Le piacque come chiuse gli occhi l’attimo prima di proporle un brindisi.
Oliver – perché era questo il suo nome, e Adeline tutta contenta si ripeté un paio di volte nella mente quelle sei piccole lettere tutte personalizzate – aveva chiuso gli occhi per un istante soltanto e a Londra era piaciuto quel piccolo gesto – voluto o meno che fosse – per come si era svolto, per come le palpebre per un momento si erano appena strizzate calando rassicuranti? Magari buie, o no, magari accoglienti, luminose, affaticate, confuse? Erano calate in aiuto alle e sulle iridi smeraldo o avevano trascinato via di forza quello sguardo stanco dalla realtà?
Troppe domande per un gesto così piccolo, minuscolo, per un dettaglio cui, alla fine, non poteva rivolgere poi così tanta attenzione e curiosità senza apparire quantomeno inquietante, inopportuna, magari persino maleducata.
Le dispiacque non poterlo fare.
La realtà d’altro canto scorreva veloce, come un fiume in piena:
-Se avessi bisogno di qualche capo di vestiario potrei procurartene qualcuno - rispose di getto, sincera, sentendo le orecchie in fiamme l’istante successivo. Doveva smetterla di offrire a persone completamente sconosciute le più disparate cortesie random - procurare dei vestiti incluso
accidenti.
Anche se,
a dirla tutta, l’ultima volta che le era capitato di proporre una gentilezza di questo genere si era in realtà offerta di togliersi direttamente la propria di maglia.. per i suoi canoni dunque, una cortesia che avrebbe evitato di svestire lei era quantomeno un passo in avanti.
-Sei molto gentile ad ogni modo, grazie.-Riuscì poi a dire sorridendo mite, cercando di passare sopra alla sua stessa
stranezza - beh, quel che vi pare – le orecchie ancora incandescenti nascoste tra le ciocche dorate dei capelli.
Per fortuna l’istante successivo l’universo le venne in soccorso: la realtà, come sopra, scorreva veloce – e mentre il cuoco suo aiutante non solo era tornato dai tendoni di rifornimento ma già aveva iniziato a destreggiarsi tra carne, marinature e contorni – altri maghi e streghe come un’ondata inaspettata, sorpresero Adeline avvicinandosi tutti insieme.
Camillo – si presentò il primo arrivato – la fece sorridere ancora, per l’entusiasmo con cui si rivolse prima ad Oliver, chiaramente una sua vecchia conoscenza, poi persino a lei:
-Piacere Camillo, io sono Adeline.- rispose infatti contenta, la mente che tornava a frammentarsi per il quantitativo di informazioni, dati ed azioni a cui doveva
doveva? prestare attenzione, un’altra ondata di leggero tremore a fior di pelle
-Si chiama paura dolce Adels..- ma al contempo sinceramente lieta di quell’inaspettato gruppetto appena formatosi.
Camillo portava con sé cibo e compagnia – e mentre Adeline cercava di tenere d’occhio la preparazione dei suoi spiedini
-Merlino benedica lo staff dell’evento -, ascoltava lo scambio di battute e osservava gli spiedini a base di pesce appena offerti
troppi stimoli, troppi troppi - una mano le venne incontro con, qualche battito di ciglia più sopra, un bellissimo sorriso abbinato: Londra strinse la mano della strega, sorridendole di rimando, rincuorata dalle sue parole – per quanto forse di circostanza
se non ben altro ma su questa possibilità il cuoricino
vagamente agitato dorato di Adeline non volle soffermarsi
-Figurati, mi fa piacere conoscere persone nuove.-Ed era sincera, anche questa volta.
Era disabituata, con l’inconscia paura di deludere e ferire in qualche astruso modo tutti loro, ma era sincera: non era mai stata più felice di così, in effetti.
-Mi fa piacere conoscere voi - si corresse infatti l’attimo seguente, riflettendo su come d’altro canto, avendo ben presente che genere di feccia circolasse nel mondo magico, sarebbe potuto capitarle ben di peggio
-Adeline.- ripeté quindi, inclinando appena la testolina dorata.
Sapeva di stare perdendosi infiniti dettagli di ciascuno di loro – e questo la tormentava più di quanto avrebbe mai voluto ammettere – per riprendere quindi un attimo in mano le briglie della propria agitata e personalissima marea si volse concentrandosi per qualche istante sul suo preparato.
Il cuoco in maglietta azzurra – lo aveva già santificato, non è così? – l’aveva aiutata e non poco: gli spiedini erano già stati preparati e messi sulla griglia, con la carne marinata ed il contorno in preparazione.
Adeline bevve un sorso di vino, la mente calcolatrice in azione anche se l’attenzione focalizzata saltellava iperattiva dalle preparazioni in corso alle voci attorno a lei.
Londra chiuse gli occhi, cercando di rendere conosciute le voci, le presenze, cercando di adattarsi a quell’improvvisa non-solitudine non protetta,
soprattutto, dalle relazioni formali cui era tanto abituata a lavoro.
-Se possibile non esageri con l’aceto balsamico nell’insalata – potrebbe non piacere l’intero piatto se troppo intenso – e mi passa il Whisky per favore? - altro rapido sorso dal suo bicchiere
-Camille immagino che tu non possa decisamente avere a che fare con gli alcolici, sbaglio?- ridacchiò, rivolgendosi alla strega seduta accanto a lei.
Avrebbe sfumato solo qualche spiedino con la bottiglia, in caso la ragazza – o chiunque altro, in effetti - avesse voluto assaggiare qualche cosa.
-Siete tutti studenti?- chiese infatti poco dopo tornando a rivolgersi al gruppetto, contenta che il cuoco oltre ad essere particolarmente bravo seguisse anche gentilmente le sue richieste
-In tal caso dovete dirmi qual è la vostra materia preferita- alzò il dito indice con finto fare serioso
-E perché proprio Pozioni.-Ridacchiò da sola – avrebbe sfruttato il momento delle risposte per allungarsi e prendere uno degli spiedini poco prima offerti, intingendolo in una salsa a caso
e lasciando così la propria vita in mano al fato.
Il sapore era.. particolare.
Diciamo
intenso, ecco, il che portò – mentre lo sguardo bicromo seguiva una nuova figura avvicinatasi al gruppo ..
-Sembra una preparazione alquanto complessa.-Londra tossì a bocca chiusa, coprendosi la bocca
quasi strozzandosi, fondamentalmente prima di riuscire a riprendere fiato e rispondere al mago appena sopraggiunto:
-Non poi così tanto, davvero.- cercò di sorridere anche a lui, sebbene l’occhio verde fosse inconsciamente strizzato in risposta al sapore del boccone ancora sulla lingua – era amaro, decisamente, e la salsa piuttosto speziata che aveva casualmente abbinato faceva un effetto strano al palato della londinese.
Sospirò appena, rivolta a quello spiedino che comunque avrebbe terminato -
sia mai che offendesse o ferisse in qualsiasi modo il ragazzo che li aveva preparati e persino così cortesemente offerti
-Tu sei troppo grande per frequentare ancora Hogwarts.- aggiunse quindi tornando a prestare la giusta attenzione al nuovo venuto, ricollegandosi alla domanda posta poco prima ai ragazzi.
Sorrise.
-Ma non abbastanza per non apprezzare Pozioni.-Cosa?
Qualcuno ha detto “fissazione” o “sìstagiàpensandoalcolloquio”?
Ah, ecco.
Perché avrebbe ragione.
Nel frattempo, una nuova rossissima testolina fece il suo ingresso: Adeline la vide addentare lo spiedino preso al volo e trovò bellissima l’espressione sul suo volto poco dopo, così come il suo intervento:
-Anche io ogni tanto seguo la rivista! Ma ho chiaramente perso quell’articolo.-Spalancò gli occhioni, indecisa se lasciarsi prendere dal dubbio e dal terrore o se dal divertimento.
-In ogni caso se vi fa piacere, qui ho usato anche del comunissimo pollo..- fece spallucce, dondolando un poco sui talloni.
..Chissà come ne sarebbe uscita da quella giornata di festa e scorribande.
Chissà
se ne sarebbe uscita.
Interazioni: Oliver, Camillo, Camille, Daddy, Eloise - spero di aver incrociato tutti decentemente 1--Condividi con qualcuno un trucco magico che usi per semplificare la vita quotidiana
2--Fai infuriare lo chef dandogli un consiglio stupido
3--Crea e Griglia il tuo piatto ideale, non limitarti agli ingredienti dei non-maghi
4--Chiacchiera con qualcuno con cui non hai confidenza
5--Chiedi a qualcuno qual è/qual era la sua materia preferita a Hogwarts e perché
6--[Assaggia 3 Pietanze diverse (e descrivi brevemente l'esperienza)] - in corso
7--Condividi con gli altri un viaggio o un'avventura che vorresti intraprendere nel mondo magico
8--Balla una canzone sparata dal DJ (cercatevi una playlist da qualche parte, tanto la musica è tutta uguale)
9--Chiedi a un compagno di grigliata quale sarebbe il suo mestiere ideale nel mondo magico se non avesse vincoli di alcun tipo
10--[Decreta la tua preferenza tra due bevande diverse] - in corso