Walking inside Hogwarts, Per chi vuole

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¬NathanShaw
view post Posted on 30/7/2012, 09:43




Okay, Nate doveva ammettere di essersi perso.
Era uscito dalla Torre di Astronomia per farsi due passi in giro per la scuola, cercando un po' di tranquillità, un paio d'ore prima. Il ragazzo era andato dove i piedi lo portavano, quasi senza guardare avanti, e ciò lo aveva portato a fare figuracce imbarazzanti, come quando era entrato per sbaglio nell'Aula di Antiche Rune durante una lezione o quando aveva aperto per sbaglio la porta di un ripostiglio, facendo cadere tutte le scope del custode a terra davanti a mezza Hogwarts.
Cercando un luogo tranquillo e isolato, in modo che anche se avesse fatto altre figuracce non l'avrebbe visto nessuno, Nate era poi finito al Quarto Piano, in cui passavano, al momento, solo quei pochi che si dirigevano in Biblioteca, magari per svolgere un compito o semplicemente per leggere qualcosa. Anche il ragazzo sarebbe voluto entrare, ma doveva ancora finire di leggere un paio di libri e non voleva averne altri. Nate non riusciva a concentrarsi sul libro corrente se sapeva di averne altri da leggere, magari anche più interessanti.
Così il Grifondoro si era messo a camminare come all'inizio, non guardando dove andava e seguendo solo i suoi piedi. Tuttavia, aveva cominciato a notare una certa monotonia nel paesaggio: finestre che mostravano la stessa identica cosa, arazzi uguali che si ripetevano, armature con la stessa macchia di sporco sotto l'elmo... insomma, qualcosa stava facendo pensare a Nate che stava girando in tondo. Ipotesi confermata quando vide il percorso che rigirava nella curva ormai famosa al ragazzo, con una pietra quadrata leggermente all'infuori.
Nate si guardò intorno, cercando il percorso inverso, che non ricordava, o qualcuno che potesse dargli una mano a tornare indietro, che non c'era. Il ragazzo, quindi, cominciò a camminare sulla strada che pensava portasse alle scale e sperando che non fosse quella che portava al Terzo Piano.
 
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Persefone White
view post Posted on 30/7/2012, 18:09




-Mh…ecco, credo siano tutti-

Disse la ragazza osservando la voluminosa pila di libri che era riuscita ad accatastare. Da quando aveva scoperto l’esistenza di “quel mondo” e da quando ne era entrata a far parte Persefone sentiva l’esigenza di “mettersi alla pari”, cercare di conoscerlo, studiarne la storia, i personaggi che hanno rappresentato un qualcosa di importante e quant’altro; puntualmente ogni volta che si recava in biblioteca ne usciva carica di volumi sulla storia del mondo magico, sui maghi più importanti e sugli avvenimenti che irrimediabilmente in un modo o nell’altro l’avevano segnato quel mondo.
Prese i libri tra le braccia e con fatica si diresse verso l’uscita della biblioteca, con la spalla spinse la porta ed uscì cercando di fare meno rumore possibile, visto che la biblioteca era piena di studenti impegnati ancora a terminare gli ultimi compiti per le lezioni dei giorni successivi. Camminava per il corridoio spiando di tanto in tanto il tragitto che avrebbe dovuto percorrere fino a raggiungere le scale che l’avrebbero condotta nei sotterranei. Muoveva un passo dopo l’altro assai lentamente, la paura di inciampare per colpa di quella divisa ingombrante non era lontano.


-Ancora un piccolo sforzo-

Aggiunse per darsi forza, poi notò provenire dall’altra parte del corridoio un ragazzo; a prima vista sembrava guardarsi intorno con aria assai sconsolata, come se stesse cercando qualcosa che però non riusciva a trovare. Persefone si fermò e continuò a scrutarlo mentre si muoveva verso di lei.

-Ehi-

Disse improvvisamente , per richiamare l’attenzione del ragazzo.

-Ti sei forse perso?-

 
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¬NathanShaw
view post Posted on 30/7/2012, 19:14




Si stava guardando intorno, cercando una via d'uscita da quel dedalo infinito di corridoi e passaggi segreti, quando la voce di una ragazza lo chiamò. Quando Nate si girò, vide una Tassorosso praticamente sommersa dai libri che portava tra le braccia, aveva dei capelli rossi e ricci e gli occhi di un particolare colore verde-dorato. Era di qualche centimetro più bassa di lui.
A vederla, si capiva immediatamente che era appena uscita dalla Biblioteca. Il sospetto che la ragazza stesse tornando nella sua Sala Comune con quei libri fece quasi vergognare Nathan: la Sala Comune dei Tassi si trovava nei Sotterranei; se lei si stava dirigendo da quella parte, Nate aveva completamente sbagliato strada.
Quando la ragazza gli chiese se si era perso, Nate si trattenne dal fare risposte ironiche come "No, sto cercando l'Isola Che Non C'è!" o simili. Non voleva farsi sfuggire l'unica persona che gli avrebbe indicato una via per uscire.

"Il mio filo di Arianna", aggiunse mentalmente il ragazzo.
- In effetti sì - rispose il ragazzo, facendo un sorrisetto. - Stavo camminando quando mi sono accorto di girare in tondo.
Voleva anche chiederle se poteva aiutarlo a tornare sulla scalinata, ma al ragazzo sembrò che fosse un po' privo di tatto chiederglielo senza prima presentarsi.
- Io sono Nathan Shaw - gli disse. Avrebbe teso la mano, ma a giudicare dalla catasta di libri, la ragazza non avrebbe comunque potuto stringergliela. - Chiamami Nate.
 
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Persefone White
view post Posted on 30/7/2012, 20:17




Ascoltò le parole del ragazzo e lo squadrò dalla testa ai piedi soffermandosi sul grifone dorato che portava in petto. Si guardò poi intorno e fece qualche passo in avanti avvicinandosi all’unica finestra vicina ai due, vi passò rapidamente la mano come a voler scansare il cumulo di polvere che pareva fosse li da decenni e poi vi appoggiò i grossi volumi che stringeva tra le braccia. Finalmente libera da quel peso poteva tranquillamente parlare con il Grifondoro senza dover ogni due istanti inclinare il viso e sbirciare da dietro la grossa pila.

-Il mio nome è Persefone Aurora-

Disse sorridendo . Le sembrava assai strano che un ragazzo potesse perdersi per quei corridoi, anche lei era al castello da poco tempo ma fortunatamente la memoria visiva era una delle doti della ragazza e quindi le risultava assai difficile perdersi benché quei corridoi potevano apparire così simili tra loro. Iniziò a girare su se stessa guardandosi intorno, poi tornò a guardarlo.

-Ma tu precisamente dove sei diretto Nate?-

Chiese accogliendo l’invito del giovane ad usare quel diminutivo che racchiudeva il suo nome.

-Qui vicino c’è la biblioteca, qualche porta più avanti, è di li che sono uscita-

 
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¬NathanShaw
view post Posted on 31/7/2012, 20:00




Prima che Nate gli potesse chiedere se voleva una mano con quei libri, la Tassorosso li aveva posati e si era presentata a sua volta. Si chiamava Persefone, come la dea greca della primavera. Il Grifondoro sperò inconsciamente che la ragazza non stesse insieme al re degli Inferi. Inoltre non aveva nemmeno capito se Aurora era il secondo nome o il cognome. La logica gli fece capire che la prima opzione era quella giusta.
Come dimostravano anche i suoi libri, la ragazza era appena uscita dalla Biblioteca, che si trovava poco più in là.

"Quindi l'uscita non è lontana", aveva pensato Nathan, tendendo la testa lungo il corridoio, cercando di vedere la porta che dava verso le scale, inutilmente. Sapeva di aver fatto un po' di strada prima di essere arrivato alla porta della Biblioteca.
- In realtà, starei cercando di tornare sulla Scalinata Principale - rispose lui, un po' imbarazzato per l'ennesima figuraccia fatta in una sola giornata. Probabilmente aveva stabilito un record.
"Sarà meglio controllare", pensò lui, grattandosi distrattamente il mento e guardando il pavimento: non voleva vedere la faccia che avrebbe fatto Persefone quando avrebbe capito che lui era un'idiota senza senso dell'orientamento.
 
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4 replies since 30/7/2012, 09:43   98 views
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