TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Una corsa all’ultimo respiro e un’improvvisa frenata avevano condotto la cliente successiva verso il bancone, che ancora risentiva dell’impatto degli articoli caracollati all’improvviso tra una pergamena e una boccetta d’inchiostro. Avevano fatto un rumore preoccupante, ma Eloise, la piuma e mezz’aria e l’aria sorpresa, sapeva di non doversi affannare più di tanto. Piuttosto, inquadrata la situazione e compresa la dinamica, decise di rivestire il ruolo dell’arbitro.
«Ehi!» Il bambinetto era pronto a presentare un ricorso per il regolamento dei giochi, ma la rossa intervenne con prontezza.
«Il bancone è zona salva, mi spiace! Dovrai aspettare che si allontani per provare a riprenderla!» Quello, sorpreso, sgranò gli occhi e chiuse la bocca, timido all’improvviso, e non rispose all’autorità.
«Sono 5 Galeoni e 3 Falci» Ritirò l’importo con il ghigno furbesco stampato in faccia, mentre si sporgeva leggermente in avanti verso la cliente dall’accento francese.
«Posso darti un vantaggio di qualche secondo-» bisbigliò complice, uno sguardo al bambino ancora in attesa,
«Prima che se ne accorga.» Tornò a raddrizzare la schiena, il sacchetto con gli articoli pronto a essere ritirato dall’acquirente.
«E quello cos’è?» L’aria sorpresa e il tono volutamente alto attirarono l’attenzione di chi era attorno, mentre lo sguardo di Eloise si fissava su un punto casuale oltre le spalle del bambino. Quello si fece prendere in braccio dall’inganno con l’ingenuità tipica dell’infanzia, e si volse curioso. Lo spazio della fuga era lì, pronto a essere sfruttato dalla donzella, una truffa perfetta al suo scopo.
Sogghignando, il denaro tra le dita, si domandò se non fosse stata troppo crudele con il bambino. E quando fece scivolare Falci e Galeoni in cassa, non avevano ancora preso a tintinnare sul fondo del cassetto che già si era risposta che era così che aveva temprato i migliori primini di Tassorosso: se c’era spazio per un senso di colpa, avrebbe dovuto manifestarsi molto tempo prima. Ormai era troppo tardi.
Ormai, più che altro, era tempo di impegnarsi ancora.
Tornando a sollevare lo sguardo, ecco che la nuova missione le si presentava davanti: scompigliati capelli castani, aria vivace e precisa corrispondenza con la descrizione di George Weasley - la nuova commessa era finalmente arrivata.
«Mi è stato detto che ti sarebbe piaciuto.» Fece Eloise, perfettamente al corrente con le ultime evoluzioni del personale dei Tiri Vispi.
«Vieni qua dietro, spiami mentre passo gli ultimi clienti e poi ti spiego per bene come funzionano le cose.»Neanche il tempo di fare le dovute presentazioni che una pila di acquisti con due gambe si presentò al bancone. Scacchiere, fuochi, cappelli e altre diavolerie osservavano un equilibrio precario, e quel sacchettino di Buiopesto messo in cima faceva presagire un possibile anticipo di crepuscolo sulla tabella di marcia della rotazione terrestre.
«Ciao, ti aiuto!» Rimosse gli articoli più in bilico dalla cima e scoprì che dietro quella montagna si nascondeva un volto conosciuto, a lei come alla maggior parte degli studenti di Hogwarts.
Decise di approfittarne per qualche raccomandazione del caso.
«Regola numero uno: certi clienti te li devi tenere stretti. Lei è infermiera a Hogwarts, il suo aiuto ti sarà essenziale durante tutto il tuo percorso di studi.» Strizzò l’occhio alla cliente, sperando capisse la particolarità della situazione. Più di una volta le era capitata di essere seguita da lei - tra gli allenamenti di Quidditch e le lezioni di Difesa, c’era sempre qualche arto contuso o una parte del corpo ustionata - e pur non conoscendola bene le dava l’impressione di essere un tipo in gamba.
«Sì, di questo non ti devi preoccupare: non sopravviverebbero ai Tiri Vispi se non fossero resistenti.» Fece un rapido calcolo della somma dovuta e la comunicò alla White, mettendo da parte le Gelatine che le spettavano.
«Ogni cinque Galeoni di spesa diamo ai clienti una Gelatina d’Oro -» proseguì, spostando lo sguardo sulla mora.
«Scoprire come usarle, poi, sarà compito loro.»Congedata l’Infermiera, mise da parte penne, inchiostro e registro di spese e rivolse la sua piena attenzione alla donzella. Aveva attraversato quella tiritera un po’ di volte, ormai, ma sperava con ardore di tenersi stretta quella nuova collega almeno per un po’.
«Io mi chiamo Eloise, lavoro qua da qualche anno e sono pronta a rispondere a tutte le tue domande. I gemelli ti hanno già spiegato qualcosa?»AGGIORNATE
ARIEL VINSTAV | 5 GALEONI E 3 FALCI | 1 GELATINA D'ORO
JOLENE WHITE | 40 GALEONI | 8 GELATINE D'ORO