TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Lo sguardo di Eloise guizzava ripetutamente tra la pila di scatole e la bolla di consegna. A ogni passaggio sembrava più interdetta, più confusa e più incredula, ma le scatole non chiarivano la loro posizione e le voci della bolla sembravano parlare arabo. I conti, semplicemente, non tornavano.
Era da qualche tempo che i gemelli avevano preso a delegare anche gli ordini di magazzino, e la confusione che i cavilli burocratici le provocavano era peggio di un Bolide in pieno petto. Certi aspetti della gestione si erano rivelati più onerosi della-
«Spilla!»Era sbalordita. Oltre il tavolo, oltre le scatole, oltre la mantellina alla Cappuccetto Rosso, brillava una sfavillante e lucidissima spilla da Prefetto Grifondoro.
«Ti hanno davvero appioppato la spilla!» Ne aveva sentito parlare, a scuola, ma ora la prova tangibile le stava davanti. Aggirò il bancone e, presa Alice sotto il braccio sinistro, le scompigliò i capelli con la mano destra.
«E brava. Ma sei sicura che non si siano confusi?»Gomitate amichevoli e battute pungenti accompagnarono il rituale scambio di articoli, Galeoni e Gelatine. Al porgerle la borsa piena, Eloise esitò con il braccio a mezz’aria.
«La prossima volta che siamo di turno insieme ti spiego due o tre cose su come sopravvivere.» Indicò la spilla con l’indice, un cipiglio torvo nello sguardo. La Wagner era un tipo davvero in gamba, pieno di energie e stracarica di voglia di fare, ma c’era qualcosa in lei che le ricordava i suoi stessi limiti con burocrazia e faccende noiose.
«Prima cosa: non farti venire il mal di schiena.» Era una frase criptica per chiunque non abitasse nella sua testa, ma era così compita nel suo ruolo mistico che non le importava. Il percorso di un Prefetto era irto e accidentato, e lei aveva sbagliato a sottovalutare i campanelli d’allarme.
Un istante prima che Alice uscisse dalla bottega, la Lynch si rese conto che quei modi scherzosi e un po’ bruschi avevano sopraffatto il pensiero fondamentale che aveva bisogno di esprimere.
«Te la caverai alla grande, vedrai.»Più che la fine dell’anno sembrava la fine del mondo. Superato lo strato di delirio ordinario delle corsie dei Tiri Vispi, c’era un nuovo livello di guazzabuglio composto da pacchi tardivi, oggetti ammaccati e resi natalizi. Chi si illudeva che con l’arrivo del Natale venisse apposta la parola
Fine al caos dei regali e delle commissioni era uno stolto. Non c’era stato il tempo di riordinare e fare il punto che già i gufi stracarichi di merce da sostituire bussavano ai vetri delle finestre.
E poi c’era Capodanno, una delle feste più redditizie per il negozio di scherzi. Se tutti avessero incendiato la miccia dei fuochi acquistati nelle ultime settimane, i cieli del Mondo Magico sarebbero stati illuminati a giorno.
«Ciao Oliver!» Nella voce squillante di Eloise non c’era traccia della
sindrome del negoziante a Natale da cui era necessariamente affetta.
«Beh, direi che è quasi arrivato il momento di svuotarlo.» Un’occhiata al calendario colorato che svettava sotto l’orologio fu sufficiente a comunicare il riferimento al Capodanno.
«Ma comunque non c’è problema, anzi!» Recuperò una Detonazione Deluxe capace di dare un tono scoppiettante a qualsiasi festa Brior avesse in mente.
«Grazie di essere passato. Non ti dico torna a trovarci, perché mi pare un’ovvietà!»AGGIORNATI
ALICE/GRIFI | 6 GALEONI 3 FALCI | GELATINE D’ORO: 1
OLIVER | 5 GALEONI 13 FALCI| GELATINE D’ORO: 1