Chiamata da Londra, Thresy e Jè

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view post Posted on 3/1/2012, 23:29
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Il Fato

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Un gufo piuttosto pasticcione sbattè più volte la testa contro il vetro della finestra prima di riuscire a centrare l'entrata.
Ce la fece a sputare il bigliettino di pergamena arrotolato sul tavolo prima di schiantarsi contro la parete. Si afflosciò sul pavimento e lì rimase a riprendere fiato.
Il messaggio era scarno ma importante.


"eacbacldpe dalbucadmemfigrhgi h.21. Non ieri e nemmeno domani"



Evidentemente chi lo mandava conosceva la scarsa abilità del messaggero, ma l'affetto gli impediva di mandarlo in pensione.


Per Thresy e Jè: decifrate il messaggio, a quest'ora non ho saputo fare niente di meglio e aprite.
 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 4/1/2012, 00:55




Caso fortuito o mera coincidenza?
Jessica si ritrovava a vagare per il quarto piano, dopo aver abbandonato la biblioteca in uno stato catatonico e con gli occhi gonfi. Camminava solo perchè ormai era automatico farlo, ma se avesse avuto il letto lì davanti vi si sarebbe fiondata all'istante. Nemmeno si accorse che stava passando direttamente davanti all'ufficio dei caposcuola e trasalì di riflesso quando sentì un tonfo sordo provenire dall'interno. Si riscosse ed estrasse la bacchetta, puntandola automaticamente contro la porta. Che ci fosse qualcuno dentro? Non voleva interrompere nulla di intimo o di riservato perciò da brava educata bussò alla porta. "C'è nessuno?" Una volta appurato che no, non c'era proprio nessuno, abbassò la maniglia e si diresse all'interno dell'ufficio. La sala era vuota e buia, ma la finestra era spalancata lasciando entrare il freddo dell'inverno. Si affrettò a richiuderla, e nel farlo notò un gufo stramazzato al suolo. Cercò di riflesso il messaggio, ma sembrava che non fosse vicino all'animale, così guardò d'istinto sulla scrivania e trovò una pergamena arrotolata. Si meravigliò notando che era indirizzata a lei e a Trhesy e si chiese chi le chiamasse assieme, anche se un'idea già incominciava a delinearsi in mente. Srotolò il foglio e lesse l'unica riga frettolosamente lasciata sul foglio. *Cosa? No, sicuramente ho letto male* E rilesse più volte il biglietto senza cavare un ragno dal buco. Doveva recarsi quella stessa sera alle ore nove di sera, ma non aveva la minima idea di dove. "Per Diana... Cosa avrà voluto dire?" mormorò in preda al panico, vergognandosi di non essere in grado di trovare il significato celato in quella lettera... Ed era un Corvonero! Però... Un secondo... Le lettere dell'alfabeto introdotte a casaccio e in sequenza le fecero venire dei seri dubbi.... Se le avesse tolte? La prima era... era... Place! E la seconda? Grummild... Grimuld... Grimmauld? E che diamine di posto era? Non poteva saperlo con esattezza... Guardò verso la porta, sperava che Trhesy arrivasse, in caso contrario sarebbe andata a cercarla.
 
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view post Posted on 4/1/2012, 19:00
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Lo aveva lasciato sulla scrivania dell’ufficio, ne era sicura. In borsa non c’era, nelle tasche nemmeno, non poteva essere altrimenti.
Richiamarlo con un accio le avrebbe risparmiato ben due rampe di scale, ma non era tanto pigra da ricorrere alla magia pur di non fare quattro scalini.
Per cui tornò indietro.
Il corridoio del quarto piano non era molto affollato, incrociò giusto due studenti appena fuori dalla biblioteca... doveva tornare nel reparto proibito, aveva ancora due permessi da utilizzare, conservati all’interno del libro di Difesa... anche se, ultimamente, aveva altro per la mente...
Raggiunto l’ufficio trovò la porta aperta. Una leggera bussata, giusto per far notare la propria presenza e, senza attendere consensi, entrò.
C’era solo Jessica nella stanza


-Ciao, devo solo prendere una cosa-

Disse dopo aver notato che la ragazza era intenta a leggere.
Ed eccolo lì, sulla sua scrivania, il nastrino viola che usava per legarsi i capelli.

 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 4/1/2012, 19:16




Iniziava a provare angoscia e ansia crescenti. Aveva letto il biglietto per almeno cinque minuti buoni eppure la soluzione a cui era giunta non la convinceva per niente. Anche perché, alla luce dei fatti, non ne aveva propriamente una. Iniziava seriamente a scoraggiarsi e progettare la sua caccia a Trhesy in giro per i corridoi scolastici quando un colpetto al legno della porta, seguito dalla stessa che si spalancava fece entrare proprio la persona di cui aveva bisogno. Tirò immediatamente un sospiro di sollievo, portando una mano al petto. "Oh, Trhesy, grazie al cielo...!" esclamò tendendo il biglietto in avanti come se fosse contaminato. La comparsa della Tassorosso cancellò d'un tratto i piani che lentamente le si erano delineati in testa, che comprendevano una ricerca serrata, frettolosa e non proprio discreta. "E' arrivato quel gufo" e indicò distrattamente l'animale stremato al suolo "Lo hai mai visto prima? Beh... Comunque portava questo messaggio. E' indirizzato a me e a te. Ho una vaga idea di chi potrebbe essere il mittente, ma non credo di aver inteso il messaggio proprio bene..." E tese il biglietto alla caposcuola, aspettando che lo prendesse e che facesse chiarezza alla situazione. Dopotutto era una abile e brillante strega, e Jessica confidava che avrebbe dato conferma alle sue incertezze.
 
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view post Posted on 5/1/2012, 19:59
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Allungò la mano, per prendere il nastro colorato dalla scrivania... rimase per un attimo protesa, sul mobile, sentendo una nota di sollievo nel tono di voce della Corvonero. La guardò perplessa...Un gufo? Per entrambe? Dopo aver rivolto le sguardo al volatile, che le sembrava uguale a tutti gli altri e quindi indistinguibile, ritirò la mano, attorcigliando il nastro su se stesso, infilandolo in tasca.

-Un gufo?-

Ripeté, prendendo il biglietto che le stava porgendo Jessica.

-Non so chi può averlo mandato. È scritto al contrario-

Ad un primo sguardo sembrava così, ma anche leggendolo al contrario non si capiva nulla. La seconda parte del messaggio era chiara: oggi. Sembrava un appuntamento, quindi la prima parte doveva essere il luogo d’incontro, per questo era criptato. Ma come?

-No, non è al contrario-

h 21 era l’ora, ma quel punto subito dopo la lettera era insolito, non si usava. Che fossero anagrammi? Anche spostando le lettere non le venivano parole di senso compiuto, ma se si leggeva a lettere alterne, queste erano in ordine alfabetico. Eureka! Le tolse
*ecalp dluammirg h.21*
Continuava a non avere senso...

-Deve essere un luogo... Ecalp...-

Forse andava anagrammato, caple...pleca...celpa...


 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 8/1/2012, 13:46




Jessica fissava così intensamente Trhesy tanto che incominciarono a lacrimarle gli occhi. Sbattè le palpebre, perdendola di vista solo per qualche millesimo di secondo. Confidava in lei, magari mettendo insieme qualche teoria che apparentemente poteva sembrare assurda ne avrebbero cavato qualcosa. Si affiancò alla Tassorosso sbirciando il foglietto da sopra la sua spalla.
"Perchè no? L'idea del contrario non è malvagia. A dire il vero potrebbe essere anche anagrammato, ma per quel che ne sappiamo, non mi sento di escluderla come opzione." mormorò pensierosa scrutando le lettere scarabocchiate come se si aspettasse che rimbalzassero al loro posto da sole, evitando loro il problema della decifrazione.
"Ecalp! Bene, almeno qualcosa l'abbiamo intuito. Ci sono delle lettere di troppo, quelle dell'alfabeto scritte in ordine da sinistra a destra. Visto che l'abbiamo pensato in due, possiamo considerarla una scelta valida." mormorò sollevata, osservando la compagna con un po' più di sicurezza. Almeno una cosa, un enigma, l'avevano risolto. Ora dovevano solo scovare tra le righe, letteralmente, il luogo che il destinatario voleva che raggiungessero.
"Se come hai proposto tu, leggessimo al contrario, la prima parola sarebbe... P-place?" aggiunse pensierosa, cominciando a percorrere l'ufficio avanti e indietro. Il camminare le faceva credere di star facendo qualcosa e il rumore dei passi cullava il lavorare frenetico del suo cervello. "Una parola plausibile, almeno. Che si riferisce ad un luogo? Beh, direi di sì, è possibile... Credo che tu abbia fatto centro" si voltò fermandosi al centro dello studio e sorrise a Trhesy. "Qual è l'altra parola?" chiese, ma prima di attendere una risposta le venne un successivo dubbio. "E come raggiungiamo un posto che non abbiamo mai visto?". Quello sì, sarebbe stato un bel problema.
 
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view post Posted on 8/1/2012, 20:33
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Stava ancora osservando quelle lettere, cercandone il senso, quando avvertì la presenza di Jessica sulla sua spalla. Ruotò lentamente la testa dalla sua parte, spostando il foglietto in modo da consentirle di leggerlo meglio.
Erano arrivare alla stessa conclusione: togliere le lettere in eccesso, disposte in ordine alfabetico. La cosa era rincuorante, forse erano sulla strada giusta, anche se sperava che Jessica avesse già decifrato il messaggio; dopotutto era una Corvonero.


-Bèh, leggendo al contrario diventa Place Grimmauld…un momento...-

Si interruppe, forse aveva capito. Mentre Jessica vagava avanti ed indietro per la stanza, si avvicinò alla scrivania poggiando il foglietto sul tavolo. Con il dito indice nascose la stanghetta delle lettera h... non era l’ora era un numero civico.

-Vieni a vedere qui-

Disse per attirare la sua attenzione.

-Se si legge da destra a sinistra diventa... 12 Grimmauld Place. Grimmauld Place è a Londra-

Le era venuto spontaneo abbassare il tono di voce, nel caso orecchie indiscrete si trovassero nei paragi.

-So dov’è la via, possiamo smaterializzarci e proseguire a piedi... sempre se ti fidi-

 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 9/1/2012, 02:03




*Grimmauld Place*
Jessica si illuminò, non aveva mai sentito parlare di quel posto specifico, non avendo mai bazzicato più di tanto Londra, ma quelle due parole suonavano così bene che non potevano che essere la soluzione. Trhesy sembrava avere le idee più chiare, probabilmente conosceva la cara capitale magica meglio di lei, o forse aveva una memoria migliore in fatti di strade.
"Ehy, quella del numero civico è una buona considerazione. Dopotutto credo che il mittente sappia che tu sai smaterializzarti, quindi le indicazioni dovevano per forza essere molto precise. Immagino che sia qualcosa di estremamente discreto, scommetto che non vorrebbe che venissimo scoperte..." guardò furtivamente la porta, come se avesse timore che entrasse qualcuno all'improvviso. Aveva paralo a voce molto bassa, seguendo di riflesso ciò che anche la Caposcuola Tassorosso aveva fatto. Dunque avevano un luogo e un giorno, nessun orario. Chissà da quanto tempo il misterioso mittente le stesse aspettando... Era qualcosa di urgente? Sicuramente molto delicato, dovevano agire con discrezione e senza dare nell'occhio. Voleva scoprire, voleva sapere. La curiosità la stava divorando, così come una piccola nota di preoccupazione. Sperava che non fosse successo nulla di grave, che non fosse una nuova "Operazione Hook" di impellente urgenza, tanto da farle convocare con così tanto mistero in piena serata.
"Temo di non avere molta scelta." ridacchiò scoccando un'occhiata a Trhesy. Non si era mai materializzata prima d'ora però aveva tanto desiderio di scoprire cosa si provasse, visto che di lì a breve avrebbe sostenuto l'esame per la licenza. "Ma sì, mi fido... Solo per questa volta" sorrise e attese che la collega le desse istruzioni.
 
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view post Posted on 9/1/2012, 20:52
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Quell’indirizzo che avevano trovato aveva senso e questo le dava maggior sicurezza, non poteva essere altrimenti...dopotutto chiunque avesse mandato il messaggio voleva che capissero. Probabilmente c’era un motivo per cui era stata scelta proprio una via di Londra per quell’appuntamento, lei era nata e cresciuta nella Capitale, la conosceva piuttosto bene.
Più ci pensava e più se ne convinceva. Il mittente del messaggio non poteva che essere qualcuno dell’Ordine della Fenice e, da quel che aveva sentito, anche Jessica doveva essere di quell’idea.
Annuì, ripiegando il foglietto e mettendolo in tasca, poteva sempre essere utile.


-Ok, prometto di portarti a destinazione tutta intera-

Ironizzò. Non aveva mai portato passeggeri durante i suoi viaggi, quella sarebbe stata la prima volta. Una vocina si fece strada nella sua mente: era il caso di dirlo a Jessica? Meglio di no, non voleva allarmarla, infondo era abbastanza sicura per portare entrambe a Londra, altrimenti avrebbe proposto un mezzo di trasporto alternativo.

-Sarà meglio sbrigarci, dobbiamo raggiungere i confini di Hogwarts-

Aggiunse incamminandosi verso l’uscio.



Apri tu a Grimmauld?
 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 17/1/2012, 14:22




Cavolo Trhesy, scusami ma non ho più visto la role... Comunque aprirei io se avessi l'accesso.... Provo a sentire qualcuno e poi procedo ;)
 
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Jessica A. Evans
view post Posted on 19/1/2012, 17:19




Jessica sorrise dell'ironia di Trhesy, ma lo fece anche per mascherare quella punta di angoscia che aveva, dovuta al fatto che quella era la sua prima Smaterializzazione assoluta. In cuor suo, Jessica si augurava che Trhesy sapesse cosa stesse per fare, ma non aveva alcun dubbio sulla risposta: sì, lo sapeva.
"Oh, hai ragione. E' impossibile Materializzarsi entro i confini di Hogwarts...!" spiattellò sicura, rimembrando le parole di Storia di Hogwarts, un libro che aveva amato al punto da averlo imparato a memoria. Compiaciuta di se stessa e del fatto che i libri erano l'unica entità a non averla mai delusa, seguì Trhesy verso l'uscita. Camminarono per i corridoi ormai quasi deserti, mentre gli studenti si dirigevano scaltri verso i dormitori dopo una saziante e appagante cena coi fiocchi. La cucina di Hogwarts era uno dei privilegi di quella fantastica scuola...
L'aria all'esterno era fredda, ma non eccessivamente fastidiosa e le accompagnò lungo la discesa sul manto erboso, vino a giungere agli alti cancelli alati.
"Direi che ci siamo..."



Se rispondi qui, apro io. Se no apri direttamente tu :D
 
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view post Posted on 22/1/2012, 17:56
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Imboccò la prima rampa di scale disponibile per scendere ai piani inferiori, i pochi studenti incontrati lungo il tragitto avevano come meta la sala grande, per la cena. Avrebbe mangiato volentieri una zuppa calda, ma sapere il motivo di quella convocazione tanto misteriosa aveva la priorità.
Si guardò intorno circospetta prima di uscire dal portone principale, per essere sicura che nessuno le vedesse; sollevò il cappuccio del mantello, strinse il laccio e via verso il cancello.
Doveva liberare la mente e concentrarsi sulla meta da raggiungere, onde evitare di lasciare pezzi per strada, e quella arietta fredda aveva un effetto tonificante per la sua mente.


-Pronta?-

Chiese dopo aver oltrepassato il cancello, da quel punto il poi nessuna magia avrebbe potuto trattenerla, impedendo la smaterializzazione.
Aveva la sua Destinazione: Grimmauld Place, era determinata a raggiungere quel luogo, in compagnia della sua passeggera...afferrò la mano di Jessica adagiandola sul proprio braccio sinistro

-Stringi bene-

Aggiunse prima di effettuare una piroetta su se stessa... e POP... sparirono nel vuoto alla volta di Londra...



 
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11 replies since 3/1/2012, 23:29   216 views
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