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| Non si distingueva da tanti altri Uffici ministeriali se non per l'ampiezza. La stanza era grande, divisa in due vani aperti e costellata di finestre. Non vi era molta luce. Il tempo fuori era rigorosamente brutto.
Niente sole ma pioggerellina fastidiosa, le giornate uggiose inglesi per eccellenza. L'arredamento era minimalista e caratterizzato dal colore scuro del legno. Nella stanza di ricevimento vi era una scrivania scura, un tavolino da thé tondeggiante in marmo, benché lei odiasse il thé, e un divanetto dalle tonalità rosee, posizionato sotto la finestra. Il tutto infarcito da un sano disordine. |
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