| E finalmente, gli awards! Quanto aveva aspettato quel momento... Andrea-Random si guardo' i piedi, giusto per controllare di avere le scarpe, quindi si aggiusto' il colletto della camicia e, dopo un profondo respirone, si appresto' ad entrare in sala. Si era trattenuto per quei due lunghissimi anni, ma ora finalmente poteva rivelare tutto lo spirito powerplaista che v'era in lui... Circa dieci secondi dopo, la porta della sala da ballo venne scossa da una tremenda esplosione che non riusci' a scardinarla, ma che in compenso inondo' la sala stessa di una spessa nube di fumo e polvere, che si diradarono in qualche secondo. Subito dopo, ecco che la porta si apri' correttamente, rivelando Andrea, leggermente deluso. Porc... Perché la porta non e' saltata? Vabbo, comunque, ledis end gentlemen, ecco a voi Biagio pronto ad una nuova partita di calalebraghe al prefetto! Andrea non somigliava per niente al suo alter-ego Random: benché avessero tutti e due i capelli lunghi fino alle spalle, quelli di Andrea era di un colorito rossastro. Inoltre, gli occhi del cosiddetto "Biagio", non erano assolutamente glaciali come quelli del prefetto tassorosso, ma svegli e pieni di vitalità. La cosa più sorprendente di quel tizio, tuttavia, era il semplice fatto che non portasse alcun pantalone: soltanto delle mutande grigie con sopra scritto "calalebraghe" impedivano al giovane di andarsene in giro come mamma l'aveva fatto. Dopo essersi guardato intorno per un attimo, il ragazzo assunse nuovamente un'aria delusa. Dove diamine e' Jhason? In fondo, era sua l'idea di andare alla festa in mutande, e non si sentiva di sopportare la responsabilità di essere l'unico seminudo al ballo...
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