Jessica A. Evans |
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| Jessica era appoggiata alla scrivania e china sull'ultimo compito di storia. Stava rileggendo le domande e controllando cosa non le avesse permesso di prendere il massimo. Giusto per non commettere altre distrazioni nell'immediato futuro, una E in quella materia era perfettamente soddisfacente. La finestra ticchettò e il suono le fece alzare il mento dal foglio per cercare la fonte del rumore, e il suo sguardo interrogativo incrociò un piccolo gufetto che portava un messaggio. Avvicinandosi, abbandonando il suo compito sulla scrivania, notò che la piccola pergamena era indirizzata a lei e Trhesy. "Ancora?" mormorò sorpresa, spalancando gli occhi e fissando il gufo, come in attesa di spiegazioni. Srotolò lentamente il messaggio e fu per un primo momento sollevata, perché il destinatario era chiaro e il messaggio pure. Arrivata alla fine del testo, tuttavia, una furia cieca si impossessò del suo corpo e dovette lottare contro la rabbia, per non strappare la lettera in mille pezzi e mettersi ad urlare. Quei deficienti di Auror avevano lasciato passare MESI, MESI di assoluto e insoddisfacente silenzio, ed ora? Pensavano che Black stesse aspettando loro, pronto a farsi catturare? La cosa era stata palesemente insabbiata dal Ministero, ma ora, con Camille al vertice gli auror erano stati sicuramente presi a calci per concludere le faccende in sospeso. Appiattì il biglietto e lo lasciò in bella vista sulla scrivania. Avrebbe atteso qualche minuto, per vedere se Trhesy ancora una volta sarebbe arrivata, poi sarebbe scesa nell'ufficio della Preside lasciando il foglio in risalto, in modo che anche l'altra caposcuola l'avrebbe scorto. Le prudevano le mani, aveva una voglia malsana di spedire al San Mungo tutti quegli incompetenti che non erano riusciti a risolvere un tubo.
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