Inquieta

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view post Posted on 3/12/2010, 18:34
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Il fine settimana era ufficialmente iniziato. Il castello divenne irriconoscibile.
Vuoto e silenzioso, certo una bella condizione per starsene un pò da soli a pensare.
Ma guardando oltre una grande vetrata vide degli studenti di vari anni, allontanarsi di gran passo oltre le mura.

*Che invidia*
Sapeva perfettamente la loro destinazione, il villaggio di Hogsmeade, luogo off-limits per i primini. E lei stava odiando quella soffocante pietra ovunque poggiasse lo sguardo.
Il tempo fuori si stava oscurando, grosse nubi nere si addensavano compattandosi l'un l'altra.

- Ben vi sta!- disse facendo la linguaccia in direzione degli studenti che se ne uscivano dal castello. Era inquieta, quel restare immobile senza una meta la faceva smaniare. Niente di interessante da fare, nessun luogo dove andare...anche qualcuno con cui litigare le appariva ora come una scelta accettabile.
Il terzo piano non aveva nulla di rilevante, tranne l'aula di incantesimi e l'ufficio del professore Hawkins, ma non aveva nessuna voglia di attività extra-scolastiche.
Sbuffando appoggiò la schiena a un Gargoyle di pietra addossato alla parete e si abbassò quasi fino a sedersi a terra.

- Se almeno ci fosse....- sussurrò tra sè, poi cancellò quel pensiero chiudendo gli occhi e poggiandosi all'orribile statua.

 
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>Just<
view post Posted on 3/12/2010, 19:21




Era ufficiale.
Aveva bisogno di un pò di riposo.
Random sbadigliò, attraversando i sotterranei e salendo le scale che portavano al piano terra.
Si era fatto un pò prendere dagli ultimi avvenimenti, col risultato che aveva dormito meno di ventiquattro ore nell'ultima settimana...
Cascava dal sonno.
Ma ancora non aveva tempo per riposarsi, purtroppo.
Doveva ancora finire i compiti di incantesimi, ed era enormemente indietro per Storia della Magia e Trasfigurazione.
Una punizione, specialmente in un momento così delicato, non era decisamente il massimo.
E allora eccolo lì, nuovamente diretto alla biblioteca per nuovi, stancanti esercizi...
Passò malinconicamente davanti alle finestre del secondo piano, osservando le nuvole che si addensavano appena fuori dalla scuola.
A quanto pareva nemmeno il Giardino gli avrebbe regalato il riposo necessario...


*Mi troveranno svenuto in Biblioteca, ne sono sicuro.*

Aveva opportunamente deciso di non andare a Hogsmeade quel giorno, ma aveva visto giusto data la pioggia che ormai cominciava a cadere...
Salì le scale che portavano al terzo piano.
Appoggiata ad una buffa statua raffigurante un Gargoyle, c'era una ragazza che non conosceva che borbottava qualcosa...
Parlava da sola?
E poi era lui quello strano.
Sembrava avere uno sguardo ostile ma concentrato, come se cercasse qualcuno o qualcosa...
Per lui bastava che non lo chiamasse, non lo toccasse, e non richiamasse in alcun modo la sua attenzione.
Su, al quarto piano, un morbido tomo di trecento pagine lo aspettava per dormire studiare...
 
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view post Posted on 3/12/2010, 19:53
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Aveva sentito dei passi salire su per le scale, ma non aveva nessuna voglia di voltarsi a guardare chi fosse.
Gli occhi sempre chiusi fingendo distrazione.
L'individuo la ignorò continuando la sua corsa fino al piano successivo. Che fosse voluto o no, poco le importava. Non aveva bisogno di gente inopportuna nei paraggi.

Stare lì sola non aveva poi così tanti svantaggi. Sapeva sempre trasformare il silenzio in suoni, quasi musica nella sua testa.
Il suono si muoveva avanti e indietro nel corridoio, ma solo lei poteva percepirlo.
Poi piano sfilò la bacchetta dalla manica, dove quasi sempre era riposta e portandola avanti a sè fece un piccolo movimento nell'aria :


- Caeruleus Tintinnabulum Flammo -

La bacchetta aveva generato tre piccole fiammelle blu che ora si agitavano intorno alla ragazza. Non aveva freddo, nè aveva bisogno di luce. Quel piccolo incantesimo serviva solo a tenerle compagnia.
Le parve quasi si muovessero a tempo della sinfonia da lei stessa creata.
 
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>Just<
view post Posted on 3/12/2010, 20:56




Si fermò, incerto.
La ragazza che prima aveva visto appoggiata alla colonna adesso aveva evocato tre fiammelle magiche, che faceva gravitare attorno a sè come piccoli satelliti attorno al pianeta madre...
Che utilità ne traeva?
Non faceva freddo all'interno del castello, e la luce era decisamente abbastanza visto che si trovavano vicino ad una finestra piuttosto grande.
Non gli piaceva chi usava la magia così, per divertimento.
Bah, si poteva pure concedere qualche minuto di chiaccherata.
Si avvicinò a passo silenzioso, quasi inudibile.


- Che te ne fai di quell'incanto? Al massimo rischi di bruciare il piano.... il che non mi sembra sddolutamente una buona idea, non ti pare?-


Poteva estrarre la bacchetta e spegnere quei fuochi in quattro e quattr'otto, ma non lo fece.
Magari la ragazza si sarebbe potuta arrabbiare, e quel giorno non aveva voglia di una zuffa in corriodio.
 
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view post Posted on 3/12/2010, 21:18
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Sentì gli stessi passi di prima farsi ora più vicini, chi prima l'aveva superata ignorandola aveva pensato di tornare indietro.
*Ahi! Non ditemi che viene qua* pensò continuando a tenere gli occhi leggermente chiusi *magari deve solo andare dal professor Hawkins*

Evidentemente non poteva essere così.
Una voce maschile interruppe infatti quei pensieri. L'individuo sconosciuto era un ragazzo e con tono superbo si rivolse a lei. Se bastava uno sguardo per capire una persona, a Mya era bastata la voce per capire quanto quel ragazzo potesse essere lontano dalla sua idea di "persona accettabile".

La ragazza, evidentemente scocciata, aprì gli occhi fulminandolo con lo sguardo.


- E sentiamo...a te cosa importa? - gli rispose, gelida, distaccata - Se poi pensi che questi tre piccoli fuocherelli possano danneggiare addirittura un castello, mi sa che non hai la minima idea di cosa possa essere davvero pericoloso -
Si tirò il cappuccio fin sopra gli occhi viola per ignorarlo.
Non aveva voglia di litigare.
 
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>Just<
view post Posted on 3/12/2010, 21:34




Il ragazzo guardò la studentessa....
Non doveva avere più di undici anni, poiché era molto più bassa di lui.
Aveva occhi ribelli e un tono impertinente, tipico dell'età infantile...
Probabilmente credeva di poter fare chissà che.
Il ragazzo, guardandola dall'alto verso il basso, ascoltò le sue parole e.... rise.
Già, la ragazza era veramente comica...


- Oh, beh, ti assicuro che mi importa... non vorrai far perdere parecchi punti alla tua casata, vero?
E già, quei tre piccoli fuocherelli potrebbero danneggiare il castello.
Spesso voi bambini non riuscite a controllare la vostra magia... rischieresti di fare un guaio.-


Si, provava un immenso piacere nel torturare quella bambina.
Se prima non aveva voglia di discussioni, ora.... si sentiva rianimato.
Sarebbe stato divertentissimo prendere in giro l'impotenza della ragazzina.
La sua mano venne nascosta nella tunica, ben stretta intorno alla sua arma d'eccellenza se la bambina si fosse dimostrata troppo impertinente.
Dubitava che potesse nuocergli, ma poteva benissimo decidere di attaccarlo fisicamente.
In ogni caso, non aveva speranze.


- E poi non dovresti rispondere così a chi è più grande....
I tuoi genitori non ti hanno insegnato le buone maniere?-


Si, era odioso.
E ne gioiva.


SPOILER (click to view)
Scusa, ho bisogno di essere antipatico
Puoi usare incantesimi liberamente, ma a tuo rischio e pericolo U.U
 
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view post Posted on 3/12/2010, 21:55
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SPOILER (click to view)
capiti male, quando sono di cattivo umore anche il mio personaggio morde


*Buone maniere? Ma senti da che pulpito...*
Stava chiedendo troppo a quella giornata, già iniziata male di per sè? Chiedeva silenzio, riceveva frastuono; chiedeva tranquillità riceveva ostinato disturbo.
Mya avvertì uno strano brivido correrle dalla nuca fino al braccio sinistro, terminando la sua corsa fin sotto la fasciatura che portava costantemente al polso.
In quel momento si ricordò di qualche sera prima, desiderando di essere ancora sotto l'effetto dell'incantesimo di Boniak. Ma così non era.

Decise di non reagire alla provocazione, ma in tono tranquillo rispose:

- Si me le hanno insegnate, così come mi hanno insegnato a non fare mai abuso di un potere o di una superiorità - per parlargli aveva nuovamente alzato il cappuccio della divisa, non voleva sentirsi dire anche che era maleducata a non guardare negli occhi il suo interlocutore.
I suoi occhi viola sostennero lo sguardo accusatorio di lui.


Poi sollevò leggermente la bacchetta da terra, dove aveva riposto la mano e sussurrò il contro-incantesimo. Le tre fiamme scomparvero alla loro vista, tanto tenerle ancora lì non aveva alcun senso. La musica era stata ormai infranta.

- Va meglio, ora? - con un sorriso tanto finto da far paura.
Si ricalò il cappuccio sugli occhi.
 
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>Just<
view post Posted on 3/12/2010, 22:05




No, si doveva correggere, la ragazzina non era comica...
Era più un misto comico-patetica... cateica?
Il ragazzo stette ad'ascoltare i farfugliamenti della studentessa...
Non abusare mai di un potere?
No, questo non potevano chiederglielo.
Forse la ragazza non conosceva la regola del cane-mangia-cane: il più forte domina.
E a Hogwarts in un futuro nemmeno troppo lontano, quella sarebbe stata la regola che avrebbe dato le basi per ogni rapporto.
La ragazza aveva spento i fuocherelli magici.
Un incantesimo patetico per una studentessa patetica...


- Non sono poi così d'accordo... ma lasciamo stare.
Con chi ho l'onore di parlare?-


Poteva cavargli fuori la risposta a forza di incantesimi.
Sarebbe stato un sopruso di potere?
Probabilmente si, ma non importava.
Già si aspettava un "questi non sono affari tuoi"...
La gente è così prevedibile.
E lui adorava prevedere la gente, sapere già le mosse dell'avversario...
Come una partita a scacchi.
Si, quella era una partita a scacchi contro un avversario ben più debole.


SPOILER (click to view)
Peccato, mi aspettavo mi attaccassi...
 
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view post Posted on 3/12/2010, 22:29
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SPOILER (click to view)
non sono di bacchetta facile ù-ù

Ora il ragazzo cercava un'ulteriore socializzazione. Sembrava cercare un pretesto per accendere un fuoco, un litigio. Ma evidentemente era caduto male.
Oltre a sapere di non essere alla pari in quanto a esperienza e difese, Mya non aveva alcuna intenzione di abbassarsi a simili provocazioni.
Ne portare la sua casata a un'eventuale perdita di punti. Ora che vi faceva caso il ragazzo portava sul petto lo stemma di Tassorosso. Che tipo assurdo, erano compagni di casata eppure veniva a importunarla volutamente.


- Mi chiamo Mya...e questo ti basta - il tono sempre più tranquillo.

Decise di togliere del tutto il cappuccio, tanto il ragazzo non accennava a voler mollare la presa.
E continuando ad ignorarlo non faceva che aizzare quella sua smania di competizione.


- Il tuo nome puoi anche tenertelo per te ...non mi cambierà la giornata. -
disse sistemandosi i capelli fuori dalla divisa.
Non aveva davvero il benchè minimo interesse a relazionarsi con quel ragazzo, un nome stabilisce un contatto tra due individui, un ponte. Ma ciò che Mya poteva intravedere tra loro due era solo un'immenso muro.


 
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>Just<
view post Posted on 3/12/2010, 22:48




Mya... nome insolito, senza dubbio.
Ma la ragazza non dava segno di risposta alle sue continue provocazioni.
Che dire, non c'erano più i primini di una volta...
Probabilmente un altro ragazzino gli si sarebbe avventato contro ululando incantesimi, e finendo disteso per terra con una gamba in meno in poco più di qualche secondo.
Mya, evidentemente, aveva una capacità di calcolo superiore alla norma.


- Oh, sicuro, mi basta.... anche perché probabilmente scorderei il tuo cognome dopo circa cinque minuti...
Comunque, hai un nome veramente particolare....
Se una Tassorosso, per caso?-


In realtà lo sapeva benissimo, dato il ricamo sulla veste della studentessa.
Random era fatto così...
La ragazza era stata finora motivo di divertimento, ma ora che non rispondeva più alle provocazioni tanto valeva finirla lì.
Giocava con gli animi degli altri, del tutto incurante delle loro emozioni e sensazioni.
Quello che importava era il suo benessere, certamente non quello di una primina sconosciuta.


- E fidati, non avevo nessuna voglia di rivelarti il mio nome.
Ma visto che non ti interessa, posso anche farne a meno.
Ma tralasciando questi particolari insulsi e inutili, c'è qualcosa che non va?-


In fondo era pur sempre una ragazzina imbronciata.
Ci voleva così poco per cambiarle la giornata, invece...
La ragazza sembrava non esserne consapevole.
Ogni minimo incontro, ogni minimo gesto, ogni minimo fatto condiziona irreversibilmente il nostro futuro.
Random l'aveva imparato a sue spese.
Ma non poteva certamente addossare la propria colonna di malinconia addosso a quella ragazzetta!




 
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view post Posted on 3/12/2010, 23:15
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Il ragazzo continuava imperterrito, non dando minimamente segno di voler cedere.
*beata pace dove sei finita*
Continuava a chiedersi la ragazza. Tanto aveva fatto per un pò di pace, da non meritarla comunque.

Lui doveva essersi accorto di avere di fronte una compagna di casa, ma Mya non credeva davvero che questo avrebbe in qualche modo cambiato le cose fra loro.

- Tassorosso...proprio come te - un'ironia sottile le uscì dalla voce, mentre l'occhio puntava lo stesso stemma che anche lei aveva sulla divisa.

L'ultima domanda l'aveva lasciata leggermente perplessa. Le stava domandando cosa non andava.
Mya lo guardò con un'espressione tra il dubbio e l'ostilità. Cosa poteva mai interessare a quel ragazzo se non la mera ammirazione di se stesso?


- Mi annoiavo...ti appare così strano? Odio stare ferma senza far nulla -

Sentiva di aver detto anche troppo. Troppi dettagli non erano necessari, per un'orecchio che a malapena avrebbe ricordato il suo nome.




 
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>Just<
view post Posted on 4/12/2010, 23:40




Già, Tassorosso come lui...
No, no, lui non era un semplice Tassorosso!
Lui era un ribelle, era fuori dal sistema comune!
Casate, gruppi, punteggi e roba varia.... che importanza avevano?
Nessuno, in futuro, si sarebbe curato di quanti punti il ragazzo aveva accumulato per la casata...
Un signore ben più potente di qualunque altro mago nel mondo magico avrebbe valutato i servigi a lui resi, e gli avrebbe dato accesso a fonti di potere inimmaginabili...
Ma non era il caso di rendere pubbliche queste cose.
Il mondo non era ancora pronto.


- Bah, sinceramente non riuscirei mai a non fare niente qua dentro...
Sei sicura di non avere niente da fare?
Lezioni? Studio? Futili scambi di incantesimi al Club dei Duellanti?-


Quando il ragazzo aveva la sua età, era decisamente impegnato...
Parliamoci chiaro, aveva passato quasi l'intero primo anno a studiare e apprendere, eppure non era mai stato così spossato come adesso.
Ma gli impegni erano diversi, di diversa difficoltà e diversa importanza.
La primina di fronte a lui non sapeva nemmeno cos'era la reale fatica...

 
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view post Posted on 5/12/2010, 00:24
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Mya non riusciva a comprendere cosa di lei infastidiva tanto quell'estraneo.
Cosa aveva fatto di tanto sbagliato da dover sopportare quella presenza, lì al suo fianco.
Continuava a vaneggiare, vantandosi della sua vita impegnata. Dei mille impegni che ogni studente aveva all'interno del castello.
Eppure lei non aveva nulla di cui vergognarsi. Era riuscita a tenere il passo con tutte le lezioni e quotidianamente dedicava del tempo ad allenarsi anche nel pomeriggio. Anche nelle materie più ostiche aveva messo maggiore impegno affinchè non vi fosse una mancanza.
Per quel fine settimana chiedeva solo un pò di svago.
Ma alla fine si era ritrovata sola a gironzolare per il castello.


- Ho adempiuto ad ogni mio dovere di studente - disse in tono chiaro e sicuro, non permettendogli di giudicarla nuovamente. Odiava esser guardata dall'alto in basso, specie quando non aveva motivo per tenere basso lo sguardo. Quel tipo non era nemmeno un prefetto, perchè comportarsi con tanta autorevolezza?

Con un movimento leggero si sollevò da terra, facendo forza sul braccio sinistro.
L'esser in piedi non aiutava più di tanto, l'altezza del tizio era sempre nettamente superiore alla sua, ma ora riusciva a guardarlo meglio in viso
.

- Tu piuttosto...cosa ci fai qui? Prima sembravi avere una meta precisa - tagliente e schietta. Voleva liberarsene, di sicuro non sarebbe stata lei ad abbandonare quel corridoio.
Non ne vedeva il motivo.

 
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>Just<
view post Posted on 5/12/2010, 00:38




Il ragazzo ghignò.
Era una sfida, una sorta di duello psicologico per vedere chi per primo avrebbe abbandonato il posto...
La ragazza sembrava essere tenace, tuttavia non poteva certo competere contro la neutralità psicologica del quindicenne. Abituato ad essere smosso, stuzzicato, tormentato e disturbato ora non faceva una piega, pronto a rispondere ad ogni domanda scomoda.
Certo, se si fosse trattato di un duello magico... ma quella sorta di sfida non aveva regole precise, se non una: chi abbandona, perde.
Più semplice di così.


- Complimenti, finalmente una Tassina studiosa... non se ne trovano tante in giro.
Beh, temo di doverti mettere al corrente dell'enorme corsa per la coppa che c'è fra il Tassorosso e il Corvonero... di Grifotonti e Serpescemi non mi preoccuperei, ma sapendo che sei fonte di punti per la casata i Corvi potrebbero tentare di farti qualche.... tiro.-


Cercava di spaventarla?
Si. Certo, era un'arma psicologica piuttosto primitiva, la paura, ma una mente terrorizzata è indotta a compiere degli sbagli, che a volte possono essere fatali....


- Si, in effetti ero diretto alla Biblioteca, ma credo che mi riposerò un pò in questo stupendo corridoio...
Avrò pure io diritto ad un pò di riposo, o no?-


Lei invece non si sarebbe riposata, a quanto pareva: il ragazzo aveva liquidato la sua domanda istantaneamente, ed era subito tornato all'attacco...
Era un osso duro, su questo non c'era dubbio.
E soprattutto, si divertiva moltissimo a vedere gli inutili tentativi da parte della ragazzina di riprendersi il posto. La stava esaminando, e soltanto se l'avesse trovata degna le avrebbe lasciato libero l'agognato posto...

 
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view post Posted on 5/12/2010, 01:09
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Non riusciva bene a capire che allineamento avesse il ragazzo.
Non sembrava appoggiare pienamente la sua casa, quasi non avesse nessun obbligo o riconoscenza inverso di essa. Questo discorso in fondo non le sembrava tanto assurdo. Persino lei odiava quella suddivisione idiota e inutile.
Ma fino a quel momento aveva solo sentito persone che davano il massimo per la propria casa.
E lui era il primo che usciva da quello schema. Almeno un punto a suo favore c'era.
Ma era unico e tale sarebbe rimasto.
Dalle sue parole faceva intendere che non se ne sarebbe andato tanto facilmente, probabile trovasse divertente stuzzicare una primina, portarla al cedimento. Ma non poteva sapere di aver sbagliato obiettivo.


- Oh...fai pure, ci sono metri e metri di fredda e comodissima pietra dove sedersi - Con il braccio fece un lieve movimento, indicando l'ampio corridoio.
Se voleva restare non glielo avrebbe impedito, lei non aveva alcun diritto di proprietà su quel luogo.

Intanto una piccola figura sopraggiungeva lenta, il movimento felpato e quasi impercettibile. Le bastò uno sguardo con la coda dell'occhio per riconoscerlo.

- Midnight vieni qui -
 
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35 replies since 3/12/2010, 18:34   400 views
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