| "Cappello da pescatore?" La voce di Oliver sembrò quasi un sussurro, sebbene il tono divertito fosse palese a prescindere dai suoni presenti nel negozio di scherzi. Rivolse un sorriso in direzione di Sophia, la ragazza Corvonero che aveva conosciuto in una forse strana circostanza conclusasi con un vero e proprio attentato alla sua migliore amica, in poche parole la sua chitarra classica. Non era di certo offeso per il commento sul cappellino che indossava in quel momento, ma lo sistemò per bene in testa e poi fece una sorta di linguaccia che poco si sposava con il carattere altolocato che solitamente mostrava di avere. "Miss Simpatia, questo è proprio il tuo nome. A Natale ti regalo un cappello simile, ciao!" salutò dopo aver pagato, alzando una mano per poi inerpicarsi tra la folla di quel mese autunnale.
Faceva freddo, così tanto freddo da far tremare l'intero corpo di Oliver come se un uragano fosse stato evocato al di sotto del cappotto di piuma d'oca che indossava quella mattina. Il Natale era alle porte e la partenza per l'Irlanda, così da sancire il rientro a casa del ragazzo, era imminente. Certo, ne era felice, oltre che emozionato, ma abbandonare il castello di Hogwarts non era una cosa altrettanto allettante: il Grifondoro aveva coltivato amicizie di grande valore, aveva conosciuto persone con le quali gli sarebbe piaciuto moltissimo trascorrere le festività e poi - e questa era un fattore importante circa la sua indecisione - non aveva consegnato ancora tutti i regali in tempo! Doveva sbrigarsi, altrimenti li avrebbe donati soltanto a Gennaio, quando sarebbe tornato alla Scuola di Magia e Stregoneria con aria rilassata, qualche sorriso luminoso, la sua valigia e un nuovo bagaglio di imprecazioni suggeritegli da suo cugino Elijia. A tal proposito, doveva comprare qualcosa anche per lui, quindi quale miglior negozio se non i Tiri Vispi Weasley per un burlone come il parente burlone? L'ironia sprizzava da ogni poro e le labbra di Elijia erano perennemente piegate in una risata senza fine, gli scherzi sarebbero stati il suo pane quotidiano. Mentre Oliver si affrettava a varcare la soglia d'ingresso del suo locale di oggettistica preferito dell'intera Diagon Alley, un pensiero sfrecciò nella sua testa: avrebbe ritrovato entrambe le commesse? Aveva una sorta di conto in sospeso con una di loro, di preciso Miss Daver, la ragazza che ormai aveva scelto di soprannominare "Simpatia" per ovvi motivi. Non avendo molto tempo, purtroppo, non fece scorrere lo sguardo attentamente su ogni reparto del locale, per quanto musica, felicità e divertimento aleggiassero ovunque al pari delle decorazioni natalizie. I Tiri Vispi avevano un fascino straordinario, qualcosa davvero fuori dal comune e se il giovane Caposcuola fosse stato meno serio per colpa dell'etichetta appresa in passato e non solo, allora si sarebbe lasciato andare senza freni in quel vortice di non-sense. *Bando alle ciance, sbrigati* si disse mentalmente, affrettando i movimenti per riuscire a far quadrare i vari impegni di quella giornata. Doveva ancora portare i regali ai suoi concasati preferiti! Dannazione, ridursi all'ultimo secondo non aiutava di certo, del resto era il giorno prima della vigilia di Natale e doveva ringraziare Merlino per aver trovato il negozio di Diagon Alley ancora aperto e non già in ferie. Con due confezioni di Sognisvegli Brevettato, una Trottola Schizzina e un Filtro d'Amore Tumistreghi, Oliver finalmente raggiunse il bancone ed espresse il suo piacere di non essere in una lunga fila con un lungo e profondo sospiro. Quando giunse il suo turno, alzò lo sguardo sulla commessa che aveva di fronte e le rivolse un sorriso. "Prendo questi, per favore" disse per prima cosa, posando i suoi acquisti sulla superficie del bancone. Estrasse un portafogli nero dal quale prese dei Galeoni, aspettando di sapere la somma necessaria per poter pagare. Dopo quel piccolo gesto di routine in un luogo come un negozio, Oliver avrebbe preso due pacchetti regalo dalla borsa a tracolla che portava in spalla, una sacchetta di piccole dimensioni ma in grado di contenere diversi oggetti grazie ad uno splendido Incanto di Estensione Irriconoscibile. I due doni erano rivestiti di semplice carta rossa, piena di brillantini dorati che sembravano tanti puntini luminosi, inoltre sulla cima c'era un fiocco dorato che richiamava con la tinta precedente i colori della Casata del nobile Godric Grifondoro. Coincidenza o meno? Oliver avrebbe posato i regalini sul bancone, sfruttando la momentanea assenza di fila dietro di sé. Individuando Eloise, le avrebbe detto: "Un piccolissimo pensiero alle mie commesse preferite. Avrei voluto fare una confezione regalo esplosiva come la tua, ma non ci sono riuscito, spero possa piacerti lo stesso", affidandole la prima confezione. Al suo interno, dopo essere stata scartata, c'ea una semplicissima scatola di cartone che mostrava una serie di pacchettini più piccoli e ripieni di dolci, in particolare una di orsetti gommosi, un'altra di bastoncini di zucchero bianco e rossi a righe, un'altra di TuttiGusti+1 direttamente dalla scorta preziosa e tanto amata (e purtroppo ormai quasi del tutto finita) del goloso ragazzo lì presente. "Mi auguro che le gelatine al gusto caccola siano di tuo gradimento come per Mos, la mia Puffola Pigmea" avrebbe scherzato Oliver, senza alcuna ripicca né altro, ma semplicemente con un senso dell'umorismo che affondava le radici su episodi del passato, incontri di tempo prima. Una sfera di cristallo con dentro un paesaggio natalizio e neve che cadeva magicamente se scossa concludeva la scatola. "Simpatia, eccoti!" avrebbe così detto se i suoi occhi si fossero posati sull'altra commessa, un volto più familiare e forse più conosciuto, avendo parlato con Sophia in diverse circostanze e non solo sul posto di lavoro. "Ricordi la mia promessa sul cappello di pescatore? Bene, voilà!" Il regalo incartato allo stesso modo celava un libro Babbano che zio Albert aveva consigliato al nipote, un racconto intitolato "Il vecchio e il mare" di un certo Hemingqualcosa, che Oliver aveva letto e apprezzato con tutto se stesso; accanto al testo c'era un cappello colorato, un oggetto che si legava, al pari della storia citata, al campo della pesca tanto sconosciuta al giovane Irlandese. Non era un indumento orribile, ma il ragazzo non avrebbe giurato che attirasse l'attenzione nonché l'apprezzamento della fanciulla. Una sfera di cristallo con dentro un Abete di Natale innevato concludeva il tutto con semplicità. "Buon Natale, miladies!" avrebbe concluso, un sorriso gentile sul suo volto radioso per via dell'atmosfera della festività di quel periodo che tanto adorava.
Riepilogo acquisti: - Sognisvegli Brevettato (x2) - Filtro d'Amore Tumistreghi (x1) - Trottola Schizzina (x1)
Regalini per voi PS: Perdonatemi per aver citato entrambi i vostri personaggi, ma così ho abbreviato i tempi. Ho usato i condizionali per evitare problemi. Per il resto, a voi la scelta.
Sophia- Sfera di cristallo che mostra un Abete di Natale: semplice oggetto di manifattura Babbana; se scosso, la neve scenderà. - Libro Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway - Cappello da pescatore a tema florealeEloise- Sfera di cristallo che mostra un caratteristico sfondo natalizio: se scossa, la neve scenderà. - Pacchettino di orsetti gommosi - Pacchettino di bastoncini di zucchero - Pacchettino di Gelatine TuttiGusti+1
Buon Natale ❤
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