Fuga nel Deserto

, III Incontro

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view post Posted on 3/10/2011, 14:40
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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La Riscoperta dei Saperi del Passato:
Fuga nel Deserto...


Patrocinio de "La Scuola di Atene"



Petra7



Era un'altra delle tante serate tranquille, in clima autunnale. Da poche settimane erano riprese le lezioni, l'Anno era ricominciato, e nuove forze avevano rimpinguato le classi. In fondo non ci si poteva lamentare, non ve ne sarebbe comunque stato modo, in più, fortunatamente non v'erano stati strascichi sinistri dall'Anno precedente. Nuovi giovani, nuove domande, un rinnovamento atteso, ma non scontato. L'attività di Hogwarts procedeva spedito, il Castello era tornato ancora una volta ad ergersi ad ultima frontiera dell'avanzare dell'Oscurità, ma non avrebbe ceduto. Per oltre un millennio era durato, e per almeno un altro sarebbe rimasto lì, ermo, inamovibile, testimonianza di un passato ormai dimenticato, ma non da tutti.
Come ogni anno, da ormai un paio, anche la Scuola di Atene si apprestava a riaprire i battenti, con nuovi potenti ausili l'indagine storica, ed antropologica che ormai stavano portando avanti, non senza notevoli risultati doveva proseguire. Solitario, dietro la solita scrivania che i singoli avevano imparato a conoscere in diversi frangenti, ed in diverse atmosfere, l'anziano Docente scrutava il parco, lontano, al tramonto, mentre gli ultimi raggi dell'Astro annunciavano laconici al mondo della vita, la loro tragica ma inevitabile dipartita. Era tempo per loro di andare, a bagnare altre terre, ed altre popoli. La notte cavalcava verso i bastioni del Castello, e presto li avrebbe conquistati. Una pacifica resa, un passaggio di consegne che ormai si ripeteva, ancora carico di quell'originale significato, da dieci secoli. Assorto, in veste da camera, con in sottofondo un quartetto d'archi, aspettava l'ora. Erano stati informati, chi avesse voluto, si sarebbe presentato. Il loro impegno, ed anche il suo, terminava su quella labile soglia. Un cortese invito, per i più volenterosi. La Storia non era affare per tutti!
La bella Fenice, poco distante, scrutava annoiata la porta, pronta all'azione. In quell'istante la grossa pendola iniziò a battere il primo dei Nove rintocchi, era ora.
Le comode e basse poltroncine tanto consuete erano sparite, solo un leggio, con un pesante Libro, richiuso, se ne stava davanti alla scrivania, quasi in attesa, ultimo giudice dell'intera Storia. Chi avrebbe osato tentare ancora una volta la Tuke?



Avvertenze:
Postilla I: Iniziamo Mercoledì notte, sino ad allora la discussione è CHIUSA!
Postilla II: Andremo spediti nel role, ognuno faccia il possibile, al più perde il turno. Al III richiamo del Master, siete fuori.
Postilla III: Postate Oggetti Magici, e Statistiche nel I Post, se non lo fate, viaggerete senza Oggetti Magici! Non serve indicare altri oggetti.
Postilla IV: Vi ricordo essere un Evento, quindi non preoccupatevi per Duelli o Quest in sospeso!
Postilla V: Dovete essere iscritti al Club per partecipare!
Auguri a tutti, ne avrete bisogno...
 
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view post Posted on 6/10/2011, 16:21
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- Deus ex Mazza -

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Corvonero
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PUNTI SALUTE: 104/104
PUNTI CORPO: 54
PUNTI MANA: 54

TOC TOC!
Le 9:00, in perfetto orario, Patrick aveva appena bussato alla porta dell'ufficio del Prof. Peverell.
Sebbene il club fondato dal docente di storia della magia esistessa da orami qualche anno, per il Corvonero era la prima volta, essendo quello il suo primo anno ad Hogwarts.
Quando ra venuto a sapere del club non aveva esitato ad iscriversi appena possibile, la Scuola di Atene era proprio coò che faceva per lui: Mitologia, Storia, Filosofia, erano le materie che da sempre amava e che studiava con più passione.
Aveva atteso l'evento con ansia, come il solito, si era rimpilzato per bene a cena si era messo degli abiti nuovi di zecca. Aveva poi preso la sua borsa e l'aveva riempita con il suo libro di Storia della Magia, il Sun Tzu che aveva ricevuto in prestito da Paverell in persona.
Aspettava ora davanti al suo studio.

Modificato il post, Grazie Thresy ^^

Edited by Þaride - 6/10/2011, 21:33
 
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biffolina5
view post Posted on 6/10/2011, 17:59




Heles stava correndo per i corridoi del castello..*Ma dove caspita è l'ufficio del professore?* Era già 10 minuti buoni che girava a vuoto, e ancora non l'aveva trovato. Girò l'angolo di un corridoio e notò un ragazzo fuori da una porta, così si avvicinò e chiese:" scusa se ti disturbo, è questo l'ufficio del professore di storia della magia? Lo stò cercando da un pò, e non vorrei arrivare in ritardo al primo incontro.. gli disse con un certo affanno nella voce, la corsa le aveva stroncato il fiato. Chissà di cosa avrebbero parlato nell'incontro, sapeva solo che il titolo era "fuga nel deserto", poteva essere tutto o niente. Piegò le ginocchia e si stirò la schiena, mentre attendeva che il ragazzo le rispondesse..

Punti Salute: 100

Punti Corpo: 50

Punti Mana: 50

Punti Esperienza: 1
ed ovviamente la mia bacchetta!
 
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>Just|Athos†
view post Posted on 6/10/2011, 19:46




Si era alzato presto, quella mattina, e il sole non era ancora sorto stando a quanto si poteva vedere dalla piccola feritoia che dava sul giardino. La stanza era immersa nel buio, e nel silenzio (escludendo il russacchiare di un sonnacchioso Demyx Lewis), e aveva ancora un bel pò di tempo prima di potersi ritenere abbastanza in ritardo da alzarsi.
Faceva abbastanza freddo, considerato che erano in un castello nella parte più a nord dell'Inghilterra, e che le camere dei Tassorosso (nonostante fossero riscaldate magicamente) si trovavano nei sotterranei del sopracitato castello, tuttavia il pallido diciassettenne disteso sul letto non esitò a scalciare le coperte fino in fondo al letto e a rimanere al freddo pur di non riaddormentarsi.
Voleva riflettere.

Risparmiamo al gentile lettore i pensieri complicati di un Mangiamorte filosofo, e andiamo dritti al punto nel quale Random si decide ad alzarsi dal letto, lentamente, e a dirigersi verso l'armadio immerso nella penombra. Sono le sette del mattino, adesso, e ora che il nostro giovane è in piedi, sicuramente ha molta meno voglia di interrogarsi sui problemi della vita. Quel giorno, almeno quel giorno, era un giorno di pausa.

Arrivò a memoria e a tentoni fino alla sedia posta davanti al cupo armadio, urtandone una gamba di legno e rischiando di farla cadere, quindi controllò che i vestiti ci fossero tutti e postosi di fronte allo spiraglio di luce che arrivava dalla feritoia, cominciò a vestirsi. Non era un abbigliamento solito per un freddo castello del Nord Inghilterra: pantaloncini lunghi, ma leggeri, con una zip al ginocchio per eventuali giornate particolarmente afose (e prive di serpenti) di colore verde scuro, camicia altrettanto leggera a maniche corte di una tonalità appena più chiara, scarponcini da camminata di ottima fattura, e un paracollo nero a motivi di zucche arancioni a coprire, appunto, il collo. Tanto bastava, il superfluo era nello zaino blu fosforescente della Eastpak che era solito utilizzare per i libri, una macchia luminosa in tutta quella monotonia di colori, situato accanto alla sedia. Dicevamo: si vestì, prese lo zaino, si legò alla spalla una misteriosa fascia rossa di utilità ignota, frugò sotto il cuscino alla ricerca della bacchetta (no, non era lì, la trovò cinque minuti dopo nella tasca esterna dello zaino, dove doveva essere) e aprì la porta della camera cercando di fare meno rumore possibile, salvo poi farla sbacchiare chiudendola. Strinse i denti, sperando di non aver svegliato nessuno degli altri concasati, e si avviò a fare colazione con passo svelto e baldanzoso.

Circa tredici ore dopo, in perfetto orario, eccolo giungere con passo non meno baldanzoso dinanzi alla porta dell'ufficio del Professor Peverell, il solito zaino blu fosforescente ad accompagnarlo. Aveva mangiato abbondantemente, ma non in modo eccessivo, e si era premurato di farsi preparare direttamente dalle cucine alcuni panini che gli elfi fraintendendo avevano unito ad alcuni bignè al cioccolato che stava mangiando in quel momento. L'orologio della scuola suonò proprio in quel momento le nove e il Prefetto, ancora più soddisfatto sentendosi precisissimo, si avvicinò ai due ragazzini del primo anno già davanti alla porta.
Uno di essi l'aveva già visto, mentre l'altra gli era del tutto ignota.

" 'Ngiorno. "
L'orologio continuava a battere l'ora, presto sarebbero arrivati anche gli altri, ne era certo.
Nel frattempo, si accontentò di appoggiare lo zaino a terra e di incrociare le braccia muscolose, canticchiando una canzoncina allegra. In realtà, moriva dal nervosismo e dall'attesa, ma non voleva darlo a vedere.



YARR YARR FIDDLE DEE DEE!
BEING A PIRATE IS ALRIGHT TO BE!
DO WHAT YA WANT CAUSE A PIRATE IS FREE!
YOU ARE A PIRATE!



Random Crowell.
Punti Salute: 120+25 (quest e duelli)+16 (oggetti) = 161/161
Punti Corpo: 70+26 (quest e duelli)+53 (oggetti)= 149
Punti Mana: 70+24 (quest e duelli)+53 (oggetti)= 147

Oggetti:

°Orecchino Corno d'Unicorno:
Orecchio sinistro, rende più forte e all'apparenza più puro chi lo indossa.
°Stivali Lewam Markis:
Ai piedi. Evitano storte e problemi durante la camminata, e proteggono i piedi.
°Bacchetta:
10 Polici, legno di Tasso, crine di coda di Unicorno e polvere di agata. Nella tasca destra dei pantaloni.
°Cappello del Falco:
Molto elegante, rende ottima la vista di chi lo indossa. Nello zaino, miniaturizzato per il momento.
°Anello nosferatu:
Induce paura in uno o più PNG durante una quest. Utile per alcuni incanti e filtri oscuri. Indice medio sinistro.
°Fascia del Peccato:
Legata alla spalla sinistra. Rende affascinante agli occhi del sesso opposto chi la indossa.
°"Gli animali fantastici: dove trovarli" di Newt Scamandro:
Libro indicante informazioni circa la maggior parte delle creature fantastiche. Nello zaino.
°Corvo nero che risponde al nome di "Black":
Segue sempre Random, ovunque vada, e sembra comprenderlo. Utile per recapitare messaggi.
°Vestiti da deserto:
Indossati da Random. Utili per muoversi nel deserto senza crepar di caldo.
°Borraccia e panini:
Scorte alimentari. Conoscendo il prof. Peverell, il viaggio potrebbe durare un pochettino più del previsto...



Edited by >Just|Athos† - 13/10/2011, 15:59
 
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view post Posted on 6/10/2011, 20:30
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Auror
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Dall’epoca dei miti e delle leggende

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Ma non era sera? O.o


Sembrava una serata come tutte le altre, la finestra che dal primo piano dava sul giardino mostrava un cielo sereno, con qualche nuvola vaporosa all’orizzonte. Il suo sguardo si posò sulla pallida luna, ma non poteva star lì a rimirare le bellezze del cielo notturno, aveva un impegno.
Il professor Peverell aveva indetto un incontro per gli studenti iscritti alla Scuola di Atene, l’anno prima la sua presenza aveva scarseggiato per motivi vari, ma quella sera aveva deciso di partecipare.
Era sempre stata una ragazza curiosa, aperta alla conoscenza e quell’aspetto della storia, la incuriosiva.
Si scostò dalla finestra per raggiungere l’ufficio del docente.
Non era preparata a ciò che l’attendeva oltre la porta, nell’ufficio del professore, e rimase alquanto perplessa nel notare lo strano abbigliamento del Prefetto Crowell. Al contrario, lei indossava la versione estiva della divisa scolastica, fatta eccezione per il mantello, non lo aveva ritenuto necessario.

-Buonasera!-

Supponendo che almeno uno dei tre presenti avesse già bussato, attese.




Trhesy ha con se ciò che in realtà si porta sempre dietro, che stà nell’inventario attivo.

Punti Salute: 200
Punti Corpo: 162
Punti Mana: 181
Punti Esperienza: 35.5

In borsa:
Mantello di Disillusione: se il corpo è ben avvolto in questo tessuto esso sembrerà donargli l'invisibilità
Mokessino: astuccio peloso animato che permette di nasconderci un oggetto al suo interno,estraibile poi solo dal possessore stesso.

Indossati
Diadema di Veela: Conferisce un fascino più prepotente nei confronti del nemico
Anello del coraggio: Evocando la sua forza contro un unico nemico ben preciso, sarete molto avvantaggiati nello scontro contro di lui per un po' ( durata da 2 a 5 azioni, attacco e difesa raddoppiati nei confronti di un unico avversario )
Specchio Magico: Reso a ciondolo. In comunicazione con James. (chiuso)
 
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view post Posted on 6/10/2011, 21:52
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VII Anno

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Grifondoro
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La scuola era ripresa da poco ed insieme alle lezioni anche le altre attività, come quella guidata dal Professor Peverell, la Scuola di Atene. La sua frequentazione era ammessa solo agli iscritti al club e per Nathan rappresentava la sua prima esperienza. Probabilmente altri studenti erano già abituati a cose del genere mentre per lui era del tutto un incognita. Il sole stava per tramontare dando quello stano colorito arancione al cielo, gli ultimi raggi si posavano sugli occhi del ragazzo che pensieroso fissava la finestra dalla sua sala comune, una visuale niente male visto che i grifondoro si trovavano nella torre di astronomia.. Era pensieroso, non tanto agitato, ma sapeva che non sarebbe stata una passeggiata, avrebbe dovuto investire molte energie, sia fisiche che mentali, afferrò cosi la bacchetta e la mise in tasca, non aveva particolari oggetti con se, il suo abbigliamento era il più comodo che ci potesse essere, la sua fedele divisa estiva da Grifondoro.. un ultimo sguardo all'orologio in cima alla sala e via verso l'ufficio del Prof. luogo dell'appuntamento. Una volta giunto dinnanzi alla porta notò subito che non era il primo, altri quattro studenti l'avevano preceduto, fra loro c'era anche Trhesy l'unica che conosceva, la salutò con un sorriso e rimase in attesa di un segno dall'interno della stanza..


Punti Salute: 102

Punti Corpo: 52

Punti Mana: 53

Punti Esperienza: 2.5


oggetti: bacchetta -.-'
 
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Vale de ts
view post Posted on 6/10/2011, 22:34




Effettivamente, gli era mancato, il Club. Dopo il Giappone, aveva avuto tempo per riflettere, e si era accorto di quanto gli mancasse l'avventura. Si era trovato a suo agio, nel viaggiare a Troia, in Giappone. Era contento, finalmente, di riprendere l'attività e andare nel Deserto.
Viaggiava oltretutto in compagnia, e non era la prima volta. Era una specie di Veterano, dei viaggi con il Prof. Peverell. Per Troia, aveva funzionato da cavia, per il Giappone aveva subito invece che agito, ma per questa volta era pronto.
Mise nella tasca il suo bezoar, e salì al Primo Piano, venendo dal Giardino. Lo aspettava una giornata densa di avvenimenti.
Le sabbie lo avrebbero inghiottito? O le navi del deserto li avrebbero tratti in salvo? I beduini li avrebbero rapiti, chiedendo un riscatto al mondo magico, oppure si sarebbero crogiolati nell'ombra delle oasi, scrutando le lontane piramidi?
Sarebbe stato tutto nuovo, tutto diverso. Tutto da capo.
Nell'Ufficio del Professore c'era già un po' di gente, ma almeno i primi attimi non cercò di riconoscere nessuno, anzi di guadagnarsi l'entrata.
Eccolo lì. Forse la solita Passaporta, ma per qualcosa di radicalmente diverso.
Sì, si sarebbero divertiti. Accarezzò la sua compagna, la bacchetta. La sua anima gemella vibrava, nelle sue tasche.
Era pronta anche lei.

Punti Salute: 128

Punti Corpo: 83

Punti Mana: 81

Punti Esperienza: 13.5

Oggetti: Bacchetta, e un Bezoar.
 
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view post Posted on 7/10/2011, 10:21
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Auror
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La scuola era nuovamente iniziata..Le lezioni riprese.
Tutto era in movimento e con esse anche il Club che il Professor Peverell tirava avanti..Quando Mary aveva ricevuto il Gufo che parlava dell'invito,inizialmente si presentò titubante..L'esperienza in Giappone era stata gradita quanto paurosa..Ma si fece coraggio,chi non vuole farsi una bella scampagnata nel posto di chissà dove..L'appuntamento al contrario della solita routine,era di sera,nell'ufficio di Peverell che forse voleva comunicare loro qualcosa d'importante,o forse no..Mary si sciaquò il viso prima di prendere la borsa che pesava più di lei,per poi dirigersi al Primo Piano..La distanza non faceva che accrementare quella certa paura che si andava pian pianino a formare..In più voleva sapere chi l'avrebbe seguita in quella paurosa..Gita.
Proseguì per il corridoio che portava ad un certo numero di ragazzi che aspettavano quindi al di fuori dell' ufficio..Erano lì tutti per lo stesso motivo e guardandosi intorno Mary ebbe la possibilità di conoscerne i volti..Random,Valerio,Trhesy,Nathan..Per fortuna eran tutte persone che conosceva..Il dubbio sul conoscere Random c'era,ma non era quello il tempo di pensare o far altro..

'Sera.
Dopo il cordiale saluto,la Grifondoro si posizionò dietro,aspettando che Peverell desse loro il permesso di entrare..



Abilità:
- Divinatrice


Mary Grenger


Punti Salute: 110 + (7 quest) + (6 duello) + (1 role) + (4 oggetti) + (5 Studente Anziano) + (3 Eventi) =136

Punti Corpo: 60 + (7 quest) + (6 duello) + (1 role) + (27 oggetti) + (5 Studente Anziano) + (3 Eventi)= 109

Punti Mana: 60 + (8 quest) + (5 duello) + (2 role) + (4 oggetti) + (5 Studente Anziano) + (3 Eventi)=87

Oggetti:
- Pasta Curativa:Una pasta da applicare su ferite di umani, creature viventi e piante. In quest o duelli cura 5 Punti Salute. Un barattolo consente 3 utilizzi
- Pozione Rimpolpasangue rimargina ferite e ricompensa gravi perdite di sangue - Utilizzabile Due Volte


Edited by »Mary« - 10/10/2011, 18:39
 
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view post Posted on 7/10/2011, 17:43
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La sera era ormai calata su Hogwarts.
Nella sala grande alcuni studenti ancora si attardavano per chiacchierare con i compagni di casata. Al tavolo dei Tassorosso c'era una figura, isolata rispetto al gruppo che sgranocchiava velocemente del cibo.
Prese le ultime due patatine rimaste nella grande ciotola in vetro e scappò via senza troppi complimenti. Era golosa si, ma anche decisamente lenta nel mangiare...e così finiva sempre per essere una delle ultime a lasciare la sala.
E quella sera oltretutto aveva un appuntamento.
Nessun ragazzo al chiaro di luna, nè un'amica per chiacchierare...semplicemente un incontro con un professore. Disdicevole? Affatto, da quando si era iscritta al club la cosa davvero riprovevole era che non le fosse stata offerta una santa tazza di the.
Pura indignazione.

Salì le scale in fretta, osservando di sfuggita una pendola a ridosso di una parete. Era decisamente in ritardo.
Nella fretta di prepararsi non aveva indossato neanche il suo mantello, lasciando indosso la semplice divisa, gonna, camicia e calzettoni. Però aveva la sciarpa arrotolata intorno al collo, anche se iniziava a dubitare che l'avrebbe realmente utilizzata. Sulla testa l'ormai onnipresente pennuta grigia, sua immancabile compagna di viaggio.
Arrivata nelle vicinanze dell'ufficio rallentò il passo, osservando come già vi fosse un folto numero di personaggi. Alcuni li conosceva, alcuni li detestava, altri li ignorava.
La scuola di Atene aveva dunque riaperto i battenti per lasciare entrare nuove cavie. E sì, perchè da alcuni tempi stava scoprendo il lato sadico del suo capocasa, che in qualche modo somigliava terribilmente al signor Lysander. Dovevano aver studiato presso lo stesso maestro, questo era sicuro.
Ma ormai a quel tipo di viaggi ci aveva fatto la pellaccia, nel vero senso della parola e l'euforia non la pervadeva più come le prime volte.
Si avvicinò al gruppo, restando leggermente indietro e appoggiandosi con una spalla al muro.
Nessuno avrebbe notato la sua presenza, sperava.
E attese.


Punti Salute: 101/146 ( 10 pt quest + 1 duello + 5 pt oggetto + 14 pt role)

Punti Corpo: 103

Punti Mana: 96

Bacchetta di salice
Chiave magica: apre ogni serratura non magica ( legata con una catenella al collo )
Specchio magico : permette a due persone distanti di comunicare tra loro.

Amina: passerotto grigio (compagnia)


Edited by ~mya~ - 9/10/2011, 12:36
 
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covetousgabry
view post Posted on 7/10/2011, 17:56




La sera era finalmente giunta, le lezioni terminate. Henry riposava nel dormitorio sfiancato dalle tante ore di lezioni cui aveva partecipato quel giorno. Ma quella sera si sarebbe rivelata ancora più intensa della giornata, aveva ricevuto infatti l'invito da parte del professor Peverell che gli comunicava la data del primo incontro del suo Club. Rustor aveva aderito da poco, quello sarebbe stata la prima riunione a cui partecipava, e non aveva ben chiaro cosa avrebbero fatto. Non era mai stato un grande appassionato di Filosofia e Letteratura, tuttavia grazie alle interessanti lezioni di Storia della Magia del docente era nata in lui una grande passione per le Guerre Magiche e la storia Inglese, inoltre aveva scoperto con usa grande gioia che anche il suo sport preferito, il Quidditch aveva dietro di sé una grande storia, cultura e costumi di vari popoli. Aveva partecipato entusiasta al Club e non vedeva l'ora di scoprire cosa avrebbero fatto durante il loro primo incontro.

Lasciò il dormitorio, dopo essersi vestito e aver preso la sua fidata bacchetta in Quercia dal comodino, quindi uscì dalla Sala Comune ritrovandosi nei sotterranei. Un fresco lieve lo colse, quei fantastici corridoi non erano mai caldi o afosi, ancor meno in Autunno dove aleggiava perennemente una sensazione quasi agghiacciante ma amata da Henry che detestava il caldo estivo. Raggiunse la scalinata principale camminando con passo svelto, nonostante doveva raggiungere solamente il primo piano impiegò un po' primo di arrivarci, non era ancora abituato a quelle maledette scale. Imboccò il corridoio e raggiunse il luogo prefissato per la riunione, vide fuori dalla porta un gruppo di ragazzi, alcuni li conosceva per via del Quidditch, ben due erano infatti suoi compagni di squadra, ma non aveva molta voglia di parlare quindi si limitò ad un semplice:
-Buonasera- per poi tornare ad essere silenzioso ed in disparte, aspettando la comparsa del professore.

Punti Salute: 100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 50

Oggetti:
Bacchetta in Quercia
 
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view post Posted on 9/10/2011, 11:03
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Tassorosso
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Il giorno dopo lo smistamento Cassandra aveva scoperto che il professor Ignotus Albus E. Peverell , che era anche il responsabile della casa di Tassorosso in cui era stata smistata, aveva fondato un Club aperto a tutti gli studenti di tutte le case dove si poteva parlare, discutere e confrontarsi su vari argomenti che non sono trattati nelle normali lezioni.
Tra i vari argomenti aveva notato la letteratura Fantasy e le varie mitologie di cui era da sempre appassionata. Non ci aveva pensato due volte e si era subito iscritta.
Quella mattina durante una pausa delle lezioni le era stato recapitato l'invito all'incontro serale del club.
Da quel momento Cassandra , una volta terminate le lezioni, si era messa a contare i minuti.
Terminata la cena corse veloce in camera

”Secondo te devo portarmi qualcosa di particolare?”
Chiese rivolta a Seven.
Il gattino nero era acciambellato su un cuscino giallo al centro del letto e guardava incuriosito la ragazza che si affaccendava intorno al letto.
Uno sguardo fuori dalla finestra, ormai si stava facendo buio rapidamente, se non si sbrigava rischiava di arrivare tardi.
Acconciò i capelli in una treccia morbida, dopo un attimo di indecisione decise di rimanere con la divisa. Gonna, camicia, cravatta e calzettoni. Dal baule tirò fuori una piccola tracolla in jeans che non sapeva neanche di avere portato e vi infilò dentro i tramezzini che si era fatta durante la cena e un paio di bottigliette d'acqua. Non sapeva quanto sarebbe durato l'incontro; a lei lo studiare metteva sempre sete e certe volte si immergeva talmente nei libri che più di una volta si dimenticava di mangiare. Nella tasca laterale infilò dentro la bacchetta, forse non sarebbe servita ma da quando l'aveva comprata non se ne separava mai.
Una volta pronta si diresse verso la porta.
Una volta richiusa alle sue spalle si accorse che il gattino nero l'aveva seguita, adesso stava ai suoi piedi muovendo la coda e guardandola con gli occhioni curiosi.
Cassandra ci pensò su qualche secondo.

”Non devi disturbare nessuno intesi?”
disse ammonendolo col dito, poi si girò e seguita dal gattino uscì dalla sala comune di Tassorosso diretta all'ufficio del professore.

Sapeva bene dove trovare l'ufficio, si era subito informata a riguardo il giorno dello smistamento, nonostante questo rischiò di arrivare tardi a causa delle scale che si divertivano a spostarsi come volevano.
Finalmente riuscì a raggiungere il primo piano a con passo spedito si diresse verso la sua destinazione.
Da lontano notò un gruppo di ragazzi fermi dietro la porta

*Ecco...non conosco nessuno....*
pensò fermandosi un attimo a osservare il piccolo gruppetto.
Seven corse in avanti e lei lo rincorse e lo afferrò al volo prima che potesse raggiungere il gruppo.
Quando si rialzò con il gattino in braccio si rese conto di trovarsi esattamente al centro del cerchio di studenti

“Ehm....Buonasera....”
disse imbarazzata mentre si spostava vicino alla porta .


Punti Salute: 100
Punti Corpo: 50
Punti Mana: 50
Punti Esperienza: 1

Bacchetta
(Legno di Rubus ulmifolius, artiglio di Verde Gallese Comune, 11 pollici, flessibile)

Seven, gatto nero occhi azzurri

OGGETTI:
1 Tracolla Jeans
2 Bottigliette d'acqua
2 Tramezzini
1 Elastico in spugna nero (per fermare la treccia)
 
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Julie Richard
view post Posted on 9/10/2011, 11:15





Il buio era inoltrato sul castello anche quel giorno e una figura silenziosa sgranocchiava del cibo silenziosamente nell'ultimo posto del tavolo verde-argento, in Sala Comune.
Sentiva gli occhi che le perforavano la schiena o il viso di alcuni Serpeverde o addirittura di qualche ragazzino di Tassorosso, che lei ne conosceva e che avrebbe ignorato a vita, probabilmente.
Quella giornata era stata lenta ed estenuante: aveva avuto lezioni teoriche, che sembravano durare una vita, lezioni di pratica, leggermente stancanti e quando aveva avuto del tempo libero da passare in Sala Comune aveva ricevuto un'altra lettera da sua madre. Ovviamente l'aveva gettata nel cestino, senza leggerla neanche. Non le interessava nulla della sua famiglia, se non Lynda e Anthony e non era neanche così attaccata a Parigi o alla Francia, come lo era Jaqueline.
O almeno lei pensava quello.
Scosse la testa finendo di mangiare i due toast e della macedonia, tagliuzzata da qualche elfo in cucina.

*Devo ammettere che gli esserini piccoli hanno gusto nel cucinare*
Quando si accorse che era un tantino in ritardo scattò lentamente in aria, poggiando il bicchiere semi vuoto di succo zucca sul lungo tavolo, camminando speditamente e ignorando che doveva essere all'appuntamento della Scuola di Atene entro una decina di minuti, si fermò per darsi un aggiustata nel bagno femminile, visto che aveva un colorito pallido.
Salì gli scalini a due a due, non facendo attenzione alla gonna della divisa che si alzava leggermente.
Arrivò all'appuntamento scrutando le persone che ora avevano rivolto lo sguardo verso di lei.
Conosceva pochissime persone in quel gruppo del club si era iscritta da poco ed era Mary, la rosso-oro e altre persone con cui non aveva mai parlato, ma che conosceva di vista.

- Scusate il ritardo.
Strisciò le parole aggiustandosi la gonna della divisa che le arrivava fin sopra al ginocchio, la camicia lasciata senza un bottone abbottonato, le calze spesse con una "J" grigia cucita sopra, una sciarpa di cotone nera attorno al collo, la solita collana al collo e infine la tracolla nera e bianca messa nella spalla.
Si appoggiò al muro, socchiudendo gli occhi. Non aveva mai partecipato a nessun incontro prima di quel giorno ma non saltava dalla gioia, era stata una sua scelta iscriversi, ma di certo non saltellava ridendo.
Si accorse solo allora di avere ancora la sua bacchetta stretta tra le dita affusolate, che aveva usato poche ore prima per eseguire i noiosi compiti.
Scrollò i lunghi capelli rosa forforescente e lanciò un occhiata al vecchio e saggio professore di Storia della Magia, che era il "capo" del Club.
Le stava simpatico quel professore, aveva qualcosa di enigmatico, ma ovviamente non si poteva sostituire alla sua capocasa, la Abyss.
Chissà cosa sarebbe successo quel giorno, in quella "gita", con il professore Peverell. Era pronto a tutto, si.



Julie Richard.
Punti Salute:
110 (Base) + 5 (Duello) + 9 (Oggetti) + 1 (Ruolata) = 125/125
Punti Corpo:
60 (Base) + 5 (Duello) + 14 (Oggetti) + 2 (Ruolata) = 82/82
Punti Mana:
60 (Base) + 5 (Duello) + 6 (Libri) + 7 (Oggetti) + 2 (Ruolata) = 80/80

Oggetti con lei:
- Bacchetta:
Legno di Frassino, pelo rosso di Quintaped e frammento di Opale, 11 pollici, piuttosto flessibile.

- Catenina al collo:
Ciondolo quadrato, con stampato la luna che copre il sole, è stato regalato dalla nonna a Julie prima della sua morte, alla tenera età di 7 anni.

- Boraccia e toast:
Non si sa mai.. Giusto? Il prof. Peverell potrebbe portarli ovunque. [Erano serviti a cena, Julie li ha messi nello zaino.]

- Cappa della resistenza:
Realizzata con scaglie di testuggine, e cuoio di Trinoceronte e Drago, resiste a moltissimi colpi e folate di calore/Gelo.

- Ciondolo della Scaglia di Drago:
Lucente, dai riflessi perlacei il ciondolo è simbolo di grande forza!

- Guanti Sostegno del Paladino:
Guanti ignifughi, impermeabili, resistendi all'acido, alle basi, al freddo... Proteggono le mani da tutti gli elementi naturali e da colpi fisici.
 
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Sophie Neveu
view post Posted on 9/10/2011, 11:31




Punti Salute: 110
Punti Corpo: 61
Punti Mana: 60
Punti Esperienza: 6.5

Bacchetta : Legno di ginepro, 13 pollici, rigida, filo di rame e lacrima di fenice
Pendente cretese: sottile, ma lunga catenella con splendidi fiori d’argento, lavorazione a freddo. Pietre dure, e perle nere. Creta, Ca. XVII Ac. ( salute+1; corpo+1 )
Medaglione celtico: discreti medaglioni, in oro o argento, con animali o semplici raffigurazioni di oggetti impresse a sbalzo sulla testa. Motivi a scelta.( Mana +2, Corpo +1 )


* Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo *

Sophie stava correndo per i corridoi della scuola per raggiungere in tempo l'aula del professor Peverell per non perdersi l'inizio del terzo incontro del club al quale si era iscritta mesi prima.
Le era sempre piaciuta l'idea di fare parte di un club culturale e solo li ad Hogwarts era riuscita a realizzare quel desiderio.
tra lezioni ed altre mille occupazioni cercava di partecipare anche a quegli incontri che avrebbero certamente arricchito il suo bagaglio culturale.


E così tra scivoloni e persone che schivava attentamente giunse all'ufficio nel quale avrebbe dovuto trovarsi esattamente... * minuta fa???? Un'eternità!! *

Odiava essere in ritardo, ma il suo gatto quella sera aveva deciso di farle le coccole appena sveglia dal pisolino pomeridiano che ogni tanto poteva permettersi, rotolandosi sulla sua pancia col suo corpicino caldo, facendola ripiombare nel mondo dei sogni.

Tutta trafelata entrò senza nemmeno bussare.
<< Buon.. >> aveva un fiatone che nemmeno le permetteva di parlare, ma tirando due respiri a piani polmoni fece uno sforzo << Buona sera, perdonatemi il ritardo >>

Si andò a sedere su una di quelle comode poltroncine e cercò per qualche momento di riprendere fiato, nell'attesa che la riunione cominciasse.


Rimandata!


Edited by Ignotus Albus E. Peverell - 10/10/2011, 20:27
 
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view post Posted on 9/10/2011, 17:38
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La sera scendeva rapida, avida, violenta. Al suo passaggio svanivano alberi, prati, tutto ciò che incautamente era rimasto allo scoperto, vulnerabile, solo. Il castello si stagliava nelle tenebre, imponente, ultimo coraggioso baluardo della realtà nel dilagante nulla.
Non sarebbe stato preso. Non per quella volta.
Chiuse la finestra. Non era ancora tempo di oscurità. Non c'era posto. L'aria era carica, frizzante, per nulla afflitta dall'incalzare della notte. Prese il piccolo zaino abbandonato sul letto e si lasciò pervadere dall'eccitazione che quel piccolo contatto le regalava.
Il deserto. La sola idea era talmente immensa da farle paura. Non temeva la solitudine, ma sapeva bene che il deserto era un labirinto senza pareti. Cosa speravano di trovare lì?
Non era neppure sicura di poter tranquillamente rassicurare se stessa rammentandosi della fiducia che ciecamente riponeva nel Professore: prima Troia, poi il Giappone, ora questo. Non era mai stato facile. E non era neppur certa che fosse mai stato "divertente".
Era un circolo di Storia, avrebbe dovuto saperlo... Eppure, come sempre, qualcosa la terrorizzava ed attirava a un tempo, questa volta come l'ultima: un richiamo primitivo che le ghermiva la volontà e la trascinava inesorabilmente verso l'abisso, verso quell'ufficio dove già altre volte aveva messo piede in circostanze ben diverse. Chissà perché finiva sempre col tornarci. Ma nonostante la consapevolezza dei pericoli cui rischiava di andare incontro, in fondo sapeva che non avrebbe rinunciato a quel viaggio per nulla al mondo. Il suo lato razionale non l'avrebbe mai ammesso, ma la sua anima ben sapeva quanto bramasse quello spiraglio di avventura: troppo a lungo era rimasta cheta e silenziosa dai giorni del Giappone, troppo a lungo aveva in segreto fantasticato su cosa ancora una volta ci sarebbe stato in serbo per loro...
...No, per lei.
In più, questa volta trovava particolarmente strano e significativo che il punto d'incontro fosse proprio quell'ufficio: per quanto sicuramente si potesse individuare della logica in tutto quello, nonostante i dettagli fossero ancora celati alla sua comprensione, non poteva far a meno di vederci qualcosa di vagamente simbolico o di strategicamente evidente che solo la sua mente non riusciva ancora a riconoscere.
Era frustrante.
Ma l'ignoto e, perché no, il pericolo stesso, la chiamavano con fascino irresistibile.
Capì di essere arrivata quando il mormorio concitato di una piccola folla la richiamò alla realtà. Si avvicinò silenziosamente facendo un piccolo cenno del capo verso chi già conosceva.
Muoversi in gruppo, le era sempre andato un pò stretto. Ma la volontà c'entrava ben poco: avrebbe avuto il suo momento, prima o poi.



Punti Salute: 130
Punti Corpo: 105
Punti Mana: 118

Oggetti magici:
- Bacchetta;
- Specchio magico in comunicazione con Mya;
- Anello del Coraggio;
- Anello Nosferatu;
- Mantello di Disillusione;
- Sacchetto di polvere Buiopesto Peruviana;
- Pozione dell'illusione;
- Al collo, ben nascosta sotto la camicia, una fiala di Pozione Polisucco.
 
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view post Posted on 9/10/2011, 18:13
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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L'ultimo raggio scomparve solingo tra le chiome degli alberi, nel Sud del continente ancora splendeva alto sull'orizzonte, loro del Nord non avrebbero più potuto goderne, per almeno una rotazione. Con un po' di fortuna sarebbero tornati tutti ad ammirarlo, a festeggiarne l'arrivo, condogliandosi per la sempre troppo prematura dipartita. Andava detto, erano le nove, era Settembre, di lì a pochi giorni, se quell'estate melensa avesse infine optato per la resa, se lo sarebbero sognati il Sole, ma eran postille. Silente la giovane compagna di una vita, ridesta, aspettava in tacita posa il primo colpo. Erano arrivati... L'ultimo dei nove rintocchi era stato battuto, certo, la nota ancora nell'aria, trascinata dalla melodia del Quartetto, cristallizzata, un ultimo momento di pace, prima del grande giro di boa. In fondo, volendo proprio vedere, non avrebbe poi dovuto far molto, salvo osservare. Tutto poteva succedere, ma erano grandi, la convinzione che se la sarebbero comunque cavata non accennava a lasciarlo. Era quasi una consapevolezza, erano in buone mani, lo sarebbero comunque stati.
Pensieroso tornò alla scrivania, quattro passi, riguadagnò la posizione di sempre, evitando però di sedersi, non ne avrebbero avuto poi per molto. E dovevano andare...


Avanti!

Rilassato, e risoluto.
In fondo il tutto si sarebbe esaurito in brevissimo tempo, meno di una decina di minuti con ogni probabilità. Ma ancora non lo sapevano...


 
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