nome le risultava familiare. Il cantante era conosciutissimo in Italia, e Jolene ricordava le melodie delle sue canzoni più famose. Stava cercando di ricordarsene altre, quando arrivò la garzona.
«Io prendo un'acqua di fuoco» disse.
Mentre aspettava che la garzona prendesse anche le altre ordinazioni, Jolene si prese qualche momento per far passare intorno al tavolo uno sguardo un po' vacuo, incuriosita dalle persone che si stavano radunando.

infermiera | 21 anni | outfit
let the evening be gin.

Jolene prende un'acqua di fuoco.
Perdonate il post poco ispirato, il periodo è quello che è.

 
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view post Posted on 10/4/2021, 16:36
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Non capì assolutamente nulla di quello che successe, niente di niente.
Certo che quella sensazione era assurda, come era assurdo che non gli importasse molto di quanto stava succedendo.
Era dentro al Testa di Porco e questo era un fatto, come ci fosse entrato tutt’ora un mistero.
Ancheggiava e lo faceva con maestria, si muoveva sinuosamente consapevole che qualcosa stava per accadere ma ancora non sapeva cosa.

Era per caso libertà quella?
Sicuramente se il tempo fosse stato migliore di quello primaverile, avrebbe proposto a tutti di farsi un tuffo da qualche parte, ma dato che non si poteva fare , beh era giusto attenersi a quanto stava accadendo.
Fece un balletto a destra, uno a sinistra. Un ancheggiamento ancor più rapido gli diede come premio un pollo e quello stava sulla sua testa.


*Ma è così?*

Pensò osservando Lucien per poi muovere le mani sul pollo come a volerlo accarezzare.
Sembrava un maniaco; non tanto per le toccatine sfuggenti al pollo, le anche ben lubrificate, quanto per la faccia da cui i denti superavano di gran lunga le labbra facendolo sembrare un coniglione.


- IL COGLI…CONIGLIONE STA ARRIVANDO!!!-

Disse continuando a ballare, questa volta additando anche i nuovi arrivati.
Ma quanti erano? Cosa stava facendo?
Se qualcuno lo avesse accoltellato in quella situazione non gli avrebbe dato torto, tantomeno se gli avessero castato un Waddawisi così da sturargli il cervello.


- E DAJ…….. -

La sua esclamazione non raggiunse mai il traguardo per poi trovarsi tra le mani di Lucien che proponeva a lui e ad un altro di bere.
Ma lo conosceva quello(Lucas)? Non aveva giocato con lui una partita di Quidditch? L’interrogativo venne bypassato per aspettare di bere qualcosa nuovamente, mentre lui diceva a Lucien:


- Ma tu sei troppo gentile. -

Girandosi poi in direzione della garzona aggiunse:

- Gentil Donzella! Io vi pago gli ultimi quattro Tequila Crucio che mi sono bevuto e vi chiedo dieci Burrobirre, dieci Vini Elfici e dieci Whiskey incendiari. QUESTA SERA SI VOLA!
Ah e quattro zuppe di Lardo, quelle fanno ambient. -


E niente x2.
Se dovevano giocare dovevano farlo bene e lui avrebbe continuato a ballare anche seduto su di una sedia con attorno altri adulti.




O.t: E’ da considerare come se Daddy avesse bevuto già le quattro tequila e ve le stesse pagando ora. E poi il resto insomma
 
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view post Posted on 13/4/2021, 19:55
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss
Auror | 28 y.o. | Irlandese

Più osservava i presenti e più si sentiva montare un indicibile vergogna nell’essersi presentato sobrio, non sembrava neppure lui senza la sua solita pinta di birra in mano o con un corno colmo di Idromele barricato. Ma la ciliegina sulla torta era la vista di una Jolene già bella che andata per cause a lui ignote: non si era minimamente aspettato di trovarla in prossima del proprio canto del cigno (?) in un’occasione completamente diversa dai Balli scolastici, esattamente com’era successo al Ballo delle Rose e delle Spine, ma confidò che nell’arco di quella serata non sarebbero saltati fuori incidenti di sorta e nemmeno Profezie al retrogusto di gin, ananas e polli volanti. Anche perché - e qui ne era fortemente convinto - sarebbero tutti finiti al San Mungo, se non addirittura nell’Oltretomba!
Notando il ghigno della sua amica Infermiera, oltre alla battuta e alla linguaccia che ella gli rivolse, Aiden comprese di avere la strada spianata con lei, che poteva quantomeno stuzzicarla con il suo lato malandrino e invadente; tant’è che ricambiò l’espressione con pari intensità, se non - addirittura - con una sorta di aura maligna che emanò con il suo bellosguardo. Con estremo garbo, la mano dell’Auror pizzicò la guancia arrossata dell’amica come solitamente faceva sua zia Clarisse ogni volta che lo vedeva dopo tanto tempo, tirandole appena la guancia. «Mi assicurerò che il tuo bicchiere sia sempre pieno, Sweetie Baby...» le sussurrò maliziosamente.
Non poté - poi - trattenersi dal scoppiare a ridere quando sopraggiunse una Rowena alquanto ubriacata e per poco non infartò malissimo la cara Jolene. «Insomma, la serata promette bene, giusto ragazzi?» esclamò, girandosi verso Lucien e Romeo, esibendo un ghigno sempre più evidente e decisamente euforico che poteva significare tutto e niente. La verità era che soltanto Weiss custodiva la risposta effettiva, ma volle comunque concedere agli altri l’opportunità di comprendere i pensieri dell’Auror e vanificando così la sua imprevedibilità. Ciò nonostante oltrepassò le due donne una volta concesso ai due uomini un occhiolino piuttosto divertito, emise un fischio di apprezzamento nei confronti della Abyss, visto che la, reputava comunque una bella donna.
Era talmente elettrizzato da quel primo assaggio, che come mise piede dentro tuonò in una sorta di ruggito. «Una bottiglia di Assenzio Gallese Verde e un Idromele Olimpo per il sottoscritto! WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!» Poteva anche essere sobrio, per ora, ma dubitò che qualcuno potesse accorgersene: l’importante era dissimulare finché lo non sarebbe stato per davvero.
Quando si accorse dei nuovi arrivati, Aiden ricambiò il cenno di saluto a Mireen, per poi rivolgere a Thomas quel sorriso da lestofante che ai tempi della scuola aveva già visto dipinto sul suo volto da adolescente subito dopo aver notato Jane al suo fianco. «A chi dei due devo fischiare? A te che hai quel delizioso kilt, o a miss Read e il suo dolce sorriso?» disse, rivolgendosi prima a uno e poi all’altra, senza smettere di sorridere. «A quanto pare stasera sapremo se diventeremo immortali o se tireremo felicemente le cuoia tutti insieme. Sto scherzando! Sto scherzando!» Alzò le mani che tremolarono per l’ennesimo scoppio di risata isterica, risultando poco credibile.
Per poco non lanciò in aria la sportina con l’ananas quando Romeo propose di fare il Ring of Whiskeyfire, alzando in aria le braccia come ad un concerto rock e andando a sistemarsi tra Jolene e Jane. «TRINCA, TRINCA, TRINCA E BUTTALO GIU’ CON UNA SPINTA!» tuonò, cantando assieme a Romeo e battendo le mani sul tavolo.
Era ufficialmente andato.
Fuso come una sottiletta nel microonde e non aveva ancora né fumato né bevuto.
La serata prometteva bene, proprio come in passato, e Aiden si sentì finalmente più vivo di quanto non fosse mai stato negli ultimi tempi.
Era tornato nel suo habitat, come una scimmia che ritornava nella giungla.



Aiden ordina: 1 bottiglia di Assenzio Gallese Verde e 1 Idromele Olimpo
Non è ubriaco nel corpo, ma nello spirito sì e tanto :flower:
Mi sistemo tra le due J: Jolene e Jane :secret:


Edited by Aiden Weiss - 13/4/2021, 23:28
 
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view post Posted on 2/5/2021, 14:15
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The North remembers. ♥

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in alcohol we trust
Fh5w9Ra
Jane Read

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« Oh, per me davvero? » si sistemò con un gesto leggermente scoordinato il boa di piume rosa che Francis le aveva posato intorno al collo, lo sguardo un po’ sorpreso, « E’ così elegante! » Forse non era l’aggettivo giusto per descrivere l’accessorio, e se fosse stata completamente sobria avrebbe ammesso che non era per niente il suo stile, eppure si sentiva grata per il gesto del mago, conscia che quella sera il festeggiamento per l’assunzione di un conoscente si sarebbe trasformata nella festa per un amico.

Probabilmente aveva bevuto più vino di quanto avrebbe dovuto, e di sicuro l’indomani avrebbe rimpianto quella scelta – e tutte quelle che avrebbe fatto successivamente durante la serata – eppure era certa di aver visto l’agnello, il pollo e il gruppo di maghi e streghe dentro il locale: il vino francese oltre a rendere fumosi i pensieri probabilmente annebbiava anche la vista, perché in realtà si trovavano ancora tutti all’esterno ma presto il problema venne risolto dalla loro decisione improvvisa ma sensata di entrare alla Testa di Porco e di avvicinarsi a dei tavoli. La sua attenzione venne momentaneamente distratta dall’arrivo di un’altra strega (Mireen), amica di Francis a giudicare dall’entusiasmo con cui lo salutò: Jane la riconobbe nella ragazza che aveva incrociato al PURR qualche mese prima e di cui ricordava il peculiare colore dei capelli; la salutò con un sorriso leggero, ammirandone i riflessi della chioma azzurrina.

Superati i convenevoli alquanto chiassosi, tornò a cercare con lo sguardo l’agnello e il pollo – non riusciva a togliersi dalla testa il desiderio di vederli più da vicino – quando un’altra figura conosciuta fece capolino nel suo campo visivo: un Lucas Scott apparentemente a disagio stava attraversando la sala proprio in quel momento, camminando lesto sulle ali di quelle che apparivano in tutto e per tutto come delle ciabatte a forma di pollo. Si sforzò di trattenere una risata alla vista di quella scena tanto ridicola, maledicendosi di non aver portato con sé una macchina fotografica per immortalarla, e quando una vocina maligna a fatica riuscì a ricordarle che non erano più visti dall’ultima visita proprio alla Testa di Porco, decise che era giunto il momento di bere ancora e provare a rendere del tutto evanescenti i ricordi che avrebbe potuto avere il giorno dopo. Si voltò alla ricerca di Francis, pronta a proporre di condividere una bottiglia di Vodka delle Ebridi, quando notò che si era allontanato da lei per raggiungere un altro mago (Romeo) – in kilt, proprio come Thomas: era finita ad un raduno di scozzesi senza rendersene conto? Sorrise, felice all’idea di poter rivivere l’esperienza delle bevute in compagnia di gente della sua terra natia – ancora doveva riprendersi dalla festa di Natale di due anni prima - certa che al minimo sentore di sfida avrebbe definitivamente abbandonato la sua dignità e tentato di dare il colpo di grazie al suo fegato. Ma del resto quello non sembrava essere l’obiettivo di tutti i clienti alla Testa di Porco quella sera?

Si mosse in direzione del gruppo kilt pronta ad ordinare, quando nel farlo passò accanto ad un trio improbabile che aveva preso posto intorno al tavolo in cui si stavano radunando bene o male tutti, come in una festa improvvisata: riconobbe tra i tre maghi Daddy, un suo ex concasato, intento a smentire con convinzione l’idea che i Corvonero non sapessero divertirsi – o ballare, e accanto a lui un ragazzo (Lucien) che aveva intravisto all’ingresso ma che era certa di non conoscere e che suscitò la sua ammirazione per l’ordine consistente che stava quasi urlando alla garzona che aveva avuto la sventura di essere scelta per servire quel gruppo di disgraziati adulti. Quasi come se si fosse accorto dello sguardo impressionato per l’elenco di alcolici, si rivolse a Jane, sorriso smagliante in volto, « Sai, per sturare le tubature. Sono mesi che non bevo. ».
Solitamente chi sentiva il bisogno di affermare di essere sobrio da mesi non lo era affatto, ma dato che lei per prima non era nelle condizioni di potersi ritenere estranea a quella situazione, si limitò ad affermare la sua linea di pensiero, « Mai perdere le buone abitudini, consiglio di Medimago. ». Il vino francese sembrava averle dato un po’ troppo coraggio, tanto che aggiunse alle sue parole una strizzatina d’occhio: come se non fosse stata una scena sufficientemente imbarazzante – e ci sarebbe voluto ben altro che una bottiglia di Vodka delle Ebridi per scordarsela – notò che il terzo membro del trio era proprio Lucas con le sue bellissime calzature e non riuscì a trattenersi dal commentarle, « Belle pantofole Lucas. Direi che ti rappresentano. » Una risata leggera scappò dalle sue labbra prima che si allontanasse e raggiungesse finalmente Francis in compagnia dei suoi amici in kilt.

Arrivò giusto in tempo per sentire lo sconosciuto dei tre citare il Ring of Whiskeyfire, suscitando in lei un’esclamazione di gioia: prese posto accanto a Francis, accorgendosi di essersi seduta proprio tra di lui e l’Auror Weiss, che non aveva notato fino a quel momento. Udì di sfuggita il suo commento, rivolto sia a lei che a Thomas, e si limitò a proferire un « Auror Weiss, se siete geloso del nostro boa di piume rosa posso sempre prestarglielo, che dice? » sorridendo.
Non appena vide che la garzona era arrivata nelle vicinanze per prendere le loro ordinazioni, si affrettò ad aggiungere la sua all’elenco. « Ciao! Per me e il mio amico Francis una bottiglia di Vodka delle Ebridi, grazie! » si sporse poi in direzione del mago che aveva proposto il gioco, impaziente, « Quindi, giochiamo? »


→ Alcune menzioni veloci, azioni quasi concordate con i players :fru:
Jane ordina per lei e Francis una bottiglia di Vodka delle Ebridi, grazie 🌻
 
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view post Posted on 3/3/2024, 18:29
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Di sole e di gatti

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Amelia Gin Moonword

studentessa |12 anni | I anno | Corvonero


Gli ordini erano arrivati in modo a dir poco caotico ma Gin era estremamente divertita! Erano giorni che non faceva un turno al pub così movimentato! Quel gruppo di maghi sembrava proprio in procinto di spassarsela alla grande. Trotterellando tornò al bancone per procurarsi tutto quello che avevano ordinato, o almeno sperava di aver carpito tutte le richieste pervenute nel baccano generale.

Il latte era un ordine curioso... in menù non ne avevano ma Gin, senza farsi troppo vedere dall'elfo, si intrufolò in cucina. Trovò un bricco di cartone che poteva in effetti contenere del latte. Era uno di quei cartoni per il latte a lunga conservazione. Era chiuso. Lo aprì e l'odore non sembrava troppo acido. Ne versò un bicchiere.

Mise nel vassoio anche diversi piatti di patatine fritte che aveva pensato di offrire al gruppo, per assorbire almeno una parte dell’alcool. Non era una offerta dettata dal suo buoncuore ma, piuttosto, dalla speranza di non dover passare la nottata a pulire vomito dal pavimento.


“Ecco, qui. E richiamatemi se volete altro! Per il bicchiere di latte... non è in menù... ma in cucina ne ho trovato un po'... Non garantisco sulla sua freschezza. Ve lo do in omaggio, come le patatine”

Lasciò tutto sul tavolo e tornò agli altri avventori al bancone.



PS: 121 | PM: 55 | PC: 53 | EXP: 4.5




© Gaelle




Per riassumere:
Arièl Vinstav paga 1 distillato speciale Salutista all'arancia + 1 bicchiere di vodka delle Ebridi = 12 falci
Lucas Scott paga 1 bottiglia di Goblingrappa = 10 falci
Don Medellin-Maurizio Pisciottu paga 1 bicchiere di Gin, 1 bicchire di grappa e 1 bicchiere di assenzio = 7 falci
Lucien Cravenmoore paga 1 bottiglia di Assenzio Gallese Verde, 3 bicchieri di Goblingrappa = 16 falci
Jolene White paga 1 acqua di fuoco = 10 falci
Daddy E. Tobbl paga 4 bicchieri di tequila = 8 falci
Aiden Wess paga 1 bottiglia di Assenzio Gallese Verde e 1 Idromele Olimpo = 10 falci + 15 falci = 25 falci
Jane Read paga 1 bottiglia di Vodka delle Ebridi = 10 falci


Mi è stato detto di portare tutto anche se la role non dovesse andare avanti


Edited by Gaelle - 3/3/2024, 18:58
 
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