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| L Ancora una volta il lancio aveva stabilito un colpo mancato. La sfera di ghiaccio compì una parabola precisa ma la Grifondoro venne graziata dalla fortuna, di nuovo. Megan si morse le labbra e il senso di frustrazione lambì il suo corpo lasciando avvampare un senso di rivalsa. La certezza di non aver più il tempo necessario di scagliare ulteriori colpi e tentare di superare l’avversario, fu poi frustrante. Il trillo che richiamava gli studenti nelle aule, dando inizio, così, al giro di lezioni successive di quella giornata. Sbuffò. Non amava perdere ma si sentì piuttosto soddisfatta di essersi concessa quel momento di totale spensieratezza. A breve l’aula di Divinazione l’avrebbe accolta, un nuovo viaggio alla scoperta di pratiche di cui tutt’ora nutriva dei forti dubbi.
«Sai che ti sto stracciando, vero?» la sentì gridare senza nascondere la soddisfazione. «Ah sì?» aveva replicato il Caposcuola con ironia. Successivamente, ascoltò la proposta di Alice e si trovò ad annuire in silenzio dietro al riparo. Si concesse un attimo di respiro per prendere cognizione di quel patto, accettarlo e giocare un’ultima carta per ribaltare il tutto. Tuttavia, non ne fu convinta del tutto, tant’è che si trovò a sprofondare nel silenzio per esigui secondi; il momento di un pensiero fugace che la portò a prendere una decisione definitiva.
Si diede uno slancio, facendo leva sulle ginocchia e tornando in piedi. Alzò le mani e avanzò verso il Prefetto concedendo un sorriso arrendevole.
«Facciamo che va bene così, dobbiamo rientrare» dondolò sulle gambe cercando di intravederla. «Hai vinto, hai vinto…» rise attendendo che la compagna uscisse allo scoperto.
«Affare fatto, la ragazza che pensavi non fosse così divertente sta al gioco e accetta» avrebbe allungato la mano verso la sua direzione a stabilire quel patto con un sorrisino divertito. Non sembrava male sottostare a quelle condizioni; obbligo o verità, un gioco che avrebbe potuto non rivelarsi poi così innocente ma Megan non si sarebbe mai tirata indietro. Il rischio di poter dire o fare qualcosa che potesse essere o meno compromettente l’attirava come il canto di una sirena.
«È ora di tornare a darsi da fare, è stato bello» avrebbe aggiunto. «Ci si vede allora e… Aspetto» concluse con un chiaro invito futuro, superandola per rientrare nel castello.
Risultato:
Megan: 1
Alice: 3 |
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