See You Again, Colloquio Lucien Cravenmoore

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view post Posted on 7/9/2021, 13:11
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colloquio
La questione apparve ancor più delicata di quanto non gli fosse parsa in principio. Non fu tanto il tremolio che scosse la parte inferiore del volto dello spirito a colpire Lucien, quanto più la solennità insita in ciò che trasparse dalle sue parole: un senso dell'onore, cieco di fronte ai propri stessi bisogni. Era così importante per Mr. Rapple mantenere integri i propri principi, mantenere una promessa fatta forse quando era ancora in vita? Lucille ne era al corrente oppure a lei aveva offerto delle motivazioni differenti, a suo tempo?
Il francese non smise di fissare quelle pupille prive di vita, sentendosi improvvisamente a disagio. Come poteva chiedere a quella creatura di violare il proprio codice d'onore infrangendo tale promessa? Qualcosa che con buone probabilità aveva promesso di non rivelare fino alla morte (ed oltre)? Era un fardello così grande, accarezzato forse da tentennamenti, da impedirgli di andare oltre? Non era così certo che il gioco valesse la candela?
La nota di rassegnazione che abbracciò l'ammissione, indusse Lucien a supporre che quei tentennamenti fossero stati intesi come una condanna a perpetrare il proprio stato. Non aveva scampo: o quello o il suo onore.
Si domandò se colui o colei che lo aveva portato a promettere di non far parola di qualcosa fosse a conoscenza di quale macigno rappresentasse per lui. Oppure, lo aveva promesso a sè stesso?
Sospirò rumorosamente, le lancette invisibili che ticchettavano nella mente affollata.
Un'idea gli silurò le sinapsi: e se avesse frainteso tutto? Se quella promessa non fosse stata di mantenere qualche segreto a qualcuno, ma fatta a sè stesso, di non andare oltre perché legato a qualcuno nel mondo dei vivi che non desiderava abbandonare o che gli aveva chiesto di non farlo?
Troppa nebbia aleggiava intorno a quella storia e finché il suo interlocutore era restio a sbottonarsi un po' di più, senza contare i tempi ristretti, era per Lucien impossibile vederci chiaro e risultare utile alla causa.
«Mi dica una cosa, Mr. Rapple: lei vuole passare oltre?» riprese parole dopo un lungo silenzio. «Perchè se non è così, mi faccio da parte. Non intendo indurla ad infrangere una promessa per il mio tornaconto personale.»
Incrociò le braccia al petto, tendendo la stoffa alla pari dei propri nervi. Per quanto ne sapeva, quello spirito poteva star boicottando i numerosi tentativi dell'accorata Lucille per poter trascorrere altri anni in sua compagnia, facendosi forza dell'interesse da lei nutrito per la sua causa. Lei voleva aiutarlo, ma lui? Voleva e non poteva lasciarglielo fare? Oppure non voleva, ma avrebbe potuto tranquillamente permetterle di farlo ad una propria resa?
Quanto avrebbe potuto farlo tremare la possibilità che Lucien scavasse abbastanza a fondo da tirar fuori il suo segreto a spiattellarlo alla sua ex pupilla?
O, ancora, se Lucille avesse saputo tutta la storia e lo avesse posto volutamente in una situazione che sapeva non avrebbe potuto superare? Dopotutto, il suo sadismo era noto a tutti gli abitanti della scuola...
 
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view post Posted on 8/9/2021, 07:37
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Il Fato

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Quella domanda colse di sorpresa il fantasma, il quale rimase fermo, in una posizione plastica.
In tutta la sua vita, non si era mai soffermato sul cosa volesse fare.
Non se lo era domandato nemmeno sul punto di morte, quando esalò il suo ultimo respiro in un corpo vecchio e malato.
Era sempre stato spostato dalle decisioni altrui e dai pensieri di chi gli stava vicino, sempre pronto a supportare il prossimo a capire cosa volesse fare, ma mai aveva osato parlare di cosa pensasse.
Che quello fosse il punto di svolta? Il momento di liberarsi da quel vincolo?

Girandosi lentamente verso il giovane, lo osservò per poi dire:


-Non so nemmeno questo. -

Il tono fu solenne in quella povertà di contenuti, mentre cercava di capire cosa dovesse fare.
Sapeva di avere un pensiero ricorrente nella testa, ma era realmente rilevante?


Sento...Sento solo che...-

Le labbra si assottigliarono mentre il volto si contorceva in una smorfia simile a quella che avrebbe potuto fare se avesse avvertito del dolore o subito una grande perdita.
Se il silenzio era una novità in quel luogo, lo erano anche le lacrime; lacrime che non si capiva a chi fossero rivolte e perché fossero uscite.
Fuoriuscì un lungo gemito, simile ad un rantolio; davanti agli occhi di Lucien, il quale impavido osservava, stava succedendo qualcosa, ma che non lo faceva procedere con passo spedito. Come poteva agire per far tirare fuori il rospo a quell'uomo? In quel caso, l'aspirante docente, avrebbe dovuto sfoggiare le sue migliori capacità umane per riuscire nell'intento. Solo lui sapeva come doveva comportarsi.


 
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view post Posted on 8/9/2021, 13:29
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Invisibili granelli di sabbia planavano sul fondo di una clessidra inclemente e Lucien avvertiva sempre più pressante la consapevolezza di aver sempre meno tempo a disposizione ed ogni secondo che passava, si aspettava di veder riaprirsi la porta ed una Lucille con un ghigno beffardo entrare per decretare il suo fallimento. Non che avesse granché da recriminarsi, infondo era pienamente cosciente delle difficoltà che rendevano, tra tempistiche ed un soggetto che sbocconcellava rade parole, quella prova quasi impossibile da superare. Quel quasi, però, motivava Lucien quasi più della posta in gioco, poiché ad essere solleticata era stata anche la sua caparbietà di ex Corvonero, oltre che una nuova ipotesi lavorativa.
E poi, in un modo che faticava a spiegarsi, egli sentiva di doverlo a Lucille; di tentare tutto il possibile a fronte della fiducia che lei gli aveva accordato sottoponendogli una questione delicata che la riguardava in prima persona. Lo spirito che gli stava di fronte significava molto per lei e forse lo stesso valeva per lui e, cosa non da sottovalutare, al di là del renderla o meno una professione concreta, Lucien era davvero motivato quando si accostava al mondo delle creature magiche.
Lo spirito appariva confuso e preda delle emozioni. Curioso. Le lacrime incolori che presero a sgorgare sul volto che non apparteneva più a quel mondo, forse significavano più di quanto potessero lasciar supporre.
«... che è arrivato il momento, giusto Mr. Rapple?» Il tono di voce risultò conciliante, amichevole e sincero. Lucien non desiderava convincerlo, solo smuovere una consapevolezza che sentiva lo spirito avesse già, anche se rifiutava di accettarla.
Lucille aveva preferito il dialogo pieno di pathos, ma l'accettazione della propria morte annientava un'entità senza che necessitassero parole. Le emozioni scoppiavano come fuochi di artificio in un animo che era rimasto ancorato ad un mondo cui non apparteneva più. «Lo so io, lo sa Lucille e lo sa anche lei.»
In principio aveva pensato di domandargli di aiutarlo a scavare più a fondo nella faccenda, per capire il suo segreto e cosa gli impediva di accettare la propria morte senza doverlo dire apertamente, ma ugualmente lo avrebbe indotto così a non prestar fede alla promessa fatta. «Dipende tutto da lei, ormai. Non riguarda più Lucille e chiunque le sia vicino in questo mondo, sono certo che loro non desidererebbero altro da lei, perché le vogliono bene. È giunto il momento di abbracciare una nuova esistenza. Tutto ciò che si è verificato in passato, ogni questione o persona che crede di non poter lasciare indietro, non ha più importanza. Ha rilevanza questo momento e la svolta che la attende.» Un abbozzo di sorriso gli distese i tratti tesi dall'ansia.
«I cambiamenti possono smuovere una certa ansia e paura. È... umano. Ma come ogni cosa, vanno affrontati.»
Quel discorso, infondo, valeva anche per Lucien Cravenmoore.
 
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view post Posted on 10/9/2021, 07:58
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E dopo tante peripezie, Lucien, calò l'asso dalla manica.
Al contrario di quanto avrebbero fatto in molti, percepì che l'andare in profondità nella questione avrebbe rotto qualcosa nello spettro, ancorandolo maggiormente al mondo terrestre e quindi, agí con delicatezza, senza toccar alcun nervo scoperto.
Fu così che quelle parole gentili, volte al lasciar andare le memorie, sganciarono il fantasma, come a ripulirlo con dell'acqua fresca, rendendolo maggiormente leggero.
Era da tempo che non provava quella sensazione, erano passati molti anni da quando non si sentiva più sporco e problematico.
Ma poi per cosa era rassegnato? Se lo ricordava ancora?
Greg iniziò a diventare di un colore candido come se le parole di Lucien avessero dato il via a qualcosa, spingendo un pulsante che lui fino a quel momento non era stato in grado né di vedere né di sentire.


-Grazie. -

Disse con voce perfetta, mentre iniziava a sfumare in delle particelle di luce.
Sembrava che la volta celeste lo stesse richiamando a sé, pronta ad accoglierlo per quel nuovo cammino che lo avrebbe portato altrove.

Il processo durò alcuni minuti, forse un paio, il tempo utile per Lucille di aprire la porta e intravedere gli occhi del suo mentore.
Sapeva che quello era il loro addio, il loro ultimo e più intimo saluto e fu forse per questo che lei alla fine del processo si spostò verso un quadro appeso lungo la parete su cui vi era una scala di legno puntellata orizzontalmente sopra.


-Questo è un suo regalo. Mi ricordo ancora quello che mi disse quando me lo diede.
"Vedi, le scale sono per gli arrampicatori sociali come te, ma viste da un altra prospettiva possono risultare delle comode strade in cui camminare assieme".
Era un buono, era giusto che ritornasse dalla sua famiglia.-


Passando con delicatezza la mano sul viso, si toccò le palpebre per poi dire a Lucien con voce nuova, proprio come quella che aveva avuto fino a pochi minuti prima.

-Beh, direi che il colloquio è stato passato! Che ne diresti di essere finalmente il nuovo docente di Cura delle Creature Magiche?-

Un sorriso affiorò sul suo volto in attesa di risposta.
Era grata a Lucien per quello che aveva fatto ed era certa che lui lo sapesse.


 
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view post Posted on 10/9/2021, 13:14
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Vi sono eventi, rari e preziosi, che in pochi individui hanno la fortuna di veder svolgersi con i propri occhi ed il passaggio dello Spirito era senz'altro uno di questi. Colto totalmente di sorpresa, ormai spoglio di qualsivoglia speranza di riuscire nel proprio intento, Lucien Cravenmoore assistette all'evento solenne con la bocca spalancata, in una rara manifestazione dei propri sentimenti.
Non era mai stato il genere di persona che crede ciecamente che le proprie capacità lo avrebbero portato a non fallire mai, anzi, macinava dubbi e riflessioni tanto su sè stesso quanto sul mondo che lo circondava; un mondo che gli aveva donato tanto e che, ora, lo beneficiava anche della realizzazione di quel sogno.
Con il cuore che galoppava nel petto, notò lo scambio di sguardi tra Mr. Rapple e Lucille e si sentì di troppo. Se da un lato fu lieto di aver potuto aiutare l'amica, dall'altra ebbe l'impressione di averla privata della possibilità di separarsi dal mentore con l'intimità richiesta ad una circostanza come quella. Si domandò inoltre come fosse riuscito dove lei e chi più qualificato di lui aveva fallito per anni e l'unica risposta che seppe darsi fu che era stato fortunato a sopraggiungere nel momento giusto in qualità di estraneo. Forse aveva solo dato quella spinta in più ad una creatura inconsapevolmente pronta.
Lui e Lucille si ritrovarono improvvisamente soli, carichi di emozioni differenti.
Ce l'aveva fatta.
Tale consapevolezza gli vorticò nella mente in loop, mentre Lucille riprendeva parola confidandogli un'altra cosa. Fu tentato di aggiungere qualcosa, ma per dire alcune cose non servivano parole.
Annuì col capo e le sorrise mite, semplicemente.
Per essere stato il mentore di una strega verso la quale il guardiacaccia nutriva una profonda stima radicata nel tempo (nonostante il carattere difficile) le parole che le aveva detto a suo tempo non fecero che confermare l'idea che si era fatto di lui.
Tante persone smettono di camminare vicino a noi, eppure nei nostri cuori continuano a percorrere le nostre stesse strade anche dopo aver lasciato il nostro mondo.
«Fosti tu, durante il colloquio che ci fece conoscere, a dirmi che ero sprecato per l'altro ruolo.» le rispose in tono di sfida ed una piega sgemba sul sorriso che non aveva smesso di illuminargli il volto.
Spostò lo sguardo verso la rampa di scale, osservandone il vertice raggiunto oltre ogni previsione.
 
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view post Posted on 22/9/2021, 12:34
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Lucille non poté negare di aver apprezzato lo stare in silenzio del nuovo docente di Cura delle Creature Magiche.
Nel corso del tempo, la possibile assenza di Greg l'aveva concepita ma non realizzata; realizzata, ma non ancora assorbita in modo da poter andare avanti.
Non si ricordava nemmeno quante volte si era detta che quel momento sarebbe giunto e l'avrebbe portata allo stare male e che proprio in quel momento si sarebbe dovuta fare forza e rialzare con vigore, ma non fu così.
Mentre osservava la scala pensava che quel percorso con lui era arrivato al termine e presto altri sarebbero stati assieme a lei a camminare al suo fianco.
Era spaesata, confusa, ma capiva che la linea era stata tracciata e forse bastava solamente proseguirla, in quella direzione, per poi voltarsi solamente dopo un po' di tempo.
Sorridendo a Lucien, cercando di non lasciar intravedere la malinconia in lei disse:


-Allora si può dire che ho avuto buon occhio.-

Allungando la mano verso il giovane con nuova e rinnovata sicurezza, disse:

-È un piacere averla con noi, professore.-




Complimenti! Ufficialmente da oggi Lucien diventa docente di Cura delle Creature magiche.
I miei più sentiti auguri per la nuova carriera.
Hai una settimana di tempo per fare il post conclusivo di questa role. In caso contrario, chiuderò in questo modo.
 
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20 replies since 6/3/2021, 12:05   695 views
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