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| Quel negozio ormai non attirava nemmeno le mosche. La polvere era presente ovunque, la struttura era evidentemente sciupata e danneggiata ed inoltre, negli angoli di quest’ultima era impossibile non notare le gigantesche ragnatele che donavano al negozio un aspetto ancor più macabro. Rispecchiava in tutto e per tutto il suo padrone: un uomo segnato inesorabilmente dal tempo, baciato dalla sventura, danneggiato come il suo negozio. Quello stesso uomo si trovava dietro al malridotto bancone, appisolato su una sedia altrettanto rovinata. Il povero vecchietto era consapevole che nessuno avrebbe più messo piede nel suo negozio, quindi non ci sarebbe stato alcun bisogno di rimanere svegli ad attendere una gloria che non sarebbe mai ritornata, esattamente come la sua gamba. Ma il destino, a volte, sembrava sorridere agli sciagurati. Quel giorno una giovane ragazza aveva deciso di varcare la soglia dell’instabile struttura, seguendo un istinto che non sempre andava assecondato; non le avevano mai raccontato il detto “La curiosità uccise il gatto?”. Sembrava proprio di no, perché quell’istinto non la portò solo ad entrare in quel posto dimenticato da Dio, ma anche a svegliare il pover uomo dal suo sonno profondo e dai suoi sogni ispirati ad un passato ormai lontano, portandolo nuovamente a quel presente fatto di delusioni e tristezze. «Intendi questo vecchio tugurio?» la voce non era solo impastata dal sonno ma anche da una malinconia che gli si poteva leggere negli occhi. «Questo una volta era uno dei negozi più gettonati di tutta Diagon Alley… ma, ahimè, adesso è solo un negozio abbandonato, segnato dal tempo e dalla disgrazia, proprio come me» c’era qualcosa di terribilmente struggente nella sua espressione, nella sua voce, era come se tutta la felicità gli fosse stata risucchiata da dentro; possibile che di lì fosse passato qualche dissennatore? «Chi l’avrebbe mai detto… il più grande produttore della pozione Kaboom ridotto in questo stato. Ah, se fossi ancora il giovane che ero una volta. Sai, ero pieno di entusiasmo, conosciuto in tutto il mondo magico... ora non sono altro che un vecchio monco» Solo in quel momento però parve capire pienamente che qualcuno era entrato nel suo negozio. «Ma tu chi sei? E cosa ci fai qui?» Non era abituato a ricevere visite e la sua mente aveva cominciato a pensare che probabilmente la ragazza aveva visto quel negozio logoro e aveva pensato di poterci trovare qualcosa d’interessante. Bè, se era così si sbagliava; lì avrebbe trovato solo polvere, ragnatele, qualche fiala vuota e tanta, ma tanta tristezza.
Si comincia. Ti ricordo che hai tre giorni per rispondere, ma in caso non dovessi farcela in questo lasso di tempo non preoccuparti e scrivimi pure un MP. Buona fortuna.
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