Mielandia

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Ralphus Simonson
view post Posted on 14/1/2009, 11:43




Ogni centimetro di quel villaggio era ricoperto da strati e strati di pura candida neve; il cielo non sembrava neanche reale, quasi più un sogno, tinto di una sbiadita sfumatura tra il grigio e il bianco. La Stamberga Strillante, celata dietro piccoli boschetti, doveva sembrare più spettrale del solito a chi aveva il coraggio di avvicinarsi abbastanza da scrutarla anche a lungo. L'aria, non molto diversa da quella che si respirava ad Hogwarts, dava l'impressione di essere più pesante, ma in realtà era solo la conseguenza del suo gelo e degli effetti che causava a coloro che restavano per tanto tempo all'aria aperta; era talmente fredda che si sentivano i polmoni affaticarsi, più predisposti a rigettare fuori dal corpo ciò per cui ogni essere umano sopravvive, anziché accoglierla e spedirla nel sangue. Quest'ultimo, invece, sembrava sfatare la sua caratteristica di essere "caldo", portando tutti a somigliare ad animali dal sangue "freddo", come i serpenti. *Che paragone schifoso. Io un serpente. Neanche morto!*

La mente gli funzionava ancora, nonostante il gelo sembrava decisamente propenso a rendere ogni pensiero un qualcosa di complicatissimo. In effetti, Ralphus aveva ragione: era bruttissimo anche da sentire quel paragone, soprattutto per uno come lui che era Grifondoro dalla testa ai piedi. Per quell'uscita ad Hogsmeade si era coperto con vestiti pesanti: un cappello che chi sa come nascondeva i suoi capelli ribelli; una sciarpa che nascondeva il viso fin sopra il naso; la classica e impeccabile divisa della Casa rosso-oro nascosta dietro una giacca lunga e pesante, la quale aveva proprio per casi estremi come quello. Era da un po' fermo, davanti al negozio di Mielandia; ne aveva visti altri passando per le strade di Hogsmeade, ma non gli aveva dato molta importanza. Sarebbe sembrata con molta facilità una villaggio "fantasma" se non era proprio per quei negozi aperti e luminosi, oltre a qualche individuo, scuro sulla macchia uniforme bianca, che passava lì per lì.
Perché Mielandia? Semplice, aveva promesso a fratello Lorenzo un'uscita, di tanto in tanto, anche per confermare la fratellanza da poco nata dai due. Si erano incontrati durante le vacanze a Londra ed ora era giusto continuare. Lo considerava davvero un fratello, una delle persone più meritevoli di questo, anche in quel momento che stava trascorrendo sotto la neve, in attesa del suo arrivo. Gli aveva detto di arrivare per le 16.00; al massimo avrebbe aspettato una mezz'ora, qualcosa in meno, poi sarebbe andato a zonzo da solo per i negozi di Hogsmeade. Lo attendeva già da dieci minuti, ma tracce di Lorenzo non si vedavano. *Dove sei finito?*

 
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°Dreamer.
view post Posted on 14/1/2009, 12:08




Freddo.
La giornata poteva definirsi in tante altre maniere: limpida, allegra, rilassante...
Ma a Lorenzo veniva in mente solo la parola "fredda".
Imbacuccato in un pesante giaccone nero, con la sciarpa di Grifondoro a coprirgli parte del volto, scese lungo il sentiero che portava ad Hogsmeade.
Il villaggio sembrava un presepe babbano: i tetti delle casette erano ricoperti da uno strato uniforme di candida neve, da cui emergevano solo i comignoli, come strani fiori squadrati e pietrosi.
L'intera High Street, in cui gli unici segni di vita erano i negozi aperti ed illuminati, era invasa dalla neve, che ben presto giunse a ricoprire le caviglie del giovane Prefetto Rosso-Oro.
Rabbrividendo Lorenzo levò una mano guantata per scostarsi un ciuffo di capelli dal volto, la cui parte esposta stava diventando insensibile e dolorante.
Si strofinò vigorosamente il naso, stringendo gli occhi mentre tentava di riconoscere la sagoma di Ralph.
Era ben lieto di quell'incontro, che dimostrava ampiamente che le parole del fratello (ancora non era abituato a pensarlo come tale!) non erano semplici ipocrisie dettate dall'educazione, ma erano più che sincere.
Con un sorriso, che si tramutò ben presto in un ghigno stirato a causa del freddo pungente, marciò verso Mielandia.
Le sue narici furono raggiunte da un odore zuccheroso ed invitante, che lo faceva pensare a caramelle, cioccolatini e quant'altro...
Accelerò il passo, l'aroma sempre più persistente, finchè davanti ad una bottega dall'aspetto allegro e luminoso avvistò Ralphus.
Si avvicinò quasi di corsa


-Ehi! Scusa il ritardo, ma le lezioni sono finite più tardi del previsto!-

Il fratello sembrava decisamente infreddolito: Lorenzo non vedeva l'ora di entrare ed essere accolto dal benevolo tepore dolciastro di Mielandia...
 
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Ralphus Simonson
view post Posted on 14/1/2009, 19:40




Nel periodo di tempo in cui dovette aspettare Lorenzo, poteva dire di stare sia in buona che in cattiva compagnia. Quella buona poteva essere considerato il piacevole chiasso proveniente da Mielandia, abbastanza piena di gente; ma soprattutto l'aroma dolciastro che emanava quel posto era inebriante, difficile da dimenticare, ma che lottava con quel qualcosa definito "cattiva compagnia". Quella era causata dal tempo, sempre più ostico e freddo, soprattutto all'aria aperta dove in quel momento c'era il ragazzo, in piedi sopra chi sa quanti centimetri di neve, mentre aspettava l'arrivo di Lorenzo. Il gelo sembrava non riscontrare rivali in quel periodo, tanto era diventato pungente e fastidioso; i vestiti pesanti sotto cui si era nascosto il Prefetto sembravano non poter far nulla per migliorare le cose; la situazione sembrava portare soltanto verso il peggio.

Il gelo, probabilmente, stava avendo la meglio anche sulla ragione di Ralphus, il quale fantasticava sulla sua morte per ipotermia, gli articoli che avrebbero scritto su di lui, magari dando anche la colpa a Lorenzo che non si era fatto vedere. Scuotendo la testa, simile a come facevano i cani, riportò la ragione nella propria mente, scacciando via quel pensiero non propriamente bello. *Speriamo arrivi in fretta.* Neanche a dirlo, una figura scura iniziava ad avvicinarsi verso di lui, facilmente distinguibile rispetto a tutto il bianco che la circondava. Poteva essere Lorenzo, come poteva non esserlo, ma intanto, quella figura iniziava a dare un briciolo di speranza. Più si avvicinava, più i dettagli si facevano più nitidi e precisi: prima di tutto distinse che era un ragazzo, nascosto anch'esso sotto un pesante giaccone nero, ma soprattutto la prova finale che fosse Lorenzo fu la sciarpa rosso-oro. *Eccolo finalmente!*

Quando se lo ritrovò a due passi, si scusò, dicendo che le lezioni erano durate a lungo quel giorno. Era meglio sdrammatizzare con una battuta...


- Tranquillo, più tardi mi avresti solo trovato ibernato. -


Lorenzo fu accolto da una di quelle sonore risate tipiche di Ralphus, ma forse, prima ancora di rendersene conto, fu colto immediatamente da un invito che sapeva di supplica...


- Che dici, entriamo? -


domandò, riferendosi a Mielandia.

 
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°Dreamer.
view post Posted on 15/1/2009, 09:28




Fu accolto dalla sonora e rumorosa risata stampo Ralphus Simonson, conseguenza di una battuta...
Beh, piuttosto banale, è vero, ma non era il caso di star lì a mettere i puntini sulle "i"!
Oltretutto quello era un ottimo tentativo del fratello per sdrammatizzare il ritardo e le giustificazioni di Lorenzo, quindi...
Lorenzo rise a ruota di Ralph, non rumorosamente come lui, anche se a conti fatti chi li avrebbe sentiti o redarguiti?
Erano fuori dalla scuola, immersi fino al collo in un freddo glaciale, appena oltre l'entrata di uno dei negozi più invitanti di Hogsmeade...
Già, Mielandia!
Ad Hogwarts si raccontavano cose mirabolanti sul negozio di dolci più famoso e celebrato del villaggio!
Al solo ricordarle, complice anche il persistente aroma di zucchero e dolciumi vari, a Lorenzo venne l'acquolina in bocca.
L'invito di Ralph fu una manna per Lorenzo!
Annuì con energia


-Direi di sì, o presto di me rimarrà solo una statua di neve!-

Sorrise e , voltatosi, spinse la porta d'ingresso della bottega.
Un campanello tintinnò per annunciare il loro ingresso, ma il suono trillante fu subito soffocato dalle voci gioiose dei numerosi acquirenti.
Sotto la sciarpa Lorenzo aveva la bocca spalancata ed un'espressione dello stupore più puro.
Ovunque guardasse...Dolci.
Pile di cioccolata, caramelle mai viste prima, barili ripieni di gelatine e dolciumi assortiti...
Nei suoi ormai tre anni di esperienza nel mondo magico aveva conosciuto alcuni dolci magici (come dimenticare le Tuttigusti+1? La prima volta, con la sua solita fortuna, ne aveva assaggiata una che si era rivelata essere aromatizzata ai broccoli...), ma mai si sarebbe aspettato che ne esistessero così tanti!
Così tanti e così particolari, a giudicare dalle etichette meticolosamente affisse sugli espositori!
Si voltò raggiante verso il fratello


-Tu che hai più esperienza, cosa mi consigli di prendere?-

Fosse stato per lui sarebbe corso seduta stante alla Gringott per prosciugare il suo conto bancario e fare man bassa di tutte le leccornie di Mielandia, ma preferì un parere di Ralph.
Sebbene anche quest'ultimo fosse piuttosto ammaliato dalle dozzine e dozzine di dolci esposti...
 
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Ralphus Simonson
view post Posted on 15/1/2009, 12:22




La risata coinvolgente di Ralphus non poté non tirarsi dietro anche quella di Lorenzo. Il silenzio cimiteriale (se così potevano essere descritte) che avvolgeva le strade di Hogsmeade, si distrusse in un attimo con i sollazzi dei due Grifondoro. Anche se qualcuno avrebbe pensato di avere a che fare con due pazzi, ai due ragazzi poco importava. Erano fatti così, predisposti per scherzare, per divertirsi, dato che a quanto pare sapevano come fare. Lì, a due passi, c'era Mielandia, uno dei posti più famosi di Hogsmeade, molto conosciuta anche nel Mondo Magico. Ormai, i profumi che emanava avevano avvolto i due giovani, estasiandoli, quasi richiamandoli all'interno delle sue mura.

Quando Ralphus propose di entrare, Lorenzo sembrò uno che non se lo faceva ripetere due volte: sorridente, rispose con un'altra battuta, stavolta immaginandosi no ibernato, ma una statua di neve. Per un attimo se lo immaginò pure in quelle sembianze, ma come prima, se lo fece passare dalla testa nell'attimo in cui senza perdere altro tempo, Lorenzo andò ad aprire la porta del negozio. Un campanello, d'avviso, tintinnò, ma sembrò completamente inutile e fuori luogo visto il casino e il vociare altissimo presente lì. Il luogo era l'esatto e perfetto opposto delle strade asfaltate di bianco dalla neve; gente ovunque, che non dava peso al volume della propria voce, che assaggiava dolciumi, scherzava con amici, prendeva varianti di caramelle, parlava con commessi e pagava. A Ralphus non sfuggì il fatto che molti clienti, una volta pagato, con i sacchetti in mano, si dirigessero nuovamente verso i dolciumi, per assaggiare, prendere e ritornare di nuovo al bancone per pagare. *Non credo ai miei occhi!* Già, aveva anche ad altro a cui pensare: al calore che lo aveva immediatamente avvolto nell'attimo in cui aveva messo piede a Mielandia; il profumo, come quello assaporato in mezzo alla strada, ancora più forte, se non addirittura afrodisiaco. Ralphus e Lorenzo erano finiti in Paradiso!

Ovunque c'erano dolci, cioccolattini, caramelle, cose da mangiare dalle forme più strane e stravaganti. Non era solo un Paradiso dei dolci (o l'Inferno, dipende dai punti di vista), era come se su una tela, un pazzo pittore avesse dipinto, privo di ragione, con tutta quella roba al posto dei normali colori.

Fu Lorenzo a riportarlo alla realtà. Domandò consiglio, ma se in quel momento ne avesse avuto qualcuno, non avrebbe avuto il coraggio di renderlo noto, dato che qualcos'altro poteva benissimo essere più allettante, in quel momento. Fosse stato per lui, avrebbe scaraventato tutto a terra e ci si sarebbe tuffato dentro, ma al massimo erano cose che poteva sognare; la realtà in quel momento voleva una scelta e dopo qualche istante, alla fine prese una decisione...


- Non ho molta esperienza, fratello, ma oggi mi convincono le bacchette alla liquirizia e i fagottini alla burrobirra. Che ne pensi? -


propose, ma non era tanto sicuro.

 
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°Dreamer.
view post Posted on 15/1/2009, 19:04




All'interno di Mielandia c'era una vera e propria folla!
Lorenzo avrebbe voluto possedere almeno un altro paio d'occhi, per potersi beare della deliziosa visuale dei dolciumi, e almeno un centinaio di Galeoni in più, per goderseli in santa pace ad Hogwarts...
Ascoltò la proposta di Ralph, sebbene lui stesso ammise di non essere molto preparato in ambito magico-dolciario.
Annuì, senza smettere di guardarsi attorno: si diresse verso un grande espositore che conteneva centinaia di minuscole bacchette sottili e nere come la pece...
Anzi, come la liquirizia!
Prese due sacchetti e ne passò uno a Ralph, cominciando a riempire il suo: si voltò poi verso il fratello, senza nascondere un sorrisetto


-Sai cosa? Io potrei anche buttarmi sul cioccolato, oppure...-

Strizzò appena gli occhi, per poi levare una mano ed indicare un espositore ricolmo di piccole crostatine ripiene di quella che sembrava crema: cosa avessero di magico era un mistero...

-Cosa saranno quelle lì?-
 
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Ralphus Simonson
view post Posted on 15/1/2009, 22:34




Ralphus notò come tutto ciò che li circondava era capace di distrarre sia lui, sia soprattutto Lorenzo. Quest'ultimo, senza perdere altro tempo, si portò Ralphus davanti ai contenitori delle bacchette di liquirizia e presi due sacchetti, ne diede uno a Ralphus prima di iniziare a riempirlo con una foga pazzesca. *I dolci lo hanno fatto impazzire.* Fece no con la testa a sottolineare la follia dell'altro Grifondoro, prima di iniziare ad imitarlo, riempendo anche lui il suo sacchetto.

Lo studente del V Anno si fermò solo quando notò sott'occhio un sorrisetto diverso sul volto dell'altro Prefetto; quel sorrisetto annunciò l'idea appena venuta a Lorenzo: prendere anche qualcosa a base di cioccolato, oppure... Si fermò, di colpo, uguale ad una statua, a fissare qualcosa lì vicino. Domandò a Ralphus cosa fossero, ma quest'ultimo non ne aveva idea; intanto aveva finito di riempire il suo sacchetto, così si portò verso le crostatine indicate da Lorenzo; un piccolo cartello attaccato all'espositore citava: "Crostatine Canarine".


- Sono Crostatine Canarine. Secondo te perché si chiamano così? -


urlò, per farsi sentire dal fratello; intanto mangiucchiava una bacchetta di liquirizia presa dal suo sacchetto.



SPOILER (click to view)
Siamo letteralmente impazziti di botto io e te...:D
 
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°Dreamer.
view post Posted on 18/1/2009, 19:51




Crostatine Canarine...
Ci mancava solo che quegli anonimi dolcetti si animassero di botto e cominciassero a cinguettare rumorosamente!
Si strinse nelle spalle, pescando una Bacchetta di Liquirizia dal suo sacchetto e cominciando a sgranocchiarla quasi distrattamente.
La follia sembrava essersi impadronita del tutto di Ralph e, soprattutto, di Lorenzo!
Ma una tale concentrazione di zuccheri ammassati in una sola bottega avrebbe sconvolto anche la persona più calma e posata del mondo!
Ridacchiò


-Non so perchè si chiamino così, ma credo che se rimaniamo qui ancora per molto ci diagnosticheranno un brutto diabete!-

urlò a sua volta a Ralphus, ancora intento a mangiucchiare uno dei suoi dolciumi, lo sguardo ancora puntato sull'espositore pieno delle misteriose Crostatine Canarine...

SPOILER (click to view)
OT// Sìììì! xD Follia!
 
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Ralphus Simonson
view post Posted on 19/1/2009, 18:26




Quando Ralphus fece quella rivelazione a Lorenzo, quest'ultimo si fece meditabondo; come l'altro, anche lui iniziò a mangiucchiare una bacchetta di liquirizia dal suo sacchetto, con fare pensieroso. Poi, d'improvviso, ridacchiò, come se si fosse ricordato un fatto buffo, o una barzelletta, che solo lui conosceva. Non sapeva come rispondere alla domanda di Ralphus, ma secondo lui e nulla aveva da obbiettare il ragazzo più avanti negli anni scolastici, se restavano troppo tempo lì dentro un brutto diabete non se lo scansavano.

Ora il meditabondo era Ralphus, ma non durò molto...


- Hai ragione... -


urlò all'altro; ma come se le parole di Lorenzo e i suoi stessi pensieri non fossero mai esisti...


- Me ne prendo un sacchetto! -


quel giorno stava diventando sempre più un tributo allo zucchero, o alla irrefrenabile pazzia causata da questo.

 
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°Dreamer.
view post Posted on 22/1/2009, 08:56




Coerente.
Molto coerente.
Ralph gli rispose urlando, l'unico modo per farsi sentire lì nell'affollata e chiassosa bottega di dolciumi, che si trovava d'accordo con lui: ma subito dopo afferrò senza esitare un sacchetto ricolmo delle misteriose Crostatine Canarine che tanto li avevano affascinati.
Lorenzo sospirò: se entrambi stavano impazzendo in quel modo senza aver ancora assunto dello zucchero...
Cosa avrebbero combinato una volta dato fondo a tutto il ben di Dio che si apprestavano a comprare?
Le domande di quel genere erano inutili, soprattutto in una situazione come quella!
Con un vago sorriso spostò lo sguardo verso sinistra, individuando l'espositore che più di tutti gli altri rischiava di farlo impazzire: nella grossa struttura trasparente stavano accatastati sacchetti e sacchetti di enormi cioccolatini che, secondo l'etichetta, erano dei Cioccoli Giganti ripieni di Panna...
Dovevano essere suoi, assolutamente!
Tese una mano ed afferrò un sacchetto, stringendolo convulsamente


-Il cioccolato ha vinto, per quanto mi riguarda-

urlò a Ralph, volgendo lo sguardo verso la cassa, dove la coda caotica sembrava essersi un po' sfoltita
 
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Ralphus Simonson
view post Posted on 22/1/2009, 16:42




Mal di pancia? Coliche? Eccesso di zuccheri? In quel luogo, in quel momento, con Lorenzo a fargli compagnia, tutte quelle cose erano lontane anni luce, lontane dal loro interesse, pensiero. Avevano soltanto in mente di prendere quanti più dolciumi possibili e mangiarseli, preferibilmente in compagnia, vista la simpatia coinvolgente che entrambi godevano.
Quando ormai aveva già riempito il suo sacchetto di Crostatine Canarine, Ralphus si voltò per capire dove fosse finito Lorenzo. Lo vide da tutt'altra parte rispetto al posto di prima; sul suo viso era comparsa una espressione di gioia e stupore che l'altro ragazzo non gli aveva mai visto. Bastò qualche istante per capirne il motivo; allungando lo sguardo, Ralphus vide cosa stava fissando: cioccolata! Lorenzo si voltò, felice, dicendo che per lui la cioccolata aveva battuto tutti gli altri dolciumi. Ralphus sorrise allegramente in risposta, pensando e cercando intanto qualcosa che l'attirasse. Iniziò a girarsi intorno, ma l'imbarazzo della scelta lo comandava a bacchetta; infine, dei dolcini ripieni attirarono la sua attenzione: avvicinandosi capì che erano i fagottini di burrobirra. Non perse tempo e iniziò a riempire l'ennesimo sacchetto, fermandosi solo un attimo per avvisare il fratello...


- Questi mi andranno alla testa! -


disse qualcosa di non positivo, eppure sorrise felice, nel suo modo disumano per i toni alti che raggiungeva, incurante di sembrare un folle anche agli occhi degli altri clienti.

 
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°Dreamer.
view post Posted on 26/1/2009, 14:00




Nulla potè lo sfoltirsi della folla davanti alla cassa, chiaro invito ad avvicinarsi al bancone e a pagare, contro la follia che, lenta e dilagante, si stava avviluppando attorno ai cervelli dei due Grifondoro.
Ralphus non sembrò nemmeno udire le parole di Lorenzo che, a sua volta, fu distratto da una nuova, dolce scoperta.
Si avvicinò curioso al fratello, perso nell'estatica contemplazione di strani dolcetti, il cui espositore recava la dicitura "Fagottini di Burrobirra".
Non dovevano essere affatto male, in effetti...
La voce di Ralphus, sempre eccessivamente alta per chiunque si trovasse nelle immediate vicinanze, fu rapidamente soffocata dal brusio incessante della bottega, sempre più piena di persone.
Lorenzo sorrise a sua volta, un briciolo di lucidità che, forse, stava tentando di riportarlo sulla retta via


-Se non vuoi prendere altro, credo che sia il momento giusto per andare alla cassa!-
 
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Ralphus Simonson
view post Posted on 26/1/2009, 14:13




Stava riempendo il sacchetto di quei fagottini, pensando solo al momento in cui li avrebbe mangiati. Ovviamente la cosa andava fatta in un luogo che meritava, così, mentre riempiva, pensava a dove andare con Lorenzo a mangiare tutti quei dolciumi. Sicuramente ad Hogsmeade no, dato che sarebbe sembrato alquanto strano entrare in qualche negozio per mangiare cose comprate in un altro; non restava che fare ritorno alla scuola, cercando di resistere dal desiderio di mangiarli durante il breve viaggio.
Quando il sacchetto divenne pieno, Ralphus lo chiuse nell'attimo in cui Lorenzo gli parlò, ora a due passi da lui. Chiedeva semplicemente se a lui interessava prendere dell'altro, visto che in caso contrario, era meglio dirigersi alla cassa. Solo allora il Grifondoro notò che le persone che riempivano sacchetti erano molte di più di quelle che pagavano: in poche parole dovevano approfittare del fatto che nessuna fila avrebbe fatto perdere tempo a quei due, troppo ansiosi di mangiare quelle leccornie. Annuendo...


- Sì, fratello, affrettiamoci. -


seguito da Lorenzo, si avviò alla cassa...


- Dove andremo a mangiare tutti questi dolci? -


domandò, donando il suo stesso dubbio all'altro Grifondoro.


SPOILER (click to view)
Dopo il tuo post, serve qualcuno che ci aggiorna i conti.
 
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°Dreamer.
view post Posted on 26/1/2009, 15:51




Probabilmente la scintilla di buon senso che da qualche istante punzecchiava ripetutamente la mente di Lorenzo era giunta a tormentare anche Ralph.
Il Grifondoro più giovane sorrise e si appropinquò alla cassa, appena dietro una coppia di studentesse ridanciane e rumorose quasi quanto il ragazzo al suo fianco.
Estrasse qualche moneta argentata dalla tasca destra dei pantaloni, riflettendo sull'interrogativo di Ralph.
Hogsmeade non era fattibile: se anche avessero trovato un posto libero o meglio, due posti liberi ai "Tre Manici di Scopa" non è che avrebbero potuto cominciare a sgranocchiare dolci così, come se niente fosse!
Hogwarts rimaneva l'unica alternativa


-Escludendo a priori il Giardino e le Torri...
Direi che la Sala Grande sia piuttosto invitante!-


In effetti l'enorme sala era sempre pervasa da un tepore piacevole e ristoratore, che di certo sarebbe stato più gradevole grazie alla quantità di dolci di cui i due ragazzi si stavano premunendo!

SPOILER (click to view)
Se non erro questo negozio ha una commessa...Quindi per i nostri conti possiamo pure pensarci noi, ma bisognerà aspettarla per il suo incasso.
Al limite le mandiamo un MP^^
 
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Denise Malfoy
view post Posted on 18/2/2009, 22:28




Charlotte Obrè...la giovane serpina...si trovava quella sera nel Negozio Mielandia in veste di commessa...quando vide giungere verso la cassa...due ragazzi...il Capocasa e il Prefetto Grifondoro...Ralphus Simonson e Lorenzo Lovegood...due alunni molto illustri nella Scuola dove anche lei studiava...e disse accennando un lieve sorriso come se li conoscesse già...anche se non li aveva mai incontrati prima d'ora...ma la loro fama nel Castello stava accrescendo e non poteva non conoscerli almeno di famaXD!:

-...Salve...tutto bene?-

e poi...notando che portavano dei sacchetti ricolmi di "leccornie"...di prelibatezze..ma non poteva immaginare che tipo di dolci contenessero...disse:


-...cosa abbiamo qui?-
 
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512 replies since 11/7/2007, 08:06   14429 views
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