Il Ballo di Fine Anno

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Persefone D. Bennet
view post Posted on 27/12/2012, 20:55






brindisi_happy_new_year%202012



Il Nuovo Anno è alle porte. Hogwarts e l’intero mondo magico stanno attraversando un periodo di oscuro timore. L’imminente pericolo pare esser prossimo a raggiungere la Scuola di Magia e Stregoneria.
Tuttavia la speranza è ancora viva e forte: forse Luce e Pace avranno la meglio e l’anno venturo porterà con sé serenità e ritrovata quiete.
Il Ballo di Fine Anno, tradizione insostituibile, segno di cordiale convivio tra le Casate, non poteva mancare. La Grande Sala attendeva studenti e studentesse elegantemente vestiti, al fine di festeggiare insieme un Nuovo Anno in arrivo e salutare, con decoroso commiato, il Vecchio Anno appena trascorso.
La Sala adornata con decori e candele dorate sospesi a mezz’aria, sembravano illuminare a giorno l’intera area centrale adibita a pista da ballo. A latere, lunghe tavolate imbandite, ricolme di bevande e cibi gustosi erano pronte a soddisfare qualsiasi palato.

Un anno trascorso insieme…Un nuovo anno da vivere fianco a fianco, con amici, colleghi, compagni.
Questa era la forza di Hogwarts…l’affetto di Studenti, Maghi Adulti e Docenti per l’intero Mondo Magico.



Benvenuti al Ballo di Fine Anno.
Postate l'immagine dell'abito da Voi indossato nel Topic che presto verrà aperto nella Sezione News e Comunicazioni e partecipate numerosi alla Festa.
Al fine di non destare scompiglio e confusione, sottolineo che, da un punto di vista temporale, il ballo si svolge prima che Battaglie relative all’Evento in corso siano scoppiate.
Ancora nulla è accaduto ed il Nemico Oscuro non ha attaccato la scuola. Comportatevi dunque come se niente fosse ancora successo.

Buon Divertimento. ;)
 
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view post Posted on 27/12/2012, 23:48
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Erano appena trascorsi due giorni dal termine delle lezioni e in quel periodo l'aria appariva intrisa di festeggiamenti: Dicembre era infatti considerato il mese di maghi e streghe per eccellenza, in quanto ogni cosa pareva assumere un aspetto totalmente diverso e ancor più spettrale di quanto in realtà non fosse il mondo magico. Per quanto poco propenso fosse stato alle feste in quell'ultimo periodo - non avendo in realtà mai avuto una particolare predisposizione al caos - aveva deciso di partecipare alle danze che, presso il castello di Hogwarts, avrebbero animato l'intera Sala Grande, trasformandola in uno spettacolo ogni volta nuovo e piacevole. Non tendeva ad avere un enorme contatto umano durante quegli avvenimenti, preferendo tutt'altro osservare i festeggiamenti di gruppi chiacchieroni, tanto più da quando si era allontanato da Hogwarts per potersi concedere una pausa rilassante e riflessiva. Quella sera però, spinto dalla curiosità e dalla voglia d'abbigliarsi in maniera diversa dalla consueta immagine che aveva ormai adottato su di sè, decise di estrarre dall'armadio dei capi d'abbigliamento che gli concedevano un aspetto sensuale e molto elegante. Quando l'ora si fu fatta, il Corvonero s'appropinquò verso la Sala Grande, varcando la soglia e soffermandosi nell'osservare le decorazioni che gli elfi avevano peculiarmente apportato alle pareti della sala. L'anticipo con in quale pareva essersi presentato lo fece sorridere poichè il luogo appariva del tutto desolato. I suoi passi, scanditi dal rumore che le scarpe lucide blu provocavano al contatto con il pavimento marmoreo, percorsero il luogo. Quanti ricordi tornarono alla mente non appena, superato il portone d’ingresso, Lucas entrò nella sala da ballo. La sala sembrava ancora decisamente vuota, a parte qualche giovane studentessa. Il ragazzo mosse qualche passo in avanti, guardandosi in torno, un angolo particolare della sala attirò la sua attenzione. Si avvicinò al tavolo delle bevande e dopo aver versato una bevanda particolarmente invitante in un bicchiere prese a sorseggiarla, guardandosi intorno. Il sapore secco dell'alcool inebriò la bocca del giovane apprendista, che fù costretto suo malgrado a chiudere gli occhi per qualche istante, pur di evitare di tossire come un ragazzino.

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Edited by ~ Lucas Scott - 28/12/2012, 12:35
 
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celeste kane
view post Posted on 28/12/2012, 16:17




Celeste Kane
Ormai era pomeriggio inoltrato e lo sconforto di Celeste cresceva. Erano ormai giorni e giorni che non vedeva Alan, ed in quegli stessi giorni i volantini del ballo di fine anno le ricordavano che probabilmente ci sarebbe andata da sola. Già, ma dov'era finito il superbo Serpeverde? Aveva chiesto un pò in giro, e nessuno sapeva darle una risposta, sembrava essersi volatilizzato. Uno sbuffo le uscì dalla bocca mentre ammirava il suo bellissimo vestito: di seta blu, lungo e stretto nei fianchi per poi allargarsi verso il fondo. Le piaceva tantissimo, e ringraziava mentalmente sua madre ogni volta per aver un siffatto gusto! Ma nonostante la piccola gioia che provava nel vederlo, le mancava comunque la voglia di indossarlo.
*Ma perche gli uomini rovinano sempre tutto?*
Malediceva quel giorno che l'aveva incontrato, eppure sapeva benissimo di essere un ipocrita, poichè avrebbe rinunciato a cento balli per avere l'informazione che tanto agognava, il dove era ormai era un pensiero fisso da cui non riusciva a liberarsi.
*Non puoi cambiare le cose! Quindi lavati e mettiti quel cavolo di vestito!*
Si disse mentalmente, aveva forse alternativa? Non voleva di certo stare da sola, in sala comune, mentre tutto il castello si divertiva e ballava! Insomma, va bene la delusione d'amore, ma era pur sempre il suo primo ballo, e non voleva certo farselo rovinare da un ragazzino sparito nel nulla! Diamine! Si sarebbe vestita, avrebbe varcato la maledetta soglia e avrebbe provato a divertirsi. Questo è quanto.
Ormai decisa si infilò sotto la doccia bollente sperando che almeno quel calore riuscisse a farla sentire meglio. Qualcosa contò, era decisamente più rinvigorita di prima. Infilò il vestito, le stava a pennello. Mentre si guardava allo specchio pensò che in fin dei conti era una bella ragazza, un pensiero strano per lei che non si definiva nè bella nè brutta, al limite un tipo normale. Si era lisciata i capelli, le ricadevano morbidi sulle spalle perfettamente lucidi e profumati. Sugli occhi una linea blu di eyeliner (fine) le risaltava il color ceruleo delle sue iridi mentre un lucidalabbra di un rosa accennato dava luce al suo viso. Era perfetta, mancavano solo le scarpette. Le venne in mente una fiaba babbana, Cenerentola, che oltre ad aver perso una scarpa aveva trovato l'amore. Chissà se magicamente il suo cavaliere fosse comparso per offrirle un ballo... Scacciò quel pensiero con una mano, non era così stupida. Infilò delle graziose decoltè dal tacco di otto centimetri, bianche, con qualche particolare blu scuro... Ormai era pronta. Ancora non sapeva come avrebbe fatto a passare una serata intera su quei trampoli, erano decisamente troppo alti quei tacchi!Però la slanciavano tantissimo, per cui avrebbe resistito. Si incamminò con passo malfermo verso le scale che l'avrebbero condotta al primo piamo, e si maledisse mille volte per aver scelto delle scarpe così scomode. Appena arrivata in cima alla scalinata riusciva ad essere un pò più stabile, decisamente camminava abbastanza bene. Era quasi davanti alla porta della sala grande quando un improvviso imbarazzo la cose: era il suo primo ballo, ed ere totalmente sola.
*Sei una sfigata!*
Possibile che proprio in quel momento doveva colpirla una crisi esistenziale? E' vero, era sola, ma di cosa doveva vergognarsi? Con tutto l'orgoglio e la testardaggine che aveva varcò la soglia della sala non sapendo cosa avrebbe trovato all'interno... Lo stupore fu la prima espressione che le si dipinse in volto, poi un bel sorriso le incorniciò gli occhi...
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ghost…
view post Posted on 29/12/2012, 18:30






Jennifer Delabomber
Corvonero



Jennifer entrò nella sala da ballo e iniziò a guardarsi. Aveva passato il pomeriggio a chiedersi "Che cosa metto stasera?", guardando ogni secondo sempre più preoccupata il suo letto coperto di vestiti. Perché ogni volta era sempre quel problema? Tanti vestiti e la solita fatidica frase: non ho niente da mettermi. Eppure in quell'occasione non aveva avuto tempo di prepararsi prima. Solitamente iniziava a chiederselo almeno una settimana prima. Mentre per questa occasione aveva deciso solo all'ultimo momento che avrebbe partecipato. Ma perché le era venuta quella malsana idea?!? Aveva voglia di divertirsi, aveva voglia di conoscere nuova gente, aveva voglia di essere spensierata. Eppure avrebbe partecipato senza neanche un accompagnatore! Come sarebbe potuta andare bene quella serata? Sospirò. Solo adesso si faceva questi problemi? *Ma perché non ho indossato l'altro vestito? Quello blu.. O anche quello bianco era carino..* Pensò Jennifer, muovendosi un po' imbarazzata per la sala, guardandosi sempre in giro. Per quella sera, invece, aveva deciso di indossare un abito color oro, con uno scollo a V, corpetto brillantinato e gonna liscia che arrivava al ginocchio. Né troppo lungo né troppo corto. *Perfetto!* Aveva pensato una volta scelto in camera e staccato il cartellino (era talmente particolare come abito che era ancora nuovo nel suo armadio, per fortuna l'aveva portato, così poteva indossarlo). *Troppo vistoso! Che vergogna!* Pensò poi camminando per la sala, arrossendo lievemente. Non si sentiva molto a proprio agio in quell'abito, ma non si sarebbe sentita a suo agio in nessun abito. Era così abituata ai pantaloni che la gonna ora le dava fastidio. Per di più sembrava quasi un T-rex a camminare, con quei tacchi vertiginosi. *Ma chi me l'ha fatto fare...* Pensò nuovamente. Strinse le labbra e sentì il rossetto, forse troppo, che aveva messo. Già, oltre all'abito aveva deciso anche di truccarsi molto, almeno per i suoi gusti: rossetto rosso, ombretto oro, terra, cipria, fondotinta. Troppa roba. L'unica cosa di cui era fiera erano i capelli: non erano mai stati così in ordine in vita sua. Ci aveva impiegato molto tempo per ottenere l'effetto desiderato, ma poteva sentirsi fiera almeno di una cosa! Attraversò la sala, con cautela, cercando di abituarsi ai tacchi e raggiunse il tavolo delle bevande. *Si, ho bisogno di bere qualcosa.* Pensò. Prese un bicchiere di una bevanda non alcolica (già aveva i tacchi che la facevano sembrare ubriaca, ci sarebbe mancato anche una bevanda alcolica!), si appoggiò al muro vicino al tavolo delle bevande e, sorseggiando, guardò la sala ancora semivuota. Avvicinarsi lei ai pochi presenti o sarebbero stati altri ad avvicinarsi a lei?

 
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view post Posted on 29/12/2012, 18:37
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Semper Fidelis

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Un altro anno di Hogwarts era giunto al termine. Non che mi avesse in qualche modo interessato: avevo solo fatto il mio. Avevo svolto i compiti, vinto qualche duello contro i soliti Grifondoro. Era, insomma, in regola; uno apposto. Come ormai da tanti anni a quella parte, anche quell'anno avevano organizzato un Ballo. Il Ballo di Fine Anno lo chiamavano. Un nome inutile e noioso, e se non fosse stato per Arya non ci sarei nemmeno andato a quel Ballo. Odiavo ballare: non sapevo farlo, e non era per me. Corpi che si muovevano in armonia... ci poteva mai essere una cavolata più grande? La musica che davano al ballo era poi di una noia indefinibile e unica. Adoravo ben altri tipi di musica, e quella robaccia non la sopportavo proprio.
Ciò nonostante, quando giunse l'apposito momento e solo avendo ricevuto l'invito da quell'adorabile creatura divina che Arya era, mi misi quell'odioso costume babbano che mio fratello (mago ingrato) mi aveva regalato per il compleanno, l'onomastico e il Natale raccogliendo 3 regali in 1. A dispetto di tutte le previsioni imprevedibili, dovetti ammettere che mi stava alquanto bene, anche se senza la mia maglietta bianca (da cui difficilmente mi separavo), capivo di essere abbastanza buffo, se non ridicolo.
Era più o meno così che l'autostima di un uomo si abbassa d'improvviso, e fu con quell'autostima sotto la pianta dei piedi (ah!,quanto mi mancava la mia cara, sempre eterna maglia!) che dovetti scendere ben 7 (o 8?) piani di scale per giungere infine alla Sala da Ballo. Fortunatamente, c'era già qualche altro sfigato vestito in modo babbano, oltre me; cosa, questa, che fece riapparire la mia autostima per qualche secondo, finché non mi resi conto di quanto fuori luogo fossi in quel posto.
Arya non c'era ancora. In compenso c'era un tavolo pieno di bevande varie, tra le quali alcolici, leggeri e pesanti. Fu una cosa che mi fece tornare il sorriso sulle labbra.
Senz'attendere oltre mi avvicinai a quel tavolo, cercando il saké. Non appena lo trovai cominciò la mia festa: prima un bicchiere, poi un altro... poi altri due (forse). Dovevo ammettere che era una delle poche bevande che faceva su di me un strano effetto.
Dopo un po' la gola aveva cominciato a bruciare, e il mio senso di orientamento (specie quello riguardante il tempo e lo spazio) venne perduto. Seduto, capii che sarebbe stato un problema per me rialzarsi. I quegli istanti, sì ancora seduto con un calice pieno di saké in mano, sperai che quella Serpeverde fosse arrivata il più presto possibile.
Altrimenti sarei andato a cercarla nel loro dormitorio... cosa spiacevole per uno che si era era bevuto del saké a stomaco vuoto.
 
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Lucy Evans
view post Posted on 30/12/2012, 00:36




Tutta eccitata Lucy nella sua camera aveva indossato il suo vestito e provato a fare qualche giro per la stanza.Il vestito era comodissimo e le piaceva sempre di più.
Uscì dalla sua camera per recarsi in Sala da Ballo:il Ballo di Fine Anno stava per avere inizio.
Arrivata davanti alla Sala,spalancò le porte con un gran sorriso stampato in faccia.In Sala vi era già qualche ragazzo e Lucy con passo sicuro e lento si diresse verso il bancone e si sedette su una di quelle comode sedie poste lì davanti.Non mancava molto all'inizio del Ballo e quindi, di lì a poco, la Sala si sarebbe riempita di ragazzi e ragazze con addosso i propri abiti, sarebbe stato bello veder volteggiare nelle danze tutti i vestiti colorati che nell'intrecciarsi avrebbero dato l' impressione di essere al centro di un immenso arcobaleno ed in più la ragazza avrebbe potuto far amicia con qualcuno.


 
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view post Posted on 30/12/2012, 17:57
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The North remembers. ♥

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JANE READ - CORVONERO

Perchè ci andava?
Non lo sapeva nemmeno lei: non aveva mai avuto passione per i balli, che fossero per festeggiare il Natale, la Primavera, l'Autunno o qualsiasi altra cosa. Forse quello d'Autunno era l'unico che davvero le piaceva, almeno un poco: il profumo di foglie secche che invadeva la Sala Grande, l'arancione e il rosso scuro come colori dominanti, la calma che solitamente regnava erano stranamente riusciti a catturare la sua attenzione.
Non c'era altro Ballo che poteva competere, tanto meno quello di fine anno.
Sbuffò: lanciò un'occhiataccia al vestito posato in fondo al letto, trovato all'interno del suo armadio. Non ricordava nemmeno quando lo aveva acquistato: probabilmente a Edimburgo, in compagnia di zia Edith, che l'aveva portata per un'intera giornata a comprare vestiti, lamentandosi delle carenze della nipote in quanto conoscenza dei giusti abbinamenti per i balli.

Si fece forza e si alzò dal letto: in pochi attimi sostituì la divisa scolastica con l'abito azzurro cielo. Quel colore la tranquillizzava, come tutte le tonalità del blu in quell'ultimo periodo: se non fosse stata una Corvonero avrebbe avuto seri problemi a vestirsi in quelle ultime settimane, dato che quando non doveva portare la divisa indossava sempre qualcosa che fosse blu.
Un'occhiata veloce allo specchio, giusto per sistemare i capelli da poco tagliati e poi un respiro profondo.
Magari sarebbe stata una buona occasione per 'staccare la spina'.
Basta pensieri per alcune ore: niente più ansia per la sua carriera scolastica in lento declino, nè dubbi sul continuare o meno la scuola. Niente Mangiamorte e 'amici' vari, niente tentativi di ricordo che cercava di estrarre dal buco nero di alcune ore che le occupava la mente.
La cicatrice sull'avambraccio sinistro ora era meno scura, quasi non si vedeva: cercò comunque di nasconderla con un bracciale oro, regalo della nonna.
Bene, era pronta.
Si infilò le scarpe ed uscì dalla stanza.
Il tragitto dalla Sala Comune dei Corvonero alla Sala Grande era abbastanza lungo, e spingeva sempre le menti meno razionali a disperdersi nei meandri dei loro pensieri.
Ma quella sera Jane si era ripromessa di non pensare a nulla, quindi si limitò ad osservare il paesaggio fuori dalle alte finestre.
Ci vollero alcuni minuti, ma alla fine riuscì a raggiungere il Piano Terra mantenendo fede alla sua promessa.
Un gruppo di Serpeverde stava entrando in Sala Grande: lì seguì, ma una volta varcata la soglia si allontanò da loro.
Alzò lo sguardo, incantata: come ad ogni Ballo le decorazioni della Sala erano al centro dell'attenzione. Quell'anno era la luce la vera protagonista dei decori: centinaia di candele illuminavano la Sala Grande quasi a giorno, con particolare attenzione alla pista da ballo.
Rabbrividì osservandola: ballare in pubblico non era mai stata una delle sue passioni, e maggiore sarebbe stata la distanza tra lei e quella pista, migliore sarebbe stata la sua serata.
Guardandosi attorno potè constatare che ancora non c'era quasi nessuno: si avvicinò quindi al tavolo delle bevande, senza la minima fretta di cercare volti conosciuti.
Tralasciando le bevande alcoliche, che non si prospettavano un buon modo per iniziare la serata, si versò un bicchiere della prima cosa analcolica che le capitò tra le mani.
Lo sguardo le cadde su una bottiglia di whisky: sorrise, pensando all'ultima volta che lo aveva bevuto in compagnia di Jane Evans. Erano ad una festa a Villa Scott, e la Tassorosso aveva dato il via alla serata con tre bicchierini dell'alcolico che in poco tempo, complici gli alti tacchi che la giovane indossava, la avevano portata a cadere.
Chissà se l'amica si sarebbe presentata, quella sera?
Probabilmente dopo gli ultimi avvenimenti nella sua vita privata aveva preferito l'accogliente Sala Comune dei Tassorosso. Per quanto riguardava la cugina, Jessica, la Corvonero non l'aveva vista in stanza, quindi non sapeva se sarebbe venuta anche lei.
Si allontanò dal tavolo, alla ricerca di una sedia: ma come ad ogni Ballo, tali oggetti sembravano essere quasi inesistenti. Jane quindi si appoggiò al muro, con lo sguardo assente rivolto alla porta della Sala Grande, in attesa della comparsa di un volto conosciuto.


 
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view post Posted on 30/12/2012, 19:05
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7° anno - I love Corvonero *Ex-prefetto Corvonero*

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Yolanda non era entusiasta di andare al Ballo di Fine Anno. I motivi erano molteplici: non c'era la sua amica Katniss, aveva in testa solo gli esami dei G.u.f.o., e poi non conosceva così tanta gente da pensare di passare una serata spensierata. Però di solito non mancava mai a questi eventi, perchè non voleva passare per la secchiona che studiava sempre e non aveva una vita sociale. Così preparò il vestito che avrebbe messo quella sera, e cominciò a riordinare i pensieri. Quando il risultato si fece soddisfacente, lo specchio le rimandò un'immagine elegante e carina di una studentessa in abito da sera.
Aveva scelto un abito blu, richiamando il colore della propria casata, che la fasciava fino ai piedi. Si sentì bella e pronta, quindi scese le scale fino alla Sala da Ballo.
Entrando vide già diversi studenti intenti a chiacchierare. Si diresse per prima cosa al bancone dei liquidi per prendersi un'acquaviola. Avere un bicchiere pieno in mano la faceva sembrare meno "pesce fuor d'acqua" di quanto non fosse. Avrebbe voluto avvicinare qualcuno per chiacchierare... ma chi? Sorseggiò la sua bibita e osservò la sala. Magari qualcuno le si sarebbe avvicinato.


 
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Cuore d'inchiostro
view post Posted on 30/12/2012, 22:32




I suoi passi risuonavano sordi sul pavimento di pietra della sua camera, i tacchi alti che aveva imparato finalmente a portare con finezza attiravano l'attenzione anche delle sorde ombre, mentre il gatto di una delle sue compagne di stanza la osservava giudicandola.
Le altre ragazze erano pronte da molto ed erano già andare alla festa. D'altra parte i loro cavalieri erano tutti concasati ed erano attese nella sala comune.
Si guardò un'ultima volta allo specchio, la sua alta e sottile figura le rispose allo sguardo mentre le mani correvano sulla seta verde brillante, dalla stretta vita ai fini fianchi. I capelli rosso rubino, lunghi fino in fondo alla schiena, erano stati accuratamente spazzolati molte volte per renderli morbidi e corposo mentre un sottile diadema d'argento le stringeva lievemente la fronte. Si sorrise per darsi coraggio e si voltò uscendo sicura dalla stanza.
Aryadne trovò il percorso dalla Sala Comune di Serpeverde alla Sala da Ballo decisamente affollato: molte coppie e coppiette ridacchiavano muovendosi in mandria tutte nella stessa direzione mentre alcuni si fermavano per salutare gli amici e per aspettare il/la partner.
Mentre camminava nell'ultimo corridoio una "barricata" formata da coppiette le impedì di affrettare il passo e un ragazzo cominciò a pomiciare selvaggiamente la sua femmina.
Un sopracciglio si sollevò, irritato.
Poteva vomitare.
Grazia Divina, le scale finalmente finirono ed arrivarono alla Sala da Ballo riccamente decorata e illuminata da migliaia di candele dorate. Avanzò di qualche passo nella sala ormai quasi totalmente piena di studenti e insegnanti, lo sguardo che viaggiava di viso in viso alla ricerca di quello maggiormente amato: Raven.
Avanzò ancora cercando di non intralciare le coppie che già danzavano e quelle che cercavano di parlare tranquillamente. Non stette ad osservare molto le persone, cercava più che altro tratti caratteristici: altezza non indifferente, capelli scuri, abbigliamento inappropriato.
Continuò fino a raggiungere il banco delle vivande colmo di prelibate squisitezze e lo superò posando lo sguardo sul tavolo successivo delle bevande poste in alti calici cristallini.
E poi, finalmente, eccolo. Il ragazzo era seduto poco lontano dal tavolo delle bevande, lo sguardo fisso in un punto inesistente, quasi perso. Ella si avvicinò lisciandosi quasi nervosamente l'abito, la musica lontana, l'intenso odore di umanità che le solleticava le narici.
Quando lo raggiunse, notò nel suo vacuo sguardo che era più che perso: era brillo. Nella mano, il giovane teneva un calice con un liquido trasparente in mano mezzo vuoto (o mezzo pieno?) e aveva l'aria di aver avuto un rapporto frequente e intenso con quella bevanda, quella sera.
Si piegò in avanti appoggiando le mani sulle ginocchia di lui, i capelli che scivolavano in avanti quasi a nasconderla.

-Hai almeno mangiato qualcosa?-
disse sorridendo divertita, pronta a prenderlo in giro per i prossimi duecento anni. Ora che era così vicina non era difficile sentire l'odore di quella bevanda altamente alcolica. Sapeva di oriente, di sconosciuto. Apprezzò l'abbigliamento del ragazzo nonostante riconoscesse l'impronta babbana. Un abito da mago gli poteva donare, ma spesso quel ragazzo dimenticava il significato della parola "appropriato" e insisteva a mettersi le solite sciatte magliette bianche e i soliti pantaloni bluastri che i babbani chiamavano "jeans"...o era "bleans"?

 
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view post Posted on 31/12/2012, 01:03
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E il ballo di fine anno finalmente giunse.Era da tanto,troppo tempo ,che Daddy lo aspettava e questo ,d'improvviso,arrivò.
Il ragazzo aveva studiato tanto in quei giorni,forse troppo e ciò lo si denotava dal viso leggermente stanco e dagli occhi assonnati.
Sembrava strano ,ma finalmente aveva concluso anche il terzo anno.Era riuscito a togliersi quella grossa mole di compiti e esami dalle spalle, con voti tutto sommato anche abbastanza alti...
..C'era da gioire.

Infilandosi una giacca color crema sopra la sua oramai consueta maglietta bianca con il collo a v e dopo essersi infilato un pantalone grigio scuro con delle belle scarpe nere (a rendere il tutto estremamente bello nel complesso),Daddy, uscì dal dormitorio per avviarsi a festeggiare la fine dell'anno e la sua vittoria.
Non appena entrò nella sala notò ,con piacere ,che questa era affollata di numerosi studenti e che lui non era stato il primo ad arrivare.
Il ragazzo rimase fermo davanti all'entrata del portone a fissare chi conosceva e chi no quindi,con passo felpato, si infilò nella sala senza dar troppo nell'occhio.
Camminò per alcuni secondi,Daddy, per poi fermarsi al centro della sala per vederne la bellezza complessiva.
Quel posto era semplicemente splendido e semplicemente avrebbe reso la serata unica,bellissima...Memorabile.
Facendo finta di nulla ,il Corvo,si sistemò la giacca con aria spavalda quindi riniziò a passeggiare nella sala.
Ben presto si sarebbe divertito.


 
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Luna Evans
view post Posted on 31/12/2012, 16:01





L'anno scolastico si era finalmente concluso, e con esso, l'enorme mole di lezioni e compiti.
A differenza degli altri anni, la situazione non era del tutto serena: nell'aria era percepibile una certa tensione: il Mondo Magico attraversava un periodo di crisi e di paura.
Nulla, tuttavia, ne era sicura, avrebbe turbato l'allegria di quella serata. Allegria non da parte sua, ovviamente, che odiava i balli più di ogni altra cosa, ma da parte dell'intera scolaresca e personale docente del castello.
Osservò con aria ironica le compagne primine che, in Sala Comune, erano eccitate dalla serata che si prospettava loro.
Personalmente, non avvertiva tutta la tensione che, era ormai evidente, un ballo avrebbe dovuto emanare. Avrebbe indossato un normalissimo vestito da sera, e dopo essersi un po' curata sarebbe scesa in Sala da Ballo, principalmente per assistere alla vittoria di Corvonero. Era la terza Coppa delle Case di seguito che vincevano, ormai era una soddisfazione enorme vestire i colori blu e bronzo.
Così, quella sera, in tutta tranquillità Luna indossò il suo vestito e, dopo aver completato i preparativi uscì dalla Sala Comune e si affacciò sul portone della Sala Grande, opportunamente adibita per l'occasione
C'era già un mucchio di gente. Entrando si guardò intorno, in cerca di qualche viso familiare. Non aveva idea di come la serata si sarebbe svolta.





Edited by Luna Evans - 3/1/2013, 22:01
 
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view post Posted on 31/12/2012, 17:48
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Kevin P. Confa
mAFED

L'ultimo Ballo al quale Kevin aveva partecipato (quello di Primavera, per l'esattezza) si era rilevato tutto sommato una bellissima esperienza, anche se coincideva con la data dalla quale non aveva più rivisto la sua ragazza, Sharon. Dopo quella sera, difatti, la Serpeverde si era come volatilizzata, almeno ai suoi occhi. Forse, si disse, era meglio così, visto che da ormai un po’ di tempo Kevin stava passando un momento difficile. Sospirò e si vestì. Maglietta bianca leggera con collo a “v”, sotto ad una giacca grigia, pantaloni abbinati alla giacca e polacchine bianche. Si guardò allo specchio ed alzò un sopracciglio. Assomigliava quasi ad un Babbano, seppur vestito bene. Sorrise e scoprì che non gli interessava, lui non era come Von Kraus. Uscì quindi dal dormitorio e poi dalla Sala Comune, attraversò con calma i bui Sotterranei in pietra e si ritrovò presto dinnanzi al grande portone di quercia che dava l’accesso alla Sala Grande. Si fermò un secondo, a riflettere. Il nuovo anno era alle porte ed il ragazzo si fece un rapido ed ulteriore esame di coscienza. Ripensò a quanto aveva appena passato, a tutti gli eventi che aveva caratterizzato l’anno precedente. Non gli era andata poi così bene, nel complesso, anche se avrebbe reagito, in qualche modo. Almeno per quella sera, si era promesso di lasciar perdere tutto ciò e di provare a godersi la serata, per quanto sarebbe stato possibile. Entrò quindi nella sala, che era stata accuratamente adibita per la festa. Decori e candele dorate sospesi a mezz’aria, e l’intera area centrale della sala adibita a pista da ballo. La sala era già leggermente affollata, volti che Kevin non si curò minimamente di provare a riconoscere. Il ragazzo, difatti, avanzò rimanendo vicino alle pareti della sala, quasi a non voler dare troppo nell’occhio. Osservò per un attimo la pista da ballo e scosse la testa. Non era intenzionato a ballare, non quella volta. Difatti, il suo sguardo si distolse dalla pista e andò a posarsi sulle lunghe tavolate ricche di bevande e di cibi all'apparenza gustosi. Ma non erano questi ultimi ad interessare al ragazzo, almeno non quanto le prime. Si avvicinò alla tavolata, dedicando uno sguardo divertito ad un ragazzo seduto a terra, probabilmente già allegro, ed alla ragazza china su di lui. Non li conosceva, poco gli importava. I suoi occhi, da qualche tempo eterocromatici, si concentrarono quindi su quanto stava sulla tavolata, alla ricerca di qualsiasi cosa contenesse almeno una piccola percentuale di alcool. Non sapeva perché lo stava facendo, alla sua età non era affatto consigliabile. Fino a quel momento, difatti, Kevin si era limitato alle Burrobirre e a pochissimi e altrettanto rari sorsi del whisky babbano di sua madre. Era un whisky irlandese: Jameson Irish Whisky, così pareva chiamarsi. Due piccoli bicchieri di quel coso sarebbero stati sufficienti a metterlo al tappeto. Pensando a tutto ciò, il Tassorosso era riuscito ad individuare una bottiglia di quella che aveva tutta l’aria di essere una bevanda alcoolica. Non era ancora pratico di quelle cose, aveva solo tredici anni, quindi non lo poteva sapere con certezza. Beh, non gli restava che verificare. Aprì quindi la bottiglia, afferrò uno dei numerosissimi bicchieri di vetro e lo riempì del contenuto. Ripose poi la bottiglia sul tavolo e si allontanò di qualche passo, iniziando a sorseggiare il contenuto del bicchiere. Già dai primi sorsi, intuì che non si era sbagliato. Non sapeva identificarne il sapore con certezza, ma la gola non gli bruciava, segno che la bevanda non doveva essere poi così alcoolica. Non era male, in fin dei conti, tanto che Kevin mandò giù metà del bicchiere in un baleno. La prima bevuta, forse, non avrebbe fatto molto effetto. Ma quando avrebbe fatto il secondo giro? E magari il terzo? Doveva essere fermato. Ma Sharon non sarebbe arrivata, non quella volta. Lui era solo... e non gli importava niente di quello che avrebbe fatto quella serata. Forse, ubriacarsi si sarebbe rivelato l’unico modo per divertirsi. Non gli restava molto, ormai. Per certi versi si faceva quasi schifo da solo. Non poteva ridursi a quelle cose. Eppure, lo stava facendo.

 
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celeste kane
view post Posted on 1/1/2013, 15:09




Celeste Kane
Celeste non era mai stata ad un ballo fino a quel momento, e sicuramente non si sarebbe mai scordata quella serata, infondo era sempre il suo primo ballo!La sala piano piano si stava riempendo di gente, e notò che non tutti era accompagnati, anzi, quasi nessuno era venuto in coppia fino a quel momento. Non sapeva se magari fosse perchè si sarebbero riuniti direttamente lì, fatto stava che Celeste se fosse venuta con Alan, le sarebbe piaciuto che lui fosse stato fuori dalla sua sala comune ad attenderla, non che si dovessero cercare per tutta la sala! Second lei perdeva di romanticismo, o forse semplicemente era troppo romantica e sognatrice. Chissà! I tempi cambiavano e le mode di conseguenza seguivano un percorso tutto loro. Comunque era tempo di muovere le grazione gambe fasciate dal vestito, non voleva certo stare lì sulla porta a fare la bella statuina! Inoltre gli era venuta voglia di scambiare due chiacchiere con qualcuno, già, ma con chi? Sembravano tutti impegnati ad ammirare la sala, proprio come aveva fatto lei fino ad un attimo prima, e le sembrava ineducato andare a rompere le scatole a qualcuno. C'era poi da considerare che non conosceva nessuno lì, quindi non sapeva nemmeno come avviare una conversazione. Inoltre quella sera si sentiva stranamente timida, forse il vestito ed i tacchi per lei vertiginosi erano una prova in più, non era abituata a mettere in risalto il suo fisico, era una sportiva lei! Per farla breve, si vergognava! Una parte di lei pensava di non averne motivo, d'altronde tutti erano vestiti eleganti, per cui.. E poi da quando le interessavano i commenti altrui?
*Eddai, falla finita!!*
Ok, era il momento di fare qualche passo. Scese le scale e si fiondò verso i tavoli imbanditi, d'altronde non c'era nulla di male e non avrebbe dato molto nell'occhio. Si fermò di fianco ad un biondino, che evidentemente aveva qualche problemino da risolvere, poichè trangugiò in un sol sorso un liquido che aveva tutta l'aria di essere alcolico. Chissà cosa passava per la testa a quel ragazzo, era indecisa se parlargli o meno, ma alla fine il suo carattere ebbe il sopravvento e disse:

Giornata pesante?
Gli sorrise e prese a versarsi un bicchiere d'acqua.
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view post Posted on 3/1/2013, 11:12
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Squadrò per un attimo il bicchiere mezzo vuoto (o mezzo pieno, a seconda dei punti di vista) e fece una smorfia. Poi, quasi in un solo sorso, mando giù il resto del liquido a lui sconosciuto. L'alcool, con sua sorpresa, iniziò subito ad avere un leggero effetto su di lui, forse perché non era ancora abituato a tutto ciò. Comunque, ancora stava bene: si sentiva solamente un po' scosso, nemmeno particolarmente allegro. Mentre rifletteva se tornare sui suoi passi e riempirsi nuovamente il bicchiere, notò che una ragazza si era avvicinata a lui. Era bionda e aveva occhi di un blu intenso, molto simile al colore del vestito da sera che indossava. Cosa aveva in mente questa? Parlargli? Lui non voleva parlare con nessuno, negli ultimi tempi. Purtroppo, Kevin aveva intuito le intenzioni della ragazza, che per l'appunto si era rivolta a lui.

Giornata pesante?


*Eh?*


Il Tassorosso inarcò un sopracciglio, sorpreso. Per una frazione di secondo, il ragazzo fu indeciso se ignorare o meno quelle parole. Beh, in effetti, poteva anche allontanarsi di corsa dal tavolo e cercare di scappare da quella ragazza. Sarebbe stata maleducazione, oltre che un comportamento da malato mentale. E lui non era ne maleducato ne pazzo. Era stato solamente scosso dagli eventi che lo avevano coinvolto e, quella sera, lo era dall'alcool. Si voltò e squadrò per un attimo la ragazza, che nel frattempo si stava servendo da bere. Per un attimo la guardò soltanto, incapace di fare altro. Poi, finalmente, rispose.

Cosa te lo fa pensare?


Analizzò il bicchiere vuoto nella sua mano destra. Davvero appariva come un ubriacone? Come uno che affoga i suoi problemi nell'alcool? Insomma, era solo un fottutissimo ragazzo di tredici anni.
 
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celeste kane
view post Posted on 3/1/2013, 21:21




Celeste Kane

Forse era stata inopportuna, forse semplicemente aveva rivolto parola all'unico ragazzo presente al ballo che non avesse voglia di fare pubblic relation, il suo sopracciglio inarcato la diceva lunga. Per un attimo le venne voglia di mordersi la lingua e darsi della stupida, insomma, già era sola, se poi iniziava a fare anche delle figuracce la serata poteva mettersi male.
*Ma perchè non mi faccio mai gli affari miei? Mistero della fede.*
Rossa in viso guardò verso la sala da ballo, convinta che il ragazzo non le rispondesse o si allontanasse. Troppi secondi erano intercorsi dalla sua più che scadente battuta, e pensare che lei credeva di esser stata simpatica.
*Wow, colpito e affondato! Questo la dice lunga sulla mia simpatia, forse è meglio che riveda i miei parametri, decisamente!*
Proprio mentre stava per allontanarsi lui le rispose. Non poteva crederci, vedeva in quel piccolo spiraglio di luce la possibilità che magari non fosse lei la causa, ma semplicemente una giornata storta del ragazzo che aveva di fronte. Senza attendere oltre, rispose alla sua domanda.

Beh, quanto vuoi che sia sincera da uno a dieci?
Gli sorrise. Forse avrebbe trovato inopportune le sue parole, e a ragione,così si diede altre cento volte della stupida, non aveva iniziato per niente bene la conversazione, e qualcosa le diceva che dopo la sua ultima performance, si sarebbe trovata nuovamente sola a girovagare in cerca di qualche altro o altra malcapitata da importunare.
*Complimenti! Maledetta la mia linguaccia!*
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