» Keiko K. ™ |
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| Una delle cose che trovava migliori dell'Inghilterra era la quasi completa assenza di bel tempo, sostituito da una perpetua coltre di nubi grigiastre cariche o di smog babbano o di fresca e naturale pioggia. E quale miglior rimedio al caldo, afoso e umido dell'estate se non una fresca pioggerellina inglese?
Ecco perchè era tornata prima al castello, figuriamoci se avesse mai potuto concedersi una passeggiatina nella dimora materna, meglio indossare la sua tenuta da passeggio per una -appunto- passeggiatina per i giardini del castello sotto la fitta pioggerellina autunnale che abbondava nel territorio scozzese dove sostava il castello. Ma quel giorno non era tempo di concedersi una camminata (anche perchè il cielo contava poco più di quattro o cinque nuvole), visto che le spettava portare a termine uno dei tanti compiti da caposcuola che prima o poi avrebbe dovuto compiere: consegnare una spilla da prefetto. Josh Black probabilmente era comodamente appollaiato sulla testata del letto a baldacchino della sua stanza di dormitorio, come un gufo in attesa; ma per sua fortuna le lettere di dimissioni per fine incarico non erano per lui ma, per suo sommo gaudio, per la principessina "parlo francese, viva le brioches anche se abito in inghilterra da prima che tu imparassi a dire quidditch", all'anagrafe conosciuta come Jaqueline de Molay. Dopo essersi accertata che il gufo avesse consegnato il messaggio inviato dalla sua Capocasata aveva preso personalmente in consegna la nuova lucida spilla da Prefetto verde e argento riportante una spessa e minacciosa 'P'. Aveva chiesto al suo fidato servitore non ufficiale -alias l'elfo Rufus- di darle un cuscino, uno di quelli sontuosi di velluto che fanno tanto film babbano e incoronazioni o chissà altro, per poggiarci sopra la spilla; per sua fortuna gazza gettava nelle aule abbandonate del quinto piano la roba inutile e vecchia -o che almeno lui considerava così- degli scorsi anni e quel morbido guanciale se non errava apparteneva ad una vecchia teca che conteneva altrettanti vecchie targhette commemorative per gente che, probabilmente, se era ancora viva non ricordava nemmeno di aver ricevuto. L'elfo domestico zompettò verso la caposcuola sollevano la gonnella da cameriera che indossava, così da estrarre due mestoli. *Ma dove diamine l'ha presa quella gonna? Ma sopratutto... perchè diamine armeggia con due MESTOLI?* Come se l'avesse letta nel pensiero l'elfo grazie alla sua magia fece apparire sulla scrivania linda (sempre col solito CRACK) una ciotola ricolma di quella che sembrava una stramba brodaglia.«Rufus spero che quella emh.. 'cosa' non sia il mio the.» L'elfo lanciò un'occhiata alla ciotola che con un'altro crack scomparì insieme ai mestoli e l'elfo stesso. Forse lo aveva offeso. *Di questi tempi è un po' maldestro, spero vivamente non abbia incontrato la Grenger, quella ragazzina è un po' troppo fissata con questa storia del C.R.E.P.A.* Si girò quanto bastava per inquadrare la finestra poco sopra la sua testa così da osservare gli alberi fitti della foresta proibita, poi tornò a guardare la porta del suo ufficio, sistemandosi la cravatta nera annodata perfettamente sulla camicia bianca leggera coperta in parte da un elegante gilet nero su cui spiccava al petto la spilla da Caposcuola su cui una grande 'C' d'argento spiccava sui ghirigori serpenteschi verde smeraldo. *Quando arriverà?* Lanciò un'occhiata all'ufficio immacolato e ringraziò silenziosamente l'elfo per essersi occupato delle ultime pulizie durante la sua assenza: le due sedie di legno scuro davanti alla sua scrivania erano perfettamente linde, i cuscini verde scuro riportavano i colori della casata, sulla scrivania dello stesso legno delle sedie spiccavano il calamaio perfettamente pulito su cui una piuma bianca (pulita da una bacchetta) sembrava sul punto di cadere, una pergamena spiegata e pronta all'uso su di un sottile "tappetino" per evitare di macchiare d'inchiostro la scrivania, quattro libri perfettamente allineati (Colpire i bolidi - Inchiesta sulle strategie di difesa nel quidditch; Storia di Hogwarts; Salazar Serpeverde - questo sconosciuto; Creature Magiche dell'Inghilterra e dintorni - raccolta dei nominativi e le loro abitutdini) Si passò una mano sui capelli corvini legati in una coda bassa da un nastro verde, si sistemò gli occhiali da lettura sul naso e attese, impaziente. *Mancano 3 minuti ed è in ritardo, ritardo, ritardo... dannazione, le mie ciambelle mi aspettano, fra 17 minuti escono dal forno delle cucine e se arrivo in ritardo e si freddano?*
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