Cioccorane, Patrick

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Evelyn Bellard
view post Posted on 1/9/2012, 13:46




Avevo riposto tutto nella borsa che mi ero portata proprio a questo scopo. Uscii dal negozio salutando cortesemente il commesso e iniziai subito una camminata rapida verso il casello, verso il luogo dove avrei scoperto cosa mi aveva riservato il fato quel giorno. Mi piaceva aprire le Cioccorane con cama, in modo da poter ammirare bene le immagini sulle figurine, che poi sarebbero scomparse. Per questo lottavo contro l'istinto di scoprire subito chi avevo trovato e rosicavodall'impazienza di raggiungere il castello, un qualunque posto tranquillo nel castello dove avrei potuto spacchettarle. Ma i pensieri correvano e la curiosità saliva ad ogni passo. Camminai ancora più veloce. Sempre più veloce, ogni volta che appoggiavo il piede, facevo ripartire l'altro con più rapidità. In breve mi ritrovai a correre per le strade di Hosmeade, dove avevo acquistato le ultime cinquanta Cioccorane. Per fortuna erano molto economiche, quindi non avevo speso molto; e molto piccole, quindi entravano tranquillamente nella borsa e lasciavano spazio all'album e alle doppie che già possedevo. Svoltai a destra, sfrecciando rapida, zigzagando tra la folla sfocata. Non mancava molto: la sagoma del castello era ben visibile, lontana, ma visibie. Pochi minuti e sarei arrivata a destinazione. Il fiato iniziava a mancare, ma riuscii comunque a raggiungere l'entrata di Hogwarts. Spinsi forte il portone, respirando affannosamente a bocca aperta. Forse avevo esagerato un po'... Ma ne era valsa la pena. Non ero mai stata così veloce a percorrere quella strada, ormai familiare. Il salone d'ingresso, ampio e affollato come sempre, non era di certo il posto che cercavo, ma decisi che ero decisamente troppo stanca per salire fino alla Torre d'Astronomia, e quindi fino alla sala comune. Mi incamminai, sempre mantenendo una velocità maggiore del normale, verso la segreteria. Superai di poco la Baceca degli Avvisi, dove gli studenti del primo anno si riunivano per andare ad Hogsmeade, e istintivamente controllai l'orologio. Le cinque erano passate da un pezzo e in quella zona del piano si aggiravano davvero pochi studenti rispetto alla norma. Lanciai un rapido sguardo alla panchina di pietra lì vicino e on resistetti alla tentazione di sedermi e aprire la mia tracolla. Tirai fuori l'album, e in seguito il sacchetto contenente le cinquanta Cioccorane. Non le avrei mangiate tutte, ma forse un po' di energia mi sarebbe servita. Scartai la prima e impedii alla rana di scappare, prima di assaporare il buon cioccolato contenuto nella scatoletta. Quindi presi la carta e lessi il nome del mago/strega che avevo trovato.

N. 38; Chauncey Oldridge
Lessi velocemente la descrizione. Ancora non possedevo quella carta. L'album, ormai stropicciato e usato, giaceva aperto sulle mie gambe. Cercai la giusta posizione e posizionai la nuova carta, molto soddisfatta. Sarebbe stato un lungo lavoro... Piacevole, ma lungo...

 
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view post Posted on 1/9/2012, 16:27
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Da quando era diventato Caposcuola, Patrick evitava il piano terra come la lebbra, specialmente di sera all'ora di cena; per questo motivo ritrovarcisi per forze maggiori non lo metteva esattamente di buon umore. Gli studenti di Hogwarts in quel contesto parevano bestie, non maghi: stanchi, affamati e rumorosi, facevano a gara per aggiudicarsi il primo piatto di zuppa e il primo bicchiere di zucca, creando un ingorgo all'ingresso della sala grande e causando le ire dei prefetti che perdevano persino tempo cercando di riportare l'ordine. La Mimbulus Mimbletonia l'aveva messo a dura prova quel pomeriggio, si era inoltre dovuto fermare alla serra per sistemare e ripulirsi, dal momento che andare in giro pieno di puzzalinfa non era nella lista delle cose da fare in quell'anno. Non appena aveva aperto con fatica il portone principale, aveva sentito l'irrefrenabile impulso di ritornare indietro e fare il giro dal viadotto per ritornare nella sua sala comune; non avrebbe cenato, tutta quella gente li stava già dando sui nervi. Tuttavia, le nuvole scure che da ore minacciavano il cielo si erano finalmente decise a scaricarsi, lasciando scendere una pioggia battente alle spalle del Corvonero. Non c'erano più scusa plausibili, si inoltrò nel atrio principale, sperando di raggiungere le scale mobili il prima possibile, tenendo il respiro se necessario. Fortunatamente, poteva contare sulla sua spilla che, nel maggior parte dei casi, agiva come una specie di repellente, allontanando dal suo cammino piccoli marmocchi e studenti timorosi. Il passo fu come sempre lesto, deciso e silenzioso. Stava per raggiungere il primo gradino della scala quando una stupida Tassorosso gli andò addosso mentre era occupata a starnazzare con le sue amiche. Il caposcuola subì il colpo mordendosi le labbra per stare zitto, tenendo a bada le sue ire; tutto ciò che fuoriuscì dalla sua bocca fu una parola sussurrata, carica di tutta la frustrazione e il fastidio che aveva in corpo: Deficente. Il Corvonero prosegui nel suo cammino senza però accorgersi della figurina che era cascata dalla sua tasca nell'impatto, andando a finire ai piedi di una prefetta di Grifondoro intenta a farsi gli affari suoi. La N° 27, Mirabella Plunkett osservava Evelyn Bellard con il suo sguardo disperato e perso nel vuoto, come se cadere dalla tasca del ragazzo fosse peggio dell'amore non corrisposto per il suo maride.
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 1/9/2012, 17:30




Procedevo lentamente nel processo di spacchettamente di cioccorane, mentre il tempo scorreva instancabilmente. Era ormai l'ora di cena, ma non mi sarei alzata di lì finchè ognuna delle nuove figurine on fosse stata collocata nell'apposita taschina. Ero ormai - forse - a metà dell'opera. Avevo sistemato si e no una trentina di maghi e streghe famosi, rallegrandomi quando trovavo le più rare e aggiungendo quello che già possedevo al mucchio delle doppie. Dopo aver aperto Adalbert Waffling e averlo infilato nell'album, alzai la testa verso il soffitto per sgranchire il collo. Ma non riuscii a stendere completamente i muscoli, perchè la mia nuca impattò contro una dura sporgenza prima di riuscirci. Cercai di fare meno rumore possibile e nessuna smorfia di dolore, e cercai di contenere la rabbia. Ma mentre cercavo di tornare alla realtà un sussurro colse la mia attenzione. Era rivolto a me? Cercai la persona che lo aveva mormorato e notai un fugace mantello blu, appartenente al Caposcuola di Corvonero. Feci appena in tempo a realizzare di chi si trattasse che notai una figurina a terra. Il volto di una strega mi guardava spaesato. Capii all'istante che non era mia e cercai di immaginare cosa fosse successo. Senza pensarci un secondo di più, mi voltai verso Patrick Swan, e richiamai la sua attenzione.
Ehi, Patrick!
Un dubbio mi assalse... Potevo permettermi di chiamarlo così? Mi era venuto spontaneo, ma in fondo lui era un Caposcuola, era decisamente più grande di me e non ci conoscevam neanche... Forse era meglio mostrare un po' meno confidenza... O forse no...
Ti serve questa?
N. 24; Mirabella Plunkett. Un bel bottino... Ero sicura di non averla, ricordavo bene quelle che gia avevo trovato. Attesi risposta dal Caposcuola, sperando che mi avesse sentita e che Mirabella fosse un doppione. Naturalmente anche lui avrebbe guadagnato qualcosa, ma al momento non sapevo se gli mancavano ancora figurine e soprattutto se gliene mancava qualcuna delle mie... Aspettai che si girasse senza aggiungere altro. Se era disponibile ad uno scambio me lo avrebbe fatto capire, altrimenti gli avrei restituito tristemente la figurina di sua proprietà.

 
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view post Posted on 2/9/2012, 13:53
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LE scale erano ormai così vicine, quel primo gradino sembrava brillare sotto luce delle fiaccole come oro per gazze ladre, eppure no, c'era qualcosa che voleva impedirgli a tutti i costi di superare il piano terra, forse il Fato aveva deciso di odiarlo, di rovinare la sua vita. Il suo nome fu pronunciato chiaramente e provenne da dietro le spalle del Corvonero, chiaro e distinto. Chi lo chiamava con cos confidenza? Era sicuro di non conoscere quella voce, si girò di scatto e vide che una prefetta di Grifondoro seduta a pochi metri lo stava osservando. Indicava una figurina delle cioccorane posta li per terra, probabilmente sfuggitagli da una tasca. Ti serve questa? Quella domanda fu inaspettata, così come vedere che la ragazza stava sfogliando un album di figurine. Che potesse essere un ottima occasione di scambio? Senza indugio, il Caposcuola tornò sui suoi passi, raccogliendo la figurina per leggerne il nome, poi rispose: A dire la verità non mi serve, è doppia. Vuoi fare qualche scambio? Sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato, oramai nelle cioccorane trovava più doppioni che pezzi mancanti, quello era l'unico modo per finire l'album.
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 2/9/2012, 22:18




Il Caposcuola era appena arrivato alla scalinata quando si voltò verso la persona che aveva attirato la sua attenzione. Con aria apparentemente sorpresa si avvicinò e raccolse la figurina che stava ancora sul pavimento, proprio vicino ai miei piedi.
A dire la verità non mi serve, è doppia. Vuoi fare qualche scambio? Rispose il Corvonero. Era la domanda che aspettavo. Non avevo ancora scambiato figurine con nessuno, ma era decisamente il momento di farlo. Ormai aggiungevo più carte al mazzo delle doppie che all'album, e la cosa non mi andava a genio. Iniziando un giro di scambi, oltre agli altri vantaggi, avrei risparmiato abbastanza...
Se per te va bene, mi piacerebbe molto.
Dissi sorridendo al ragazzo. La mia tracolla stava ancora lì, aperta. Misi una mano all'interno ed estrassi il mazzo delle doppie, porgendolo al ragazzo.
Guarda se te ne serve qualcuna, dovrebbero essere in ordine...
Nel mazzo erano ordinati tutti i doppioni che avevo trovato:


 
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view post Posted on 2/9/2012, 22:44
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L'occasione prprizia per rimpolpare la sua collezione sembrò essersi palesata, finalmente. Il Corvonero si sedette vicino alla Grifondoro ed estrasse il suo album che, contrariamente a quello della compagna, era ben tenuto e ordinato. Anche lui estrasse un bel pacchettodi figurine, tutte doppie, o triple o anche quadruple. Poi diede una rapida occhiata alle figurine che la prefetta aveva estratto: Mi servirebbero la 23, la 24, la 45, la 67, la 81 e la 84. Sono due d'argento e quattro di bronzo. Poi Pasò alla studentessa le sue, senza mai perderle d'occhio. Scegli pure quelle che preferisci, possiamo fare così se sei d'accordo: una figurina d'oro per tre di bronzo, argento due bronzo e bronzo per bronzo. Fissò negli occhi la Grifondoro, era il momento delle trattative..
CITAZIONE
Ecco le mie doppie:
02 03 04 05 06 09 10 11 12 13 17 18 19 26 27 28 29 30 31 33 35 36 37 38 39 41 43 44 48 49 50 55 62

 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 3/9/2012, 10:14




Guardai Partick mentre scorreva rapidamente le mie doppie. Nel frattempo aprii un'altra Cioccorana e sistemai Devlin Whitehorn nella giusta posizione. La voce del Caposcuola mi riportò alla realtà. Le carte che aveva scelto erano sei, due d'argento e quattro di bronzo. Il Corvo mi porse quindi il suo mazzo, mostrando un album decisamente più curato del mio. Ma a me piacevano le cose usate. Presi delicatamente le doppie e annuii visibilmente, per far capire a Patrick che andava benissimo come aveva detto lui. Maneggiando le carte con cura, le scorsi tutte, fino a scegliere quelle che mi mancavano.
Perfetto, a me mancano la 2, la 9, la 17, la 27, la 28 e la 29.
Erano due d'argento e quattro di bronzo, proprio come lui. Lo scambio non era complicato. Guardai il ragazzo e gli restituii il mazzo che gli apparteneva.
Ci stai?

 
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view post Posted on 3/9/2012, 13:14
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Patrick attee pazientemente che la ragazza scegliesse le sue figurine, pareva aver accettato i termini dello scambio, ancora pochi secondi e tutto sarebbe stato sistemato. Alla fine, la giovane optò per uno scambio equo, la cosa era destinata a risolversi in tempi brevi. Va bene, se siamo d'accordo io andrei. Riprese con garbo le sue carte, lasciando alla Grifondoro quelle che aveva scelto mentre aspettava che la ragazza facesse lo stesso con le figurine individuate da Patrick. Dopodichè, il ragazzo avrebbe riposto tutto con cura nella borsa e avrebbe finalmente raggiunto il dormitorio.
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 4/9/2012, 17:16




Lo scambio fu fatto. Restituii il mazzo a Patrick e gli consegnai le sue nuove carte, mentre lui fece lo stesso con me. Era stata una cosa veloce, ma abbastanza soddisfacenti. Potevo dirmi soddisfatta dell'affare. Non restava che inserire le nuove figurine nell'album. La sua fine si faceva sempre più vicina...
D'accordo, a presto!
Dissi sorridendo, e con un cenno della mano salutai il Caposcuola per tornare a sbrigare le faccende con le cioccorane. Una volta finito, sarei tornata nella Sala Comune a darmi una sciacquata prima di cena.

 
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