~Nessuno può scegliere per te

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view post Posted on 22/6/2011, 10:50
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Il titolo dice tutto ù-ù
E scusa il ritardo, avevo una cosa da sistemare...che non ho sistemato, ma non potevo farti aspettare in eterno xD



Dopo la disavventura sotto la pioggia di Londra la piccola Mya aveva finito per rimuovere quell'episodio e la richiesta tanto gentile di quel ragazzo.
Ma non era per cattiveria, solamente un susseguirsi frenetico di impegni, come il viaggio inaspettato organizzato dal vecchio, e le lezioni sempre più astruse del professor Peverell, avevano finito per farle dimenticare ogni cosa.
Ora passeggiava silenziosa nel corridoio del quarto piano, aveva superato da poco il club dei duellanti, silenzioso come non mai. Erano nel fine settimana e la sera ormai era prossima, nessuno avrebbe duellato in quel giorno.
Eccola la porta che mai avrebbe pensato di varcare, in due anni ad Hogwarts si era sempre tenuta lontana dai guai così da non dover risentire di una strigliata. Il suo orgoglio non era fatto per sopportare simili incombenze.
*Perchè mi avrà convocato poi?*
Questa la domanda che non aveva smesso di porsi dal giorno dell'incidente, ma alla quale non aveva trovato una risposta decente. Doveva semplicemente superare quella porta per scoprirlo. Si guardò attorno un'ultima volta, per accertarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi; non aveva niente da nascondere, non aveva fatto nulla di male, ma solitamente chi entrava in quell'ufficio portava guai alla propria casata.
O almeno sarebbe stato quello il primo pensiero di un concasato passato lì per sbaglio.
Doveva fare in fretta, due colpi alla porta, sperando in qualche modo che la risposta arrivasse in fretta.
*Magari è a cena*

 
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view post Posted on 12/7/2011, 09:21
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Grifondoro VI anno

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Quelle giornate si stavano facendo sempre più calde, ormai la fine della scuola era vicinissima e lui era ancora li, indaffarato come sempre. Non vedeva l' ora di prendersi una bella vacanza. Rilassarsi un pò da tutto ciò che era successo ultimamente, Il bussare alla sua porta così inaspettato lo fece riprendere da quel limbo di pensieri, era contento che qualcuno lo cercasse in quegli attimi di sconforto tra un foglio e l'altro. Ma chi poteva essere? Sperava in cuor suo che non si trattassero di altre faccende scolastiche. Sospirò un attimo per prendere fiato.
-Avanti!-
Lo sguardo si spostò dalla porta ai fogli che aveva sotto mano, rimessi nel castello era pronto ad accogliere chiunque avesse bussato per colloquiare con lui.

 
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view post Posted on 14/7/2011, 14:05
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Ok non era a cena, fuggire ora non era più possibile.
La voce di lui le apparve leggermente diversa, forse mitigata dallo spesso legno della porta o distorta nel suo ricordo, misto alla pioggia incessante di quel giorno.
Le veniva da chiedersi se non avesse sognato tutto di quella brutta giornata e che quella convocazione non fosse mai davvero avvenuta.
* E quindi mi starei presentando qui senza un valido motivo? Mya finiscila di cercare scuse...ed entra! *
Avere una mente combattiva aiutava a contrastare un corpo pigro.
La mano forzò la maniglia e la serratura scattò, spostando la porta in avanti e rivelando l'interno del famoso ufficio dei caposcuola. Nulla di speciale, se non scrivanie ricoperte di fogli e pergamene e qualche scaffalatura alle pareti. Tutto sommato un aspetto semplice e ordinario, perlomeno l'aiutava a sentirsi più a suo agio. Finita l'ispezione della stanza gli occhi si soffermarono su una figura, fissa ad osservare una testa che spuntava furtiva da una porta. La sua testa.
- Buonasera, perdoni l'ora tarda...sono Mya Lockhart - fece, scivolando appena oltre la porta e posizionandosi vicino al muro, con le mani giunte dietro alla schiena. La porta rimasta socchiusa le garantiva la via di fuga veloce, anche se non sapeva esattamente da cosa fuggire.

 
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view post Posted on 18/7/2011, 21:56
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La porta di legno massiccio si aprì finalmente, mostrando chi cercava il caposcuola di grifondoro, una ragazzina minuta, appartenente alla casata di tassorosso a giudicare dalle vesti. Quella ragazzina era già presente nei suoi ricordi, era passato un pò di tempo, ma l' aggressione sventata sotto la pioggia era comunque un ricordo nitido nella sua mente. Si era Mya, si era informato sulla giovane dopo l' accaduto, era una ragazzina in gamba a scuola. La sua intenzione? Conoscerla meglio.
-Prego, accomodati pure, non preoccuparti per l' ora.-
Disse rimanendo al suo posto, avrebbe atteso il rumore della chiusura della porta per parlare ancora. Una bella chiacchierata che lo liberasse da quelle cartacce malefiche era davvero ciò che ci voleva.

 
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view post Posted on 30/7/2011, 00:27
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L'invito chiaro ad avvicinarsi non le lasciava molte possibilità di scelta, per cui Mya poggiò leggermente la mano sul bordo della porta e con una piccola spinta lasciò che si chiudesse alle sue spalle.
Mosse alcuni passi in direzione della scrivania del caposcuola, procedendo lenta e con le mani giunte dietro alla schiena. La divisa non era neanche al massimo della forma, lasciando intravedere quanto fosse una ragazza poco attenta al rigore estetico. La camicia era stata lasciata aperta sul collo e la cravatta se ne stava lenta e comodamente adagiata sul suo esile corpo. La gonna l'unico indumento che faceva di lei un "essere femminile" e delle calze scure lunghe fin sopra al ginocchio.
Sperò che il caposcuola non fosse tanto rigido su quel punto, in tal caso l'avrebbe odiato in un nanosecondo.
In un lasso di tempo troppo breve per il suo sistema nervoso, raggiunse la scrivania, preferendo però rimanere in piedi.
- Volevo chiederle scusa per l'altra volta, sono fuggita senza neanche ringraziarla in modo adeguato... - fece un leggero inchino con la testa, socchiudendo gli occhi.
Ancora non aveva chiaro il motivo della convocazione così se ne restò lì, in attesa di avere una risposta a quel dubbio che da alcune ore la attanagliava.
 
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view post Posted on 30/7/2011, 01:56
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Osservò ogni piccolo movimento della ragazza, dalla chiusura della porta fino all' arrivo alla scrivania e alla poltrona, sulla quale però non sedette, sembrava in imbarazzo o in soggezione, poi quel ringraziamento, quasi profondo, sorrise, c'era del buono in quella ragazza, c'era qualcosa di speciale ma voleva conoscerla meglio, capire cosa frullasse nel suo cervello. Lasciò che qualche altro secondo di silenzio passasse per poi pronunciare una sola parola, con un tono di invito amichevole e sincero che però voleva assolutamente una risposta positiva.
-Siedi...-

La parola venne quasi sfumata sul finale, lasciando intendere un "perfavore". James non era scortese ma solo impegnato in un attenta ricerca del più piccolo particolare.

 
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view post Posted on 30/7/2011, 10:41
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La richiesta del caposcuola suonò alle orecchie della piccola quasi come un ordine perentorio, seppur fosse stato pronunciato con estrema gentilezza.
Mya spostò dunque lo schienale della poltroncina e prese posto, risultando più bassa del solito in quella posizione. Gli occhi del grifondoro erano fissi su di lei, come se la stesse studiando nel profondo. Aveva letto di maghi con la capacità di entrare nelle menti altrui e la cosa la incuriosiva ancor di più. Cosa sperava poi di trovare nel cervello della giovane tassina?
- Posso sapere il motivo di questa convocazione? -
Chiese infine senza abbassare lo sguardo dal suo, una crescente curiosità si faceva strada nella sua mente. Non credeva davvero che il caposcuola l'avesse fatta scomodare solo per sincerarsi della sua buona salute. Mya era piuttosto coriacea come ragazza, se lo ripeteva quasi come fosse un vanto.
 
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view post Posted on 1/8/2011, 11:28
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-Sei una ragazzina molto fortunata sai?-
Incalzò il caposcuola. Quella davanti a lui era solo una bambina infondo, una piccola studentessa del secondo anno. Indubbiamente indifesa nei confronti di un mago adulto e cresciuto, come quello dell' incontro sotto la pioggia a Londra, James voleva capire come quella ragazzina avesse affrontato la situazione, cosa ne pensava, insomma un pò delle sue idee.. Sperava che con quella frase la tassorosso capisse a cosa James alludesse. Se james non si fosse trovato a passare per caso per quella via, come se la sarebbe cavata? La studentessa era interessante, i suoi voti erano ottimi e dimostrava un forte interesse ad applicarsi.

 
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view post Posted on 1/8/2011, 19:12
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Il caposcuola sembrò ignorare bellamente la sua domanda, continuando invece il suo minuzioso esame della giovane tassa. Cosa c'era che non andava in Mya? Aveva forse sbagliato qualcosa, si era comportata male nei confronti di qualcuno, aveva agito nel modo sbagliato in qualche situazione?
-Sei una ragazzina molto fortunata sai?-
Fu quell'unica affermazione a reindirizzare la mente della giovane a quel piovoso pomeriggio di alcuni mesi prima, quando nei vicoli dietro al Paiolo magico si era imbattuta in quell'arrogante mago. Ecco forse dove era il suo errore, nella capacità di giudizio, perchè quel tizio oltre ad essere maleducato era pericoloso, ma Mya aveva finito per dar sfogo al suo impeto e certe valutazioni avevano perso valore.
- Si, sono stata fortunata ad incontrare lei quel giorno - ammise in tono quasi imbarazzo, per aver compreso solo in quel momento l'importanza del suo gesto. - Purtroppo reagisco sempre prima di pensare, forse se mi fossi risparmiata di rispondergli a quel modo quel tipo non si sarebbe infuriato tanto - Ma cedere a lui significava consegnargli l'incarto, lasciarsi derubare così senza reagire, accettare che le cose procedessero nel modo sbagliato. Eppure c'era la vita in gioco, perchè teneva più al dovere che alla propria incolumità?
 
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view post Posted on 2/8/2011, 12:40
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Grifondoro VI anno

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La caratteristica di agire prima di pensare era una peculiarità del giovane James ai primi anni di permanenza nel castello, effettivamente qualcosa di quella stagione ancora si riperquoteva sul caposcuola che però aveva imparato a ragionare, a prendere la decisione più giusta e non la prima che gli saltava alla mente, perchè un errore poteva significare perdere la vita e rischiare quella delle persone vicine.
-Poteva finire molto male.. Cosa voleva quell' uomo?-
Domandò curioso, se cercvava soldi aveva sbagliato obbiettivo, quanti soldi poteva portare in tasca una bambinella di Hogwarts, possibile che si fosse avventato sulla tassina per puro divertimento? Mentre attendeva risposta James focalizzava i ricordi di quella giornata.

 
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view post Posted on 2/8/2011, 17:31
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Era davvero pronta a lasciarci le penne, letteralmente?
Ovvio che no, aveva dei cari che aspettavano il suo ritorno nelle terre irlandesi, forse anche al castello c'era qualcuno che temeva per la sua incolumità, anche se tali persone si potevano contare sulle dita di una mano.
Mya non voleva creare in nessuno di loro ansia o preoccupazione, ma ogni suo gesto avventato portava sempre inevitabilmente a questo. Perchè non riusciva ad evitarlo?
- Credo fosse interessato ad un oggetto che portavo con me, ma mi chiedo come facesse a saperlo...lei crede che mi stesse pedinando da molto prima? - chiese con aria curiosa. Ne aveva infatti discusso con il vecchio proprietario dell'Ars Arcana al suo ritorno e lui l'aveva ricoperta di domande, ma Mya non ricordava neppure il volto dell'aggressore per cui non si arrivò ad un nulla di fatto. Il vecchio aveva poi chiamato il rivenditore ed altri amici, fino a ricorrere ad un collega del ministero che aveva avviato una pratica investigativa.
Ma più che per l'oggetto in sè il vecchio aveva iniziato a diventare apprensivo nei confronti della piccola, evitando di lasciarle certi compiti, almeno fino al momento in cui non fosse diventata abbastanza adulta da difendersi egregiamente.

 
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view post Posted on 4/8/2011, 15:43
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Grifondoro VI anno

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Beh non potevano sapere con certezza cosa quell' uomo volesse, indubbiamente era in cerca di qualcosa di valore, ma quanti soldi può avere nelle proprie tasche una ragazzina? Il gesto era giustificato da un senso di pulizia mentale completamente nullo, gente che pur di avere quel che gli passava per la testa era disposta a tutto, era proprio da quel vivaio di persone che potevano uscire le nuove forze del male, lui era li per combatterlo, in tutte le sue forme, non era stata una scelta essere li, era stato destino che gli riconfermava la sua vocazione.
-Mah, può anche essere così ma non è questo ciò che importa, importa che avrebbe fatto qualsiasi cosa per raggiungere il suo scopo, anche se questo significava toglierti di mezzo. E di persone così c'è ne sono tante quante sono le lumache carnivore in un campo di rododendri.-
Voleva portare la giovane a ragionare su come ci si deve comportare in certi casi, certo lei era una novizia di certe situazioni, James invece aveva una certa esperienza personale alle spalle che lo stava portando allo studio delle arti oscure. Bisognava conoscere il male per affrontarlo, era la pura verità, si alzò dalla sedia nel frangente di quel pensieri che tanto lo rincorreva da tempo. Si avvicinò alla teca dei dolciumi.
-Gradisci qualcosa?-
Domandò sorridente, il discorso che stavano affrontando era serio ma James affrontava le situazioni peggiori con un sorriso stampato sul volto, era una particolarità del ragazzo, prendere in giro il destino che si divertiva con lui. mente attendeva una risposta dalla giovane James, lasciò cadere lo sguardo oltre la finestra vicina, era una bella giornata, l' ideale per volare un pò in scopa.. Chissà, magari dopo.


 
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view post Posted on 5/8/2011, 11:09
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(avevo descritto come se era sera tarda >-<, ma forse non si è capito ç.ç)
Le parole del caposcuola le arrivavano come stilettate al petto, non c'era nulla di cattivo nel suo modo di parlare, anzi il suo tono era di una gentilezza unica. Ma era la consapevolezza di aver sbagliato, quel rimprovero gentile indirizzato al suo pessimo carattere avventato che la infastidiva di più.
Perchè era veritiero il suo parlare e vera la sua preoccupazione, solo Mya sembrava non essersene resa conto.
Annuì semplicemente alle sue parole, piegando più volte il capo in segno di assenso, ma non era certa che il suo modo di agire sarebbe davvero cambiato dopo quell'incontro.
Quando lo vide sollevarsi dalla seduta Mya lo seguì con lo sguardo finchè il caposcuola non si arrestò davanti ad una piccola teca vetrata, che sembrava contenere cibi dal contenuto calorico molto alto. La giovane tassa si sporse leggermente per osservarne l'interno e scorgendo in un angolo un piccolo biscotto di pastafrolla, puntellato di gocce in cioccolato, lo indicò con fare molto infantile.
- Posso prenderlo davvero? -
La sua mamma li chiamava Cookies, ma da molto tempo oramai le erano stati vietati, dopo che la piccola si era procurata un'indigestione clamorosa a causa loro. La gola, un altro difetto della tassina, ma si trattava di un solo biscotto, non avrebbe esagerato...e la mamma comunque non sarebbe venuta a saperlo.
 
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view post Posted on 8/8/2011, 12:38
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Grifondoro VI anno

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James fece attenzione a cosa la ragazzina stesse indicando, biscostti di pasta frolla.. Aprì la teca di vetro per prendere una ciotola contenenente una decina di biscotti. Richiuse accuratamente per poi poggiare il contenitore sul tavolo.
-Prego, serviti pure..-

La invitò così a mangiucchiare il dolce scelto. Dopo di lei anche lui avrebbe sgrafignato un biscottino. L' età della ragazzina era evidente ma era sicuro che la giovane fosse in grado di affrontare discorsi più sensati per persone più grandi che soprattutto si cimentano nella lotta tra bene e male.
-Se posso domandarti, cosa ne pensi degli ultimi tragici avvenimenti al castello, come ad esempio la strage alla coppa del mondo?-

Iniziava il discorso, voleva capire come la tassorosso ragionasse, quali fossero le sue idee, le sue ipotesi, non voleva forzare la sua mente, voleva riuscire a scavare dentro i suoi pensieri senza l' utilizzo della magia.

 
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view post Posted on 8/8/2011, 14:25
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Il biscotto era delizioso, non ricordava neanche più quando era stata l'ultima volta che ne aveva addentato uno. La pastafrolla e le gocce di cioccolato creavano un'armonia perfetta e la sua espressione da ebete sognante non sarebbe passata inosservata. Riprese posto sulla poltroncina di fronte al caposcuola, ascoltando la sua domanda, che la spiazzò completamente.
- Tragishi avvenimenti...? - disse mentre masticava ancora l'ultimo pezzetto di biscotto, rischiando per altro di strozzarsi se non l'avesse ingerito con altrettanta calma. A quali tragici avvenimenti si riferiva il caposcuola? Forse al fatto dei suoi continui bisticci con i ragazzi, alla cucina elfica che negli ultimi tempi stava diventando immangiabile o al fatto che addirittura dei tipi come Crowell o Swilord fossero diventati prefetti.
Forse prima del suo arrivo al castello erano avvenute cose di cui lei era all'oscuro, e il viver lontano dalla comunità magica non aiutava a tenersi informati. Ultimamente si era abbonata alla gazzetta del profeta, ma prima di essa suo padre non aveva mai fatto cenno ad alcun avvenimento simile, forse per salvaguardare la serenità della piccola strega.
 
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27 replies since 22/6/2011, 10:50   438 views
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