Il Caso Malala Wisk

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view post Posted on 2/12/2023, 18:12
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Gli occhi del ragazzo diventano nebbia, nello stesso istante in cui l’incanto sortisce il suo effetto. Il mio cuore manca un battito, poi riprende a tamburellare frenetico. Butto fuori un respiro di sollievo quando lui mi guarda con occhi vacui, visibilmente confuso.
Ce l’ho fatta, mi dico.

«Quinta regola: giustifica il ritorno dei sensi.» sento sussurrare Mr. Khalwa, che mi passa affianco silente. Rabbrividisco, la tensione continua persistente a irrigidire i miei nervi e ancora una volta mi trovo a pensare che non posso permettermi di fare alcun passo falso; non è ancora finita.
Mi porto in avanti, ora fisso dritto il giovane sconosciuto che trema, fortemente scosso da ciò che quella mattina ha visto. Non ricorda più cosa lo ha turbato, quasi mi sento raggelare pensando a come semplicemente si possa spazzare via qualsiasi ricordo con un solo gesto e l’utilizzo della magia.
«Cosa... cos'è accaduto?» mi chiede.
Capisco di non aver pensato ad una soluzione immediata che potesse giustificare quel senso di smarrimento e terrore che stava provando. L’istinto mi porta, tuttavia, a non lasciare che il silenzio si insinui tra noi. Devo essere preparata, agire con freddezza: devo dire la verità, penso.
Le labbra si schiudono e le parole scivolano via chiare, prima che possa fermarle in qualche modo, prima che possa pensare se siano giuste o sbagliate.
*«Sembrerebbe sia stato rinvenuto il corpo di un uomo in riva al lago ma non vi è certezza ancora; la polizia se ne sta occupando» non distolgo lo sguardo. «La notizia ha fatto il giro del quartiere ed eccoci qui» sorrido, complice. «La zona è sotto osservazione, dobbiamo andarcene però» mi spingo di lato e lo sguardo si ferma lungo la riva del lago. Il caos tutt’intorno, fa vibrare la terra sotto i piedi mentre la realtà viene plasmata al di là delle placide sponde. Incanti di disillusione eseguiti con maestria che tessono nello spazio intangibile un velo specchiato.
Torno su di lui, faccio un passo indietro e con un cenno della testa lo invito ad andare con maggiore insistenza.
«Segui il flusso di persone che stanno andando via, io sto aspettando la mia amica. Torna a casa prima che ci obblighino con la forza» concludo, accertandomi di vederlo voltarmi le spalle e sparire. La voce di Rebe irrompe quel momento ed io porto l’attenzione su di lei.
«Hey Megan, avrei bisogno di te. C'è un gruppo intero, ma sono...» s’interrompe, poi si fa più vicina: «Hanno segni di magia» bisbiglia allarmata.
Annuisco e l’affianco, sposto una ciocca che mi copre il viso obbligandola a stare ben salda dietro l’orecchio. «Cosa intendevi? Che hanno?» chiedo. Sono lieta di quell’attimo di respiro mentre mi muovo districandomi tra la folla.



▲ Attivo & Conoscenze

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

▼ Riassunto & Danni

Megan tenta di giustificare la situazione e invita il ragazzo ad andarsene. Ascolta Rebe e la segue chiedendole più informazioni.
Master consentendo.
––
Nessun Danno.



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view post Posted on 9/12/2023, 16:54
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Il Fato

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IBYQ7GD
Colpo centrato, Megan. Il tuo è un tiro a segno, un gioco d'incastro che trova risoluzione perfetta. Mr Khalwa non è più nei dintorni, ma ti direbbe lo stesso: è facile credere che il compito d'Obliviatore risieda in esclusiva nella pratica magica, un sortilegio e via d'insieme; la rete più ostica, invero, giunge di seguito. Giustificare la perdita di memoria è abilità minuziosa, affatto per tutti. Per te, oggi, lo è stata. Il ragazzo resta confuso, assuefatto alla magia già sfumata. Ti crede, d'altronde girandosi attorno perde il contatto con l'impronta dell'Oltremondo. Né Maridi né Incantesimi, le barriere finalmente favoriscono il distacco. A quel punto si distende — le mani infilate nelle tasche, il mento sollevato, infine una boccata d'aria fresca. Ti saluta, un borbottio indistinto mentre va via.
«Sei stata molto brava con lui, a me come primo tentativo è andato malissimo...» Rebe commenta l'attimo dopo, al tuo fianco. Ti fa cenno di seguirla, rispondendo indirettamente alla tua domanda. C'è qualcosa, in lei, che tradisce tensione. Rebe si guarda attorno in modo frenetico. Basta poco, un'apertura tra la folla dei Ministeriali, affinché raggiungiate un capannello di persone in abiti da jogging. Appaiono in cinque, tre donne e due uomini; sono perlopiù giovanissimi, poco più grandi di voi. Hanno fasce sportive sulla fronte, tute da ginnastiche e comode scarpe da corsa ai piedi; quasi non darebbero nell'occhio, se solo non fosse per la peculiarità che governa le spalle. Hanno un paio di...
«Ali.» Rebe conclude in un soffio, gli occhi stralunati volti alle figure di fronte. Somigliano ad Angeli in disgrazia, uomini e donne in carne ed ossa con piume sporgenti dall'incavo di spalle e schiena; piume dorate e brillanti.
«Qualcuno ha tentato di stregarli per poter cancellare meglio la memoria. Hanno complicato soltanto le cose, ora credono di essere morti.» Il gruppetto, difatti, si raccoglie come in preghiera. Volgono le mani in alto, poi sfiorano le dita sul volto dell'uno e dell'altra. Ti adocchiano, Megan. E ti pongono una sola domanda.
«Questo è il Paradiso?» Rebe, in risposta, torna a te.
«Cancelliamo la memoria, io penso alle...» Il tono si consuma intorno. Questa è la soluzione, Megan? Mr Khalwa è all'apparenza assente, ma tutto osserva.

nNBjLaM
La Passaporta brilla d'impatto, un'esplosione cobalto oramai in attivazione. Il viaggio s'articola ambivalente, un punto d'unione e uno di separazione. Ti porta via una boccetta d'inchiostro, Lucas. Alla Gazzetta c'è bisogno di te, e l'occasione è perduta. Basta un battito di ciglia, ti accompagna l'ondeggiare del lago. Hai lasciato il segno, in ogni caso. L'articolo — in prima pagina — ha attirato attenzione, pure troppa. Parimenti, Adeline, ti accoglie il riverbero della folla, dei tuffi che spingono la pattuglia di Auror e Antimago verso gli abissi. L'aria è satura di aspettativa, di voci, di colleghi. Arrivi a tua volta tra Medimaghi, alcuni colleghi più familiari d'altri. Le tue domande, di primo acchito, si mescolano alla caotica situazione; è come se tutti volessero risponderti, incrociando lo sguardo e facendoti cenno. Eppure, sono tutti indaffarati. Highmas Park è gremita più del solito.
«Dottoressa Walker.» La voce è giovanissima, traboccante tuttavia preoccupazione; puoi riconoscerlo immediatamente, ti ha fatto da assistente in più operazioni (benché alle prime armi, è una promessa della Medimagia). In fretta, difatti, il tirocinante Alex Pierce ti affianca. Ti porta poco più avanti, là dove il cadavere di Albert Scottdale è stato bloccato.
«Stamani è stato ritrovato Scottdale in superficie, al lago. Lo saprà, è il marito di Malala Wisk, è su tutti i notiziari del mondo magico. La prima autopsia ha stabilito morte per dissanguamento, la giugulare è tagliata di netto. Si presuppone un omicidio, reca gli stessi segni del cadavere della Veela Cantante. Eppure, qualcosa non torna.» Alex Pierce apre una breccia tra le pattuglie mediche, portandoti ad un passo dal cadavere. A mezz'aria, sospeso per magia, Albert Scottdale impallidisce al velo dei primi raggi solari; è vero, il collo è tranciato di netto: una diagonale rappresa, che la magia ha solidificato. Ma... il corpo, seminudo, è un reticolo di venature violacee, l'una più visibile dell'altra. Una mappa di vene svelate.
«Non ha più sangue. E c'è di più, stringeva questo foglietto nel palmo della mano, l'unico a non essersi bagnato dal lago.» Ti porge un rettangolo di pergamena, all'apparenza astratto, completamente vuoto. Brilla, tuttavia, in riflesso: è come se tradisse un segreto. Carta in divenire.

Il lago muta in teatro di battaglia, accogliendovi di fretta in una morsa d'acqua gelida. Benché il Testabolla si attivi immediato, tanto necessario, l'impatto in abissi vi punge come artigli di bestia. Nuotare è un'imposizione — avanti, di più. I fondali si colorano di rosso, giacché gli Avvincini s'arrestano in assalto. Gocce di sangue — ferite in successione — si mescolano alle alghe tutto intorno, finché un tornado lucente spazza via la resistenza. Il tuo sortilegio, Aiden, è un'esplosione a pieno regime; si propaga a vista d'occhio, un tentacolo luminescente dopo l'altro, finché molte creature si ritirano in fuga. Hanno timore della luce, gli Avvincini. Abitanti degli abissi, rinnegano lo scontro come codardi alla rinfusa; eppure... molti, molti altri, restano in zona. Alcuni ti raggiungono, Aiden: è un morso, un altro, un rivolo di sangue in tempesta. Soltanto l'Iracundia — magia d'attacco e difesa — ti giunge in soccorso vero e proprio. Si dipana come una fiera, l'ardimento d'antica, infinita stregoneria al tuo volere. Ti libera il sentiero, così per altri. Gli Avvincini, infine, si ritirano. Alla manciata superstite pensa Bucky, un colpo secco di Schiantesimi e via. Mugugna qualcosa, poco più lontano. La voce s'eclissa in bolle d'acqua. La luce, innaturale, ha rivelato i confini del lago; di basso si scorge una foresta d'alghe, oltre un cunicolo di rocce. Alle stesse, come fantocci, vi si notano tre figure umane; è lì la vostra destinazione. La speranza è tuttavia infida, dura un istante. Ovunque, si ripercuote il rombo di scudi, un canto tribale che giunge dalle viscere del lago. Bucky ha il tempo di sollevare la bacchetta a protezione, quando una lancia gli si conficca lateralmente lungo la spalla sinistra; l'acqua è un fiume rossastro, il grido dell'Auror è un colpo feroce. In giro, difatti, vi accerchiano i Maridi. Sono in sette, maggiori di numero. I primi due schizzano verso di te, Aiden. Code in movimento, squame madreperlacee. Uno dei due incocca un dardo, scatta fulmineo e ti colpisce il polpaccio, appena una striscia. Eppure, non è finita. Ti raggiungono. Ora, veloci, nel loro regno.

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Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Prossima scadenza: 16 Dicembre, 23.59


Adeline Walker
Punti Salute 216/216
Punti Corpo 163/163
Punti Mana 156/156

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Aiden Weiss
Punti Salute 270/305
Punti Corpo 230/256
Punti Mana 277/277

Proroghe 0/3
Assenze 1/3
Megan M. Haven
Punti Salute 312/312
Punti Corpo 241/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 3/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 10/12/2023, 23:43
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-Dottoressa Walker.-
-Alex!- gli sorrise rapida per abitudine e cortesia radicata, a dispetto della preoccupazione percepita nella voce di lui e del contesto tutt’altro che allegro – che in un battito di ciglia rimodellarono anche i lineamenti di Adeline Walker.
Londra si fece strada insieme al giovane mago tra colleghi più e meno conosciuti, tirata e attirata in realtà, da una sola ed unica presenza – o forse, non-presenza ormai?
Albert Scottdale fluttuava a mezz’aria, il corpo seminudo crudelmente sotto gli occhi di tutti – o quasi – e lo sguardo bicromo della Medimag non riuscì a non sondarlo metodica, quasi.. avida.
La morte la attirava – il non essere – il concetto stesso così come l’articolato quadro che andava a dipingere la di nero vestita su ogni suo singolo compagno (o vittima, dir si voglia).
Così come ogni storia di vita – anche ciascuna storia di morte portava con sé dettagli unici, racconti, avventure, segreti e nodi da sciogliere.
Personalmente, Adeline Walker riusciva a trovare della meraviglia e perfezione persino in quella, di storia di morte, la cui trama ancora da svelare, attualmente le iniziava appena a parlare, bisbigliando, attraverso quella rete violacea di vene e capillari svuotati portati alla tiepida luce di quei primi bagliori della giornata.
Il taglio al collo era netto – ma perché dissanguare così un uomo?
-Sai i Maridi di qui se o cosa hanno -- un foglietto?-
Ripetè meccanicamente la londinese, distogliendo lo sguardo dal corpo solo per poterlo ridirezionare ferino su ciò che in quel momento le veniva porto: il piccolo pezzo di pergamena, perfettamente asciutto e apparentemente vuoto, riluceva di un lieve brillio.
”L’unico a non essersi bagnato dal lago..”
Londra aggrottò la fronte, tenendo la mancina, con la pergamena, di fronte a sé e fiondando la dritta all’interno della sua borsa, alla ricerca di un oggetto ben preciso.
-Si è già capito come è stato ferito al collo? Magia, arma bianca o altro?-
-Rinvenuto tra le acque del lago – completamente dissanguato – questo pezzo di pergamena l’unico a non essersi bagnato..-
Entro la metodica testolina dorata rimbalzavano alcune delle informazioni più importanti – tra le quali si espandevano ancora così tanti, troppi vuoti e lacune – la destra che rapida cercava tra le tasche della sua borsa a tracolla.
-I Kappa si nutrono di sangue umano, sai?-
Continuò a riflettere ad alta voce Adeline – rivolgendosi ad Alex tanto quanto a sé.
-Anche se normalmente si trovano più nei pressi di fiumi e stagni, non laghi - ci serve sapere la versione dei Maridi – e gli Antimago o gli Auror sanno, di questo? Perché disturbarsi a rendere tra le altre cose impermeabile una pergamena se non si pensava sarebbe venuta a contatto con l’acqua – ecco qua!
Quando i polpastrelli sfiorarono i bordi familiari di uno dei suoi due specchietti incantati, le dita andarono a stringerglisi attorno e lo portarono fuori dalle tasche della borsa a tracolla, all’altezza del foglietto di pergamena - per poter effettivamente lì specchiare quest’ultimo: il Veritatem Reperio che ne permeava la superficie riflettente avrebbe dovuto infatti svelare le verità celate da eventuali modificazioni magiche – o banalmente, alla peggio, si sarebbe studiata qualcos’altro.
Cetrioli per Kappa a parte.

Inventario attivo e conoscenze:


Statistiche: PS: 216 PC: 163 PM: 156 PE: 27

- Bacchetta: Nocciolo, Crine di Unicorno, 13 pollici, rigida (nel porta bacchetta da coscia);
- Borsa a tracolla con all’interno: tesserino identificativo, pergamene pulite con penne e piume per scrivere, boccette ed ampolle vuote, guanti puliti, set di bisturi, specchi incantati (Veritatem Reperio, x2), un bezoar medio ed uno piccolo;
- Referto medico del caso in corso precompilato dal capo reparto.

- Animagus principiante (Puma);
- Classi di Incantesimi apprese: I, II, III, IV (esclusi i proibiti);
- Pozioni: Facili e Medie.
 
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view post Posted on 16/12/2023, 06:28
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Seguo Rebe. Nel caos che mi circonda sento nuovamente il peso delle responsabilità su ordini ai quali ho l’obbligo di sottostare. Mr. Khalwa è nei paraggi e sebbene ora non sappia dove sia ho comunque la sensazione che mi stia osservando.
«C’è qualcosa che non va?» chiedo alla mia compagna mentre ci facciamo spazio tra la calca di persone. «È tutto ok, puoi farcela» aggiungo prima che possa in qualche modo interrompere le mie parole. Mi spiace abbia fallito nell’intento, probabilmente tiene a questo posto più di me e ciò mi porta a suggerirle - prima ancora di arrivare a destinazione - di non demordere, sebbene mi chieda se siano parole di circostanza le mie. Ma d’altronde, cosa me ne importa se una perfetta sconosciuta fallisce? Niente, è indubbio. Eppure, sebbene non abbia nulla che mi leghi a lei, sento semplicemente di dover agire in quel modo. Dopotutto è davvero importante l’autenticità in un momento come questo?
«Capisco la tensione ma sei in grado di potercela fare. Ricordati che sei qui per un motivo e credo sia importante per te», annuisco guardandola di sbieco. Per me lo è? Scuoto la testa lentamente, i miei occhi osservano lo spazio. Passo accanto ad un gruppo di Ministeriali, mi faccio largo, sfioro con la spalla uno di loro tanto basta a far notare la mia presenza. Un brivido carico di ribrezzo fa tremare le mani, stringo la bacchetta con più sicurezza perdendo il focus per un singolo ma intenso attimo.
Non chiedo scusa, proseguo dritto. Sento gli occhi puntati su di me mentre rivolgo loro le spalle, è una sensazione che mi blocca il respiro.
Arresto il passo poco dopo, un gruppetto di ragazzi attira la mia attenzione.
Torno a respirare.
Ma cosa…? li guardo con un’espressione attonita.
«Ali», interviene Rebe come se avesse letto i miei pensieri.
Già, che siano ali non c’è ombra di dubbio ma non so cosa mi diverta di più: le piume bianche che spuntano dalle scapole di quei ragazzi, o il look da jogging colorato che indossano?
Soffoco una risata.
«Sei stata tu?» bisbigliò alla rossa. Il dubbio mi assale, brusco. Era stata lei a dirmi poco fa di non essere stata in grado di fare il proprio dovere, che fosse quello il risultato di un incanto non andato a segno?
«Questo è il Paradiso?» chiedono visibilmente confusi e spaventati.
Li guardo, questa volta non riesco a nascondere un sorrisino ilare.
«Oh, beh…» rispondo mentre Rebe mi da le sue indicazioni.
«Sì, siete arrivati in Paradiso e temo che queste non vi servano più» decido di assecondarli indicando le folte ali bianche e le labbra si sollevano in un ampio sorriso, che accoglie i presenti in un luogo immaginario. Spaventarli è l’ultima cosa che devo fare.
«No, lo faremo insieme» rispondo a Rebe, «così».
*Mi avvicino appena ai ragazzi, tento di confortarli.
«Qualche istante e potrete essere liberi. È un bel posto qui, proprio come si racconta» dico dolcemente mentre mi posiziono affinché il mio raggio di azione possa mandare in porto il contro incantesimo per eccellenza.
Mi tiro appena indietro, poco distante dalla schiena di due dei ragazzi-jogging.
Punto la bacchetta e faccio in modo che racchiuda in un filo immaginario entrambi lasciando a Rebe di occuparsi del terzo, assicurandomi che non ci siano occhi indiscreti ad osservarci.
«Finite Incantatem» sussurrò grave. Decisa lascio le dita premere con più vigore sul catalizzatore: l’intenzione di voler liberare entrambi i ragazzi dal peso di quell’errore, la consapevolezza del pericolo a cui andiamo tutti incontro, come punto fermo.
Non devo avere fretta, è un gioco di equilibri che non devono essere spezzati.



▲ Attivo & Conoscenze

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

▼ Riassunto & Danni


Megan ascolta Rebe e la incoraggia. Passando vicino al gruppo dei Ministeriali si scontra con uno di loro ma prosegue senza scusarsi.
Arresta il passo appena vede i tre ragazzi dall'abbigliamento eccentrico e un paio di grandi ali tra le loro scapole. Si chiede se sia Rebe l’artefice di quell’errore e da voce a quel pensiero.
Analizzando l’intera situazione, Megan decide ancora una volta di assecondare “la vittima”. Chiede a Rebe di agire insieme e si fa avanti per prima provando con un “Finite Incantatem” a far sparire le ali a due dei ragazzi vicini a lei.
Master consentendo.
––
Nessun Danno.



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view post Posted on 23/12/2023, 16:35
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Il caso di Malala Wisk

E Luce fu.
L’Abisso si squarcia e lo sguardo chiaro dell’Auror fissa con occhio critico l’effetto appena sortito, con la fuga di una buona parte degli Avvincini. I sensi restano in allerta, i muscoli pronti a scattare, giacché quelli più caparbi rimasti piombano su lui e Bucky come delle fiere. Sente i morsi sulle braccia, sulle gambe, un po’ ovunque e prova a mettercela tutta dal non gemere di dolore, dal restare concentrato e ben focalizzato sul ciclo di eventi. Un sangue che, per quanto scorra caldo e tinga l’acqua fredda del lago, deve farsi freddo e controllato, se vuole salvare i colleghi e rivedere la superficie. Ed è proprio grazie al proprio istinto di sopravvivenza e rabbia, che si liberano dei superstiti, assieme alla prontezza di Bucky.

Sangue chiama sangue.

Lì vede, sì. Laggiù nel fondale, in mezzo a rocce ed alghe, i colleghi prigionieri. Gli occhi si riducono a due fessure, austero e rabbioso al tempo stesso. Come sono potuti giungere fino a quel punto in cui la violenza pare essere l’unica lingua condivisa tra Maghi e Maridi?
*Ma dov’è finito il mediatore? Possibile che il Ministero non sia stato avvisato?* Un pensiero veloce, furibondo, con la mascella contratta e i denti che scricchiolano dentro al Testabolla.
L’urlo di Bucky lo scuote, lo fa reagire, tant’è che gira la testa di scatto nella sua direzione e il petto vibra, non per il freddo di quell’acqua, ma per la rabbia. «NOOOOO!!!» urla, con forza, per quanto l’incantesimo Testabolla possa permettergli di espandere la propria tonalità di voce. Sono accerchiati e sono contro sette Maridi. Ma non è il numero a determinare la vittoria, lo è l’ingegno.
Due di loro si scaglia contro il rosso e un dardo lo sfiora alla caviglia, strappandogli un ringhio mentre la bacchetta prende a muoversi, con decisione e sicurezza. Non vi è alcun tentennamento, sa cosa va’ fatto e non intende tirarsi indietro.

Sangue chiama sangue.

Concentrazione. La mente è come un grosso mirino, non solo la fucina di ciò che egli vuole assolutamente fare, creare, sprigionare. Fili argentati, ma robusti come il ferro temprato, cominciano a formarsi nella sua mente, rapidamente, ad ogni battito di pinna, andando a formare una grossa rete nella mente del Mago. Una rete aperta che deve andare a ghermire e rinchiudere i due Maridi in arrivo, come una grossa mano che non lascia scampo. Lui è il Pescatore, loro il bottino della giornata.
La mano armata si muove e danza, il più rapidamente possibile, verso i due in arrivo. Il polso non è troppo rigido, mentre si cimenta nel tracciare nello spazio sancito dall’acqua quella specie di otto rovesciato, il simbolo dell’infinito, per poi caricare l’arto e procedere con una stoccata decisa e sicura, verso i due bersagli, come a voler dare la spinta decisiva alla rete d’argento in uscita dalla sua bacchetta. «*Clàudo!*» scandisce, con sicurezza e decisione, nella forma Non Verbale, quella formula a cui presta particolare dovizia agli accenti. Quello è l’ordine finale, come un grilletto che fa scattare la molla di quella che potrebbe essere una pistola giocattolo, ma decisamente molto più potente; nonché propulsione che deve andare ad accompagnare ciò che il movimento del braccio è andato ad eseguire, liberando così ciò che la propria mente ha deciso: dare forma alla propria creazione e decretandone così il castigo per i Maridi.
Non c’è spazio per le esitazioni, ciò che deve essere fatto, va’ fatto. E’ il suo Dovere ed intendere compierlo.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 270/305
PC: 230/256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche.
Perdonate il ritardo, problemi di salute come comunicato al Master via mp.
Ne approfitto per fare a tutti i partecipati gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

 
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view post Posted on 13/1/2024, 16:57
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Il Fato

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Angeli caduti in disgrazia si mescolano alla cornice d'insieme, la leggiadria delle piume candide che spuntano dalle schiene è un gioco d'arte che lascia di stucco. Il punto, però, è altrove: non dovrebbero esistere angeli in carne ed ossa, di certo non alla mercé del mondo babbano. La magia invasiva trabocca lungo la scena, attira a sé più passanti — maghi e non. C'è ancora qualche superstite curioso, difatti, che vi raggiunge. Altre pattuglie di Obliviatori intervengono di scatto, si celano tra le confusioni in atto e concludono l'operato. I sortilegi si mescolano in singulti, finché l'oblio muta in benedizione. Occorre agire in fretta, Megan. Il vostro è un campanello d'allarme, perché — è evidente — Angeli e Sirene non passano inosservati.
«Grazie, davvero. Io... giuro, non è stata colpa mia.» Non hai idea di quanto le tue parole, velate di gentilezza, abbiano solcato il cuore di Rebe. Ti regala uno sguardo carico di dolcezza, e di imbarazzo. No, non è opera della ragazza. Eppure, può un Obliviatore essere stato tanto sciocco da confondere uno stregamento con un altro? Qualcosa non torna. Siete alle prime armi, è vero. Ma... non così inesperti. Il Ministero non accetta le candidature di chiunque. Ad ogni modo, le tue azioni si susseguono in fretta. Per fortuna è una combinazione vincente, dapprima la risposta all'idea d'essere oramai in Paradiso, poi la dissolvenza delle ali. Si ritirano al colpo di bacchetta, una dopo l'altra. Rebe segue l'esempio, presto non c'è che l'illusione di una piuma. Certo, ora il gruppetto degli sportivi adocchia le vostre bacchette magiche con espressione allucinata. Intorno, i passanti trottano via: chi guidati dai Ministeriali, chi perché oramai dimentico di tutto.
Il Vento, tuttavia, giunge in appello. Ti pretende, Megan. Ti cerca, ti desidera. Grida in dispersione, un soffio che sfida il parco. Riverbera imponente, solleva un mulinello di polvere, sassolini e petali di ninfea, e scortica perfino le onde del lago vicino. Ti pone i sensi in allerta, ti risveglia. Nessun altro, difatti, s'accorge del cambiamento. Ma l'Aria ti parla, lingue che annunciano pericolo. Basta un istante affinché si carichi di tensione, un lampo di luce seguente all'altro. I sortilegi vi piombano addosso come in rete, vi spingono oltre. Rebe, e con lei gli sportivi, rovinano a terra. Tu, Ninfa d'Aria, ti sospendi in tempo e divenire: il vento ti protegge, attenuando le ferite. Perdi l'equilibrio, ma sei in piedi. Il Vento ti fa da barriera, perché di fronte ti si svelano tre donne. Hanno abiti di bianco accecante, monili dorati; capelli biondo cenere, lunghissimi, oltre le caviglie. Appaiono come circensi, eppure... hanno tatuaggi stravaganti, lungo la pelle. Ali, piume, un globo terrestre.
«Questo non è il Paradiso. Che la verità sia svelata ai miscredenti!» Gridano, voci potenziate. Attirano volti, sguardi maldestri. I Babbani si risvegliano, gli Obliviatori sono in difficoltà. Mr Khalwa, ora, ti è accanto. Non sembra sorpreso.
«Maledettissimi ingrati» borbotta, è la prima volta che cogli preoccupazione in lui.
«Megan, ecco i rischi del mestiere: idioti maghi che vogliono svelare il nostro mondo ai Babbani. Sesta regola: i nemici sono all'interno. Sei pronta?» Solleva la bacchetta, e scatena la terra. Un brivido lungo, che serpeggia verso i tre figuranti.

nNBjLaM
Il pallido velo copre la morte del luogo. Il sole, oramai nascente, tinge la pelle d'avorio di Albert Scottdale — il cadavere è vinto alla prigionia dell'eterno tempo. In pochi riuscirebbero a comprendere l'incantesimo che divora la vita. Malala Wisk l'ha fatto a sua volta.
Ad ogni modo, Adeline — sei arrivata da poco, eppure il mondo ti si rende caotico. Ti si rivolta contro, un'informazione dopo l'altra. Somiglia ad un puzzle, i cui tasselli peccano d'incisione. C'è il tirocinante, con te. Si affretta a fare il sunto della situazione, velocissimo.
«Non avremmo mai creduto potesse complicarsi tutto più del previsto. Proprio così, Dottoressa Walker. Il cadavere di Albert Scottdale è stato ritrovato negli abissi, è stato portato in superficie dai Maridi che per primi hanno dato l'allarme. Da parte loro, si ribellano perché sostengono che le loro acque siano state profanate dall'assassino di uno dei nostri.» Loro, nostri, il binomio è tra le specie, eppure... non torna. I Maridi peccano d'umanità, in verve ad una natura animalesca. Ma non sono affatto sciocchi.
«Si è scoperto che uno dei Maridi sia stato trucidato, è stata ritrovata soltanto la coda. Tranciata di netto, è apparsa poco fa sulle rive e da allora c'è una battaglia in corso. Gli Auror e gli Antimago stanno intervenendo, io... credo che riusciranno. I Maridi hanno catturato alcuni dei nostri come ostaggi.»
«Pierce, il cadavere deve tornare al San Mungo.» Vi interrompe una voce di passaggio, uno dei Medimaghi tuttora in vicinanza. Quanto a lungo, infatti, Albert Scottdale dovrà essere posto sotto l'attenzione comune? La morte non gli ha dato pace, ancora. Il ragazzo, tuttavia, ignora l'altro con un rapidissimo cenno del capo; torna da te, Adeline.
«Sono state valutate diverse ipotesi, l'attacco di un Kappa anche. Il mediatore ha parlato con i Maridi, non vi è alcun esemplare in lago. La ferita, soprattutto alla giugulare, è troppo profonda per essere ottenuta con un'arma, perfino con la magia. Reca segni violenti, di morso.» C'è, poi, il discorso del foglietto. Perché premurarsi di renderlo impermeabile? La domanda è corretta, Adeline. E ti porta sulla pista decisiva. Lo specchio, difatti, muta in stregamento: il vetro svela il contenuto segreto del biglietto, una parola, un'altra, un'altra ancora. Non sono rivelazioni, testimonianze o cos'altro. Soltanto... una lunga, lunghissima lista di numeri, come una ricevuta di pagamento. In alto, si legge in impressione: "Sangue, Gruppo 0 Rh Negativo". Ai margini, l'inconfondibile stemma dell'Ospedale San Mungo e la firma, apparsa nitidamente, di Alfie Terrier.
Perfino il tirocinante si è sporto per leggere, un po' incuriosito. Muovendo lo specchio, potrete catturare ogni dettaglio. Sì, è una serie di richieste di sangue. Non c'è molto altro, ma il nome. Il nome pone Dr. Pierce in visibilio. Ha l'espressione buffa di chi cerca disperatamente di ricordare qualcosa.
«Alfie Terrier. Terrier. Non è... il produttore musicale di— Oh santi numi.» Alex Pierce si blocca di scatto, adocchiando l'impossibile dietro di sé. Le venature in risalto sul cadavere di Scottdale, difatti, tremano come linee d'ombra. Si rendono scurissime, come in pittura: una, due, tre, finché il reticolo serpeggia come un nugolo di vipere. Il corpo, per la prima volta, si sta risvegliando; è come se la pelle si consumasse, carta velata che il sole brucia impercettibilmente. La ferita, lungo il collo, si fa nera come pece; c'è qualcosa, in atto. Benché morto (ed è certo), Scottdale sembra... soffrire.

Una lancia affilata, in bagliore, trasforma l'acqua in costellazione. Si espande come in una tecnica che vi è misteriosa, per tutti voi. Il dardo è di uno dei sette Maridi, i primi che rispondono al grido di battaglia. Eppure, è impressionante: colpisce dritto al polpaccio di uno degli Antimaghi, più avanti. La vostra pattuglia è in difficoltà, è evidente. La lancia, infatti, si spezza in modi ineguagliabili, e diventa una, due, tre lance in successione. Le schegge sfidano le onde, vi si frappongono come banco di pesci. Presto centrano i vari obiettivi, un corpo dietro l'altro. Coppia di Antimaghi, di fronte, e coppia di Auror — tu e Bucky. Uno dei primi cade in svenimento, finché il collega lo stringe a sé. Vi cerca, ma sa di non potere fare altro. Se lascia andare l'altro Antimago, i Maridi potranno catturarlo in definitiva. Punta la bacchetta verso l'alto, alla superficie del lago. In modo fulmineo, si tira via. Lontani, entrambi, ora alle rive.
«Voi profanate Acqua Forse è l'unica frase che si distingue, nelle caotiche proteste dei Maridi. Le loro lingue, da tutti decantate d'armonia, si svelano invero stridenti all'udito umano. Non c'è melodia, ora. Non per voi, non più. Alcuni Tritoni sono già fuori gioco, in parte per la reazione di Bucky (pur dolorante, in una scia di sangue che lo insegue in nuoto). In parte, repentina, per la rete che zampilla dalla tua bacchetta.
Si avvolge come una trappola verso i primi due Maridi, coinvolge altri due. Hai la strada libera, se agisci subito. In basso, infatti, le rocce ti attraggono. Adocchi tre figure, riconosci almeno due di loro — l'Antimago Raziah, l'Auror Elora. C'è una terza persona, veste abiti ministeriali: è dei vostri. Sono legati, completamente. Il problema, però, è un altro: le alghe che circondano la prigionia s'innalzano, artigliando l'acqua e salendo ancora. Cercano te, vogliono catturarti. Se avanti c'è la foresta di alghe dinamiche, dietro ci sono i Maridi. Il primo libero, infatti, ti colpisce con la coda. Ti mozza il respiro, gettandoti dritto tra le alghe. Ora ti stringono le caviglie, le cosce, infine il torace. Si fanno pressanti, come un serpente.

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Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Prossima scadenza: 21 Gennaio, 23.59


Adeline Walker
Punti Salute 216/216
Punti Corpo 163/163
Punti Mana 156/156

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Aiden Weiss
Punti Salute 250/305
Punti Corpo 220/256
Punti Mana 270/277

Proroghe 1/3
Assenze 1/3
Megan M. Haven
Punti Salute 300/312
Punti Corpo 235/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 3/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 21/1/2024, 23:56
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È questione di pochissimi istanti. La bacchetta puntata, il leggero fruscio, una scoccata e le vibrazioni risalgono dalla punta delle dita lungo tutto il braccio. Ogni cosa torna al suo posto. Sospiro con sollievo, le labbra si schiudono appena per poi serrarsi l’istante seguente sotto gli sguardi increduli dei tre ragazzi. Guardo Rebe di sbieco, abbasso la mano e lascio scivolare la bacchetta lungo il fianco. Sono pronta a darle il segnale. Rimango in attesa per permettere loro di parlare.
Tuttavia, inaspettato, il vento che mi accarezza le vesti vibra con più intensità, tanto da richiamare l’attenzione. Rivolgo lo sguardo verso il cielo, socchiudo gli occhi, isolo il senso dell’udito affinché io possa sentire anche il più flebile lamento. È il pericolo ad abbracciarmi, la sensazione di panico che risale dallo stomaco e fatichi ad inghiottire.
Apro gli occhi nel momento in cui il bagliore accecante irrompe nel buio dietro le palpebre. Una rete d’incanti si precipita verso di me, così in direzione di Rebe e di chi mi è attorno.
L’odata di magia mi investe e prima ancora che possa solo pensare a come reagire sento l’aria, il mio elemento, proteggermi. Levito di pochi centimetri, tagli e bruciature strappano il tessuto che ricopre il mio corpo, penetrano leggeri nella carne e lasciano che mi sfugga dalle labbra un flebile lamento di dolore.
Le vedo, poi. Tre donne. Le pupille si stringono in contrasto con le lunghe vesti nivee che cadono sui loro corpi adornati di ali e piume; i capelli d’argento, i monili sulla pelle e tatuaggi stravaganti. E queste da dove spuntano fuori? Sono sorpresa.
«Questo non è il Paradiso. Che la verità sia svelata ai miscredenti!» Gridano poi.
Sgrano gli occhi mentre uno sbuffo divertito si fa spazio sul mio viso. Lo nascondo alla presenza di Mr. Khalwa, portando il dorso della mano sulle labbra. Ora lo guardo, lo ascolto.
Borbotta un insulto, c’è agitazione in lui. Per la prima volta quell’uomo mi appare più umano, forse nei suoi piani questo non era previsto. Richiama seguente la mia attenzione, spiega i dettagli in semplici parole e mi guida verso un nuovo piano di manovra.
Annuisco. Non c’è alcuna esitazione e il desiderio avanza, non lascia spazio ad ulteriori soluzioni per mettere fine a questa pagliacciata: devo attaccare.
Mr. Khalwa mi precede e la terra trema. È l’elemento a tenere il gioco ed io eseguo la volontà di volerlo alimentare. Punto la bacchetta verso le tre donne al mio cospetto; rapida, senza lasciare nulla al caso. Richiamo l’aria - deve ascoltarmi! - lascio che defluisca all’interno del legno della mia arma, lo guido in una sferzata da destra verso sinistra. Le mie labbra al contempo pronunciano una singola formula e la voce è risoluta: «Tormentam!»
Il suono è profondo. Rimango sospesa tra due consonanti, mentre la “a” si prolunga fino al risultato che desidero portare a termine: un unico grande mulinello fatto si sabbia che avvolga le tre figure, mentre i detriti della terra diventano armi taglienti alle quali sfuggire.



▲ Attivo, Conoscenze & Stats

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

PUNTI STATS:
PS: 300/312
PC: 235/341
PM: 261/261

▼ Riassunto & Danni


Megan segue i fatti. È scossa dal vento, percepisce la sensazione di pericolo. Reagisce agli incanti che piombano verso la sua direzione, rimane sorpresa dalle tre donne che le appaiono davanti. Ne è divertita per lo strano modo in cui sono conciate, soffoca un sorriso in presenza di Mr. Khalwa. Infine, segue le parole dell'uomo e lo guarda eseguire l'incanto: la terra trema e Megan tenta di sfruttarne l'occasione. Evoca così un Tormentam nella speranza di generare un unico e grande mulinello che, alimentato dai detriti, avvolga le tre figure in una tempesta di sabbia e roccia.

Master consentendo.
––
Nessun Danno.



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view post Posted on 22/1/2024, 20:39
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-Non avremmo mai creduto potesse complicarsi tutto più del previsto. Proprio così, Dottoressa Walker. Il cadavere di Albert Scottdale è stato ritrovato negli abissi, è stato portato in superficie dai Maridi che per primi hanno dato l'allarme. Da parte loro, si ribellano perché sostengono che le loro acque siano state profanate dall'assassino di uno dei nostri.-
-Sfido il chiunque a non ribellarsi se trovasse il cadavere di uno sconosciuto in casa propria.-
Commentò Adeline con un velo di sarcasmo - lo sguardo in realtà a scrutare metodico il mondo circostante – e i timpani tesi in direzione del caos non poi troppo lontano, tra i flutti scuri del lago -…hanno catturato alcuni dei nostri come ostaggi.-
Silenzio.
Un muro che si erge a protezione di un muscolo cardiaco già di per sé estremamente sensibile e terribilmente delicato – perché non era quello il suo compito, non ora, non era quello il suo ruolo né responsabilità o problema - non sino a quando qualche ferito non le si fosse parato a portata di catalizzatore, quantomeno e la voce di un collega nei pressi in qualche modo le venne in aiuto –
Adeline scrollò appena la testolina dorata e si limitò a schioccare un’occhiataccia al Medimag con il pepe sulla bacchetta.
Per sua fortuna, la pergamena in una mano e lo specchietto nell’altra – il trucchetto diede i suoi frutti: e mentre le iridi di mare e di bosco scorrevano rapide su quei numeri – tanti, tantissimi numeri – delle lettere, un timbro – un nome..
-Segni violenti di un morso.-
Ripeté in automatico Londra, lo sguardo ancora fisso sui contenuti di quel biglietto.
La mente dorata lavorava frenetica – ma al contempo sembrava completamente dissociata, in una stasi marmorea che nulla aveva da invidiare a quel corpo ancora lì, accanto a loro.
-Oh santi numi.-
Ma non servì l’esclamazione del giovane Medimag accanto a lei perché le iridi bicrome della londinese tornassero a sondare il cadavere.
I primi pezzi del puzzle iniziavano ad incastrarsi, uno dopo l’altro - a combaciare – e che poi la figura finale cui stavano dando vita preoccupasse improvvisamente Londra.. questa era un’altra storia.
Le pupille della Medimag divennero punte di spilli - [la ferita, lungo il collo, si fa nera come pece] – la pelle che bruciava così al sorgere del sole..
-Vampiro – Pierce, spostati!- esalò prima e aggiunse decisa poi, ogni sua più piccola molecola, atomo, improvvisamente iperfocalizzati su quel non - -
[[Sfilò il catalizzatore dalla sua custodia in un solo fluido e automatico movimento della mancina, pergamena e specchietto stretti nella morsa della destra: puntò rapida il legno di nocciolo contro il terreno sottostante al corpo, visualizzando con precisione entro la testolina dorata una porzione di terra adeguata perché, se l’incanto le fosse riuscito come voleva, in quello spazio ricadesse comodamente il corpo morto ma poi non troppo mh di Scottdale.
-Verto tenuis!- scandì poi chiara e sicura, facendo confluire con decisione la propria magia e direzionandola in e con quell’unico e preciso scopo: creare una nicchia nel terreno, uno spazio sicuro dove il vampiro potesse trovare rifugio dai raggi del sole grazie anche a quella terra-non-più-pesanteedeffettivamentemateriale-terra che teoricamente lo avrebbe avvolto e quindi coperto.
Poi il nocciolo si sarebbe diretto preciso contro Scottdale stesso, per porre fine all’incanto che lo lasciava sospeso a mezz’aria, con un - Finite Incantatem - altrettanto deciso ma scandito silenziosamente entro la testolina dorata della Medimag: una volta accolto dall’intangibile terreno al di sotto di lui, la sua ombra e riparo avrebbero dovuto lenire come balsamici la pelle del fu mago.]]
- Pierce contatta ora il San Mungo, serve qualcuno che se ne occupi se qui - se qui non c’è nessuno di specializzato o "succube-volontario" (?) ed i pochi sono tutti ostaggi dei maridi e del loro lago - Serve del sangue - adesso, se dovesse svegliarsi..- - Albert Scottdale si sarebbe davvero risvegliato? E soprattutto, nell’eventualità, con quanta sete?
Inconsciamente, le dita andarono a premere con più forza sulla bacchetta: i vampiri rappresentavano una lacuna non indifferente nel suo bagaglio di conoscenze.
Cavoli.
Non era giornata, quella, per diventare succo di Adeline a portata di vampiro.


[[]] - azioni sottoposte al giudizio del Master.

Inventario attivo e conoscenze:


Statistiche: PS: 216 PC: 163 PM: 156 PE: 27

- Bacchetta: Nocciolo, Crine di Unicorno, 13 pollici, rigida (nel porta bacchetta da coscia);
- Borsa a tracolla con all’interno: tesserino identificativo, pergamene pulite con penne e piume per scrivere, boccette ed ampolle vuote, guanti puliti, set di bisturi, specchi incantati (Veritatem Reperio, x2), un bezoar medio ed uno piccolo;
- Referto medico del caso in corso precompilato dal capo reparto.

- Animagus principiante (Puma);
- Classi di Incantesimi apprese: I, II, III, IV (esclusi i proibiti);
- Pozioni: Facili e Medie.
 
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view post Posted on 24/1/2024, 12:33
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Il Fato

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La triade celeste appare come una minaccia bizzarra, è evidente. Il modo in cui si presentano ricorda un coup de théâtre, uno spettacolo di poco valore posto in scena in tutta fretta. Vestono abiti di candore che s'infrangono lungo i confini del parco, spezzano l'atmosfera caotica del luogo con un guizzo d'armonia che mal s'addice al contesto. C'è tensione, intorno. Lo si percepisce dalle espressioni confuse degli sportivi, dai capannelli di babbani in uscita, soprattutto dalle pattuglie ministeriali in giro. I tre Angeli, difatti, stonano in cornice. Eppure, c'è da sorprendersi? Nell'arco di un mattino, Megan, hai incontrato Fate, Maridi e Angeli di mezza misura. Se solo voltassi l'attenzione alle rive del lago, potresti imbatterti in creature perfino più articolate — Highams Park pullula d'antica stregoneria. Per te è all'ordine del giorno, e tuttavia pone i sensi in risalto. Ancora una volta non indietreggi, non ti releghi al nascondiglio. Forse è per un atto di generosità, forse per coraggio. Forse perché la tua natura non è destinata alle retrovie.
Avanza, divora il momento. Non tutti seguono l'esempio, non tutti avrebbero la stoffa. Rebe, pur audace, è già caduta. Il sortilegio che l'ha colpita è forte, al punto da averle sottratto il respiro. No, non è morta; è soltanto svenuta, e c'è già chi — in un battito di ciglia — interviene a portarla via, al sicuro. Siete voi, tu e Mr Khalwa. La terra risponde all'appello dello stregone, s'origina in tumulto discostante. Spacca il suolo in una linea atipica, un sentiero di serpe che confonde i presenti e che spinge i Babbani — spettatori inauditi — a grida di spavento. Si chiedono se il Paradiso, d'altronde, non ricordi più le grotte d'Inferno: la terra, l'aria, la magia d'assalto... tutto infrange l'illusione della vita beata.
«Abbott, Strige, alla destra.» Mr Khalwa è concentrato, lo si nota dal tono di voce secco, dal cipiglio severo sul volto. Perde i tratti cortesi di poco addietro, eppure è determinato. I colleghi agiscono alle indicazioni: no, non è in battaglia che spetta il loro ingresso; si volgono ai Babbani, stringono tutti loro sottobraccio: parole concitate, frasi, miraggi d'oltre. Alla fine conducono tutti loro altrove, prima di cancellare la memoria. A nulla il tentativo degli Angeli di inseguirli, di svelare il mondo magico in modo perfino marcato. La terra si muove sotto i loro passi, assuefatta al vento che scatena la tua tempesta. Ora più che mai, l'Aria ti si tesse intorno. Soffia in tempesta, un ciclone in estensione: è il tuo Elemento che fortifica la magia, e lo catturi più di chiunque tra i presenti. Aria e Terra giungono in gemellaggio, spezzando l'equilibrio.
«Avis Oppugno» La donna, al centro, solleva la bacchetta e attinge all'innata trasfigurazione; si rimette in piedi in difficoltà, gli occhi volti al cielo. Quasi è come se stesse inneggiando preghiera, ma è solo un incantesimo: macchie di colore infrangono l'azzurro terso del giorno, si mescolano in tinte arcobaleno. Un punto, un altro, un altro ancora, gocce di rosso, d'arancio, di blu notte, e una corona di piume, di artigli e di corpi goffi. Sono almeno dieci, in crescendo: uccelli paradisiaci. Si gettano a capofitto contro di voi, e beccano, stridono, graffiano. Vi piombano addosso come una minaccia, e sembra che il mondo si colori violentemente.

nNBjLaM
In riverbero il sole del primo mattino intinge la pelle in ferita. Ha in sé la dissonanza di luce e di ombra, dapprima una schiera di raggi dorati, poi una tela d'inchiostro. Albert Scottdale, in morte, si fa custode di una ripercussione peggiore, di certo imprevedibile. Il sole lascia il segno, s'imprime in uno squarcio lungo l'epidermide; è una geometria d'ombra che svezza l'eterno riposo: lui, già destinato alla miglioria della vita, torna indietro. Vi è forzato, preda d'una circostanza maggiore. Il cadavere risorge in dolore, uno spasmo dopo l'altro; è come se stesse animandosi, violato da un potere che gli risulta impossibile controllare. Inizialmente è una vertigine leggera, un tremito che coinvolge il petto e la gola recisa. Nulla di più, consunto in un battito di palpebra. Eppure, è soltanto il principio: la pelle diventa granitica, una patina d'avorio sottrae l'ultimo sprazzo di colore. Appare in metamorfosi, le vene spiccano di più, la pelle si tende a soffi di fiamma. Quasi... brucia, alla presenza del sole. Albert Scottdale è già morto, e in qualche modo sembra stia morendo di nuovo.
«Oh santi numi. Subito Il tirocinante, finalmente, coglie il peso delle parole ascoltate. Perché tu, Adeline, indovini il dramma in atto: è una vita che si origina dalla fine, di fronte i tuoi occhi. Albert Scottdale è altri, al di fuori di sé. Il suo corpo, il suo dolore, le sue condizioni atipiche, tutto già era un campanello d'allarme. E poi il sangue prosciugato, le ferite al collo, il richiamo alle sacche sul foglietto svelato... c'è sempre stato molto di più, in lui. D'altronde, è un déjà vu. Malala Wisk è stata uccisa, ferite analoghe sul corpo; lei... lei è finita, è andata oltre. Ma la stampa aveva annunciato un filo conduttore che trattiene, ora, una parvenza veritiera: il richiamo a Nicholas Black, il fuggitivo, era sbagliato; ma il richiamo alla natura dello stregone era autentico, e tu l'hai colto in tempo. La terra ti si sgretola poco avanti, inglobando il cadavere in una tomba d'improvvisazione. Cumuli di muschio, di rocce e di terriccio ricoprono Albert Scottdale, interamente. Non hai certezza, non più, ma gli hai appena salvato la "vita". Quasi la terra pare sospirare, appena si richiude. Molti, ora, ti guardano con titubanza. Cosa... cos'hai fatto, sembrano chiederti.
Dr. Pierce, tuttavia, è già scomparso. Si è Materializzato al San Mungo e tornerà presto. Deve farlo, perché... le circostanze si complicherebbero maggiormente. Sembra finito, allora. Albert Scottdale è destinato a mutare, è questione di istanti. Oppure no? Intorno, s'innalza tensione. L'aria si carica, intensamente: di voci, di dubbi, soprattutto di vento. Il sole si spegne, lentamente. La luce è sottile, punge leggera, finché s'ingloba in un banco di nubi che velano tutto di un buio somigliante al crepuscolo. Eppure. Eppure... è impressionante, perché poco oltre il cielo è un fazzoletto d'azzurro brillante. Sopra di te, Adeline, si svela burrasca.
«Maledettissima ficcanaso.» Ti raggiunge una voce, una voce carica d'odio. Il buio si fa pressante, ti circonda: la luce è oramai oscurata, preludio di tempesta. Di fronte, c'è un uomo trasandato. Veste abiti sgualciti, più e più volte rattoppati: un maglione di lana, un paio di pantaloni lunghi e scuciti, color marrone. Ha un cappuccio che gli copre interamente il volto, si scorgono soltanto gli occhi oscuri e una bocca colta in disprezzo. Ha la pelle nascosta dalle vesti, più pesanti di quanto la stagione primaverile necessiti; eppure... svela la bocca, appena parla. Ha denti aguzzi, canini ben pronunciati. C'è bellezza, in lui. Pur atipica, è una tragedia vivente che lascia di stucco. Discende il braccio dall'alto, al cielo, a te: stringe una bacchetta, e conferma d'aver manomesso l'atmosfera. Ovunque, è un rigagnolo notturno. Si toglie il cappuccio, e lo vedi. Diafano, spettrale, è un uomo di età misteriosa. Ha la voce di un anziano, e l'aspetto d'eterna giovinezza.
«Alfie. Alfie Terrier?» Qualcuno tenta d'indovinare l'identità dell'altro. Pronuncia il nome dello stregone, e ti pone in allerta. Più persone lo riconoscono, più persone gli si accalcano attorno: è lui, Terrier, il produttore musicale di Malala Wisk. Lui, che la stampa ha maldestramente dipinto in più epiteti: l'amante, il segreto spasimante, il musicista fallito... Lui, che ha curato i dischi di successo della cantautrice. E lui, ch'è sparito nel nulla, dopo la morte della stessa Veela Cantante. Alfie Terrier è il nome che zampilla sul foglietto, lui... lui ha ordinato tutte le sacche di sangue al San Mungo.
«Dovevate lasciarlo nel lago, a fondo. Invece voi, voi. Prima quell'uomo-pesce, poi voi burattini in camice. Lui... lui mi ha rovinato, mi ha sottratto tutto. Tutto. Anche lei.» Le sue parole sono caotiche, in confusione. Ha una voce di pianto, spezzata più volte. Non lacrima, ma mostra dolore. E rabbia. Infinita, percettibile rabbia. Guarda te, Adeline. E poi il cumulo di terra sotto cui hai celato Albert Scottdale. Nel tempo di un sospiro, Alfie Terrier appella vendetta. La bacchetta stride in soffio, accende l'aria. Ora zampilla in una scintilla, e un'altra.
«Incendio.» Il fuoco implode, fauci che azzannano il luogo. Serpeggiano come lingue di serpente, ti feriscono in più punti alle braccia, alle gambe; cicatrici leggere, che non lasceranno il segno. Ma c'è sangue, ora, che ti bagna pelle e stoffa del camice. E il fuoco cresce, cresce, cresce. Diventa una pira, una condanna: tutto intorno, e già verso la tomba di terra. Vuole bruciare tutti: te, Albert Scottdale, sé stesso.

Bucky, l'Auror cerca di soccorrerti, in fretta. Nuota con tutta l'energia che ha a disposizione, con un tremito che gli spezza il respiro. Le bolle, intorno la testa, si fanno più grandi e leggere, la magia si consuma nell'atto estremo cui è costretta. Bucky, infatti, reca già ferite: dietro di sé si lascia una scia di sangue, il lago è profanato dal dolore e dalle grida di battaglia. Con un colpo secco cui attinge alla bacchetta, ad ogni modo, libera la presa d'assalto della foresta d'alghe. Hanno impresso ferite profonde sulle gambe, sulle braccia e soprattutto sul torace, Aiden. Ti accorgi di fare fatica a restare lucido, almeno in principio. Gli occhi si annebbiano lungo il lago, le onde ti risultano asfissianti; la morsa al petto è stata violenta, eppure sei di nuovo libero. Sei in salvo, e devi agire di scatto. I pericoli aumentano, catturi i movimenti spaesati tutto intorno. I Maridi crescono in numero, vi accerchiano; è presto, per loro, il sentiero che vi porta vicini: il favore del loro elemento, del regno d'abissi e del moto convulso delle pinne, tutto è differente rispetto a voi, che siete soltanto umani. Ma c'è la magia, in soccorso. Voi, che potete originare il brivido dei mondi ad un solo sortilegio. Bucky, difatti, ti stringe un braccio e ti trascina via. Via dalle alghe, via dalla lancia che un'altra Sirena ha appena scoccato contro di te. Di basso, le tre figure in prigione: l'Antimago Raziah è vigile, ora. Vi chiama, parole che diventano mugugni e gemiti d'incomprensione; è come se stesse cercando di comunicare qualcosa, ma è troppo difficile sott'acqua. Eppure... la sua voce si fa poesia, d'un tratto. Muta in melodia, una percezione che in pochi potranno mai ottenere. Comunica in Maridese, facendo pause continue; cerca le giuste rivelazioni affinché i Maridi possano giungere in pace. In parte... quasi sembra riuscire in intento. Tritoni, Sirene e Avvincini s'arrestano, appena un attimo. Offrono il tempo a Bucky di sciogliere le alghe e le barriere attorno le pietre, cui l'Antimago Raziah, l'Auror Elora e la terza figura (Auror a sua volta, già catturato) sono bloccate. Si liberano, uno dopo l'altro. Vi raggiungono in nuoto, alcuni più destabilizzati degli altri; hanno tenui Incanti Testabolla che permettono loro di respirare, ma il tremito del petto e del cuore del terzo Auror è leggero come piuma. Non può più resistere, deve tornare in superficie.
Uno dei Maridi, di nuovo, vi blocca. Ha squame lucenti, una corazza d'acciaio, rame e pietra a coprire torace e parte della pinna allungata; vi punta una lancia in minaccia, e parla con difficoltà in lingua umana.
«Umano ucciso uno di noi.» Lo sai, Aiden. La coda tranciata di netto del Maride torna in mente, è l'ultimo orrore che hai catturato sulle rive del lago, prima di tuffarti. Eppure, c'è una rivelazione: umano. Qualcuno dei vostri ha ucciso un Maride.
«Voi lasciare umano a noi Non occorre Raziah né un mediatore per capire il messaggio del Tritone. Occhio per occhio. O, per meglio dirla: sangue chiama sangue.

C1Bw991
Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Prossima scadenza: 3 Febbraio, 23.59


Adeline Walker
Punti Salute 200/216
Punti Corpo 150/163
Punti Mana 156/156

Proroghe 0/3
Assenze 0/3
Aiden Weiss
Punti Salute 230/305
Punti Corpo 210/256
Punti Mana 270/277

Proroghe 1/3
Assenze 2/3
Megan M. Haven
Punti Salute 290/312
Punti Corpo 225/241
Punti Mana 261/261

Proroghe 3/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 3/2/2024, 22:41
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Lo sguardo di mare e di bosco osservò il terreno inglobare il corpo di Scottdale – e Adeline, ancora in apnea, parve tornare a respirare appena – un respiro rapido e leggerissimo, come il battito d’ali d’un colibrì.
La bacchetta di nocciolo ancora stretta nel pugno – le iridi ancora piantate su quella tomba improvvisata – i timpani a vibrare in risposta ad un vociare attorno a lei sempre più insistente, rumoroso - pregno di dubbi – domande - che cosa hai fatto - che cosa hai fatto -
Fu, ad ogni modo, il vento pungente, improvviso, a sorprenderla e ridirezionare quindi la sua attenzione.
Fu l’ombra – quel semi buio inaspettato: un crepuscolo che non aveva senso di esistere, ancora – un’aria buia, artificiosa, incantata.
La testolina dorata – ora così tanto in contrasto con quel buio grigiume, con quell’aria di tempesta imminente – si alzò al cielo.
-Maledettissima ficcanaso.-
Il suddetto naso, per la precisione, da rivolto all’aria – tornò a ridirezionarsi contro il nuovo venuto nel giro di un battito di ciglia appena.
La voce carica d’odio le scaricò addosso un’elettricità che non saggiava da tempo.
L’associazione allo sdegno, allo schifo - all’odio più puro – che le riversava addosso sua zia Ada ad ogni occasione che le si presentava, fu talmente automatica che quasi Adeline scoppiò a ridere: aveva appena sotterrato un vampiro in via di risveglio, Pierce era scomparso – sperava – alla ricerca di aiuto e, tra le altre cose, sangue - un completo sconosciuto le si parava di fronte pronto chiaramente all’attacco aggressivo.. e lei stava ancora a pensare a sua zia (?!)
L’associazione alla tanto amata zia in realtà, fu più che altro un inaspettato aiuto – di quell’odio così astioso, velenoso, schifato e ostile aveva fatto talmente tanta esperienza, che quell’equivalente di una scossa elettrica ad amperaggio invidiabile – a lei adesso, attraversava la pelle, i muscoli, il costato sino allo stesso muscolo cardiaco - come se fosse appena un fastidioso prurito, un formicolio tanto leggero da non farti scostare nemmeno le dita dal punto d’origine.
Fu, d’altro canto, la rapida e tanto razionale mente della Medimag – ancora una volta - a venirle in soccorso per tutto il resto, tenendo ogni cosa sotto un rigido e minuzioso ipercontrollo.
C’era altro infatti, su cui potersi e doversi concentrare.
L’odio di un tizio a caso, non la tangeva affatto.
[C’era altro] ed era altro che lo sguardo di mare e di bosco della londinese stava rapidamente scandagliando, assorbendo ed elaborando, catalogando, attimo dopo attimo – il corpo che reagiva muto in risposta: quell’uomo (non più poi tanto tale) le si rivolgeva con una dolorosa furia tra i lineamenti marmorizzati nel tempo – e la pelle morbida, ancora calda, viva di Adeline, in risposta riconosceva del nocciolo stretto tra le dita, le familiari venature, i ghirigori e i disegni lievi – dell’impugnatura e del legno stesso.
Alfie. Alfie Terrier?
- Lui... lui mi ha rovinato, mi ha sottratto tutto. Tutto. Anche lei.-
Fu il dolore – muto, privo di lacrime impossibili per una creatura come lui, ma non per questo meno atroce – ad incrinarle l’anima quell’attimo di troppo.
La sofferenza di quell’immortale – sebbene ben (o mal?) mescolata alla rabbia – era straziante, era vera, e Adeline Walker non poteva non capire, comunque, a dispetto di tutto…
-Incendio.-
Il fuoco – rapido, in quell’attimo lasciato di troppo, le cui lingue ustionanti in un solo battito di ciglia già le avvolgevano le gambe, le braccia, oltrepassando il camice ed i vestiti sino alla pelle chiara - bruciò tutto, ogni cosa.
Bruciò anche l’empatia per quel dolore per il momento – bruciò la pelle ed i pensieri, lasciando in vita soltanto quell’istintuale sete di sopravvivenza e difesa primordiale, che si mette rapidamente in moto in condizioni più o meno similari d’attacco.
Doveva fermarlo - doveva fermarlo - ed ogni sua più piccola molecola, atomo gridavano di dolore tanto quanto di un assoluto imperativo, tanto da vibrare nell’aria come certezza:
[Doveva] fermarlo, ora - no – [lei lo avrebbe] fermato, ora, [E BASTA].
Senza altre possibilità di sorta.
[[La mancina tornò a sollevarsi in aria, il nocciolo stretto tra le dita come un’ancora di salvezza: la veloce frustata verso l’alto del catalizzatore fu dettata per Londra in parte da un automatismo un po' pignolo, data la conoscenza assodata dell’incanto, in parte dall’estrema decisione della strega che pregnava quasi l’aria stessa che la circondava, già satura di calore, e in parte da quell’istinto alla sopravvivenza che – adrenalinico – avrebbe concesso alla Medimag pressoché di tutto almeno.. per un po'.
Contemporaneamente al movimento sicuro, le dita ed il palmo della mano fermi, stretti attorno al legno, quel -Petrìficus- ben scandito tra le labbra, che avrebbe aperto un’altra via a quella pensata dal vampiro – un’altra via quanto meno per Adeline, per Scottdale se non anche per Terrier stesso se tutto fosse andato secondo i suoi piani – seguito immediatamente dopo dal -totàlus- scandito con ugual decisione e fermezza, rapidità, in quanto unica formula e fluido incantesimo.
Quest’ultima parte di enunciato verbale avrebbe però visto il catalizzatore puntato dritto dritto contro Alfie Terrier – ora fermo, il legno, quanto lo erano ancora le volontà della Walker.]]
Se tutto fosse andato come previsto – temporaneamente immobilizzato il vampiro, avrebbe potuto occuparsi delle fiamme – delle ferite –
Colpevole “o meno” che fosse e memorizzate le parole di poco prima, di “meno” c’era decisamente molto poco .. il rogo, non era comunque il finale della sua storia – non doveva esserlo - non se avesse potuto scegliere Adeline almeno.
Piuttosto, l’attimo seguente lo avrebbe scaraventato nel lago – beh, empatia e cura dell’altro ok, ma se mi dai fuoco scusa se tengo pozioni curative e bende prima per me e gli altri - poi magari anche per te, mh.
E Scottdale?
E Pierce?

[Cavoli.
Non era giornata, quella, per diventare succo di Adeline a portata di vampiro.]

… e magari, neanche una costoletta bruciata - grazie.




[[]] - azioni sottoposte al giudizio del Master.


Inventario attivo e conoscenze:


Statistiche: PS: 200 PC: 150 PM: 156 PE: 27

- Bacchetta: Nocciolo, Crine di Unicorno, 13 pollici, rigida (nel porta bacchetta da coscia);
- Borsa a tracolla con all’interno: tesserino identificativo, pergamene pulite con penne e piume per scrivere, boccette ed ampolle vuote, guanti puliti, set di bisturi, specchi incantati (Veritatem Reperio, x2), un bezoar medio ed uno piccolo;
- Referto medico del caso in corso precompilato dal capo reparto.

- Animagus principiante (Puma);
- Classi di Incantesimi apprese: I, II, III, IV (esclusi i proibiti);
- Pozioni: Facili e Medie.
 
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view post Posted on 4/2/2024, 13:27
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Il caso di Malala Wisk

Profanatori dell’Acqua. Di tutte le accuse, proteste, che potessero muovere contro lui e i suoi colleghi, proprio l’unica che reputa così stonante e fasulla. Non è colpa sua, né dei suoi colleghi se si trovano in acqua, a combattere per salvare dei prigionieri, sono stati indotti a tuffarsi, per senso del dovere, non di certo per insultare la cultura dei Maridi. Ma forse non è il caso di soppesare troppo tali sfaccettature superflue e - in effetti - la testa dell’Auror Weiss è da ben altra parte, anziché lambiccarsi il cervello in simili sottigliezze. La sua missione, ora, è recuperare i compagni.
Ignora le parole dei Maridi, focalizzandosi su quanto è sul suo campo visivo, poiché ora che riesce ad identificare Elora, Reziah e un altro individuo in abito ministeriali, non può tergiversare ulteriormente. Fa per agire, per compiere un qualche incantesimo, ma il colpo di una coda gli mozza il respiro e lo spinge verso le alghe, che lo avvolgono, lo stringono e si sente come un animale in trappola. E il dolore si fa presto sentire, tra la costrizione sugli arti e sul torace, fino a lacerarlo.
Perde di lucidità, per qualche attimo, si sente quasi soffocare nonostante la presenza del Testabolla, ma poi Bucky riesce a liberarlo, a salvarlo dalla lancia di un Maride. L’acqua si mischia al sangue, il proprio, mentre sente gli arti e il torace bruciare per quelle ferite. E poi, benché ancora un po’ stordito, sente la voce di uno dei prigionieri tentare di comunicare in una lingua a lui sconosciuta. Sbatte le palpebre e osserva i Maridi e gli Avvicini fermarsi, osservarli, mentre lui e Bucky vengono raggiunti dai colleghi ora liberi.
Gli occhi si puntano verso un Maridi ben corazzato e che punta la lancia nella loro direzione. Aiden, di contro, lo osserva con stanchezza sì, ma anche con dovuta fermezza e serietà. «Abbiamo perso tempo prezioso tutti quanti, qui. Se il responsabile è ancora in superficie, mostracelo! Lasciaci fare il nostro lavoro.» Non sta ad indicare l’uomo che sa parlare con loro, forse il Mediatore stesso, viste le sue vesti, dato che è abbastanza affaticato e deve conservare le energie per il dopo. «E dopo averlo catturato, i miei superiori definiranno i termini con voi. Io sono un soldato…» Un Auror può definirsi un soldato, per un Maride, forse. «Non decido io.» aggiunge, neutro.
Confida che quanto detto venga riferito in maniera chiara ai Maridi da chi sa parlare la loro lingua e che le creature degli Abissi non si frappongono ulteriormente con la loro uscita dal lago. Indipendentemente da questo, lui prova a stringere l’Auror più debilitato a sé, passandogli un braccio attorno alla vita, per poi posizionare il gomito in alto e arrivare così a puntarsi la bacchetta addosso. Prova a fare un rapido calcolo, nel mentre che focalizza con lo sguardo la giusta angolatura da prendere, onde evitare che possa schizzare fuori dall’acqua e schiantarsi contro la banchina o altro o, peggio ancora, che possa uscire e arrivare ad un’altezza considerevole tale da subire ingenti danni da caduta, semmai non dovessero riuscire ad agire in tempo con un incantesimo. «Se dovessimo uscire e rischiare di cadere malissimo, prova ad arrestare la caduta.» suggerisce al collega, per poi concentrarsi e richiamare la magia con cui eseguire l’incanto. Non appena è sicuro della giusta angolazione, il braccio di Aiden si tende, slanciandosi in tutta la sua altezza e abbassandosi quel tanto da risultare un angolo di 45°gradi circa. «*Proiècto!*» scandisce, mentalmente, con chiarezza e decisione, prestando molta attenzione agli accenti.
E se riesce a partire, spera di finire contro niente, né di schiantarsi al suolo una volta fuori dall’acqua.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 230/305
PC: 210/256
PM: 270/277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche.

 
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view post Posted on 4/2/2024, 19:02
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I miei occhi seguono con attenzione gli istanti che passano, repentini e precisi, all’esecuzione dell’incanto. Sento crescere il potere di un controllo a cui non rifuggo, nel quale trovo riparo. La sensazione che m’abbraccia è tepore sulla pelle e lì rimango, sospesa. Davanti a me, Aria e Terra si manifestano nella loro integrità. Si uniscono in una danza in crescendo: minacciano distruzione. Lo spettacolo a cui assisto, in attesa del finale, sopisce le mie preoccupazioni e accentua la voglia di non lasciare alcuna traccia di ciò che ho davanti. Chiunque essi siano devono essere messi a tacere, penso.
Accanto a Mr. Khalwa ho perso cognizione dello spazio, tutte le mie energie sono concentrate qui in questo solo e unico momento. Spero solo che chiunque sia dalla nostra parte faccia il massimo per trovare una soluzione definitiva, combattendo. Tutto si muove rapidamente. Mr. Khalwa detta ordini, la concentrazione è palpabile, il suono della sua voce perentoria. Abbott e Stringe si allontanano portando via con loro alcuni babbani. Rebe. Il pensiero va lei. L’ho lasciata poco fa, forse l’ho sentita gridare. Non me ne preoccupo abbastanza da cercare il suo viso tra il disordine; rimango concentrata, guardo avanti. Spero stia bene, mi auguro che se la stia cavando.
Lo sguardo si muove repentino in direzione di Khalwa; il vento soffia tutt’intorno, lo sento penetrare nelle ossa e posarsi su di me come una seconda pelle. Il cuore batte forte nel petto, attendo la prossima mossa mentre un mezzo sorriso audace si fa spazio tra le labbra.
«Avis Oppugno» sento urlare, torno sulle tre figure al di là della polvere che vortica tutt’intorno. La donna al centro alza la bacchetta; io stringo la mia, pronta a contrattaccare. Poi, un punto nel cielo terso attrae la mia attenzione. Uno, due, cinque, sette…Li vedo: colori vivaci, macchie che si espandono sino a poterne definire i contorni. Uccelli, quali piume rifrangono sotto la luce del sole ancora acerbo e come lame si stringono lungo corpi sottili in discesa. *Piombano sopra di noi, su di me; porto il braccio verso l’alto, la bacchetta è stretta tra le dita. Il braccio libero dall’arma va a coprire il volto, mi proteggo da becchi ed artigli. Mi piego appena, lo sguardo sempre rivolto verso le creature. Soffoco i lamenti mentre ferite si aprono sotto le vesti, il corpo trema di riflesso. Tento di resistere, di liberarmi.
Un passo indietro. La schiena si inarca appena per consentirmi maggiore visuale. Mantengo il braccio in una posizione perpendicolare rispetto al resto del mio corpo, la bacchetta verso i bersagli. Devo fermarli, penso. «Immòbilus!» grido. La volontà si esprime repentina, il suono sovrasta lo stridere dei volatili, o così mi appare. Immagino di fermarne il maggior numero possibile, bloccarli lì come pietre sospese per un singolo istante e vederli precipitare giù verso il suolo subito dopo.



▲ Attivo, Conoscenze & Stats

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

PUNTI STATS:
PS: 290/312
PC: 225/341
PM: 261/261

▼ Riassunto & Danni

Megan si ritrova a contrattaccare. Si posiziona cercando di pararsi il più possibile dai volatili, fino a tentare di farsi spazio per evocare un Immobilus.

Master consentendo.
––
Ferite e graffi sul corpo.



© Esse | harrypotter.formucommunity.net

*Azioni da considerarsi ipotetiche, sottoposte a giudizio del MH.

 
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view post Posted on 22/2/2024, 12:06
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Il Fato

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IBYQ7GD
Il paradiso discende sulla terra, oltre il confine dei colori. Si tinge di celeste, di avorio e di madreperla, e ricorda i frammenti di una volta divina che è destinata all'estinzione. Poi è un dipinto, il modo in cui s'accosta ai presenti: si svela in geometrie d'estasi, di giallo e zaffiro, di tramonto e di smeraldo. Ha in sé il pregio dell'incanto, e il prezzo della tragedia. I Paradisiaci, difatti, si scatenano in un autentico, imprevedibile stormo. Cadono in picchiata, privi dell'armonia che il volo avrebbe dovuto loro concedere. Non hanno eleganza, sono macchine da guerra che la stregoneria controlla e guida ferocemente. Così beccano, sfidano la carne. Zampillano macchie di sangue, sempre più copioso; i morsi, i punti, i graffi — tutto è un grido che diventa lamento. Ti lasciano il marchio della rappresaglia, Megan. Sono uccelli d'innata perfidia, l'Angelo impone loro sevizia. Fin quando può durare l'assalto? E tu, Ninfa. Tu fin quando potrai resistere? Sembra che l'innata eredità ti si risvegli, in contorsione. Si ribella, a sua volta. Non è un ostacolo, non è una gabbia: l'Aria è libera, trema all'ipotesi d'essere relegata. Così il tuo sortilegio si potenzia, imminente. Il tuo Elemento ti giunge in soccorso, di nuovo. Tu, Figlia del Vento — immobilizzi la tempesta.
«Magicus Extremus Gli uccelli capitombolano all'arresto del tempo — uno, due, tre, un nugolo di piume arcobaleno. Ricordano un quadro di museo, una galleria in carne, ossa e artigli. Sono... spettacolari, tutto sommato. A dispetto della situazione disastrosa che hanno realizzato, sono incredibili. Mr Khalwa favorisce la tua scelta magica: il suo è uno scacco matto, un sortilegio che s'accosta al tuo. Così, l'Immobilus si estende a vista d'occhio. Coinvolge le creature, la terra in tremito, le tre figure angeliche.
«Regola numero sette, l'ultima per oggi.» Mr Khalwa solleva la bacchetta, e ti parla in voce nitida. Ha un sorriso, tuttavia, che gli addolcisce il volto: è... orgoglio, quello che vedi. Sottilmente, e tuttavia percettibile. «Cancellare la memoria è difesa, ma anche attacco. Molto, molto più difficile sfruttarlo come arma, ma puoi riuscirci. Non avvicinarti loro, sfrutta la direzione con mira precisa. Individua la fonte, vivi la decisione. La magia è potenziata, ora.» Ti parla per enigma, eppure chi, più di te, potrebbe coglierne il senso oggi? Hai sentito le regole, hai vissuto la duplicità dell'Incantesimo della Memoria. Ti ha insegnato a non sfruttare soltanto la formula del sortilegio, a coglierne la cornice d'insieme. Cancellare è riformare, modificare, giustificare. Quello che ti chiede Mr Khalwa ricorda un azzardo. O forse una mossa decisiva? Ti indica i tre Angeli, già meno immobilizzati.
«Oblivia loro la mente.»

nNBjLaM
Alfie Terrier è un Vampiro. Lo si nota, infine, dall'aspetto fisico: i tratti nefasti dell'eterna giovinezza e bellezza, dei denti aguzzi e del volto granitico. Lo si cattura dal tono di voce, una melodia d'altri tempi che affascina, indirettamente, chiunque vi sia ora in ascolto. Ha in sé l'Armonia del mondo dell'oltre, a dispetto della sofferenza che gli solca il volto. Le guance sono infossate, come caverne; e gli occhi s'inebriano dell'ombra greve che pullula nello spicchio di cielo che la magia ha offuscato. C'è dolore, in Alfie Terrier. Evidente, lampante, è un dardo che giunge dritto al cuore. Tu, Adeline, lo vivi pienamente — in te s'espande il dono rarissimo dell'empatia. Ti fa onore, e ti rende privilegiata: eppure, è un rischio che corri sulla pelle. Il fuoco, difatti, è una minaccia che non ti risparmia. Serpeggia giocosamente, come un bambino alle prese con uno scivolo: è una bestia, è un infante, è un gioco che non ha fine. Trova impatto fertile, per le radici, le alghe e le foglioline d'erba che tappezzano il parco. Ben presto è una catena, un filamento dopo l'altro: il cielo, giacché notturno, torna a risplendere. Si fa presago della fine, una tempesta di lingue di fuoco e di cenere. I primi Medimaghi si sottraggono all'incendio, l'uno dopo l'altro. E con loro tanti altri presenti, i più già si portano indietro. Tu, Adeline. Tu perché non fuggi?
C'è un'energia unica, in te. Si impone in rivolta, in resistenza. Non abbandoni il pericolo, perché c'è una vita — in forma singolare — che non è finita, affatto. Allora si risveglia, in te, il sacro giuramento che hai compiuto alla Medimagia, oltre che a te stessa. Alfie Terrier ti guarda come in confusione: anche lui, in effetti, crede che tu possa allontanarti, e lasciargli strada per finire quanto dovuto. Si getta a capofitto verso la terra che hai smosso poc'anzi, il cumulo di tenebra che ha accolto il cadavere di Albert Scottdale. Non grida, non profferisce lamento. Alfie Terrier è un dannato, in carne ed ossa. Lui, che è di natura nemico al fuoco, ha scelto proprio quest'elemento come ripicca. Potrebbe apparire come un paradosso, oppure...
«Se muoio io, muore anche lui.» Vuole bruciare tutti: te, Albert Scottdale, sé stesso. Il mantra si ripete, ora è evidente. La bacchetta di Alfie Terrier scatena la terra, rivoltandone parte verso l'esterno; libera così la protezione che veste il cadavere di Albert Scottdale e la scena che si presenta, di scatto, è disarmante. Albert Scottdale... è intatto, completamente. Sul corpo si dipana una ragnatela d'ombre, un reticolo di venature accentuate; ha il corpo adamantino, quasi brillante, e il volto reca le vestigia della fanciullezza. Le ferite, soprattutto sul collo, sono scomparse. Accade d'istante, in parallelo. Albert Scottdale spalanca gli occhi, l'Incanto della Pastoia immobilizza invece Alfie Terrier. Le fiamme lambiscono tutti voi, ferocemente.
Crollano oltre la tomba come serpi fameliche, s'insinuano là dove riposa Albert Scottdale. E così, all'idea che il fuoco lo abbia distrutto, Alfie Terrier finalmente... ride, e ride, e ride. Il suo è un grido, un singulto, infine un pianto. Spezza la magia che lo immobilizza e si lascia cadere, indietro, in eterno. Il fuoco stride sul corpo, recide i vestiti, lo consuma interamente. Di lui, presto, non resta che un cadavere carbonizzato: pietra di carne e bellezza, che le fiamme hanno spento in definitiva. Non puoi fare nulla, per lui. A nulla varrebbero sortilegi, interventi o altro. Di per sé, Adeline, il fuoco ti blocca: e c'è una scelta, ora. Salvare te stessa, ora che le fiamme ti risalgono lungo le caviglie. O salvare Albert Scottdale, nell'incertezza che possa essere veramente... vivo. Il fuoco ti offusca la visuale, è ovunque: un passo, e verresti bruciata. Un istante, e Scottdale sarebbe finito.

Le acque lacustri ricordano le gole dell'Averno: rigagnoli di sangue, di lamenti e di bagliori di lance si disperdono in lungo e in largo. Violano gli abissi con un'efferatezza che lascia di stucco, affidandosi ad una sete di vendetta che difficilmente si è vista ad Highams Park in precedenza. Di per sé i Maridi sono sempre stati isolati dal resto del mondo babbano e magico, ancor più per le zone lontane — in estrema profondità — che hanno scelto di abitare in lago. Nessuno, prima d'ora, aveva mai potuto profanare le loro dimore in modo tanto pressante. Eppure, Aiden, tu hai conosciuto pericoli peggiori: hai visto il fuoco dissipare la vita, l'acqua mutare in tempesta. Hai catturato il prezzo dell'incomprensione, della morte stessa. Resisti. Resisti, perché hai scelto una carriera che ti impone di farlo, che ti chiede di essere lucido e vigile in ogni contesto. Resisti, perché in te l'animo invoca esperienza, e forza. Le tue parole si dissolvono in bolle continue, una dopo l'altra. I Maridi, vicinissimi, stentano a cogliere il senso del tuo messaggio. Non c'è comunicazione, con loro. Non è possibile, non tra specie così differenti. Eppure, l'Agente Raziah ti è accanto. Non è il mediatore che era stato promesso, e invero... cerca di aiutare, di trovare un filo conduttore. Si volge lentamente, cercando te e poi i Maridi. E, difatti, le Creature rispondono con sillabe sottili, talvolta graffianti. Sembra che parlino velocemente, che si stiano nuovamente innervosendo. Muovono le braccia, le lance, i dardi scintillanti.
«Umano... denti aguzzi, cuore spento, non-vivo.» Raziah fa fatica a riportare il senso delle parole, ma non si ferma. «Non-vivo ha ucciso un altro uomo, gettato in lago. Trovare... trovare noi uomo, portare in alto. Ah sì. Battaglia. Battaglia tra Non-vivo e Maride. Non-vivo uccide Maride. Scappare. Giustizia Il discorso si fa caotico, molto. Eppure... troverà risposta. Di scatto, infatti, i Maridi si portano indietro. Aprono uno spazio, pur in tensione. Il tuo sortilegio, Aiden, vi spinge oltre, in alto, sempre di più. Schizzate via dal lago come una catapulta, la Testabolla si eclissa appena sfiorate la superficie; e risalite, risalite ancora, finché Bucky immobilizza la caduta. Rovinate alle rive del lago, un impatto forte che tuttavia poteva essere peggiore. Dietro di voi, tuttavia, il mondo è in rovina: il cielo, in alto, è oscurato in un'unica zona, frutto di un Incantesimo Meterologico in corso. Notate, difatti, che parte del cielo sia azzurro, parte nerissimo. In basso, un capannello di Medimaghi, di Ministeriali e, soprattutto, una figura granitica che si getta a capofitto in vere e autentiche fiamme. Sembra un incubo, per te. Il fuoco ti porge saluto, ancora una volta. L'incendio si distribuisce in lungo e in largo, vi raggiunge e vi scotta appena. Ben presto potrà estendersi, e forse... forse sarà un déjà vu?

C1Bw991
Caso Malala Wisk – Il Profeta parliamo delle prime ore dell'alba, quando il corpo privo di vita di Albert Scottdale – nonché marito della oramai defunta star musicale Malala Wisk – viene rinvenuto nei pressi del lago da una coppia anziana che passeggiava da quelle parti. Si tratta per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese. [...] Quesiti irrisolte che con l’aggiunta di nuovi elementi potrebbero portarci finalmente alla chiave del mistero.


Prossima scadenza: 3 Marzo, 23.59


Adeline Walker
Punti Salute 170/216
Punti Corpo 130/163
Punti Mana 140/156

Proroghe 1/3
Assenze 0/3
Aiden Weiss
Punti Salute 220/305
Punti Corpo 200/256
Punti Mana 265/277

Proroghe 2/3
Assenze 2/3
Megan M. Haven
Punti Salute 280/312
Punti Corpo 215/241
Punti Mana 255/261

Proroghe 3/3
Assenze 0/3

 
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view post Posted on 29/2/2024, 17:46
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La gola raschia sul finale dell’incanto. Ho gridato con tutta la forza che avevo in corpo per contrastare il dolore dei tagli inferti sulla pelle. Il vento risale lungo le mie vesti, le solleva appena e il tepore che mi giunge in contrasto, l’adrenalina che pompa nelle vene, spingono ad annullare il dolore che provo. Non sento niente ma in realtà percepisco ogni cosa. Il sangue cola lungo la pelle, accarezza la superficie infrangendosi tra le piaghe del tessuto che la riveste. Lo bagna, chiazze vermiglio contro il nero della stoffa. Un brivido intenso percorre la mia schiena e il braccio teso, che si abbassa nell’attimo in cui sento la voce di Khalwa sovrastare lo spazio. Un incanto di estensione. Le creature, immobili nell’etere, precipitano giù in una serie di colpi secchi ad ogni schianto.
Bum!, Bum!, BUM!…
«Regola numero sette, l'ultima per oggi.» Mr Khalwa chiede la mia attenzione e solo in quel momento poso gli occhi su di lui. Il suo viso riflette un sorriso che mi appare compiaciuto, un moto di orgoglio che a fatica nasconde tra le rughe della pelle. Annuisco alle parole successive, ne colgo il senso e percepisco la necessità di seguirne l’ordine. È per questo motivo che sono qui: cancellare, modificare e giustificare la mente di chi risulta essere una vittima della magia o, come adesso, una minaccia per l’incolumità del mondo magico.
«Oblivia loro la mente.»
Lo sguardo torna a sondare le tre figure angeliche. Il tempo scandisce ogni mio movimento, l’ordine di un immediata e precisa esecuzione accelera i battiti del mio cuore. Inspiro ed espiro. I muscoli si distendono, li sento alleggerirsi sotto il peso del mio corpo.
L’aria mi sorregge, come un velo invisibile sostiene la staticità che ora rompo compiendo un piccolo passo avanti. Non smetto di guardare. Le iridi oltremare percepiscono i piccoli movimenti dei corpi immobili poco lontani: le ali tremano, le dita tentano di distendersi. Devo porre rimedio prima che sia troppo tardi.
*Con un rapido movimento del braccio la bacchetta torna perpendicolare al mio corpo. Respiro prima di enunciare l’incanto. In quel frangente l’unico desiderio che avverto è lasciare che le tre figure dinanzi a me si pieghino al mio volere. Devono dimenticare. Ogni cosa deve sembrare loro nuova, domande: cosa ci facciamo qui? Cosa è successo?
Il catalizzatore punta il centro esatto della scena, dritto sulla fronte dell’angelo nel mezzo. Il Magicus Extremus è il mio vantaggio, la speranza che la magia si dirami e coinvolga le tre donne, come il delta di un fiume che sfocia nel mare. È sicurezza ciò che avverto, potere che rafforza i miei sensi. Posso farcela. Così, l’aria che respiro, a cui affido i miei pensieri, è il richiamo al quale mi piego. La chiamo in soccorso: Soffia nebbia, plasma la scena secondo le mie volontà. Prego che funzioni.
«Oblivion!» grido infine.



▲ Attivo, Conoscenze & Stats

▸ Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
▸ Anello Difensivo (indice dx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]

▸ Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

▸ Elementalista Aria Inesperto
È particolarmente sensibile agli eventi meteorologici e all’ambiente che lo circonda.
Usabile una sola volta in quest/duelli e con un turno di concentrazione per ottenere vantaggi. Utilizzabile senza limiti nelle role e a scopo puramente descrittivo.[

▸ I, II, III, IV, V Classe completa + Iracundia, Plutonis e Stupeficium.
Eccetto: Circumflamma, Colossum, Ignimenti, Mucum Ad Nauseam, Napteria, Neptuno, Repsi Genitum, Claudo e Parclaudo, Nebula Demitto, Vultus Converto.

PUNTI STATS:
PS: 280/312
PC: 215/341
PM: 255/261

▼ Riassunto & Danni

Megan esegue l'ordine impartitole da Mr Khalwa.

Master consentendo.
––
Ferite e graffi abbastanza profondi sul corpo.



© Esse | harrypotter.formucommunity.net

*Azioni da considerarsi ipotetiche, sottoposte a giudizio del MH.

 
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view post Posted on 3/3/2024, 23:27
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Tante immagini si susseguirono di fronte alle iridi chiare di Adeline Walker.
La bacchetta di nocciolo ancora stretta in pugno – Londra in un’estremamente lenta sequenza di fotogrammi poté osservare l’incantesimo appena scagliato raggiungere il suo obbiettivo, compiere il suo dovere.
Contemporaneamente, Scottdale apriva gli occhi: Adeline lo aveva visto, lo aveva visto mentre Terrier smuoveva la terra già prima incantata perché invece proteggesse quel neo immortale – quella vita, comunque -
ed ora eccolo, ancora lui ma al tempo stesso non più, un nuovo Albert Scottdale, un nuovo corpo cristallino quanto cristallizzato.
Se muoio io, muore anche lui.
Due sole immagini a vorticare entro lo sguardo di bosco e di mare della londinese – il dolore di Alfie Terrier, motore primo di quel gesto tanto estremo, e Albert Scottdale, intrappolato in quel reticolo d’ombra – e poi quelle parole, se muoio..muore, mentre in una eco infinita rimbalzavano entro le pareti craniche di Londra.
Buffo.
Buffo perché in fondo, nella testa di Adeline, in quei rapidi attimi che fugaci nascevano e morivano l’uno di seguito all’altro.. avrebbe dovuto esserci ben altro, no?
Un esempio totalmente a caso mh –
le fiamme.
Il dannato incendio che le lambiva le carni, le cui lingue di fuoco le accarezzavano la pelle con quella crudele dolcezza caratteristica solo di quel preciso elemento – e di talune personalità, ma questo sarebbe stato un discorso ancora diverso.
In realtà, faceva male.
Faceva tanto male – faceva ancora più male mentre Terrier, divorato dal suo stesso incanto, trovava infine la pace – o quantomeno questo fu ciò che intimamente riuscì persino a sperare, per lui, Adeline.
Stupida - ma indipendentemente da cosa rimbalzasse o meno nella sua testolina dorata, su quali dettagli si fosse soffermata, su quanto dispiacere provasse.. in quei rapidi, ustionanti battiti di ciglia, anche altro continuava a muoversi entro il suo costato.
La decisione - in primis.
Probabilmente fu una delle poche cose a cui riuscì ad appellarsi in quei ferini istanti dilatati solo nella sua testa - ancorandocisi – serrando la presa sulla sua bacchetta - doveva finire lì – ogni cosa doveva finire lì – adesso – in quello stesso istante - ora -
persino nella tanto analitica quanto caotica abissale, ingarbugliata quanto precisa e metodica testolina di Londra, il tempo tornò tutt’assieme a scorrere come sempre: [[il catalizzatore si mosse in un fluido ma quanto mai deciso movimento, dall’alto verso il basso, le iridi chiare che inquadravano quelle fiamme ardenti – il cui calore faceva tremolare l’aria – cercando, più che di accoglierle nella loro totalità (vista la velocità con cui cresceva inevitabilmente il rogo dato l’ambiente circostante, sarebbe stato persin quasi inutile oltreché ai limiti dell’idiozia – le avrebbe evidenziato la sua parte più razionale in altre condizioni) di focalizzarsi invece su quelle che più circondavano lei ed il neo vampiro appena risvegliato.
Sarebbe stato sufficiente liberarsi delle lingue di fuoco che li avviluppavano per poi smaterializzarsi in fretta anche solo ad una decina di piedi da lì sulle rive del lago ad esempio -
ma ci avrebbe provato Londra, sino alla dannata fine – lei ci avrebbe provato.
La formula infatti, si srotolò tra le labbra della Medimag con una forza tale da farle tremare la spina dorsale – o forse era più quella convinzione, e forza e volontà spremute sino alla loro ultima oncia o le ustioni sulla pelle, che dici dolce Adels?: -Extinguo!-
Scandì l’incanto con ancora il riflesso di quelle danze infuocate nelle iridi – sin dentro le pupille sin dentro la sua dannata carne, in effetti - ed il nocciolo come estensione naturale del suo braccio – volontà – pensieri ed animo.]]
Non avrebbe ceduto – non tanto facilmente.
Né per lei.
Né tantomeno per qualcun altro.
Neo vampiri inclusi.


[[]] - azioni sottoposte al giudizio del Master.
 
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