La situazione si fa piuttosto movimentata, magari prima di quanto preventivato dagli attivisti addirittura. I Goblin sono avversari duri, aggressivi, vanno incontro ai protagonisti di quest’avventura con sguardi colmi di disprezzo. Stanno intralciando i loro loschi piani, questo non va bene per niente.
Eliminare.
Eliminare.
Eliminare.Un disco rotto che gira in loop nelle loro testoline, un unico ordine a guidare le successive azioni. Sguainano le loro armi bianche, convinti fin da subito di avere la meglio. Purtroppo, però, non sanno con chi hanno a che fare. Coloro che considerano poco più che moscerini della frutta, stanno per rivelarsi in realtà dei degni combattenti al pari dei grandi felini africani. Presto se ne rendono conto, appena vengono loro inferti inaspettati tiri mancini: Stomper (3) e Grog (2) sono i primi a pagarne il prezzo.
Stomper, corre, corre verso Lyvie finché fatica drasticamente a muoversi. Incespica, i piedi incollati al suolo e il resto corpo che dondola pericolosamente in avanti. D’istinto allunga le braccia tozze e corte, le mani rugose che agguantano l’erba e prevengono il peggio. Grugnisce, digrigna i denti mentre prova a liberarsi invano da quella trappola d’immaginario piombo
«Dannata mocciosa, se ti prendo andrai a fare compagnia ai fantasmi che girano in città!» sibila
«Si sentono soli, poveretti.» aggiunge, colmo di risentimento.
Fuori uno, avanti il prossimo.«Vieni qui, Grog non ti fa niente.» osa fare anche del sarcasmo, ma non sa che il karma è una brutta bestia. Non riesce infatti a portare a termine la minaccia, il suo stiletto non fa in tempo a raggiungere le agognate carni del giovane Caleb. Il goblin si fa piuma, si ribalta goffamente e batte violentemente la schiena sulla nuda terra
(-5 PS; -5 PC), il dolore lo distrarrà almeno per un paio di minuti.
Fuori due.Ma evidentemente non è sufficiente, perché anche il terzo ci tiene a prenderne di santa ragione
«Cosa credi di fare, eh?» ringhia Stren (4), lo scagnozzo arrivato lì in compagnia di Broth. Mentre si mette nella posizione ideale per tirare il fendente, in contemporanea la giovane McWood lo coglie in contropiede. Il nemico capitombola giù e il suo naso incontra nel peggiore dei modi una pietra rompendosi
(-4 PS; -5 PC). Non solo, al momento non riesce a muoversi, il suo corpo si rifiuta e lo relega in una scomodissima posizione prona. Ma la Tassina, nonostante abbia apparentemente vinto una battaglia, sfortunatamente non rimane indenne. Il goblin, infatti, cadendo – considerando lo spazio ristretto che li separa – la ferisce. Un taglio di circa dieci centimetri – non troppo profondo – le percorre diagonalmente lo stinco e brucia, il sangue che cola vischioso sulla pelle delicata
(-1 PS; -3 PC).
Poco distante, intanto, un altro scontro si sta infiammando.«Non mi scapperai!» peccato che il prof. Drake ha già pronto un valido piano di fuga. Alle orecchie di Knok (1) giunge un sinistro sibilo, come quello di un missile in guerra che percorre l’atmosfera. Scioccamente, si ferma per trovarne l’origine. Non comprende cosa sia finché, come calcolato dal Docente, l’anguria cade a peso morto sulla sua testa
(-8 PS; -4 PC). La sua velocità e il suo peso sono sufficienti per stordirlo a dovere dopo il colpo, rimarrà innocuo abbastanza a lungo da permettere loro di portare a termine il passo successivo.
Adesso manca solo l’ultimo.O’Ryan, ottenuta la giusta copertura, sgattaiola lontano dalla mischia e raggiunge il suo di obiettivo.
«Stupeficium!» diretto, rapido, senza dare all’altro il tempo di replicare. Broth (5), finisce sbalzato via, impatta contro il salice vicino e sviene. Adesso hanno tutti quanti la strada spianata, la porta del magazzino è aperta.
Devono correre, però.
L’interno li attende.