Madama Piediburro

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Jhason Swilord
view post Posted on 14/2/2011, 23:26




Fatto, ora bisognava attendere le coppiette e tutto sarebbe andato liscio come l'olio, forse...
Bisognava peró individuare i propri colleghi, almeno per conoscerli e fu proprio una di loro ad avvicinarsi al corvonero forse incuriosita dal manifesto appeso dal prefetto sul caminetto
.
-Son sicuro che si divertiranno tutti, specialmente io-
Ridacchió il ragazzo confabulando chissà cosa per poi rivolgersi alla tassorosso
-Ciao sono Jhason, per oggi saremo colleghi-
Più in fondo vi era un volto conosciuto dal giovane, Mary, anche lei Garzone per l'occasione, piche facce conosciute, non che il corvonero conoscesse molta gente, questo era solito stare un po' per le sue anche se non rifiutava mai una buona compania, ritornando sulla nuova collega Jhason si soffermo con lo sguardo nell'osservarla da testa a piede, un'abitudine dedita a cogliere ogni minimo particolare.

 
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Natalie Gray
view post Posted on 14/2/2011, 23:37




Ok era lì, in quella saletta da thè sdolcinata, mieltata.. diabetica.
Natalie non amava troppo S. Valentino. Insomma, era una festa fin troppo dolce per una tipetta fredda come lei.
No, la ragazzina non disprezzava l' amore, non lo capiva. Forse colpa dell'infanzia severa o della sua tempra ma era segno di debolezza. Non capiva come qualcuno potesse considerare un'atra persona più importante di sè stessa. Ma forse era semplicemente troppo piccola per capirlo.
E allora cosa faceva lì, se si riteneva disprezzante dell'amore? Beh.. una scusa per una serata diversa, una scusa per visitare il villaggio di Hogsmeade, dall'accesso negato per i primini come lei.
Indossava un abito rosso -il più adatto all'occasione tra i suoi- con una grande cintura nera, borchiata.. un abitino a mezzemaniche a palloncino, semplice con ricami neri dietro la schiena

SPOILER (click to view)

Entrò nel locale e iniziò subito a guardarsi intorno. Coppiette, gente che rideva, scherzava.. si scambiavano romanticherie. Cercò un posto a sedere, poi notò una pergamena vicino al muro.
La lesse sorpresa, incuriosita. Si voltò verso il ragazzo, più grasnde, che l'aveva affissa.

Una gara..? E in cosa consisterebbe?
A quanto pareva non era l'unica curiosa a leggere la pergamena.
 
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view post Posted on 14/2/2011, 23:54
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Aveva visto giusto. Il ragazzo era uno dei due colleghi per la serata, l'altro era ancora un mistero.
Sembrava un tipo allegro e gioviale, finalmente. La tassorosso anzichè la classica stretta, portò la mano vicino alla fronte come un piccolo soldatino
. - Salve collega, io sono Mya -
Il ragazzo sembrava conoscere la ragazza alle sue spalle, alla fin fine chi conosceva poche persone era proprio lei.
Il locale iniziava ad animarsi, meglio, restar ferma senza far nulla non le andava proprio. C'era una ragazza appena entrata nel locale di madama piediburro, e stranamente era sola, aveva appena preso posto ad uno dei tavoli sulla destra vicino al grande dipinto del mare.
- Il lavoro mi chiama, torno subito -
Si congedò dai due colleghi e raggiunse in breve tempo il tavolino della ragazza solitaria, intenta ad esaminare accuratamente il menù che il locale offriva per quella sera. Erano dolci, dolci ed ancora dolci, fortuna che erano giovani o l'infermeria avrebbe presto ospitato una marea di persone in presunto coma diabetico. - Ciao, posso esserti utile? - disse in tono allegro alla nuova arrivata.
 
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¬ J è
view post Posted on 15/2/2011, 00:06




Jessica non si sarebbe persa per nulla al mondo una festa. Non le importava tanto il contenuto, ma i party erano un buon modo per distrarsi e per assumere alcolici senza avere gli sguardi dei professori puntati sul cranio. Aveva scoperto le proprietà terapeutiche dell'alcol da poco, ovviamente, era ancora giovane e non di certo un'alcolista predisposta.
Si sarebbe dimenticata che quella era la festa dell'amore, sentimento in cui non credeva più da un po'. Aveva sempre pensato, da bambina, che la vita fosse una favola e che una volta trovato il Principe azzurro, il legame creatosi avrebbe superato ogni avversità.
Ma non era così, la vita avrebbe comunque messo il suo zampino e si sarebbe impegnata per fare andare tutto a rotoli. Nullità, ecco cos'era l'Amore. Anzi, uno specchietto per le allodole.
Non era mai stata incline alle smancerie, soprattutto in pubblico, e in quel momento dopo l'esperienza Nicholas, il suo atteggiamento nei confronti del romanticismo moderno (e volle sottolineare moderno) era declinato esponenzialmente.
Non tanto perché la sua relazione si fosse ridotta a polvere, ma per la fiducia data e poi tradita, soffriva. Già, perché la sua esperienza non faceva che accentuare in lei la convinzione che l'essere umano fosse malvagio per natura. Se un uomo si fosse trovato da solo, senza le inibizioni imposte dalla società, allora avrebbe mostrato il suo lato crudele, animalesco. L'aveva letto da qualche parte, un autore inglese le pareva, tra i volumi custoditi gelosamente nella biblioteca privata della famiglia Evans.
*The Horror! The Horror!*
Il lato mansueto degli uomini è solo una conseguenza forzata del quieto vivere sociale, imposto dalle leggi e dal timore delle pene. Ma c'erano comunque uomini più inibiti, che per svincolare dalle imposizioni sfociavano le loro frustrazioni nella violenza contro il prossimo.

Si sarebbe presentata alla festa come una sposa, una sposa ferita e umiliata che festeggia San Valentino come il giorno di un funerale.
Sì, avrebbe festeggiato la morte dell'Amore tra i suoi sentimenti, e, per farlo aveva comprato gli abiti adatti. Era stata in un negozio babbano e aveva acquistato un abito che in gergo veniva definito gotico, con fronzoli e merletti di colore nero. In testa, tra la chioma vermiglia appositamente piastrata in modo che fosse liscia come il marmo, c'era affissa una rosa gialla. Già perchè il giallo non rappresentava solo l'invidia, sentimento che per nulla la toccava, ma il declino.
Sì, il declino della sua fiducia in frivolezze di contorno quali un rapporto di coppia. Esporsi così tanto ad un'altra persona, aprirsi, rivelare le proprie debolezze... Era qualcosa di imperdonabile, che non avrebbe mai portato a qualcosa di favorevole.
Amareggiata varcò la soglia, i suoi anfibi scuri e stringati risuonavano contro il legno della pavimentazione.
Un drink da sola per lasciarsi alle spalle una storia finita male sarebbe stato l'ideale. Senza guardasi intorno si sedette ad un tavolo deserto, assorta nei suoi pensieri.
"The horror, the horror." sussurrò chinando il capo verso le sue mani giunte.

SPOILER (click to view)
Domani posterò l'abito :P
 
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LunaMiwako
view post Posted on 15/2/2011, 11:33




Il menù era zeppo di nomi dolci, colori dolci, forme dolci ...dolci.
Ce n'erano talmente tanti da riuscire a dare un leggero senso di nausea anche a lei specialemente quelle enormi meringhe che sembravano più grandi del palmo della sua mano.
Chiuse per un attimo il menù e gli occhi , massaggiandosi le tempie per far passare il senso di nausea.
Respiro affondo quell' odore leggero che nella sua mente era ancora associato al profumo lieve e pungente delle rose. Lo stesso profumo che sprigionavano i vestiti messi in valigia dalla madre quando lei da bambina tentava di nascondersi fra di essi per riuscire a partire con lei.
" Piccola Tsu un giorno ti confonderò con una mia scarpetta per quanto sei piccola e tenterò di calzarti se continui a nasconderti tra i miei bagagli!"
Le diceva la madre sollevandola in aria in una nuovola di vestiti, e lei rideva e rideva.
"Adesso scendi dalla zia amore" le diceva poi mettendola giù.
" amore", " my love" " ma belle" , l'espressione cambiava in base alla località dove la madre era diretta.
Ma il senso d'abbandono rimaneva sempre lo stesso.
Era questo che era andata a festeggiare quel giorno?
Immersa nei suoi ricordi Tsuki quasi non si era accorta che una ragazza si era avvicinata a lei e le aveva rivolto la parola.
Indossava un graziosissimo vestito da cameriera e con un grande sorriso cordiale le chiedeva gentilmente se poteva esserle utile.
Doveva essere una di quelle volenterose studentesse che si erano offerte di aiutare nella gestione di quella piccola festa, Pensò Tsuki ,ed ebbe subito un moto di inaspettata simpatia verso quella ragazza che aveva interrotto pensieri non molto allegri.
" oh , scusami ma mi ero un attimo distratta , tutti questi dolci colorati mi hanno fatto girare la testa."
Le disse per scusarsi della risposta in ritardo , abbassando leggermente lo sguardo.
" non ho ancora deciso che cosa ordinare..ne se ordinerò qualcosa in effetti."
sorrise verso la ragazza gentilmente.
" Però ho appena deciso di complimentarmi con te per la tua splendida divisa e di augurarti buon san Valentino , per tentare di non sembrare una cliente totalmente sgarbata!"
Le disse poi tentando di sorridere con la stessa allegria che l'aveva portata li dentro.
umore varibiale , tempesta in arrivo.
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 15/2/2011, 11:52




Una nuova arrivata dall'aria "dark" varcò la porta del locale, il giovane garzone osservò con aria incuriosita la cliente, un volto conosciuto *Mmm...ma chi è?*
Questa sembrava riluttare l'atmosfera romantica, come poteva darle torto, l'amore poteva dare la nausea a lungo andare anche se la cliente sembrava voler partecipare ad un funerale.
Incuriosito Jhason si avvicino ad essa, era lì per questo, rendersi utile e servire il cliente.

-Posso esserti utile?-
*Jessica!*
Ecco chi era, la sua bella caposcuola in solitudine che andava sussurrando "The horror" come se stesse vivendo uno di quei soliti film splatter di serie B.
Magari avrebbe gradito un po' di compagnia, o magari voleva solo starsene per le sue, intanto la stanza stava iniziando a riempirsi lentamente.

 
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view post Posted on 15/2/2011, 14:27
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Rimase ancora per un pò ferma,l' al suo posto,mentre osservava curiosa le coppiete..
Ma ad affolare quel dolce negozio,c'erano anche molte ragazze senza accompagnatori..
erano forse in cerca di compagnia? Bhè se fosse stato così,avevano trovato il luogo più occupato e decorato di hosgmeate..
Maria iniziò a fare qualche passettino in avanti,girò veloce per i tavoli,e diede un'occhiata a tutti,se nel caso avrebbero voluto un'aiutino..
Da lontano incrociò lo sguardo di un caro amico,Jhason..
Evitò di salutarlo,ma l'aveva visto,quindi sorrise in sua indicazione e allungò la mano..
Continuò il suo giro tra i tavoli,ma prima si avvicinò al volantino riguardante la gara,anche se ne era già a conoscenza avrebbe voluto vedere le facce degli altri ragazzi..
Si riposizionò vicino ai dolci,continuando a scrutare i volti dei ragazzi..
 
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¬ J è
view post Posted on 15/2/2011, 14:34




Era così intenta a rimuginare su quelle vecchie frasi che non s'accorse nemmeno dell'avvento di un cameriere. Sbatté le palpebre, come se non si ricordasse dove fosse e perché e le ci vollero parecchi minuti di imbarazzante silenzio per riconoscere la figura che le svettava davanti e che richiedeva la sua attenzione.
"Oh..." sorrise trasognante, si ricordava di Jhason, ovviamente, sebbene non avessero mai avuto una lunga conversazione era pur sempre il suo Prefetto.
"Ciao.. Sì.. Potrei avere un menù?" chiese, lasciando da parte i vecchi ricordi e i desideri di ammazzare qualcuno e fare il bagno nel suo sangue. Era pure sempre andata a Hogsmeade per festeggiare, certo a modo suo, ma pur sempre festeggiare. Voleva rendere omaggio alla sua giusta causa come si doveva.
Un bel bicchierino e qualcosa di extra calorico che attenuasse gli effetti degli alcolici. Ormai aveva quasi sedici anni, però il suo corpo esile e sottile certamente non sopportava dosi alcoliche elevate e tanto meno voleva trasformare il suo fegato in un gruviera.
"Mi sembra di notare che ci sia solo cibo.. Spero di sbagliarmi.." sospirò guardandosi intorno. Tutto quel rosa e tutti quei cuori iniziavano a confonderle la vista.
Sperava che sarebbe successo qualcosa di divertente, dopotutto Amore e Noia non erano necessariamente un binomio. Sapeva inoltre che Niko avrebbe partecipato all'organizzazione nel party e conosceva la sua bizzarra e giustificata passione per la musica Babbana, che esibiva di continuo in ogni festa. Poteva chiaramente ricordarsi del suo DJ set al ballo floreale di qualche anno prima, in cui aveva ballato con Jane e in cui un Corvonero aveva avuto un'interessante disputa con l'ex insegnante di Erbologia, la Rouge.
Per finire, l'organizzazione sembrava impeccabile, a primo acchito ma su questo non aveva il minimo dubbio. Jhason era ligio e diligente, da bravo Corvonero e l'altra ragazza che ora stava servendo Tsuki, era Mya che aveva avuto piacevolmente modo di conoscere.
Forse, alla fine, si sarebbe anche divertita.


Edited by ¬ J è - 15/2/2011, 16:47
 
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view post Posted on 15/2/2011, 14:49
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ravenclaw

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Alla fine la festa di San Valentino aveva riservato a Niko un bel posto come garzone...
varcò la soglia del locale Madama Piediburro, il più romantico di tutta Hogsmeade e lui non c' era mai stato
e ora per ironia della sorte ,serviva le possibile coppiette che si sarebbero spinte fin laggiù.
Tempo di entrare e conoscere i suoi "colleghi" :
Maria, che già conosceva, il Prefetto della sua Casa ma che non conosceva di persona come quella ragazza Mya...
- Beh salve...io invece sono Niko Domenic...-
disse, mentre si sistemava la divisa e si posizionava al Bancone.
Da lì potè vedere i primi clienti del locale tra cui una ragazza bionda con un vestito rosso sgargiante,Jessica su cui però si avventò il Prefetto, per servirla, quella scena lo fece sorridere troppo....
e infine una Serpeverde...
 
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view post Posted on 15/2/2011, 15:23
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La ragazza osservava il menù con un'espressione altamente nauseata, segno che ciò che madama piediburro dall'alto della sua sdolcineria aveva preparato, non era di suo gradimento. Come darle torto in fondo?
Anche la tassina non aveva quasi assaggiato nulla, si era fatta tentare solamente da quei fagottini di sfoglia, con glassa e praline sulla superficie e che dopo alcuni morsi aveva scoperto contenere dei messaggi. Il sapore della carta a contatto con il palato era disgustoso, l'aveva tolto dalla bocca per verificarne il contenuto.
" Quando meno te lo aspetti..." riportato con eleganti caratteri sulla bianca carta. Aveva fatto una gran brutta fine, a contatto con la punta della sua bacchetta, quelle inutili e insulse parole bruciate e consumate da una rossa fiamma. Queste si che erano soddisfazioni.
La ragazza non aveva ancora deciso cosa ordinare, né aveva la certezza avrebbe degustato un qualcosa presente sul menù. Eppure era lì quel giorno, la tassina si aspettava di trovarvi coppie eppure lei era arrivata da sola.
*starà aspettando qualcuno*
Poi il complimento che la ragazza le indirizzò la fece arrossire senza riguardi. Non aveva mai ricevuto apprezzamenti sulla sua persona, ne tantomeno li aveva desiderati. Era solo una bambina la cui mamma aveva trovato divertente trasformarla in una bambolina, per un evento particolare. Il rossore sulle sue guance si fece più accesso incrociando lo sguardo della ragazza e balbettando parole sconnesse cercò di riprendersi.
- G-grazie...mia madre e-esagera sempre con questi abiti - parole inutili in un discorso senza senso, era meglio tornare sul lato lavorativo per non sprofondare a tre metri sotto terra per la vergogna - comunque se decidi di ordinare qualcosa, fammi un cenno e arrivo all'istante, se preferisci posso portarti anche qualcosa di più "normale" - disse facendo il segno delle virgolette con indice e medio di entrambe le mani - ...tipo una burrobirra o ciò che preferisci! - Detto questo fece un leggero inchino per poi volatilizzarsi all'istante, in direzione del bancone.
 
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LunaMiwako
view post Posted on 15/2/2011, 15:41




Tsuki non pensava che il suo complimeto avrebbe potuto mettere in imbarazzo l'altra ragazza.
Arrossi anche lei notando l'imbarazzo dell'altra e abbassò lo sguardo.
" Anche quando voglio essere gentile per qualcuno finisco per collezionare figuracce. Dovevo restarmene nella mia stanza a leggere Shakespeare Santa Morgana!"
Pensò la ragazza.
" Tu -tua madre sembra essere una bravissima sarta , mia madre non avrebbe mai messo tanta cura in qualcosa per me."
balbettò Tsuki verso la ragazzina. Era vero , difficilmente sua madre ne avrebbe avuto il tempo o la voglia.
Tsuki trovava estremamente carino quel gesto nei confronti della propria figlia.
" Grazie mille."
rispose poi alla ragazza che le aveva detto di richiamarla quando avesse deciso cosa ordinare, le aveva anche detto che se voleva poteva ordina qualcosa di meno sdolcinato, buono a sapersi.
Tsuki rimase di nuovo sola al suo tavolo a rimuginare sul perchè , dannazione aveva messo piede in quel luogo.
" Sono fuori luogo qui come un troll in una sala da ballo con indosso un tutù!"
Disse tra sè e sè la ragazza a denti stretti.
Si guardò distrattamente intorno notando la presenza di volti conosciuti e sconosciuti.
Ad un tavolo sola come lei c'era Jè Evans , che sfoggiava un abbigliamento che meritava tutta la sua approvazione e parlava con un altro dei ragazzi di servizio quel giorno.
Tsuki tornò a fissare lo sguardo sul suo tavolo , torturandosi le mani con gesti nervosi.
" perfetto. Ordinerò una burrobirra e brinderò all'onore della zia alcolista! Viva qesta giornata! Oppure troverò un modo per defilarmi da qui veloce come sono entrata oppure..."
il suo sguardò virò verso il paesggio che aveva di fronte.
"..rimarrò qui a conversare con questa splendida luna e mi farò passare la nostalgia."
decise infine la ragazza , pensando a quanto artisti e poeti avevano affidato i loro dispiaceri a quella luce lontana.
Era quasi un peccato che non avesse con se il suo blocco da disegno , quasi quasi le sarebbe piaciuto immortalare quella vista per quanto fittizia.
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 15/2/2011, 17:01




Bevande? c'era l'imbarazzo della scelta, un vasto assortimento di acoolici e non, la serata avrebbe preso però una piega diversa da ciò che ci si poteva attendere, la gara ideata dal corvonero si sarebbe svolta più tardi ma, sicuramente avrebbe riscosso non poco successo tra gli innamorati e non.
-Il menù? ecco a te-
Il giovane fece apparire quasi dal nulla un piccolo menù dal colore rosso acceso come se fosse intriso di sangue, tra le specialità della serata vi era sicuramente:
"Bagliore rosastro, alcoolico che ricorda il sapore della fragola"
"passione d'amore, un'esplosione di dolcezza giù per la gola"
"essenza di cioccolato, la solita cioccolata calda con un goccio di Rum"
"desiderio al chiaro di luna, fortemete alcoolico"
"Vino, dell'ottimo vino rosso da godersi con la propria amata"

-Anche se io ti consiglio questo-
Il garzone girovagò per qualche istante peril locale per poi ritornare rapidamente dalla caposcuola con in mano un bicchiere di vetro opaco con dentro un liquido bluastro con sfumature bianche
-Prova questo, si chiama battito di cupido, non cred che troverai niente di più pesante di questo, non berlo tutto subito o ti ritroverai a cantare l'inno nazionale irlandese senza che tu te ne accorga ma, ti assicuro che ne vale la pena-
Un'occhiolino di intesa

 
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¬ J è
view post Posted on 15/2/2011, 19:58




prefetto mi fai morire (dal ridere s'intende) X°D

Il giovane Corvonero estrasse, come un mago che tirasse fuori il coniglio dal cilindro, un menù rosso dal nulla. Fortunatamente quella festa non prevedeva solo smancerie diabetiche e caloriche ma anche una sana dose di bevande alcoliche e non. Lo scorse rapidamente, doveva ammettere che l'ideatore dei nomi aveva giocato molto di fantasia e di effetto scenico, le bevande avevano etichette di grande impatto visivo.
Non fece tempo a scegliere che Jhason le consigliò una specie di specialità della serata e lo vide allontanarsi per andare a recuperare un bicchiere opaco contenente del liquido quasi psichedelico, ipnotico.
Osservò il calice incuriosita, ascoltando con interesse la descrizione del Prefetto/Garzone, sempre più invogliata ad assaggiarlo.
"Oh, pensa un po', pensavo di non essere stata così esplicita!" ghignò, tamburellando le dita sul legno del tavolo, sinceramente attratta da quel 'Battito di Cupido' che a quanto pareva le avrebbe fatto mancare il battito se avesse esagerato.
Beh, era festa e tentare non nuoceva... O forse l'avrebbe fatto in seguito.
Ma in fondo era lì per uno scopo preciso e chi se ne fregava del buon senso una volta tanto!
"Immagino che faccia cantare un perfetto inno irlandese... Anche se non lo si conosce affatto..." ridacchiò osservando Jhason che le strizzò l'occhio in modo complice ed esplicito. Un paio di sorsi avrebbero spezzato quel freno inibitorio imposto dalla coscienza e l'avrebbe resa molto più espansiva, scollegandole leggermente il cervello e attenuando la timidezza e la riservatezza.
"Grazie, ci siamo capiti..." sorrise compiaciuta al garzone e si dedicò alla sua bevanda spaziale. L'odore era invitante, come scoprì portando il bicchiere verso le narici e altrettanto lo era il sapore, come constatò dopo un primo discreto sorso, che le fece venire voglia di trangugiare tutto il liquido in un colpo solo.
Ma si ricordò degli avvertimenti di Jhason che, ne era quasi certa, probabilmente era l'ideatore di quella botta alcolica.
"Sempre detto che i Corvonero sono svegli" borbottò ammirata, facendo roteare il bicchiere, creando dei piccoli vortici al suo interno.
Alzò lo sguardo e vide che il tavolo di Tsuki era ancora deserto, se fosse rimasto tale ancora a lungo, probabilmente l'avrebbe raggiunta, dopotutto si conoscevano.
Si guardò intorno, la sala iniziava a riempirsi e arrivò anche Niko, l'ultimo garzone mancante, a cui indirizzò un saluto sventolando la mano e un sorriso amichevole.
Il Battito di Cupido stava già manomettendo i freni.

 
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view post Posted on 16/2/2011, 00:39
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ravenclaw

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Piano piano l' atmosfera si stava creando all' intero del locale
ma gli unici clienti erano già stati serviti o erano comunque già alle prese con qualcuno che gli servisse
Je era già stata servita dal ragazzo Corvonero di cui gli sfuggiva il nome in quel momento e sorseggiava un liquido bluastro e quando aveva riconosciuto il ragazzo dai capelli del medesimo colore
si era sbracciata in un energetico saluto con la mano..a cui Niko rispose con un ampio sorriso divertito.
Ora p eròNiko stava appoggiato al Bancone senza sapere bene cosa fare,mentre tamburellava con le dita un ritmo di una canzone babbana, vecchio stile...
Ecco cosa poteva fare...un pò di Musica!!
D' altra parte l' aveva già fatto e allora via a cercare quel vecchio giradischi che con grande prevenzione si era portato dietro sperando di poterlo usare inquella serata...
iniziò così tutto un sue giù nel cercare di capire dove fosse meglio posizionarlo, alla fine optò per un angolo in fondo al salone , da cui la musica si sarebbe propagata al meglio, tanto che non era enorme come sala e sarebbe bastato un piccolo Sonorus...
e così fù...giradischi pronto,disco idem...incanto sonorus fatto sulla cassa collegata a quel rottame che però era ancora uno splendore e...via con una musica, lenta che piano piano si andava a diffondere sella Sala...


 
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view post Posted on 16/2/2011, 15:23
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Iniziava ad odiare quell'abito, risultare "carina e coccolosa" non rientrava certo nei suoi piani, anche se di certo era in quelli di sua madre. Arrivata vicino al bancone, si lasciò cadere su di esso a peso morto portando entrambe le braccia lungo il legno della struttura. Ora che focalizzava meglio la scena riusciva ad intravedere una nuova figura all'interno del locale, ma dovette mettere ben a fuoco per capire chi fosse.
*Ok non lo conosco!* Era un ragazzo che si muoveva dietro al bancone, questo faceva di lui l'ultimo collega misterioso. Senza divisa era difficile stabilire la casata di appartenenza, ma per quanto ne interessasse alla ragazza era un fattore molto trascurabile. Stava per salutarlo, quando quest'ultimo scomparve dalla sua vista, abbassandosi sotto al bancone per cercare qualcosa. Quando ricomparve aveva con sè qualcosa di ingombrante e dall'aspetto decisamente antiquato, probabilmente uno di quegli arnesi che nei tempi addietro allietava le giornate degli annoiati antenati. Ignorando completamente la ragazza si allontanò in direzione opposta al bancone, dove c'era un piccolo tavolino sgombro dove posizionare l'arnese "producimusica", anche se Mya continuava a domandarsi se avrebbe davvero funzionato. Ma mai giudicare dalle apparenze.
Da quel giradischi partì ben presto della musica, che strano a dirlo, era piacevole e allegra al punto giusto per non trasformare quella serata in un mortorio deprimente. In effetti nel locale oltre alle classiche coppiette si intravedevano molti single, era compito degli organizzatori impedire che la tristezza calasse il suo velo pietoso sull'intera festa.
Quando il ragazzo si riavvicinò alla postazione-lavoro la tassorosso riuscì finalmente a vederlo meglio. Buffi capelli blu, anche se non di un colore acceso, restavano comunque una tonalità molto vivace. Viso pulito ed espressione costantemente allegra, facevano di lui un collega interessante, probabilmente la punta di diamante dell'evento.

- Ottima scelta! - si complimentò la ragazza alludendo al giradischi ormai in funzione - ...comunque piacere io sono Mya, saremo colleghi per questa serata. -
 
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