| Un altro giorno,l’ennesimo ballo. Era sempre emozionatissima per i balli,eppure quella sera,mentre si preparava euforica,oltre ad esser sicura di non aver un vestito adeguato,Mary rimpiangeva anche che non vi era,con lei,il ragazzo per cui aveva perso la testa. L’aveva lasciato. Non perché non lo amasse abbastanza,ma perché lo amava troppo e la distanza non era stata ricolmata. Fu proprio durante il ballo di due anni fa che Mary vi scambiò il primo bacio: non fu niente di particolare,un tocco,leggiadro come loro due che ballavano. Poi tutto svanì,come appena iniziato. Scrollò il pensiero di dosso,per la prima volta aveva un cavaliere,finalmente poteva dedicarsi a lui,come sperava che lui si dedicasse a lei. Ancora con l’asciugamano a coprirla ed i capelli in un’ennesima asciugamano,Mary si dirigeva verso il suo armadio,ove sperava di trovarvi un vestito adeguato. Aveva tutti i suoi vestiti lì,non aveva rimasto niente a casa,perché Hogwarts era la sua casa ora. Con se vi aveva portato anche i vestiti della madre,perché lei si che aveva gusto. Iniziò a scavare,qualcosa prima o poi doveva pur trovare. Vi eran troppe cianfrusaglie per un armadio solo,ma finalmente la Grifondoro trovò qualcosa: un vestito rosso rubino le si presentò dinanzi,era semplice,più semplice non vi esisteva. LE sembrava corto e forse lo era realmente. Appeso di era un bigliettino,come su tutti i vestiti che la mamma le aveva donato,questo recitava:CITAZIONE Cara Mary,questo è il vestito che indossai al primo ed unico ballo scolastico mai fatto alla mia età. Avevo 14 anni. Ti dico che fu il ballo più bello della mia vita: non perché ballai molto o mi divertii esageratamente,ma perché fu lì che incontrai la persona della mia vita,tuo padre. Questo vestito mi ha portato fortuna,ora voglio che anche tu lo abbia. Indossalo e troverai l’uomo della tua vita,l’inseparabile,qualcuno che non ti trascurerà,mai. Non solo un amico. Ma ricordati,se hai la mia età,forse meno,non andare oltre i baci. Ti avviso! La mamma ti adora,non dimenticartelo. Mary sorrise all’ultima frase,era sempre così permissiva,fin quando poi non perdeva il controllo. Ogni mamma aveva un difetto,eppure per Mary la sua era perfetta. Una mamma è sempre perfetta,come negarlo. Andò nel bagno per finir di vestirsi,poi asciugò i lunghi capelli,anche quella volta sciolti e perfettamente lisci. Per la prima volta nella sua vita,Mary usò un decimo di trucco,anche se ne era completamente contraria,la bellezza è quella interiore,non esteriore. Indossò le bamboline,poi si guardò nello specchio,per diverso tempo in realtà: si guardava e vedeva una persona pronta ad amare nuovamente,in pratica ciò che voleva far vedere,ma che non era. Sorrise. Quel giorno l’avrebbe passato col suo migliore amico,nessun fidanzato,nessun dramma,si sperava. Non prese alcuna giacchettina per le spalle,avrebbe sicuramente ballato e non vi trovava in quel momento la necessità. Guardò l’orologio e si diresse fuori,sulla Torre di Astronomia,affacciata alla finestra,aspettando il suo cavaliere. Non era in ritardo,era Mary che arrivava sempre in anticipo. La Grifondoro percepì una mano sul fianco,poi un sussulto,fino a farle riconoscere la voce de suo accompagnatore. Si girò verso il ragazzo,era davvero molto carino con quel vestito,Mary era fortunata di averlo accanto,come amico s’intende.Sei bellissimo. Avviamoci,non vorrei far tardi.Appoggiò la sua mano su quella del suo cavaliere,poi insieme si diresse al ballo. Durante tutto il tragitto che li separava dalla Torre di Astronomia alla sala Grande, i due ragazzi non scambiaron parola,forse Mary era troppo imbarazzata. Mai si sarebbe immaginata di andare ad un ballo con il suo miglior amico,ma soprattutto,mai avrebbe immaginato che lui fosse venuta con lei. In quel momento non le mancava Iglif,in quel momento,Nicola era perfetto.Eccoci qui. Il ballo. Voglio solo dirti che sono felice che tu stia con me,non sai,davvero non sai,quanto tu sia importante per me.Aveva detto tutto con un colpo solo di respiro,il suo sguardo puntato sui primi ragazzi che arrivavano al ballo,la sua tinteggiatura leggermente rosea. Non lasciò la mano di Nicola,la strinse. Diventava impacciata dinanzi all’amico,cosa che le accadeva soltanto con Iglif,per questo si sorprese. Accompagnata da suo cavaliere entrò nella sala,addobbata come sempre a festa. Ora aspettava,voleva sapere Nicola cosa ne pensasse ed infine cosa fare. Mary - Vestiario
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