| —IMAGOMORTISGazza, vecchio bastardo! Ci fosse stata una singola istanza in cui non avesse fatto incazzare Camillo come una iena disidratata, quasi avrebbe potuto volergli bene. Perché sì. Perché sotto la maschera di quello che doveva fare il tosto per forza, a rischio di esagerare e risultare poco credibile, sotto sotto lo sapeva che si nascondeva l'anima traviata di un potente mematore. Era qualcosa che si percepiva, che Camillo percepiva, ed io non saprei come spiegarvelo se non dicendo che avvertisse una sorta di risonanza simpatetica. Argus faceva una boiata e di pari modo, l'olandese vibrava all'unisono. Sbrigativamente potrei dirvi che tra colleghi ci si riconosceva al volo e nemmeno starò qui a spendere tante parole per un'analisi dei perché e dei percome si arrivava a diventare attori nel grande teatro delle gherminelle non sollecitate. Restava quell'amarezza di fondo data dal suo non essere in grado di gestirsi. In parole semplici: già gli stava sulle palle per il bad trip da ansiolitico – ancora si chiedeva come un ansiolitico potesse mandare nel panico qualcuno, era fatto apposta per evitarlo (ed in realtà, credetemi, era scritto anche nel bugiardino che l'ansia era un effetto collaterale). Poi ci si aggiungeva anche che non sapeva cadere come un vero stuntman. Pivello. A Camillo mai era servita una controfigura per lanciarsi e dare un bacetto al suolo, neanche sotto effetto delle maledizioni e delle sostanze piú potenti, ma cascare cosí, come un pero moscio… che imbarazzo. Un po' Breendbergh si era gettato con lui per attutirgli la caduta, ma le sue braccia esili, almeno stando al giudizio del fato – fato cui piaceva inculcare il dismorfismo muscolare nei suoi fedeli – non bastarono per sorreggerlo. Si promise, mai fosse uscito vivo da quell'ufficio, di diventare la versione al latte di Ronnie Coleman, perché una cosa simile non succedesse mai piú. Già si vedeva imbottito di proteine, creatina ed anabolizzanti, sollevare carichi disumani gridando "LIGHT WEIIIGHT BABYYYY". Ma per sua sfortuna, l'unica cosa che vedeva, nel presente e non nel futuro, era un cristiano steso, orizzontale. Sperava non si fosse fatto niente, ma vi dirò che non ebbe il tempo di accertarsene, se non con una rapida occhiata. Una voce scintillò lamentosa oltre la port-
Tempo zero. Puntò il legno di salice perché l'estremità piú lontana dalle sue grinfie indicasse il pacchetto di Alprazolam sulla scrivania. Si assicurò di mirare con attenzione, e già che c'era, per dare un contributo all'esecuzione con la sua pura forza di volontà – un po' come mettere i bracci di sicurezza anti-figuracce sulla pista da Bowling, cosí che la palla non potesse mancare i birilli –, nella sua mente immaginò il pacchetto argentato svanire nel nulla piú assoluto, pillole e rimasugli compresi. Solo e soltanto questo, lasciando intatto tutto il resto. Come se premendo un bottone avesse potuto cancellare un elemento fisico, materiale, della Realtà, neanche fosse stato un errore di battitura sul foglio di word quando trollava le piccole medie imprese mandando curriculum-burla per fingere la sua candidatura durante le vacanze. Amava far perdere tempo alle aziende, che volete farci? Ad ogni modo, tanto per fare un breve riassunto, bacchetta puntata con cura, volontà ferrea, focus sull'obiettivo, iniziò a compiere un movimento circolare con il legno di salice, che si sarebbe ripetuto finché il farmaco e il suo packaging (rimasugli della consumazione compresi) non fossero svaniti per sempre. Nel mentre, non con la voce ma nei suoi pensieri, avrebbe enunciato la formula, rispettando i tempi dell'esecuzione man mano che scandiva le tre fette grammaticali: "E - Va - Nesco". Potevano dividerlo in quattro sillabe, e invece no, perché in fin dei conti threeee, is a maaaaagic numbeeeer.
Se tutto fosse andato come sperava, ovvero se il pacchetto di medicine si fosse finalmente levato di mezzo, si sarebbe rapidamente ricomposto, concentrandosi su quel disgraziato del guardiano, aspettando l'arrivo di quella figura misteriosa; figura che nella sua testa al momento era solo un suono e non aveva sembianze. E vi dirò: sperava pure fosse bona, così. Questo dettaglio aveva qualche impatto sull'andamento della missione? Assolutamente no. Ma tanto se doveva arrivare qualcuno a scassare l'unica palla che gli rimaneva, s'era detto, era meglio non fosse una racchia inguardabile, altrimenti ci sarebbe rimasto male. Anzi, non male, di piú.
Ora faccio il punto della situazione, motivo un po' di scelte, per il gusto di dare una logica al Caos che Camillo sparpagliava sulla ricetta di ogni suo malanno, neanche fosse stato prezzemolo. Non aveva visto Gazza battere la testa, né sentito dei crack onomatopeicamente disturbanti, quindi il suo soccorso passò in secondo piano. Quando ti veniva affidata una missione cosí importante come quella di recuperare informazioni cruciali su eventi destabilizzanti per la quiete del Castello, magari potenziali minacce alla sicurezza dei suoi abitanti, la premura per il singolo andava a farsi benedire. Era una di quelle decisioni che dovevi prendere istintivamente, senza pensarci troppo, o rischiavi di comprometterne l'esito. Nel suo modo limitato di vedere le cose, la scena che si presentava ad uno spettatore che non conosceva i retroscena di quanto accaduto in quell'ufficio era talmente destabilizzante – nell'eccezione assurda del termine – da dargli spazio di manovra per rifilargli qualche balla, per giustificarsi e guadagnarsi quantomeno il beneficio del dubbio. Non dico che se qualcuno gli avesse domandato spiegazioni, l'avrebbe certamente preso in parola, ma almeno poteva giocarsi la carta della confusione mentale. Un blister di xanax, in quell'ottica, avrebbe mandato al demonio ogni sua possibilità di uscirne pulito. E cosí, anche Casey, per colpa della sua bravata, si sarebbe ritrovata sommersa nello sterco di Mooncalf fino agli occhi. Ma la sua presenza, al di là dei loro trascorsi, era rassicurante per Camillo. Non solo per la carica istituzionale che ricopriva (un Caposcuola che faceva certe bravate? Impossibile da credere), ma anche per il fatto che la conosceva abbastanza bene da sapere che, qualunque cosa stesse facendo, se la stava cavando egregiamente.
Taglio corto e chiudo così: se le cose fossero andate secondo i piani, avrebbe dato tempo al tempo. Tempo a chi stava arrivando di arrivare, tempo a Casey di ultimare ciò che stava portando a compimento. E se il tempo non fosse bastato, avrebbe sicuramente trovato modo per prenderne ancora ed ancora, a costo di rimetterci la propria carriera scolastica. Come si diceva in quei casi? Per un bene superiore? Immaginava fosse quello il suo ruolo all'interno della squadra: disorientare il prossimo, prendersi le mazzate che si meritava e levarsi dalle scatole gonfio come un materasso ad acqua. CONOSCENZE• I classe • II classe (completa, senza i proibiti) • III classe (completa, senza i proibiti) • IV classe (completa, senza i proibiti) • V classe: Stupeficium e Flagrate
INCANTESIMI CHIARI • I classe: Stupeficium
POZIONI • Facciamo finta che non le sappia fare, anche se è esperto nel mixare vari tipi di sostanze babbane
VOCAZIONI & ABILITA' • Borseggiatore (esperto) • Barboneggiatore (esperto)INVENTARIO• Bacchetta • Ciondolo della Fenice: chi indossa questo ciondolo, composto da una piuma di fenice e una sfera molto resistente che contiene sangue di drago ungherese, non viene percepito da alcuna creatura magica nell'ambito di gioco in cui si trova (licantropi trasformati compresi). Ha quindi la possibilità di agire indisturbato eliminando il contatto visivo con le creature magiche. + 3 salute + 9 mana • Anello Difensivo Protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile 1 volta per Quest • Collana con medaglione con incastonata una Gemma di Adularia (+1 PM) {tasca} • Anello dei Gemelli (Casey Bell): due anelli che se portati da due persone particolarmente legate tra loro (amici, fratelli, fidanzati) permettono loro di comunicare anche se non sono vicini, su vasta distanza. •Accessori, cianfrusaglie varie In pratica bigiotteria comprata per strada a pochi spicci, di pessimo gusto perché ovviamente è stato lui in persona a sceglierla Zainetto • Psicofarmaci assortiti Alprazolam in pastiglie, Escitalopram in pillole, Clonazepam in gocce, un cucchiaio in una bustina. Prescrizione del medico inclusa •Bevande e dolciumi babbani Coca-Cola, un paio di gusti di tè, caramelle e via discorrendo •Coltello Svizzero •Portafortuna vari collezionati durante le sue avventure Roba tipo monetine e pupazzetti, una cravatta orribile (camo) le chiavi dell’auto di un tizio che nemmeno conosce (non ha la patente) •Carta stagnola abbastanza da presumere che abbia intenzione di usarlaPS: 273 • PC: 197 • PM: 218 • PE: 30,5 In sunto, provo a far fare puff agli psicofarmaci (solo quelli), poi attendo che sta bombazza sexy [ti prego Master, non farmi arrivare una racchia, mi sento carico e ho delle pick-up lines di fuoco in canna, è tutta la vita che mi alleno per questo momento] arrivi.
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