| Okay, Nate doveva ammettere di essersi perso. Era uscito dalla Torre di Astronomia per farsi due passi in giro per la scuola, cercando un po' di tranquillità, un paio d'ore prima. Il ragazzo era andato dove i piedi lo portavano, quasi senza guardare avanti, e ciò lo aveva portato a fare figuracce imbarazzanti, come quando era entrato per sbaglio nell'Aula di Antiche Rune durante una lezione o quando aveva aperto per sbaglio la porta di un ripostiglio, facendo cadere tutte le scope del custode a terra davanti a mezza Hogwarts. Cercando un luogo tranquillo e isolato, in modo che anche se avesse fatto altre figuracce non l'avrebbe visto nessuno, Nate era poi finito al Quarto Piano, in cui passavano, al momento, solo quei pochi che si dirigevano in Biblioteca, magari per svolgere un compito o semplicemente per leggere qualcosa. Anche il ragazzo sarebbe voluto entrare, ma doveva ancora finire di leggere un paio di libri e non voleva averne altri. Nate non riusciva a concentrarsi sul libro corrente se sapeva di averne altri da leggere, magari anche più interessanti. Così il Grifondoro si era messo a camminare come all'inizio, non guardando dove andava e seguendo solo i suoi piedi. Tuttavia, aveva cominciato a notare una certa monotonia nel paesaggio: finestre che mostravano la stessa identica cosa, arazzi uguali che si ripetevano, armature con la stessa macchia di sporco sotto l'elmo... insomma, qualcosa stava facendo pensare a Nate che stava girando in tondo. Ipotesi confermata quando vide il percorso che rigirava nella curva ormai famosa al ragazzo, con una pietra quadrata leggermente all'infuori. Nate si guardò intorno, cercando il percorso inverso, che non ricordava, o qualcuno che potesse dargli una mano a tornare indietro, che non c'era. Il ragazzo, quindi, cominciò a camminare sulla strada che pensava portasse alle scale e sperando che non fosse quella che portava al Terzo Piano.
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