Jè Evans |
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| CITAZIONE (Jhason Swilord @ 31/10/2010, 20:04) CITAZIONE (Je Evans @ 31/10/2010, 19:42) Jessica si ritrovò a pensare che piuttosto sarebbe andata a ballare da sola.. Non voleva certo rimanere lì seduta, quando la musica la chiamava come una Sirena troppo insistente.. La notte di Halloween, quell'aura misteriosa e tetra che aleggiava quella sera, colorata da macchie di allegria e musicalità.. Era tutto troppo bello per non approfittarne, e quel giorno si voleva divertire, come da troppo non le succedeva ormai. Sapeva che la bella Jane sarebbe giunta prima o poi, adornata di piume di pavone, e sinceramente era impaziente di vederla, ma fino ad allora cosa avrebbe fatto? L'occasione giusta le si presentò mascherata da Joker. Un costume davvero molto azzeccato per la notte di Halloween tra i maghi, forse molto più del suo che da molti non sarebbe stato capito. Sorrise al ragazzo che incominciò a parlare, invitandola a prendere parte alle danze. Beh, non era certo una brutta idea! Anzi, era ciò che aspettava no? "Credo proprio che non rifiuterò, Milord" disse ammiccando e con un gesto fluido scavallò le gambe e si alzò in piedi, prendendo la mano del ragazzo in maschera. Si sistemò la gonna corta, che nel movimento aveva minacciato di salire, scoprendole fin troppa coscia pallida. Almeno era simpatico quel misterioso individuo che con modo originale l'aveva fatta alzare dalla panchetta di legno vicino al tavolo. Si fece accompagnare dal ragazzo nel punto della pista che avrebbe preferito, alla fine lui era il cavaliere e lui avrebbe dovuto guidare quel giro di danza. Jhason aveva fatto colpo, o meglio la maschera era riuscita a rapire l'attenzione della bella...-Bene Milady!-Disse il giovane che, si inchino dinanzia alla ragazza con quella voce che sapeva di diabolico e attraente con quel cenno di comicita che contrastingueva la sua maschera.-Mi segua bella fanciulla...-La prese per mano e la porto al centro della sala...-Diamo inizio alle danze allora-Esclamo il giullare che aveva quella sicurezza tipica di chi sa quello che voule. Baciò la mano alla fanciulla e con scatto fluido la avvicino a se con grazia. E a quel punto inizio il ballo... ...il ragazzo sapeva come muoversi, il ballo faceva parte di lui, i suoi passi avevano un tono medioevale, la sua maschera infatti rispecchiava completamente quell'epoca.-Allora mia signora, potrei sapere con chi ho l'onore di danzare?-Disse con quell'accento da signore feudale... Flashback. Stessa sala, diverso tempo addietro. Niko che si impossessava dei grammofoni e che dava un tocco di vita al ballo di fine anno, Caroline che la prendeva per mano e la trascinava insieme a Jane in mezzo alla pista da ballo. La situazione non era molto cambiata, ora era un misterioso ragazzo a condurla in mezzo alla pista da ballo, trascinandola proprio al centro. Sorrise divertita da quei modi di fare pomposi e comici al tempo stesso, un mix divertente e appropriato che la incuriosiva molto. Dopotutto voleva solo divertirsi e ballare un po', come non succedeva da tanto tempo, prima di svignarsela dal castello per raggiungere la festa a Hogsmeade che avevano organizzato gli adulti. Si lasciò condurre leggiadra dal suo neo cavaliere, che a quanto pareva conosceva discretamente diversi passi di danza, lasciando a lui le redini del gioco. La musica era avvolgente, una melodia soave che scioglieva le membra e intontiva i pensieri, conducendo i loro movimenti come un burattinaio scrupoloso. La sala si stava ghermendo di persone, l'ambiente si faceva sempre più affollato e ben presto avrebbero fatto capolino volti conosciuti. La sua attenzione però venne catturata dalle parole del ragazzo, che le chiese in soldoni di darsi un'identità. Era così bello tenere il mistero ancora per un po', in classico stile Halloween. "Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa, anche con un altro nome, serberebbe sempre il suo dolce profumo" mormorò, piegando le labbra scarlatte in un sorriso sornione. Un aforisma classico era decisamente appropriato in quella circostanza. Un altro volteggio a ritmo di musica, un altro ancora.. In un movimento continuo e infinito, passo dopo passo sulla scia musicale. La notte era giovane e la voglia di vivere molta. Guardandosi intorno non poté che notare molti studenti mascherati da vampiro.. Che ironia, ciò che loro cercavano di imitare era ciò che lei stessa aveva inconsciamente rincorso.. E ciò che aveva rischiato di portarla alla distruzione. Ma certamente non era quello il momento per abbandonarsi a tristi e dolorosi ricordi.
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