Tiri Vispi Weasley

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view post Posted on 29/6/2018, 12:21
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69y1LBVLa risposta del ragazzino diede a Eloise l’occasione di spostare lo sguardo sui Cannocchiali Tirapugni esposti poco dietro e soppesare il valore di quel prodotto: erano articoli semplici ma efficaci, un sempreverde dei Tiri Vispi Weasley. Non ne aveva mai fatto uso, ma aveva assistito decine di vittime lagnose che lamentavano i danni provocati, un’ottima occasione per vendere qualche Cancellalividi Istantaneo. Approvò mentalmente la scelta del nuovo arrivato, considerando che se mai le fosse stata posta quella stessa domanda non avrebbe avuto idea di cosa rispondere: probabilmente avrebbe optato per quelle molestie su larga scala rappresentate da prodotti come le Paludi Portatili o la Polvere Buiopesto Peruviana.
Prima di poter commentare ad alta voce, il ragazzino incalzò con una nuova domanda, confermando le sue impressioni di poco prima: la curiosità espressa dal volto era equiparabile alla curiosità che effettivamente lo caratterizzava; e quando un’indole del genere si univa a una lingua lunga e ad una parlantina inarrestabile, si finiva per passare il tempo a rispondere alle sue domande. La sensazione netta era quella di trovarsi davanti a un bambino e ai suoi perché.
Non molto più di un attimo prima, lei stessa aveva pensato che Elijah fosse lì per il posto da garzone, e l’idea l’aveva spaventata parecchio; l’evoluzione degli eventi, tuttavia, l’aveva fatta ricredere, ma questo il nuovo arrivato non poteva saperlo. E l’ingenuità, la spontaneità con cui si era espresso, erano un buon punto di partenza su cui fare leva. «Non dovrei dirtelo, ma...» Scoccò un’occhiata al negozio e, dopo aver appurato che non c’erano clienti a portata di orecchio, si avvicinò leggermente verso di lui con fare cospiratorio. «Purtroppo non aveva datto una risposta capace di soddisfare lo staff dei Tiri Vispi...» Rimase in silenzio per un istante, guardando negli occhi quel vulcano di domande che era appena diventato suo collega. «Ma tu sì, sei preso, benvenuto nel negozio di scherzi magici più scoppiettante di tutta la Gran Bretagna! Come ti chiami?» Batté le mani, ponendo fine alla questione e spostandosi dal bancone per evitare ulteriori domande.
Non le dispiaceva quel modo di fare, e la curiosità era una caratteristica che le andava a genio, ma in quel momento aveva un arduo compito da svolgere e preferiva toglierselo in tempo breve. Se aveva inquadrato almeno un po’ l’indole del ragazzino, probabilmente non avrebbe avuto la sua attenzione molto a lungo, ed era meglio ottimizzare i tempi. Via il dente, via il dolore. «Io sono Eloise Lynch, lavoro qui da parecchi anni e ti sto per spiegare com’è organizzato il negozio.» Si voltò di spalle, procedendo verso gli espositori, ma subito fu colpita da un pensiero, e tornò a osservare il ragazzino. «Ah. Le domande alla fine.»
Da quel momento in poi, prese a spostarsi da un lato all’altro del negozio, spiegando com’erano organizzate le varie aree, mostrando i prodotti, raccontando qualche piccante aneddoto sui clienti più bizzarri. Salirono le scale, studiarono gli articoli dedicati agli studenti di Hogwarts, lessero le avvertenze dei prodotti più esplosivi e finalmente arrivarono all’ultima parte. «Con queste bisogna fare estrema attenzione...» Disse, sventolandogli una confezione di Puzzalinfa davanti al naso. «... Già una fialetta è mortale, ma una volta ne è cascata una confezione intera e per una settimana il negozio è stato impraticabile.» La posò con attenzione, sperando che avesse recepito il messaggio. «È per questo che l’espositore ha tutta questa gomma attorno… Bene! Abbiamo finito il giro, hai domande?» Mostrò il suo ghigno, consapevole del fatto che sicuramente ne serbava moltissime.

 
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view post Posted on 25/7/2018, 09:59
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Le bugie vanno più veloci della verità
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Tiri Vispi Weasley!
lago
"F
-f-Francis Bass" ero preso così tanto dall'emozione che in quel momento iniziai addirittura a balbettare. La rossa, mia collega da quel momento, mi aveva appena detto di essere stato preso a lavorare lì, una notizia che mi faceva tremare dal pensiero, forse dalla felicità, non si sa. Balbettare alla domanda di come mi chiamassi era il problema minore, il mio cervello ora era preso da mille pensieri. Da quel momento facevo parte dello staff dei Tiri Vispi Weasley, come da lei presentato, il negozio di scherzi magici più scoppiettante della Gran Bretagna.
"Grazie Eloise, ti seguo nel tuo regno, in questo caso."
Riuscire a stare zitto non faceva parte delle mie azioni qualcosa dovevo dire perchè sennò mi sentivo morire dentro.
Infatti quel: "Le domande alla fine" mi lasciò quasi interdetto, non me l'aspettavo, avrei dovuto seguire il tour guidato del negozio senza poter chiedere nulla al riguardo.

"Ok......" mi limitai ad esclamare un Ok approvando la frase, avrei tenuto tutto dentro, in caso di domande, per poi sparare tutto fuori.
Seguii con particolare interesse la giovane collega, guardavo ogni prodotto dell'area del negozio con fare interessato. Ad ogni suo aneddoto mi lasciavo scappare una risatina, conoscere le varie disavventure dei clienti passati per quel negozio era una cosa fantastica perché significava che lì non ci si annoiava mai. La giovane spiegava ogni oggetto e ogni area del negozio davvero in modo magistrale, si notava che lei dava tutto per quel piccolo luogo, impegnandosi giorno dopo giorno.
Il "tour guidato" terminò al piano superiore, dopo aver letto tutte le avvertenze riguardo ai prodotti esplosivi, ci fermammo alla cosa più pericolosa, l'espositore delle Puzzalinfa.
Vedendomi sventolare una di quelle confezioni davanti al naso sudai freddo, la paura che potesse farne cadere una era altissima, dopo forse bisognava solo scappare via di lì.
La riposò e in quel momento tirai un sospiro di sollievo guardando l'espositore bello che protetto dalla gomma.

"Ora avrei un paio di domande"
Forse anche lei era consapevole che sarebbe andata a finire in questo modo, ma ero così curioso su molti aspetti ma anche abbastanza serio su alcuni punti.
"Una domanda seria, gli scherzi pirotecnici possono essere venduti a tutti i ragazzi? Senza un limite minimo di anni?"
Quella era una domanda sorta nel momento in cui eravamo passati a leggere le varie avvertenze riguardo agli scherzi pirotecnici. Non volevo finire nei guai per aver venduto roba non vendibile ai vari bimbi.
Ah un'ultima cosa, vendiamo roba proibita all'interno di Hogwarts? Se si, queste cose se venissero usate all'interno del castello nei guai finirebbero chi ha eseguito gli scherzi oppure anche noi che li abbiamo venduti?"
Le chiesi le cose forse più importanti che mi vennero per la testa, volevo sembrare una persona attenta ai pericoli. Le domande riguardo ai vari scherzi più idioti e amati da me le tenevo per me, arei trovato una risposta a ogni mio quesito lavorando lì giorno dopo giorno.


 
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view post Posted on 12/9/2018, 12:35
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69y1LBVNon poté che apprezzare lo sforzo del nuovo commesso per trattenere la miriade di domande che gli balzavano in testa. Senza doversi neanche applicare, poteva scorgerle una a una: comparivano quando mostrava i prodotti più peculiari e pericolosi, e gli scorrevano sul volto e negli occhi, mentre le labbra parevano contrarsi lievemente per evitare che gli sfuggissero via. Era un tipo vispo, quel Francis, e non c’era aggettivo migliore per descrivere l’ultimo arrivato in casa Weasley.
Aveva scelto di esercitare su di lui quella disciplina quasi sadica - per un contesto in cui la curiosità era la regina - perché sperava di ridurre le domande all’essenziale; qualsiasi altra conoscenza, dubbio, indagine, avrebbe potuto portarle avanti per conto suo, sperimentando in prima persona le caratteristiche dei prodotti, le avvertenze, le accortezze da esercitare. E fu felice di scoprire, alla fine del giro, che la sua tecnica aveva sortito il risultato sperato: le domande del giovane Bass si rivelarono argute e non scontate.
«Un vero furbacchione.» Le sfuggì dalle labbra, mentre il solito ghigno si delineava nettamente. Il tema era caldo, e di recente erano girate voci sulla possibilità che una nuova lista di articoli proibiti venisse stilata e diffusa. Eloise lo sapeva bene: bisognava essere preparati, in caso di necessità. «La prima regola è: mai prendersi la colpa. Mio figlio è ritornato a casa con questi arnesi infernali!» Imitò la voce stridula di una potenziale mamma inferocita. «Signora, abbiamo dato per scontato che avesse un’età adatta a girare da solo e possedere i nostri prodotti, ma non c’è problema: può cambiarli con una deliziosa Puffola Pigmea.» Rispose alla cliente immaginaria. «E boom, risolto, tutti felici. Tranne forse il ragazzino che dovrà tornare di nascosto a comprarsi il suo Cannocchiale Tirapugni o che so io.» Gli strizzò l’occhio, accingendosi ad arrivare alla conclusione. «E doppio guadagno per noi.»
Un pensiero le balenò in mente, ma preferì aspettare e concludere quella parte di discorso prima di proseguire. «Non c’è un vero limite d’età, più che altro si segue il buonsenso: il limite minimo in genere è aver iniziato Hogwarts; difficilmente i bimbetti gireranno da soli...» Ricordava con chiarezza quando - durante i primi acquisti per Hogwarts - era svicolata ai Tiri Vispi per comprare il suo primo Inchiostro Simpatico direttamente dalle mani di quello che, avrebbe poi scoperto successivamente, si sarebbe rivelato Daddy Toobl. Ecco, quello era un caso eccezionale, ma lo strappo fatto a quella regola non era stato poi così grave.
«Rispetto agli oggetti proibiti a Hogwarts, non ce ne prendiamo la responsabilità. È scritto qui.» Gli indicò un cartello sgargiante, parzialmente nascosto dall’espositore dei Topi Finti. “Se pensi di poter scaricare il barile su di noi, non ci pensare nemmeno: non ci prendiamo alcuna responsabilità sui prodotti proibiti nel posto in cui li usi!”. Quelli con Hogwarts, in sostanza, erano accordi chiari. «Anche se ultimamente potrebbero esserci dei cambiamenti, visto che in seguito agli ultimi fatti accaduti a Hogwarts gira voce che vogliano proibire altro. Sono scettica a riguardo, ma metto le mani avanti.» Dubitava che Peverell avrebbe proibito troppe cose: sicuramente non era il tipo di persona che esige l’ordine in modo maniacale. Eppure, i GUFO di Patrick Swan avevano segnato profondamente l'organizzazione del Castello. «Insomma, anche in questo caso sta al buonsenso degli studenti non farsi becc… Cioè,» Si schiarì la voce. «Non portarli.» Sei sempre un Prefetto, Eloise Lynch, e la Spilla è sempre lì che ti attende.
«Un’ultima cosa: fai attenzione ai ladruncoli da strapazzo, perché di recente ci capita di ospitarne...» Sospirò. «Alcuni dei nostri articoli sono particolarmente allettanti per loro.» Con il mento indicò la Buiopesto, esposta dietro al bancone proprio per quella ragione. «Hanno un metodo sistematico e ben preciso: con una mano attirano la tua attenzione, guardano e cercano...» Si mise a rovistare tra i Topi con la sinistra, guardando interessata e coprendo l’altro braccio con il suo corpo. «E con l’altra mano rubano.» Si staccò dall’espositore, facendogli notare solo in quel momento che un Topo Finto era scivolato nella sua manica.

 
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view post Posted on 23/9/2018, 18:00
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Tiri Vispi Weasley

L
’imponente cappellaio la salutò dall’entrata e con una buffa espressione si tolse il cappello mentre la strega varcava le porte del negozio. Aveva deciso di recarsi ai Tiri Vispi Weasley per alcune commissioni da fare, ma il vero motivo dietro la sua decisione stava nell’umore nero che per giorni l’aveva accompagnata e che ora voleva lasciarsi alle spalle. Tra tutti i negozi che avrebbe potuto visitare, quello dei Tiri Vispi era forse il più adatto. Non nutriva che ammirazione per quei due gemelli che, dal niente, avevano saputo metter su un negozio così ben progettato; si chiese cosa si provasse a veder nascere una propria creatura nel bel mezzo di Diagon Alley. Magari un giorno avrebbe aperto anche lei un negozio, l’incognita al momento però era quello che ci avrebbe venduto.
Si lasciò trasportare da quei colori accesi in un mondo fatto di giochi e infanzia, anche se il negozio non vantava una clientela fatta di soli bambini. C’erano anche ragazzi più grandicelli che si divertivano da matti, forse studenti del quarto e del quinti anno. Fu per quel motivo che Lily decise di fare una lista di cose che avrebbe potuto comprare in futuro, dalla Ricordella potenziata a una di quelle piccole creaturine pelose che sembravano chiamarsi Puffole, qualsiasi cosa che avrebbe potuto renderle più familiare e divertente il soggiorno ad Hogwarts.
C’era tanto da esplorare in quel negozio e, fortunatamente per lei, era abbastanza presto; poteva restare ancora un po’ a vagare su quelle scale rosse che portavano al piano superiore. Si imbattè nei filtri d’amore, che subito rapirono il suo sguardo con tutto quel rosa. Si chiese come ci si sentisse ad essere sotto l’effetto di un filtro d’amore ma era quasi certa che non avrebbe provato quella specie di calore nel petto che sentiva quando ripensava ad Hannah e a quel bacio tanto improvviso quanto strano. Non era un problema che lei fosse una ragazza, il problema era che qualcuno l’avesse attaccata subito dopo quel bacio, rendendo nulla ogni speranza di chiederle perché mai l’avesse baciata se aveva intenzione di lasciarla a marcire in quel giardino.
Si rigirò tra le dita una fiala rosa, facendo ben attenzione a non farla cadere, ma la ripose subito dopo per tornare agli acquisti che doveva fare. Trovò i Mantelli Scudo che le servivano e li portò con se alla cassa, persa in quei pensieri che non riusciva a scrollarsi di dosso. «Salve! Prendo questi due, grazie.» Porse i soldi al commesso, insieme ad un sorriso gentile, e attese pazientemente che tutto fosse in regola.

2x Mantelli scudo di Prima classe
Da scalare dal conto dei Grifondoro, grazie!
:flower:



 
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view post Posted on 17/10/2018, 16:50
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«Non ho mai visitato questo bizzarro negozio, andate pure avanti, vi raggiungo tra poco, abbiamo prenotato per le sei?*» Dorian rassicurò Christopher e Urania con un sorriso e varcò la soglia della bottega.
Si perse in una fiaba e, mentre contemplava gli scaffali ricolmi di ninnoli colorati, si chiese quali leggi presiedessero all’assortimento dei prodotti.
C’erano trottole che saltabeccavano di qua e di là come colorati uccelli, piume variopinte, giocattoli, pozioni e persino cosmetici; una grossa Puffola Pigmea si era appisolata nel placido tepore del mucchio e i commessi si spostavano da uno scaffale all’altro nel tentativo di accondiscendere alle esigenze della nutrita clientela.
Sorrise.
«Che strano posto – si disse – eppure ha qualcosa di piacevole».
Lasciandosi andare si ritrovò in cassa con un’enorme quantità di oggetti. E lo shopping per lui, in fin dei conti, era soprattutto questo: un dolce abbandono.
«Buongiorno, ha un sacchetto abbastanza grande?»


*In Inghilterra si cena prestino!

Per necessità mi considero servito. Non dimenticate di aggiornare il conto e soprattutto le gelatine:ue:
Acquisto:
3 x Mantello Scudo – terza classe (che poi non si dica che non faccio regalini!) = 60 G.
1 x Guanti Scudo – terza classe = 20 G.
1 x Cappello Scudo – terza classe = 20 G.
1 x Mappa “Il Passaggio” = 5 G.
1 x Scacchi Magici, categoria Superior. = 7 G.
3 x Caramella d’Illusione = 18 G.
2 x Anelli dei Gemelli (quattro anelli in totale, due coppie) = 10 G.
1 x Libro: Centomila scherzi di Fred e George = 5G

Totale: 145 G, 29 gelatine d’oro.

Ho provato a fare i calcoli per semplificarvi la vita perché sono un rompipall… ma ricontrollate. :fix:


Edited by Dorian - 18/10/2018, 08:53
 
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view post Posted on 22/10/2018, 15:50
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69y1LBVSapeva che sarebbe stato molto più saggio sfruttare i momenti calmi dei Tiri Vispi Weasley per dedicarsi alla pila di studio che tendeva sempre ad accumularsi, ma non riusciva a resistere al fascino eterno di un Profeta fresco di stampa, di quelli che ancora lasciano un alone di inchiostro quando sfogliati. Quel giorno aveva il naso immerso tra le righe di un articolo di provenienza irlandese - di Galway, per l'esattezza. Era accompagnato dalla foto di un uomo dal volto largo, le gote accese di rosso e l'aria furbesca. Non era particolarmente bello, ma dal modo di vestire e dall'aria ammiccante sembrava facesse di tutto per cercare di apparirlo; guardava fisso in camera, e ammiccava al lettore.
Era stato quel volto ad attirare lo sguardo della rossa: l'aveva già visto suonare per le strade della cittadina, ma non aveva idea del fatto che fosse un mago: a quanto pareva aveva dato qualche problemuccio al Comitato Scuse ai Babbani locali. Faceva uso della magia per esercitare fascino sulle passanti e per portarsele nella mansarda che possedeva in Market Street, e negli ultimi tempi sembrava aver avuto qualche ispirazione in tema di necrofilia. In tempo per Halloween, sembrava aver allestito un ambiente perfetto per una festa a tema orrore. Eloise sollevò le sopracciglia, costringendosi a non chiedersi quali fossero i nomi delle vittime degli incantesimi. Era stato spedito dritto ad Azkaban, con una pena che gli avrebbe rubato il fiore dei suoi anni.
Un rumore proveniente del negozio la fece sussultare lievemente: la lettura l'aveva completamente alienata dal contesto in cui si trovava, e solo ora si rendeva conto che era entrata almeno una cliente. Aguzzando la vista, si accorse di sapere a chi appartenesse quel profilo che gironzolava dalle parti dei Tumistreghi, e - dopo aver chiuso la Gazzetta con decisione per evitare eventuali collegamenti tra quel fatto di cronaca e i loro prodotti - cercò di ricollegare il volto a un nome. Lucy? Lilly? Lisa? Nessuno di questi le suonava, ma nonostante avesse un’idea chiara di chi fosse - Prefetto Grifondoro - il nome non riusciva proprio a sovvenirle. «Ciao, benvenuta!» Si allungò per prendere i Mantelli scelti dalla ragazza, per poi inserirli all’interno di una borsa. «Sono 24 Galeoni, ecco a te.» Le porse il sacchetto, in cui aveva fatto scivolare quattro Gelatine d’Oro.
Il cliente successivo non si fece attendere molto, giusto il tempo di dare una sbirciata ai titoli sulla copertina del Profeta che fino ad allora aveva tralasciato. La sua figura elegante era in netto contrasto con l’entropia caotica e multicolore del negozio, e sebbene un semplice preconcetto avrebbe indotto Eloise a pensare che mai si sarebbe avvicinato a un posto del genere, fu piacevolmente colpita dal vedergli spuntare un sorriso. E non solo: non gli ci volle molto per riempirsi le braccia di articoli. «Professore...» Lo salutò sogghignando e prese nota dei suoi acquisti. «Paura della noia?» Iniziò a insacchettarli facendo attenzione a cosa il professore aveva scelto: la Mappa “Il Passaggio”, ad esempio, avrebbe reso pericolosi una serie di passaggi segreti della Scuola. «Non si preoccupi, sono dotati di Incantesimo di Estensione Irriconoscibile.» Gli porse i due sacchetti e, dopo aver preso i Galeoni, fece scivolare le Gelatine d’Oro sul bancone, con aria cospiratrice. «Non posso dirle come o dove usarle, ma posso suggerirle che la professoressa McLinder potrebbe essere in buona compagnia.» Ghignò, guardandolo fisso. «Buona serata.» Le ultime luci della sera li stavano salutando, le serrande fremevano per essere chiuse e gli stomaci iniziavano a borbottare.



Per Lavender: so che eri in accordo con Francis, ma vista l’attesa mi sono permessa di aggiornarti, non volevo che i Grifi attendessero oltre! Per Doriano, tutto fatto, conto corretto, puoi andare; scusa se non sono riuscita prima, ma il lavoro mi ha rapita!
 
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view post Posted on 23/10/2018, 07:49
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"Si certo grazie-arrivederci-addio" con quella formula in mente ed un sorriso stretto di circostanza, Amber aveva congedato l'ultimo cliente di quella giornata. Il foglietto con le commissioni per la casata le aveva messo fretta per tutto il giorno, ed era arrivato il momento di portare a termine i suoi compiti. Afferrò in ordine: borsa, mantello, cappello e pergamena prima di ricordare di dover anche chiudere il Wizard e portare le chiavi a Niahndra per il turno successivo della settimana seguente. Rapida come un fantasma in corsa, attraversò tutto lo store e si catapultò fuori. Doveva andare a Diagon Alley e doveva farlo alla velocità della luce. Era incredibile come l'intera Londra magica avesse deciso di riversarsi in strada proprio quando a lei serviva avere le vie sgombre. Sbuffando si fece largo a fatica tra un gruppo di ciarloni ed un mezzo gigante, prima di arrivare davanti al muro di mattoni. Pochi tocchi ben studiati ed il passaggio di Daisy Dodderidge si aprì davanti a lei. Attese che la magia si compisse del tutto, prima di scattare in avanti ed a lunghe falcate raggiungere i Tiri Vispi. Si permise un sospiro di sollievo solo dopo aver messo ufficialmente piede nel negozio dei gemelli. Non era ancora chiuso, poteva ancora farcela anche se forse sarebbe tornata ad Hogwarts con la passaporta del commesso di turno. Con l'elenco in mano ed un cesto, passò a raccogliere il necessario per quel particolare evento, sperando in cuor suo di trovare Eloise - con la quale era riuscita a scambiare pochissime parole dall'inizio dell'anno scolastico. Con un solo ingrediente mancante, che a sua insaputa si trovava in un contenitore vicino al bancone, si avviò quindi alla cassa. «Ciao, ehm.. avrei bisogno di questi e... ah, sì» allungò una mano per indicare anche un pasticcetto svenevole, con quello aveva depennato tutte le voci nella lista «...questo». A pagare quel giorno avrebbe pensato la casata, per una volta i suoi galeoni potevano ritenersi risparmiati. «Grazie» Ce l'aveva fatta per un soffio.



:fru: :fru: :fru: :fru: :fru:

3 caccabombe
1 pasticcetto svenevole
4 torroni sanguinolenti
... tutto sul conto di Tassorosso.

Grazie
:flower:
 
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view post Posted on 6/11/2018, 12:18
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69y1LBVMai le era successo di dover coprire i turni di un collega tanto frequentemente quanto in quel periodo, in cui il giovane Grifondoro Francis Bass pareva aver acquisito un’abilità speciale nel tirare pacchi. Non le dispiaceva stare ai Tiri Vispi, luogo che per lei era una seconda casa, ma non capiva perché il collega trovasse sempre di meglio da fare. Lei, d’altro canto, non avrebbe disdegnato un po’ più di tempo a disposizione per gironzolare tra Hogwarts e Diagon Alley.
Da dietro il bancone, osservava il viavai fuori dalla porta con una nota di invidia nello sguardo. Erano arrivati i primi freddi, il sole era ormai calato e i respiri dei maghi di passaggio disegnavano nuvolette fumose. Il clima doveva essere frizzantino, là fuori, e passeggiare lentamente con l’aria fresca che pizzica la pelle era ciò che aveva intenzione di fare non appena chiuso il negozio, nel giro di dieci minuti. Hogwarts la richiamava all’ordine, beninteso, ma avrebbe cercato di accontentarsi del tragitto tra i Tiri Vispi e la Passaporta.
Stava ancora scrutando fuori dai vetri del negozio quando vide la figura di una cliente avvicinarsi all’ingresso. E non era una cliente qualsiasi: avrebbe riconosciuto quei capelli e quei tratti più o meno ovunque. «Ambie, ciao! Cosa ti porta qui?» Sorrise, spontaneamente sorpresa da quella visita. Quando possibile, per chi desiderava, faceva da corriere per le merci (di contrabbando e non) dei Tiri. Le faceva piacere potersi rendere utile, pur non disdegnando le visite impreviste di chi passava da lì.
Spostò lo sguardo sugli articoli che l’amica aveva portato in cassa, improvvisamente colpita da una consapevolezza. «Oh. Conosco questa roba.» Scosse impercettibilmente la testa, alzando gli occhi al cielo. «Ti avrei risparmiato la visita se avessi saputo che il mio collega non ci sarebbe stato, ma è stata una cosa dell’ultimo momento.» Si mise a imbustare gli articoli con rapidità, contando a mente quanto avrebbe speso Tassorosso. «Stai tornando a Hogwarts? Vieni con me?» Il sacchetto e la Gelatina d’Oro erano pronti e, una volta incassata la cifra dovuta, anche lei lo sarebbe stato.
«Ciao Fred! Ciao George! Sto andando, chiudete voi?» Il suo busto si era sporto nel retrobottega, mentre i suoi piedi erano rimasti nei pressi del bancone, in attesa del saluto e della risposta affermativa. Una volta ottenuti, tornò a rivolgersi verso Amber, gioviale: l’idea di poter tornare a casa insieme a lei le metteva allegria, considerato il fatto che il tempo speso insieme era sempre sacrificato. Mantello sulle spalle, sciarpa avvolta al collo e berretto alla mano: tempo un minuto e fu pronta per andare.



Aggiornata, donzella!
 
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view post Posted on 7/11/2018, 21:35
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I registri erano aggiornati, le scope lucidate, le divise appese in ordine di taglia. Già sulla soglia, Elizabeth spense le luci con un colpo di bacchetta e finalmente si chiuse la porta alle spalle, solo per varcare poco dopo quella di Tiri Vispi.
Superando a passo deciso il Cappellaio, che l'aveva salutata con un cenno del capo e un sorriso irridente, non seppe trattenere un sospiro di nostalgia: l'ultima volta che era stata lì, non era nemmeno maggiorenne. Poi c'era stata Azkaban, che le aveva fatto passare la voglia di ridere per un bel pezzo, e poi la fuga in Irlanda. Nell'ultimo anno, pur lavorando a pochi passi dal negozio di scherzi, se n'era tenuta alla larga, come del resto faceva con tutti i luoghi dove, semplicemente, non voleva tornare da sola.
Dopo l'ultima, dilaniante visita alla lapide di Dewie, tuttavia, aveva deciso che, se doveva vivere per due, era il caso di darsi da fare.
Fu così che quella sera entrò nella bottega deserta e semibuia, nell'inconfondibile atmosfera di un'attività che si accinge a chiudere per la notte. Un motivo in più per fare in fretta e tanto meglio, la tortura dei ricordi l'avrebbe rimandata alla volta successiva.
Sebbene in quegli anni la disposizione della merce fosse cambiata, Elizabeth non faticò a trovare tutto ciò che le serviva e in pochi minuti raggiunse la cassa, facendo levitare gli articoli scelti davanti a sé: una confezione di Detonazioni Deluxe, un topo finto, tre Pasticcetti Svenevoli, una stecca di Torrone Sanguinolento, Orecchie Oblunghe, un sacchetto di Pallottole Puzzole, un paio di Guanti Scudo e due Detonatori Abbindolanti che sperava di cuore non le cadessero.
Dietro al bancone non c'era nessuno ed Elizabeth adagiò con cura gli oggetti prima di sporgersi verso la porta del retrobottega e chiamare a voce non troppo alta: «Ehilà? Fred? George?»
Chissà se i gemelli si sarebbero ricordati di lei: dopotutto, erano sempre stati amici più che altro di Shedir. Tuttavia, anche gli altri, lei compresa, avevano condiviso con loro qualche bevuta e qualche avventura non troppo legale: il rispetto reciproco che era venuto a crearsi aveva persino fatto sì che Tiri Vispi fosse l'unico negozio in cui non avevano mai nemmeno
provato a rubare. Il rispetto reciproco e, naturalmente, il sadismo di quei due pazzi furiosi, che rendeva assai poco desiderabile attirarsi una loro vendetta.




Naturalmente lo so che non sono i gemelli a servire, ma Elizabeth no, quindi perdonatela se vi ha chiamati Fred e George :*-*:

Riassumendo:
1x Guanti Scudo terza classe - 20 galeoni
1x Orecchie Oblunghe - 7 galeoni (che poi, sono riutilizzabili o a utilizzo singolo?)
1x Detonazioni Deluxe - 7 galeoni
1x Topo finto - 1 galeone
1x Pallottole Puzzole - 2 galeoni
2x Detonatori Abbindolanti - 2 galeoni
1x Torrone Sanguinolento - 15 falci
3x Pasticcetti Svenevoli - 9 falci

In totale da scalare dovrebbero essere 40 galeoni e 7 falci, il che vuole anche dire otto gelatine per moi :zomp:
 
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view post Posted on 9/11/2018, 19:18
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LA MANGIAMORTE

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Le foglie oramai avevano da lungo abbondato le chiome degli alberi e giacevano ai lati delle strade, scricchiolando sotto il peso degli avventori che si affollavano per queste, sia che fossero babbane o magiche, come Diagon Alley. Quello che diversificava però i due luoghi erano chi popolava quelle vie, mentre in una vi erano volti lunghi e grigi, uomini e donne che camminavano con fare frenetico diretti verso un pub per la classica bevuta, prima di coricarsi nella loro stanza in una triste casa che condividevano con estranei; l’altra era colma di un vociare allegro, capelli a punta e mantelli svolazzanti e decorazioni natalizie che iniziavano a prendere vita. Vi era gioia nell’aria e anche nel cuore di Rowena che muoveva i propri passi verso l’unico negozio che non avrebbe mai pensato di frequentare. Poggiata la mano sul pomello fece il suo ingresso e chiusa la porta alle spalle, si guardò mollemente attorno. Vi era qualsiasi cosa che potesse passare per la testa di un giovane e particolarmente burlone mago, eppure non fu quello ad attirare la sua attenzione.

-Ah eccola!-

prese due sacchetti di polvere buio pesto peruviana che appoggiò nel cestino che aveva raccolto vicino all’ingresso, per poi continuare il suo giro.

-Uhm…-

aveva messo gli occhi stelle caramelle illusione e sui detonatori abbindolanti, anche quelli le potevano tornare utile in qualche modo, in seguito, allungò la mano per afferrare la tinta bionda, particolarmente utile per poi dirigersi verso il banco. Fu solo in quel momento che intravide un oggetto che pensava non potesse esistere. Una mappa con i passaggi segreti di Hogwarts e un sorriso beffardo, si stirò tra le labbra, chiedendosi da quanto quell’oggetto fosse di pubblico dominio. Pensare che lei si era ingegnata in mille modi per fare entrare e uscire adepti dal castello quando vi era una mappa, che le avrebbe potuto agevolare di molto il lavoro. Scosse il capo e l’adagiò assieme al resto degli oggetti per poi recarsi infine al bancone. Fù mentre attendeva il proprio turno per pagare, davanti vi era una giovane donna dalla figura sottile, che i guanti scudo appoggiati vicini al banco, attirarono la sua attenzione. Non costavano molto e sembravano particolarmente utili in determinate occasioni.

-Eccomi! Salve prendo questi qua!-

fece in direzione del garzone, porgendogli il cestino colmo d’acquisti.


// Ho fatto i conti, controllate se sono giusti XD Per necessità, se non è un problema troppo grosso posso considerarmi servita?

2 x polvere buio pesto (20g)
2 x caramelle illusione (12g)
1x tinta liscia capelli bionda (1g)
1x sogni svegli brevettanti (1g)
1xDetonatori Abbindolanti (1g)
1x mappa il passaggio (5g)
1x guanti scudo (20g)

totale 60 Galeoni = 12 gelatine//


Edited by Rowena Abyss - 11/11/2018, 18:07
 
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Secondo Anno

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WOLFGANG BOGDANOW
PREFETTO SERPEVERDE
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Pioveva.

Erano due settimane che non smetteva di piovere, ma non poteva rimandare ancora a lungo la sua piccola scampagnata: quello era l'ultimo weekend libero per almeno un mese, i prossimi li avrebbe dovuti passare di ronda al Castello e avrebbe dovuto dire addio alla visita ai Tiri Vispi Weasley. Non sapeva neppure lui perché aveva così tanto desiderio di andarsene a Diagon Alley: solo che, dopo aver ricevuto due Anelli Gemelli, Wolf aveva sentito nascere l'interesse per quello che quel negozio aveva da offrirgli. Per questo motivo, nonostante la pioggia che gli appesantiva i capelli e bagnava i vestiti, in quel momento il Serpeverde stava facendo il suo ingresso nel negozio di scherzi più famoso di Londra: entrando, ebbe l'impressione di essere caduto nella Tana del Bianconiglio, finendo in un mondo completamente nuovo e al di fuori delle regole della logica - bidoni, scaffali a tre piani ed espositori con articoli a lui sconosciuti, oltre che una testa assurda dalla cui bocca uscivano a fontanella delle confezioni di "Dio-solo-sa-cosa".

Avvicinandosi, si rese conto che le confezioni in questione contenevano le celeberrime "Pasticche Vomitose", mentre al secondo piano trovò addirittura dei Filtri d'Amore - e dire che pensava che quella robaccia fosse vietata ad Hogwarts: non aveva alcuna intenzione di gonfiare il suo ego o di essere eccessivamente umile, ma il pensiero lo disturbava abbastanza. Nonostante l'eleganza dell'esposizione, non aveva alcuna intenzione di diventare tanto paranoico da non osare più mangiare nulla se non quello preparato singolarmente da degli Elfi Domestici: dei, i Filtri d'Amore erano forse più pericolosi di alcune degli oggetti venduti da Safarà. Lasciando perdere i suddetti filtri - che non aveva alcuna intenzione di comprare, grazie tante - c'erano però alcuni oggetti che avevano definitivamente attirato la sua attenzione.

Dopo aver radunato ciò che aveva intenzione di comprare, si diresse al bancone per attirare l'attenzione del commesso di turno - un ragazza poco più grande di lui, con capelli color di fuoco e il viso pieno di lentiggini, l'altro Prefetto di Tassorosso. Non aveva ancora avuto l'occasione di fare qualche turno insieme né aveva mai avuto l'occasione per conoscere o ricordare il suo nome - dei, era pessimo con quelle cretinate.

Hei, tutto bene? - Wolf mollò sul bancone tutto ciò che gli interessava, facendo un rapido conto di ciò che avrebbe speso - Dovrebbero essere 48 Galeoni, giusto? Senti, non è che mi spiegheresti a cosa servirebbero le Gelatine?

Appena entrato nel negozio, aveva notato un cartello strano - ogni cinque Galeoni di spesa, una Gelatina d'Oro in omaggio - che, per lui, proprio non aveva alcun senso.


POLVERE BUIOPESTO PERUVIANA - 10 GALEONI
PUFFOLA PIGMEA ROSSA (X2) - 6 GALEONI
MAPPA "IL PASSAGGIO" - 5 GALEONI
ORECCHIE OBLUNGHE - 7 GALEONI
CAPPELLO SCUDO - 2O GALEONI



Se non ho sbagliato i conti sono 48 Galeoni e 9 Gelatine: non è che potrei essere servito da Eloise? Le avevo promesso di passare a trovarla!
 
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view post Posted on 13/11/2018, 21:47
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69y1LBVIl polveroso magazzino si distingueva dal resto del negozio per la sua atmosfera cupa e buia. Non erano molti ad averci messo piede - giusto quelli che i Gemelli sceglievano come cavie per i loro nuovi prodotti - ma in quei casi cambiava veste in funzione dello scenario che i due Weasley decidevano di utilizzare. La stessa Eloise era finita là dietro, e si era spaventata a tal punto di voler fare richiesta per quel lavoro.
Ora, invece che sperimentare diavolerie instabili e pericolose, era relegata nel retro con un semplice compito: ritrovare un ordine di almeno un centinaio tra guanti e cappelli scudo, che era stato rimandato indietro dal capo della Squadra Antimago in persona. Non sarebbe stato così complicato, se fossero stati di dimensione ordinaria, ma era già un po’ di tempo che i Gemelli avevano preso a utilizzare l’Incanto di Estensione Irriconoscibile per pura comodità. Fattore che rendeva il suo compito quasi impossibile.
Una voce proveniente dal negozio catturò la sua attenzione: sapendo che Francis era in giro per il negozio aveva momentaneamente lasciato il bancone, ma ora la sua presenza tornava ad essere richiesta. O meglio, quella di Fred e George. «Niente Fred e George: solo io.» Sbucò dalla tenda che separava le due zone, rivolgendosi direttamente alla cliente. Non la conosceva direttamente, ma l’aveva già vista, e non in poche occasioni: ogni volta che ammirava i prodotti in vetrina di Accessori di Prima Qualità per il Quidditch, lei era lì, oltre il vetro, a servire i clienti. E pur avendo in suo possesso la scopa più rapida sul mercato non era riuscita a perdere l’interesse per il negozio: riuscivano ad avere sempre qualche chicca di prodotto in grado di attirare l’attenzione di appassionati come lei. «Li conosci?» Mentre iniziava a imbustare gli articoli, le sfuggì la domanda curiosa, accompagnata da un sorriso. Forse non avevano così tanti anni di differenza, e Diagon Alley non era poi così grande. «Sono 40 Galeoni e 7 Falci, ecco a te il resto, gli articoli e le gelatine.»

Solo mezz’ora e approfondite esplorazioni dopo riuscì a ottonere il risultato sperato: la scatola perduta era stata ritrovata, e il prezioso carico era stato messo in salvo: ecco come il timore di vedersi detrarre centinaia di Galeoni dal conto (cosa che non era mai successa, in verità) si era dissipato in un secondo, rispedendola davanti al balcone con un innaturale sorriso sereno dipinto in volto.
La cliente successiva era una strega dai tratti duri, con zigomi spigolosi e capelli voluminosi. Non sembrava tipo da shopping ai Tiri Vispi, eppure si presentò al balcone con una certa verve ed energia tali da suggerire ad Eloise di non lasciarsi ingannare dall’aspetto fisico. «Ecco a te gli articoli, sono 60 Galeoni.» Le sorrise, guardandola allontanarsi nel fiume colorato delle vie di Diagon Alley.

Le scartoffie burocratiche che ricoprivano il bancone avevano decisamente poco a che fare con gli scherzi magici, con i gemelli Weasley o con i Tiri Vispi in generale. Alternava rapide scritte vergate a penna con compulsivi bocconcini a una piuma di zucchero, rischiando più di una volta di finire a sgranocchiare la piuma di inchiostro al posto del dolciume.
Non era la prima volta che si portava in negozio cose da fare - compiti e libri erano all’ordine del giorno, ma si sarebbe evitata volentieri quel genere di mansioni. Eppure, i tempi erano stretti e se non fosse data da fare la gita autunnale a Hogsmeade sarebbe stata a rischio.
Sollevò lo sguardo sul negozio, mediamente gremito di clienti, ed intravide fugacemente un ragazzo che riconobbe come studente di Hogwarts. Si stava dirigendo alla parte superiore della bottega (che fosse interessato ai Filtri d’Amore? Non sarebbe stato il primo…) e, dopo essersi assicurata che tutto fosse a posto, tornò a concentrarsi sugli elenchi che stava riempiendo.
«Tutto bene, tu?» La piuma di zucchero appoggiata sul labbro inferiorire e il capo chino sulle scartoffie, Eloise Lynch si era completamente distratta dall’ambiente circostante, rispondendo alla domanda come se le fosse stata rivolta da un compagno in Sala Comune. Quando si rese conto che si trattava di un cliente e che attendeva la sua attenzione, sobbalzò di sorpresa e si alzò in piedi di scatto. «Eccomi, eccomi! Ora vediamo gli articoli...» Si mise a trafficare con la merce, constatando che si trattava proprio del compagno che aveva individuato poco prima. Non avrebbe saputo dire di chi si trattasse, ma riconosceva in lui un collega Prefetto.
«Le Gelatine, eh?» Ghignò furbescamente, lanciando un rapido sguardo a una cliente poco distante. Si sporse in avanti con il busto, con aria confabulatoria. «Non posso dirti granché, ma diciamo che servono ad accedere a dei prodotti che… Che qui non abbiamo, ecco. Non dovrai cercare troppo lontano da dove bazzichi di solito… Più in alto, semplicemente.» Si raddrizzò come se nulla fosse stato, constatando che la strega si era avvicinata. «Piuttosto, hai idea di come si compilino questi elenchi per i primini ammessi alla gita a Hogsmeade?» Indicò le scartoffie con cui stava avendo a che fare da quel pomeriggio, frustrata.



Mannaggiavvoi! Troppi PG interessanti in troppo poco tempo! Gli ami lanciati possono essere seguiti o meno, a vostra discrezione, io sono qui!
@Elizabeth: le Orecchie Oblunghe non si consumano!

Aggiornati!
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 12/12/2018, 15:58






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Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni


Il giro a Diagon Alley proseguiva, ma Elijah doveva visitare solo un ultimo negozio. Lì avrebbe trovato parecchie cose di cui aveva bisogno, per fortuna. Gli acquisti lo annoiavano parecchio e li riduceva sempre allo stretto indispensabile.
Ai Tiri Vispi regnava la stessa confusione di sempre. Chi urlava da una parte, chi rideva dall’altra. Meditò per un attimo di ritornare sui suoi passi, si morse un labbro ma rimase al suo posto.
Era una tortura quel negozio!
- Ciao. Avrei bisogno di due set di Scacchi Magici, una Ricordella e una confezione di 10 Piume Autoinchiostranti – rimase un attimo in silenzio – Potrei avere, per favore, tre pacchetti regalo? Grazie mille!
Iniziò a contare i secondi che lo separavano dalla fuga da quel luogo infestato di gente chiassosa.



____________

- Scacchi Magici ( x2 )
- Piuma Autoinchiostrante ( x 10 )
- Ricordella ( x1 )

Per comodità, mi ritengo già servito. Grazie mille :flower:



Edited by Elijah Matthew Sullivan - 13/12/2018, 06:45
 
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view post Posted on 19/12/2018, 15:13
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Natale, tempo di regali, freddo e serate attorno al camino. Vath aveva deciso di scrollarsi di dosso definitivamente la scomparsa di Sybella organizzando una festa per la Vigilia di Natale a casa sua invitando pochi intimi e avrebbe fatto ad ognuno di loro un regalo. Così, adocchiando la vetrina dei gemelli Weasley, si decise ad entrare. Il caos all'interno stonava con la sua intera figura, e, una volta che prese gli oggetti e la Puffola pigmea arancione, si sarebbe avvicinato al bancone schiarendosi la voce con due colpetti di tosse. «Buongiorno, vorrei questi oggetti, più questo animaletto da compagnia. Alcuni di essi sono dei regali, potrebbe incartarmeli?» Avrebbe posato delicatamente gli oggetti sul legno del bancone, in attesa di essere servito.

//Orecchie oblunghe 7 galeoni
Anelli dei gemelli 5 galeoni (regalo)
Puffola pigmea Arancione 3 galeoni (regalo)
Libro: Centomila scherzi di Fred e George. +1 mana 5 galeoni.
Scacchi magici (regalo) 5 galeoni

Totale 25 galeoni.

Per comodità dato che alcuni di questi sono regali mi riterrei servito. Grazie mille. :zalve:
 
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view post Posted on 28/12/2018, 11:07
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69y1LBVIl bianco e il rosso regnavano sovrani in ogni negozio, ma non ai Tiri Vispi. Delicate decorazioni di agrifoglio e timide spruzzate di neve agghindavano le vetrine del mondo magico e di quello babbano, ma non dei Tiri Vispi. Carole di Natale accompagnavano gli acquisti degli ultimi minuti, ma non ai Tiri Vispi.
Era come se lo spirito del Natale si fosse incarnato in una versione più forte e travolgente, senza trascurare il modo in cui le cose venivano solitamente fatte da quelle parti: cascate di bastoncini di zucchero si riversavano su quei clienti che sostavano troppo a lungo davanti a un espositore, sopraffatti dalla loro indecisione e incapaci di capire che bloccavano il flusso degli altri avventori. Pagliacci nel pacchetto vestiti a festa strillavano carole stonate, mentre scatole decorate giganti minacciavano di impacchettare i maghetti più giovani.
Abituata com’era al delirio locale, Eloise neanche si accorgeva del disordine che avvolgeva il negozio. Tuttavia, la quantità di acquirenti e di regali da impacchettare rendeva il lavoro di quei giorni un caos ineguagliabile. I capelli disordinati erano avvolti in una coda di fortuna, per cui non aveva speso più di sette secondi, e il viso stropicciato tradiva un certo affanno. Ogni cliente veniva servito e salutato in un tempo da record, mentre il successivo già si avvicinava: era un interminabile flusso di articoli, galeoni, pacchetti.
«Elijah, ciao! Ma certo!» Fece un cenno al giovane studentello di Hogwarts che le avevano affiancato in quei giorni di delirio, il cui compito era recuperare gli articoli richiesti. «Sei arrivato nel momento più sbagliato possibile, la situazione è allucinante… E sono 17 Galeoni e 13 Falci!» Gli porse il sacchetto con i regali e lo salutò con affetto, grata di aver incrociato un volto amico in mezzo a tutta quella calca. «Buon Natale!»
Fu una reazione ben diversa, quella che ebbe quando incrociò lo sguardo di Vath Remar. Per quanto cercasse di contenersi, per quanto avesse compreso che il Ministeriale avesse agito in un modo ben preciso con il solo scopo di impartire agli studenti una lezione più profonda della semplice Smaterializzazione, non riusciva a guardarlo con rispetto. Non aveva approvato il metodo, e non le piaceva l’idea di tornare di averci a che fare. «Buongiorno…» Era un cliente come gli altri, dopotutto. «Certo, nessun problema.» I toni misurati come quello non le appartenevano, ma sapeva che era la scelta corretta per evitare exploit di qualsiasi tipo. «Sono 25 Galeoni. Arrivederci, e buon Natale!» Vai, Smaterializzati verso l’infinito e oltre, Cooperatore Magico!



Aggiornati!
 
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395 replies since 26/7/2007, 14:22   15599 views
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