Tiri Vispi Weasley

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view post Posted on 28/12/2018, 17:38
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entropia.

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NIEVE RIGOS
« I wanna contribute to the chaos »
Nieve aveva riscoperto il piacere degli acquisti natalizi da poco meno di un anno. Non le faceva onore ammetterlo, ma si era concentrata così a lungo sul bisogno di riceverne che non aveva mai prestato la dovuta attenzione all’attività inversa. Per una persona come lei, cresciuta nella privazione e plasmata dal desiderio dell’impossibile e che, per giunta, sguazzava nel contrasto, trovare un equilibrio tra egoismo ed altruismo aveva le sembianze di un’impresa titanica. Il presente consegnato a Thalia sulle Alpi, dodici mesi prima, era sopravvenuto a darle manforte nel percorso verso la crescita e l’inversione dei ruoli; e il pacchetto recapitato presso il suo dormitorio da Elijah aveva fatto il resto.
Quando varcò la soglia dei Tiri Vispi Weasley, al termine del proprio orario di lavoro, si concesse un sospiro di sollievo. Meno di un secondo dopo, stava già sorridendo all’indirizzo dei clienti presenti nel negozio: non solo era consapevole dell’importanza della confusione per gli affari, ma apprezzava il cicaleccio della calca in quel particolare periodo dell’anno. Non che deponesse a favore di una rapida toccata e fuga! D'altra parte, era un bene che Nieve non avesse particolari impegni quel pomeriggio: le pergamene di Pozioni potevano aspettare!
Si dedicò a una lenta perlustrazione del locale, concedendosi il lusso di un doppio giro per essere sicura di aver preso ogni cosa. Quando il suo sguardo cadde sulle scaffalature che contenevano i dolciumi, le mani scattarono ben prima che qualsiasi riflessione potesse intromettersi a dissuaderla. Raggiunse la cassa con le braccia stipate di materiale.

«Buonasera,» fece con tono frizzante, scostando i capelli chiarissimi dal volto. «Dovremmo esserci quasi. Ho preso: una crostatina canarina, un cancella-lividi istantaneo, una boccetta di inchiostro simpatico, una ricordella potenziata, un bracciale della bestia eeeee…» Estrasse da sotto l’ascella un volume dalla copertina giocosa, che aveva sottratto a un cliente distratto mentre era impegnato a soppesare il contenuto di un pacchetto di pasticche vomitose. «… questo libro. Mi mancano solo gli scacchi superior, che non ho avuto il coraggio di toccare per paura di romperli, e dovrei aver finito. Ti scoccia farmi una confezione regalo rinforzata per quelli? Da qui alla Sala Comune, la strada è lunga e irta di possibili scivoloni.»

Sorrise — galeoni, falci e zellini alla mano.
code © psiche


Ricapitolando:

Crostatina canarina (x1) - 12 falci
Cancella-lividi istantaneo (x1) - 1 galeone
Inchiostro simpatico (x1) - 10 falci
Ricordella potenziata (x1) - 7 galeoni
Bracciale della bestia (x1) - 4 galeoni
Scacchi superior (x1) - 7 galeoni
Libro: centomila scherzi Fred e George (x1) - 5 galeoni

Grazie millissime! :flower:
P.S. La role è retrodatata rispetto al ballo invernale, tanto per contestualizzare.
P.P.S. Mi considero servita solo perché, come direbbe il Bianconiglio, sono in ritardo in arciritardissimo.


Edited by ~ Nieve Rigos - 28/12/2018, 20:18
 
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view post Posted on 4/1/2019, 10:35
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69y1LBVNatale era sempre più prossimo, ed era come se con il passare non solo dei giorni, ma anche delle ore, la frenesia aumentasse esponenzialmente. Chiunque - lei inclusa - cercava di concludere gli acquisti per tempo, generando un'energia cinetica inarrestabile in ogni angolo del Mondo Magico.
Salutato un cliente, si preparò servire il successivo: era una creatura mitologica fatta di articoli in bilico, oggetti prossimi alla caduta e i capelli chiarissimi di Nieve Rigos. «Hai usato un Wingardium Leviosa per riuscire a tenere tutta quella roba in mano?» Ghignò, aiutandola a spostare gli acquisti dalle sue braccia al bancone. Erano talmente tanti da ricoprirne quasi completamente la superficie. «Volo!»
Sgusciò tra i clienti in attesa a testa bassa, cercando di recuperare gli Scacchi Magici Superior senza che nessuno le chiedesse una qualche informazione. Aveva un giovane collega che era stato preso in prova proprio con quello scopo, se avessero voluto saperne di più avrebbero dovuto chiedere a lui, altrimenti la coda al bancone sarebbe presto arrivata fino alla strada.
Presi gli Scacchi, evitata la collisione con un gruppetto di maghetti in età pre-Hogwarts, tornò verso il bancone. «Alla fine ho rischiato io di distruggerli!» Un sospiro di sollievo accompagnò il lento gesto con cui li posò sul bancone. Non si era mai capacitata del fatto che un articolo così delicato potesse risiedere tra gli espositori dei Tiri. «L'imballaggio è d'obbligo!» Prese i sacchetti regalo alla sua destra, protetti da un paio di incantesimi studiati ad hoc per quel compito.
Finì di segnare il resto degli acquisti, imbustò pacchetti, confezioni e Gelatine, e porse il tutto alla compagna di scuola. «Sono 18 Galeoni e 5 Falci!» Salutatala con un cenno, si preparò a dedicarsi al cliente che seguiva. Avanti il prossimo.



Aggiornata.
 
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view post Posted on 16/1/2019, 17:32
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Un frullo d'ali, un ticchettio sul vetro. Il gufo attendeva quasi con algida superbia di esser ricevuto dalla commessa. Tra le zampe una busta e un sacchettino di cuoio con all'interno 35 galeoni.

Mademoiselle Lynch,
Con la presente vorrei acquistare n° 1 Drago Artificiale del dottor Filibuster, n° 1 sacchetto di polvere Buiopesto Peruviana e n° 1 valigetta di palude portatile immensa.
Allegata alla missiva troverà il sacchetto con i galeoni necessari all'acquisto.
Colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti,
Vath Remar.
 
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view post Posted on 21/1/2019, 18:34
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69y1LBVLe dita della mano destra di Eloise ticchettavano impazientemente sul bancone, aggiungendo un ritmo costante e frenetico alla cacofonia di suoni che già popolava l’ambiente. Aveva un paio di faccende che l’attendevano nel retrobottega - nulla più che un rapido inventario di Cappelli Decapitanti e un’analisi dei dolciumi rimasti - ma sapeva che di lì a cinque minuti sarebbe arrivato il nuovo, ennesimo garzone a farle da collega.
Era curiosa di conoscerlo: pur essendoci rimasta male per i rapidi abbandoni di Emma e Francis, e pur non essendo mai riuscita a trovare qualcuno di paragonabile a Sophia, manteneva in cuore una fiammella di speranza. I gemelli non le avevano svelato granché sull’indole dell’ultimo acquisto - sapeva solo che si trattava di un giovane Serpino. Trovandosi mediamente bene con gli esponenti della Casata verdeargento, aveva qualche base su cui gettare le basi delle sue speranze.
Imprevisto, ad anticipare la visita del nuovo commesso, fu un ticchettio e un frullo d’ali. Spostando lo sguardo sulla porta, individuò il profilo di un grosso gufo in attesa sull’uscio, un’ombra scura a contrasto con la luce esterna. Azzerate le distanze gli allungò un biscottino gufico, sfilandogli dal becco l’ordine che portava con sé.
La pergamena srotolata crepitò tra le sue dita prima di svelare il nome del cliente: Vath Remar, ancora una volta, tornava a bussare alle porte della sua vita. Com’era riuscita a non vederlo fino ad allora? Lesse rapidamente le lettere vergate in una grafia elegante, per poi dirigersi verso gli scaffali che contenevano quanto ordinato. Messo il tutto all’interno di una scatola che i gemelli avevano progettato espressamente per ordini di quel tipo - per alleggerire il compito dei gufi - e si avvicinò alla zampa del pennuto per affidargli il pacchetto. Al suo interno, Remar avrebbe trovato non solo gli articoli richiesti, ma anche un discreta quantità di Gelatine d’Oro, il tutto accompagnato da un appunto rapido, segnato sul retro della pergamena.

Gentile Cooperatore Magico,
All'interno dovrebbe esserci tutto.
Spero non voglia far esplodere il Ministero.
E.L.

Forse aiutata dal buon umore, probabilmente spinta dalla presenza unicamente astratta del Ministeriale, aveva deciso di cedere alla punta di ironia che le scorreva nelle vene. E, dopo aver salutato il gufo con un secondo biscotto, tornò verso il bancone.
Non l’aveva ancora raggiunto, che la porta si aprì.



Vath, aggiornatissimo.
Heineken, El ti attende.
 
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view post Posted on 22/1/2019, 13:45

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Daniel Anderson

II° Anno - Serpeverde - 14 anni
Era arrivato il momento di trovarsi un nuovo impiego, dopo aver abbandonato quello ai Tre Manici di Scopa non ne aveva sentito la necessità di cercarne un altro, ma la sua situazione ora era completamente diversa, doveva contare solo ed unicamente sulle sue forze. Aveva passato le ultime settimane alla ricerca di un'opportunità che finalmente, era arrivata. Ed ora eccolo lì, ancora una volta a Diagon Alley, di fronte all'enorme faccione posizionato sopra l'entrata del negozio. Senza perdere ulteriore tempo poggiò la mano sulla porta e spinse per aprire la porta. Una volta dentro il negozio ed aver chiuso la porta alle sue spalle, facendo attenzione a non farla sbattere, iniziò a guardarsi intorno, gli era stato detto di presentarsi a quella che sarebbe stata la sua nuova collega. Presentazioni ecco un altro problema, non era mai stato incline a farsi nuove amicizie e le cose, come dimostrava il suo percorso scolastico, non erano di certo migliorate anzi se possibile erano addirittura peggiorate. Sarebbe riuscito in qualche a non far degenerare anche quella situazione? Doveva sforzarsi , di dimostrarsi in qualche modo gentile, ancora una volta indossare una maschera, fingere qualcosa che non gli apparteneva. Individuò una ragazza dai capelli rossi, era di spalle, nel negozio non vide nessun altro quindi, si disse che doveva trattarsi per forza di lei. Fece qualche altro passo all'interno del negozio, fino ad arrivare vicino alla ragazza, per poi iniziare a parlare << Ciao, io sono Daniel.. Sono qui per il posto da garzone, dovrebbero averti avvertito del mio arrivo.>> Mentre pronunciava quelle semplici e brevi parole di presentazione, aveva allungato una mano in segno di saluto, sperando che la ragazza l'avesse stretta a sua volta. Aveva considerato da sempre una stretta di mano un un buon metodo per rapportarsi con gli altri, un gesto per rompere il ghiaccio, era da parecchio tempo che non si prendeva più la briga di farlo, magari un gesto così semplice lo avrebbe in qualche modo aiutato.


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view post Posted on 25/1/2019, 18:36
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69y1LBVAll’udire lo scampanellio della porta, la rossa si voltò verso l’ultimo arrivato ai Tiri Vispi Weasley. Ne osservò l’incedere scommettendo con se stessa sull’identità: se si fosse trattato del garzone in prova, avrebbe dimostrato un buon tempismo e una buona puntualità; se fosse stato un semplice cliente, lei si sarebbe mostrata pronta a servirlo.
Studiò la figura con curiosità, notando come osservava l’ambiente attorno. Il suo sguardo indugiò sugli zigomi pronunciati e sulla chioma scura, caratteristiche che le richiamavano alla mente qualche conoscenza passata, che però non riusciva ad afferrare. Propese per l'opzione "nuovo garzone" e, non appena si avvicinò per presentarsi, fu felice di scoprire di aver azzeccato il pronostico. «Daniel… Quanti anni hai, sessanta?» Aveva osservato con un sopracciglio alzato quel porgere la mano, scrutando i suoi modi formali con un cipiglio sospettoso; solo dopo un istante d’attesa si era concessa un sorriso accogliente e la fatidica stretta di mano. «Eloise!» La presa della rossa fu salta, decisa, e durò il tempo strettamente necessario.
Eccolo lì, il giovane serpino che stava aspettando, l’adepto di Rose (no, si corresse: adepto di Sullivan), il nuovo commesso. A differenza di Francis, qualche tempo prima, sembrava aver compreso il suo ruolo: il ricordo dei dubbi del Grifondoro la fece ghignare, piacevolmente divertita da quanto era stato facile suscitare in lui dubbi e timori. «Mi hanno parlato di te: non ti preoccupare, sei sotto la mia protezione adesso.» Sorrise affabile, una luce criminale che le brillava nello sguardo, il presagio di una minaccia che tremolava tra le parole. «Seguimi, ti faccio fare il tour.»
Afferrò un Marchio Nero Commestibile e, dopo averlo lanciato e fatto rimbalzare sul gomito - accompagnato dal crepitio generato dalla plastica in cui era avvolto - lo osservò scendere in picchiata verso le mani del ragazzino. Sarebbe riuscito a prenderlo al volo? E soprattutto, avrebbe avuto il fegato di mangiarlo? Si infilò in bocca un’innocua Mosca al Caramello e, enfatizzando con disinvoltura tutta la meschinità che quel gesto travisante si portava dietro, fece cenno di seguirla.
«Cose esplosive, lì. » indicò con l’indice il reparto stracolmo di scatole di fuochi d’artificio e altri articoli analoghi, spostando poi lo sguardo su la zona degli scherzi più classici e richiesti. «Qua gli articoli sempreverdi, è sorprendente vedere che non tramontano mai. Lì…» volteggiò verso un’area in cui il rosa era il colore dominante. «Cose noiose come i Tumistreghi, i cancella-brufoli, e altra roba così.» Prese a salire sulla scaletta dai colori sgargianti che conduceva al piano superiore, balzando allegra da un gradino all’altro. «Qua trovi tutti i dolciumi meno affidabili, cose utili come le Orecchie Oblunghe, i Sognisvegli e altre chicche che conoscerai col tempo. Occhio!» Il gomito del ragazzo era involontariamente vicino ai Pagliacci nel Pacchetto, e Merlino sapeva quanto gravi sarebbero stati i danni se la pila fosse caduta. «Quando le scatole dei Pagliacci si aprono non la smettono più, e… Beh, non te lo consiglio.» Terminò il giro turistico del piano superiore mostrando le chicche che le venivano in mente, e finalmente ridiscese.
«Ricorda: ogni cinque Galeoni una Gelatina d’Oro - sono super richiestissime - le trovi vicino alla cassa. Trovi anche i pacchetti alleggeriti per gli ordini via gufo, le buste con Incanto di Estensione Irriconoscibile per quelli che vogliono portarsi a casa il negozio intero e la carta regalo animata per quelli che ti chiedono un pacchetto. Basta un colpo di bacchetta per avvolgere gli articoli, è semplicissimo.»
Sospirò profondamente, chiedendosi se c’era altro da spiegare e appuntandosi un altro paio di cose da condividere. «Beh, benvenuto nella squadra dei Tiri Vispi Weasley!» allargò le braccia, sorridendo gioviale. «Domande?»

 
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view post Posted on 27/1/2019, 15:37

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Daniel Anderson

II° Anno - Serpeverde - 14 anni
Aveva già visto la ragazza all'interno di Hogwarts, si trattava di un Prefetto Tassorosso. *Dovunque mi giro trovo un Prefetto o un caposcuola, mi sembra di essere circondato.* Dal modo di fare e di parlare gli diede l'impressione di essere una ragazza simpatica, con una personalità molto esuberante, forse un po' troppo esuberante per gli standard di Daniel. Non era abituato a persone così, ma forse gli avrebbe fatto bene frequentare quotidianamente una persona con quell'indole. *Sembra essere disegnata per i Tiri Vispi Weasley* Non diede troppo peso alla sua battuta, anzi quando la vide iniziare a sorridere, per poi andare a stringere la mano mentre si presentava, decise di accennarne uno anche lui. Sentì la presa salda della ragazza, anche quel particolare era indice della sua forte personalità. Una volta sciolta la stretta di mano la vide ghignare *Decisamente esuberante.* Si disse mentre continuava ad osservarla ed ascoltarla << Quindi se sono sotto la tua protezione, posso dare fuoco a tutto?>> Disse ironico, mentre il tour iniziava. Non si aspettava minimamente il lancio che avvenne pochi istanti dopo e, per prendere al volo l'oggetto che per poco non finì per terra, osservandolo riconobbe immediatamente di cosa si trattava, aveva mangiato i marchi neri commestibili un paio di volte quando era più piccolo, spostò lo sguardo verso la ragazza, che doveva sicuramente sapere gli effetti del dolciume, si limitò a ringraziala con un gesto del capo, e mise in tasca il marchio, per poi iniziarla a seguire. Mano a mano che avanzavano all'interno del negozio osservava con tutto con interesse e cercava di mantenere a mente tutte le indicazioni date da Eloise, che sembrava essere lavorare lì da tanto tempo. In particolare focalizzò la sua attenzione sui fuochi d'artificio, sarebbe stato interessante utilizzarne un paio dentro Hogwarts, magari per spaventare Gazza, quanto detestava quel custode. << Articoli veramente interessanti.. Potrebbe essere divertente utilizzarli all'interno della scuola, no? Hai mai provato?>> Decise di provare ad aprirsi un po' del resto avrebbe passato parecchio tempo lì dentro, in qualche modo lì si sentiva a suo agio. Continuava a camminare osservando i vari articoli, passarono davanti agli articoli sempreverdi e arrivarono in una parte del negozio completamente rosa, storse leggermente il naso per quella scelta stilistica odiava il rosa, anche se in questo caso, visto che conteneva filtri d'amore e cose simili, ammise dentro di se che forse era decisamente il colore più appropriato. Passarono oltre e salita una piccola scala, si ritrovarono davanti ad altri dolciumi, senza rendersene conto, si era avvicinato troppo a quelli che sembravano essere dei pagliacci, Eloise lo avvertì di evitare di aprirli per evitare il frastuono che causavano una volta aperta la scatola. <<uhm, lo terrò a mente!>> *Non aprire i pagliacci, nota presa.* Il tour era giunto al termine, ascoltò le ultime raccomandazioni che riguardavano le Gelatine d'Oro e gli ordini via gufo. Poi ricambiò il sorriso della ragazza, che a quanto pareva era contagioso. << Direi che sei stata chiarissima, se mi dovesse venire in mente qualcosa stai sicura non esiterò a chiedertelo.>> Tentò di pronunciare l'ultima frase in tono scherzoso, voleva sembrasse il più possibile una sorta di minaccia.


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view post Posted on 31/1/2019, 18:59
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69y1LBV«Puoi...» Fece spallucce, rispondendo alla provocazione giocosa e ipotetica di Daniel, dando l’idea di non avere molto interesse per lo stato dei Tiri Vispi. «Ma poi non lamentarti per le reiterate Fatture Orcovolanti con cui ti perseguiterò per il resto della tua esistenza.» Angelica, sorrise apertamente, sperando che il concetto fosse chiaro.
Aveva un po’ di anni in più di lui - si vedeva - e un discreto bagaglio di conoscenze da sfruttare per tormentarlo, ma fu felice di constatare che aveva preso con saggezza il Marchio Nero Commestibile che gli aveva lanciato. Se c’era una regola che andava seguita era quella di non fidarsi mai da ciò che usciva dalle mani dei gemelli e lei - ormai - non era da meno.
«Che domande-» A cuor leggero, rispose alla domanda superando l’espositore degli articoli più eclatanti del negozio. «Un tempo, prima di essere Prefetto, ero giovane e non del tutto innocente.» Aria e toni nostalgici erano sufficienti a sottolineare che ricordava i tempi andati con qualche rimpianto. Non che ora non avesse occasione di divertirsi: ricoprire quel ruolo e portare la spilla le dava la possibilità di girovagare agevolmente di notte senza bisogno di muoversi di nascosto, ma non aveva la stessa libertà di movimento di un tempo. Non era del tutto serena a riguardo, ma sapeva che sarebbero arrivati tempi migliori da quel punto di vista.
Il giro fu rapido e indolore: il negozio, per quanto stipato di roba e ricolmo di anfratti capaci di celare meraviglie improbabili, non era enorme. Daniel avrebbe presto imparato a muoversi rapidamente tra gli scaffali, a indicare gli articoli più appropriati e a fare di quel posto un punto di riferimento per le idee più astruse che potevano venirgli in testa. E se mai fosse esploso qualche Drago dalle parti dei Sotterranei, avrebbe saputo a chi attribuire il merito. «Bene.» Concluse, chiudendo il discorso. «Da quel che vedo dai turni dovresti incominciare sabato pomeriggio. Ci vediamo alla Passaporta per Diagon Alley dieci minuti prima.»



Caro Heineken, buona avventura dalle parte dei Viri Tispi!
 
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view post Posted on 10/2/2019, 19:28
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Tiri Vispi Weasley

21XrASt
D
orian gettò il mozzicone della Malboro per terra, sovrappensiero. Amava il freddo, i lunghi inverni di piogge incessanti e nuvole gelide, ma quel pomeriggio il clima era davvero poco clemente.
Quando entrò nel negozio, rinfrancato, si sfregò le mani. Nella bottega, come treni in stazione, i prodotti colorati erano perfettamente allineati sugli scaffali; tirati a lustro facevano a botte per farsi notare. La gente seguiva gli snodi tortuosi delle disposizioni, afferrando ora un cappello, ora un dolcetto e correva in cassa più veloce di Cenerentola in fuga.
Piroettò sui tacchi delle scarpe costose per evitare un bambino che cadeva rovinosamente a terra, osservò la cesta delle Puffole Pigmee – placidamente addormentate nel tepore del mucchio – con vago interesse, e infine si diresse alla cassa.
«Vorrei un paio di Anelli dei Gemelli, per cortesia» chiese cordiale, quando fu il suo turno.
Attese paziente e si preparò a saldare il conto.
«Mi tolga una curiosità, mordono?» domandò infine, alludendo alle bestiole con un sospettoso cenno del capo.

© lovecraft.


Acquisto un paio di Anelli dei Gemelli, grazie mille! :zalve:
 
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view post Posted on 12/2/2019, 21:32

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Daniel Anderson

II° Anno - Serpeverde - 14 anni
Anche se stava lavorando in quel negozio da così poco tempo, era riuscito comunque ad iniziare ad apprezzarne la gioia quel luogo riusciva ad esercitare su tutti, doveva ammettere di trovarsi particolarmente bene. In quei mesi non era più abituato ad essere di buon umore, ma in qualche modo ci stava riuscendo ed apprezzava enormemente la cosa. L'accoglienza che aveva ricevuto aveva sicuramente aiutato Daniel, era un gesto che aveva apprezzato particolarmente, dato che nella sua prima esperienza ai Tre Manici di Scopa non aveva ricevuto nessuna accoglienza. Nonostante pensasse questo però, non era riuscito ad esprimere questo suo ringraziamento alla sua collega a causa del suo carattere. Daniel cercava comunque di dimostrarsi sempre, per quanto possibile, gentile e disponibile. Il rumore della porta che si apriva lo ridestò dai suoi pensieri, si trovava dietro al bancone, aveva ormai sbrigato le faccende necessarie, quindi aveva deciso di rimanere lì in attesa di che qualche cliente decidesse di acquistare qualcosa. Osservò l'uomo avanzare all'interno del negozio, come non riconoscerlo, si trattava del docente di Difesa Contro le Arti Oscure. Daniel rimase impassibile, amava quella materia, ma odiava chi la insegnava. *Devi dimostrarti professionale.* Si disse mentre ascoltava la richiesta del professore. << Salve, ecco qui i suoi Anelli dei Gemelli, sono 5 galeoni.>> Mentre prendeva i soldi, rispose in maniera pacata alla domanda che gli era stata posta. << No, non mordono, però le consiglio di non svegliarle, possono rivelarsi molto moleste. Se non c'è altro le auguro una buona giornata!>>


Anelli dei Gemelli -> 5 Galeoni - Aggiornato.


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Edited by Heinekeñ - 21/2/2019, 11:53
 
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view post Posted on 12/2/2019, 22:22
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Quando Sinister si decise a lasciarla andare dopo aver controllato per la cinquantottesima volta le entrate della giornata, KC si affrettò per lasciarsi in pochi minuti Nocturne Alley alle spalle e volare nella direzione di Diagon a fare degli acquisti. Conscia del fatto di non avere molto tempo prima di dover tornare al castello, la sera prima aveva stilato una lunga lista di articoli tratti dal catalogo dei Tiri Vispi. Si fiondò nel negozio, ansante e dispiaciuta per non aver tempo a disposizione per frugare meglio in mezzo a tutti quegli scaffali. Una volta giunta al bancone prese la sua lista, la srotolò e la tese al commesso con mano un po' tremante, chiedendosi se costui si sarebbe fatto due domande. «Buon pomeriggio! Dovrei avere un buono per Diagon Alley da trenta galeoni» disse con nonchalance. Dunque, per non star lì davanti in preda all'ansia, si sarebbe voltata per ammirare le decorazioni atipiche del negozietto nell'attesa.




:ue:
- Detonazioni Deluxe (7 Galeoni) rosso-oro obv.
- Puffola Pigmea color malva (3 galeoni)
- Pagliaccio nel Pacchetto (5 galeoni)
- Caramella d'Illussione (6 galeoni)
- Sognisvegli Brevettati x2 (2 galeoni)
- Mappa "Il Passaggio" x2 (10 galeoni)
- Un pacchetto di Caccabombe (2 galeoni)
- Orecchie Oblunghe (7 galeoni)
 
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view post Posted on 20/2/2019, 14:43
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69y1LBVLe vetrine dei negozi antistanti ai Tiri Vispi si andavano spegnendo progressivamente, delegando ai lampioni della via il compito di illuminare la notte di Diagon Alley. Gli ultimi clienti si avvicinavano al bancone per ultimare i loro acquisti, ed Eloise, spossata e affaticata, era pronta a tornare a Hogwarts per spiaggiarsi sul tavolo di Tassorosso. Solo una cena a base di leccornie elfiche avrebbe potuto ridarle le energie per affrontare la ronda serale.
Sorrise a quella che riconobbe come Prefetto, collega dai colori rosso e oro di cui ignorava il nome. Dopo un fugace saluto, prese la lista che le stava porgendo e, scorrendo rapidamente l'elenco di articoli, andò a recuperarli in giro per il negozio.
«Ci stanno di nuovo saccheggiando il negozio!» Fece scherzosamente rivolta a Fred, appena entrato con una pila di scatoloni pieni di - a quanto annunciava la confezione - Cappelli Decapitanti. «Quelli sono i miei clienti preferiti!» Rispose prontamente il rosso, cogliendo al volo l’allusione di Eloise e scomparendo nel retro del negozio con un fugace occhiolino.
«Ti è andata bene!» Disse alla ragazzina, una volta riportati tutti gli articoli al bancone. «Questo è l’ultimo paio di Orecchie Oblunghe che ci è rimasto!» Carnevale non perdonava, e in quel periodo dell’anno i Tiri Vispi venivano letteralmente saccheggiati. Imbustato il tutto - Gelatine comprese - porse la merce alla ragazzina.
Non aveva neanche finito di incassare il denaro che un colpo fragoroso, proveniente dal retro, raggiunse anche loro. «Non preoccuparti...» Fece, il ghigno stampato in volto, il pollice che indicava il punto in cui Fred era sparito poco prima. «Sono in fase creativa.»


Aggiornatissima! :gelato:
 
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view post Posted on 18/4/2019, 12:24
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«Ah-ha.... e quindi secondo te io dovrei credere che il Frate Grasso ti abbia detto, che Tosca gli ha suggerito di dirti di fare ...» lo sguardo di Amber corse attraverso il caos che il ragazzino aveva generato impiastricciando la Sala Comune con tutto il terriccio possibile.«... tutto questo?» Dal canto suo, e dal basso della sua faccia tosta, uno dei gemelli alzò le spalle, forse convinto di aver imbastito una scusa in grado di rabbonire la ragazza, mentre alle sue spalle, gli altri sei contenevano un fiotto di risate. Non c'era stato un giorno, uno solo, in cui quella squadra di pesti, non avesse richiamato su di sé una nota positiva. Nemmeno uno da quando erano stati smistati in massa a Tassorosso. Amber sollevò gli occhi, incontrando il dolce divertimento della Fondatrice, comodamente seduta nel suo quadro sopra il camino. Tosca era buona, gentile, comprensiva e giusta, e lei non si sentiva nemmeno minimamente paragonabile a quella strega, ma doveva darle ragione; forse non era il momento di fare un "caso" da niente. E quindi, anche sei i piccoletti necessitavano di una messa in riga bella e buona, forse un gratta e netta sarebbe bastato. Direttamente in testa, si concesse di pensare, prima di emettere un lungo sospiro. Rimpiangeva il Tè alla rosa canina, rimasto a freddarsi in dormitorio.

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Passi svelti sulla pavimentazione irregolare di Diagon Alley. Non era in ritardo, ma era indubbiamente di fretta, o più che altro; voleva prendersi il giusto tempo per quegli acquisti, ecco. Una svolta accanto ad un mago brontolone - non sapeva che problema avesse, ma certo non aveva tutte le rotelle al posto giusto - ed eccola varcare la soglia dei Tiri Vispi, l'habitat di Eloise. Uno sguardo alla gigantografia animata sopra la sua testa, ed il mondo si tinse dei colori più accesi. Violla, arancio, verde, azzurro, ed una moltitudine di testoline in coda alla cassa. No, si disse, avrebbe atteso che quel nutrito gruppo si allontanasse prima di procedere; nel mentre si avvicinò al cesto con le Puffole Pigmee, quei piccoli sgorbietti batuffoli dalle svariate sfumature del rosa. Avrebbe dovuto prenderne uno a caso, portarlo alla cassa e tenerlo al sicuro fino ad una data ben precisa, ma non riuscì a non notare quelle microscopiche differenze che rendevano ogni bestiolina... unica! Ce n'era una violetto, tra tutte, che sembrava cercare a modo suo di primeggiare, sovrastando in malo modo una gemella rosa pallido, piacevolmente addormentata. E poco più accanto, quella di un fucsia accecante aveva preso a mordicchiare l'unico frammento di muso che le bestioline mostravano oltre gli strati di pelo. Che carattere!, rifletté, abbassandosi d'istinto per evitare un Fresbee zannuto lanciato a pochi passi da lei. Per un attimo, una piccola sgorbietta rosa antico le fece balzare l'idea di prenderla con sé, così da far compagnia a Eve e Fergus. Quel colore e la placida calma che emanava mentre accanto a lei si scatenava un putiferio, erano attenuanti ancor più valide per quella mano allungata in sua direzione. Non fosse stato per la voce mentale di John che la redarguiva per lo zoo che avrebbe messo in piedi con l'ennesima bestiolina, avrebbe davvero condotto la Puffola con sé. In ultima, dunque, deviò afferrandone una Rosa intenso, con delicatezza. Arrivata al bancone la posò davanti ad Eloise, che come lei sapeva benissimo a cosa servisse quell'acquisto! «Ehi, tu» la richiamò con amichevole dolcezza; da quanto non parlavano come si deve? I G.U.F.O. erano arrivati ad isolare Amber così tanto in quel bunker di studio che anche dopo la nomina le due non avevano avuto il tempo di farsi una burrobirra anche solo per festeggiare. Avrebbero dovuto rimediare! «Ho scelto questa... o questo... oddio come si capisce se è un maschio o una femmina?» chiese, cercando un punto d'osservazione consono, ma senza riuscirci; le puffole erano praticamente ammassi di pelo rosa. «Comunque, mi assicurerò che Fergus non scelga di vederlo come una preda, per qualche giorno, non dovrebbe essere troppo difficile.» disse l'ingenua Caposcuola, ignara invece di quanto quel compito si sarebbe rivelato "spinoso", arrivata ad Hogwarts. «Però in caso tienine uno di riserva... »



Tutta questa cosa per dire....

1 Sgorbietto Pigmeo.. *ehm, Puffola.
Suuul conto di Tassorosso.



Edited by ˜Serenitÿ - 18/4/2019, 15:40
 
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view post Posted on 30/4/2019, 15:49
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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69y1LBVNon c'erano dubbi su chi fosse la proprietaria di quella testolina bionda e ordinata: fin da quando aveva gettato lo sguardo sulla coda interminabile di clienti in cassa aveva azzardato a indovinarne l'identità, e finalmente aveva avuto la prova che si trattasse proprio di lei. Amber la guardava da oltre il bancone, subito dietro un ragazzino dall'aria e dagli acquisti pestiferi, pronto a dare fondo a tutti i suoi risparmi per mettere su un arsenale coi controboccini. «Se solo Gazza potesse vederti in questo momento!» Disse con occhi brillanti, fiera del modo così determinato con cui si armava per dare via a un po' di caos.
Quando l'amica si fu avvicinata, apostrofandola con il suo "Ehi, tu", optò per un sogghigno complice. «Non stavo vendendo nulla di illegale, lo giuro...» Sapevano entrambe che non era così, ma finché il giovanotto non si fosse fatto beccare con le mani nel sacco non ci sarebbero stati problemi. Con la spilla di livello avanzato, ormai, Amber avrebbe potuto prendere seri provvedimenti.
Il suo sguardo si spostò sull'esserino che la compagna teneva in mano, una palla di pelo rosa acceso che si sarebbe potuta inserire senza problemi nei videoclip anni '90 più trash. Spinse il lato destro del labbro ancora più su, consapevole di cosa stesse tramando. «La Puffola. La Puffola per Tosca. Tosca e la sua Puffola.» Annuì complice. «Dal colore degli occhi, credo. Questo è quello che dicono i gemelli, ma potrebbe essere falso. Neri i maschi, blu le femmine.» Strinse le palpebre nel tentativo di distinguere la sfumatura nell'esemplare che aveva davanti. Rise sotto i baffi al pensiero di Fergus alle prese con la Puffola. «Beh, non è poi così diverso da Rapa, no?» Alluse ai momenti esilaranti in cui il suo gufetto prendeva a gravitare allegramente attorno al gufo reale della Caposcuola, che sopportava pazientemente il suo giovale e molesto bubolare. «Provvederò. Nel dubbio, ci si vede alla sessione serale di preparazione esami, giusto?» Da un capo all'altro del tavolo della Sala Comune, tutti i Tassorosso coinvolti negli esami condividevano gomito a gomito la fatica di porre una fine all'incubo delle valutazioni di fine anno.

A-a-aggiornatissima.

 
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view post Posted on 24/7/2019, 16:03
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss
◇ Auror ◇ 27 anni ◇ Ex Grifondoro ◇ Sountrack


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L'afoso clima estivo era una totale sofferenza per l'Auror e se solo si fosse azzardato a trasformarsi in volpe probabilmente, con tutto quel pelo, avrebbe iniziato a schiumare copiosamente che il primo cacciatore incrociato sul proprio cammino se la sarebbe data a gambe piuttosto che tentare di abbatterlo, probabilmente credendolo affetto dal virus della Rabbia. Poco male, almeno non ci sarebbero state fughe sfiancanti nel disperato tentativo di sopravvivere ai colpi del fucile.
I suoi costosissimi occhiali da sole, un modello di Rayban da cui non si separava mai, erano l'unica cosa che impedirono all'Auror di rimanere accecato dai roventi raggi solari, mentre le porzioni di pelle che sfuggivano al riparo dei vestiti corti presero a tingersi di una sfumatura rossastra. Indossava infatti dei corti calzoni di jeans e una camicetta leggera, mentre ai piedi portava dei comodi mocassini di tela. Sudava, nonostante il vestiario leggero e la lattina di Carlsberg mantenuta ghiacciata dal Glacius castato qualche attimo dopo essere uscito da Tesco, un supermercato Babbano. Era l'ultima rimasta delle sei che aveva acquistato poco prima di dirigersi a Diagon Alley per godersi un momento di relax con dello shopping sfrenato, ma ancora non voleva aprirla, semmai conservarla per quando sarebbe uscito e le forti temperature pronte ad abbattersi su di lui senza pietà.
«Mi ci vorrebbe una bella vacanza alle Maldive con queste temperature...» mormorò tra sé, guardandosi intorno con uno sbuffo sommesso. Diagon Alley era poco trafficata e a quell'ora nessuno se la sentiva di mettere il muso oltre l'uscio di casa o il caldo avrebbe potuto mietere qualche vittima. Aiden, d'altro canto, era un po' masochista e non aveva saputo resistere nel rimanere a casa a girarsi i pollici, considerando anche che quel giorno non aveva avuto molto da fare in ufficio. Forse, più che tirare le cuoia per il caldo, avrebbe sicuramente dato di matto o combinato chissà quale pasticcio; insomma, erano i suoi neuroni quelli fortemente in pericolo!

Il campanello dei Tiri Vispi Weasley tintinnò con allegria, proprio come ci si aspettava da un negozio di scherzi, e la figura slanciata dell'Auror fece il suo ingresso. Appoggiò la lattina fredda contro il collo ed emise un verso soddisfatto nel bearsi di un po' di frescura.
La sua attenzione, tuttavia, venne quasi subito attirata da una folta chioma rossa dietro al bancone, la quale incorniciava il viso tempestato di lentiggini che Weiss riconobbe quasi subito: Eloise Lynch, sua compagna di cunicolo a Gerusalemme. Al solo ricordo della galleria, Aiden sorrise appena per l'imbarazzo, ricordandosi della sua eccessiva iperprotettività nei confronti della ragazza; ma il sorriso sembrò morire pochi istanti dopo, quando ricordò il bacio del fuoco che aveva sfiorato più volte la sua pelle e che da allora aveva iniziato spesso a sognarlo. Non che ne fosse intimorito, ma semmai provava una sorta di curiosità verso quell'Elemento tanto distruttivo e incontrollabile.
Si ridestò da quei pensieri quando avvertì una goccia di sudore percorrergli tutto il setto nasale, per poi cadere a terra. Si passò dunque una mano sul viso dopo essersi sfilato gli occhiali e appesi in uno spiraglio della camicetta, per poi avvicinarsi alla ragazza.
«Ma guarda un po' chi c'è! Eloise, che piacere rivederti! Niente vacanze estive?» Infilò una mano in una delle tasche dei jeans e ne estrasse un piccolo pezzo di pergamena stropicciato. «Ho diversi articoli da acquistare, ma mi sapresti dire la durata della Caramella d'Illusione?» E le allungò l'elenco con un sorrisino furbo stampato sulla faccia arrossata dal caldo e dalla birra.

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Ricapitolando:

1 x Palude Portatile Grande (10G)
1 x Libro Centomila scherzi di Fred e George (5G)
2 x Trottola Schizzosa (1G x 2 = 2G)
1 x Cannocchiale Tirapugni (1G)
2 x Topo Finto (1G x 2 = 2G)
1 x Caramella d’Illusione (6G)
1 x Caccabomba (2G)
2 x Detonatori Abbindolanti (1G x 2 = 2G)
1 x Puzzalinfa (5G)

Dovrebbero essere 35G se non erro :ugo:

Consiglio di leggere ascoltando la soundtrack cliccabile sotto al nome.

Non ho visto Spider-Man eh. Proprio no! :secret:


Edited by Aiden Weiss - 24/7/2019, 17:49
 
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