Patrick Jugovic vs. Chris Smith, Adulto vs. Auror

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view post Posted on 7/7/2012, 15:19
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Il Fato

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Benvenuti, tra breve il duello avrà inizio.

Il mio compito è quello di arbitrare il duello.

Vi preghiamo di postare la vostra scheda combattimento prima del mio via al duello,

e vi ricordiamo che dovrete aggiornarla una volta finito il duello.

Se vincete potrete avere fino a 4 punti statistica per ogni campo.

Se perdete potrete avere fino a 2 punti statistica per ogni campo.

Siete pregati di non fare i furbi perché tanto nel registro duelli c'è segnato quanti punti guadagnate per duello.

Potete usare gli incantesimi innati e quelli appresi durante le lezioni e le quest.

Non si posso usare le Maledizioni senza perdono e incantesimi oscuri e incantesimi letali.

CONSULTATE IL REGOLAMENTO DEI DUELLI PER TUTTE LE REGOLE E PER SAPERE QUALI INCANTESIMI POTETE UTILIZZARE A SECONDA DEL VOSTRO ANNO DI APPARTENENZA.

BUON DIVERTIMENTO

Iniziate!

 
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view post Posted on 7/7/2012, 16:56
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Era un normalissimo giorno, quando Chris venne convocato al Club dei Duellanti di Londra. Teoricamente quel pomeriggio era in servizio, ma a quanto pare l'ordine di recarsi in quel Club arrivava dritto dritto dal Ministero. Che forse avessero finalmente deciso di controllare e verificare le sue abilità in combattimento? Era un'ipotesi, non da escludere di certo

Era facile decidere cosa mettersi in un duello come quello! Molto facile! Qualcosa di comodo e anche, visti i poteri magici che quasi ogni oggetto possedeva, utile. Indossò i suoi Guanti dell'Eroe Caduto, sicuro che la sua presa sarebbe divenuta ferrea. Una Tunica Leggera che lo rendeva più agile, una nobile Veste dell'Imperatore che gli dava quel tocco di potere in più e per finire, intorno al collo, il Pendente della Foresta: l'amuleto ottenuto combattendo contro due Troll che aveva protetto un vecchio folletto da un suo Schiantesimo. Chissà che quella protezione non avrebbe funzionato anche con lui. Per finire infilò la propria bacchetta nell'apposita tasca nella manica destra. Ora era davvero pronto

Girò sul posto e in un attimo si ritrovò nelle sale del Club dei Duellanti, pronto, agguerrito. Attendeva anche il suo avversario, uno straniero. Non lo avrebbe risparmiato, aveva tutte le intenzioni di superare quella prova per mettere in buona luce il nome degli Auror! La pedana era la numero 7. Vi si avvicinò, a passo sicuro. Era determinato


Spero di non aver inventato troppo xD

Punti Salute: 180
Punti Corpo: 142
Punti Mana: 154

Oggetti:
Bacchetta Wizard
[12 Pollici, legno di Mogano, Nucleo di cuore di Drago, flessibile]

Guanti dell’eroe caduto
Resistenti, tengono un buonissimo caldo alle mani grazie al pelo di puffole pigmee, rendono la nostra presa ben salda su ogni cosa che noi indossiamo. Si dice portino il buonumore.


Veste di origine Bizantina, si dice venne cucito alla corte di Costantino, da un facoltoso sarto-mago.
E' decorato da fili d'oro nei bordi e nelle maniche. Colore: Blu scurissimo, quasi nero


Tunica leggera
Agile, ma molto sottile e leggera. Colore: Grigio scuro


Pendente della foresta
Di poteri ancora ignoti all'Auror. Lo porta sempre con sè in ricordo di ciò che coraggio, impegno e lealtà possono creare


 
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view post Posted on 7/7/2012, 19:53
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Il Fato

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Il giovane Patrick, vestito di tutto punto come al suo solito, raggiunse il Club dei Duellanti della capitale magica puntualissimo. Dopo una trepidante attesa durata qualche mese, aveva finalmente ricevuto notizie riguardo la disponibilità di sfidanti. Impaziente di rimettersi in carreggiata, non aveva neppure prestato attenzione a chi fosse il suo avversario, valutando se fosse il caso di accettare o meno.
Desiderava mettere alla prova le sue nuove conoscenze, donategli dall'esperienza accumulata durante i suoi viaggi e le sue avventure, nonchè le precedenti vittorie nell'ambito delle lotte magiche.
Raggiunse, quel pomeriggio, l'ampio salone dove puntualmente venivano ambientate le sfide, e fece il suo ingresso sfoggiando i suoi vestiti stylosi.
Si sistemò lo smoking bianco, mise a repentaglio la folta capigliatura blu-metallico, e si guardò intorno in cerca della sua postazione.
Solo dopo qualche secondo si accorse di non aver ritirato il solito biglietto con su scritte le indicazioni per il proprio turno, ma ovviamente non si rivelò un problema. La Sala era pressocchè vuota, eccetto per due signori già in procinto di sfidarsi, e un ragazzo in piedi, da solo, sulla pedana 7.
Senza indugi si recò da quest'ultimo, scrutando attentamente il suo aspetto e le sue movenze, e non potè che pensare fosse magari alla sua altezza.

*Un rivale degno... la cosa si fa interessante!*
Scavalcò il gradino, e avanzò sul tappeto che rivestiva la pedana, avvicinandosi all'arbitro.
Buon pomeriggio! Sono Patrick Jugovic, è un piacere prendere parte a questo duello.
Sorrise ad entrambi, facendo un lieve inchino di cortesia, e attese che la festa cominciasse.


tek4f9ef5a534edf0180296SALUTE: 150
MANA: 130
DIFESA: 130



L'arbitro, un uomo calvo e robusto di mezza età, non dovette attendere molto perchè i due ragazzi affidatigli giungessero sul campo.
Entrambi si palesarono come validi combattenti, di certo esperti a tal punto da non farlo annoiare durante lo svolgimento del duello. Attese che si scambiassero i dovuti convenevoli, e passò subito ad ufficializzare ciò cui si apprestavano a partecipare.

Buonasera a voi. Immagino conosciate le regole vigenti qui al Club. Direi quindi di iniziare subito.
Rivolgendo loro un'occhiata di monito, quasi tentasse di mettere alla prova la loro buona fede, infilò la mano nella tasca destra dei pantaloni neri, e ne estrasse una moneta. Non era un Galeone qualunque, si trattava infatti di un oggetto coniato appositamente per gli arbitri. Ne esistevano un'infinità, con le due facce raffiguranti simboli differenti.
La rigirò fra le dita, mostrandola ai due, e fece per parlare.

Thestral o Ippogrifo?
Il lancio della moneta, pratica ormai consuetudinaria. Chi sarebbe stato il favorito della sorte?

 
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view post Posted on 8/7/2012, 00:17
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Patrick Jugovic, così si era presentato il giovane uomo che pareva essere il suo avversario. Vestito di uno smoking bianco in netto contrasto con la capigliatura blu-argento. Sembrava pronto per un ballo o per qualche evento di gala, sicuramente non per un duello come quello. Quindi quello era il suo avversario? Un'avversario del genere era quello contro cui il Ministero voleva farlo combattere per testare le proprie abilità? Ci si poteva aspettare qualcosa di meglio, questo era certo

Chris Smith, Auror. Piacere mio. Buon duello e divertiamoci

Parole del tutto neutre, di circostanze che un uomo, ragazzo, come lui utilizzava spesso in occasioni simili. Dopotutto era una banale presentazione, ne aveva già sopportate altre e quelle più calorose le aveva riservate unicamente a persone molto importanti: il Ministro, Rhaegar. Non di certo per quel Patrick Jugovic. Doveva ancora presentare e dimostrare le proprie abilità in combattimento, doveva ancora stupirlo. Ma soprattutto regalargli un bel duello

L'arbitro, un uomo senza capelli sulla quarantina, di certo un arbitro di esperienza, aveva già iniziato il suo discorsetto prima del duello che si palesò come molto breve e conciso. Alla fine optò per mostrargli un medaglione, adatto per decretare lo sfidante che avrebbe iniziato il duello. Thestral o Ippogrifo?


Buongiorno Arbitro. Io scelgo Thestral

In queste parole invece vi era una nota di trepidazione. Era dai tempi della scuola che non faceva un duello del genere, con un arbitro e tutto il resto. Non vedeva l'ora di iniziare. Si posizionò sulla pedana e con un gesto meccanico, veloce e collaudato sfilò la propria bacchetta dalla manica. Ora era pronto a combattere
 
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view post Posted on 8/7/2012, 14:20
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Il ragazzo con il quale presto avrebbe combattuto gli era parso, dal tono di voce con il quale si era presentato, abbastanza restio a voler fare amicizia. Sembrava tutt'al più frettoloso di porre fine al duello, non per noia, ma per desiderio di vincere.
*Un Auror... che bella esperienza!*
Sorridendo di rimando a Chris, prestò subito attenzione alle parole dell'arbitro che, con voce quasi perentoria, espresse la condizione base prima di cominciare. Patrick si permise un occhiolino di rassicurazione, come a voler dimostrare di essere abbastanza esperto in quel campo da non necessitare di raccomandazioni del genere.
Osservò l'oggettino di metallo prelevato dalla tasca, e si ricordò di quella cerimonia d'inizio che ormai persisteva da secoli. Senza neanche il tempo di dire la sua, udì la scelta di Smith, e di conseguenza parlò.

Perfetto, mi tocca l'Ippogrifo. Che vinca il migliore!
Uno sguardo compiaciuto ad entrambi, e cominciò a posizionarsi all'estremo della pedana, estraendo la bacchetta scura dall'interno della giacca.




Percepì le risposte di entrambi gli sfidanti, ed annuì secco, sfregando la monetina fra i palmi delle mani, pronto al lancio.
Con un gesto sicuro ponderò la forza del braccio, e diede la spinta al cerchio di metallo, osservandolo librarsi in aria, per poi tornare in discesa sotto il peso della gravità.
Allungò la mano destra, e la ritrasse non appena avvertì il contatto con l'oggetto, caduto immobile su di essa. L'avvicinò agli occhi, senza tuttavia richiudere le dita, e decretò il risultato.

E' Thestral, direi che il signor Smith può iniziare. Prendete posto, prego.
Ripose la moneta decorata nella tasca dei pantaloni, e si spostò al lato della pedana, assicurandosi che i due ragazzi fossero a debita distanza l'uno dall'altro.
Appurato ciò, fece scattare il braccio in segno di partenza.

Via!


Chris A. Smith
Punti Salute: 180
Punti Corpo: 142
Punti Mana: 154


Patrick Jugovic
Punti Salute: 150
Punti Corpo: 130
Punti Mana: 130

Turno a Chris.

 
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view post Posted on 8/7/2012, 17:37
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La sorte, per quella volta, gli era stata gentile. Avrebbe iniziato lui quel duello che si prospettava intrigante e difficoltoso da entrambe le parti. Sicuramente, se quello era davvero un Test, non avevano scelto un avversario facilmente battibile ma uno con le sue stesse potenzialità o magari anche più forte! Nulla era impossibile se dietro quel Test c'era Rhaegar. Erano a debita distanza l'uno dall'altro, questo era sicuro perchè uno si trovava al capo della pedana e l'altro alla fine. Pronti a combattere anche solo di potenza e velocità se necessario. Sapeva come si iniziava un duello... A scuola era famoso per i suoi duelli, per i suoi risultati. Doveva prima di tutto mettere alla prova le difese dell'avversario... Ma come? Meglio un incantesimo verbale o non verbale? Con quale dei due avrebbe veramente carpito la potenza difensiva nemica? Con il non verbale poteva prenderlo impreparato e causargli qualche danno, mentre la formula verbale sarebbe stata semplice da parare ma nettamente più potente. Una strategia gli si stava formando in testa, forse folle... Ma aveva una duplice valenza. Era un miscuglio tra varie strategie. Ma aveva bisogno di qualche minuto libero e l'unico modo per averlo era Schiantare l'avversario... Dunque... Partendo da braccio teso, eseguì un'elegante flessione del braccio verso il petto per poi ripeterlo al contrario verso il petto del nemico. Un movimento fluido e veloce, aggraziato e letale, accompagnato dal movimento del resto del corpo. Solo la formula magica mancava, e la pronunciò ad alta voce mentre eseguiva il movimento e terminava la pronuncia proprio quando la bacchetta era perfettamente allineata con il corpo nemico

Stupeficium!

Aspettava il potente lampo rosso che mai l'aveva tradito. Aveva optato per il verbale per la facile riconoscibilità dello Schiantesimo. L'effetto sorpresa del muto incanto così sarebbe scomparso. Tanto valeva fidarsi unicamente del suo potenziale magico che aveva infuso totalmente in quell'incantesimo
 
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view post Posted on 9/7/2012, 12:10
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Il segnale di partenza rimbombò nell'aere, Patrick potè osservare il suo avversario, partito in anticipo, riflettere alla velocità della luce circa il primo incantesimo da utilizzare, per poi passare all'attacco.
Non aveva tempo da perdere, Chris avrebbe inaugurato il turno, per cui doveva ideare un contrattacco che lo avrebbe bloccato nella fase successiva, portandolo in netto svantaggio.
La formula da utilizzare giunse rapida alla mente, come una consapevolezza. Un modo per prendere tempo al fine di ristabilirsi in seguito all'offensiva nemica, tecnica ormai divenuta un'abitudine per lui.
Non perse tempo ad analizzare i movimenti del ragazzo, e passò direttamente all'esecuzione del suo incanto.
La bacchetta, salda nella mano destra, si sollevò pronta e, con una sferzata, tracciò rapida una retta perfettamente orizzontale, parallela agli occhi dell'uomo.
Nel contempo, attento a coordinare braccio e mente, una parola comparì al centro dei suoi pensieri, sovrastando ogni altro particolare, sovrapponendosi al resto prepotente.
*Conjunctivitus*
Una mossa atta a compromettere la vista di quest'ultimo, provocargli quel fastidioso bruciore che impediva di spostare lo sguardo altrove, che costringeva le palpebre a chiudersi, e gli occhi a calare nell'ombra. Lasciò al fato il resto, che l'attacco di Smith sarebbe andato a segno poco gli importava, la sua attenzione era rivolta al suo di incanto, desideroso di constatarne gli effetti, più potenti che mai.




Gli sfidanti scattarono rapidi dalla loro postazione, ponderando in breve tempo la tecnica da utilizzare, e concentrandosi sulla corretta esecuzione, riponendo nella speranza il buon esito delle loro azioni.
I gesti fluidi di Chris partorirono un potente Schiantesimo, manifestatosi tramite l'usuale raggio vermiglio, spedito verso il suo avversario. La saetta trapasso l'aria, e raggiunse il petto dell'avversario... non prima che questi generasse la sua offensiva.
Patrick avvertì un colpo devastante, che repentino lo schiantò a diversi metri dalla pedana, gettandolo a terra privo di sensi (-37 PS; -2PC).
Dal canto suo, Chris accusò in pieno viso il Conjunctivitus originato dal suo sfidante (-20 PS), percependo un insistente bruciore agli occhi, che prontamente vennero annebbiati e oscurati dalle palpebre, riducendosi a due piccole fessure che gli impedivano di vedere perfettamente (-2PC).
Entrambi si ritrovarono impossibilitati a proseguire, e bisognosi di restauro fisico.


Chris A. Smith Colpito dal Conjunctivitus, avrà la vista compromessa per 1 turno, previo controincantesimo.
Punti Salute: 160 (-20)
Punti Corpo: 140 (-2)
Punti Mana: 154


Patrick Jugovic Colpito dallo schiantesimo, si trova lontano dalla pedana, svenuto per 1 turno.
Punti Salute: 113 (-37)
Punti Corpo: 128 (-2)
Punti Mana: 130

Turno a Patrick.




La luce rossa si palesò ai suoi occhi fulgida ed inarrestabile. Sperando che il suo contrattacco avesse sortito il giusto effetto, incassò il colpo, e nell'arco di qualche secondo si ritrovò a percorrere l'aere spinto da una forza ineguagliabile.
Il battito cardiaco decelerò notevolmente, il cervello smise di lavorare e la vista venne ottenebrata da un'invalicabile lastra di oscurità.
Non percepiva più gli arti, i sensi si erano spenti completamente, e non accusò neanche il contatto con il pavimento di dura pietra, non appena la gravità agì sul suo corpo.
Vagava nel nulla assoluto, avvolto dalle tenebre, senza possibilità di scampo... per chissà quanto tempo ancora.
Il duello era appena iniziato, eppure nessuno dei due aveva preferito un esordio più leggero. Se avesse avuto la forza di pensare, in quel momento avrebbe desiderato solamente che il suo avversario si trovasse a patire le pene suscitate dalla sua offesa.
Stette quindi ad aspettare, inconsapevole. Quel coma non sarebbe durato a lungo.

 
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Un lampo. Un unico lampo e da quel momento, lentamente, gli occhi di Chris si chiusure tra il bruciore e le fitte di dolore. Un incanto che danneggiava la vista! Mossa astuta, ma forse depotenziata dallo Schiantesimo di Chris. Poteva avergli tolto la vista, ma non l'udito. Uno schiantesimo di quella portata provocava un rumore non da poco, la solita esplosione. Per non parlare poi dello schianto successivo del nemico a terra. Doveva avergli fatto parecchio male

Forse per il panico, forse per l'incapacità, non ricordava un'incanto che curasse quella particolare infezione. Era stato un incanto non verbale, quindi non poteva capire l'attacco del suo avversario. Per la prima volta si vedeva davanti quanto potessero essere Gramuti (cazzuti xD) gli attacchi silenziosi, una cosa che non avrebbe dimenticato facilmente. Quindi doveva agire in altro modo e aspettare che quell'infezione passasse da sola, doveva pensare a un modo per avere un arma sia offensiva che difensiva. Una scelta sicuramente non facile

Forse però, aveva trovato. Un bell'incanto di evocazione poteva aiutarlo. Un bell'incanto della sua materia preferita. Nella mente gli stava arrivando l'immagine del proprio falco, Apash, moltiplicato per una ventina di volta mentre volava, fiero e potente, nell'aria, cullati dal vento. A questo punto era tutto più facile con una concentrazione del genere. Dopotutto senza le distrazioni visive, guardare dentro di sè era molto più semplice. Ora, sicuro di essere ancora perfettamente in piedi, alzò la mano destra, quella che impugnava la bacchetta e con voce ben sicura, distendendo bene il braccio e compiendo un giro del polso in senso orario, pronunciò


AVIS

Aveva ancora una volta optato per l'incanto verbale che gli avrebbe dato il massimo della potenza e quindi il massimo numero di uccelli. Il suo avversario doveva essere ancora Schiantato, quindi non avrebbe sentito l'incanto. Il suo risveglio, però, non sarebbe stato dei migliori. Sperava solo di riprendersi in fretta da quella menomazione temporanea oculare, o sarebbero stati guai
 
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view post Posted on 11/7/2012, 21:55
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Sebbene sia l'uno che l'altro si trovassero in condizioni decisamente difficoltose, solo uno di essi era totalmente impedito.
Patrick se ne stava supino sul pavimento di dura pietra, quasi prossimo alla vasta parete che racchiudeva la stanza. Lo schiantesimo l'aveva sopraffatto, e nonostante avesse avuto la possibilità di evitare quello stato catatonico, aveva preferito subirne le conseguenze, rendendo difficile in compenso il proseguimento del suo rivale.
Quest'ultimo, tuttavia, non demorse per un semplice ostacolo alla vista. Proprio come si confaceva ad un abile duellante, trovò il modo di porre a suo favore quella circostanza, e la sfruttò in pieno.
L'esecuzione impeccabile permise alla bacchetta di partorire una dopo l'altra delle piccole sfere di luce che, raggiunta l'aere, assunsero forma e aspetto di piccoli falchetti, dal piumaggio grigio e bianco, proprio come elaborato dalla sua mente fantasiosa.
Al termine dell'evocazione, venti volatili di media grandezza si librarono in circolo sopra il capo del giovane Auror, pronti ad eseguire ogni suo ordine.
Nel frattempo, la vista di Chris cominciò ad acquisire nitidezza e, al lato opposto della pedana, il corpo di Patrick venne scosso da movimenti impercettibili.
Il duello poteva ricominciare.



Chris A. Smith Gli effetti del Conjunctivitus stanno sparendo, la vista si sta riabituando. Sopra la sua testa svolazzano 20 falchetti grigio-bianco, di statura medio-piccola.
Punti Salute: 160
Punti Corpo: 140
Punti Mana: 154


Patrick Jugovic Si sta risvegliando.
Punti Salute: 113
Punti Corpo: 128
Punti Mana: 130

Turno a Chris.

 
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view post Posted on 11/7/2012, 22:37
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Venti, perfette e splendenti, sfere di luce si innalzarono sopra la testa di Chris per poi diventare degli splendidi falchetti, del tutto simili ad Apash. Ma... Lui non ci vedeva... Come aveva fatto a vedere le sue creazioni? Aveva meccanicamente alzato lo sguardo, come faceva ogni volta che castava un incanto, e aveva visto come i falchetti si libravano in cielo. Non era una visione chiara, ma per lo meno ci vedeva di nuovo! A quanto pareva il suo avversario non era molto potente eh... Quell'incanto agli occhi era durato solo due minuti! Bah, avrebbe dovuto fare di meglio per battere Chris, un Auror. Doveva fare molto meglio.

Sorrise. Aveva la situazione in pugno, il suo avversario, oltre la pedana contro il muro, si stava risvegliando ma lui aveva venti soldati dalla sua. Il torpore post Schiantesimo non avrebbe certo aiutato Jugovic... Inetto


Avis Oppugno

E fu così che mosse la bacchetta dal folto gruppo di falchetti contro il suo avversario. Aveva dalla sua il vantaggio del numero, della potenza e del torpore nemico. Poteva farcela, anzi: ce l'avrebbe fatta sicuramente
 
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view post Posted on 12/7/2012, 14:06
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Fu in un attimo che i sensi, colti da improvvisi e leggeri spasmi, ripresero via via ad allertarsi.
Gli occhi si riaprirono lentamente, la vista dapprima sfocata vagò per l'alto soffitto, mentre un lieve fastidio alla testa rendeva ardua l'impresa di ricognizione.
Gli arti riacquistarono sensibilità, e d'un tratto la mente ripercorse ciò che lo aveva gettato in quello stato d'incoscienza.
Lo schiantesimo del suo rivale, giunto con la potenza di un fulmine, non aveva trovato resistenza da parte sua. Ricordava perfettamente la sua strategia e, come improvvisa consapevolezza, sentì l'impellente bisogno di alzarsi, sicuro dell'imminente attacco dell'Auror.
Si fece forza, ignorando la debolezza che coglieva prepotente ogni suo muscolo, e tentò di rimettersi in piedi.
Sostenendo il peso con le braccia, si piegò in avanti e fece leva sulle punte dei piedi, dandosi la spinta per acquisire l'equilibrio.
A stento riuscì a risalire i gradini della pedana senza ricadere al suolo, a causa del momentaneo giramento di testa, e cercò di osservarsi intorno stranito.
Giusto il tempo di farsi un rapido quadro della situazione, e l'occhio ricadde sul fitto gruppo di uccelli svolazzanti sulla testa dello sfidante, già pronto a far di essi la sua prossima arma.
L'istinto di attaccare sopraggiunse, ma la fiacchezza lo impediva e non poco, perciò decise di sfruttare quel turno ricorrendo ad un incantesimo curativo, il più potente e adatto che conoscesse.
La bacchetta, ancora stretta nella mano destra, andò a posarsi dolcemente, in perfetta posizione verticale, sul petto del giovane mago. Il polso, a contatto con il suo corpo, la fece roteare lentamente su se stessa, mentre ad occhi chiusi enunciava tranquillamente la formula.

Sàlut Dòno.
Parole fluide, rassicuranti, che gli avrebbero donato il giusto restauro fisico e morale. Attese, infine, che la sensazione di benessere e rinvigorimento cogliesse ogni cellula del suo corpo.




Il giovane Jugovic, rimessosi in forze, riprese finalmente posto sulla pedana da combattimento. Il viso, ancora di un colorito terreo, lasciava trasparire il malessere che lo attanagliava, sensazione che evidentemente gravava sulla sua resistenza.
Dei pericoli cui andava incontro parve accorgersi egli stesso, infatti, con un sorriso compiaciuto, l'arbitro assistette all'esecuzione di un efficace incantesimo di guarigione, che riconobbe esser di elevata potenza e quindi adatto a quelle circostanze.
Un tenue bagliore biancastro avvolse l'intero corpo del mago, donando al suo volto un colore più roseo, salutare. Gli occhi si riaprirono con più decisione, segno che il malore era passato (+10 PS).
Nel frattempo, dall'altro lato del campo, il giovane Auror era in procinto di portare a compimento la sua ultima strategia.
I venti falchetti in volo al di sopra della sua testa recepirono il suo comando deciso, partendo a gran velocità con l'intento di far del male al ragazzo dai capelli blu.
I volatili raggiunsero agili il loro obiettivo e, aizzati dall'incantesimo, lo presero a beccate e colpi d'ala, rinchiudendolo in un vortice che gli ostruiva notevolmente la vista (-14 PS).
Gli artigli ed il becco aguzzo gli causarono delle ferite pungenti sul viso e sul collo (-2 PC), che avrebbe fatto bene a curare.



Chris A. Smith Gli effetti del Conjunctivitus sono spariti.
Punti Salute: 160
Punti Corpo: 140
Punti Mana: 154


Patrick Jugovic Ha recuperato 10 PS grazie al Salut Dono. Ora è sulla pedana, alle prese con i falchetti.
Punti Salute: 109 (+10) (-14)
Punti Corpo: 126 (-2)
Punti Mana: 130

Turno a Patrick.




Il tepore lo avvolse completamente, mentre la magia benefica fluiva dolcemente nel suo corpo, ridonandogli le energie perse a causa dello svenimento.
L'incantesimo aveva sortito l'effetto desiderato, ora si sentiva in grado di proseguire quella battaglia, senza esclusione di colpi.
Purtroppo, non appena riaprì gli occhi, la sua visuale venne occupata dallo stormo di piccoli falchi agguerriti.
Senza possibilità di scampo, venne travolto dal loro svolazzare e dimenarsi. Accusò i loro colpi sulla pelle, percepì il graffiare e lo scorticare degli artigli e del becco, incapace di reagire prontamente per via del numero elevato di esemplari.
Solo in un secondo momento, dopo essersi sorbito la loro furia, riuscì a prender in considerazione il giusto attacco per liberarsi da quell'impiccio.
Cercando uno spazio fra la folla di uccellacci, distese il braccio armato nella loro direzione e, muovendo quanto più rapidamente il polso in senso antiorario a formare infiniti cerchi, pronunciò deciso e perentorio la formula magica.

Ebùblio!
Scandendo con precisione e voluta lentezza ogni lettera, cercò di far corrispondere il massimo numero di cerchi disegnati con la bacchetta. Desiderava che quel movimento desse vita a numerose bolle incandescenti, di potenza rilevante, che generassero un forte impatto contro quegli stupidi volatili, e nuocessero, se il Fato fosse stato consenziente, anche al suo rivale.
Non appena concluse l'ultimo giro, mosse la bacchetta verso Chris, tentando di direzionare parte dell'efficacia dell'incanto anche su di egli.

 
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Ed ecco la vista perfettamente ristabilita. Se la vera potenza di Patrick era questa, non ci avrebbe messo molto a metterlo al tappeto. Davvero non molto. Notò come, forse ancora rintronato dal suo Stupeficium, l'avversario si stesse curando al posto di cercare di fermare le sue evocazioni. Evocò un incantesimo che, a causa del gracidare e dello stridere degli uccelli, non riuscì a cogliere. Ma non importava, era un palese incanto di guarigione che avrebbe leggermente complicato le cose, ma non serviva a nulla sentirne la formula

A quel punto i suoi uccelli gli furono addosso e non potè fare nulla per difendersi. Pur trovandosi a distanza, Chris sentì come gli artigli dei rapaci laceravano carne e muscoli senza alcuna distinzione. Ma un movimento ben più sospetto lo preoccupò. Jugovic iniziava a disegnare piccoli cerchietti nell'aria rivolti ad ogni suo piccolo rapace mentre pronunciava la formula dell'Ebublio! Cavolo... Non era sicuro di poterlo respingere con un Protego... Non ne era affatto sicuro! E non gli veniva in mente nient'altro! Doveva fare altro! Per lo meno limitare le perdite in modo che i suoi pennuti continuassero a colpire. Dopotutto aveva chiesto loro di attaccare, senza mai fermarsi. Forse, una piccola scappatoia c'era!


Engorgio Avis

Pronunciò mentalmente la formula mentre puntava la bacchetta verso l'uccello in testa al gruppo e svolgeva i movimenti necessari al compimento dell'incanto. Sperava di ingrandire almeno la prima fila in modo che le bolle si schiantassero su quelle evocazioni senza danneggiare gli altri e facendo da muro tra lui e quelle schifose bolle! Era un gesto pericoloso, ma doveva provarci. Gli sembrava l'unico modo possibile e anche parecchio fantasioso. Che il Fato apprezzasse la fantasia?
 
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view post Posted on 13/7/2012, 14:18
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Il duello stava finalmente prendendo la giusta piega.
Patrick, dopo essersi ridestato grazie all'incanto curativo, elaborò una tattica eccezionale per liberarsi del fastidio recato dai volatili di Chris, ed al contempo attaccare lo stesso.
L'impresa non era del tutto semplice, ma l'esecuzione e l'ardore con il quale venne portata a compimento gli fecero ottenere dei risultati soddisfacenti.
Per ogni cerchio disegnato dalla bacchetta del ragazzo, una sfera trasparente dai riflessi rosso fuoco si levò nell'aere, pulsando energica.
Non appena la prima decina si raggruppò, le bolle presero la rincorsa, e si scontrarono con i falchetti intenti a dimenarsi di fronte allo sfidante. Esplosioni continue, seguite da acuti stridii misero al tappeto la maggior parte dei volatili, che vennero catapultati al suolo, soffocati dall'impatto generato dalle bolle.
Nella nebbia di vapore levatasi, le ultime due sfere incandescenti si allontanarono dalla zona, dirigendosi rapidamente verso il nuovo bersaglio designato.
Chris parve prevedere quella mossa, e pensò bene di rendere arduo il compito del rivale, castando un Engorgio alle creature da lui evocate rimaste. La fattura, a causa del caos generatosi, raggiunse solo uno dei 4 volatili ancora in vita, che improvvisamente aumentò in mole, assumendo il triplo della grandezza.
Nel frattempo, le due sfere di materia raggiunsero l'Auror e, avvicinandosi repentine, esplosero a contatto con le due braccia (-13 PS), sgualcendo le maniche della camicia e generando lievi ustioni sulla pelle (-1 PC).
I tre uccelli, capeggiati dal falco ingigantito, a tratti confusi ed indeboliti per l'eccessiva potenza del precedente incanto, continuarono a colpire il loro bersaglio (-5 PS), rendendo le ferite leggermente più doloranti (-1 PC).



Chris A. Smith Le spalle sono doloranti per l'impatto con le bolle. Le ustioni tuttavia, grazie alla protezione delle maniche (ora sgualcite), non recano troppo fastidio.
Punti Salute: 147 (-13)
Punti Corpo: 139 (-1)
Punti Mana: 154


Patrick Jugovic Alle prese con 4 falchetti, di cui uno tre volte più grosso. Le ferite generano leggero fastidio.
Punti Salute: 104 (-5)
Punti Corpo: 125 (-1)
Punti Mana: 130

Turno a Chris.

 
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view post Posted on 14/7/2012, 14:43
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E ora è un casino

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La tattica di Chris non ebbe tuttavia molto successo. Due bolle riuscirono comunque a sfondare il perimetro creato dagli uccelli, da quello ingigantito e da quelli normali, e andarono a colpire l'Auror sulle braccia, creandogli una fitta di dolore che pervase tutta la schiena e si fermò precisamente sulle spalle dove il dolore rimase fisso a disturbare l'equilibrata e tranquilla mente dell'Auror. Sentiva la pelle bruciare ma sapeva che grazie alla protezione degli indumenti non gli avrebbero creato molto fastidio. Il peggio era il dolore alle spalle. Comunque ora doveva colpire, mentre i falchetti continuavano la loro mossa di indebolimento e confusione dell'avversario

La domanda però era quale incantesimo usare... Uno schiantesimo sarebbe stato troppo scontato, l'aveva già utilizzato e lo teneva per una situazione molto più disperata di quella... Forse aveva un'altro metodo per farcela, per danneggiare il suo avversario. Un'incanto che aveva imparato tempo fa all'interno della Biblioteca dell'Ordine della fenice. Una dei suoi più grandi meriti... Amava quell'incanto! Alzò la bacchetta e la puntò contro il proprio avversario mentre posizionava l'altra mano sotto la bacchetta con il palmo rivolto verso l'alto. Sentì il proprio potere scorrere in tutto il corpo, fino alla sua bacchetta come un potente torrente in piena. Proprio quello di cui aveva bisogno. Fece roteare velocemente la bacchetta insieme al polso mentre la mano si spostava alla sinistra della bacchetta con il palmo rivolto verso di essa. Mentre componeva questo movimento, chiara nella mente, la formula


Neptuno

Il movimento continuava cercando di imitare il moto di un turbine acquatico che si sarebbe dovuto scatenare dalla propria bacchetta, veloce, contro il proprio avversario. Non aveva speranza. Quello era un grande incantesimo di Trasfigurazione Elementale. Poteva farcela!

Ho inventato il movimento perchè non l'ho trovato. Se vi piace potete usarlo come ufficiale ^^
 
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view post Posted on 15/7/2012, 19:01
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Il Fato

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La sua vendetta ebbe modo di compiersi.
Rapide, come lo era stata la sua esecuzione, numerose bolle pregne di energia incandescente si sprigionarono dalla punta della bacchetta. Il tempo di esaurire l'intero potenziale magico, e poi fu il caos.
La visuale venne interamente offuscata dall'elevarsi di una nuvola di fumo, nella quale riuscì solo a percepire le urla di dolore dei pennuti, e il tonfo dei loro corpi privi di sensi... suoni che lo resero infinitamente soddisfatto. Uno dopo l'altro, i suoi nemici svolazzanti poterono assaggiare il frutto della sua ira, fin quando l'ultima particella di polvere non gli impedì di guardare oltre il suo naso.
Quando la nebbia si diradò, fece in tempo a notare le ultime due sfere esplodere a contatto con le braccia del suo sfidante, ma non potè permettersi un sorriso compiaciuto, che un altro spettacolo gli si parò davanti.
Non si era accorto della presenza dei quattro falchi sopravvissuti al suo contrattacco, se non dopo che uno di essi ebbe assunto il triplo della larghezza originaria, costituendo un ulteriore intralcio non appena riprese a beccarlo, seppur con furia ridotta.
Patrick ritornò in uno stato di confusione, i volatili gli impedivano di attaccare immediatamente, o meglio, di pensare ad un'offensiva efficace. Solo quando vide il suo rivale compiere movimenti particolari, a lui ignoti, seppe che stava per sferrare un'altra delle sue tattiche.
Il suo primo pensiero, a quella vista, fu di guadagnare tempo, in quanto impedito dalla presenza degli animali. Se solo avesse potuto bloccare la scena per qualche secondo, la situazione non gli sarebbe sfuggita di mano.
*Già...*
Solo in quel momento un'idea abbastanza azzardata gli passò per la mente. Un incantesimo che aveva usato in rarissime occasioni, ma che in quel momento gli avrebbe proprio giovato. Per cui, forte delle sue convinzioni, si lasciò trasportare dalla sola concentrazione.
Seppur a fatica, escluse il dimenarsi degli uccelli dal suo campo percettivo, cercò di isolarsi da ciò che lo circondava, e fece posto all'immaginazione.
Sollevò le palpebre, e fissò i movimenti concitati del suo sfidante, soffermandosi su ogni passaggio, scandendo ogni istante, e allungandolo, come se fosse eseguito a rallentatore. La bacchetta puntò dritta davanti a sè, mentre il cervello trasportava la formula alle labbra.

Arresto momentum.
E, mentre attendeva che il tempo decelerasse, scattò repentino verso destra, al fine di disfarsi degli uccelli ed evitare qualsiasi attacco il suo rivale avesse utilizzato. Piegato sulle ginocchia, al lato della pedana, avrebbe atteso il realizzarsi dei suoi intenti, prima di passare al resto.




Il giovane Auror, approfittando del rivale, alle prese con gli uccelli, tentò un incantesimo tanto insolito quanto potente.
Un sortilegio non concesso a tutti, capace di stravolgere il proprio avversario in duello, ma altrettanto complesso da necessitare di particolare cura nell'esecuzione. Le mani di Chris, accompagnate dall'azione della bacchetta, introdussero un susseguirsi di gesti atti a raccogliere una vasta quantità di energia, incanalarla, e adoperarla per il fine che l'incantesimo si prefissava.
Nell'arco di qualche secondo, la punta di legno partorì un flusso rapido di limpida acqua, che andò a raggrumarsi in un'estesa ed irregolare massa compatta. La sfera d'acqua, grande abbastanza da occupare la pedana in larghezza, avanzò rapida verso il suo bersaglio, producendo frastuono come fosse un'onda... ma il suo percorso trovò resistenza.
L'incantesimo di Patrick, pensato al momento giusto, finì per sortire il suo effetto sulla massa cristallina in avvicinamento, causandone notevole rallentamento. Il giovane non era ad un livello tale da poter fermare totalmente il suo corso, ma ebbe il tempo di spostarsi di lato, per ripararsi ed accovacciarsi. La barriera liquida impiegò abbastanza per giungere all'altro capo del campo, ed una volta arrivata non incontrò il bersaglio designato, travolgendo dunque i quattro pennuti ancora in volo, e finendo infine contro la parete della sala, distante al punto da non arrecar danno ad altri.
L'arbitro strabuzzò gli occhi a quella vista. Una strategia che, seppur verificatasi per coincidenza, si era rivelata efficace e spettacolare da ammirare.



Chris A. Smith Spalle non esageratamente doloranti.
Punti Salute: 147
Punti Corpo: 139
Punti Mana: 154


Patrick Jugovic A destra della pedana, piegato sulle ginocchia. I quattro falchi, travolti dal Neptuno, non costituiscono più un intralcio. Le ferite generano leggero fastidio.
Punti Salute: 104
Punti Corpo: 125
Punti Mana: 130

Turno a Patrick.




Ciò che avvenne in quegli istanti lo lasciò semplicemente a bocca aperta.
Il crearsi di un'estesa e potente bolla d'acqua, dal rumore minaccioso, per un attimo gli fece perdere ogni speranza.
La osservò avanzare, perfettamente incolore, e per un attimo venne attratto dalla sua inconsistenza, dal suo eterno ruotare. Già dispostosi fuori dal suo raggio d'azione, tuttavia, potè osservare il suo avanzare da una diversa angolatura, e solo allora si accorse di come il tempo su essa stesse agendo in maniera diversa rispetto al resto dello scenario.
In un attimo, riuscì a ricomporre l'intera situazione.
*Ma certo!*
Senza neppure averlo previsto, il suo incantesimo aveva avuto effetto proprio sulla massa in procinto di travolgerlo. Ed esso stava funzionando, eccome! Riuscì persino a contare i secondi che questa impiegò a giungere a destinazione. Gli occhi la seguirono come ipnotizzati, finchè essa non incontrò il primo ostacolo, costituito dai quattro falchi che, con somma gioia, vennero avvolti dal fluido e trasportati fuori dalla pedana dove, insieme all'evocazione stessa, si schiantarono contro la parete frontale.
La piccola marea che andò a spargersi sul pavimento lo ridestò dal trance che lo aveva colto in quegli istanti. Istintivamente si voltò verso il suo avversario, probabilmente stupito da ciò che un semplice incanto fosse riuscito a compiere a fronte di una magia tanto potente.
Eppure, seppe di non dover esitare. La mente andò a riesumare uno dei primi incantesimi offensivi che potessero far davvero male e, convinto dell'esito, sollevò la bacchetta concentrandosi.
In quel momento ciò che per lui contava di più, ai fini del duello stesso, era attaccare. Non aveva più bisogno di difendersi, o di badare ad alcuni ostacoli... voleva scaraventarlo al suolo e continuare fino alla vittoria.
Il polso disegnò un rapido cerchio antiorario, completo e, mentre la formula compariva nitida al centro dei suoi pensieri, la bacchetta ricadde nuovamente sull'Auror, puntandolo al centro del corpo.

*Orbus!*
Se, dopo l'esecuzione, lo avesse visto a terra, forse la sfida sarebbe proseguita liscia come l'olio.

 
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