Zonko

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*Ector V.C.E*
view post Posted on 22/5/2012, 18:15




Ector era molto emozionato , era il suo primo giorno come aiutante del signor Zonco.
stava mettendo in ordine una pila di paludi portatili quando sentì una vocina femminile molto aggraziata chiedere della merce, subito si precipitò al bancone e vide una ragazza *(molto carina)*pensò. Restò a fissarla per qualche secondo poi subito rinsavì.
ok signorina, per la polvere buio pesto sono 11 galeoni, più la palude portatile altri 6 galeoni per un totale di 17 galeoni..
subito ector spari negli scaffali e dopo qualche istante riapparve con due pacchetti
ecco a te , buona giornata
 
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LunaMoonLight
view post Posted on 22/5/2012, 18:59




Si addentrò nel negozio, che le ricordava molto il “Tiri Vispi Weasley” di Diagon Alley.
Notò Evelyn uscire dal locale e le rivolse un cenno amichevole di saluto.
Si diede un'occhiata intorno, girando per i vari scaffali e guardando i prezzi. Tuttavia, voleva comprare comunque qualcosa che potesse risultare divertente o persino utile. Una di quelle Penne Risposta Pronta le avrebbe fatto comodo, ma non credeva che fossero ammesse ad Hogwarts e non aveva nessuna intenzione di andare avanti così.
Tuttavia, un paio di cose la attrassero.
Si avvicinò al bancone, dietro il quale stava un Corvonero, riconosciuto come tale dato che l'aveva visto qualche volta in Sala Comune.

-Buongiorno, vorrei una tazzina da tè mordinaso e un sacchetto di polvere buiopesto peruviana, grazie.-
 
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*Ector V.C.E*
view post Posted on 22/5/2012, 19:45




Ector era molto indaffarato ,erano appena arrivate le nuove forniture di caccabombe e di paludi portatili. Erano quasi due ore che metteva a posto la merce negli scaffali , spolverava il bancone e metteva in ordine le merendine marinare.
A pensarci bene pareva che nessuno mettesse in ordine da un secolo...Quel giorno era stato molto faticoso : la nuova merce , tutti i ragazzi curiosi ,i vari rimproveri di Zonco (il propietario del negozzio) e non vedeva l'ora di tornarsene nella sua calorosa e meravigliosa sala comune...
Mentre stava impilando le scatole di caramelle Mou mollelingua sul bancone vide entrare una ragazza che aveva gia rivisto , *(ma dove?)*, intanto lei si era messa davanti al bancone e aveva chesto: -Buongiorno, vorrei una tazzina da tè mordinaso e un sacchetto di polvere buiopesto peruviana, grazie.-
a Ector cadde subito lo sguardo sull'unifirme *(ecco dove , è un prefetto di corvonero sicuramente lo vista nella sala comune.)*
-certo ,fanno 13 galeoni e 5 zellini , ora te li vado a prendere-
si precipitò a rovistare negli scaffali e dopo qualche minuto tornò al bancone con due sacchettini.
-tieni ,buona girata per Hogsmeade...ah quasi dimenticavo , tieni 2 gelatine d'oro. torna presto !-


Edited by *Ector V.C.E* - 26/5/2012, 18:51
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 26/5/2012, 11:21




Un giovane commesso, probabilmente alle prime armi, si fece vedere e con gentilezza mi porse tutta la roba che avevo chieso pochi attimi prima. Gli sorrisi, mentre gli porgevo i 17 Galeoni necessari per l'acquisto della roba.
Poi mi voltai verso la porta, facendo qualche passo in direzione di questa, soddisfatta dei miei acquisti. Non vedevo l'ora di proseguire il giro per la cittadina accompagnata da Sirius. C'erano ancora tanti negozi da visitare, tante strade da attraversare...

-Grazie, arrivederci!-
Salutai il ragazzo mentre arrivavo all'uscita. Ma mentre stavo per aprire la porta ed andarmene i miei occhi si posarono un istante su un volantino appeso alla porta d'ingresso che attirò immediatamente la mia curiosità...
*Ogni 5 Galeoni di spesa 1 Gelatina d'Oro in Omaggio* Una gelatina d'oro? Il dubbio di cosa fossero prese possesso della mia testa, spingendomi a voltarmi di nuovo verso il ragazzo che mi aveva servita pochi istanti fa per chiedere chiarimenti.

-Mi scusi, che cosa sono le Gelatine d'Oro?-
 
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*Ector V.C.E*
view post Posted on 26/5/2012, 12:14




Ector era veramente soddisfatto , era poco che lavorava da zonko ma gli pareva di essere già diventato pardone del mestiere ma.... se ne dovette ricredere quando la graziosa signorina con affisso lo stemma dei grifondoro gli disse..
Mi scusi, che cosa sono le Gelatine d'Oro?
che stupido che era stato , una delle prime cose che il signo Zonko gli aveva detto era proprio di rispettare la regola delle gelatine d'oro... era proprio vero che l'esperieza e l'unica soluzione che ti aiuta a correggerti . Allora , molto inbarazzato, rispose alla graziosa grifondoro
ah , sono delle gelatine speciali che il garzone dovrebbe dare ai clienti ogni 5 galeoni di spesa .... si nota proprio che sono alle prime armi , vero ?
comunque ecco a te 3 gelatine e ... scusami ancora.

era veramente dispiaciuto , ma era sicuro ,non avrebbe più fatto uno sbaglio del genere..
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 26/5/2012, 15:09




Il ragazzo mi rispose un po' imbarazzato. Sì, si vedeva proprio che lavorava lì da poco... Non perchè si era dimenticato delle gelatine, ma più per l'espressione nervosa che aveva sul volto inesperto. Gli sorriso, cercando di tranquillizzarlo, e mi avvicinai di nuovo al bancone per prendere le gelatine che mi stava porgendo.
-Ma, figurati! Non ti preoccupare, capita...-
Risposi al giovane. Mi voltai di nuovo per andare alla porta e questa volta la aprii sicura. Presi una boccata d'aria fresca per poi salutare di nuovo il ragazzo
-Grazie ancora, arrivederci!-
E uscire dal negozio, lasciandolo ai suoi affari.
 
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view post Posted on 19/12/2014, 14:19
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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*Ultima tappa... Zonko.*
Dopo essere uscita da Oggetti&Accessori con due pacchetti regalo in più, Niahndra si era rapidamente avvicinata al negozio di scherzi più celebre del villaggio; ciò nonostante non ricordava di averci mai messo piede, non era di sicuro il suo genere.
‹‹ Salve, c'è qualcuno? ›› Mentre lanciava qualche curiosa occhiata intorno, la Tassorosso si avvicinò al bancone estraendo poi dalla tasca la pergamena su cui Horus le aveva trascritto ciò che doveva comprare. La lesse ad alta voce non appena comparve il commesso. ‹‹ Avrei bisogno della polvere buiopesto, pallottole puzzole e .... caccabombe? ›› Si scherzava? Credeva fossero illegali all'interno del castello. *Beh, spero non tocchino a me.*

Somma da detrarre dal conto di Tassorosso.

 
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view post Posted on 19/12/2014, 21:35
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“Arrivo, arrivo!” gridò il proprietario del negozio dal fondo dell’ambiente. “Ho avuto un piccolo incidente con una palude portatile, ma nulla di grave.”
Comparve con la tunica, che in condizioni normali avrebbe dovuto essere giallo limone con bordi rosso fuoco, tutta inzaccherata di fango e frammenti di giunchi tra i capelli brizzolati o impigliati in una barba che lo faceva davvero somigliare a Babbo Natale.
Si appuntò le ordinazioni e piroettò di scaffale in scaffale, tornando infine con le braccia cariche di oggetti vari. Li mise accuratamente – ok, abbastanza accuratamente in una sacchetto di carta – e li porse alla giovane cliente.

“Dovrebbero esserci tutti. Sono 11 Galeoni e 5 falci. Oh, quasi dimenticavo. Ecco anche due Gelatine d'oro in omaggio!”

Aggiornato
 
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view post Posted on 22/6/2015, 19:55
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Semper Fidelis

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Entrato nel negozio, Raven non ci pensò molto prima di arrivare dinnanzi al bancone. La, dall'altra parte, vi era solo il negoziante, dunque tirata fuori una lista di spesa bella e buona, si mise a leggere ad alta voce.
Allora, vorrei:
3 Unità di Polvere Buiopesto peruviata
3 Unità di Palude Portatile Grande
e 2 Unità di Fuochi d'artificio a innesco H2O
- Finito di leggere, tirò fuori un sacco con i galeoni dentro e li poggiò sul bancone.
Niente sconti ai professori? - Chiese sorridendo.
 
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view post Posted on 24/6/2015, 22:37
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Zonko - Uno strano brivido -
Si era dedicata anima e corpo alla scuola riuscendo ad ottenere il massimo dei voti in tutte le materie ma le stesse energie le stava investendo anche in quel suo piccolo lavoro. Si dava da fare nonostante sua nonna non fosse d’accordo e nonostante non avesse mai avuto bisogno di lavorare in vita sua. Quella, in effetti, non era una necessità, lo faceva per crescere e sapeva che l’indipendenza, forse, poteva partire da quello: il lavoro. Stava spolverando in giro, saltellando come un coniglio allegro da uno scaffale all’altro con la gatta sempre alle calcagna che non l’abbandonava mai, nemmeno un minuto, quando un rumore attirò la sua attenzione. La porta si era aperta facendo tintinnare il campanello e la ragazzina corse subito verso l’entrata per poter accogliere il cliente.

«Buongiorno cosa desidera?»


Chiese salutando con un elegante inchino, degno proprio di una ragazzina per bene e di alto rango come lei. Sorrideva in quel suo modo unico e spensierato ma quando incrociò lo sguardo del professore sentì un brivido passarle lungo la schiena e qualcosa muoversi dentro di lei. Quella voce. Si faceva sempre più intensa e la vicinanza dell’insegnante di volo sembrava aver peggiorato la situazione.

”Stanno arrivando…per te!”


Cercò di ignorare quella voce che continuava ad aleggiare nella sua mente quasi come fosse un segnale di allarme. Voleva accontentare subito il professore e allontanarsi da lui. Cercò comunque di mantenere il suo sorriso cordiale anche se risultava visibilmente turbato.

«Certo….l’accontento subito professore. Purtroppo niente sconti, sono solo una povera garzona, non posso decidere sui prezzi.»


Più che non poteva decidere, non voleva decidere. Per lei il lavoro era lavoro, non avrebbe fatto sconti nemmeno al suo migliore amico. Corse fra gli scaffali con una borsetta di stoffa che portava il loro del negozio e lo riempì con tutto ciò che era stato chiesto, portando poi il tutto alla cassa e battere il magiscontrino per poi consegnare tutto al professore.

«In tutto sono 65 galeoni e in più le aggiungo 13 gelatine d’oro. Grazie mille per l’acquisto professore, torni a trovarci presto.»


Sorrise consegnando il tutto all’insegnante e mentre una strana rabbia cresceva in lei forte, sempre più forte, quasi come se la sola presenza dell’insegnante le provocasse un forte prurito all’anima. Anche la gatta, che si era avvicinata, guardava l’uomo sottecchi soffiando nella sua direzione di tanto in tanto ma senza mai attaccarlo, rimanendo ferma per assicurarsi che non succedesse nulla di male perché quella cosa che Violet aveva dentro sembrava aver sentito qualcosa di strano, qualcosa di fastidioso.


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-GdrOff-

CITAZIONE
Direi che potrebbe essere un ottimo esordio per la nostra role quando tornerò dalle vacanze ma per ora…sono terribilmente mortificata per il ritardo ç_____ç sono 65 galeoni ç____ç

-GdrOn-
 
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Valéry A. Duchannes
view post Posted on 22/10/2015, 22:39






Hogsmeade - Zonko - Mood: Calm - Scheda ()
Preparativi. Grandi cose nel futuro prossimo, troppo da fare ma sempre troppo poco tempo. Aggirandosi per Hogsmeade, stringeva nella mano destra una lista scritta in un corsivo frettoloso e tutta spiegazzata. Sgranò leggermente gli occhi per concentrarsi su ciò che vi fosse scritto, ma abbandonò l'ardua impresa, tanto di lì a poco avrebbe dovuto concretizzare il tutto. Oliver, il Prefetto Grifondoro, lo seguiva a ruota, scambiando ogni tanto qualche parola in allegria. Cassò dalla mente i pensieri di tutto ciò che stava succedendo, il perché si trovassero in quei posti, insieme e con certa fretta. Non voleva rovinare la sorpresa nemmeno a sé stesso, quasi potesse essere meno entusiasta. Ma, come precedentemente detto, il tempo era scarso, i giorni incalzavano e l'evento si faceva sempre più vicino. Pertanto diede un cenno ad Oliver con la testa, allungando il passo e dirigendosi, facendosi largo come un'anguilla tra la folla che era ormai parte integrante di Hogsmeade nei giorni soleggiati come quello, verso Zonko.
Aprì la porta, fiondandosi dentro, e si fermò sulla soglia. Non era mai entrato in quel negozio, e spese qualche momento a farne scorta, quasi timoroso di scordarsi la località. Memorizzato tutto ciò che poteva memorizzare, si assicurò che il Prefetto lo stesse seguendo. Il tutto aveva quasi un'aria da spedizione punitiva di Casata (da Prefetto non era stato proprio ciò che si potrebbe definire materno o eccessivamente affettuoso), ma il motivo era molto più edonistico, e la loro presenza in quel negozio ne era una fulgida testimonianza. Giunto al bancone, stranamente sgombro da file varie, si schiarì la voce mettendo mano al fogliettino, pronto ad elencare il richiesto.
"Salve! Mi, ci, servirebbe un sacchetto di Polvere Ruttosa, un Fuoco d'Innesco H2O e 5 Caccabombe. La ringrazio!"
Sentire quelle parole venir fuori dalla sua bocca (lui, quello dal sorriso più unico che raro) era quasi paradossale. Ma suvvia, niente di così trascendentale il comprare qualche gioco per uno "scopo superiore". Era sicuro che frequentare un luogo a lui così poco consono, così estraneo, fosse per una più che buona causa, e non potevo certo detestare gli scherzi o il commercio degli stessi solo perché non ne era un utente affezionato. In fondo al biglietto, scritto a lato di altri articoli, v'era l'importo totale di ciò che avrebbe dovuto pagare a Zonko, o al garzone che fosse. 1 Galeone e 7 Falci. Tirò fuori dalle tasche del mantello il sacchetto contenente i Galeoni che portava sempre con sé, e posò le monete ordinatamente sul bancone, attendendo che gli fosse offerta la roba richiesta. Era già pronto a salutare ed a dirigersi verso le altre mete, avevano ancora tanto da fare, non avrebbero perso tempo. Rivolse un sorriso cordiale alla sagoma che vedeva avvicinarsi, forse una giovane, forse no, attendendo paziente.



Valéry Duchannes❝ Costruisce troppo in basso chi costruisce al di sotto delle stelle. ❞

CODICE ROLE SCHEME © dominionpf



I Galeoni dovranno essere detratti dal conto della Casata Grifondoro. Ti ringrazio :)
 
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view post Posted on 27/10/2015, 20:16
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Zonko - Un accompagnatore inaspettato -
Ormai la stanchezza sul volto di Violet era una costante che non sembrava volerla abbandonare molto spesso ma doveva essere sincera: per lo meno non stava peggio delle ultime settimane. Indossava la divisa della scuola con l’enorme corvo che brillava sul suo petto e, soprattutto, stava studiando. Il padrone del negozio le aveva detto di pulire ma con l’aiuto della magia aveva ormai fatto tutto. Doveva essere sincera: quegli incantesimi casalinghi erano davvero perfetti. Era quindi ferma sul bancone, con il capo chino sul libro di trasfigurazione quando sentì la porta aprirsi. Alzò i colpo la testa, quasi come fosse un riflesso condizionato, e osservo le due figure che incedevano verso di lei. Uno non lo conosceva ma l’altro, beh quello era Oliver senza ombra di dubbio.

«Salve ragazzi! Che bello vedervi! Ciao Oliver, alla fine sei davvero venuto a visitare il mio negozio?»


Disse tutta contenta, saltellando dietro al bancone e sbracciandosi per attirare l’attenzione. Il cliente però si avvicinò a lei chiedendo esattamente quello che voleva e la ragazzina, andando a scorrazzare fra gli scaffali, portò esattamente quello che aveva chiesto, mettendo tutto in un sacchettino.

«fanno in tutto 1 Galeone e 7 Falci. Grazie mille per essere venuti e tornate presto nel nostro negozio!»


Avrebbe detto con un bel sorriso sulle labbra e sventolando la mano mentre i due uscivano prima di tornare al suo dannato libro.


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-GdrOff-

CITAZIONE
Ti chiedo scusa per il terribile ritardo ç_ç

-GdrOn-
 
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view post Posted on 2/2/2016, 13:52
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avataroliver

Faceva abbastanza freddo per essere protetti dall'abbraccio architettonico del villaggio di Hogsmeade: tutte quelle case a tetti spioventi avrebbero dovuto creare una sorta di barriera contro il soffio dei figli glaciali di Eolo, eppure non sembrava affatto così. La neve si era riversata in ogni angolo, coprendo le strade acciottolate con il suo candido manto e, per quanto la temperatura stesse facendo rizzare i peli sulle braccia ad uno dei tanti passanti di quel momento, la bellezza del paesaggio era quasi toccante. Oliver Brior camminava a passo spedito, quanto permesso dall'asfalto ghiacciato, nella speranza che suo cugino non lo raggiungesse prima del dovuto. Tuttavia, non aveva neanche finito di svolare un angolo che il volto di Elijia comparve come quello di un bambino che giocava a nascondino. Indossava uno strano cappello, simile ad uno dei tanti articoli che il Grifondoro aveva notato da Vestiti&Vestiti, il negozio di Diagon Alley dove lavorava la sua amata Helen e dove non avrebbe mai osato mettere piede in compagnia di Elijia. Le brutte figure che potevano nascere facevano aumentare l'imbarazzo del ragazzo perfino senza che si concretizzassero. Il carattere affabile, giocoso all'estremo, ironico e particolarmente espansivo del suo accompagnatore, in effetti, gli ricordavano la parte meno caratteristica del suo spirito; Oliver adorava divertire e divertirsi, ma anteponeva sempre il contegno a qualsiasi forma di...
"EHI, OLLIE, NON SONO FIGO?"
...qualsiasi forma di quello: Elijia aveva appena raccolto un pugno di neve da terra, lo aveva appallottolato tra le mani per dargli una forma circolare e poi l'aveva Incantata con un colpo di bacchetta per farle assumere i contorni di un'aureola che adesso aleggiava sulla sua testa. Oliver avrebbe tanto voluto dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma era troppo impegnato a nascondere il sorriso che gli era spuntato. Era davvero diverso da suo cugino, ma non lo avrebbe cambiato per niente e nessuno al mondo, inoltre una buona dose di stupidità poteva cesellare tranquillamente la sua giornata. Alzò gli occhi al cielo, limitandosi a quel gesto per non tradirsi, quindi finalmente individuò la sua destinazione e chiese ad Elijia di aspettarlo fuori.

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"E non entrare da Zonko, il mio negozio preferito? Tu stai male, Oliver"
*Io sto male, eh? Tu che ti metti un'aureola di neve in testa stai una favola!*
Il pensiero del Caposcuola si dissolse velocemente, mentre seguiva il cugino all'interno del locale. Riflettendoci, la sua memoria gli ricordò di aver visitato quel luogo soltanto una volta, in passato, quando vi aveva fatto tappa con un suo concasato, Valéry. In quell'occasione aveva incontrato anche Violet, la sua amica Corvonero che lavorava da Zonko come commessa, ma nell'ultimo periodo la ragazza gli aveva comunicato - per ragioni soprattutto legate al C.R.E.P.A. di cui entrambi erano membri - di essersi trasferita alla Testa di Porco. Da cosa fosse nata quella decisione assurda per Oliver sarebbe sempre rimasto un mistero, ma era davvero curioso di scoprire se qualche altro studente avesse sostituito Violet in quel negozio. Si avvicinò a diversi scaffali per recuperare oggetti colorati, dalle strane forme, cose che conosceva e altro che avrebbe voluto conoscere presto. Il rientro a Cork, nella sua terra natia, era imminente e lui aveva dei programmi precisi su come utilizzare quei scherzi. Qualcuno gli avrebbe dato man forte, ma non avrebbe rivelato nulla né a Elijia né ad altri membri della sua famiglia. Con le mani abbastanza piene, si avvicinò al bancone, ma il cugino lo anticipò e gli diede una spinta talmente forte da farlo cozzare contro il mobile davanti. Furente, Oliver fece cadere gli acquisti sul piano e poi avvampò.
"Elijia, io ti spacco la faccia!"
"Ma prima mi compri questi Fuochi d'Artificio e qualche Caccabomba?"


Riassumo gli oggetti sul bancone (Caccabombe e Fuochi sono di El, ma scala ovviamente dal mio conto). Ci tenevo a presentarti mio cugino, Daddy :asd:
- Dolci Singhiozzini x1 = 3 F
- Fuochi d'artificio H20 x2 = 2 G
- Vermi sibilanti x17 = 1 G
- Tazzina da tè mordinaso x1 = 2 G e 5 Z
- Caccabombe x17 = 1 G
- Sapone di uova x2 = 4 F
Totale: 6 G, 7 F e 5 Z (perché te voglio bbbene :asd:)

PS: L'acquisto è ambientato prima di Natale.

 
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view post Posted on 7/2/2016, 15:10
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Zonko, Zonko, Zonko, Zonko. Zonko? Zonko? Zonko!
Era questo l’unico pensiero nella mente di Daddy, appoggiato con il braccio sinistro sul bancone del negozio nel quale faceva il garzone.
Tamburellando la penna che aveva nella mano destra sulla sedia vicino a lui, continuava a scarabocchiare su di un foglio le idee sulla nuova oggettistica da mettere in vendita in quel negozio che aveva ben poche novità.
Come potevano competere con i Gemelli in quel modo? Non c’era alcuna via di scampo; se non si fosse messo a creare qualche nuovo scherzo probabilmente avrebbe perso il posto di lavoro per la chiusura del negozio.
Leggermente irritato da quella possibile ipotesi, anche perché aveva immaginato Zonko come il trampolino di lancio per la rivalsa nei confronti dei gemelli che lo avevano brutalmente licenziato, guardò degli individui entrare all’interno del locale.
Nascondendo il foglio con le sue idee, guardò con concentrazione i movimenti dei ragazzi, cosi da evitare furtarelli vari.
Osservò con attenzione i due, fino a quando uno dei due si rovesciò praticamente sul bancone di lavoro sul quale era bellamente appollaiato.


-Hey ma volete stare attenti! Soprattutto tu, Oliver. Cosa mi combini?-

Disse dopo aver notato che il ragazzo che aveva rovesciato l’oggettistica sul bancone era un Grifondoro a lui noto.
Sorridendogli, facendo un cenno con la mano come a salutarlo, prese gli oggetti dal ragazzo assieme a lui quindi disse


-Certo che sei incredibile. Si vede che non ti ha fatto nulla!-

Controllando gli oggetti vicino a lui, mettendoli in una busta, proseguì

-Sono 6 galeoni, 7 falci e 5 zellini. Mi dispiace che non ci siano crostatine canarine qui, altrimenti te ne avrei regalate un paio. In compenso, ti regalo questa gelatina d’oro, fanne buon uso.-

Passando la busta al giovane attese di vedere cosa volesse fare con l’uragano accanto a lui.



O.t Grazie! Però, pignolo come sono ho ricontrollato
 
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view post Posted on 16/2/2016, 12:06
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avataroliver
Forse uccidere Elijia non era una cattiva idea. Quante volte Oliver ne aveva avuto l'occasione? Considerando la loro infanzia trascorsa praticamente insieme ogni santo giorno, allora i numeri aumentavano vertiginosamente. Inoltre, il fatto che fossero perfino vicini di casa non faceva altro che incrementare quel dato, lasciando supporre al giovane studente Grifondoro di non essere mai stato capace di preparare un decotto velenoso da far bere al cugino, così da stroncare una volta e per tutte la sua misera vita. Non appena il busto cozzò contro il bancone, la rabbia esplose ma con essa arrivò anche un pizzico di lucidità: stava davvero pensando all'omicidio di Elijia? Una parte di sé avrebbe urlato di sì ai quattro venti, l'altra sicuramente più masochista avrebbe detto di no, perché prima occorreva ammazzare un'altra persona, la stessa persona che aveva preso stranamente (forse di proposito, come sospettava) le difese del cugino, sebbene fosse stato lui e non Elijia a capitombolare come un allocco in avanti, frenando la caduta grazie al mobilio. Lo sguardo si spostò con estrema lentezza sul volto di Daddy, mentre le labbra dipingevano un ghigno ironico sul volto. «Ma che simpatico, il nostro ehi-mi-bacio-la-Piovra-Gigante-e-anche-tutte-le-ragazze-di-Hogwarts!» sussurrò a voce abbastanza alta da farsi udire sia dal commesso che da Elijia, che nel frattempo lo aveva raggiunto. Quest'ultimo si sistemò il cappellino di lana sul capo, quello stesso indumento che lo faceva assomigliare - a detta sua, sottolineiamo - ad un Eschimese: Oliver vi trovava una sorta di razzismo in quel paragone, ma si era limitato a non farne parola. L'importante adesso era riprendere fiato, avendo risposto senza fermarsi.
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«Sai dove puoi trovare le crostatine canarine?»
Stava per dire qualcosa di estremamente fuori luogo per una persona come lui, ma fortunatamente si trattenne all'ultimo secondo e borbottò semplicemente: «Mielandia» come se il suo scherzo si fosse ad un tratto sgonfiato del tutto. Si massaggiò lo stomaco dolorante per l'impatto, mentre con le mani nuovamente libere cercava il sacchetto con i Galeoni. Non riusciva a trovarlo e tutto urlava una sola frase: colpa di Elijia, colpa di Elijia!
«Feccia umana, paga immediatamente con i miei risparmi» sussurrò, lo sguardo in fiamme. Il cugino si lasciò scappare una risata mentre faceva volatilizzare dalla tasca il sacchetto rosso che fungeva da portafogli di Oliver, il quale si affrettò a dare la somma richiesta al commesso. A proposito, cosa ci faceva Daddy lì? Non sapeva che lavorasse da Zonko, ma non ne era fin troppo sorpreso, in verità. «Ehi, amico, cos'è questa storia delle crostatine?»
«Niente, Daddy è un po' burlone»
Burlone? Che strano termine. «Dai, spiega!»
Dannazione.


Edited by Oliver Brior - 19/3/2016, 16:23
 
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