Tiri Vispi Weasley

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view post Posted on 28/7/2019, 15:16
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VII Anno

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Giunto a Diagon Alley ed approdato nel caos della bottega dei weasly cominciò a rovistare tra gli scaffali in cerca di una cosa molto utile e dal prezzo decisamente abbordabile. Ne prese una manciata, arrivò alla cassa e senza prestare attenzione al volto del garzone poggio la merce sul tavolo. -Buongiorno, vorrei acquistare questi... 5 sacchetti di polvere buio pesto peruviana-
 
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view post Posted on 29/7/2019, 22:49
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
«Sì, signora Poppy, i Topi Finti sono in sconto, e per quanto mi riguarda può portarseli a casa anche tutti.» Il ghigno balenò momentaneamente sul volto della commessa di Tiri Vispi, lasciando subito spazio all’espressione di affetto sincero che generalmente rivolgeva alla donna. Era sola da tanti anni, Poppy, e nonostante fosse una strega di una certa età amava moltissimo gli articoli dei Tiri Vispi, dedicando agli acquisti la stessa passione della prima volta in cui aveva messo piede nel negozio. «Non so com’è messa con le Pasticche Vomitose, ma se vuole sono in saldo anche quelle...» Pur sapendo benissimo che la donna non aveva bisogno di indicazioni, fece un cenno della mano verso l’espositore, notando lo sguardo porcino della sua interlocutrice spostarsi verso la meta, in un misto tra passione e avidità. Sospirò, lasciando la donna ai suoi acquisti e riavviandosi i capelli sulla fronte. Pur avendo eseguito le dovute accortezze per evitare che nel negozio ci si squagliasse a terra, il caldo si ostinava a farsi sempre più opprimente con il passare delle ore.
Era la prima volta che Eloise si ritrovava a lavorare al negozio anche a luglio, e sarebbe stato solo per un paio di settimane, ma doveva ammettere che l’esperienza non le stava dispiacendo. Mano a mano che le città - magiche e non - si svuotavano, la gente si rimescolava in dinamiche strambe e impreviste, facendo nascere amicizie inverosimili e spingendo le persone più distanti ad avvicinarsi. Quella constatazione divertiva la Lynch, che cavalcava l’onda della casualità e si faceva trascinare dagli eventi nei luoghi più improbabili.
In altri casi erano gli eventi a trascinare le conoscenze più improbabili verso di lei, e così fu anche in quell’occasione: Aiden Weiss, Auror, si stava avvicinando al bancone con fare amichevole e l’aria di chi è in vacanza. Eloise gli sorrise di rimando, riconoscendolo all’istante.
«Non ancora, ma partirò molto presto!» Vivace, studiò con curiosità la lattina di Carlsberg apparentemente ghiacciata che l’uomo teneva in mano. «E tu? Fa un po’ di pausa, questa criminalità organizzata, o sarai vincolato a Londra per tutta l’estate?» Considerato il look vacanziero che aveva adottato, avrebbe azzardato a dire che le valigie fossero già state chiuse.
Allungò la mano per prendere il foglietto che su cui l’uomo aveva appuntato accuratamente gli articoli che gli interessavano, scomparendo all’istante per andare a recuperarli in giro per il negozio. Tolte un paio di domande della signora Poppy, fu un processo rapido: pur avendo scelto prodotti dei generi più disparati, l’ambiente era talmente compresso che raggiungerli era stato semplice. E una volta che li ebbe ammonticchiati disordinatamente, prese a fare i conti. «Sono 35 Galeoni per me e 7 Gelatine d’Oro per te… Oltre agli acquisti, ovviamente!» Gli porse la borsa in cui aveva riposto tutto, congedandolo con un sorriso passato in volto. «Allora buona estate!»
AGGIORNATO | SPESA: 35 GALEONI | GELATINE D’ORO: 7

Non aveva fatto in tempo a congedare Aiden, che subito il cliente successivo si era fatto avanti per procedere con i suoi acquisti. E benché a una prima occhiata fossero stati i cinque pacchetti di Buiopesto riversati sul bancone ad attirare l'attenzione di Eloise, un istante dopo ebbe modo di notare chi era il tipo taciturno che aveva intenzione di portarseli a casa. Con un brivido registrò il volto di Nathan Scott, indecisa sul da farsi: dopo il famoso Ballo del Plenilunio e la sua distante nomina a Reginetta non aveva mai più avuto occasione di vederlo, se non per qualche occasione saltuaria in Sala Grande. Non poteva dire di conoscerlo, ma dopo una mezza serata passata in sua compagnia aveva registrato con chiarezza quel fascino pericoloso di cui era dotato, e aveva automaticamente cercato di starci alla larga. Optò per proseguire su quella linea, certa che lui non l'avesse neanche riconosciuta. «Sono 50 Galeoni. Grazie della visita, occhio a non inciampare nelle Paludi Portatili-» Un ghigno, gli occhi a mezz'asta, un tono canzonatorio: ecco come i Tiri Vispi salutavano i tipi troppo seriosi.
AGGIORNATO | SPESA: 50 GALEONI | GELATINE D’ORO: 10
 
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view post Posted on 25/9/2019, 01:41
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MìREEN FIACHRAN
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Quel negozio inizialmente non era previsto nelle loro pazze compere, ma era da tanto che non ci andava.
L'ultima volta era stata con suo fratello quando era entrato da poco ad Hogwarts e ora era già al 3° anno... Forse perchè le riportava ricordi con un sapore dolce amaro: aveva l'abitudine di andarci con suo padre che era un gran burlone e cercava sempre modi per far scherzi a sua madre o far ridere lei e suo fratello ancora piccolo.
Stavano quasi ore a guardare scherzo per scherzo, immaginando le occasioni di quando avrebbero potuto utilizzarlo attuando il loro "piano diabolico" e le risate che si facevano?
Casualmente sua madre, quando aveva proposto di andare in quel negozio, aveva tirato fuori degli impegni da un'altra parte di Diagon Alley, forse era troppo per lei entrare lì dentro.
Passata la soglia, un triste sorriso comparve sul volto della ragazza dai capelli blu, gli occhio che sembravano farsi lucidi dopo l'ondata di ricordi che l'aveva sommersa. Era rimasto uguale, magari erano cambiati gli scherzi, ma la disposizione era la stessa, i colori delle pareti, gli espositori e tutto il resto ero rimasti uguali, addirittura c'erano degli oggetti che andavano quando era studentessa lei.
Iniziò a girare per gli scaffali e le corsie, osservando curiosa e divertita gli scherzi disponibili.
Senza farlo apposta si chiedeva se sarebbe potuto piacere a suo padre, se l'avrebbe trovato troppo banale, o perfetto per spaventare máthair o far ridere Lyam...
Una risata amara le uscì quando vide i "Cappelli Decapitanti"... Ryan credeva fosse perfetto per spaventare addirittura sua nonna, ma non aveva avuto mai l'occasione per provarci.
Nascose lo sguardo fingendo interesse per una "Palude Portatile", le erano venuti gli occhi lucidi e sentiva un nodo al petto, ma doveva esser forte.
Respirò profondamente, come faceva in quelle situazioni, si concentrò sul pensiero che il padre era sempre vicino a lei, anche se non poteva vederlo, lui c'era, sempre.
Lentamente il cuore riprese i suoi battiti normali, il respiro regolare.
Non doveva esser triste in un negozio del genere, doveva sorridere e ricordare gli scherzi fatti insieme con amore e gioia nel cuore. I momenti divertenti non dovevano diventare tristi perchè non ci sono più le persone con cui li si è passati, se no che cosa resterebbe di felice?
Dovevano restare ricordi felici, certo una leggera momentanea tristezza poteva starci, ma poi andava superata per tornare col dolce sorriso di qualcosa di bello vissuto e che sempre resterà nel cuore.
Dopo aver fatto un attento giro, aveva trovato qualcosa di parecchio interessante da comprare.
Appena ebbe fatto, si promise di tornarci, magari con suo fratello, visto che ora era diventato lui l'esperto in campi di scherzi, anche se ancora non aveva il coraggio di farli alla madre e si limitava a sperimentarli sulla sorella.

©harrypotter.it


Mi scuso per il post non tanto "impegnativo", ma sono un poco di fretta, ergo mi considero servita per non metter pressione sul convalidare le spese. :fru:

Compro:
Caramelle d'Illusione 6G
Polvere Buiopesto 10G
TOT. 16 Galeoni
 
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view post Posted on 9/10/2019, 08:37
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Dall’alto di una precaria e malmessa scaletta, che poggiava tremolante sull’angolo di uno scaffale, Eloise stava cercando con tutto il suo impegno di raggiungere il punto più alto della parete, che stava a qualche centimetro dalle sue dita. L’obiettivo di quel fine settimana di inizio ottobre era riempire il negozio delle dovute decorazioni di Halloween, ma stava riscontrando qualche difficoltà.
Oltre ai festoni che si erano riportati in bottega dopo la festa di un paio di anni prima ai Tre Manici di Scopa, avevano fatto un ordine di innovativi Pipistrelli Svolazzanti, che una volta rilasciati avrebbero dovuto planare sinistramente sui corridoi del negozio, e acquattarsi negli angoli più bui in attesa di qualche vittima solitaria. Tuttavia, questi sembravano caduti in uno strambo sonno letargico, e neanche un Detonatore Abbindolante al centro della scatola era riuscito a riattivarli. Aveva deciso di rimandare il reso a quando i gemelli sarebbero tornati in negozio, e aveva messo la scatola da parte.
Aveva iniziato a provare a disporre il resto della roba con la magia, ma non c’era stato verso di combattere contro le sue scarse doti casalinghe, che avevano portato festoni e ragnatele a disporsi sulla testa di qualche sfortunato cliente. Scoraggiata, aveva puntato al metodo tradizionale, ma i limiti fisici le imponevano certe scelte discutibili, e stare in cima alla scala in quel modo era una tra le tante.
C’era uno stupido chiodino piantato in altissimo, ed era lì che puntava per agganciare la ragnatela collosa che teneva in mano. Con uno sforzo sovrumano, tese al massimo il braccio, la spalla, il busto e le dita. Lo vedeva, era sempre più vicino, e benché si stesse sbilanciando stava arrivando al punto incriminato. Sollevò i talloni, spostando l’intero peso sulle punte, e raggiunse la meta in un istante, tornando abbracciare la scala con sollievo. Questa oscillò per il contraccolpo, ma si mantenne miracolosamente in equilibrio. Una volta scesa, non si trattenne da rivolgere un gestaccio alla ragnatela, soddisfatta della vittoria che aveva raggiunto.
All’altezza del terreno, qualche cliente sparso si era dato il cambio tra i vari reparti. Ci volle poco per capire che qualcuno si stava avvicinando al bancone, e si diresse in quella direzione a grandi falcate, pronta ad assolvere i compiti ordinari di un commesso dei Tiri Vispi Weasley. «Ecco, hai scelto alcuni dei nostri articoli più tradizionali ed efficaci, ti troverai bene, vedrai!» Aveva rivolto un sorriso sereno alla ragazza, notando con ammirazione i capelli dai colori vivaci. «Sono 16 Galeoni in tutto… Buona giornata, torna a trovarci!»
AGGIORNATA | SPESA: 16 GALEONI | GELATINE D’ORO: 3
 
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view post Posted on 21/12/2019, 15:37
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qbS2moX
Le grandi orecchie ondeggiarono a ritmo con i passi svelti dell'elfo. L'elenco consegnatogli personalmente dalla Capocasa, Atena McLinder, richiedeva la sua più completa attenzione ed anche una certa... celerità, ecco sì. Tenendo a mente le mete da seguire, i passi della creaturina goffa aumentavano di velocità appena si avvicinava ad un negozio designato, e questo non gli vietò però di inciampare sul primo gradino dei Tiri Vispi.

La via agghindata a festa era capace di lasciarlo senza fiato; non usciva spesso dalle cucine del Castello, ma quando lo faceva godeva di ogni respiro... tra uno starnuto e una corsa. Borbottando, stropicciò gli occhi grandi e si fece da parte quando un mago irritato ritenne di dovergli passare davanti senza alcuna grazia. Rudolf mantenne la sua posizione, fermo come una statua, mentre l'uomo e la sua ciurma famiglia lo superava e, sgranando la vista, rinsavì scuotendosi il cappello per darsi la spinta ed entrare di corsa nel negozio prima che la porta pesante si chiudesse. Ansimava di già per lo sforzo e, seppur di un colorito più grigiastro, la punta del suo naso si stava arrossando; nevicava ancora! Sebbene sapesse di avere un compito molto importante da portare a termine, si distrasse davvero facilmente.

Tra un fresbee zannuto lanciato a rasoterra e una puffola pronta a darsi alla fuga nel più spettacolare degli scatti, il piccolo aiutante dei Tassorosso non poté fare a meno di saltare sul posto ogni due secondi, distratto, a tratti un po' infastidito ma sicuramente incuriosito dai mille aggeggi in negozio... solo che nel farlo finì proprio contro una pila di coloranti per capelli! Oh, la scena sarebbe stata bellissima da vedersi se non l'avesse vissuta lui in prima persona..
«Oh... gneeek!» poté esclamare prima che una nuvola di fumo colorato investisse lui e l'intera famiglia di maghi; ed ecco il primo esemplare di elfo non-più-domestico, arlecchino! «A Rudolf dispiace...» disse poi al commesso, sperando con tutto il cuore che si trattasse di Eloise Lynch, un minimo di confidenza lo avrebbe salvato in quel caso? «E poi, ecco sì.. Rudolf deve prendere questi.» Disse infine, presentando una lista.



- Cappello Decapitante Classico
- Pagliaccio nel Pacchetto
- Palude portatile grande


NB: Questo acquisto, in accordo con l’amministrazione verrà regolarizzato in Gringotts dallo Staff di Tassorosso, passato il periodo natalizio. NON va scalato dal contro di Tassorosso. Pertanto è previsto di servire come di consueto, per il garzone di turno, ma di non compilare i format degli Incassi, che verrà compilato da Tassorosso (tenendo chiaramente traccia del garzone che ha servito quel turno)
 
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view post Posted on 26/12/2019, 17:50
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Frenetiche e puntualissime, le feste natalizie avevano fatto il loro ingresso nel tran-tran della vita quotidiana con la solita, abituale irruenza. E tra le pile di pacchetti in bilico, le file interminabili al bancone e i fiocchi scintillanti, sembrava che non ci fosse il tempo per respirare. Tuttavia, con il giusto allenamento e la dovuta pazienza, tutto si poteva affrontare: la Lynch si lasciava travolgere dal turbinio senza perdere la sua solita allegria, sapendo che la sua sanità mentale sarebbe rimasta intatta - sempre che di sanità si parlasse, insomma - solo mantenendo il giusto distacco dalle urgenze futili tipiche di quel periodo.
Era per questo che di tanto in tanto si concedeva un momento di pausa, esattamente come il momento in cui comincia il nostro scambio. Avendo individuato il piccolo Rudolf tra gli scaffali dei Tiri Vispi, era rimasta immobile e ammaliata, osservando rapita lo stupore genuino dipinto nel suo sguardo. Era affascinante vederlo affrontare ogni novità con la naturalezza dell’infanzia e, consapevole del passato tumultuoso dell’Elfo, era ancora più sorprendente constatare come la vita prendesse strade impreviste, a volte. Il suo pensiero andò a Tosca, la vera responsabile del riscatto che stava osservando a qualche metro di distanza. «ELOIIIISEEEE, C’È CODA ALLA CASSAAAAA!» La ragazza si riscosse in un sussulto, precipitandosi alla sua postazione con urgenza.
Si dedicò ai clienti in attesa con la fretta di chi ha di meglio da fare, regalando dei pacchetti dal dubbio gusto. Li passò uno dopo l’altro, a ritmo serratissimo, precipitandosi verso l’Elfo non appena ebbe un attimo di respiro, prima che una nuova ondata tornasse ad ammassarsi al bancone. Raggiunse il fattorino Tassorosso con un secondo di ritardo, quando ormai la possibilità di arginare il danno era scemata, ma scoppiò a ridere sonoramente non appena gli esiti divennero palesi: polvere colorata aveva invaso il corridoio con uno sbuffo di fumo, e i capelli di chi si trovava nel raggio di azione cambiarono colore all’istante. «Oooh, non ti preoccupare, si sistema tutto!» Con un colpo di bacchetta rimise le cose al loro posto, fatta eccezione per la più piccola della famigliola: dopo uno sguardo magnanimo della madre, le venne acconsentito di mantenere quella bizzarra capigliatura cangiante almeno per le feste di Natale.
Si adoperò per recuperare gli articoli richiesti dall’Elfo, e solo quando fu tornata al bancone gli si avvicinò con fare cospiratorio, stringendo un Cappello Decapitante in eccesso fra le mani. «Cosa ne dici di uno di questi in cambio di una soffiata sul mio Secret Santa?» Gli fece con aria complice, sussurando nel lungo orecchio dell’Elfo. «Dai, non lo saprà nessuno!» Rudolf, sorpreso e spaventato, ebbe una reazione che per un mago sarebbe stata bizzarra, ma che era perfettamente coerente con un passato da Elfo Domestico: un misto di sottomissione, ubbidienza e tristezza attraversò il suo sguardo, sostituito poi da determinazione e speranza. «Io non vorrei che, beh, signorina Eloise...» La Lynch lo zittì all’istante, cercando di mettere fine a quella piccola dose di tormento e indecisione che l’Elfo stava vivendo. «Ma Rudolf, non devi! Ti sto solo prendendo in giro!» Soppresse il rammarico per non poter dare corda alle sue stesse idee malandrine e concluse l’acquisto con il più genuino dei sorrisi, salutando quel nuovo amico e osservandolo uscire dalla porta, sempre più sorpreso dal mondo che stava attraversando.
NON AGGIORNATO | SPESA: 20 GALEONI | GELATINE D’ORO: 4
 
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view post Posted on 26/2/2020, 21:37
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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IMMAZINEH


Ariel Astride Vinstav
22 y.o. solo sulla carta ☘ giornalista ☘ Mood ☘ scheda [x]


V
i è qualcosa di pericoloso nei negozi di scherzi alla mercé di qualcuno come Ariel. Pericolosissimo.
«Uiii!» Un verso acuto lasciò la gola della maga quando un piccolo freesbie zannuto le superò la testa, sfiorando con la superficie circolare il profilo della testa, prima di schiantarsi contro una parete sgombra alla fine del corridoio.

Come sempre le parole migliori da usare per descriverla in quel momento erano: entusiasmo, energia, vivacità e leggiadria.
Stava giocando con alcuni bambini, alla faccia della maturità e la differenza d'età, intenti al momento a cercare di raggiungerla prima di raggiungere la "casa".
Alcuni genitori dal lato opposto stavano cercando di acciuffarli uno ad uno, riducendo il gruppo di giovani in fuga a tre ragazzini di a malapena sette anni, più scaltri e piccoli, alle calcagna di Ariel in gonna gipsy porpora e vaporoso maglioncino turchese con le braccia avvolte attorno ad una scacchiera in alabastro, sigillata e intonsa.
«Sono troppo veloce. BROOM BROOM, FIREBOLT ARIEL!»
L'accento francese aiutava soltanto a rendere ancora più ridicola l'intera sceneggiata che stava portando avanti, mentre superata una fila di dolcetti magici, cominciò a muoversi in favore del bancone, seminando due dei tre ragazzini alle sue calcagna con una lesta e improvvisa deviazione alla sua destra, immettendosi in un corridoio pieno di articoli per la scuola prodotti dalla Tiri Vispi Weasley. Proprio alla fine di questo, verso il bancone, l'occhio si soffermò per un secondo su una fila di piume di vari colori disposti in un contenitore riportante la targa "Piuma autoinchiostrante" , ignorando bellamente gli schiamazzi dei genitori che cercavano di rimetterli in riga.
Frenando sul posto, la mano destra andrò oltre scacchiera per sfilare dalle loro postazioni una delle Piume, prendendo quella di un pallido lillà, mettendola sul bordo esposto della scacchiera prima di riprendere a correre – a velocità moderata – in favore del bancone.
Chi l'avrebbe servita l'avrebbe vista arrivare in fretta, capelli arruffati e un solo bambino (l'altro presumibilmente recuperato da uno dei suoi genitori) alle calcagna, sporco alle labbra di cioccolata e con le mani sollevate verso di lei nel tentativo di volerla afferrare appena possibile.
Con un tonfo, scacchiera e piuma vennero poggiate sul ripiano e tastando questo con le mani libere, la giornalista si sarebbe sentita esclamare un soddisfatto.
«Libera!» Scatenando alle sue spalle il broncio scocciato del bambino appena sconfitto. «Eheheh. Modestamente.»
Soddisfatta, ridacchiando la maga adulta si sarebbe girata tardivamente verso il garzone.
«Salve ~. Volevo questa bellissima scacchiera e questa piuma! Quanto le devo?» Parlava con voce ancora un po' affaticata dallo sforzo impiegato nel farsi rincorrere per metà stabilimento dai bambini, mentre le mani libere affondavano nella scarsella di cuoio alla cintura, rimestandone il contenuto in cerca dei Galeoni e Falci necessari per saldare il suo conto.
PS: 169 ☘ PC: 116 ☘ PM: 116


/ 1x Scacchiera normale in alabastro
1x Una Piuma Autoinchiostrante.
Tenghiu veri macci **

 
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view post Posted on 27/2/2020, 23:12
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I suoi passi erano veloci sul selciato umido delle strade di Diagon Alley. Le suole degli stivaletti producevano un ritmico scroscio ogni volta che si immergevano nelle pozzanghere disseminate qua e là a seguito della corposa pioggia di poche ore prima, ma Mercy sembrava non curarsene. Camminava con falcate ampie e decise, quasi andasse di gran fretta, ed i suoi occhi erano particolarmente attenti, fissi su ogni dettaglio di quella strada percorsa non molti mesi prima. Solo non avrebbe mai detto che si sarebbe ritrovata a percorrere quella stessa strada per motivi ben diversi dal fare acquisti, almeno non così presto, e soprattutto dal farlo da sola, senza nessun accompagnatore alle calcagna.
Un po' Mercy credeva nel destino. Non lo vedeva come motore indiscusso della sua vita, certo, ma le piaceva pensare che non tutto fosse casuale e l'annuncio a cui aveva risposto per un posto di lavoro da Tiri Vispi Weasley certamente non lo era. Era tanto profonda e lacerante, la solitudine che aveva vissuto sulla propria pelle in quegli ultimi mesi, che pensò realmente fosse sopraggiunto dal nulla al solo scopo di farle provare l'ebbrezza, di non sentirne più il peso sulle spalle e godersi della sana e spassosa vita lavorativa.
Ai genitori non aveva detto niente di quel lavoro, ancora troppo incredula per averlo ottenuto, sicura fosse meglio aspettare perchè il tutto non sfumasse nel vento.
E sinceramente, dopo aver varcato la soglia del negozio, sperava non accadesse. Sembrava di essere immersi in un'altra realtà, fantastica e surreale, non pensava che potesse essere tanto suggestivo da lasciarla senza fiato.
Vi erano ragazzini che correvano da ogni parte senza che nessuno dicesse loro di fermarsi, altri si affaccendavano attorno agli scaffali, con le braccia cariche di qualsiasi cosa esse potessero reggere, altri ancora erano impegnati in discussioni su quale scherzo fosse migliore di altri. Certo la fama del luogo non le era nuova, a scuola tutti gli studenti ne avevano parlato almeno una o due volte, la metà aveva espresso la voglia di provare uno dei tanti trucchi che proponeva e altrettanti lo avevano fatto non senza conseguenze.
Inutile negarlo, non c'era un misero angolo di quel posto che non le piacesse da impazzire. Si aggirava in solitaria, muovendosi con un velo di incertezza in una curiosa esplorazione dell'ambiente, i suoi occhi attratti come magneti dai prodotti avvolti da confezioni colorate o disposti in posizioni curiose.
Con una calma mal celata, si avvicinò al bancone, sistemandosi vicino ad una ragazza che con il suo aspetto genuinamente felice ben si adattava il negozio.
Il mondo attorno a lei era in totale fermento, un luccichio eccitato nelle iridi, un sorriso emozionato sulle labbra. Era quella l'immagine che si sarebbe ricordata per molto tempo: una ragazza sicuramente più grande di lei, trascinata dalla magia di quel posto in grado di far tornare bambini chiunque.
"Woah, questo posto è fantastico!" esclamò quando finalmente riuscì a formulare un pensiero coerente e sensato.

 
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view post Posted on 29/2/2020, 16:17
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Doveva ammetterlo: andare alla Gringott, pur essendo una di quelle attività da adulti che aveva dovuto imparare a padroneggiare negli ultimi anni, aveva in sé un aspetto di giocosa avventura che era apprezzato soprattutto dalla sua parte più infantile. Amava la discesa mozzafiato all'interno dei carrelli sferraglianti, ogni volta scendeva con le ginocchia un po' tremanti, i capelli in disordine e lo sguardo luminoso. Se solo non ci fosse sempre stato ad accompagnarla un folletto con le labbra piegate all'ingiù in una parentesi perfetta, sarebbe stato come fare un giro gratis alle giostre. Quella mattina ne aveva beccato uno particolarmente scorbutico, non aveva fatto che battere impaziente il piede mentre lei decideva quanto dare fondo ai risparmi. Anche quando aveva finito e avevano cominciato la risalita, aveva continuato a sbuffare e schioccare la lingua, come se la sua sola presenza lo innervosisse. Ogni tanto borbottava qualcosa tra sé e sé con una voce da funerale, e quando Jolene aveva provato a chiedergli se c'era qualcosa che lo tormentava, in tutta risposta aveva spinto la leva, producendo uno scossone fortissimo prima di portarli ad una velocità folle. Un po' di concorrenza non avrebbe fatto male ai folletti, aveva pensato Jolene in quell'occasione; forse se non fossero stati i banchieri più ricercati di tutta l'Inghilterra avrebbero trattato con più cortesia i loro clienti, anziché fare di tutto per vederli scappare a gambe levate – o rigettare la colazione.
Ai Tiri Vispi, almeno, il personale era più gentile; così sperava, in realtà, poiché era la prima volta che vi metteva piede dopo molto tempo. Il negozio era un tripudio di colori vivaci che attiravano Jolene da uno scaffale all'altro, facendola mescolare agli innumerevoli marmocchi che scorrazzavano di qua e di là. Quando era stata studentessa, Jolene era stata più quella a cui gli scherzi venivano fatti; nemmeno adesso aveva una grande vena burlona, però era divertente curiosare tra le diverse trovate degli Weasley.
Quando infine si mise in coda davanti al bancone, aveva le braccia cariche di acquisti. Una volta arrivato il suo turno riuscì in qualche modo a posare tutto senza fare danni – alla scacchiera in cristallo, in particolare, riservò un'attenzione al limite del comico. «Ciao!» Vuoi perché l'atmosfera del negozio era particolarmente leggera e amichevole, vuoi perché aveva bisogno di compensare in qualche modo il trattamento gelido dei folletti, dai modi di Jolene si sarebbe detto che si era appena imbattuta in un vecchio amico. «Prendo questi, per piacere. Per caso gli scacchi hanno addosso qualche incantesimo protettivo? Conoscendomi non è una buona idea lasciarmi tra le mani oggetti troppo fragili.» Lo ammise con una risatina. Erano un regalo per Virginia, ma sarebbero serviti a poco se non glieli avesse fatti arrivare tutti interi. Nel frattempo, cominciò a rimestare nella borsa alla ricerca dei Galeoni. Li aveva appena ritirati, non potevano essere così difficili da trovare, no?



Dunque, dunque, Jolene si piglia:
- scacchi magici in cristallo (7 galeoni)
- cappello scudo fino alla terza classe di incantesimi (20 galeoni)
- fuochi d'artificio da esterno (3 galeoni)
- polvere buiopesto peruviana (10 galeoni)

Grazie :fru:
 
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view post Posted on 2/3/2020, 20:33
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Una corsa all’ultimo respiro e un’improvvisa frenata avevano condotto la cliente successiva verso il bancone, che ancora risentiva dell’impatto degli articoli caracollati all’improvviso tra una pergamena e una boccetta d’inchiostro. Avevano fatto un rumore preoccupante, ma Eloise, la piuma e mezz’aria e l’aria sorpresa, sapeva di non doversi affannare più di tanto. Piuttosto, inquadrata la situazione e compresa la dinamica, decise di rivestire il ruolo dell’arbitro.
«Ehi!» Il bambinetto era pronto a presentare un ricorso per il regolamento dei giochi, ma la rossa intervenne con prontezza. «Il bancone è zona salva, mi spiace! Dovrai aspettare che si allontani per provare a riprenderla!» Quello, sorpreso, sgranò gli occhi e chiuse la bocca, timido all’improvviso, e non rispose all’autorità.
«Sono 5 Galeoni e 3 Falci» Ritirò l’importo con il ghigno furbesco stampato in faccia, mentre si sporgeva leggermente in avanti verso la cliente dall’accento francese. «Posso darti un vantaggio di qualche secondo-» bisbigliò complice, uno sguardo al bambino ancora in attesa, «Prima che se ne accorga.» Tornò a raddrizzare la schiena, il sacchetto con gli articoli pronto a essere ritirato dall’acquirente.
«E quello cos’è L’aria sorpresa e il tono volutamente alto attirarono l’attenzione di chi era attorno, mentre lo sguardo di Eloise si fissava su un punto casuale oltre le spalle del bambino. Quello si fece prendere in braccio dall’inganno con l’ingenuità tipica dell’infanzia, e si volse curioso. Lo spazio della fuga era lì, pronto a essere sfruttato dalla donzella, una truffa perfetta al suo scopo.
Sogghignando, il denaro tra le dita, si domandò se non fosse stata troppo crudele con il bambino. E quando fece scivolare Falci e Galeoni in cassa, non avevano ancora preso a tintinnare sul fondo del cassetto che già si era risposta che era così che aveva temprato i migliori primini di Tassorosso: se c’era spazio per un senso di colpa, avrebbe dovuto manifestarsi molto tempo prima. Ormai era troppo tardi.
Ormai, più che altro, era tempo di impegnarsi ancora.
Tornando a sollevare lo sguardo, ecco che la nuova missione le si presentava davanti: scompigliati capelli castani, aria vivace e precisa corrispondenza con la descrizione di George Weasley - la nuova commessa era finalmente arrivata. «Mi è stato detto che ti sarebbe piaciuto.» Fece Eloise, perfettamente al corrente con le ultime evoluzioni del personale dei Tiri Vispi. «Vieni qua dietro, spiami mentre passo gli ultimi clienti e poi ti spiego per bene come funzionano le cose.»
Neanche il tempo di fare le dovute presentazioni che una pila di acquisti con due gambe si presentò al bancone. Scacchiere, fuochi, cappelli e altre diavolerie osservavano un equilibrio precario, e quel sacchettino di Buiopesto messo in cima faceva presagire un possibile anticipo di crepuscolo sulla tabella di marcia della rotazione terrestre. «Ciao, ti aiuto!» Rimosse gli articoli più in bilico dalla cima e scoprì che dietro quella montagna si nascondeva un volto conosciuto, a lei come alla maggior parte degli studenti di Hogwarts.
Decise di approfittarne per qualche raccomandazione del caso. «Regola numero uno: certi clienti te li devi tenere stretti. Lei è infermiera a Hogwarts, il suo aiuto ti sarà essenziale durante tutto il tuo percorso di studi.» Strizzò l’occhio alla cliente, sperando capisse la particolarità della situazione. Più di una volta le era capitata di essere seguita da lei - tra gli allenamenti di Quidditch e le lezioni di Difesa, c’era sempre qualche arto contuso o una parte del corpo ustionata - e pur non conoscendola bene le dava l’impressione di essere un tipo in gamba.
«Sì, di questo non ti devi preoccupare: non sopravviverebbero ai Tiri Vispi se non fossero resistenti.» Fece un rapido calcolo della somma dovuta e la comunicò alla White, mettendo da parte le Gelatine che le spettavano. «Ogni cinque Galeoni di spesa diamo ai clienti una Gelatina d’Oro -» proseguì, spostando lo sguardo sulla mora. «Scoprire come usarle, poi, sarà compito loro.»
Congedata l’Infermiera, mise da parte penne, inchiostro e registro di spese e rivolse la sua piena attenzione alla donzella. Aveva attraversato quella tiritera un po’ di volte, ormai, ma sperava con ardore di tenersi stretta quella nuova collega almeno per un po’. «Io mi chiamo Eloise, lavoro qua da qualche anno e sono pronta a rispondere a tutte le tue domande. I gemelli ti hanno già spiegato qualcosa?»
AGGIORNATE
ARIEL VINSTAV | 5 GALEONI E 3 FALCI | 1 GELATINA D'ORO
JOLENE WHITE | 40 GALEONI | 8 GELATINE D'ORO

 
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view post Posted on 20/3/2020, 18:11
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Era una mattina come tante. Il sole splendeva nel cielo con qualche nuvoletta sparsa qui e la. Mi trovavo a Diagon Alley per fare degli acquisti e la mia prima tappa era la bottega dei Tiri Vispi Weasley. Quella mattina ero uscita da sola, non avevo portato Harry con me, e tornata a casa l'avrei trovato sicuramente con il broncio. La bottega non era cambiata dall'ultima volta che ci ero andata, almeno all'esterno. Appena entrai sentii subito delle risate sguainate di qualche cliente che arrivavano dal retro di uno scaffale e venne da ridere anche a me.

Buongiorno! Esclamai con il sorriso sulle labbra. Vedo che si respira un'aria molto allegra qui dentro… che bello. Mi rivolsi ai commessi presenti. Mi serve una Ricordella Potenziata... dimentico troppe cose! Ammisi come se ai commessi potesse importare della mia poco affidabile memoria. Però prima di pagare faccio un giro della bottega… magari trovo qualcos'altro di utile.

Il negozio era pieno zeppo di roba strana che mi incuriosiva molto. Mi diressi verso la sezione "Dolci Amari", e dopo aver letto gli effetti dei vari dolci presenti in quel reparto, mi chiesi chi potesse essere così stupido da ingerirli… e mi venne in mente qualcuno. Visitai gli altri reparti notando nuovi articoli che non erano presenti l'ultima volta.
Pensai che compare un Filtro d’Amore Tumistreghi sarebbe stato utile per far fare a qualcuno quello che volevo… poteva essermi utile per il mio lavoro alla Gazzetta, come anche anche le Orecchie Oblunghe.

Raggiunsi la cassa e ci appoggia la roba che avevo deciso di acquistare. Prendo anche un sacchetto di Caccabombe perché… perché non si sa mai! Improvvisamente mi venne in mento quello che avevo sentito dire da un gruppo di ragazzini per strada, qualche giorno prima… Ho sentito dire che in questa bottega si riceve una gelatina d'oro in omaggio ogni 5 galeoni di spesa… è la verità?



Acquisti:

- Ricordella Potenziata (7 galeoni)
- 1 fiala di Filtro d’Amore Tumistreghi (3 galeoni)
- Orecchie Oblunghe (7 galeoni)
- 1 sacchetto di Caccabombe (2 galeoni)


Edited by Miss Fortune - 20/3/2020, 21:25
 
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view post Posted on 27/3/2020, 18:57
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Non erano passati più di tre minuti da quando aveva girato la chiave che chiudeva la serratura della porta principale dei Tiri Vispi Weasley, e già un gruppetto vivace di ragazzini aveva fatto il suo ingresso nel negozio di scherzi, pronto a racimolare il materiale per un weekend ad alta tensione. Riconoscendoli - alcuni erano suoi compagni di Rune Antiche - si attardò a scambiare quattro chiacchiere e a consigliare i migliori articoli per la festa che avevano in programma. E, constatato il suo entusiasmo e la sua esperienza in materia, finì che l’invito alla festa venne esteso anche a lei. «Alle dieci? Bene, sì, non dovrei avere problemi. Ottimo, volo ché c’è una cliente che mi aspetta al bancone.»
E fu lì che la trovò, con una Ricordella Potenziata come prima richiesta e un sorriso allegro in volto. Le sorrise di rimando in un moto di empatia. «Ci puoi credere che stamattina sono uscita dal dormitorio senza bacchetta?! Ti capisco...» Scosse la chioma rossa e si allontanò un momento per raggiungere lo scaffale dove erano esposte. «Forse dovrei prendermene una anche io. Comunque, il funzionamento è molto semplice: al momento dell’acquisto si lega a te, e solo tu potrai usarla per ricordare le cose. Entra in azione subito e in genere ti mostra una sola cosa alla volta. Compare una scritta qui, con il classico colore rosso delle Ricordelle.»
Mise da parte l’articolo mentre la ragazza cercava il resto, e ne approfittò per chiudere la montagna di acquisti dei suoi compagni, che già meditavano di usare i Fuochi per proiettare in cielo migliaia di disegni irriverenti. Li salutò divertita, pregustando quello che il fine settimana le stava regalando, e quando tornò con i piedi per terra si accorse che la ragazza era di ritorno.
«Esatto, le Gelatine d’Oro sono preziose e utili, fanno accedere a tutto un altro livello di articoli e prestazioni. Però… Temo di non poterti dire nient’altro, dovrai scoprire da sola come e dove usarle.» Ed era quello il bello: le Gelatine erano una moneta a sé, il Bitcoin del Mondo Magico. Sogghignò alla ragazza, porgendole il sacchetto con gli articoli e lasciando scivolare i Galeoni con un lieve tintinnio.
AGGIORNATA | SPESA: 19 GALEONI | GELATINE D’ORO: 3

 
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view post Posted on 1/5/2020, 12:24
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Il sole quella mattina era assente tra le strade di Diagon Alley e a me non dispiaceva affatto, non amavo molto il caldo, anche se per quanto fosse nuvoloso quel giorno, non si poteva di certo dire che l'aria fosse troppo fredda: in effetti stavo benissimo con solo la camicia. Speravo più che altro che non piovesse, almeno non prima che fossi tornata a casa. Ero diretta ai Tiri Vispi, mi toccava intervistare un garzone per la Gazzetta e mi venne subito in mente quella giovane ragazza dai capelli rossi, le lentiggini e l'aria tanto vispa che lavorava lì: il che era appropriato se eri la commessa di quel negozio. Era da un po' che non ci andavo e speravo davvero che lavorasse ancora lì; e quando la vidi me ne rallegrai.
Buongiorno!
Andai dritta verso di lei sperando che fosse disposta a farsi intervistare da me.
Ciao, ti disturbo?
Le porsi la mano.
Sono Cordelia. Tu, forse non ti ricordi di me, sono venuta un po' di volte a fare compere qui.
Cercai di farla breve… non volevo dilungarmi troppo.
Sono una giornalista della Gazzetta e volevo chiederti se ti piacerebbe rispondere ad alcune mie domande, magari a fine turno, oppure quando ti è più comodo.
Proposi sorridendole.

Giornalista - exRavenclaw - 25 anni - scheda

 
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view post Posted on 7/5/2020, 22:01
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ELOISE LYNCH GARZONE: TIRI VISPI WEASLEY 17 ANNI
«Non lo ripeterò un'altra volta: mettilo giù, da bravo, ed eviterò di dedicarti una Fattura Orcovolante.» Un brivido di terrore attraversò il volto del ragazzino, che le rivolse uno sguardo ansioso e fuggì via, scomparendo oltre la porta. Con una breve occhiata alle sue spalle, la Lynch notò che il gruppetto chiassoso alle sue spalle fissava la scena a mascelle spianate, ed era rimasto atterrito. Sogghignando sommessamente, tornò al bancone, certa che la lezione avesse avuto successo.
In effetti, non era il ragazzino in fuga il vero obiettivo di quella strategia, ma proprio il gruppetto. Da quando aveva notato che avevano iniziato ad allungare le mani sugli espositori meno visibili, Eloise aveva coinvolto il suo complice in un teatrino trito e ritrito, che avevano messo in atto tantissime volte: le minacce ostentate e il tono severo, per quanto distanti dal suo solito modo di fare allegro, erano efficaci nel 100% dei casi, a quanto aveva potuto vedere. Certo era che avrebbe dovuto anche cedere qualche figurina delle Cioccorane per quel servizio di recitazione: il suo complice era molto esigente.
Non riconobbe subito la voce che attirò la sua attenzione, ma fin dal primo sguardo inquadrò la figura della ragazza che le stava di fronte tra i clienti che avevano bazzicato in negozio più di una volta. «Mi ricordo...» Fece, con un cenno della testa, e dubbiosa allungò la mano per rispondere alla presentazione. «Eloise Lynch.» Un leggero sollevamento del sopracciglio destro suggeriva l’interrogazione inespressa. Non era abituata a stringere la mano ai clienti, e doveva esserci sotto qualcosa di più.
La richiesta venne inaspettata, così come la reazione sorpresa che seguì: qualche domanda? E su cosa? Avevano scoperto la Bisca? Avevano trovato il suo covo segreto al Terzo Piano? Era davvero della Gazzetta, o magari la cercavano dal Dipartimento di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche? Deglutì, colpevole, tradendo una certa titubanza. «Ehm… Domande su cosa?» Si prese una spalla con la mano e grattò via i dubbi che le ronzavano in testa, riuscendo finalmente a darsi un contegno. Non aveva idea di dove si stesse andando a parare, e per quanti voli pindarici potesse creare nella sua testa, l’opzione più probabile era che le chiedessero quanti libri avesse letto nell’ultimo mese, o di comprare i dipinti realizzati dagli Spaccati irreversibili, o di mettere una firma per la protezione degli esemplari di Fwooper in via di estinzione - e magari, si fossero estinti, quei maledetti!
Rimuginò un istante, realizzando che aveva sentito parlare di un'ipotetica intervista a Megan, per il ruolo di Caposcuola, e ricordando solo in quel momento dell'articolo firmato da Elhena che aveva visto Emily come protagonista. A conti fatti, sembrava una faccenda innocua.
«In ogni caso chiudo alle 18.30, se per te va bene possiamo vederci…» Gettò lo sguardo oltre la porta, cercando il posto adatto con la mente. Scartò Florian - troppi dolciumi e troppe coppiette, si era un po’ stufata - e decise di proporre un posto che sentiva più nelle sue corde, almeno in quel periodo. «… Al Paiolo Magico?»
I accept chaos, I'm not sure whether it accepts me
 
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view post Posted on 8/5/2020, 18:33
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Un pomeriggio tipicamente primaverile quello che si riusciva a percepire nell'aria. Un meraviglioso sole si stagliava alto nel cielo, illuminando case e vicoli della Londra magica e non. Il venerdì era un giorno di lavoro per tutti, o quasi. Il fine settimana, nella tabella di marcia del neo Giornalista, era quel tragico momento in cui non aveva altro da fare se non compilare scartoffie, rispondere ai tanti promemoria volatili e approfondire argomenti di suo solitario interesse, con la speranza di poterli trasformare un giorno in articoli da pubblicare sul giornale.
Il fine settimana era, altresì, la funesta fase temporale in cui i ragazzi si aggiravano più scalmanati del solito in ogni dove, Diagon Alley compresa; peggio di un’infestazione di Bundinum, brulicavano letteralmente ovunque, giusto per rimarcare il dominio adolescenziale, ormonale e demenziale di quel fazzoletto di mattoni&brughiera seppellito nel profondo della Londra magica. Tiri vispi Weasley non faceva eccezione, cribbio. Con un viso tirato da un non proferito *Siete anche qui, maledetti*, la snella figura maschile si appropinquò a superare la porta di entrata del negozio. Il clima che si riusciva a respirare dall'interno era sempre il medesimo, schiamazzi e risate provenienti dalle varie scaffalature sparse per tutto quanto l’ambiente, infestavano l'intera area circostante, mandando in frantumi ogni speranza di riuscire a fare compere in assoluta tranquillità. Cercò di non pensarci, concentrandosi sulla piccola fila di persone che risiedeva dinnanzi a lui. Non era molte, passarono appena dieci minuti di orologio e l'esile figura di Lucas si palesò davanti al bancone, cercando di esibire il sorriso più convincente possibile si rivolse al garzone di turno - Buonasera, vorrei acquistare due sacchetti di polvere buio pesto peruviana. Grazie! -Il tono di voce del ragazzo si fece leggero e accomodante, mentre con la mano andava a raccogliere l'esatto importo di monete che avrebbe dovuto sborsare da lì a poco.

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