Forse
non ero pronta a lasciare andare via la mano di Horus. Una parte di me si era abituata a quella forza
delicata che mi stava trasmettendo.
Una sicurezza dolce, in altre parole. Ma, tant'è, niente dura in eterno - ed è anche giusto così. Quel frangente che ci vedeva sospesi dal tempo nel corridoio del Quartier Generale Auror, come se in quel luogo silenzioso ci fossimo solo noi due - e, per qualche motivo, in quei minuti era davvero così - be', quel frangente fu interrotto da un flusso di parole inaspettato che lasciarono la bocca di Horus. Inaspettato, totalmente. Per quello che avevo intravisto, per quello che avevo imparato a
ri-conoscere, quell'uomo non era un gran chiacchierone. Ecco perché mi aspettavo che liquidasse la mia domanda con un sorriso, magari, sviando un po' il discorso e tornando a concentrarsi sulla ricerca di Hughes. E invece... sorpresa totale. Ascoltai perciò in silenzio tutto il tempo, facendo scorrere le mie iridi tra quelle di Horus, scivolando ogni tanto sulle sue labbra per captare qualche incertezza, qualche ricordo ormai lontano o qualche confidenza.
Sentirlo parlare di un gufo a cui mai avevo risposto, di un'incomprensione, di una festa, di una ipotetica mia ragazza, di un bacio, un pub e quant'altro, all'inizio, mi stranii. Tante, troppe informazioni che riguardavano una vita che non sentivo più mia - ma che disperatamente cercavo di riacchiappare. Una vita lontana anni, sepolta dal destino, lasciata indietro, dimenticata. Ma una vita che era mia, in qualche modo. Che
era stata mia. Anzi, che altri dicevano fosse mia... ma che io sentivo come accaduta a qualcun'altro. Ecco, era quella la sensazione maggiore che mi accompagnava da quando mi ero risvegliata: sentirmi raccontare la mia vita da sconosciuti senza riconoscerla come tale. Potevo condensare così il mio spaesamento. E anche quella volta, ascoltando il racconto di Horus, provai la stessa sensazione. Corrucciai la fronte, cercando di restare concentrata sul presente. Cercando di assimilare le informazioni che mi stava dando senza andare nel panico, senza sentire quella
dissociazione che continuava a ripetermi nella testa ''ma di chi sta parlando?''.
Esorcizzai tutto, infine, con un sorriso. Abbassai lo sguardo scuotendo appena la testa. Ci misi qualche istante a rispondere.
«Che io ricordi non ho mai avuto né mai voluto una relazione... stabile, per così dire. Sono un po' uno spirito libero» dissi infine, alzando gli occhi nei suoi.
Aspettai giusto un secondo per continuare. Ripensai per un istante a quello che eravamo o a quello che saremmo potuti essere. C'era stato sicuramente qualcosa tra noi e le sue parole me lo avevano confermato. E, prima o poi, l'avrei capito, l'avrei ricordato. Avrei unito i pezzetti del puzzle anche lì, anche tra me e Horus. Cercai di calmare l'ansia e il cuore che batteva fortissimo al pensiero di quella mole di informazioni che mi erano piovute
nella testa. Ed era assurdo perché avrei supplicato in cinque lingue pur di sapere tutto di me, del mio passato, di quello che avevo rimosso, di quello che mi ero persa perfino nei 3 anni di coma... ma poi quando lo ottenevo ne restavo abbagliata, come un cervo spaventato da un
lumos lanciato senza preavviso.
«Ma quello che mi dispiace, anche se non lo ricordo, è pensare di averti fatto qualche torto. Insomma, spero non sia stato così» ragionai un po' persa in quel flusso di sensazioni che a volte si confondevano con il presente. E la mia unica ancora, alla fine, erano sempre le mie stesse parole. La mia unica ancora, il mio unico punto fermo, alla fine, ero sempre io.
Non è la vita di qualcun altro quella che stai ascoltando. E' la tua.
«E mi dispiace se, in qualche modo, ti ho allontanato da me» aggiunsi, senza guardarlo, forse nemmeno consapevole di quello che stavo dicendo a voce alta. Guardavo un punto imprecisato quasi come se, in quel momento, fossi da sola. Poi
tornai.
«Spero di poter ricordare tutto» dissi guardandolo negli occhi.
«E, nel frattempo, prendiamola come un'occasione per ricominciare» dissi infine, con un leggero sorriso, tendendogli una mano in segno di
pace.