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| Le giornate si erano fatte sempre piene ed estenuanti da quando Patrick era stato nominato Caposcuola. Dopo le lezioni doveva trovare il tempo di controllare la Sala Comune, sorvegliare la Biblioteca, aiutare gli studenti in difficoltà, parlare coi docenti, fare i compiti, studiare, mangiare, lavarsi e dormire. Era in ritardo, come sempre, per la cena; spesso gli era capitato di arrivare in Sala Grande e di non trovare più nulla, se non qualche avanzo di frutta. Era visibilmente dimagrito, merito anche del Quidditch che, per fortuna era stato sospeso in vista della fine del Campionato e degli esami imminenti. Il Corvonero si chiedeva se ce l'avrebbe fatta il prossimo anno, la grazia Divina almeno per quello in corso gli aveva risparmiato i test finali. Raramente poi si fermava nell'ufficio, anzi lo considerava piuttosto inutile, ci veniva a riposarsi e se doveva fare i turni delle ronde dei prefetti, come quella sera. Si era appena messo la collo la borsa a tracolla di cuoio che portava sempre con sé, quando udì bussare piuttosto concitatamente sulla porta.Ok, ditemi che è uno scherzo. Disse sarcasticamente ai volti che lo scrutavano curiosi dai quadri. Fece cadere di nuovo la borsa sulla sua sedia e si sedette di sbieco sulla sua cattedra. Avanti. Disse quasi ridendo, sperava che si trattasse di qualcosa di grave, non avrebbe tollerato ulteriori perdite di tempo.
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