Tiri Vispi Weasley

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view post Posted on 22/12/2020, 07:56
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Il rinomato negozio di scherzi magici aveva affascinato Lucien sin da ragazzo, ma allora erano state rade le occasioni per recarsi a Diagon Alley a causa del tempo trascorso tra le mura di Hogwarts e i viaggi in terra natia. Ma il sapore di quel negozio rimaneva immutato nonostante lo scorrere del tempo ed ogni volta che vi metteva piede, il suo umore subiva un'impennata notevole. Per certi aspetti l'effetto che gli procurava quel negozio lo faceva tornare bambino, almeno sul piano mentale, ed anche i suoi ragionamenti finivano per subire una battuta d'arresto perché considerati tremendamente immaturi.
Quella mattina si trovava in compagnia dell'amica d'infanzia Ariel che si era prestata ad accompagnarlo per lasciarsi indurre a sua volta a sganciare qualche galeone per una buona causa.
«Prima le signore.» le avrebbe detto aprendo la porta del negozio in modo che potesse fare il suo ingresso prima di lui. «Non vorrei essere uno dei tuoi colleghi o chiunque sia il destinatario dei tuoi acquisti. Ti ritengo molto pericolosa, specie se equipaggiata di scherzi.» aggiunse ironico ma non troppo, mentre la miriade di merce multicolore prendeva forma sotto i suoi occhi attenti. Come da copione, la bottega di scherzi più rinomata della Gran Bretagna non poteva farsi trovare spoglia di una clientela agguerrita nel procurarsi gli scherzi più gettonati ed invitanti.
Lucien prese a lanciare sguardi febbricitanti a destra e a sinistra, scandagliando ogni scaffale e la mercanzia esposta e finendo, inevitabilmente, a riempirsi le mani di pacchetti colorati. In alcuni casi, la sua scelta ricadde sui medesimi scherzi che da adolescente aveva acquistato grazie ai soldi dei genitori mentre ora la soddisfazione di avere una propria fonte di reddito incentivava e galvanizzava ulteriormente i suoi acquisti personali. Detto questo non avrebbe sperperato ogni suo avere in scherzi vari ed eventuali, s'intende, ma nemmeno intendeva imporsi limiti monetari.
Il bottino prescelto non era tra i più generosi, ma per il momento gli bastava. Raggiunse dunque il bancone prendendo per mano Ariel e strattonandola come una trottola per cercare di evitare almeno uno dei clienti appostati, chi per gli acquisti natalizi chi di altro genere, e dovette attendere che si sfoltisse la coda prima di poter raggiungere una commessa.
«Per ovviare a questa coda si potrebbero sfruttare gli scherzi che si intende acquistare.» bofonchiò tra sé e sé immaginando il Drago di fuochi d'artificio che ammaliava i presenti e lui, furtivo, che approfittava della loro distrazione per superare la coda con i Galeoni già alla mano.
Avrebbe salutato gentilmente la commessa in servizio, riservandole un'occhiata complice. «Lavorare presso un qualsiasi esercizio commerciale di Diagon Alley, tanto più questo così affermato, durante le festività natalizie non deve essere una passeggiata.» esordi posando il bottino i propri acquisti sul bancone.

the devil's finest trick is to persuade you that he doesn't exist

Lucien acquista:

- Polvere Buiopesto Peruviana x1
- Caramella d’Illusione x1
- Fuochi d'artificio / Drago d'Artificio x1

Totale, se non erro: 21 Galeoni e 4 gelatine.
Mi considero già servito.


Edited by Atonement. - 2/1/2021, 02:36
 
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view post Posted on 26/12/2020, 14:55
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Erano due minuti buoni che Eloise se ne stava imbambolata a fissare la boccetta dell’Annullaforuncoli Garantito che stringeva dalle dita, persa nei suoi pensieri e distaccata dal mondo delle cose tangibili. Era successo tutto all’improvviso, un lampo generato dalla combinazione di stanchezza, noia e ordinarietà.
Erano giorni che rincorreva clienti e articoli, preparava pacchi e organizzava spedizioni, ed erano giorni che si sentiva sopraffatta da una routine frenetica apparentemente vuota e ripetitiva. Tutto le si era riversato addosso quando aveva allungato le dita per risistemare gli articoli sullo scaffale, e l’epifania - in degno anticipo sulla tabella di marcia - l’aveva colpita in pieno.
Un senso di vuoto le aveva strattonato la bocca dello stomaco, e l’impressione di essersi agitata tanto per delle questioni insulse e di scarso valore le fece crollare la terra sotto i piedi, e la mise davanti alla mancanza di senso che quei gesti meccanici celavano. Non aveva piena consapevolezza di quel disorientamento che stava provando, ma si rendeva conto di aver rincorso impegni, scadenze e consegne senza avere il tempo di porsi la domanda fondamentale. Ora, che questa le ticchettava sulla spalla cogliendola di sorpresa, non sapeva cosa rispondersi. Perché faceva tanto rumore per nulla?
A riscuoterla da quello stato di fissità distratta fu la voce di George, che con un tono canzonatorio e imperativo, la esortò a ritornare sul pianeta terra. «El, non riuscirai a far sparire i brufoli passati, presenti e futuri fissando così intensamente la boccetta! Ti aspettano al bancone...» La battuta, che normalmente le avrebbe generato ilarità e l’avrebbe spinta a ribattere con lo stesso tono, la lasciò amareggiata e infastidita. Ma cosa voleva ancora da lei, quel dannato George, che si mettesse a fare un balletto per i clienti?! Che si presentasse alle porte di ogni loro casa per intonare una carola natalizia?! Che si calasse dai camini per riempirli di regali potenzialmente pericolosi?!
Se nel profondo sentiva di avercela con se stessa per aver generato quello sbilanciamento degli equilibri e aver richiamato l’attenzione su ciò che veramente contava nella vita, gettò cenere sui tizzoni caldi e mise a tacere quelle sensazioni, soffocandole con un preferibile e superficiale vittimismo. Liberatasi dal senso di colpa con un impunito indice puntato, decise di ignorare quello che la sua coscienza le stava dicendo e scaricare il barile sul datore di lavoro. Insomma, niente di strano per un’adolescente ordinaria.

«Benvenuta a… Jane! Ciao!» Un’esclamazione sorpresa accolse la cliente in attesa al bancone, che aveva riconosciuto solo in un secondo momento. Per un attimo le ombre che le avevano gravitato sulle sopracciglia si alleggerirono, e il piacere nel vedere una persona non solo conosciuta, ma anche stimata, sconfisse le lamentazioni che l’accompagnavano da poco prima. Osservò gli articoli scelti dalla mora, e ascoltò la sua richiesta. «Te la prendo subito… Preferenze?» La sua scelta ricadde su una Puffola Pigmea color vinaccia, il cui pelo soffice riluceva brillante quando i raggi di luce la illuminavano. Aveva un’aria vispa e simpatica, e sapeva per esperienza diretta che era una creatura curiosa e piena di appetito.
Tornata al bancone, la fece scivolare lievemente sulla spalla della sua nuova padrona, su cui si adagiò come un rapace fedele, ma con una docilità e una tenerezza decisamente più spiccate. In effetti, sembrava sarebbero andate d’accordo. «Non ha bisogno di grandi cure, vedrai, sarà un’ottima compagnia.» Cifre vennero sommate, conti saldati, e Gelatine d’Oro furono infilate nel sacchetto. Mano a mano che la ripetitività di quelle azioni tornava a impadronirsi dei suoi gesti, la rossa si rabbuiava. Fu con uno stanco «Torna a trovarci, e buon Natale!» che salutò il Medimago.
AGGIORNATA | SPESA: 30 GALEONI | GELATINE D’ORO: 6

Presa com’era dai suoi crucci personali, che andavano dal fastidio nei confronti dei capi, all’alienazione causata dall’ordinarietà delle sue mansioni, passando per l’insensatezza dell’esistenza umana, quasi si lasciò sfuggire il commento che il cliente successivo le aveva indirizzato. Aveva lo sguardo chino sul bancone, le dita che contavano veloci le Gelatine d’Oro rimaste, ed era completamente immersa nei suoi pensieri. Forse mormorò anche un “Benvenuto ai Tiri Vispi” distratto e sovrappensiero.
La sua natura spiccatamente curiosa e sempre rivolta verso ciò che era nuovo e interessante le impedirono di ignorare quel richiamo che il mondo esterno le faceva. Rispondendo alla necessità di aggrapparsi a un appiglio qualsiasi per uscire dal torpore, sollevò la testa. E dovette alzarla un bel po’, perché l’altezza del suo interlocutore andava oltre la media, prima di incontrare un volto dai tratti marcati, segnato da occhiaie spesse. Il dubbio che avesse colto la sua esasperazione le passò nella mente in un lampo, ma subito si disse che doveva trattarsi di un commento di circostanza. «Figurati, è così bello essere qui!» Un’espressione allegra e gioviale le si era dipinta in volto per un istante, ma stava già lasciando il posto al ghigno furbesco tipico della Lynch. Si sporse in avanti, accorciando le distanze tra lei e il cliente, così che la sua rivelazione fosse udibile solo a lui. «Sto per far esplodere l’intera scorta di Detonazioni Deluxe, ti conviene allontanarti in fretta.» Sbirciò la reazione di sottecchi, divertita, e chiuse pacchi e pacchettini con rapidi colpi di bacchetta. «Sono 21 Galeoni, buona giorn-... Buona fuga!» Aveva davvero trovato qualcosa di ripetitivo e ordinario ai Tiri Vispi, o era stato soltanto un abbaglio?!
AGGIORNATO | SPESA: 21 GALEONI | GELATINE D’ORO: 4

 
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Alice Wagner
Un altro giorno di lavoro, un altro scaffale da risistemare. Ora che le feste avevano preso il sopravvento sulla tranquilla vita da negozio di scherzi, Alice stava dando di matto. Certo la sua abilità di servire più clienti contemporaneamente era decisamente migliorata, ma in compenso se ne tornava a casa con un mal di testa incredibile. Tra le tante cose da sistemare e riordinare c'era anche la questione acquisti che doveva al più presto ultimare, se lo stava ripetendo da giorni, senza tuttavia arrivare al dunque. I regali di Natale non si incartavano da soli e aveva assolutamente bisogno di qualche marchingegno per darsi malata durante lezione di storia della magia, o avrebbe finito per ammalarsi di noi. Infatti voleva fare una spesa piuttosto grossa di scherzi e baggianate proprio lì nel negozio doveva lavorava. Non aveva mai acquistato niente prima per cui non aveva idea di come funzionasse la cosa. Si spostò agilmente evitando un ragazzino urlante pronto ad arrampicarsi sullo scaffale vicino, ma come si faceva a crescere certi mostriciattoli? Poi si avvicinò quattamente al bancone dove la Lynch stava piroettando in giro tra un "Buon Natale anche a lei!" e un " Sono 15 gelatine in totale!" Era uno spettacolo decisamente pirotecnico ed Alice aveva imparato molto dalla Tassorosso. Sembrava ora un momento buono, un secondo di calma tra un cliente impazzito e l'altro, un attimo di calma << Ahm Eloise? Ma se io volessi comprare un po' di robette qui....com'è che funziona, avrò uno sconticino?>> subito la prima domanda, la più importante. Ma quanto mi fate risparmiare? Allungò quindi la lista scritta di sua penna delle cose che voleva acquistare alla collega, aspettando pazientemente. Insomma anche senza sconto lei le voleva comprare lo stesso quelle robe! << Vorrei prendere queste cosine...>> asserì convinta, si stava mantenendo perché aveva già spesso un botto di soldi. Di quel passo sarebbe diventata povera in un istante.





Alice acquista:

1001 scherzi magici
Puffola Pigmea
Impiccato Rimpiccabile
Fondenti Febbricitanti x2
Pasticcetti Svenevoli x2
Pasticche Vomitose x2
Anelli dei Gemelli
Sognisvegli brevettati x2
Mappa il passaggio x1
Mappa malandragora x1



Edited by Nontiscordardime - 12/1/2021, 13:43
 
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view post Posted on 15/1/2021, 14:31
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Gli scherzi sono una forma di intrattenimento atemporale. Se ne può beneficiare a qualsiasi età senza perdere il piacere di spendervi del tempo e sono un modo alternativo per interfacciarsi col prossimo, naturalmente se non atti a ledere il ricevente. Ombre soffuse che paiono avere peso e consistenza si rincorrono assieme a guizzi di luce colorata dal caldo sapore. Rumori contrastanti cozzano con il vociare umano e ti senti subito sovrastato da una miscela di componenti dal sapore conosciuto. Perché nel celeberrimo negozio di scherzi magici dei gemelli Weasley sito a Diagon Alley ci sei già stato, tante volte da perdere il conto. Quando ancora il tuo volto non era sporcato da rada peluria e gli ormoni si agitavano come Pluffe impazzite. Un periodo roseo della tua vita, dove tristezza e negatività veniva inzaccherata di una risata sguaiata. Oggi vi rimetti piede come hai fatto qualche settimana fa, con rinnovato entusiasmo ed un pizzico di maturità a calcarti i tratti spigolosi. La brama dell'acquisto di articoli di ogni sorta anima i tuoi movimenti all'interno del negozio, attorniato da altri amatori. La calca è tale che urti contro qualche sconosciuto, mentre con l'agilità di un acrobata circense cerchi di incastrare la tua imponente figura tra un espositore e tre maghi intenti a leggere le spiegazioni sul retro di una confezione. L'aria è satura di odori strani ed eventuali, respiri affannati dalle corse per accaparrarsi l'ultimo pezzo esposto e di bisbigli concitati. L'energia che permea ai Tiri Vispi non ha eguali ed accoglie indistintamente qualunque cliente, tu non ne sei esente e la adori dal primo giorno in cui ne sei venuto a contatto, tanti anni orsono. La fregola non lascia scampo: miete vittime e uscire di lì senza almeno uno scherzo equivale ad un affronto personale. Non rientra nei tuoi programmi, Lucien, hai ben delineata nella mente allenata una lista di acquisti di cui apparentemente non puoi fare a meno. Lasci che gli anfibi mappino quasi l'intero negozio, girovagando con occhi sognanti come il bambino che non potrai più essere ma che in parte risiede ancora lì, nel tuo animo tormentato. Arraffi, raggiungi, plasmi, studi. Cerchi i pezzi migliori e quelli che non avevi preventivato di acquistare ma che stuzzicano il tuo interesse con dolci promesse goliardiche. Giungi al bancone con le larghe braccia rivestite di un pattern nuovo che oscura quello che riveste la felpa babbana; le scatole multicolore degli scherzi sono abilmente incastrate tra contenitori sgargianti e se qualcuno si scontrasse ancora con te, potrebbe far crollare il lavoro di equilibrio che tanto faticosamente hai realizzato. Già, necessiti di qualche sacchetto o non potrai sperare di uscire da quel negozio senza aver fatto rovinare a terra qualcosa, col rischio di ammaccarne la superficie. «Buongiorno!» trilli alzando un sopracciglio contento, mentre il tuo sguardo si posa sul commesso di turno. «Vorrei acquistare questi articoli. Anzi, mi correggo: vorrei acquistare tutto ciò che vedo esposto, ma le mie finanze non me lo permettono.» abbozzi un sorriso complice e stiri le braccia indolenzite dai pesi sostenuti a lungo. Eccoli lì, quasi a tuo personale uso e consumo (e di terzi), manca solo un ultimo step. «Suppongo di non essere il primo ad averle detto questa frase.» aggiungi mentre sfili dai jeans stracciati il portamonete in pelle di drago. Con un lungo sospiro sconsolato racimoli i galeoni necessari per pagare gli oggetti e li poni sul bancone; te li sei sudati ed è giusto che ti concedi qualche vezzo. «L'ultima volta che ho effettuato degli acquisti qui mi sono state date in cambio alcune gelatine d'oro. A cosa servono?» Una domanda gettata come un amo nel mare, con intenzione ma poca valutazione. Credi di poter sperare in una risposta esaustiva e ti domandi perché quella domanda non l'hai posta a suo tempo, quando per la prima volta hai posato lo sguardo su quel dono singolare offerto dal negozio. Eri di fretta, ti dici appigliandoti ad una stentata scusante; nemmeno tu sei convinto di quella vocina che ti frulla nella mente che, insistente, ti fa sentire piuttosto sciocco.


Lucien acquista:
- Anelli dei Gemelli x1
- Pagliaccio nel Pacchetto x1
- Sognisvegli Brevettati x1
- Botti Standard x1
- Scacchi Magici standard x1
- Puzzalinfa x2

Se la calcolatrice mente non mi inganna dovrebbero essere 31 Galeoni ~ 6 gelatine
 
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view post Posted on 15/1/2021, 17:46
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Emma C. Green
Un passo dopo l'altro, Emma, aveva raggiunto i Tiri Vispi in un batter d'occhio, certo, se avesse avuto a disposizione un mezzo avrebbe fatto sicuramente prima, ma a lei piaceva camminare, la rilassava. Sapeva per certo che quel pomeriggio avrebbe trovato Alice di turno e le aveva portato un sacchetto di Api Frizzole direttamente da Milandia, pensò che le avrebbe fatto piacere. C'è nessuno? Chiese, ma non ebbe nessuna risposta. Ficcanasò tra gli scaffali in cerca della sua amica dalla chioma rossa e quando la vide era di spalle, Emma immaginò stesse sistemando la roba del negozio. Le si avvicinò di soppiatto, un passo dopo l'altro, silenziosa come un ninja. Quando la raggiunse le mise le mani sugli occhi prendendola alla sprovvista, probabilmente spaventandola a morte Indovina chi sono! Dopo lo scherzo fatto alla povera Alice, racimolò un bel po' di roba e la portò sul bancone sghignazzando. Non riusciva mai ad essere seria con Alice, spesso si ritrovavano a ridere anche per cose stupide e banali, era più forte di loro. Porto via questi! Aveva detto facendo cadere a terra uno degli articoli scelti, per fortuna non si ruppe. Ti ho portato un sacchetto di Api Frizzole direttamente da Mielandia. Avrebbe voluto trattenersi un po' di più, ma aveva altri acquisti da fare, così si congedò Questi sono per farmi perdonare per lo spavento che ti ho fatto prendere prima! sghignazzando ancora le lasciò due galeoni di mancia sul bancone Ci vediamo più tardi, Uragano-Alice. Dopo aver salutato la rossa, Emma chiuse con la delicatezza di un elefante la porta del negozio e si diresse da Evviva lo Zufolo. Sorrise al pensiero che di lì a breve avrebbe visto Oliver.






Emma porta ad Alice un sacchetto di Api Frizzole e le lascia 2 Galeoni di mancia

COMPRA:
* 1 sacchetto Caccabombe - 2 Galeoni
* 2 Detonatori Abbindolanti - 2 Galeoni
* 1001 Scherzi Magici - 10 Falci
* 1 Trottola Schizzina - 1 Galeoni
* 1 topo finto - 1 Galeone
 
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view post Posted on 16/1/2021, 19:06
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Alice Wagner
Finalmente le terribili festività natalizie avevano lasciato spazio a momenti di quieto vivere decisamente meno rumorosi. Ai Tiri Vispi però l'aria era sempre frizzantina e piena di vita, Alice lo vedeva tutti i giorni ed in parte era come se quel posto le ricaricasse le batterie; le espressioni di tutti coloro che passavano a dare un'occhiata al negozio erano sempre meravigliate ed entusiaste, tanto spesso a farsi prendere un po' troppo la mano. Ma Alice adorava circondarsi dal buon umore e quale posto migliore di un negozio di scherzi? Era un pomeriggio invernale piuttosto freddo, nevicava da un po' e il vento tuonava forte alle finestre del locale. Durante i giorni festivi si erano visti molti più studenti in giro, mentre ora, probabilmente presi da miriade di compiti, i giovanetti preferivano rintanarsi nelle biblioteche o nelle sale comuni. La clientela spesso variava a seconda delle stagioni e così i prodotti che Alice incartava e rivendeva. Proprio oggi avevano ricevuto un grosso ordine di fuochi d'artificio ed Alice aveva passato diverso tempo a sistemarli con cura sugli scaffali in modo da non rovesciarli e creare un totale disastro. Sì era già successo. E sì aveva finito per andare a piagnucolare da Eloise come una povera studentella del primo anno, totalmente spaesata e senza sapere cosa fare. E sì se ne era vergognata moltissimo. Tanto che le aveva fatto prometterle di non dirlo ad anima viva. Ora erano diversi mesi che lavorava al negozio e ci aveva preso molto più la mano, aveva perfino imparato a contrattare con le nonnine furbe, alle quali è difficile negare uno sconto. Lucien fece il suo ingresso, anche lui in qualche modo contagiato dal buon umore che il posto trasmetteva. Alice sbucò da sotto il bancone con un sorriso altrettanto allegro << Salve, benvenuto! >>trillò allegra, ridacchiando per l'entusiasmo dell'uomo di fronte sè, in realtà non aveva la più pallida idea del fatto che si trattasse del nuovo guardiacaccia nonostante ne avessero parlato tutti in dormitorio. Soprattutto le ragazze. Forse non aveva prestato troppa attenzione, presa com'era ad elaborare uno dei suoi piani geniali per scoprire dei passaggi segreti esplorare il castello << Oh sì, i galeoni non sembrano mai bastare>> afferrò gli oggetti che l'altro aveva poggiato sul bancone, incartandoli uno ad uno e sistemandoli in due bustine separate << Suppongo che non sia l'unico a trovarsi in questa situazione, anzi....la condivido pienamente. >> si sporse quindi verso la cassa, facendo un conto veloce << Dunque sono trentuno Galeoni e sei gelatine >> porse quindi a Lucien gli oggetti e le gelatine all'interno di un piccolo sacchetto. Gli occhietti vispi della rossa si illuminarono a quella domanda, un classico << Le gelatine permettono di accedere ad una selezione di prodotti speciali, ma sarà compito suo scoprire come fare.>> quindi ammiccò misteriosamente con tanto di occhiolino. Chissà se il giovane Guardiacaccia avrebbe risolto il mistero!
________________________________________________

Il turno di pomeriggio era il suo preferito. Alice adorava passare il tempo rintanata tra gli scaffali a riordinare le cose. C'era un certo masochismo nell'adorare il disordine più totale, eppure l'idea di mettersi a fare cose di questo tipo con prodotti come gli scherzi, la metteva di buon umore. Proprio mentre stava sistemando delle caccabombe in alcuni cestelli venne sorpresa da Emma che come una ninja l'afferrò alle spalle, facendola sobbalzare << Oh Gott!!! Emma mi hai spaventato a morte! >> esclamò per metà facendo uso della sua lingua natia. Nonostante i cinque secondi in cui avrebbe voluto ammazzarla, Alice era felice di vederla, scoppiò infatti a ridere dopo due secondi << Puah questi primini vanno tenuti d'occhio!>> disse verso l'amica, prendendola in giro ed innalzandosi a gran studentessa modello. Afferrò gli oggetti che l'altra voleva acquistare e li ripose delicatamente in una bustina, poi sgranò gli occhi nel vedere le caramelle e anche la mancia << Wow ma tu sei un angelo in realtà!>> l'abbracciò stretta stretta, come si fa con i bambini e tirò fuori un altro pacchetto contenente il suo regalo di Natale, una piccola puffola pigmea << Questo è per te, il tuo regalo di Natale, scusa il ritardo!>> ridacchiò e la lasciò andar via. Che pensiero carino che le aveva fatto, le aveva proprio migliorato la giornata!



Aggiornati:

Lucien > 31 Galeoni
Emma > 6 Galeoni e 10 Falci + 1 gelatina e una puffola pigmea regalata da Alice!

Grazie Emmuccia per la mancia :flower:



Edited by Nontiscordardime - 19/1/2021, 13:01
 
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view post Posted on 18/1/2021, 23:18
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
«Non sono neanche arrivate le vacanze e già pensi al ritorno a scuola?!» Sopracciglia inarcate, sguardo ironico e smorfia divertita sbucarono da dietro la lunga lista dei desideri di Alice Wagner. Più un foglietto scarabocchiato, ecco, ma dalle intenzioni chiare: entrare a far parte del club esclusivo dei più malandrini della scuola. Non che esistesse, ma se erano già in due poteva valere la pena andare a recuperare gli altri per la collottola.
Gli articoli che la sua collega aveva prescelto la dicevano lunga sulle sue intenzioni - simulazioni di malanni, passaggi segreti, spunti per scherzi ed escamotage per combattere la noia - e rientravano quasi tutti nella lista nera che dava del filo da torcere al corpo docenti su base quotidiana. Posò parte del malloppo sul bancone, la Mappa Il Passaggio che svettava in cima. «Ti sconto la Mappa.» Sospirò, fingendosi esasperata da una lunga trattazione. Sapeva che Alice bramava ad averla da un bel po’ di tempo - più di una volta l’aveva beccata con il naso immerso tra i fogli di pergamena - e le sembrava uno degli acquisti più sensati da fare i Tiri Vispi, un invito a saperne di più del luogo dove spendevano la maggior parte del loro tempo. E quell’entusiasmo contagioso di Alice andava alimentato come benzina su una fiammella. Se l’aveva inquadrata almeno un po’, avrebbe azzardato che era pronta a divampare. «E mi devi promettere che ti farai un giro dalle parti della Strega Orba: ti assicuro che ne varrà la pena.» Chi era lei per negarle un po' di fuochi d'artificio?! Ghignò, e con un tocco di bacchetta fece comparire un pallino smeraldo all’altezza del corridoio a cui si stava riferendo. Una chiazza d’inchiostro fugace, che subito scomparve assorbita dalla trama.
C’era stato un periodo, all’inizio del Secondo Anno, in cui si era messa a studiare la mappa e cercare i passaggi su base settimanale: ogni lunedì tornava a scuola con un nuovo passaggio da analizzare, e nei weekend raccoglieva informazioni tra i fogli ripiegati. Ci era voluto qualche mese per consumarla interamente, e presto non le era più bastato: aveva presto iniziato a fare ricerche autonome, scoperto passaggi che neanche i gemelli si erano sognati, e analizzato tantissimi anfratti anche nelle ronde notturne. «Sai che ti dico? Me ne prendo una anch’io. La conosco a memoria, ma vale la pena tenerla. Mi ci sono affezionata.» Dopo tutto quello che i Tiri Vispi avevano fatto per lei, ripagarli le sembrava il minimo.
AGGIORNATA | SPESA: 17 G 14 F 20 Z | GELATINE D’ORO: 3

Nb. Aggiornata anche Katrina
 
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view post Posted on 2/3/2021, 12:09
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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20210121-11202720210121-114352

-I Tiri Vispi? Hai intenzione di mettere un topo finto nel letto di Juliet? Vuoi vederla diventare isterica?- dopo Evviva lo Zufolo e Wizard Store, la terza ed ultima tappa della giornata era il famoso negozio di scherzi dei gemelli Weasley a Diagon Alley -No, non sono così perfida. Giuro, non ho cattive intenzioni- Forse, aggiunse mentalmente. Diagon Alley era affollata quel giorno, la tassina e suo cugino passeggiavano lentamente lungo la strada principale. -Peccato, ti avrei appoggiata.- non riuscì a trattenere una risata, per quanto ogni tanto sia scontroso Jordan per certe cose è peggio di lei, specialmente se si tratta di scherzi. -Vuoi per caso che si abbatta su di te con una vendetta lenta e inesorabile? Piuttosto, non vorresti prendere qualcosa da portare alla festa? hanno articoli interessanti per e l'occasione.- Jordan la squadrò da capo a piedi, con l'aria di chi volesse commettere un omicidio da un momento all'altro. -Giuro che se torni sull'argomento Clare, ti chiudo la bocca con un Silencio e ti trascino a casa!- sospirò portando gli occhi al cielo -Va bene, ma quanto sei suscettibile. E poi stavolta sei stato tu a nominarla, non io- disse alzando le mani in segno di resa. Dopo una decina di minuti arrivarono di fronte al negozio, che già da fuori suscitava buonumore. Non aveva ancora avuto occasione di entrare, la prima volta che era venuta a Diagon Alley era per gli acquisti scolastici, adesso invece poteva godersi le compere in tutta tranquillità, senza fretta senza liste da controllare di continuo.


Varcata la soglia si ritrovarono in un locale pieno di colori, una gioia e uno spettacolo per gli occhi. Sembrava il paese dei balocchi, non sapeva da dove iniziare a guardare, con tutta calma cominciò ad aggirarsi per i vari scaffali ed espositori. -Un filtro d'amore, questo potrebbe tornati utile- ok, era cattiva questa, ma non aveva mai resistito a tormentare i cugini, specialmente Jordan, che spesso le dava corda. -Preferisci il Silencio o una caccabomba dritta, dritta in faccia? Ne ho qui a portata di mano- e indicò un espositore lì vicino. -Va bene, va bene, me la sono cercata- si guardò ancora un po' attorno, prima di decidere cosa prendere, inclusa una mappa che mostrava i vari passaggi segreti di Hogwarts. Diversi studenti l'avevano e anche lei era curiosa di provarla. Con il bottino si avvicinò al bancone, dove trovò un volto familiare. Sapeva che la concasata lavorava lì, ma non era sicura fosse di turno. -Ciao, Eloise. Giornata piena vedo- salutò poggiando i suoi acquisti. -Per oggi prendo questi. Dici che una partita all'impiccato rimpiccabile ce la concederanno gli altri Tassi?- nelle serate più tranquille non c'è niente di meglio che riunirsi per un gioco da tavolo.

20210121-114352


Ricapitolando, la tassina prende:
- Cancella lividi istantaneo 1 G
- Impiccato rimpiccabile 15 F
- Piuma autocorreggente 1 G
- Mappa “il passaggio” 5 G

Utilizzo il Carnival Prophet (non pago l'articolo meno caro)

Il totale dovrebbe essere quindi 7 G (?) :flower:


Edited by Camille Donovan - 2/3/2021, 13:26
 
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view post Posted on 11/3/2021, 21:07
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Che la clientela dei Tiri Vispi Weasley fosse bizzarra era cosa nota. Di dominio pubblico. Ma che qualcuno fosse in grado di spiegare il motivo della nuova, bizzarra trovata per far impazzire i commessi, beh, quello richiedeva una mente diabolica.
Ogni singolo Detonatore Abbindolante presente in negozio era stato migliorato con una Pasticca Vomitosa incastrata perfettamente all’interno del suo clacson. E se non fosse stato per una gomitata imprevista che ne aveva fatto cadere uno a terra, non se ne sarebbero mai accorti: quello, gonfiatosi d’aria, aveva cercato di strillare, ma non era riuscito a liberarsi, aveva iniziato ad andare in retromarcia, sbattere contro gli espositori, emettere fumo da tutte le parti. Per poi esplodere in mille pezzi, distribuendo sugli scaffali vicini una sostanza viscosa e maleodorante.
«Waddiwasi.» Fece pigramente la Lynch, liberando l’ennesimo Detonatore dal suo giogo. Dal bancone, la Pasticca Vomitosa schizzò verso un ragazzino che sembrava intenzionato ad attivare una Palude Portatile a tradimento, rimbalzò sul muro e cadde a terra, ormai impotente. Il proiettile fu sufficiente a far desistere il potenziale agente del caos e il Detonatore fu finalmente libero.
«Camille!» Salutò la concasata con enfasi eccessiva, felice com’era dall’essersi liberata dell’ingrato compito. «È così. Abbiamo dei clienti talmente simpatici che ci ritroviamo a essere noi stessi vittime dei loro scherzi.» Sopracciglia alzate, sguardo sornione: sapeva che prima o poi avrebbe dovuto pagare per le malefatte di cui era stata mandante. «Ciao anche a te!» Salutò il ragazzo che accompagnava Camille, senza la minima idea di chi fosse.
Le scelte della Donovan tradivano una certa volontà di ficcarsi nei guai, ed Eloise fu felice di constatare che ogni generazione che solcava i corridoi di Hogwarts aveva qualcosa da offrire agli altari dei malandrini. «Ma direi proprio di sì! Basta che non provi a sfidare O’Connor, credo che sia il campione imbattuto degli ultimi cinque anni.» Sogghignò: l’angolo in fondo a destra del tavolo della Sala Comune era il suo regno, ed era da lì che aveva dominato tutti i tornei che aveva affrontato. Era la Regina degli Scacchi dell’Impiccato Rimpiccabile. Era una di quelle persone dall’intelligenza incompresa, troppo outsider per restare al passo con gli studi, troppo brillante per le strade di Nocturn Alley. Nell’attesa che la vita reclamasse la sua attenzione, stazionava a Hogwarts, idolo e guida dei fuoricorso come lei. «Si dice che una volta abbia rischiato di perdere una partita, una frase di sedici parole, e che abbia avvelenato il suo avversario.» Aneddoti e leggende metropolitane suscitavano in Eloise grande interesse - ed erano spesso ottimi stimoli per gli affari della Bisca Clandestina. «Magari sarai tu a batterlo, un giorno!»
AGGIORNATA | SPESA: 7 GALEONI | GELATINE D’ORO: 1
 
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view post Posted on 13/3/2021, 15:15
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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e3rAWys

Esiste una leggenda metropolitana ― sebbene fosse poco conosciuta ― in cui un Auror dai capelli rossi che era solito comportarsi in maniera impeccabile, gentile e altruista, nascondeva tuttavia un lato da vero birbantello, che solo alcuni e rari individui avevano avuto il privilegio di conoscere.
Ma di chi stiamo parlando, a proposito? Di Aiden Weiss, è ovvio, no?

Per i garzoni dei Tiri Vispi sarebbe stato chiaro come il sole intuire la natura del ghigno con cui varcò la porta del negozio. Arrossato in volto, per quelle che erano state delle sadiche quanto isteriche risate al solo pensiero di mettere in atto quanto gli stava ronzando per la testa, l'uomo si avvicinò al bancone con l'aria di chi aveva ben chiaro cosa volesse acquistare e dell'uso che voleva farne; tant'è che il ghigno divertito si allargò maggiormente in un sorriso colmo di entusiasmo, fremendo come un bambino alla sola idea di dare inizio a quella serie di marachelle che aveva studiato con dovizia.
«Buongiorno!» esordì con un sorrisone a trentadue denti. «Avrei bisogno di uno Specchio Scherzo, a figura intera ovviamente; poi di un Bracciale della Bestia e di una...» L'espressione mutò radicalmente, stavolta assumendo un sorriso decisamente più sadico, sporgendosi appena in avanti affinché venisse udito solamente dalla garzona e aggiunse in un sussurro quasi malevolo: «Fiala di Filtro d'Amore Tumistreghi!»
Qualsiasi cosa stesse architettando quella vecchia Volpe, nulla di buono ne sarebbe uscito, questo era ovvio. Se non altro, ciò che era rimasto della propria indole adolescenziale, ora aveva deciso di riemergere in tutto il suo più antico splendore, pronto a lasciare il segno nella memoria della propria vittima.
Estrasse i Galeoni e quello che parve essere un coupon, facendolo scivolare con un dito sul legno del bancone, strizzando poi un occhio alla commessa in quella che era una sottile richiesta a non farne parola con nessuno, specialmente in merito alla fiala richiesta.

Oh Weiss, sei proprio un ragazzaccio quando ti ci metti...

Il tempo di ordire losche trame e scherzi diabolici era appena giunto. Nessuno si sarebbe salvato.


Ricapitolando...
1 x Specchio Scherzo a Figura Intera (3G)
1 x Bracciale della Bestia (4G)
1 x Fiala di Filtro d'Amore Tumistreghi (3G)

Sfrutto il coupon di Carnevale!

 
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view post Posted on 26/3/2021, 20:44
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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Alice Wagner
Era stato un periodo piuttosto impegnativo per Alice, ora che era passata al secondo anno doveva darci dentro con lo studio e le sue serate passate sui libri a capirci qualcosa di trasfigurazione si erano drasticamente allungate, inoltre da qualche tempo non riusciva a dormire bene. Qualcuno doveva averle fatto un terribile scherzo versandole una qualche pozione nel caffè, ne era certa. Non riusciva praticamente a chiudere occhio da una settimana buona. I turni ai tiri vispi le mettevano allegria, ma si poteva vedere chiaramente quanto fosse stanca. Nonostante ciò non smetteva mai di sorridere e di accogliere con allegria qualsiasi cliente, ridendo anche alle volte agli scherzi che questi le proponevano. Stava sistemando il bancone, arricchendolo di gadget e caramelle disgustose così da far più presa sul pubblico giovanile, quando Aiden si avvicinò richiedendo degli oggetti in particolare, Alice ridacchiò per l'aria subdola con la quale pronunciò l'ultimo articolo che aveva intenzione di acquistare Non preoccuparti.....il tuo segreto è al sicuro con me! con tanto di occhialino complice. A volte c'erano queste richieste un po' biricchine, povera la persona che sarebbe finita sotto gli effetti del filtro! Alice non osava nemmeno pensarci, per lei sarebbe come vivere letteralmente la cosa peggiore al mondo. Si sentì quasi in colpa per il povero malcapitato. Nonostante ciò si assentò qualche istante per procurare gli oggetti, e dopo averli accuratamente incartati li porse all'Auror << Ecco a te, sono 7 galeoni ed una gelatina per te! Grazie per l'acquisto!>> un grosso sorriso accompagnò l'uscita dell'uomo, Alice tornò quindi ad occuparsi della sue faccende.



Aggiornato! Scusami tantissimo per il ritardo :cry2:

 
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view post Posted on 26/4/2021, 22:10
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La Tassorosso aveva passato tutta la giornata a riflettere sul da farsi e alla fine era giunta ad una conclusione piuttosto accettabile. L'avrebbe affrontata sicuramente con l'aiuto della magia, era impossibile da realizzare senza e sperava di riuscire a coinvolgere in qualche maniera anche la sua Caposcuola, che sarebbe però rimasta all'oscuro di tutto. Avrebbe quindi affidato un compito al suo corvo-postino, nella speranza che i tempi sarebbero stati rispettati. Lo trovò a saltellare intorno ad uno degli alberi del giardino, uno di quelli dove lei si sedeva spesso nelle giornate più calde. Edgar si chiedeva cosa avesse da offrire questa volta, visto che era stata una giornata un po' magra: non aveva trovato niente che brillasse lì intorno. «Hai fame?» Disse la strega avvicinandosi e porgendogli con sicurezza la mano, di modo che potesse saltare sul suo braccio. L'animale non esitò, anche se preferiva di certo qualcosa con quel tipo di scintillio che migliorava le sue piume, gilet compreso; qualcosa da mettere sotto i denti non era comunque da buttare. «Ti piace vero?» La ragazzina attese qualche istante prima di continuare, «Devi fare una cosa per me..» Ottenuta l'attenzione del corvo provò a spiegargli cosa doveva fare. Edgar era intelligente e probabilmente era in grado di comprendere che questa volta avrebbe dovuto consegnare una lista e del denaro, per ottenere indietro qualcos'altro. La Tassorosso aveva comunque già preparato tutto, biglietto e sacchetto ben chiuso, che legò alla zampa del famiglio con accortezza. «Mi raccomando, non fermarti inutilmente per punti che sembrano avere la lucentezza che desideravi da sempre. Va' e torna!» L'imperativo era necessario, e sperava anche utile.
Il biglietto che il commesso di turno avrebbe trovato recitava a tonde lettere:
Ciao, mi chiamo Edgar e sono qui per acquistare
Detonatori Abbindolanti
Topo finto
il sacchetto contiene le monete necessarie, grazie mille!

ATTENZIONE evitate di mostrarmi il contenuto del sacchetto
Chissà come avrebbe reagito sapendo che aveva avuto vicino quegli oggetti splendenti per tutto il tempo..


L'acquisto è da scalare dal conto di Casata Tassorosso! :fru:
 
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view post Posted on 21/5/2021, 11:45
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Frullii di ali e tintinnii di campanelli non lasciarono spazio a dubbi: un nuovo pennuto, pronto a ritirare il suo ordine, era atterrato dalla finestra. La Lynch sollevò lo sguardo dall’espositore di Pasticcetti Svenevoli che stava sistemando, ed ebbe la conferma in veste di piume corvine e arruffate.
Avevano adottato quel metodo da qualche anno a quella parte, da quando l’intensificarsi degli ordini via gufo aveva dato origine a una serie di episodi spiacevoli che includevano cacche biancastre e clienti scontenti. L’attenzione di gufi e altri postini veniva attirata nel vicoletto adiacente al negozio da un sistema complesso di girandole colorate e luci, appositamente distribuite perché il pennuto venisse condotto verso una finestrella modesta, sempre aperta, alla cui base era stata creata una pista di atterraggio di dimensioni sufficienti ad ospitare fino a una decina di gufi (un buon numero, considerato che un vero sovraffolamento si registrava soltanto nel periodo natalizio). Acqua a volontà e commessi particolarmente generosi con i Biscottini lasciavano i corrieri abbastanza contenti dell’esperienza.
La Lynch si sporse dalla finestra per sfilare la pergamena dalla zampa rugosa del corvo. «E bravo Edgar...» Lo grattò sulla testolina compiaciuta, concedendosi un momento per ammirare il suo elegante gilet bianco, e subito tornò all’inchiostro. Se qualcosa le risultò vagamente familiare, in quella grafia ordinata, non ebbe modo di ricondurlo alla padroncina di quel corvo, sua compagna di Casata. «Oh bene. Bisogna evitare che tu veda il contenuto, Edgar! Non ti azzardare a sporgerti per sbirciare, è contro le regole.» Lei gli puntava addosso l’indice e lui la guardava con quei suoi occhietti inespressivi, e inclinava la testa, apparentemente confuso. Gli rifilò un biscotto per distrarlo da eventuali anteprime sugli articoli, e scelse una scatola di modeste dimensioni per ritirarli. La riempì, la sigillò, e la legò con attenzione al corpo di Edgar.
«Vai!» Lo osservò librarsi in aria e sparire dietro l’angolo, invidiosa di quel volo ad ali spiegate e quel senso di libertà.
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view post Posted on 2/7/2021, 15:31
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Passo dopo passo fissava con sguardo intenso le vetrine di Diagon Alley, quasi contrariato dal semplice fatto di ritrovarsi in quel luogo così rumoroso. Più di una persona si aggirava all’interno del negozio Tiri Vispi Weasley, di sicuro, una fra le mete più predilette dai mocciosi di Hogwarts.
Lucas Scott si muoveva da una buona decina di minuti tra quegli scaffali, cercando con lentezza quasi snervante l’articolo perfetto che avrebbe fatto al suo caso. Cercò di destreggiarsi tra la folla eccessiva, segno che l’estate fosse effettivamente alle porte, decretando una routine festosa di studenti in vacanza che avrebbe visto impegnati moltissimi commercianti della zona.
Spinto da quell’immagine così tediosa, il Giornalista cominciò ad aumentare il giro dei motori, allungando il passo in maniera spedita: finalmente il prodotto di suo interesse apparve con l’euforia che tanto contraddistingueva quel regno di scherzi e giocattoli.
Mentre fissava il suo prossimo acquisto, facendolo scorrere tra indice e medio della mano sinistra, cominciò a sentirsi di nuovo bambino. Da qualche giorno, aveva deciso di raccogliere l’invito di suo fratello davanti alla particolare richiesta di organizzare una festa “vecchio stile” nella dimora di famiglia, invitando a partecipare vecchie glorie e attuali studenti di Hogwarts. Forse era quello il riscatto che stava aspettando, dopo anni di distacco poteva riprendersi la sua personale rivincita, accettare il suggerimento di Nathan senza riflettere troppo su quale atterraggio avrebbe fatto più male o quale danno avrebbe procurato alle pareti del cuore in caso di disfatta. Quella volta non ci sarebbe stato ingresso favorevole in grado di attutire la caduta se qualcosa avesse tradito le aspettative. Già più allegro di quanto potesse dirsi un attimo primo, il giovane Mago si spinse con decisione in direzione del bancone per saldare il suo acquisto. Come sempre, ritrovò la solita garzona dall’aspetto simpatico quanto pazzo esuberante ad accoglierlo con la tipica gentilezza che si riserva nel rapporto di acquirente e venditrice ben poco occasionale.
«Buongiorno, vorrei un Drago d’Artificio.»
un sorriso sardonico e un po’ di spirito avventato potevano essere gli ingredienti adatti per ampliare i bollenti spiriti della futura festa che aveva in mente.
«Un grande rumore, qualche colore e infine solo fumo finale. Sembra perfetto!»
mormorò, volgendo lo sguardo alla sua interlocutrice. Terminato il saldo, salutò cordiale ed uscì dal negozio carico di felicità.


 
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view post Posted on 6/7/2021, 17:08
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Alice Wagner
Era una giornata piuttosto piena, Alice aveva dovuto rifare l'inventario e scaricare la merce nuova, in più si era messa ad allestire una nuova disposizione della vetrina, insomma aveva appena il tempo di sgambettare qua e là tra un cliente e l'altro, figuriamoci preparare quel compito di pozioni per domani. Si era perfino portata il libro dietro, l'idea doveva essere quella di studiare qualcosa tra un buco e l'altro, ma l'occasione non si era ancora presentata. Certo non le dispiaceva assolutamente, ma sicuramente il professor White non ne sarebbe stato contento. Lui le faceva anche un po' di ansia a dire il vero, era sempre molto anzi TROPPO serio. Nonostante ciò lo considerava un bravo prof e in quanto ex Grifondoro nutriva un certo rispetto nei suoi confronti, per cui si era ripromessa che dopo il turno avrebbe finito quella pergamena, a tutti i costi.

Persa nei suoi pensieri per qualche minuto, si rese conto di un cliente che si era avvicinato al bancone pronto per comprare qualcosa. Gli sorrise ampiamente << Salve! Certo arriva subito! >> si assentó per qualche secondo per tornare con una scatola colorata, iniziò quindi ad impacchettarla tutta curiosa << Ah sta organizzando una festa? O uno scherzo? >> perché insomma le due cose per Alice erano equamente divertenti e avrebbero sicuramente fatto il loro effetto. Finito il pacchetto, lo porse all'uomo << Sono cinque galeoni ed una gelatina per lei! >> lo salutò con la manina ed un altro grodso sorriso. Era sempre molto entusiasta di vendere fuochi d'artificio.


aggiornato | spesa: 5 Galeoni | gelatine: 1

 
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